LISTA DI RISCONTRO BIOSICUREZZA

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PAG.1 12 LISTA DI RISCONTRO BIOSICUREZZA RAGIONE SOCIALE (timbro) Protocollo Data RAPPRESENTANTE DELL'AZIENDA PRESENTE AL SOPRALLUOGO : Cognome e nome VERIFICA REGISTRAZIONE DELL ALLEVAMENTO Qualifica Proprietario Detentore degli animali Altro Coce aziendale RE Stampa del frontespizio presente nella BDN e altre informazioni inerenti il censimento, registro carico e scarico, le evidenze raccolte sono coerenti con le pertinenti registrazioni inerenti. allevamento registrato presso il servizio veterinar io si no 6.5.2.1-6.5.3.1-6.5.3.8 1.Congruenza del frontespizio con i dati presenti nella BDN Presente il registro stalla cartaceo o informatizzato. si no presente ultimo censimento chiarato. si no - la documentazione presente degli animali introdotti è idonea al mantenimento delle qualifiche sanitarie dell allevamento si no

PAG.2 12 VERIFICHE DOCUMENTALI IN ALLEVAMENTO: AUTORIZZAZIONI- REGISTRAZIONI PROCEDURE PERTINENTI LA BIOSICUREZZA FORMAZIONE 2. Presenza nulla osta per utilizzo prodotti derivati dal latte cui Al Reg. CE n. 142/2011 All. X, capo II, sez. 4 parte II 6.5.3.3 3. Nel caso siano utilizzati prodotti derivati dal latte TIPOLOGIA 3 cui al Reg. CE n. 142/2011 All. X, capo II, sez. 4 parte II, tutti gli animali ivi allevati sono trasferiti: - rettamente al macello oppure - ad un altra azienda dalla quale gli animali andranno rettamente al macello, oppure - ad un altra azienda che non utilizza per l alimentazione animale i prodotti cui alla TIPOLOGIA 3. Gli animali esposti al rischio contrarre l afta epizootica possono lasciare quest ultima azienda dopo una pausa 21 gg. dallintroduzione tali animali 6.5.3.3-6.5.3.4-6.5.3.5 4. E presente una planimetria, con capannoni e box numerati univocamente, meante la quale sia possibile verificare il flusso degli spostamenti degli animali nell allevamento e identificare i gruppi animali. 6.5.3.7-6.5.4.11 5. Segnalazione sospetto malattie infettive: il detentore è a conoscenza dell obbligo segnalazione. 6.5.4.6 Nulla osta del. rilasciato da.. Incare TIPOLOGIA dei prodotti In caso trasferimento suini alimentati con prodotti TIPOLOGIA 3 ad altra azienda occorre verificare la documentazione con la quale l OSA comunica che i suini sono stati alimentati con siero TIPOLOGIA 3 Presente Planimetria si no Consente verificare il flusso degli animali si no Numerazione univoca box e capannoni si no riscontrabile sulle strutture allevamento si no Intervista Congruenza fra gli accertamenti agnostici sulle mortalità (IZS) e Referti analitici agli atti con adeguate azioni intraprese

PAG.3 12 6. Sono presi in considerazione i risultati delle analisi effettuate in autocontrollo o in campionamenti ufficiali che abbiano rilevanza per la salute umana 6.5.4.8 7. il detentore assicura l attuazione un piano derattizzazione 6.5.4.11 8. piano lotta agli insetti 6.5.4.5 9. Prassi pulizia ambienti e attrezzature ove necessario dopo la pulizia, sinfettarli in modo adeguato; 6.5.4.2 10. Documento attestante il veterinario RESPONSABILE DEL PIANO DI VACCIZIONE OBBLIGATORIO 6.5.3.6 sono tenuti agli atti i referti analisi attuate in autocontrollo. In caso positività sono attuate azioni correttive o preventive. Presenza Planimetria incante i punti esca si no prodotti si no schede tecniche si no.. procedure utilizzo si no.. elementi oggettivi della applicazione del piano si no Presenza Planimetria incante i punti esca si no prodotti si no schede tecniche si no.. procedure utilizzo si no.. elementi oggettivi della applicazione del piano si no Presenza prodotti si no.. schede tecniche si no... procedure utilizzo si no.. elementi oggettivi della avvenuta pulizia (in allevamento) si no il meco veterinario responsabile per la attuazione del piano è quello comunicato alla ASL ( art 3 DM 1 aprile 1997) si no.

