LABORATORIO INTEGRATO SOSTENIBILITA 2

Documenti analoghi
Interventi conservativi sui materiali lapidei

Tecniche per il Restauro

OPERAZIONI PRELIMINARI AL CONSOLIDAMENTOED ALLA PULITURA

Lezione n. 8 Costruzioni in muratura : interventi di conservazione

Criteri e tipologie di intervento Barbara Sacchi

RESTAURO DEI PARAMENTI LAPIDEI ESTERNI

Città di Siena TEATRO DEI RINNOVATI. Relazione fotografica dell intervento di restauro

LABORATORIO DI RESTAURO IV anno

Tecnologia della conservazione dei materiali lapidei, degli intonaci e delle pitture murali

LABORATORIO DI RESTAURO IV anno

Tecniche per il Restauro

Prof. Ing. Luigi Coppola. L. Coppola Cum Solidare Introduzione al restauro delle strutture in calcestruzzo

COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell Umanità SETTORE OPERE PUBBLICHE E MOBILITA SERVIZIO BENI MONUMENTALI PALAZZO MUNICIPALE

Consolidamento degli edifici storici a.a Prof Paolo Faccio (Università IUAV di Venezia)

Restauro di Palazzo Serbelloni Relazione tecnica

Cà Corner della Regina

LABORATORIO DI RESTAURO IV anno

Schedatura delle forme di degrado riscontrate sul manufatto. Colonna del Verziere

COME SISMI, TERREMOTI, GUERRA, EVENTI METEOROLOGICI ECCEZIONALI, ATTIVITÀ VULCANICA

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA

COMUNE DI SANT ANDREA SULLO IONIO

L intervento di pulitura e di risciacquo è stato eseguito nelle zone deturpate e limitrofe, per uniformare le superfici.

PROGETTO DI RESTAURO CONSERVATIVO DELLA FACCIATA E DEL PORTICATO DI PALAZZO CAVALLI A SOAVE

IL COMPENDIO SANTA MARTA A VERONA Interventi di consolidamento sulle murature

I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I

PROGRAMMAZIONE ORDINARIA A.F IMPORTO DEL FINANZIAMENTO: EURO ,00 CAPITOLO: 7434/4

RELAZIONE INTERVENTO CONSERVATIVO SUI PROSPETTI ESTERNI - CORTILE INTERO - INDICE

Diagnostica e conservazione di opere d arte STATUA DI SAN GIOVANNI NEPOMUCENO -VENEZIA-

STILATURA GIUNTI PIETRE A FACCIA VISTA

AFFRESCHI. Prodotti/prodotti chimici utilizzati. Scheda tecnica/ Note. Sostanza chimica o prodotto. Nome commerciale. Produttore/Rivenditore

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi

ANALISI PREZZI. Prezzo per analisi 9.881,43 Spese generali 15% 1.482,21 11,86% Utili dell'appaltatore 10% 1.136,36 9,09% Sommano 12.


SCHEDA RESTAURO 01 PARAMENTO LAPIDEO IN CONDIZIONI CONSERVATIVE CATTIVE

I MOSAICI DI TAORMINA INTERVENTO CONSERVATIVO. ricollocazione e conservazione in situ

Il restauro dei prospetti di Palazzo Ratti Relazione tecnica

CATALOGO DEL PATRIMONIO

Linee guida per il piano diagnostico sulle superfici degli edifici storici. Giovanna Alessandrini Presidente Commissione UNI Beni Culturali- NorMaL

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Profilo Professionale

MapeWall PRODOTTI PER IL CONSOLIDAMENTO E IL RINFORZO DI EDIFICI IN MURATURA

Profilo Professionale

TEATRO PERSIANI - RECANATI, MACERATA

A. T. R. Arte e Tecnologia nel Restauro SA

Prodotti a base CALCE per TUTTE LE MURATURE. MapeWall

MANUALE D'USO. Strutture in fondazione. Strutture di elevazione. Platee. Travi in c.a. Pareti sismiche in c.a.

CORSO DI CARATTERI COSTRUTTIVI DELL EDILIZIA STORICA

MASSETTO EPOSSIDICO. cementizi tradizionali e pavimentazioni in ceramica.

SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi

Restauro conservativo delle facciate ala est del Castello Mediceo di Melegnano

CAMPO VALLEMAGGIA. chiesa parrocchiale di san Bernardo

I materiali dell edilizia storica : muratura

Paretine in c.a. Presupposti e scopi

Facciata lapidea della Chiesa di San Zaccaria. Restauro conservativo. Relazione finale.

