Il progetto IPHEN Rete fenologica italiana - Italian Phenological Network Giovanni Dal Monte CRA-CMA (già Ufficio Centrale di Ecologia Agraria) gdalmonte@ucea.it 30 novembre 2007
Il progetto IPHEN, finalizzato alla produzione e diffusione di mappe fenologiche decadiche a scala nazionale, è nato dalle sollecitazioni emerse dal seminario di fenologia tenutosi a Roma nel dicembre 2005. L'iniziativa, realizzata su base volontaria e senza finanziamenti specifici, è stata coordinata dal CRA-UCEA (che ha realizzato il sito internet del progetto www.ucea.it/iphen/), dal Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell Università di Bologna, dal Servizio Idrometeo dell ARPA Emilia-Romagna e dal Dipartimento di Produzione vegetale dell Università di Milano. Quest ultimo gruppo di ricerca ha realizzato e gestito i modelli per le due specie interessate (vite e sambuco) mentre i colleghi delle diverse aree del Paese hanno effettuato le osservazioni di campo necessarie per correggere le uscite dei modelli e fare in modo che le stesse rappresentino in modo realistico la situazione in campo. Le mappe, realizzate nella scala BBCH, sono relative a due varietà di vite (Chardonnay, precoce, e Cabernet Sauvignon, più tardiva) e alla specie spontanea Sambucus nigra.
A novembre 2006 in un incontro informale tra i partecipanti al progetto è stato deciso di proseguire l'attività anche per il 2007, possibilmente aumentando i punti di rilevamento, in modo da coprire il più omogeneamente possibile il territorio nazionale. Il progetto anche nel 2007 è stato realizzato su base volontaria e gratuita, nel senso che la messa in comune dei dati porta allo sviluppo di prodotti (elaborati numerici e cartografici in forma di mappe) che vengono condivisi fra tutti i partecipanti.
Attività di progetto 2006 (Mariani, 2006) Attività Sviluppo dei moduli software necessari per il trattamento dei dati meteorologici acquisiti dalla Banca dati agromet. nazionale Ucea. Osservazioni fenologiche su vite Osservazioni fenologiche sambuco Indicatore di realizzazione Lo sviluppo in linguaggio Pascal - Delphi è stato curato da Luigi Mariani e si è concluso entro il 28 febbraio 2006. In seguito sono state svolte attività minori di messa a punto e di soluzione di errori In tutto si sono raccolte n. 138 schede osservative In tutto si sono raccolte n. 110 schede osservative Run dei modelli ed emissione di mappe fenologiche per vite e sambuco Realizzazione del sito internet e divulgazione delle informazioni n. 39 mappe prodotte ed emesse. L attività è stata condotta da Luigi Mariani con il supporto di David Facchinetti (studente di Agraria che ha svolto su tale progetto il proprio tirocinio). Il tempo di realizzazione con procedure a regime è quantificabile in ½ giornata di lavoro per ogni emissione L attività è stata curata da UCEA (Dal Monte e Vitiello)
Metodo elaborazione mappe Il metodo per la produzione delle mappe è basato sulle ore normali di caldo (un analogo delle chill units) ed in particolare si è adottato il seguente procedimento: -i dati di temperatura delle stazioni meteo del CRA-UCEA e dell Aeronautica Militare sono spazializzati, tramite GIS (Olaya, 2004), sull intero territorio nazionale con un metodo semplificato che tiene conto delle altezze e vengono riportati ad un grigliato di 2x2 km. In tal modo vengono prodotte le mappe delle temperature massime e minime di ogni decade; - dalle temperature massime e minime decadali sono stimate le temperature orarie applicando l algoritmo di Parton e Logan (Mariani, 2002); - dalle temperature orarie vengono calcolate le ore normali di caldo; - operando sulle ore normali cumulate dall inizio dell anno viene ricavato per ogni cella il valore della fase BBCH, adottando equazioni empiriche ricavate per regressione su dati storici meteorologici e fenologici (una per Cabernet S., una per Chardonnay, una per la fase vegetativa e una per quella riproduttiva del Sambuco). In tal modo viene prodotto un primo campo delle fasi detto first guess ; - la mappa fenologica finale viene prodotta correggendo il campo di first guess sulla base dei dati rilevati in campo.
