Attività del Centro Orticolo Campano Area Tematica Valorizzazione ecotipi tradizionali

Documenti analoghi
CABRIO WG Nuovo fungicida a base di Pyraclostrobin, per la protezione delle colture frutticole

melo e pero GEOXE, il fungicida che innova la protezione dei frutti

PROVA di FERTIRRIGAZIONE su POMODORO da INDUSTRIA - Anno 2008 Arsia Regione Toscana - Pavoni S.p.a. Caratteristiche della prova

Crinò Paola, Ciccotti Giovanna ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute

Filiera cipolla bianca di Pompei Individuazione del fabbisogno di azoto in funzione del biotipo e della destinazione commerciale.

ALTERNATIVE al CARBARYL per il diradamento del melo

Sono stati effettuati in totale 5 trattamenti alle seguenti date: 6/6, 13/6, 19/6, 1/7 e 9/7, con un quantitativo pari a 500L/ha.

P. Pasotti, M.Pelliconi ASTRA Faenza U.O. Mario Neri Imola Bologna 14 Novembre 2013

Equation Pro Equation Contact

Risultati del confronto varietale campagna Dal campo allo stabilimento 03/02/2015

Estratto da Terra e Vita n edizioni Edagricole. Italia

Utilizzo di microrganismi benefici per il miglioramento qualitativo di piante ornamentali

ASTRA Innovazione e Sviluppo Unità Operativa Mario Neri Imola

I nuovi problemi emergenti del castagno: scolitidi e marciume dei frutti

Utilizzo di microrganismi benefici su piante caratterizzate da criticità nelle prime fasi di coltivazione

Cantus. Oidio e Botrite in un unica soluzione, a difesa della qualità

I MIGLIORI E I PEGGIORI

ARMICARB 85 e KARMA 85

Nuove strategie di difesa contro il marciume bruno delle pesche e il marciume lenticellare delle mele

Recupero di residui di piante aromatiche per la produzione di oli essenziali

La situazione fitosanitaria in Campania

fungicida per il controllo di alternaria, maculatura bruna e marciumi da conservazione delle pomacee e della muffa grigia della vite

LINEA ELECTIS ANTIPERONOSPORICO. La massima Protezione del grappolo

La produzione lorda vendibile ad ettaro

CONVEGNO TECNICO PESCARA 04-MARZO-2012

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2015 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO

«...Imballaggio e consapevolezza. In questo slogan si sintetizza al meglio l impegno di ILIP e la nostra Responsabilità Sociale ed Ambientale.

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP.

Teldor Plus. L innovativo fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi e muffe

Le soluzioni di Bayer CropScience per la difesa del pomodoro da industria: Attività sperimentale

Per il contenimento delle malattie postraccolta dei frutti Reg del

Risultati della Ricerca

Foto 1: Impianto di actinidia trattato con fitoregolatori. Epoca Trattamento dalla Fioritura (gg) Date trattamento anno Prodotto commerciale

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA

INDUTTORE DI RESISTENZA ILSAC-ON

Osservatorio & Ricerca

Risultati della Ricerca

Prospettive della gestione fisica

Relazione finale: Confronto fra differenti strategie di fertirrigazione nel pomodoro da industria. Annata Az. Riccardo Bellosi (Savarna)

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa

ALLEVAMENTI BOVINI 1

Confronto e selezione di portinnesti per l innesto di cocomero e peperone

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2015 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO

ECODIAN SL: erogatore biodegradabile per il disorientamento di Spodoptera littoralis. Settembre 2016

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare

Diffusione di una coltura e comparsa di nuove malattie: la rucola come caso di studio

LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA

STRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA E BIOLOGICA IN VITICOLTURA ANNO 2016 SITUAZIONE FITOSANITARIA. Patogeni

Risultati della Ricerca

Effetto dei fosfiti nei confronti di differenti patogeni fogliari e radicali di colture orticole

CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL BONUS

Forum Top. L antiperonosporico che contribuisce a una gestione ottimale del lavoro in campo

Come affrontare. La giusta risposta. forte che mai. permette di soddisfare queste esigenze,

U7- Unità di ricerca per lo studio dei sistemi colturali (Metaponto)

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)

Influenza di Pseudomonas syringae pv. actinidiae sulla qualità e sulla conservazione dei kiwi

Mancozeb controlla le principali patologie dell olivo

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP.

