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Nessuna sanzione per SISTRI ma nemmeno per registri e formulari...qualcosa non va di Ottavio Saia Da una lettura molto veloce dei celeberrimi 'combinati disposti' provenienti dalle norme: d.lgs 152/2006, DECRETO 17 dicembre 2009, d.lgs 205/2010 e DECRETO 22 dicembre 2010, non risulta chiaro, come si possa, alla luce del protrarsi del doppio binario cartaceo-sistri, applicare la sanzione a chi commette delle irregolarità nella tenuta dei vecchi registri e formulari (cartacei), quando tale soggetto non rientra (più) tra quelli a cui sono destinate le sanzioni dell attuale art. 258 1 Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari d.lgs 152/2006 alla luce del correttivo alla parte IV. 1 unico passaggio sanzionatorio vigente (considerato il congelamento degli artt. 260 e ss.) relativo all omessa o incompleta tenuta dei registri/formulari che così recita:..1. I soggetti di cui all articolo 190, comma 1, che non abbiano aderito al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lett. a), e che omettano di tenere ovvero tengano in modo incompleto il registro di carico e scarico di cui al medesimo articolo, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro. 2. I produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un organizzazione di ente o di impresa che non adempiano all obbligo della tenuta del registro di carico e scarico con le modalità di cui all articolo 1, comma 1, della legge 25 gennaio 2006, n. 29, e all articolo 6, comma 1 del decreto del Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009, pubblicato nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2010, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da quindicimilacinquecento euro a novantatremila euro. 3. Nel caso di imprese che occupino un numero di unità lavorative inferiore a 15 dipendenti, le misure minime e massime di cui al comma 1 sono ridotte rispettivamente da millequaranta euro a seimiladuecento euro. Il numero di unità lavorative è calcolato con riferimento al numero di dipendenti occupati mediamente a tempo pieno durante un anno, mentre i lavoratori a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di unità lavorative annue; ai predetti fini l'anno da prendere in considerazione è quello dell'ultimo esercizio contabile approvato, precedente il momento di accertamento dell'infrazione. 4. Le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all articolo 212, comma 8, che non aderiscono, su base volontaria, al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all articolo 188-bis, comma 2, lettera a), ed effettuano il trasporto di rifiuti senza il formulario di cui all'articolo 193 ovvero indicano nel formulario stesso dati incompleti o inesatti sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da milleseicento euro a novemilatrecento euro. Si applica la pena di cui all'articolo 483 del codice penale a chi, nella predisposizione di un certificato di analisi di rifiuti, fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi fa uso di un certificato falso durante il trasporto. 5. Se le indicazioni di cui ai commi 1 e 2 sono formalmente incomplete o inesatte ma i dati riportati nella comunicazione al catasto, nei registri di carico e scarico, nei formulari di identificazione dei rifiuti trasportati e nelle altre scritture contabili tenute per legge consentono di ricostruire le informazioni dovute, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da duecentosessanta euro a millecinquecentocinquanta euro. La stessa pena si applica se le indicazioni di cui al comma 4 sono formalmente incomplete o inesatte ma contengono tutti gli elementi per ricostruire le informazioni dovute per legge, nonché nei casi di mancato invio alle

Prima del correttivo (d.lgs 205/2010), difatti, nel c. 2 dello stesso articolo, si leggeva.. Chiunque omette di tenere ovvero tiene in modo incompleto il registro di carico e scarico di cui all'articolo 190, comma 1, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro. Se il registro è relativo a rifiuti pericolosi si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da quindicimilacinquecento euro a novantatremila euro, nonché la sanzione amministrativa accessoria della sospensione da un mese a un anno dalla carica rivestita dal soggetto responsabile dell'infrazione e dalla carica di amministratore. Oggi il c. 2 è stato integralmente sostituito e tale aspetto sanzionatorio (speculare) trasferito per il sistri all art. 260- bis, commi 3, 4 e 5 (Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti). In quel che rimane dello stesso articolo, effettivamente, rimangono gestite solo