I valori di riferimento DNEL e PNEC per la valutazione del rischio per l acetone

Documenti analoghi
I valori di riferimento DNEL e PNEC per la valutazione del rischio per il fluoruro di ammonio

Corso formazione. Descrittori di dose e DNEL. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Empoli, 17 novembre 2016.

Valutazione del pericolo per l ambiente

Valutazione della sicurezza chimica delle sostanze: l impatto sull ambiente

I Saggi Tossicologici di Laboratorio

Chesar Concetto generale e panoramica


Analisi REACH Sbiancante ottico nel ciclo carta

Scenari espositivi e prevenzione del rischio chimico

REACHAMBIENTE E SALUTE

Cenni di ecotossicologia nell autorizzazione al commercio di un principio attivo/formulato. Prof. Ettore Capri

La vigilanza REACH sulla scheda di dati di sicurezza estesa

Tossicità umana ed il suo ruolo nella valutazione del rischio

REACHAMBIENTE E SALUTE

1. TITOLO GES 20: USO DI MATERIALI DI CONTATTO ARGENTO-NICHEL

Scenari di Esposizione del Floruro di Ammonio. Stefano Castelli - ENEA UTTAMB ESP

Analisi REACH tensioattivo nel ciclo carta

Formulazione prodotti per il trattamento del vetro Scenario contributivo che controlla l'esposizione ambientale per ERC 2

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

il MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 12: informazioni ecologiche

Istruzioni concernenti misure per la riduzione dei rischi nell'utilizzo di PF: acque di superficie

La nuova classificazione per l ambiente

ATDSR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry- USA) : pubblicato nel 2007 un report sul profilo tossicologico del bario e dei sui composti.

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria

Istituto Superiore di Sanità

Le sostanze chimiche Nella vita mangiamo Da 30 a 50 tonnellate di cibo!!! Oltre 1000 sostanze identificate in una tazzina di caffè e oltre 600 nell ar

SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I.

Presentazione del progetto: l utilizzo delle sostanze chimiche

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Comunicazioni) COMMISSIONE

Rinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza

GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO. CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA (2 parte)

SCHEDA DI SICUREZZA ai sensi del regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), (CE) n 453/2010 (REACH) e secondo il regolamento (CE) 1272/2008 (CLP)

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Comunicazioni) COMMISSIONE

GES 22: Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione

Scheda di Dati di Sicurezza secondo el regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Come cambierà la scheda di sicurezza con il REACh? F.Trifirò Facoltà Chimica Industriale Bologna

REACH CLP e AMBIENTE. M.Gallo ARPACAMPANIA

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Elementi di analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare. Giuseppe Ceparano, Napoli, 23 maggio 2019

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5

b) nei casi in cui sono disponibili solo dati relativi alla BOD e alla COD, quando il rapporto BOD5/COD è 0,5; oppure

Scheda di Dati di Sicurezza secondo el regolamento (CE) n. 1907/2006

Indice per la classificazione del rischio da CE e Analisi dei prodotti per la cura personale e dei pesticidi

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

*Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione.

Report mensile sulla qualita dell aria

Scheda di Dati di Sicurezza secondo (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda di Dati di Sicurezza secondo (CE) n. 1907/2006- ISO

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Report mensile sulla qualità dell aria

Report mensile sulla qualità dell aria

Report mensile sulla qualità dell aria

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

La Valutazione della sicurezza Chimica (CSA)

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Report mensile sulla qualita dell aria

La Valutazione del rischio 1. Valori Limite occupazionali e ambientali

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Report mensile sulla qualita` dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di dati di sicurezza

SCHEDA INFORMATIVA DI SICUREZZA ELIT

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia. Rischio Chimico

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo (CE) n. 1907/2006

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

11/05/2012. SEZIONE 4: Misure di primo soccorso. SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento

Standard di esposizione umana. Ingegneria Sanitaria-Ambientale I Claudio Lubello

Report mensile sulla qualità dell aria

Litio Cloruro PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato

Scheda di Dati di Sicurezza secondo (CE) n. 1907/2006

Report mensile sulla qualità dell aria

VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Aspetti Ecotossicologici relativi ai nuovi sistemi di classificazione

