CURARE LA PERSONA E NON LA MALATTIA OMEOPATIA: STORIA E PRINCIPI DI AMBRA GALLA

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CURARE LA PERSONA E NON LA MALATTIA OMEOPATIA: STORIA E PRINCIPI DI AMBRA GALLA

NASCITA DELL OMEOPATIA Christian Friedrich Samuel Hahnemann nacque a Meissen in Sassonia, il 10 Aprile 1755 iniziò a studiare Medicina all Università di Leipzig, proseguì gli studi a Vienna e si laureò con lode a Erlangen nel 1779. In questo periodo entrò in Massoneria. Oltre alla Medicina i suoi interessi vertevano anche sulle lingue straniere, la chimica, la botanica, l astronomia e la metereologia Dal 1781 lavorò come medico nell area mineraria di Hensfeld e nel 1782 sposò Johanna Kuchler, dalla quale ebbe undici figli. Dopo pochi anni dall inizio della professione medica entrò in crisi per l inefficacia delle terapie in uso all epoca, rappresentate essenzialmente da clisteri e salassi

.primum non nocere. Il mio senso del dovere non mi consentiva semplicemente di trattare lo stato patologico sconosciuto dei miei confratelli sofferenti con queste medicine sconosciute. Il pensiero di diventare così un assassino o un malfattore verso la vita dei miei fratelli essere umani fu veramente terribile per me, così terribile e disturbante che io rinunciai completamente a praticare nei primi anni del mio matrimonio e mi occupai esclusivamente di chimica e di lettere

Hahnemann vero scienziato: inizia la sperimentazione su sé stesso

L ISPIRAZIONE... "In principio i miei piedi e le punte delle dita si fecero fredde; diventai fiacco e sonnolento; poi il cuore cominciò a palpitare ed il polso diventò duro e piccolo; mi pervase una grande ansietà, accompagnata da tremore, senza fredda rigidità; abbattimento di tutte le membra, la testa pulsava, le guance si arrossarono, mi prese una gran sete." Cortex Peruvianis (Corteccia di China)

«Gli elementi non sono malati, è il corpo a cadere malato. Così lo scorpione cura il suo scorpione; l'arsenico il suo arsenico; il mercurio il suo mercurio; il cuore il suo cuore.» (Paracelso, Opus paragranum, 1529)

Conoscendo bene la sofferenza, a causa della sua salute malferma, Ildegarda, in straordinaria modernità d intuizione, era convinta che, proprio per la stretta relazione fra l uomo e l universo, inscindibilmente legati, il malessere dell uno si ripercuotesse sull altro, perciò, per raggiungere o riacquisire il benessere psico-fisico, l essere umano doveva ri/attingere le energie necessarie dal mondo circostante, essendo parte del tutto, giacché i suoi disturbi dipendevano proprio dalla perdita dell armonia con l ambiente esterno. Ildegarda attinse al mondo vegetale, descrivendo anche la forma delle piante, le caratteristiche del rimedio, gli effetti prodotti, la diversa efficacia e i diversi utilizzi, personalizzando la cura a secondo che se a riceverlo era un uomo o una donna. Tratto da Francesca Santucci: Hiledegarda di Bingenhttps://cartesensibili.wordpress.com/2012/0 5/04/ildegarda-la-sibilla-del-reno-g-piacentini/

IL PRIMO PRINCIPIO DELL OMEOPATIA similia similibus curentur

Il secondo principio Una sostanza che a dosi elevate o ponderali provoca determinati sintomi, li guarisce a dosi deboli o infinitesimali

Numero di Avogadro N di molecole contenuto in una mole di sostanza= 6,02X10 23 ad ogni diluizione CH si tolgono 2 zeri al moltiplicatore, fino ad arrivare alla 11CH in cui le molecole sono 6,02 e alla 12 CH in cui si ha il 50% di probabilità di trovare una molecola nella diluizione

USO DELLE DILUIZIONI Basse diluizioni (fino alla 7 CH): effetto rapido, devono essere assunte a breve distanza, indicate per patologie acute e per problemi fisici Medie diluizioni (dalla 9 alla 15 CH): effetto più lento, coprono circa 7-10 giorni, indicate per patologie acute e subacute Alte diluizioni (dalla 30 CH in su):effetto ancora più lento e durevole. Si utilizzano prevalentemente per le malattie croniche, per i sintomi generali e per il funzionale, ma hanno effetto anche sui sintomi acuti e sullo psichismo.

Il terzo principio dell Omeopatia Curare la persona e non la malattia.

LE DIATESI O MIASMI 1. PSORICA: indica una buona reattività dell individuo che cerca di eliminare, in genere attraverso manifestazioni cutanee, gli agenti patogeni 2. SICOTICA: anormale reattività immunitaria caratterizzata da reticolo-endoteliosi cronica: squilibrio fra sistema di risposta anticorpale (ipoattivo) e sistema di risposta fagocitario (iperattivo) con tendenza alla cronicizzazione delle malattie 3. LUETICA: rappresenta lo stadio finale con sovvertimento della reattività individuale che porta ad uno stato irritativo cronico che evolverà verso la sclerosi o verso l ulcerazione

LE COSTITUZIONI 1. CARBONICA: brevilineo, forte, con tendenza all aumento di peso, gran lavoratore ma sedentario 2. SULFURICA: corporatura armonica, muscolatura ben rappresentata, ama il movimento, stenico 3. FOSFORICA: corporatura longilinea, muscolatura poco rappresentata, esaurisce rapidamente l energia