quelle fattispecie sanzionatorie riguardanti coloro che non hanno l obbligo di aderire al sistri 2, ma che sono tuttavia obbligati a tracciare i propri rifiuti: - i soggetti di cui all'articolo 190, comma 1, che non abbiano aderito al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) di cui all'articolo 188 bis, comma 2, lettera a), e che omettano di tenere ovvero tengano in modo incompleto il registro di carico e scarico di cui al medesimo articolo, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro. - i produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa che non adempiano all'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico con le modalità di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 25 gennaio 2006, n. 29, e all'articolo 6, comma 1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009, pubblicato nel So alla Gazzetta ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2010, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da quindicimilacinquecento euro a novantatremila euro. autorità competenti e di mancata conservazione dei registri di cui all'articolo 190, comma 1, o del formulario di cui all'articolo 193 da parte dei soggetti obbligati. 5-bis. I soggetti di cui all'articolo 220, comma 2, che non effettuino la comunicazione ivi prescritta ovvero la effettuino in modo incompleto o inesatto sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro; se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro centosessanta euro. 5-ter. Il sindaco del comune che non effettui la comunicazione di cui all'articolo 189, comma 3, ovvero la effettui in modo incompleto o inesatto, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro; se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro.. 2 ovviamente essendo l articolo 258 stato configurato per lavorare a regime non è riferibile a chi, come da ultima modifica, dovrà continuare a tenere registro e formualrio e annotare il sistri.

- le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 212, comma 8, che non aderiscono, su base volontaria, al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) di cui all'articolo 188-bis, comma 2, lettera a), ed effettuano il trasporto di rifiuti senza il formulario di cui all'articolo 193 ovvero indicano nel formulario stesso dati incompleti o inesatti sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da milleseicento euro a novemilatrecento euro. All appello (del sistema sanzionatorio indicato dal nuovo e vigente 258), pertanto, mancano la stragrande maggioranza dei soggetti di cui all'ex articolo 189, comma 3, che oggi sono soggetti a doppio canale, come: - chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), e che hanno (avevano) l'obbligo - vigente il regime transitorio - di continuare con registro di carico e scarico su cui devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti. Facendo un passo indietro, durante il (primo) regime transitorio (ottobre dicembre 2010) previsto dal recente DECRETO 28 settembre 2010, né le fattispecie sanzionabili (che restavano correttamente individuate dagli articoli 190 e 193 del d.lgs 152/2006) né le sanzioni (individuate nell art. 258) avevano subito alcuna modifica, per cui il transitorio (sanzionatorio) funzionava. Viceversa, con l entrata in vigore del correttivo d.lgs 205/2010 (dove nulla si dice in riferimento al transitorio ed in riferimento alle sanzioni abbinate al sistema cartaceo), il 190 fatto salvo il periodo transitorio a giugno 2011 3 - è stato trasferito sul 188-ter 4 ed il 193 5 ed è stato indirizzato 3 Leggi nota 6 4 Sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) di cui all'articolo 188-bis, comma 2, lettera a): a) gli enti e le imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi ivi compresi quelli di cui all'articolo 212, comma 8; b) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi, di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) con più di dieci dipendenti, nonché le imprese e gli enti che effettuano operazioni di smaltimento o recupero di rifiuti e che producano per effetto di tale attività rifiuti non pericolosi, indipendentemente dal numero di dipendenti; c) i commercianti e gli intermediari di rifiuti; d) i consorzi istituiti per il recupero o il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati; e) le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero o smaltimento di rifiuti; f) gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali a titolo professionale. Nel caso di trasporto navale, l'armatore o il noleggiatore che effettuano il trasporto o il raccomandatario marittimo di cui alla legge 4 aprile 1977, n. 13524, delegato per gli adempimenti relativi al Sistri dall'armatore o noleggiatore medesimi;