Manutenzione ordinaria periodica: ANNUALE (Aprile/Maggio)

Regione Campania Ufficio Osservatorio Prezzi

Ing. Carlo LUISI. Rinforzi strutturali antisismici. Milano, 9 marzo In collaborazione con

COMUNE DI FASANO PROVINCIA DI BRINDISI

FOGLIO DI CALCOLO PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA MURATURA ED IL CALCOLO DELLA QUALITÀ MURARIA

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini

SOMMARIO ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI. Direzione Progettazione Esecuzione Lavori di 11. Direzione Progettazione Esecuzione Lavori

Restauro a cura della. Dott.ssa Maria Savino

Progetto di conservazione e riuso delle COLONIE PADANE

IL RESTAURO DELLA FONTANA DEL NETTUNO. Report dei lavori al 30 novembre 2016

1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE

Roma Sovrintendenza Capitolina - Manutenzione straordinaria Fontana di piazza Cairoli - Relazione Tecnica

Il rilievo del degrado dei materiali lapidei, obiettivi e strumenti

I LEGANTI NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI: LEGANTI AEREI ED IDRAULICI

di progettisti e imprese di restauro.

Intervento di restauro conservativo del pronao, delle facciate della chiesa di San Martino e della Casa parrocchiale a Carpiano Relazione Tecnica

Protezione di sistemi faccia a vista in mattone, pietre naturali e artificiali, intonaci, calcestruzzo

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI

Progetto di restauro conservativo dei lapidei

prezzo /kg 0,300 prezzo /mq x cm 4,80 prezzo /kg 0,550 prezzo /mq x cm 8,80 prezzo /kg 1,60 prezzo /mq 6,40 prezzo /kg 0,350 prezzo /mq x cm 5,60

0-016 esfoliazione per cavillatura supporto

Dr. Geol. Francesco Rizzi. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro

Terminato il restauro delle Fontane del Seguro Piazza Mercato

Miglioramento sismico del patrimonio edilizio esistente, le tecniche di intervento

Pag. 1 N.E.P. Codice Art. D E S C R I Z I O N E Unità Misura Prezzo Unit Voci Finite con Analisi

CAPPELLA LANDO Chiesa di San Pietro Castello Venezia. Relazione tecnica

Linee Guida per la caratterizzazione di una malta storica e per la malta da intervento

TD13SRG. Malta strutturale di rinforzo

INTONACO VIC-CALCE NHL

TRATTATI TECNICI AGGRAPPANTI

MALTE NATURALI DA INTONACO E RISANAMENTO MALTE NATURALI DA MURATURA E CONSOLIDAMENTO INTONACO R INTONACO D BOIACCA ANTISALE R FIBER D FIBER

Restauro del Monumento a Pellegrino Rossi. in Piazza Gramsci a Carrara

Corso di Restauro A.A

MALTE NATURALI DA INTONACO E RISANAMENTO MALTE NATURALI DA MURATURA E CONSOLIDAMENTO INTONACO R INTONACO D BOIACCA ANTISALE R FIBER D FIBER

SISTEMA NAVI CERCOL CERCOL

S.T.B. di MODENA Consolidamento strutturale e restauro del balcone e del voltone di ingresso

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi

Gorgonzola (MI) Palazzo Pirola Restauro conservativo apparato decorativo delle sale

COMUNE DI EMPOLI. Ufficio Tecnico - SEZ. LL.PP. RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI Piazza della Vittoria, Empoli

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA

INDICE. .1. Premessa. .2. Indagine storica preliminare, rilievo e documentazione fotografica dello stato attuale

Isolare e proteggere le terrazze dall acqua non è più un problema.

INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI

SOMMARIO DELLE LEZIONI

Progetto di restauro degli affreschi presso la chiesa rupestre di S. Antuono ad Oppido Lucano.