Mappe sambuco 31/7/2006 27/7/2007
Mappe vite 20/8/2006 Chardonnay 20/8/2007
Mappe prodotte 2006: 40 2007: 40 sambuco Chardonnay Cabernet sambuco Chardonnay Cabernet 14 13 13 14 13 13 2 veg. 3 veg 12 ripr. 11 ripr. 10/4-10/10 30/3-10/10 30/3-10/10 20/3-20/9 20/3-20/9 20/3-20/9
Rilevatori 2006 (Mariani, 2006) Vite Sambuco Trentino: Cainelli, Bottura, Margoni, Lucin, Patton Veneto: Bonamano, Pascarella Emilia Romagna / Lombardia: Caffi Liguria: Pesenti Toscana: Dalla Marta, Mancini Lazio: Serra Sardegna: Paolo Capece Calabria: Caterisano Trentino: Gottardini, Viola, Dalsant, Conter Liguria: Pesenti Emilia Romagna: Puppi, Zanotti, Elia, Sacchetti Toscana: Massetti Calabria: Caterisano Lazio: Serra
Rilevatori 2007 Vite Sambuco Trentino: Eccel, Cainelli, Bottura, Margoni, Lucin, Patton Veneto: Bonamano, Pascarella Liguria: Pesenti Emilia Romagna / Lombardia: Caffi Toscana: Dalla Marta, Mancini Lazio: Serra Sardegna: Capece Calabria: Caterisano Trentino: Gottardini, Viola, Dalsant, Conter Liguria: Pesenti Emilia Romagna: Puppi, Zanotti, Elia, Sacchetti Lazio: Serra Toscana: Massetti Calabria: Caterisano
PROGETTO IPHEN Regione / provincia Lombardia Emilia Romagna Veneto Trentino Toscana Liguria Lazio Puglia Basilicata Calabria Sardegna Ente Partecipante Università degli Studi di Milano / Università Cattolica Piacenza Università Cattolica Piacenza Università degli Studi di Bologna / ARPA Sim / Provincia di Piacenza Università degli Studi di Padova / Cra - Ist.Sper.Viticoltura Conegliano / ARPA Ist. Agrario S.Michele all Adige Cnr Ibimet / Università degli Studi di Firenze Regione Liguria Cra Ucea Consorzio Difesa Brindisi Alsia Arssa SAR Sardegna da Mariani e Caterisano (2007)
Protocollo rilievi vite foto Serra I dati, acquisiti localmente in 1-2 siti per rilevatore, vanno rilevati su dieci piante rappresentative del vigneto. Le varietà di vite prescelte sono Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Il vigneto deve essere scelto in modo tale da risultare rappresentativo: - di condizioni colturali ordinarie (in termini di forma di allevamento e di conduzione) - di areali relativamente ampi, escludendo dunque colture collocate in aree che presentano effetti microclimatici troppo spiccati. Prima dell avvio della campagna il rilevatore deve comunicare le informazioni relative alla scheda iniziale: Scheda iniziale vite Località, comune, provincia, azienda Altitudine Pendenza Esposizione Varietà Coordinate
Scheda settimanale vite Rilevatore stazione data di rilievo pianta 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 fenofase aspetto note note generali
Istruzioni per la compilazione scheda vite I rilievi fenologici vanno eseguiti sui singoli individui utilizzando la scala BBCH: indicare la fase fenologica più avanzata presente in oltre il 10% degli organi delle piante valutate. Qualora il rilevatore fosse impossibilitato a trasmettere i dati riferiti alle singole piante è pregato di inviare almeno i dati di sintesi (media dei 10 individui). aspetto: si riferisce ad un giudizio generale sullo stato vegetativo dell individuo rilevato. Utilizzare le classi ottimo, normale, scadente. note: segnalare eventi che possano aver alterato il normale sviluppo fenologico della singola pianta (patologie, interventi agronomici, ecc.) note generali: segnalare eventi che possano aver alterato il normale sviluppo fenologico nella zona (ad es. gelate, siccità prolungata).
RILIEVI VITE 2006 2007 30 Liguria 13 Liguria 14 Puglia 6 Calabria 12 Veneto 5 Lazio 11 Trentino A.A., Calabria 10 Sardegna 8 Lombardia, Lazio 7 Toscana 2 Emilia/Lombardia TOTALE 124 file TOTALE 24 file
Protocollo rilievi sambuco Sambucus nigra è specie molto comune in Italia, facile da riconoscere, già inclusa da tempo nella lista delle specie dei giardini fenologici, sia nazionali che internazionali e nella quale inoltre le fenofasi riproduttive coprono un ampio lasso di tempo, come nella vite. I dati, acquisiti localmente, in 1-2 siti per rilevatore, vanno rilevati su un numero di individui sufficientemente rappresentativi (almeno 10 individui). La località di rilevazione deve essere scelta in modo tale da risultare rappresentativa di: condizioni ordinarie in termini fitosociologici, pedologici, di disponibilità idrica e di nutrienti; area di rilievo relativamente ampia, escludendo dunque popolazioni collocate in zone che presentano effetti microclimatici troppo spiccati. Si suggerisce di adottare criteri analoghi a quelli adottati per la scelta del sito per l installazione di stazioni meteorologiche sinottiche. Prima dell avvio della campagna il rilevatore deve comunicare le informazioni di cui alla scheda iniziale.
foto Serra RILIEVI SAMBUCO 2006 2007 30 Emilia R., Liguria 15 Emilia R. 15 Trentino A.A 6 Calabria 10 Calabria 6 Lazio 6 Lazio 4 Toscana 1 Lombardia TOTALE 96 file TOTALE 27 file
Pubblicazioni Dal Monte G., Mariani, L., 2006 Il progetto IPHEN "Rete fenologica italiana - Italian Phenological Network. Poster presentato in occasione del 130 anniversario UCEA, Roma, novembre 2006. Mariani, L, Failla, O, Dal Monte, G, Facchinetti, D. 2007 IPHEN: a model for real time production of grapevine phenological maps. In: Proceedings of the Climate and viticulture congress. Zaragoza, 10-14 Aprile 2007, pp 272-278. Capece P., Failla O., Mariani L. (in corso di stampa). Synergies between phenological and crop protection models: an example for grapevine. Rivista Italiana di Agrometeorologia, speciale Fenologia. Mariani L., Caterisano R., (in corso di stampa). Operational phenological activities in Italy - an overview. Rivista Italiana di Agrometeorologia, speciale Fenologia. Mariani L., Caterisano R., (in corso di stampa). Le attività fenologiche di servizio in Italia. In atti dell'incontro FENOLOGIA VEGETALE IN ITALIA: ATTUALITÀ E PROSPETTIVE - 15 giugno 2007 - Firenze.
IPHEN 2008?