I punti di forza dell Appennino parmense: Parchi e riserve naturali - Gli itinerarituristici eno-gastronomici

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I punti di forza dell Appennino parmense: Parchi e riserve naturali - Gli itinerarituristici eno-gastronomici Data la natura del territorio è facile comprendere le ragioni per cui sono presenti molti parchi e riserve naturali; nel dettaglio si tratta di 11 parchi regionali, 1 parco nazionale e 5 riserve naturali. Complessivamente l estensione complessiva dei parchi e delle riserve è di circa 1.100 kmq, ovvero circa il 12,5% dell intera area appenninica. Tutte le Province hanno all interno del proprio territorio almeno 1 parco o una riserva, che generalmente interessano più Comuni. Nelle tabelle di seguito elencate viene riportato l elenco dei parchi e delle riserve presenti nella Provincia di Parma, con l indicazione dell ente che gestisce l area, i Comuni interessati, l interesse prevalente e la sua estensione complessiva. Appennino parmense Parco fluviale regionale del Taro Gestione Comuni interessati Interesse prevalente Estensione complessiva Consorzio fra Enti pubblici costituito tra la Provincia di Parma e i Comuni di Collecchio, Fornovo Taro, Medesano, Noceto e Parma. Collecchio, Fornovo di Taro, Medesano Ornitologia, flora 3.092 ha Riserva naturale orientata del Monte Prinzera Gestione Comuni interessati Interesse prevalente Estensione complessiva Comune di Fornovo di Taro Fornivo di Taro Geologia, flora, ornitologia 296 ha Parco regionale dei Boschi di Carrega Gestione Comuni interessati Interesse prevalente Estensione complessiva Consorzio fra Enti pubblici costituito tra la Provincia di Parma e i Comuni di Collecchio, Sala Baganza, Fornovo Taro, Parma e Felino. Sala Baganza, Collecchio, Fornovo di Taro, Felino Flora e fauna 1.270 ha

Gli itinerari turistici Strade del Vino e dei Sapori Le importanti produzioni di carattere enogastronomico dell area hanno fatto sì che nel territorio si sviluppassero molti itinerari a tema, attraverso l istituzione di strade del vino e strade dei sapori. Si tratta di itinerari organizzati che offrono un ampia rete di servizi turistici, dando luogo ad un tipo di offerta integrata con gli aspetti tradizionali, storici, culturali e ambientali dei territori, senza escludere gli eventi e varie forme di trasversalità con gli altri prodotti turistici locali sia di carattere alimentare che artigianale già affermati. Tutte le 6 province appenniniche hanno un itinerario così organizzato, che talvolta può comprendere anche altri comuni della regione, oppure può svilupparsi in maniera trasversale tra province diverse, evidenziamo di seguito quelli della provincia di Parma e con essa confinanti:. Strada dei vini e dei sapori dei Colli piacentini: Bettola, Bobbio, Coli, Gazzola, Gropparello, Lugagnano Val d Arda, Nibbiano, Pianello Val Tidone, Piazzano, Rivergaro, Travo, Vernasca, Ziano Piacentino. Strada del prosciutto e dei vini dei Colli di Parma: Calestano, Collecchio, Corniglio, Felino, Langhirano, Lesignano dei Bagni, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Sala Baganza, Traversatolo. Strada del fungo porcino di Borgotaro: Albareto, Bedonia, Berceto, Borgo Val di Taro, Compiano, Tornolo. Strada dei vini e dei sapori Colline di Scandiano e Canossa: Canossa, Castellarano, Montecchio Emilia, Quattro Castella Strada dei vini e dei sapori Città Castelli Ciliegi: Guiglia (MO), Marano sul Panaro (MO), Zocca (MO), Monteveglio (BO), Savigno (BO), Vergato (BO). Strada dei vini e dei sapori dei Colli d Imola: Borgo Tossignano, Casalfiumese, Castel del Rio, Fontanelice. Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena: Borghi, Civitella di Romagna, Dovadola, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Predappio, Roncofreddo, Sogliano al Rubiconde. Vie e dimore storiche nell Appennino La posizione centrale dell Appennino emiliano romagnolo ha da sempre contraddistinto l area come un importante via di attraversamento sia nella direzione da est a ovest che da nord a sud. Questo aspetto ha fatto sì che all interno del proprio territorio si sviluppassero fin dall antichità importanti vie di comunicazione, che ancor oggi è possibile ripercorrere e dove è possibile ritrovare chiese, abbazie, palazzi, antichi borghi di interesse artistico e storico. Via Franchigena Sentiero Matilde Via Bibulca Via Vandelli Vie storiche del bolognese Vie dei Romei

