Non è facile convivere con questa rabbia, poco si può fare e in tanti decidono di scappare dall orrore di un amore finito.



Documenti analoghi
DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

Maschere a Venezia VERO O FALSO

TANDEM Köln

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Mario Basile. I Veri valori della vita

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

La cenerentola di casa

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/ /4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

- Italiano online Livello intermedio Il futuro Il futuro semplice

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

La storia di Victoria Lourdes

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

!"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente

La Sagrada Famiglia 2015

Poesie, filastrocche e favole per bambini

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

UN REGALO INASPETTATO

Giacomo Bruno RENDITE DA AL MESE!

Da dove nasce l idea dei video

Come fare una scelta?

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

MA TU QUANTO SEI FAI?

Mafia, amore & polizia

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

TOTALE PARTECIPANTI PER ETA ATTUALE. Totale partecipanti n. 462 donne

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

DA IPSOA LA SOLUZIONE PER COSTRUIRE E GESTIRE IL SITO DELLO STUDIO PROFESSIONALE!

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Matrimonio e bambini per la coppia omosessuale

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

Incredibile Romantica. Dimentichiamoci Questa Città

Survey Internazionale sulla Famiglia Risultati italiani

QUESTIONARIO STUDENTE

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

Codice questionario Codice città Codice scuola

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

COME POSSO AIUTARE UNA DONNA CHE SUBISCE VIOLENZA.

Università per Stranieri di Siena Livello A1

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO

Una risposta ad una domanda difficile

La dura realtà del guadagno online.

Un imprenditore capisce il marketing? (un problema nascosto) di Marco De Veglia

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto

Amore in Paradiso. Capitolo I

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage]

Survey Internazionale sulla Sessualità Risultati italiani

GOLDEN GROUP. The Life Living Company

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

ALLEGATO P. O. F. QUESTIONARI CONOSCITIVI

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

Mentore. Presentazione


e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare.

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

Crescere figli con autostima

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA

LEARNIT DONNE NEL SETTORE INFOMATICO

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini.

Nonni si nasce o si diventa?

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

coraggioso settimana 6 Al polso della vita

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

STORIA PERSONALE Elena Grossi, Marina Imposimato sc. pr. Baracca Laura Michelini Monica Turini sc. pr. Balducci

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n Canonica di Triuggio Tel P.I

Transcript:

A Mario, Ma certo Amore mio, anche se tanti anni fa la mia scelta è stata quella di dividere la mia vita da quella di tua madre, mai avrei voluto rinunciare a te, ma ogni scelta ha le sue conseguenze, ed ho dovuto accettare anche quelle di non poter dormire più con te, sotto lo stesso tetto, quello che avevo scelto, pochi anni prima, come casa da acquistare perché vicina a tutte le scuole dell obbligo. Dunque, anche se oggi sono passati oltre dieci anni, anche se la mia vita è trascorsa senza la avventura di avere un altra famiglia da poterti offrire, eccomi! Come posso dirti una cosa diversa, come posso lasciarti ancora al tuo destino, figlio mio, sono uscito da quella casa che avevo scelto, comprato, ristrutturato insieme ai muratori, (sai erano i primi anni della professione e non c erano tanti soldi) da quella casa che vedevo mia e bellissima, di cui ero orgoglioso e sereno, perché non avevo ancora capito nulla del vivere insieme con una donna, al di là dei propri sogni. Sai ho amato la tua mamma, perché aveva condiviso con me, ora potrei dire una mia proiezione, ma allora lo chiamavo sogno, e lo abbellivo con la speranza e con la forza della giovinezza. Forse un giorno capirai, ma tanti errori si fanno perché spesso non ci si sposa con una donna, ma con una idea meravigliosa che si anima, come al cinema, sul viso e negli occhi di una donna. Poi la realtà prende nuovamente la sua dimensione, la gente la chiama routine, come per giustificarsi di aver sbagliato scelta, e quegli stessi occhi perdono l ispirazione e la magia del sogno, per divenire gelidi accusatori di una speranza offesa ed affondata. Non è facile convivere con questa rabbia, poco si può fare e in tanti decidono di scappare dall orrore di un amore finito. O vivendo storie parallele, facendosi un amante alla quale promettere sempre, per non dare mai niente, o riprendendosi il sacco sulle spalle ed andando via per vivere una diversa possibilità. Ho scelto la seconda via, questo perché abusare di un amore offerto (l amante) e tradirlo ogni giorno, dicendo che sì il rapporto e finito, ma sia i miei figli non li posso lasciare e una giustificazione così meschina, che è indegna di quella figura di uomo che mi è stata tramandata da tuo nonno. Ho ancora nella mente la sera che ho fatto le valige, ero solo in casa, tu e la tua mamma eravate partiti per non rendere le cose insopportabili, circondato dai miei mobili, quelli della mia infanzia, circondato dal parquet ancora lucido e pulito, non ci avevi ancora giocato sopra 1