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa. Glycerine tech

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda di Dati di Sicurezza secondo il regolamento (CE) n. 1907/2006

Patrizia Hrelia. Cattedra di Tossicologia Facoltà di Farmacia

Report mensile sulla qualita dell aria

Eleonora Beccaloni. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

Scenari di esposizione per le miscele. Ai sensi del Regolamento REACh No 1907/2006

informa.fito. MODULO 2. Sistemi di sicurezza per l acquisto, la conservazione, il trasporto e l utilizzo dei prodotti fitosanitari

REACH e CLP: implicazioni sulla legislazione a valle

Transcript:

I valori di riferimento DNEL e PNEC per la valutazione del rischio per l acetone 1

ACETONE SCENARI DI ESPOSIZIONE: CARATTERIZZAZIONE DEI RISCHI Salute umana: confronto tra l esposizione di ogni popolazione umana che può essere esposta e i DNEL (Derived No-Effect Levels) appropriati Ambiente: confronto tra le concentrazioni ambientali previste in ogni settore ambientale e le PNEC (Predicted No Effect Concentration) Esposizione < DNEL /PNEC Rischio accettabile 2

DNEL (Derived No-Effect Levels) ACETONE Individuazione dei DNEL necessari per la valutazione del rischio DNEL appropriato Cronica-Dermica, effetti sistemici Cronica-Inalazione, effetti sistemici Cronica-Orale, effetti sistemici Acuta-Inalazione, effetti sistemici Lavoratori Lavoratori-DNEL cronico per via dermica-sistemico Lavoratori-DNEL cronico per via inalatoria-sistemico --- --- Consumatori Consumatori-DNEL cronico per via dermica-sistemico Consumatori-DNEL cronico per via inalatoria-sistemico Consumatori-DNEL cronico per via orale-sistemico Consumatori-DNEL acuto per via inalatoria-sistemico N.B. L acetone non è una sostanza non soglia-dipendente (es. non ha effetti cancerogeni) pertanto non è necessario identificare i DMELs (Livelli derivati di effetto minimo) 3

DNEL ACETONE DNEL acuto per i consumatori: alcune considerazioni Linee Guida Echa R15 e R8 Le esposizioni sporadiche (ad es. mensili) devono essere considerate come esposizioni ripetute e devono essere confrontate con uno DNEL cronico. Solo se la maggior parte dei consumatori ( 90%) usa il prodotto raramente e per un periodo breve. La definizione di uno DNEL acuto è talmente difficoltosa (non è stata ancora messa a punto una metodologia ufficialmente accettata) che usualmente si può valutare il rischio associato ad esposizioni acute utilizzando DNEL cronici. Per quanto riguarda lo DNEL acuto dermico la sua determinazione è ancora più inusuale di quello inalatorio e in tale caso mancano del tutto orientamenti specifici per la sua determinazione. 4

Linea Guida ECHA R8 DNEL cronico Selezione di dosi descrittori (dati tossicologici) rilevanti per l end-point di interesse Modifica, qualora necessario, dei dosi descrittori rilevanti per la correzione del punto di partenza Applicazione di fattori di correzione (AF) 5

DNEL cronico Selezione di dosi descrittori (dati tossicologici) rilevanti per l endpoint di interesse Endpoint Tossicità dose ripetuta Sub-acuta/ subcronica/ cronica Via di esposizio ne Orale Inalatoria Effetti sistemici NOAEL: 200 mg/kg/day NOAEL: 900 mg/kg/day LOAEL 1250 ppm Specie Ratto Uomini Effetti rilevanti Effetti associati ematici (debole anemia macrocitica). Danni ai reni (aumento dell incidenza e gravità della nefropatia nei maschi) Effetti neurologici (Aumento della risposta della visione sotto stimolazione Annotazioni 13 settimane Somministrazione tramite ingestione di acetone diluito in acqua Gruppi di 10 maschi e 10 femmine 1-7,5 ore al giorno 2-5 giorni a settimana 6 settimane maschi Fonte Dietz et al 1991, NTP et al 1991 Stewart et al. 1975 6