Prove di coltivazione di specie orticole di pregio in rotazione con la patata

Lattuga gentile confronto materiali pacciamanti 2014

la distribuzione di uomini e donne fra i diversi settori produttivi; la ripartizione dei due sessi fra le diverse qualifiche professionali 1.

Risultati della Ricerca

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

FOCUS novembre Recenti dinamiche del mercato del lavoro femminile in Puglia PREMESSA FORZA LAVORO E OCCUPAZIONE FEMMINILE

BOUNDARY + HUNTER (ASSOCIATI)

16 11 Virus e viroidi 45%

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

BIOCHAR: VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI SOTTOPRODOTTI AGRO-FORESTALI NELLA PROVINCIA DI VITERBO

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10)

APPLICAZIONE DI FERTIRRIGAZIONE SU POMODORO DA INDUSTRIA

il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica

La concia del seme: situazione attuale e tendenze future. Claudio Campagna Solution Development Manager

INDAGINE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO AL TUNNEL DEL GRAN SAN BERNARDO

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura

Risultati della Ricerca

Confronto stime-misure

Effetti del biochar sull uso di acque saline per la coltivazione di piante ornamentali in vaso

Proposte Syngenta per le esigenze del mercato moderno del melone

Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella

Induttore di resistenza COS-OGA, per il controllo dell oidio delle colture orticole. Stefano Alegi, Responsabile Sviluppo & Marketing

ARYSTA LIFESCIENCE LAMINARINA: STIMOLATORE DELLE DIFESE DELLA PIANTA NEI CONFRONTI DI ALCUNI PATOGENI DI FRAGOLA, FRUTTICOLE, VITE E LATTUGA.

NUMERO AZIENDE E DIMENSIONI AZIENDALI: UN AGRICOLTURA FRAMMENTATA 1*

Indagine Ismea sulla vendita diretta di prodotti biologici

La spesa per R&S delle imprese appare concentrata in quelle più grandi (con oltre 500 addetti) che coprono oltre il 70% del totale.

Edizioni L Informatore Agrario

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Test di disintegrabilità

Centro Orticolo Campano

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

La cooperazione in provincia di Pisa

Transcript:

Attività 213-214 del Centro Orticolo Campano Area Tematica Valorizzazione ecotipi tradizionali iglioramento della conservabilità del Pomodorino del piennolo del Vesuvio mediante l utilizzo, in pre e postharvest, di tecniche e preparati innovativi Coordinamento dell attività: dr. ario Parisi (CA-OT) Personale coinvolto: CA-OT: dr. ario Parisi (referente), dr. Francesco De Vita, dr. Francesco Di Dato, Sig. Alberto Senatore, Sig. Antonio Vivone CA-CAT: dr. Ernesto Lahoz (referente), dr. affaele Carrieri, dr.ssa Paola Tarantino ACA 21 scarl: dr. iccardo iccardi (referente), Sig. affaele Perreca PEESSA Lo scadimento qualitativo e l incidenza di marciumi dei frutti in post-raccolta rappresentano di sicuro una delle problematiche più importanti della DOP Pomodorino del piennolo del Vesuvio. Il fenomeno del rammollimento che accompagna il processo di maturazione, dovuto alla degradazione enzimatica della parete cellulare, accentua, di fatto, la suscettibilità dei frutti ai marciumi insorgenti in post-raccolta, dovuti a funghi e batteri. E quindi evidente che i due fenomeni sono tra loro correlati. La possibilità di espansione sui mercati, anche internazionali, di questo prodotto di pregio è legata anche alla capacità di valorizzare e conservare per lungo tempo le qualità organolettiche e nutrizionali con tecnologie pulite che soddisfino le legittime aspettative del consumatore. L attività proposta inizialmente, al fine di migliorare la shelf-life del piennolo avrebbe dovuto riguardare sia l utilizzo di prodotti di sintesi o naturali in pre-raccolta che l uso degli stessi e/o di confezionamenti attivi nella fase del post-raccolta. iguardo alla scelta delle soluzioni da adottare nel post-harvest, la legislazione attualmente vigente in Italia vieta l utilizzo di prodotti di sintesi o naturali sui frutti di pomodoro dopo la raccolta. Inoltre, con riferimento agli imballaggi attivi adatti per una idonea conservazione dei piennoli, nessuna soluzione è ancora disponibile in commercio, ma trattasi solo di prototipi tuttora in corso di sviluppo presso enti di ricerca. Tale fatto ne ha impedito l adozione in questa sperimentazione, essendo previste, nell ambito del C.O.C, solo attività di collaudo di innovazioni già presenti sul mercato e di trasferimento di know-how al sistema produttivo. 1