Analisi SWOT - Individuazione dei punti idi forza, di debolezza, delle opportunità e delle minacce del sistema dell accoglienza turistica nell Appennino emiliano romagnolo Punti di Forza Elevato livello di qualità della vita che il turista percepisce nelle località dell Appennino. Sicurezza, pulizia delle località, cordialità degli abitanti, cura e conservazione dell ambiente e gastronomia locale. Offerta di impianti e servizi per lo svolgimento di attività sportive dalle più classiche a quelle più singolari Tutte le Province hanno all interno del proprio territorio almeno 1 parco o una riserva, che generalmente interessano più Comuni. Le importanti produzioni di carattere enogastronomico dell area hanno fatto sì che nel territorio si sviluppassero molti itinerari a tema, attraverso l istituzione di strade del vino e strade dei sapori. Si sono sviluppate fin dall antichità importanti vie di comunicazione, che ancor oggi è possibile ripercorrere e dove è possibile ritrovare chiese, abbazie, palazzi, antichi borghi di interesse artistico e storico. Tutti i Comuni appenninici sono serviti su strada da un servizio di trasporto pubblico o privato. Crescita dei flussi di turismo estero. Casi di eccellenza ricettiva. Crescita del numero di esercizi e dei posti letto di tipo extralberghiero. Tutte le località sono agevolmente raggiungibili da tutti i principali centri dell Emilia Romagna e delle regioni limitrofe. Punti di Debolezza Squilibri nella distribuzione territoriale dei flussi turistici. (Quasi il 40% delle presenze complessive sono di pertinenza delle località dell Appennino modenese, mentre il peso delle presenze avute nelle località dell Appennino piacentino risulta inferiore al 5% del totale). Consistente diminuzione sia di arrivi sia di presenze turistiche negli ultimi anni, nonostante l aumento dell offerta ricettiva. Diminuzione delle presenze degli italiani (-15,71% di presenze). Stagionalità marcata in alcune aree del territorio, ad esempio nel piacentino, dove le presenze di luglio e agosto toccano il 76% del totale, del forlivese (53%) e del bolognese (52%). Diffusa insoddisfazione da parte dei turisti per fattori riguardanti l offerta di tipo commerciale, per alcuni servizi di pubblica utilità come le banche, le poste e i taxi (in assoluto il giudizio più negativo). Alcune località hanno una vocazione più solida e un sistema commerciale già orientato al turista. Per altre località il turismo è una componente importante, ma non decisiva per l economia locale. Prevalentemente monosegmento Il turista della terza età rappresenta i tre quarti dei flussi turistici attuali. Mancanza di un identità complessiva dell Appennino. Scarsa professionalità di alcuni operatori. Mancanza dell aspetto leisure dell offerta. Gli operatori, verso l esterno, rappresentano più le proprie strutture che il territorio. Mancano sistemi di misurazione diffusa dell indice di gradimento del cliente che rappresenta l elemento fondamentale per verificare la riuscita del soggiorno e per migliorare il livello di offerta.

Opportunità Posizione particolarmente favorevole occupata dall Italia nello scenario turistico mondiale in virtù di alcune sue caratteristiche sociali, culturali e naturali. I temi della qualità dell ambiente nel turismo sono divenuti prioritari per qualunque destinazione turistica. Le esperienze in corso in Europa ed in Italia mostrano una evidente tendenza all utilizzo crescente degli strumenti basati sulla teoria della qualità, in tutte le tipologie di operatori, dalle strutture ricettive ai Tour Operators, fino ad intere aree geografiche, al fine di raggiungere una maggiore competitività delle imprese e delle destinazioni turistiche. Negli ultimi dieci anni, il settore turistico ha raggiunto un importanza tale da essere considerato un settore portante dell economia di alcuni territori. L evoluzione della domanda turistica ha visto cambiare velocemente le sue componenti in termini di provenienza geografica e di motivazioni di visita. Interventi finalizzati alla tutela dei diritti del consumatore/turista. Incentivi per la certificazione della qualità dell accoglienza Puntare sulle eccellenze: benessere, ambiente, servizi. Costituzione di un Parco Nazionale. Il Parco porta notorietà, immagine e migliora il livello dei servizi. Buon livello di strumentazione finanziaria disponibile nelle aree di montagna Minacce Concorrenza elevata delle località dell Appennino Toscano. Impossibilità di creare una strategia di posizionamento unitaria e riconoscibile per tutto il territorio a livello internazione ma anche nazionale. Turbolenza dei mercati turistici internazionali a causa di questioni legate alla sicurezza e al rischio attentati. Posizionamento chiuso verso il target della terza età.

