Regione Toscana Arezzo 13 settembre 2013 Le attività della Regione Toscana in attuazione della direttiva 2007/60 CE e del D.Lgs 49/2010 Beatrice Mengoni Settore Prevenzione del Rischio Idraulico e Idrogeologico
I distretti idrografici e la Toscana Il territorio toscano è ricompreso nei seguenti distretti idrografici: Appennino centrale porzione toscana bacino F. Tevere (bacino nazionale) 5 % Appennino settentrionale: bacino Arno (bacino nazionale), Magra, Fiora, Marecchia-Conca e Reno (bacini interregionali), Toscana Nord, Toscana Costa e Ombrone (bacini regionali) 86 % Serchio: bacino del F. Serchio (bacino nazionale) 7 % Po: modesta porzione montana bacino del F. Po (bacino nazionale) < 2 %
Attuazione della direttiva alluvioni in Toscana NORMATIVA In base al D.lgs. 49/2010, i soggetti competenti agli adempimenti sono le Autorità di bacino distrettuali (art. 63 del Dl.gs. 152/2006 e le Regioni che, in coordinamento tra loro e con il Dipartimento nazionale della protezione civile, predispongono la parte dei piani di gestione per il distretto idrografico relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile. Poiché le Autorità di Distretto non sono state ancora costituite, con il D.lgs. 219 del 2010 (art. 4, c. 1, lett. b "Misure transitorie") è stato disposto che siano le Autorità di Bacino di rilievo nazionale di cui alla legge 183/1989, e le Regioni, ciascuna per la parte di territorio di propria competenza, a provvedere all'adempimento degli obblighi previsti dal D.lgs. 49/2010. BACINI IDROGRAFICI ED ATTUAZIONE IN TOSCANA D.I. Appennino centrale bacino F. Tevere ADB TEVERE * D.I. Appennino settentrionale bacino Arno ADB ARNO * bacini regionali Toscana Nord, Toscana Costa e Ombrone REGIONE TOSCANA bacini interregionali Magra, Fiora, Marecchia-Conca, Reno, Bacini Romagnoli REGIONE TOSCANA D.I. Serchio: bacino del F. Serchio ADB SERCHIO D.I. Po: modesta porzione montana bacino del F. Po (bacino nazionale) ADB PO * coordinamento
Le Fasi della partecipazione della Regione Toscana PERIODO FASE 1 Giugno 2012 Maggio 2013 FASE 2 Giugno 2013 Dicembre 2013 FASE 3a Gennaio 2014 Dicembre 2014 IMMAGINE FASE 3b Gennaio 2015 Giugno 2015 DOCUMENTAZIONE Programma delle attività Mappe di pericolosità e di rischio Documenti del Piano di Gestione del rischio alluvioni in bozza Documenti del Piano di Gestione del rischio alluvioni DOVE Presentazione in incontri (12-19 APRILE 2013) e consultazione sul sito web* Presentazione in incontri (20 SETTEMBRE 2013) e consultazione sul sito web* * http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-gestione-del-rischio-di-alluvioni - -
Il percorso per la predisposizione delle mappe ADB REGIONALI INTERREGIONALI hanno fornito: aree a pericolosità del PAI aree interessante da recenti eventi alluvionali MAPPE DELLA PERICOLOSITÀ REGIONE TOSCANA (con il supporto tecnico LAMMA ed in coordinamento con l ADB ARNO) elaborato mappe della pericolosità secondo gli indirizzi operativi del MATTM P4,PIME e P3,PIE (molto elevata ed elevata) P3 frequenti P2 (media) P2 poco frequenti P1 (moderata) P1 rare e d di estrema intensità
Elaborazione della pericolosità
Il percorso per la predisposizione delle mappe MAPPE DEL RISCHIO REGIONE TOSCANA (con il supporto tecnico LAMMA ed in coordinamento con l ADB ARNO) ADB Magra ha elaborato il proprio rischio Elementi esposti : le 6 macrocategorie 1. Zone urbanizzate : agglomerati urbani, nuclei abitati con edificazione diffusa e sparsa, zone di espansione, aree commerciali e produttive) con indicazione sul numero di abitanti potenzialmente interessati 2. Strutture Strategiche: ospedali e centri di cura pubblici e privati, centri di attività collettive civili, sedi di centri civici, centri di attività collettive militari 3. Infrastrutture strategiche e principali: linee