Per i motivi summenzionati, nessun prodotto o soluzione operativa è stata saggiata in postharvest in questa attività. Viceversa l attenzione è stata concentrata verso soluzioni da adottare nella fase di preraccolta. ATEIALI E ETODI La prova è stata condotta presso un appezzamento di terreno, sito nel comune di assa di Somma (NA), di proprietà di Casa Barone Agricoltura biologica nel Parco Nazionale del Vesuvio. Su due accessioni di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, denominate rispettivamente PdOT (indicata, in precedenti ricerche, anche come Cod.1-ISCI, di non eccellente serbevolezza, e derivante da attività di selezione e di caratterizzazione, espletate in diversi progetti finanziati dalla egione Campania) e Lucariello (dotata di eccellente serbevolezza e fornita da Casa Barone), sono stati saggiati, mediante distribuzione sulle piante in pre-raccolta, diversi prodotti di sintesi e/o naturali allo scopo di valutarne l effetto sulla preservazione della qualità e sulla riduzione dei marciumi in post-raccolta. In particolare, alle date del 25/7/213, 15/7/213, 5/7/213 e 25/6/213 (ovvero a -5; -15; -25, -35 giorni dalla raccolta, effettuata il 31/7/213) sono stati saggiati, rispetto al controllo non trattato, i seguenti prodotti a base di: olio essenziale di timo, olio essenziale di origano, estratto naturale di chitine (Chitoplant ), propoli, bicarbonato di potassio all 85% (Karma ), boscalid+pyraclostrobin (Signum ), Bacillus amyloliquefaciens ceppo D747 (Amylo-X ) e Bacillus subtilis ceppo QST713 (Serenade ) (vedi Tab. 1). I primi otto formulati sono stati testati su entrambe le accessioni, mentre Serenade solo su Lucariello. La raccolta, a schiocche, è stata effettuata il 31 luglio 213. Per ogni parcella è stato raccolto un quantitativo di prodotto pari a circa 7, Kg che è stato ripartito in due cassettini di legno (ciascuno del peso di circa 3,5 Kg). Dei due: uno è stato utilizzato per i rilievi biometrici e merceologici, ed un altro utilizzato per campionare prodotto per le 2 analisi chimico-fisiche e fitopatologiche. Considerando che per PdOT sono state confrontate 8 tesi sperimentali e per Lucariello 9 (sempre replicate tre volte), in totale sono stati ottenuti 48 cassettini per PdOT e 54 per Lucariello. Ogni cassettino è stato taggato con apposito cartellino di riconoscimento. Il prodotto così confezionato è stato subito trasportato in un capannone a S. Anastasia (NA), dove la fase di post raccolta è stata monitorata mediante rilievo della temperatura e dell umidità relativa dell ambiente di conservazione, fino a 2 giorni (Fig. A). La fase di post-raccolta è stata valutata ogni 4 giorni, a partire da 8 giorni dalla raccolta: 8 gg (22/1/13); 12 giorni (2/12/13), 16 giorni (14/1/14) e 2 giorni (25/2/14). Per questi 4 time-points, riguardo ai parametri merceologici, sono stati valutati: bacche marce (nr e peso), appassite (nr e peso), turgide (nr e peso). Ad ogni rilievo il prodotto marcio, una volta contato e pesato, è stato eliminato dal relativo cassettino. La somma delle tre frazioni rappresenta il prodotto totale, mentre la somma di quello turgido e di quello appassito, rappresenta il prodotto commerciale. Un campione di circa 6 gr di bacche sane, costituito da bacche turgide e appassite scelte a caso, è stato campionato da ogni cassettino (parcella sperimentale) adibito a tale scopo, come indicato in precedenza. Questi campioni sono stati trasportati presso il CA-OT di Pontecagnano, sono stati omogeneizzati e, quindi, sono stati determinati, secondo le metodiche ufficiali, i seguenti parametri: ph, acidità titolabile, residuo secco e ottico. Dai rilievi effettuati, sono stati ottenuti per ciascun time-point i seguenti parametri merceologici: calo di prodotto commerciale [(prodotto totale t prodotto commerciale tn )/ prodotto totale tn ], incidenza percentuale del numero di bacche marce, appassite e turgide. iguardo ai rilievi fitopatologici, sono stati effettuati 5 rilievi sull incidenza dei marciumi fungini: 1 in campo (al momento della raccolta) e 4 durante la conservazione, nelle stesse date dei rilievi merceologici. Sono stati riconosciuti i funghi maggiormente