su coloro che non sono soggetti a SISTRI ma devono mantenere traccia con la vecchia documentazione. Di conseguenza anche l art. 258, come sopra indicato, ha aggiornato il tiro definendo (ripetiamo) quelli che sono i nuovi soggetti passibili delle sanzioni per violazione degli obblighi di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari (chi non ha aderito in forma volontaria al SISTRI, i produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 212, comma 8, ecc.). Proviamo a simulare un controllo su un produttore di rifiuti pericolosi (soggetto a sistri e quindi in regime transitorio a doppia annotazione) a gennaio 2011; il produttore non ha effettuato la registrazione né sul sistri né sul registro di carico e scarico, delle operazioni dovute nel mese, per cui: o se fosse a regime il sistri si potrebbe contestare un omessa compilazione del registro cronologico, con sanzione amministrativa pecuniaria da 2.600,00 euro a 15.500,00 euro ( pagamento in misura ridotta di 5.166,67); ma noi sappiamo che così non è, perchè, con l articolo 39, comma 1 'Disposizioni transitorie e finali' del D.Lgs 3 dicembre 2010, n. 205, le sanzioni relative al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (sistri) sono state trasferite a partire dal giorno successivo a quello indicato nel DM 17 dicembre 2009 6, per cui si va al 31 maggio 2011. o se si dovesse sanzionare, utilizzando il vecchio precetto, invece, si dovrebbe provvedere con l omessa o incompleta tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi per violazione g) in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali in attesa della presa in carico degli stessi da Parte dell'impresa navale o ferroviaria o dell'impresa che effettua il successivo trasporto. 5 Per gli enti e le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 212, comma 8, e che non aderiscono su base volontaria al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) di cui all'articolo 188-bis, comma 2, lettera a) i rifiuti devono essere accompagnati da un formulario di identificazione dal quale devono risultare almeno i seguenti dati: a) nome ed indirizzo del produttore dei rifiuti e del detentore; b) origine, tipologia e quantità del rifiuto; c) impianto di destinazione; d) data e percorso dell'istradamento; e) nome ed indirizzo del destinatario. 6 "... Le sanzioni del presente decreto relative al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all art. 188-bis, comma 2, lett. a) [d.lgs 152/2006 s.m.i.], si applicano a partire dal giorno successivo alla scadenza del termine di cui all articolo 12, comma 2, del decreto del Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009 e successive modificazioni...", l ultima meglio conosciuta come DM 22 dicembre 2010 dice che..il termine di cui all'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, come modificato dall'art. 1, comma 1, lettera b) del decreto ministeriale 28 settembre 2010, e' prorogato al 31 maggio 2011..

dell art. 190 7, c.i 1 e 3, ma non si troverebbe l articolo con la sanzione in quanto, la stessa prevista all ex art. 258 8, 2 da 15.500 a 93.000 non c è più! Ma allora dove sono le sanzioni per l omessa o incompleta tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti (e formulari) per coloro che gestiranno il doppio regime durante il periodo transitorio? Se il ragionamento è corretto, tempus regit actum, per cui tutti coloro che, nel periodo transitorio (gennaio maggio 2011), sono soggetti al regime di proroga - o meglio tutti quelli obbligati al sistri e allo stesso tempo tenuti alla doppia annotazione - non potrebbero 9 essere più sanzionati. Sembra proprio che la proroga sia stata emessa, senza disposizioni transitorie che permettano di coordinare la stessa con le novità introdotte con la parte IV - che a sua volta è stata aggiornata tenendo conto (anche per gli aspetti sanzionatori) del nuovo sistema-sistri (che poi è stato prorogato) e non della proroga - creando così un pericoloso quanto grottesco vuoto normativo sanzionatorio. 29/12/2010 7 Secondo quanto previsto dall'articolo 16, comma 1, Dlgs 3 dicembre 2010, n. 205 e del DM 22 dicembre 2010, entra in vigore a partire dal 1 giugno 2011 ("giorno successivo alla scadenza del termine di cui all'articolo 12, comma 2 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009"), secondo quanto previsto dal comma 2 dello stesso articolo 16. 8 Questo articolo è entrato in vigore, nella nuova versione già dal 25/12. 9 il condizionale è d obbligo alla luce di eventuali sviste dovute al poco tempo trascorso per un analisi meglio approfondita