con i pattini e lo skate board, e mi chiedevo come avrei trovato la forza di uscire, di chiudere dietro le mie spalle la porta della prima e unica casa di mia proprietà, comprata con il mio lavoro, con il mutuo ancora ad pagare. Dove sarei andato, come sarebbe stata la mia vita, ma ho rivissuto in un attimo il niente della mia vita quotidiana, il mio rientro a casa la sera, con tua madre che aveva voce solo per dirmi che era stanca di te e dei tuoi capricci. No, certo, la colpa non è tua, ma di chi, da adulto, crede che il figlio sia un diritto, e non una scelta da amare come una professione, della quale nutrirsi e con la quale non stancarsi mai, anche quando tutto va storto. Va detto per rendere la verità, che tua madre è stata migliore dopo il dramma della separazione, che nei tre anni che è durata la nostra avventura sotto lo stesso tetto. Dunque sono uscito, mi sono trasferito in un sottoscala, in un quartiere periferico, e ho cominciato a conoscerti, anche in orari diversi da quelli della sera, quando ti mettevo a letto nei primi mesi. Pian piano siamo diventati una bella coppia di maschietti, che si facevano compagnia al parco, nei giorni della vacanza, hai vissuto con me, le mie successive relazioni, hai condiviso altri amichetti figli o cuginetti, delle donne che mi sono state vicino negli anni. E così accompagnato dalla mia telefonata serale, sei cresciuto diventando l adolescente di oggi. Io vivo da solo da tanti anni, ho le mie abitudini, spesso lavoro la notte, quando non trilla più il telefono e c è più silenzio per lasciare i pensieri uscire su di un foglio uso bollo. Forse avrei voluto altri figli, forse ho sempre cercato una nuova casa per noi due, forse per questo mi sono sposato, anche la seconda volta. Ma non è questo il modo giusto per convivere con una donna, che non può essere inconsciamente funzionale ad un altro scopo, ed ecco il motivo per il quale il secondo matrimonio è durato così poco. Ti ho sempre sentito preoccupato di me, e ne provavo dolore, perché un figlio deve avere certezze da un padre e non dubbi. Ma anche questa affermazione non è vera così, in assoluto, un padre è solamente un uomo e deve farsi conoscere dai figli per quello che è, senza tante paure di mettere in discussione il suo ruolo di guida. Sai, sono cresciuto in questi ultimi tre anni, come mai nella mia vita, ho potuto finalmente consapevolizzare tante mie incertezze e paure, che non ho più bisogno di darti sempre una 2