rappresentativi ed è stata valutata l incidenza e l efficacia dei trattamenti (Abbott). I dati utilizzati sono stati la somma dei frutti colpiti da agenti fungini nelle diverse date. I risultati, vengono qui esposti separatamente per le due accessioni di pomodorino del Piennolo del Vesuvio. ISULTATI Accessione PdOT. iduzione percentuale di prodotto commerciale (Fig. 1). 8 giorni dalla raccolta: le tesi sperimentali che hanno previsto l uso di olio essenziale di timo, di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin hanno ridotto le perdite di prodotto commerciale rispetto al controllo non trattato (8,4%; 7,8%; 5,2 % contro il 14,1% del controllo). 12 giorni dalla raccolta: le tesi sperimentali che hanno previsto l uso di olio essenziale di timo, di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin hanno ridotto le perdite di prodotto commerciale rispetto al controllo non trattato (16,3%, 13,7%, 17,4% e 13,5% contro il 26,3% del controllo). 16 giorni dalla raccolta: le tesi sperimentali che hanno previsto l uso di olio essenziale di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin hanno ridotto le perdite di prodotto commerciale rispetto al controllo non trattato (34,1%, 36,3%, 23,%, contro il 53,7% del controllo). 2 giorni dalla raccolta: l unico prodotto che ha ridotto la perdita di prodotto commerciale (49,9%) rispetto al controllo (67,6%) è stato il formulato commerciale di boscalid+pyraclostrobin. Anche l utilizzo dell olio di origano sembra tuttavia aver dato eccellenti risultati (48,3%). Caratteristiche merceologiche del prodotto (Figg. 2a-d). 8 giorni dalla raccolta (Fig. 2a): per tutte le sette tesi che hanno previsto l utilizzo di prodotti naturali o di sintesi, la percentuale di bacche marce è risultato inferiore al controllo non trattato (22,5%). iguardo invece le 3 bacche appassite, le percentuali sono state inferiori rispetto al controllo per le tesi trattate con di olio essenziale di origano, Chitoplant, e boscalid+pyraclostrobin (27,4%, 26,5% e 24,5, contro il 34,1% del controllo). Infine, con riferimento alla percentuale di bacche sane/turgide, incidenze significativamente più alte si sono registrate per olio di timo, di origano, estratto naturale di chitine, propoli, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin (da 52,% a 65,8%). 12 giorni dalla raccolta (Fig. 2b): l incidenza di bacche marce è risultata inferiore nelle tesi che prevedevano l uso di o.e. di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin (2,3%, 18,7% e 15,5%, contro il 28,1% del controllo). iguardo invece le bacche appassite solo l utilizzo della miscela boscalid+pyraclostrobin ha determinato una riduzione significativa di questa categoria commerciale (24,6% contro 32,8%). Infine, con riferimento alla percentuale di bacche sane/turgide, incidenze significativamente più alte si sono registrate per olio di origano, B. amyloliquefaciens e miscela a base di boscalid+pyraclostrobin. 16 giorni dalla raccolta (Fig. 2c): l incidenza di bacche marce è risultata inferiore nelle tesi che prevedevano l uso di o.e. di origano e boscalid+pyraclostrobin (33,5% e 22,2% contro il 43,5% del controllo). iguardo invece le bacche appassite nessuna tesi ha ridotto significativamente questa percentuale rispetto al controllo. Infine, con riferimento alla percentuale di bacche sane/turgide, incidenze significativamente più alte si sono registrate per olio di origano e boscalid+pyraclostrobin (23,5% e 28,3% contro 17,1% del controllo). 2 giorni dalla raccolta (Fig. 2d): per quest ultimo rilievo non sono state individuate bacche sane/turgide per nessuna tesi. L unica tesi che ha determinato una apprezzabile riduzione dell incidenza di bacche marce è stata quella per la quale è stato previsto l uso del formulato a base di boscalid+pyraclostrobin (45,2% contro il 58,9% del controllo). L incidenza di bacche appassite, l unica frazione commerciale ancora disponibile a questo time-point, è