Transcript:

LABORATORIO INTEGRATO SOSTENIBILITA 2 Modulo di RESTAURO muratura e superfici: interventi di conservazione

CARATTERISTICHE CONDIZIONANTI IL COMPORTAMENTO DELLA MURATURA Caratteristiche geometriche : dimensioni blocco dimensione giunto orizzontale Caratteristiche chimico fisiche Composizione/tipo della malta di allettamento Composizione e tipo del blocco Caratteristiche costruttive : Apparecchiatura/Organizzazione della muratura Regolarità della disposizione dei giunti verticali e orizzontali (allineamento giunto verticale, orizzontalità del giunto) Caratteristiche del degrado e del dissesto: Stato di conservazione del giunto -Livello di coesione -Grado di riempimento del giunto / lacune Stato di conservazione del blocco -Esfoliazione -Scagliatura -Erosione -Fratturazione

LE INDAGINI SUL MATERIALE : DIAGNOSTICA OBIETTIVI : 1-Valutazione caratteristiche meccaniche della muratura 1.1 Martinetti piatti singoli o doppi 1.2 Prove di compressione diagonale 1.3 Prove di compressione su microcarote e analisi chimico fisiche 1.4 Prove sclerometriche 1.5 Prove soniche 2-Valutazione delle caratteristiche materico costruttive della muratura 2.1 Endoscopie 2.2 Termovisioni

Tecniche di intervento di consolidamento Ripasso muratura: sostituzione di blocchi non più idonei Scuci e cuci: sostituzione di parti murarie con materiale di nuovo apporto Iniezione: introduzione di miscele fluide per riempimento di vuoti, sarcitura fessure di medie entità, sigillatura superficiale dei paramenti Ristilatura dei giunti: eliminazione dei giunti degradati e ristilatura in profondità con malta di nuova realizzazione Tiranti trasversali: miglioramento della connessione trasversale della muratura mediante inserimento di barre metalliche. Possibilità di posizionamento di diatoni artificiali o con elementi lapidei o laterizi

Criteri per la scelta di intervento Livello di consistenza della muratura: organizzazione della muratura mediante verifica dell apparecchiatura Impegno strutturale: valutazione delle sollecitazioni Qualità chimico fisica: caratteristiche di resistenza e deformabilità della muratura e eventuale miglioramento, compatibilità meccanica, componenti chimici dei materiali rapportate alle medesime caratteristiche dei materiali utilizzati negli interventi, compatibilità chimica. Da questi fattori dipendono anche la durabilità dell intervento Invasività dell intervento: livello di trasformazione del supporto storico, valutazione del grado di perdita di materia storica

LA RIORGANIZZAZIONE DELLA MURATURA Le tecniche di iniezione Iniezione a pressione: tecnica che comporta l inserimento di miscela fluida a pressione. La muratura deve essere in grado di sopportare la pressione Iniezione a gravità : coli dall alto mediante imbuti di miscele molto fluide nel caso di murature fortemente degradate Iniezioni sottovuoto : diffusione verso l alto della miscela mediante l aspirazione dalle cannule sovrastanti. Si usano per piccoli elementi architettonici come statue e prevalentemente per miscele molto fluide addittivate con resine

INTERVENTI DI RISARCITURA DEI QUADRI FESSURATIVI Fessurazioni con gole < 5 6 mm : incollaggi con resine epossidiche Fessurazioni con gole 6 mm< g< 20-30 mm : stuccature e iniezioni con malte di calce idraulica Fessurazioni con gole 30 mm <g< 50 mm : stuccatura con rincocciatura e iniezioni con malte di calce idraulica Fessurazioni con gole g>50 mm : scuci e cuci

IL RIPASSO DELLA MURATURA MEDIANTE LA SCARNITURA DEI GIUNTI DECOESI E LA RISTILATURA CON MALTA DI NUOVO APPORTO

Tiranti - Ha un ingombro quasi nullo - Non incrementa la massa dell edificio, e non interagisce negativamente con la struttura in oscillazione durante il sisma. - In caso di terremoto, svolge un ruolo attivo, migliorando sensibilmente il comportamento d insieme della struttura, non limitando l efficacia della sua azione al contenimento della massa presidiata. - E durevole. - Consente, generalmente, una ripresa del tiro, se necessario, in tempi successivi. - Può essere inglobato in un intervento definitivo di consolidamento o miglioramento/adeguamento sismico - L azione è localizzata e richiede che la muratura sia in buone condizioni in prossimità degli elementi di ancoraggio, così da assorbirne il tiro.

La conservazione delle superfici architettoniche Concetti generali Le superfici architettoniche sono in genere costitute da elementi naturali o litoidi (laterizi, terrecotte, malte, intonaci, stucchi ecc.) Per effettuare un progetto di conservazione delle superfici occorre, dunque, conoscere: gli elementi lapidei o litoidi, la loro genesi e composizione; i fenomeni di deterioramento; le indagini tecniche preliminari ai trattamenti; i trattamenti attualmente in uso di pulitura, consolidamento, protezione e incollaggio; i metodi di controllo e manuteznione dei trattamenti eseguiti.