PAG.4 12 11. PROCEDURA DI VACCIZIONE OBBLIGATORIA AUJESKY La procedura attuata è specifica per l allevamento oggetto verifica al fine della attuazione degli interventi previsti in funzione degli animali presenti nell allevamento Con riferimento eventuale alle schede allevamento SCHEMA DI VACCIZIONE riferimento per la procedura allevamento -I suini riproduttori sono sottoposti ad almeno 3 vaccinazioni ogni anno - nuovi nati: due vaccinazioni a stanza 3-4 settimane, cui la prima tra il 60 e il 90 giorno vita. - Verretti e scrofette: richiamo entro i sei mesi vita - suini da ingrasso: due interventi vaccinali a stanza 3-4 settimane, cui la prima tra il 60 e il 90 giorno vita. - Se macellati dopo il 7 mese: terzo intervento vaccinale tra il 6 e il 7 mese 6.5.3.6-6.5.3.7 12. Il detentore richiede l'apposita attestazione del trasportatore (anche sul mod 4) avvenuto lavaggio e sinfezione dell'automezzo. 6.5.4.7 13. La certificazione è tenuta agli atti per un anno ed è presente per ogni mod 4 in uscita ( verificare se presente allegata al modello IV) 6.5.4.7 Sono verificabili le MODALITÀ APPROVVIGIOMENTO - FATTURE E DDT ACQUISTO si no - RICETTE VETERIRIE si no Congruità con il numero soggetti allevati si no Idoneo STOCCAGGIO del vaccino (frigorifero) si no - attrezzatura DI SOMMINISTRAZIONE IDONEA si no - REGISTRAZIONE corretta degli nterventi in fuzione degli animali allevati si no Copia dei mod 4 carico degli animali in uscita. Certificazione n. del Allegata al mod. 4 n.... del Certificazione n. del Allegata al mod. 4 n.... del

PAG.5 12 2 VERIFICA IN CAMPO - STRUTTURA E GESTIONE ALLEVAMENTO 14. Sono adottate misure per prevenire l'introduzione e la propagazione malattie contagiose trasmissibili all'uomoattraverso gli alimenti, anche adottando misure precauzionali al momentodell'introduzione nuovi animali 6.5.3.2-6.5.4.6-6.5.4.2 2.1 IGIENE DELL ALLEVAMENTO IDONEITA DELLE STRUTTURE 15. le conzioni igienico-strutturali dei ricoveri sono buone e idonee alle sinfezioni e a garantire sufficienti requisiti in materia igiene 6.5.4.12-6.5.4.2 16. Per quanto possibile è assicurata la pulizia degli animali da inviare al macello 6.5.4.3 17. le conzioni igienico strutturali dei ricoveri e del area cortiliva circostante ai acpannoni sono idonee a garantire un efficace controllo dei rotori 6.5.4.12 18. le aree sottostanti i silos mangimi consentono una efficace pulizia e il deflusso delle acque lavaggio 6.5.4.12 SI NO si no I documenti scorta agli animali introdotti sono coerenti alla qualifica sanitaria dell allevamento I documenti sono conservati secondo i tempi previsti. I documenti sono congrui alla qualifica sanitaria dell allevamento Zona filtro Esiste una modalità operativa che assicuri l applicazione del tutto pieno/tutto vuoto. Anche per comparti Presposta unità isolamento Specificare strutture considerate carenti Intervista reparto finissaggio - corretta costruzione e manutenzione dei sistemi raccolta ed allontanamento delle deiezioni. Presenza un area larga 2 metri tutt intorno ai reparti dove albergano i suini libera da impementi, pulita e coperta da ghiaia o con l erba sfalciata

PAG.6 12 2.2 CONTROLLO ACCESSI, ZO FILTRO, RECINZIONE 19. L'allevamento è strutturato in modo da rispondere il più possibile ad esigenze profilassi che prevedano in particolare il controllo sull ingresso mezzi trasporto e persone. 6.5.4.9-6.5.4.10 20. il recupero delle carcasse animali morti in allevamento avviene nel più breve tempo possibile. Qualora non possa essere garantito il recupero nell arco delle 24 ore, l allevatore ove non sia possibile l impiego del freddo ed in Descrizione requisiti presenti. Barriere si no cancelli si no citofono all ingresso in azienda si no cartelli incatori si no cartelli vieto accesso si no ingressi a percorso obbligato si no parcheggio esterno si no recinzione descrivere parcheggio interno si no il personale che opera nell'allevamento evita occasioni contatto con altre aziende si no Zona filtro si no locale si no container si no Spogliatoi si no indumenti e stivali riservati all utilizzo in azienda per il personale si no servizi igienici per personale si no docce si no indumenti monouso per visitatori si no registro veicoli si no Descrivere modalità carico-scarico animali (utilizzo veicoli aziendali, rimorchi per trasferimento animali dai ricoveri ai mezzi trasporto esterni)