risposta soddisfacente, mille sono le cose che ancora non ho vissuto, e ne faremo esperienza insieme. Il vero insegnamento paterno è nell esempio di un metodo, per affrontare i diversi e sempre nuovi scherzi della vita. Ecco perché ti ho potuto rispondere questa estate Mario ma quanta paura hai all idea di venire a vivere con me, perché io un po ce ne ho!!. La tua faccia stupita, incredula e felice di avere la conferma che anche un padre, il tuo, potesse avere un po di paura di ha rasserenato. Si è così ho mille paure, alcune le posso mettere a parte con te, altre, le mie, no! Non posso dirti e lo capirai quando sarai uomo, la mia paura di perdere, accettando te, la mia libertà serale e notturna, o quanto mi costa perdere la semplice possibilità di portare a casa un amica e godere della mia totale privacy. Sono cose da adulto, ma sono tuo padre, un giorno ti alzai sul capo e ti riconobbi come mio, mostrandoti agli amici venuti in clinica per condividere la nascita dell erede, bellissimo giorno, nel quale potei assistere la tua mamma all atto del parto. Ma ora sei molto più grande e le tue esigenze sono molto più impegnative, anche se sei ancora piccolo: sei in quella meravigliosa età dove ti vergogni di un braccio sulla spalla, davanti ai tuoi amici, sotto l ombrellone, e poi ti distrai e vieni a farti fare le coccole ed a prenderti i baci da me. E io devo imparare a convivere con tutto questo tuo mondo in continua evoluzione, devo anticipare i tuoi trucchi per scappare ai tuoi doveri, devo capire e sentire le tue malinconie quando ci saranno, devo starti a sentire quando avrai le prime delusione di cuore, e devo anche, e sempre di più, crescere nella professione e seguire i miei progetti di riforma del Diritto della Famiglia. Mi gira la testa al pensiero, ma come posso dirti che sono impegnato, ti ho promesso in cuor mio, quando sei venuto al mondo, che ti avrei dato tutto, la mia anima e la mia forza, per permetterti di affrontare la vita, ed è arrivato, inaspettato, il momento di mantenere quella silenziosa ed inconscia promessa. Certo non me lo aspettavo così, non mi aspettavo di dover vivere, insieme a te, il più terribile dei momenti, quello giudiziario, cui sono stato costretto dalla scelta, mal consigliata, di mamma. Che incubo mostrarti la mia serenità, quando nessuno meglio di me, sa cosa vuol dire per un padre chiedere l affidamento del figlio!! 3

La strada non è solo in salita, ma passa attraverso la foresta dei pensieri dominanti, prevenuti, un figlio al padre, al padre professionista che vive da solo, non si è mai visto! Ed anche se tu, con forza, mi chiedevi di essere ascoltato dal giudice, ti posso assicurare che è dominante anche il pensiero che le parole di un figlio siano, spesso, il risultato di pressioni, più o meno inconsce, dei genitori. Dunque nessuna certezza, ed il tempo dell estate che si consumava, con l approssimarsi della scuola, della tua terza media, con gli esami, e se non fossi riuscito nel miracolo in Tribunale, con la nuova scuola napoletana, circondato da compagni che non volevi, e che avresti subito nel peggiore dei modi, perché deluso dalla mamma che vivevi come un egoista, e tradito da un papà che nulla aveva potuto fare, nonostante le promesse. Ed ecco arrivare il momento degli atti formali, la richiesta alla tua scuola di Roma di un iscrizione con riserva, ottenuta dopo una feroce discussione con il personale scolastico, che viveva la nostra richiesta come una semplice seccatura estiva, ricordi come eri orgoglioso al mare, quando raccontavi che il tuo papà aveva promesso di ritornare con i Carabinieri e di denunciare chi di dovere, per omissione di atti d ufficio? (pensa ora a quanti ragazzi che sono figli di padri che non fanno l avvocato, non avrebbero potuto porre rimedio in agosto quando quasi tutti sono in vacanza ) Ecco dunque la notifica del ricorso per la modifica delle condizioni del divorzio, con la richiesta di affidamento e con la conseguente istanza di assegnazione della casa ex coniugale, dove hai la tua camera e tutte le tue cose. Ed ecco la mattina dell udienza. Se potessi contare, nei quasi vent anni che frequento il Tribunale, da quando studiavo giurisprudenza, a quante udienze ho partecipato, il numero sarebbe altissimo, con i clinex che ho passato a madri e padri, stressati per l attesa e la tensione del momento della separazione e del divorzio, si potrebbe fare il giro del mondo, ma mai, come quella mattina, ho sentito nella mia carne quello che nei miei articoli sulle riviste del settore, chiamavo il dolore del processo nella sezione della famiglia. Avevo le gambe pesanti, i muscoli della schiena contratti, come se portassi un peso, quello della tua serenità, quello di conservarti, contro il modo comune di immaginare, il tuo piccolo contesto sociale, ero assistito da una collega amica che, preoccupata per il mio tono, che trasudava aggressività, mi aveva pregato di tacere! Tacere, quando era in gioco la tua stabilità, perché rischiavi di essere, così semplicemente, strappato dalle cose tue, dai tuoi amici. Tacere, anche se sapevo, per averlo vissuto mille altre volte, come sia quasi impossibile che un figlio venga tolto alla madre ed affidato al padre, tacere, proprio quando ti era 4