Fasi principali dell intervento conservativo Pulitura: asportazione di sostanze estranee presenti sulla superficie di un manufatto, che risultino nocive per la sua conservazione o ne ostacolino del tutto o in parte la leggibilità. Consolidamento: trattamento finalizzato a migliorare le caratteristiche di coesione tra i componenti di un materiale. Protezione: trattamento finalizzato ad allontanare nel tempo il verificarsi di fenomeni di degrado sui materiali.

Il preconsolidamento delle superfici decoese, esfoliate, pulverulente il fissaggio delle parti in pericolo di caduta. Le operazioni sottrattive La rimozione dei depositi incoerenti. La rimozione meccanica di precisione di depositi coerenti, concrezioni, corpi estranei, strati cementizi e superfetazioni. L eliminazione delle piante superiori. L eliminazione della microflora patogena. La pulitura delle superfici da pellicole, croste, macchie. L estrazione dei sali solubili.

Le operazioni additive Il consolidamento delle superfici erose, disgregate, alveolizzate. L incollaggio e l imperniatura delle parti fratturate. La stilatura dei giunti. L integrazione di parti mancanti. L allontanamento delle acque meteoriche e dei volatili. La protezione superficiale.

LA PULITURA DELLE SUPERFICI: Operazione delicata e IRREVERSIBILE. OBIETTIVI DELL OPERAZIONE: Eliminare sostanze nocive per la conservazione dei materiali; restituire leggibilità alle superfici. CRITERI D INTERVENTO: Il processo di pulitura deve essere BEN CONTROLLABILE in ogni sua fase; deve essere GRADUABILE; deve essere SELETTIVO. Non deve produrre materiali dannosi per la conservazione delle superfici (ad es. sali solubili); Non deve produrre modificazioni, microfratture o forti abrasioni sulle superfici, provocandone l incremento della porosità superficiale.

La RIMOZIONE DEI DEPOSITI incoerenti. Obiettivi dell operazione: eliminare gli accumuli di guano, polveri, terriccio, materiali estranei dalle superfici, per prepararle alle successive operazioni di pulitura evitando che questi materiali si mescolino con i prodotti da applicare. Modalità d intervento: Spazzolatura delle superfici con spazzole morbide e pennelli, aspirazione delle polveri e dei residui; rimozione dei depositi consistenti con spatole di plastica e scope di saggina; rimozione dei depositi interstiziali tramite cannule collegate ad aspiratori. Eventuale spolvero finale con getti di aria compressa a bassa pressione.

L ELIMINAZIONE DELLE PIANTE SUPERIORI Obiettivi dell operazione: eliminare tutte le strutture biologiche presenti sulle superfici, compresi gli apparati radicali, e impedirne l attecchimento a lungo termine. Modalità d intervento: Utilizzo di adeguato prodotto erbicida da applicarsi a spruzzo sulla superficie fogliare o tramite iniezioni localizzate sul fusto e se possibile sulle radici: la scelta dell erbicida e del metodo di applicazione varia in funzione del tipo, della grandezza e della diffusione della pianta sul manufatto. Il diserbo va eseguito quando il ciclo metabolico delle piante è attivo, cioè in primavera-estate. Dopo opportuno tempo di assorbimento del prodotto e conseguente perdita di vitalità si può procedere alla rimozione manuale.

La RIMOZIONE DELLA MICROFLORA PATOGENA. Obiettivi dell operazione: eliminare tutti i microorganismi presenti per arrestare le interazioni biologiche con il substrato e restituire leggibilità alle superfici. Modalità d intervento: Applicazione di prodotti biocidi (sali quaternari di ammonio) a spruzzo, a pennello o ad impacco, energica spazzolatura e successivo risciacquo con abbondante acqua deionizzata per rimuovere tutti i residui di prodotto e di materiale biologico. In presenza di licheni crostosi epilitici, dopo l irrorazione a spruzzo e un opportuno periodo di posa, si deve procedere alla rimozione a bisturi dei talli.