CAUSALITA E MODALITA Causalità: l avvenimento che è all origine del disturbo: 1.Causalità ereditarie: quelle diatesiche 2.Casualità acquisite: determinate da un evento successivo alla nascita. A loro volta suddivise in: a. Causalità fisiche: i. agenti atmosferici (caldo, freddo, secco, umido ecc.) ii. incidenti iii. intossicazioni, alimenti b. Causalità psicologiche: i. emozioni violente: paura, collera, gelosia ii. delusioni forti iii. pene d amore iv. sovraccarico intellettuale v. lutti Modalità: l elemento modificatore che definisce la specificità del sintomo attraverso il miglioramento o il peggioramento: 1.Modalità di temperatura: caldo e freddo 2.Modalità temporale: a. ritmo giorno-notte b. ritmo mattino-pomeriggio-sera c. ritmo orario 3.Modalità stagionali 4.Modalità climatiche 5.Modalità sensoriali 6.Modalità di abbigliamento 7.Modalità di cibi e bevande 8.Modalità di posizione e di movimento 9.Modalità psicologiche

INDIRIZZI DI TRATTAMENTO UNICISTI PLURALISTI COMPLESSISTI

Alcuni esempi. RIMEDI DELLA FEBBRE Febbri a rapida insorgenza: ACONITUM: compare dopo un colpo di freddo secco, caratterizzato da violenza, rapidità, paura della morte o di peggiorare. Cute calda e secca, sete viva di acqua fredda. Insorgenza durante la notte, a mezzanotte-l una BELLADONNA: insorgenza molto rapida con cefalea pulsante, il soggetto deve rimanere al buio, fermo a letto, in una camera calda con porte e finestre chiuse, le mucose sono secche ma la sete non è così importnate come in Aconitum. La cute è calda ma sudata. Vi è iperestesia sensoriale e il soggetto straparla APIS: la febbre sale rapidamente e vi è grande desiderio di cose fredde: ghiaccio, gelato ecc.

Alcuni esempi. RIMEDI DELLA FEBBRE Febbri a insorgenza progressiva: GELSEMIUM: brividi intensi lungo la schiena tanto da portare a tremori, il viso è congestionato con palpebre pesanti, quando la temperatura inizia a scendere si ha la sudorazione. Assenza di sete RHUS TOXICODENDRON: febbre progressiva che insorge dopo esposizione a freddo-umido, contatto con abiti bagnati.c è sensazione di indolenzimento diffuso, di contusione e di rigidità articolare che migliora con il movimento: il soggetto si muove continuamente nel letto cercando una posizione confortevole, ha bisogno di caldo.

Alcuni esempi. RIMEDI DELLA FEBBRE Febbri a insorgenza progressiva: EUPATORIUM PERFOLIATUM: febbre progressiva con dolori profondi muscolari e ossei. Il soggetto sperimenta una agitazione aggravata dal movimento, presenta sete intensa di aqua fredda. Raffreddore con violenti starnuti e sensazione di frattura delle ossa facciali FERRUM PHOSPHORICUM: la temperatura rimane sempre sotto i 39 C, il viso presenta alternanza di pallore e congestione. La cute è madida di sudore e vi sono frequenti epistassi

Alcuni esempi. RIMEDI DELLA FEBBRE Febbri a insorgenza progressiva: BRYONIA ALBA: febbri continue o remittenti a inizio progressivo. Il soggetto è abbattuto, affaticato, irritabile, ricerca l immobilità assoluta. E presente sudorazione acre, abbondante che crea sollievo. Le mucose sono molto secche con sete intensa, cefalea gravativa soprattutto frontale, aggravata dal più piccolo movimento e dalla tosse, oltre che dal calore ambientale. I dolori sono invece migliorati dal calore locale, dalla pressione larga e continua e dal riposo.

RIMEDI DELLA TOSSE MIGLIORAMENTO Hepar Sulfur con il calore, con il clima umido e nuvoloso Apis con le bevande fredde Coccus Cacti con le bevande fredde Bromum con le bevande fredde e stando sul mare Sambucus mettendosi seduto Bryonia con la pressione sul torace AGGRAVAMENTO Hepar Sulfur con il freddo e di notte Apis con il calore Coccus Cacti con il calore e al mattino Drosera con il calore, parlando e ridendo, dopo mezzanotte Bromum con il calore Antimonium Tartaricum con il calore Rumex con il freddo, non sopporta un minimo filo d aria Corallium con il freddo (aria aperta) Sambucus a mezzanotte Bryonia con il movimento

LE 2 MEDICINE A CONFRONTO. ALLOPATICA Standardizza la terapia Redige protocolli e linee guida Non tiene conto della reattività individuale Utilizza dosaggi Ponderali (misurabili) Cura principalmente i sintomi, talvolta le malattie OMEOPATICA Personalizza la terapia Lascia ampia libertà al medico di decidere la terapia, guidato solo dalle caratteristiche del paziente La reattività del paziente è fondamentale nella scelta dei rimedi Utilizza Diluizioni spinte fino a oltre il N di Avogadro Cura la persona nella sua integrità

Dopo alterne vicissitudini in seguito alle quali Hahnemann cambiò diverse volte città e proseguì nei suoi studi aumentando gradualmente la fama di terapeuta, divenuto vedovo, sposò la giovane ereditiera francese, conosciuta come paziente, Marie Melanie d Ervilly che lo convinse ormai ottantenne a trasferirsi in Francia dove le sue teorie ebbero immediatamente fama e si diffusero rapidamente. Qui egli ebbe diversi discepoli che lo seguirono e implementarono le sue ricerche nei secoli seguenti. Morì a Parigi il 2 luglio 1843 all età di 88 anni e venne sepolto al cimitero del Père- Lachaise