DNEL cronico Modifica, qualora necessario, dei dosi descrittori rilevanti per la correzione del punto di partenza DNEL inalatorio: DNEL dermico: Time-scaling: non necessario (studio di riferimento esposizione per 1-7,5 ore al giorno) Route-to route : estrapolazione (estrapolazione da orale a dermica): non necessaria (l assorbimento dermico non è più elevato di quello orale) 7

DNEL cronico Applicazione di fattori di correzione (AF) per DNEL cronico inalatorio AF lavoratori:5x6=30 AF Consumatori:10x6=60 AF Interspecie Differenze velocità metabolica per peso corporeo (tossicocinetica) Differenze rimanenti (in particolare tossicodinamica) 2.5 Intraspecie Popolazione generale 10 Lavoratori 5 Durata di esposizione Sub-acuta a sub-cronica 3 Sub-cronica a cronica 2 Sub-acuta a cronica 6 Da Orale a Inalatoria Da orale a dermica Vie di esposizione LOAEL a NOAEL 1 Altre differenze tra lo studio a disposizione e lo DNEL di interesse 1 Effetti sistemici 7 Topo 4 Ratto Scimmi 2 a 2 Cane 8

DNEL cronico Applicazione di fattori di correzione (AF) per DNEL cronico dermico e orale EPA: non risultano differenze tra l'uomo e il ratto per gli effetti nefrotossici, pertanto non è necessario applicare un AF AF lavoratori: 4x5x2=40 AF Consumatori:4x10x2=80 AF Interspecie Differenze velocità metabolica per peso corporeo (tossicocinetica) Differenze rimanenti (in particolare tossicodinamica) 2.5 Intraspecie Popolazione generale 10 Lavoratori 5 Durata di esposizione Sub-acuta a sub-cronica 3 Sub-cronica a cronica 2 Sub-acuta a cronica 6 Da Orale a Inalatoria Da orale a dermica Vie di esposizione LOAEL a NOAEL 1 Altre differenze tra lo studio a disposizione e lo DNEL di interesse 1 Effetti sistemici 7 Topo 4 Ratto Scimmi 2 a 2 Cane 9

DNEL cronico Lavoratori-DNEL-lungo termine per via dermicasistemico: 900/40= 23 mg/kg/gg Lavoratori-DNEL-lungo termine per via inalatoriasistemico: 1250/30= 42 ppm (108 mg/m 3 ) Consumatori-DNEL-lungo termine per via dermicasistemico: 900/80= 11 mg/kg/gg Consumatori-DNEL-lungo termine per via oralesistemico: 900/80= 11 mg/kg/gg Consumatori-DNEL-lungo termine per via inalatoriasistemico: 1250/60= 21 ppm (54 mg/m 3 ) 10

DNEL acuto Endpoint Tossicità acuta Via di esposizion e Inalatoria Effetti sistemici Specie LOAEL: 12000 ppm Uomo Effetti rilevanti associati Effetti neurologici (incoscienza, confusione, mal di testa) Annotazioni 1 giorno 2 min-4 ore Fonte Ross, 1973 AF di 10 per la variabilità intraspecie DNEL acuto = 12000/10=1200 ppm (3111) mg/m 3 11

PNEC (Predicted No Effect Concentration) Metodo deterministico Linea Guida ECHA R10 L approccio suggerito nel caso in cui siano disponibili pochi dati di partenza, è il metodo DETERMINISTICO. Tale metodo, per la derivazione dei PNEC, prevede il ricorso a dei fattori di valutazione AF, partendo da informazioni ecotossicologiche a breve termine EC50/LC50 oppure a lungo termine NOEC/EC10 (scegliendo il valore più basso). PNEC= EC50/LC50 AF 12

Comparti ambientali Acquatico: Acqua dolce, acqua marina e sedimenti Terrestre Micro-organismi nei sistemi di trattamento acqua reflue Atmosferico Predatori al vertice della catena alimentare 13