La PULITURA delle superfici da pellicole, croste, macchie: Modalità d intervento: TRATTAMENTI UMIDI SU SUPERFICI LAPIDEE E AFFRESCHI 1) Acqua vaporizzata, nebulizzata o atomizzata. 2) Impacchi con reagenti chimici e supportanti. 3) Argille speciali. TRATTAMENTI A SECCO SU SUP.LAPIDEE SU AFFRESCHI 1) Pulitura aeroabrasiva (microsabbiatura e Jos). 1) Spugne Wishab. 2) Ultrasuoni. 2) Termocauterio. 3) Tecnologia Laser YAG ND.

IL CONSOLIDAMENTO DELLE SUPERFICI erose, disgregate, alveolizzate Consolidamento Obiettivo: restituire proprietà di coesione e di compattezza al materiale attraverso una penetrazione in profondità. Requisiti del consolidante Capacità di incrementare le caratteristiche mecczniche del materiale; stabilità rispetto alle condizioni al contorno; resistenza alle diverse condizioni ambientali; compatibilità con il materiale lapideo; consentire la traspirabilità alla pietra; elasticità; non interferire con il valore estetico dell'edificio; atossicità; facilità d'impiego; buona penetrabilità. Modalità d intervento: Applicazione di prodotti consolidanti a spruzzo, a pennello, a tasca, per irrorazione continua con ricircolo di prodotto, per impregnazione sottovuoto.

IL CONSOLIDAMENTO DELLE SUPERFICI prodotti inorganici ed organici CONSOLIDANTI INORGANICI: formano, attraverso reazioni chimiche, nuovi prodotti poco solubili che si depositano nei pori e creano forti legami con i componenti minerali del materiale: Idrossido di Bario Silicato di Etile Idrossido di Calcio Fluosilicati CONSOLIDANTI ORGANICI: formano, attraverso reazioni di policondensazione, reticoli adesivi e idrorepellenti che riempiono pori e cavità del materiale. Alcossi-silani Acrilati e metacrilati Resine epossidiche Polisilossani Resine Acril-siliconiche Elastomeri fluorocarbonici

La PROTEZIONE SUPERFICIALE Obiettivi dell operazione: Conferire idrorepellenza alle superfici (non impermeabilizzare) Modalità d intervento: Applicazione a spruzzo o a pennello di prodotti protettivi organici: Alchil-alcossi-silani Siliconi Oligo-silossani e poli-silossani Polimeri fluorocarbonici Sono oligomeri o policondensati dispersi in solvente; con l evaporazione del solvente polimerizzano reticolando sulla superficie e modificando l angolo di contatto dell acqua senza impedire il passaggio di gas e vapor acqueo nella porosità.

BIBLIOGRAFIA G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, 4 voll., Utet, Torino 1996 (con indice degli argomenti); G. CARBONARA (a cura di), Restauro architettonico e impianti, 3 voll., Utet, Torino 2001; L. ZEVI (a cura di), Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001; G. CARBONARA (a cura di), Atlante del restauro architettonico, 2 tomi, Utet, Torino 2004. G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico. Primo Aggiornamento. Grandi temi di restauro, Utet, Torino 2007; Secondo Aggiornamento, 2008; Terzo Aggiornamento, 2008. L INTONACO: storia, cultura, tecnologia, a cura di G. Biscontin, Atti del convegno di Studi, Bressanone 24-27 giugno 1985, Libreria Progetto, Padova s.d. [ma 1985]; L. LAZZARINI-M. LAURENZI TABASSO, Il restauro della pietra, Cedam, Padova 1986; SUPERFICI dell architettura: le finiture, a cura di G. Biscontin e S. Volpin, Atti del convegno di Studi, Bressanone 26-29 giugno 1990, Libreria Progetto, Padova s.d. [ma 1990]; LE PIETRE nell architettura: struttura e superfici, a cura di G. Biscontin e D. Mietto, Atti del convegno di Studi, Bressanone 25-28 giugno 1991, Libreria Progetto, Padova s.d. [ma 1991]; LA PULITURA delle superfici dell'architettura, a cura di G. Biscontin e G. Driussi, Atti del convegno di Studi, Bressanone 3-6 luglio 1995, Libreria Progetto, Padova s.d. [ma 1995]; P. GASPAROLI, La manutenzione delle superfici edilizie, Alinea, Firenze 1997 (con approfondite schede tecniche e prescrizioni); MANUTENZIONE e conservazione del costruito fra tradizione e innovazione, a cura di G. Biscontin, Atti del convegno di Studi, Bressanone 24-27 giugno 1986, Libreria Progetto, Padova s.d. [ma 1986]; S. Franceschi, L. Germani, Manuale operativo per il restauro architettonico, DEI, Roma 2003.