risultata incrementata trattando in pre-raccolta con la miscela boscalid+pyraclostrobin. Parametri chimico-analitici (Figg. 3-6). esiduo ottico (Fig. 3): Come aspettato il residuo ottico ha fatto registrare una progressiva diminuzione fino a 2 giorni dopo la raccolta. L uso dell olio di origano ha fatto registrare fino a 16 giorni dalla raccolta, un interessante contenimento della riduzione di questo parametro rispetto al controllo. Lo stesso dicasi per l estratto naturale di chitine per il quale a 8, 12 e 2 giorni i valori sono risultati sempre superiori al controllo. esiduo secco (Fig. 4): Anche per il residuo secco si è registrata una progressiva diminuzione fino a 2 giorni dopo la raccolta. L utilizzo dell olio di origano ha fatto registrare valori più elevati rispetto al controllo già alla raccolta, lo stesso è stato quindi evidenziato a 12 e 16 giorni. Per quest ultimo time-point e per il successivo (2 giorni), la propoli ed il bicarbonato di potassio sembrano aver favorito un residuo secco più alto. L effetto del Chitoplant evidenziato per il residuo ottico, ha trovato conferma solo per il time-point di 12 giorni. ph (Fig. 5): Come aspettato i valori medi di ph per tutte le tesi sono aumentati tra e 2 giorni. Irrorazioni in pre-raccolta con propoli e boscalid+pyraclostrobin sembrano favorire un interessante riduzione del ph a 8 e 2 gg dalla raccolta. Acidità titolabile (Fig. 6): Come aspettato i valori medi di acidità titolabile per tutte le tesi sono diminuiti tra e 2 giorni. L unico dato interessante è rappresentato dal valore a 16 gg per la propoli, per la quale, i frutti trattati in pre-raccolta con questo composto, sembrano mostrare un valore più alto di acidità titolabile rispetto al controllo (,46 gr% rispetto a,48 gr% del controllo): questo è in accordo con quanto trovato per i valori del ph, data la stretta correlazione negativa tra i due parametri. A 2 gg dalla raccolta, i frutti trattati con olio essenziale di origano, estratto naturale di chitine, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin sembrano essere peggiorati per i valori di acidità titolabile. Incidenza di marciumi fungini (Tab.2 e Fig.7). I funghi più frequentemente ritrovati sia in campo sia in conservazione sono riportati in tabella 2. Nessuna interazione tra fungo e composto applicato è stata osservata. In generale, i patogeni della conservazione sono risultati più aggressivi. Il formulato a base di boscalid+pyraclostrobin ha mostrato il miglior effetto facendo registrare un efficacia del 7,8% sui funghi della conservazione ed un efficacia del 46,9% sui funghi presenti in campo e per molti dei quali non si conosce la sensibilità ai due principi attivi. L olio di origano e il Chitoplant hanno fatto registrare, sul prodotto in conservazione, efficacie del 5% and 41,7%, rispettivamente. Valori più bassi sono stati ottenuti con l olio essenziale di timo (29,2) e il bicarbonato di potassio (25,%). Nessun effetto è stato registrato in seguito all utilizzo della propoli e del formulato a base di B. amyloliquefaciens (Fig. 7) Accessione Lucariello iduzione percentuale di prodotto commerciale (Fig. 8). Non sembra evidenziabile un effetto chiaro dei trattamenti rispetto al controllo. Ciò suggerisce di replicare l esperimento in un'altra annata. Caratteristiche merceologiche del prodotto (Figg. 9a-d). Anche in questo caso, non sembra evidenziabile un effetto chiaro dei trattamenti rispetto al controllo. Parametri chimico-analitici (Figg. 1-13): esiduo ottico (Fig. 1): A 16 gg per i frutti trattati con il prodotto a base di B. amyloliquefaciens il residuo ottico è risultato maggiore rispetto al controllo (8,66 Bx contro 8,23 del controllo). 4