PNECs ACETONE: acqua dolce e salata Specie testata Informazioni disponibili Acqua dolce AF Acqua marina PNECmg/l Acqua dolce Acqua marina Salmo gairdneri (pesce d estuario acqua dolce) Pimephales Promelas (pesce d acqua dolce) Daphnia magna (crostaceo) LC50: 6100 mg/l/24ore Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck; Metodo: bioassay with rainbow trout fingerlings LC50: 6810-.8120 mg/l Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck Metodo bioassay with fathead minnow (age 28, 33 days) EC50: >10000 mg/l/24ore Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck Metodo: nicht bekannt kriterium Schwimmfahigkait 1000 10000 6,100 0,610 1000 10000 6,810 0,681 1000 10000 10 1 14

PNECs SEDIMENTI ACETONE La proprietà principale di una sostanza che determina la sua pericolosità per i sedimenti è il suo potenziale di essere assorbita o legata ai sedimenti L acetone non viene significativamente adsorbito dai sedimenti a causa della sua elevate solubilità in acqua (ATSDR, 1994; Howard, 1990). Poiché l acetone ha il log Kow < 3 non è una sostanza pericolosa per tale compartimento ambientale e pertanto non è necessario procedere alla valutazione del rischio. 15

PNEC SUOLO ACETONE Poiché l ACETONE è prontamente biodegradabile e non viene applicato direttamente sul terreno non è necessario procedere alla derivazione del PNEC suolo 16

PNEC microrganismi STP ACETONE Specie testata Informazioni disponibili AF Activated sludge of a predominantly domestic sewage Pseudomonas putida (Batterio) EC50: 59 67,4 mg/l/30minuti Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck Metodo: ISO test for inhibition of oxygen consumption by activated sludge procedure (method B) Rif Tab 10-6 C R10 Respiration Inhibition tests EC50: 1700 mg/l/16 ore Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck Metodo: DIN 38412 part 8, cell multiplication inhibition test Rif Tab 10-6 C R10 Growth inhibition test with Pseudomonas putida 100 PNEC mg/l 0,59-0,67 mg/l 10 170 mg/l Il PNEC microrganismi più basso calcolato per l acetone è di 0,59 mg/l 17

PNEC PREDATORI ACETONE (Avvelenamento secondario) Le sostanze chimiche che devono essere valutate per gli effetti di avvelenamento secondario sono nello specifico quelle che possiedono proprietà lipofiliche e alcuni composti metalli. Poiché l ACETONE ha un log Kow molto basso (- 0,24), è prontamente biodegradabile, e non è classificato come molto tossico, tossico o nocivo con almeno una delle frasi di rischio R48, R60-64 non è necessario procedere alla derivazione del PNEC predatori 18

ARIA ACETONE La valutazione del comparto aria non richiede la determinazione di una PNEC in quanto viene effettuata in maniera qualitativa, prendendo in considerazione gli effetti biotici ed abiotici. 19

ARIA ACETONE Effetti biotici: metodi per valutare gli effetti delle sostanze chimiche su organismi che popolano l atmosfera non sono stati pienamente sviluppati; Effetti abiotici: Riscaldamento globale Deplezione dell ozono nella stratosfera Formazione di ozono nella troposfera Acidificazione 20

ARIA ACETONE Il Photochemical ozone creation potential (POCP) delle sostanze varia a seconda delle condizioni atmosferiche e i modelli utilizzati negli studi. Alcuni esempi: Derwent et al., 2009: POCP acetone =4 Report IVL Swedish Environmental Research Institute, 1998: POCP acetone 35-53 21

ARIA ACETONE D.Lgs 161/2006 e s.m.i. Attuazione della direttiva 2004/42/CE, per la limitazione delle emissioni di composti organici volatili conseguenti all'uso di solventi in talune pitture e vernici, nonche' in prodotti per la carrozzeria Tale decreto, al fine di prevenire o di limitare l'inquinamento atmosferico derivante dagli effetti dei composti organici volatili, di seguito denominati: «COV», sulla formazione dell'ozono troposferico, determina, per le pitture, le vernici e i prodotti per carrozzeria, il contenuto massimo di COV ammesso ai fini dell'immissione sul mercato 22

PNEC - CONCLUSIONI PNEC acqua dolce : 6,1 mg/l PNEC acqua marina : 0,61 mg/l PNEC microrganismi STP : 0,59 mg/l PNEC suolo : Non necessario PNEC sedimenti : Non necessario PNEC predatori : Non necessario PNEC aria : Non applicabile 23