indispensabile il mio lavoro di approfondimento sulle dinamiche emotive psicologiche, che sono il corollario indissolubile al dramma del cambiamento di abitudini di vita, strappato dalla tua città e dal tuo contesto scolastico ed amicale. E ho aspettato, tutto il tempo necessario, in quei corridoi che sono la mia casa di ogni mattina, dove ho lottato per tanti altri bambini, cercando, per primo, di non sposare mai richieste che potessero nuocere proprio a loro. Ed infine si è aperta la porta del giudice e siamo entrati, in tanti, io avvocato-parte, con il mio avvocato, amica carissima, i miei praticanti e la tua mamma con i suoi legali. E sono stato zitto, mi sono morso la lingua per non urlare, pur sentendo parlare un altro genere di avvocato, quello che diceva che il giudizio poteva proseguire con tempi più lenti, che chiedeva un anno di transizione, senza che venissero cambiati i provvedimenti, perché poi con il tempo si sarebbe potuto verificare la situazione, e capire se la tua mamma decideva di trasferirsi definitivamente a Napoli o se tornare a Roma, anche se questo era negare te, e tutte le tue necessità di stabilità, di affidamento, e di certezza base per uno sviluppo psicologico sereno. Ed ho taciuto, sino a quando il giudice non mi ha chiesto perché chiedevo il tuo affidamento. Lì ho capito perché ho studiato tanto, in queste notti solitarie, passate a studio a leggere di psicologia relazionale e dell età evolutiva, lì ho capito perché, qualcosa, anni prima mi aveva spinto a dare la svolta della specializzazione alla mia preparazione, come avvocato della famiglia. Niente è più lontano del mondo del diritto, della realtà della separazione familiare. E come se la contrapposizione delle persone si svolgesse dietro un vetro smerigliato, si capisce che c è il contrasto, si capisce che si agitano rancori ed insanabili diversità, ma non se ne coglie la ragione profonda. Il nostro giudice, forse una delle più attente e sensibili donne magistrato del tribunale di Roma, ha reso chiaro il concetto con una domanda, che partiva da un presupposto semplicissimo : ma come è possibile che due persone civili, come la tua mamma e il tuo papà, non potessero raggiungere un accordo e non chiedere al giudice di giudicare. Semplicemente, perché non è questione di civiltà o di educazione, ma è questione che ha la sua radice nelle motivazioni del fallimento di un sogno, un giorno condiviso. La tua mamma ha vissuto fino ad oggi, rendendosi accettabile il suo fallimento familiare, con il fare la mamma. Si è giustificata ogni sacrificio, e ne ha fatti tanti, con la missione di mamma che ogni giorno le confermava un idea accettabile di sé. 5