elettriche, metanodotti, oleodotti, gasdotti e acquedotti, vie di comunicazione di rilevanza strategica sia carrabili che ferrate, porti e aeroporti, invasi idroelettrici, grandi dighe 4. Beni ambientali, storici e culturali di rilevante interesse (aree naturali, aree boscate, aree protette e vincolate, aree di vincolo paesaggistico, aree di interesse storico e culturale, zone archeologiche) 5. Distribuzione e tipologia delle attività economiche insistenti sull area potenzialmente interessata 6. Zone interessate da insediamenti produttivi o impianti tecnologici, potenzialmente pericolosi dal punto di vista ambientale (ai sensi di ai sensi di quanto individuato nell'allegato I del D.L. 59/2005, zone estrattive, discariche, depuratori, inceneritori)
Il percorso per la predisposizione delle mappe D4 (Danno potenziale molto elevato): aree in cui si può verificare la perdita di vite umane, ingenti danni ai beni economici, naturali storici e culturali di rilevante interesse, gravi disastri ecologico ambientali; D3 (Danno potenziale elevato): aree con problemi per l incolumità delle persone e per la funzionalità del sistema economico, aree attraversate da linee di comunicazione e da servizi di rilevante interesse, le aree sedi di importanti attività produttive; D2 (Danno potenziale medio): aree con limitati effetti sulle persone e sul tessuto socio-economico. Aree attraversate da infrastrutture secondarie e attività produttive minori, destinate sostanzialmente ad attività agricole o a verde pubblico; D1 (Danno potenziale moderato o nullo): comprende le aree libere da insediamenti urbani o produttivi dove risulta possibile il libero deflusso delle piene. Attribuzione delle classi di danno DATI UTILIZZATI carta dell'uso e copertura del suolo realizzata da Regione Toscana e aggiornata al 2010 db topografico multiscala ealizzato da Regione Toscana Beni architettonici e archeologici vincolati, ai sensi delle leggi 364/09, 1089/39 e dei decreti legislativi 490/99, 42/04.
Attribuzione delle classi di danno D4 (Danno potenziale molto elevato): aree in cui si può verificare la perdita di vite umane, ingenti danni ai beni economici, naturali storici e culturali di rilevante interesse, gravi disastri ecologico ambientali; D3 (Danno potenziale elevato): aree con problemi per l incolumità delle persone e per la funzionalità del sistema economico, aree attraversate da linee di comunicazione e da servizi di rilevante interesse, le aree sedi di importanti attività produttive; D2 (Danno potenziale medio): aree con limitati effetti sulle persone e sul tessuto socio-economico. Aree attraversate da infrastrutture secondarie e attività produttive minori, destinate sostanzialmente ad attività agricole o a verde pubblico; D1 (Danno potenziale moderato o nullo): comprende le aree libere da insediamenti urbani o produttivi dove risulta possibile il libero deflusso delle piene.
Attribuzione delle classi di danno D4 (Danno potenziale molto elevato): aree in cui si può verificare la perdita di vite umane, ingenti danni ai beni economici, naturali storici e culturali di rilevante interesse, gravi disastri ecologico ambientali; D3 (Danno potenziale elevato): aree con problemi per l incolumità delle persone e per la funzionalità del sistema economico, aree attraversate da linee di comunicazione e da servizi di rilevante interesse, le aree sedi di importanti attività produttive; D2 (Danno potenziale medio): aree con limitati effetti sulle persone e sul tessuto socio-economico. Aree attraversate da infrastrutture secondarie e attività produttive minori, destinate sostanzialmente ad attività agricole o a verde pubblico; D1 (Danno potenziale moderato o nullo): comprende le aree libere da insediamenti urbani o produttivi dove risulta possibile il libero deflusso delle piene.