esiduo secco (Fig. 11): Il preparato a base di B. subtilis, a partire da 8 e fino a 2 gg, sembra aver migliorato i valori di residuo secco, che è risultato sempre superiore al controllo. Anche l olio di origano sembra aver sortito un effetto positivo, rispetto al controllo, a 12 e a 2 gg dalla raccolta. ph (grafico 12): un miglioramento delle caratteristiche di qualità, rispetto al controllo, sembra essere stato esercitato tra 12 e 2 gg, dall olio essenziale di timo e dall estratto naturale di chitine. Lo stesso dicasi, ma in misura più contenuta, per il preparato a base di B. subtilis per lo stesso range temporale. Acidità titolabile (Fig. 13): Non risulta particolarmente chiaro l effetto dei trattamenti sull acidità titolabile in post-raccolta. Sembra tuttavia concorde con la riduzione del ph (rispetto al controllo), l aumento dell acidità. Incidenza di marciumi fungini (Tab.3 e Fig.14). Nel caso di Lucariello i dati hanno mostrato la presenza delle stesse specie fungine riscontrabili nell areale per l accessione PdOT e, anche in questo caso, nessuna interazione tra fungo e prodotto usato è stata riscontata (Tab. 3). Dalla Figura 14 si evince come i livelli di efficacia sui funghi sia stata influenzata dall ecotipo usato: infatti, i valori, per tutti i prodotti usati, sono risultati più alti. Per l accessione Lucariello, valori eccellenti sono stati ottenuti, mediante l utilizzo del formulato a base di boscalid+pyraclostrobin (79,5% per il campo e 73,5% per la conservazione) e del preparato a base di B. subtilis (Bacillus subtilis) con un efficacia di 86,4% e 79,4% rispettivamente per campo e conservazione. L olio di origano ha confermato la sua buona efficacia nel contenimento dei funghi in pieno campo (59,1%), mentre più modesta è risultata l attività per i funghi sviluppatisi nel corso della conservazione (35,3%). Anche per i prodotti a base di B. amyloliquefaciens e di bicarbonato di potassio sono stati registrati discreti livelli di attività per i patogeni di campo (43,2 e 36,4%, rispettivamente). CONCLUSIONI I risultati di questa sperimentazione hanno evidenziato una forte interazione tra le due accessioni di piennolo e prodotti utilizzati, che potrebbe essere spiegata da una diversa costituzione tissutale del frutto di pomodoro. Alcuni prodotti utilizzati hanno fatto registrare evidenti riduzioni di perdite di prodotto commerciale per l accessione PdOT, mentre, per Lucariello, l attività di contenimento dei patogeni (presenti sia in campo che in conservazione) sono risultate più marcate, senza che, tuttavia, questo effetto si sia tradotto, per ogni stadio di conservazione, in un efficace riduzione delle perdite di prodotto, rispetto al controllo. In particolare, con riferimento ai singoli prodotti utilizzati, è possibile affermare che: la propoli, per PdOT, sembra riuscire a contenere solo il peggioramento qualitativo delle bacche, in termini di ph, acidità titolabile e residuo secco. I risultati sembrano interessanti dal momento che pochi lavori riportano dell uso di questo composto in preraccolta. L estratto naturale di chitine è sembrato influenzare solo la risposta ai funghi in conservazione, in entrambe le accessioni, ma, probabilmente, non esercita nessun effetto sugli altri tipi di marciume, quali il batterico ed il fisiologico (quest ultimo, il più importante per il piennolo ). Tra i due olii essenziali, il più efficace sembra essere stato quello di origano, grazie ad una discreta attività di contenimento nei riguardi di funghi agenti di marciumi. Per PdOT questo si è anche tradotto in una riduzione (fino a 2 giorni) di perdita di prodotto commerciale. Inoltre la qualità delle bacche, in termini di residuo secco, sembra essere stata preservata dall utilizzo in preraccolta dell o.e. di origano. Il formulato a base di bicarbonato di potassio, sembra aver mostrato una maggiore efficacia nel controllo dei patogeni agenti in post-raccolta, sui frutti dell accessione Lucariello. Lo scarso effetto nella riduzione del decadimento dei frutti potrebbe essere 5