PAG.7 12 considerazione delle conzioni climatiche, garantisce che le carcasse stesse non creino rischi per la salute pubblica, animale ed ambientale, ne molestie olfattive. 6.5.4.10 21. Il contenitore per caecasse e organi (es. placente) è collocato in modo tale che l ingresso In azienda degli automezzi per il ritiro sia evitato (compatibilmente con la tipologia allevamento) 6.5.3.10-6.5.4.6 23. Il detentore commercializza scarti e animali da riforma caricandoli all esterno del perimetro aziendale. 6.5.4.10 23. Silos e depositi mangimi consentono approvigionamenti dall'esterno della recinzione Oppure I rifornimenti materie prime sono attuati in modo da evitare che gli automezzi raggiungano aree accessibili rettamente agli animali o al personale addetto agli animali. 6.5.4.10 2.3 BIOSICUREZZA PER LA GESTIONE DEI MANGIMI Alimentazione 24. il detentore non utilizza per l alimentazione degli animali i rifiuti soli urbani o altri materiali vietati cui all All. III Reg. Ce n. 767/2009 6.5.4.14 25. il detentore non utilizza per l alimentazione degli animali rifiuti mensa o altri sottoprodotti alimentari non sottoposti ai trattamenti trasformazione cui al Reg. Ce n. 1069/2009 e non presenti nel catalogo o nel registro delle materie prime cui all art.24 Reg. CE n.767/2009 6.5.4.13 Assenza RSU rifiuti mensa ecc. Autorizzazione n.. del. Rilasciata da..

PAG.8 12 ESITO DEL SOPRALLUOGO FAVOREVOLE FAVOREVOLE CONDIZIOTO all effettuazione adeguamenti descritti nella allegata scheda delle non SFAVOREVOLE provvementi descritti nella allegata scheda delle non Scheda non n.. Prot eventuale documentazione acquisita eventuali annotazioni VERBALIZZANTI Sig./Dr.. qualifica. Firma Sig./Dr.. qualifica. Firma Sig./Dr.. qualifica. Firma LEGALE RAPPRESENTANTE (o altra figura referente per l azienda) Sig./Dr qualifica. Firma eventuali chiarazioni.. Località data _ _ / _ _ / _ _ _ _ Legenda: (Non applicabile): il requisito non è applicabile a quello specifico operatore sui cui si esegue il controllo; SI (maiuscolo): nel caso in cui un requisito sia completamente rispettato;si (minuscolo): nel caso in cui un requisito sia sostanzialmente rispettato, ma sia possibile ancora un miglioramento da parte dell operatore; no (minuscolo): requisito non conforme anche se parzialmente sodsfatto;no (maiuscolo): requisito completamente non rispettato

CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE ALLEVAMENTO SUINO LISTA DI RISCONTRO QUALIFICA TRICHINELLA Rev. 2 sperimentale Data Marzo 2012 Pag. 9 12 LISTA DI RISCONTRO QUALIFICA TRICHINELLA Protocollo data Coce azienda RAGIONE SOCIALE (timbro) SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov. in Via Coce fiscale / Partita IVA SEDE PRODUTTIVA Via C.A.P. Località Comune Telefono Fax DETENTORE ANIMALI Coce fiscale VETERIRIO AZIENDALE (nome, cognome, residenza) RAPPRESENTANTE DELL'AZIENDA PRESENTE AL SOPRALLUOGO Cognome e nome Qualifica

SI NO si no CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE ALLEVAMENTO SUINO LISTA DI RISCONTRO QUALIFICA TRICHINELLA Rev. 2 sperimentale Data Marzo 2012 Pag. 10 12 RICONOSCIMENTO DI AZIENDA ESENTE DA TRICHINELLA BDN AGRAFE SUI E RISPETTO PROGRAMMA DI MONITORAGGIO L orientamento produttivo dell allevamento è congruente rispetto all incazione presente in BDN (produzione/ ingrasso; riproduzione ciclo chiuso; riproduzione ciclo aperto) 6.1.4.1 La registrazione delle movimentazioni in BDN suina e' effettuata entro sette giorni dall'evento. 6.1.4.1 La comunicazione del censimento effettuata nel mese marzo ogni anno corrisponde ai dati registrati sul registro carico e scarico. Censimento: animali detenuti al 31 marzo, sudvisi per categoria. 6.1.4.1 Presso l azienda sono conservati i modelli documento in appence all allegato I del Regolamento 2074/2005, per la comunicazione dei risultati delle analisi effettuate presso il macello o laboratorio designato, da cui risulti che i suini della azienda sono soggetti ai controlli previsti. 6.5.5.2 REQUISITI ALLEGATO IV, CAP I E II DEL REGOLAMENTO 2075/05 Sono adottate tutte le precauzioni pratiche relative alla costruzione e alla manutenzione degli efici per impere ai rotori, ad altri tipi mammiferi e a gran uccelli carnivori l'accesso agli efici nei quali sono tenuti gli animali 6.5.5.1 Le precauzioni pratiche, sono : - corretta costruzione e manutenzione dei sistemi raccolta ed allontanamento delle deiezioni. - eliminazione soluzioni continuità nelle pareti e nelle condutture. Le necessarie aperture per il passaggio dei tubi o per la aerazione saranno opportunamente protette.

CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE ALLEVAMENTO SUINO LISTA DI RISCONTRO QUALIFICA TRICHINELLA Rev. 2 sperimentale Data Marzo 2012 Pag. 11 12 Esiste una procedura applicazione un programma lotta contro i parassiti, in particolare rotori, in modo da prevenire l'infestazione dei suini. Viene conservata la documentazione relativa all'attuazione del programma per le verifiche idoneità della procedura da parte della autorità competente 6.5.5.1 Tutti i mangimi utilizzati provengono da stabilimenti produzione registrati/riconosciuti ai sensi regolamento n. 183/2005/CE. 6.5.5.3 I mangimi sono conservati in silos chiusi o in altri contenitori inaccessibili ai rotori. 6.5.5.3 Tutti gli altri prodotti utilizzati come alimento per gli animali, sono sottoposti a trattamento termico o sono comunque prodotti e immagazzinati nel rispetto delle sposizioni dell'autorità competente 6.5.5.3 - corretta costruzione e manutenzione recinzione. Si considera ottimale la recinzione metallica altezza minima 180 cm, interrata ad una profontà 30 cm. L area allevamento da recintare, norma, comprende una zona larga almeno 2 metri tutt intorno ai reparti dove albergano i suini. Sono tuttavia da ritenersi idonee altre forme approvate dal Servizio Veterinario, che impescono agli animali l accesso esterno all area allevamento, inviduate sulla base dell analisi del rischio locale. - area larga 2 metri tutt intorno ai reparti dove albergano i suini libera da impementi, pulita e coperta da ghiaia o con l erba sfalciata - Le barriere architettoniche per impere l accesso a gran uccelli carnivori od onnivori potranno basarsi su tettoie, reti od altro, in funzione della collocazione geografica dell allevamento e la presenza selvatici. La procedura ed il programma lotta contro i rotori prevederà l utilizzo tutti i possibili mezzi ed una costante ricognizione della integrità degli efici. Verifica dei requisiti incati nel Regolamento 183, riguardo la somministrazione e detenzione in allevamento dei mangimi. Oltre alle modalità conservazione si verificheranno le modalità stribuzione dell alimento. Le mangiatoie saranno collocate in luoghi non facilmente accessibili ai rotori, ad uccelli od altri animali. Importante è anche la costante e frequente pulizia degli impianti per la stribuzione dei mangimi e tutte le attrezzature o automezzi utilizzati a questo scopo.

CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE ALLEVAMENTO SUINO LISTA DI RISCONTRO QUALIFICA TRICHINELLA Rev. 2 sperimentale Data Marzo 2012 Pag. 12 12 Le carcasse degli animali morti sono rimosse dai locali allevamento entro 24 ore dal decesso ed eliminate conformemente alle sposizioni sanitarie. Qualora le carcasse dei lattonzoli siano immagazzinate nei locali allevamento, i contenitori utilizzati sono adeguatamente sigillati ed idonei alla conservazione, in attesa dello smaltimento 6.5.5.4 Se l allevamento è situato nelle vicinanze una scarica, sono adottate misure per contenere il rischio connesso alla presenza della scarica. Tutti i suini presenti in allevamento sono identificati in modo che sia possibile la tracciabilità. 6.5.5.6 sono introdotti animali nell azienda soltanto nel caso in cui: i) provengano da aziende ufficialmente riconosciute come esenti da Trichinella, ovvero ii) siano accompagnati da un certificato autenticato dall'autorità competente nel paese esportazione dal quale risulti che l'animale proviene da un'azienda riconosciuta come esente da Trichinella; ovvero iii) siano tenuti isolati fino a quando i risultati un test sierologico approvato dal laboratorio comunitario riferimento si rivelino negativi. Il campionamento sierologico deve iniziare soltanto dopo che gli animali abbiano trascorso quattro settimane nell'azienda 6.5.5.6 nessun suino destinato alla macellazione può avere accesso a strutture esterne al perimetro dell allevamento durante il periodo produzione. 6.5.5.1 I contenitori in cui conservare, preferibilmente tramite il freddo, le carcasse animali morti in attesa del loro allontanamento, troveranno la loro collocazione in prossimità dell accesso, in una area dell allevamento lontana da dove albergano gli animali. (se possibile all esterno del perimetro recintato). L area limitrofa ai contenitori sarà idonea alla loro pulizia e sinfezione, meante idonea attrezzatura. La presenza parchetti all aperto non preclude l accretamento della azienda.