Attribuzione delle classi di danno D4 (Danno potenziale molto elevato): aree in cui si può verificare la perdita di vite umane, ingenti danni ai beni economici, naturali storici e culturali di rilevante interesse, gravi disastri ecologico ambientali; D3 (Danno potenziale elevato): aree con problemi per l incolumità delle persone e per la funzionalità del sistema economico, aree attraversate da linee di comunicazione e da servizi di rilevante interesse, le aree sedi di importanti attività produttive; D2 (Danno potenziale medio): aree con limitati effetti sulle persone e sul tessuto socio-economico. Aree attraversate da infrastrutture secondarie e attività produttive minori, destinate sostanzialmente ad attività agricole o a verde pubblico; D1 (Danno potenziale moderato o nullo): comprende le aree libere da insediamenti urbani o produttivi dove risulta possibile il libero deflusso delle piene.
Attribuzione delle classi di danno D4 (Danno potenziale molto elevato): aree in cui si può verificare la perdita di vite umane, ingenti danni ai beni economici, naturali storici e culturali di rilevante interesse, gravi disastri ecologico ambientali; D3 (Danno potenziale elevato): aree con problemi per l incolumità delle persone e per la funzionalità del sistema economico, aree attraversate da linee di comunicazione e da servizi di rilevante interesse, le aree sedi di importanti attività produttive; D2 (Danno potenziale medio): aree con limitati effetti sulle persone e sul tessuto socio-economico. Aree attraversate da infrastrutture secondarie e attività produttive minori, destinate sostanzialmente ad attività agricole o a verde pubblico; D1 (Danno potenziale moderato o nullo): comprende le aree libere da insediamenti urbani o produttivi dove risulta possibile il libero deflusso delle piene.
Attribuzione delle classi di danno D4 (Danno potenziale molto elevato): aree in cui si può verificare la perdita di vite umane, ingenti danni ai beni economici, naturali storici e culturali di rilevante interesse, gravi disastri ecologico ambientali; D3 (Danno potenziale elevato): aree con problemi per l incolumità delle persone e per la funzionalità del sistema economico, aree attraversate da linee di comunicazione e da servizi di rilevante interesse, le aree sedi di importanti attività produttive; D2 (Danno potenziale medio): aree con limitati effetti sulle persone e sul tessuto socio-economico. Aree attraversate da infrastrutture secondarie e attività produttive minori, destinate sostanzialmente ad attività agricole o a verde pubblico; D1 (Danno potenziale moderato o nullo): comprende le aree libere da insediamenti urbani o produttivi dove risulta possibile il libero deflusso delle piene.
Elaborazione del rischio L ad Matrice guida del rischio secondo gli indirizzi operativi del MATTM CLASSI DI CLASSI DI PERICOLOSITA' RISCHIO P3 P2 P1 D4 R4 R4 R3 R2 CLASSI DI DANNO D3 R4 R3 R3 R2 R1 D2 R3 R2 R2 R1 IMMAGINE D1 R1 R1 R1
Elaborazione del rischio
Attuazione della direttiva alluvioni in Toscana ADEMPIMENTI DELLA REGIONE TOSCANA La Giunta Regionale Toscana con DGR n. 463 del 17/06/2013 ha preso atto della predisposizione delle mappe di pericolosità e del rischio di alluvioni previste all'art. 6 del D.lgs. 49/2010 Toscana Costa Toscana Nord Ombrone Magra Fiora Bacini Romagnoli (Lamone) Marecchia-Conca
Attuazione della direttiva alluvioni in Toscana Tutti gli adempimenti sono consultabili al seguente link http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-gestione-del-rischio-di-alluvioni Le mappe sono consultabili al seguente link: http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/alluvioni.html IMMAGINE Grazie ai servizi Inspire WMS allo stesso link sono visibili le mappe predisposte da ADB ARNO e ADB TEVERE.