Ecco perché non poteva accettare di lasciarti a Roma, affidato proprio all uomo che vedeva e vedrà, come unico responsabile della morte del suo sogno-proiezione. Ma di questo nulla viene insegnato nelle aule di Giurisprudenza, ed ecco il perché il giudice era incredulo davanti alla nostra incapacità di trovare un accordo. Come si può trovare un accordo che parta dal presupposto che una delle due parti rinunci a se stessa, ed all idea adattiva di se stessa (mamma affidataria ). Ecco perché deve intervenire un terzo il giudice, che possa con gli strumenti della legge, dare la ragione ad una delle parti. Ma c è una ragione? Ed io potrò mai dire di avere vinto? No, certo. Non ho vinto, anche se ho potuto rispondere alla domanda del giudice, sui motivi che mi hanno convinto a richiedere il tuo affidamento. E l ho fatto, credimi, con una serenità nella voce che ha stupito tutti. Ho parlato per 45 minuti dei tuoi diritti di stabilità emotiva, dei tuoi diritti di stabilità scolastica, ho rammentato la necessità di disporre, in tuo favore, anche dell assegnazione della ex casa coniugale, per consentirti di poter disporre della tua camera, ho ricordato di come non ero affatto felice di lasciare la casa che ora mi ospita, perché in quella e solo in quella mi sento a casa mia, ma che accettavo tale mutamento, perché corollario necessario della tua stabilità. E si è compiuto il miracolo, ho reso chiari e leggibili i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni e le mie, ho collegato questi profili alle dinamiche del tuo periodo di evoluzione, ed ho consentito alla giudice, richiamando dei precetti di legge, di assicurarti la casa ed il genitore che resta a Roma, come punti di riferimento certi nella tua vita. Ma ho consumato, in quelle ore, un anno di vita, ho sentito nell anima quante persone non possono godere di tanta serenità nel sentire le loro ragioni, di quante ragazzi non possono sentire accolte le loro istanze, perché quel processo è un meccanismo che macina frasi, e contrastanti richieste, spesso urlate ed agitate, l una contro l altra. Non si può proseguire così, con altri occhi ho visto le stesse aule di ogni giorno, e la figura del giudice chiamato a giudicare del tuo, del nostro futuro, senza poter cogliere direttamente, dalla sua formazione professionale, gli elementi psicologici delle dinamiche relazionali. 6

Certo, in quella nostra udienza ho avuto la forza della disperazione, di essere chiaro al di là dell immaginabile, ho dato fondo a tutte le mie capacità di sintesi, in materia di psicologia relazionale collegata al diritto di famiglia, ma sono stato ascoltato, anche perché svolgo questa meravigliosa professione, ogni mattina in quella specifica sezione della famiglia. E tutti gli altri mamme e papà che spesso vengono gettati via, perché l emozionalità, preponderante di quegli attimi, prende il sopravvento e gli urli del dolore, soffocano una capacità razionale di esporre e di parlare dei drammi psicologici, che sono la stessa materia della quale è fatto il processo della famiglia? Siamo stati fortunati, inconsapevolmente mi ero preparato a riceverti nella mia vita, studiando per te tanti anni; mi sono formato come psicogiurista e non sapevo che avrei avuto il cliente più importante del mondo, mio figlio, nei confronti del quale un errore sarebbe voluto dire perderti in un quartiere, assolutamente terribile, di una città che vivevi ostile e lontana da tutto te stesso. Ma tutti gli altri figli e padri e madri, quando potranno dire di essere stati ascoltati da un giudice che sia anche in grado di interpretare il linguaggio dell anima (psiche) e quando potranno dire di essere stati assistiti da professionisti in grado, prima di tutto, di comprendere cosa e perché, viene a loro richiesto, e come tradurre e far accettare meglio scelte e decisioni, che non hanno la loro radice nella semplice volontà, ma nascono da motivi inconsci e da traumi mai risolti. Certo è difficile, è un impegno che coinvolgerà tante categorie professionali, si dovranno superare superbie di casta e certezze di essere arrivati, ma come leggerai sui libri di storia, prima dell avvento dei vaccini si moriva senza una ragione, e vaccinare una popolazione è stato difficile e costoso, si è dovuto convincere e superare credenze popolari, difficili da abbattere, ma alla fine ci si è riusciti. Ed il costo sociale di tanti genitori e figli che vivono la loro vita con un provvedimento abnorme, che regola il loro processo di famiglia, è un costo che comporta il diffondersi di un disagio che nulla ha da invidiare alle epidemie di storica memoria quindi, non disperare, il progresso, anche nel mondo del diritto della famiglia, non potrà essere arrestato. Quello che ho visto con altri occhi, ha cambiato la mia vita e finchè ne avrò, affronterò ogni giorno la lotta per una modifica concettuale dell approccio del diritto con le problematiche della famiglia. E una promessa e come, grazie a Dio, hai visto, cerco di mantenere quelle che faccio. Tuo padre 7