imputabile al numero limitato, e distante nel tempo, delle applicazioni. Il preparato a base di Bacillus amyloliquefaciens, noto agente di soppressione di funghi e batteri in vitro, ha mostrato un buon contenimento dei marciumi su PdOT (fino a 16 giorni), senza però mostrare una significativa efficacia sui funghi agenti di marciumi durante la conservazione. Per l accessione Lucariello, viceversa, questo prodotto sembra possedere elevata attività fungicida. La miscela commerciale a base di pyraclostrobin+boscalid è stata molto efficace, per entrambe le accessioni di piennolo nel controllo degli agenti di marciumi in pre- e post-harvest, garantendo a 2 giorni dalla raccolta interessanti riduzioni di perdite di prodotto. Il preparato commerciale a base di Bacillus subtilis (utilizzato solo su Lucariello), sembra possedere elevato controllo sui funghi in pre e post-harvest. Anche se non è stata evidenziata una riduzione effettiva delle perdite di prodotto commerciale, questo preparato sembra aver garantito un prodotto qualitativamente migliore fino a 2 giorni dalla raccolta. In definitiva, i risultati di questa sperimentazione hanno dimostrato che l utilizzo, in pre-harvest, di pyraclostrobin + boscalid, B. subtilis e olio essenziale di origano possono contribuire ad una migliore conservazione dei frutti di Pomodorino del piennolo del Vesuvio su un lungo arco temporale e secondo le modalità di conservazione previste nel Disciplinare di Produzione. Tra questi, B. subtilis (già registrato come Serenade ) e l olio essenziale di origano possono avere un ruolo anche nella diminuzione dell uso di fungicidi di sintesi, sia quali sostituti, ma soprattutto in alternanza con gli stessi. I risultati inoltre evidenziano la necessità di ripetere la sperimentazione, su entrambe le accessioni, riutilizzando i prodotti che hanno fornito risposte incoraggianti, insieme a nuovi preparati recentemente licenziati in commercio e cercare di comprenderne i meccanismi di azione, laddove hanno mostrato un interazione con i diversi parametri valutati. 6

TABELLE E FIGUE Tab. 1 - effettuati Nome ditta commerciale principio attivo/agente dose utilizzata Controllo - - - Olio essenziale di timo Solgar Olio essenziale di timo 1% Olio essenziale di origano Solgar Olio essenziale di origano 1% Chitoplant Agritalia Estratto naturale di chitine 3 gr/hl Propoli Serbios Propoli in soluzione glicolica 25 ml/hl Amylo-X Bayer CropScience Bacillus amyloliquefaciens ceppo D747 2,5 kg/ha Karma Certis Europe Bicarbonato di potassio (85%) 5 gr/hl Signum Basf Italia boscalid + pyraclostrobin 1,5 kg/ha Serenade Bayer CropScience Bacillus subtilis ceppo QST713 4, kg/ha Fig. A. Andamento della temperatura media e dell umidità relativa (valori decadali) durante la fase di conservazione C (Temperature) / % (elative humidity) 9 8 7 5 1 T ( C) U (%) 12/2/14 29/1/14 15/1/14 1/1/14 18/12/13 4/12/13 2/11/13 6/11/13 23/1/13 9/1/13 25/9/13 11/9/13 28/8/13 14/8/13 31/7/13 Date 7

ACCESSIONE Pd-OT calo peso % 9 8 7 5 1 Fig. 1: calo prodotto commerciale - PdOT Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum 8 gg 12 gg 16 gg 2 gg 8

8 7 Fig. 2a: fraz. commerciali PdOT - 8 gg % frazioni commerciali 5 1 % frazioni commerciali 8 7 5 1 Fig. 2b: fraz. commerciali PdOT - 12 gg % frazioni commerciali 8 7 5 1 Fig. 2c: fraz. commerciali PdOT - 16 gg % frazioni commerciali 8 7 5 1 Fig. 2d: fraz. commerciali PdOT - 2 gg 9

1 9,5 Fig. 3: residuo ottico - PdOT 9, Brix 8,5 8, 7,5 7, 6,5 8 12 16 2 gr % 6, 12, 11,5 11, 1,5 1 9,5 9, 8,5 8, 7,5 7, 5, 4,9 4,8 4,7 4,6 Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Fig. 4: residuo secco - PdOT Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Fig. 5: ph - PdOT 8 12 16 2 ph 4,5 4,4 4,3 4,2 4,1 8 12 16 2 4,,9 Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Fig. 6: acidità titolabile - Pd-OT,8,7 gr %,6,5,4 8 12 16 2,3 Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum 1

Tab.2 edia su tre repliche del numero di colonie di diverse specie fungine ritrovate durante la sperimentazione nell accessione PdOT Alternaria alternata a Phytophthora sp. b Botrytis cinerea a Penicillium spp. c Aspergillus spp. c Fusarium spp. a Alternaria solani b Colletotrichum sp. b Testimone 38 4 9 24 2 17 Olio di timo 28 17 4 1 Olio di origano 42 1 1 22 22 Chitoplant 27 1 16 28 2 3 Propoli 31 3 3 1 18 3 Amylo-X 42 2 3 36 12 18 2 Karma 38 2 3 24 8 17 2 Signum 2 4 9 4 1 a Fungo ritrovato sia in campo sia in conservazione; b fungo trovato solo in campo; c fungo trovato solo in conservazione Fig.7 Efficacia dei trattamenti nel contenimento dei patogeni fungini agenti di marciume su PdOT 11

ACCESSIONE Lucariello calo peso % 8 7 5 Fig. 8: Calo prodotto commerciale - Lucariello 8 gg 12 gg 16 gg 2 gg 1 Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade 12

% frazioni commerciali 9 8 7 5 1 Fig. 9a: Fraz. commerciali Lucariello - 8 DAH % frazioni commerciali 9 8 7 5 1 Fig. 9b: Fraz. commerciali Lucariello - 12 DAH % frazioni commerciali 9 8 7 5 1 Fig. 9c: Fraz. commerciali Lucariello - 16 DAH % frazioni commerciali 9 8 7 5 1 Fig. 9d: Fraz. commerciali Lucariello - 2 DAH 14

11, 1,5 Fig. 1: residuo ottico - Lucariello 1 9,5 Brix 9, 8,5 8, 7,5 7, 6,5 8 12 16 2 gr % ph 6, 12, 11,5 11, 1,5 1 9,5 9, 8,5 8, 7,5 7, 5, 4,9 4,8 4,7 4,6 4,5 4,4 4,3 4,2 4,1 4, Controllo Timo Origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade Fig. 11: residuo secco - Lucariello Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade Fig. 12: ph - Lucariello Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade 8 12 16 2 8 12 16,9,8 Fig. 13: acidità titolabile - Lucariello,7 gr %,6,5,4 8 12 16 2,3 Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade 15

Tab. 3 edia su tre repliche del numero di colonie di diverse specie fungine ritrovate durante la sperimentazione nell ecotipo Lucariello Alternaria alternata a Phytophthora sp. b Botrytis cinerea a Penicillium spp. c Aspergillus spp. c Fusarium spp. a Alternaria solani b Colletotrichum sp. b Testimone 16 2 8 16 1 16 2 Olio di timo 15 16 1 14 1 Olio di origano 11 1 5 11 12 Chitoplant 2 5 8 16 1 Propoli 19 7 16 11 1 2 2 AmyloX 15 1 2 12 6 1 2 Karma 2 1 2 11 4 9 1 Signum 6 4 2 6 Serenade 3 2 2 4 1 a Fungo ritrovato sia in campo sia in conservazione; b fungo trovato solo in campo; c fungo trovato solo in conservazione Fig.14 Efficacia dei trattamenti nel contenimento dei patogeni fungini agenti di marciume su PdOT 16