L evoluzione dell offerta ricettiva e dei flussi turistici negli ultimi 5 anni a Parma L offerta ricettiva L offerta ricettiva di questo comune in 5 anni ha registrato un notevole sviluppo sia nel settore alberghiero che in quello extralberghiero. Sono aumentati sia gli esercizi che il numero dei posti letto. La dimensione media degli alberghi è passata da 69,08 nel 1998 a 75,07 nel 2002. La dimensione media delle strutture complementari è diminuita passando da 13,95 nel 1998 a 11,57 nel 2002. Tab. 1. Esercizi, capacità e dimensione media per tipologia ricettiva nel Comune di Parma Anno Es. Alberghieri Es. Extralberghieri Totale Esercizi Es. PL DM. Es. PL DM. Es. PL DM 1998 26 1.796 69,08 21 293 13,95 47 2.089 44,45 1999 27 1.816 67,26 22 317 14,41 49 2.133 43,53 2000 28 1.884 67,29 20 290 14,50 48 2.174 45,29 2001 28 1.884 67,29 24 309 12,88 52 2.193 42,17 2002 29 2.177 75,07 28 324 11,57 57 2.501 43,88 Per quanto riguarda l incidenza dei posti letto per tipologia ricettiva, nel 2002 risulta che l 87,05% dei posti letto totali appartiene al settore alberghiero. Per tutto il quinquennio considerato l incidenza dei posti letto alberghieri è rimasta nettamente superiore. Graf. 1: Composizione posti letto offerta ricettiva per tipologia nel Comune di Parma (Valori %). 2002 2001 2000 1999 1998 85,97 14,03 85,14 14,86 86,66 13,34 85,91 14,09 87,05 12,95 0 50 100 Alberghieri Extralberghieri Considerando le categorie alberghiere, la maggior parte delle strutture risulta essere a tre stelle, anche se la dimensione media maggiore la registrano gli esercizi a quattro stelle. Nel 2002 rispetto al 1999 il numero di alberghi ad una e due stelle e di residence turistici alberghieri non risulta variato, così come per i relativi posti letto. Gli esercizi a tre e quattro stelle hanno invece registrato un incremento sia per quanto riguarda il loro numero sia per i posti letto. Tab. 2: Esercizi per categoria alberghiera nel Comune di Parma nell anno 2002 Anno Es. PL DM Var. % es. 99-02 Var. % PL99-02 4 stelle 7 1.095 156,43 16,67 35,52 3 stelle 12 757 63,08 9,09 10,83 2 stelle 2 108 54,00 0,00 0,00 1 stella 5 91 18,20 0,00 0,00 RTA 3 126 42,00 0,00 0,00 Totale 29 2.177 75,07 7,41 19,88 I flussi turistici Il 2002 rispetto al 1998 registra un incremento di domanda turistica. Analizzando gli arrivi e le presenze nel corso degli anni, emerge un trend positivo fino al 2001, seguito poi da un calo nell anno successivo. La permanenza media diminuisce passando da 2,07 nel 1998 a 1,95 nel 2002.

Tab. 3: Arrivi e presenze nel complesso delle strutture ricettive nel Comune di Parma Anno Arrivi Presenze PM 1998 161.646 334.040 2,07 1999 173.285 357.686 2,06 2000 184.860 389.498 2,11 2001 192.936 399.777 2,07 2002 182.353 355.456 1,95 Analizzando la domanda turistica del 2002, si nota che i mesi di maggior afflusso sono stati Marzo, Maggio, Settembre ed Ottobre. In questi mesi infatti si registra nel complesso il 41,13% delle presenze. Il mese invece in cui la domanda turistica è risultata la minore è stato Agosto che ha registrato solo il 6,05% delle presenze. La permanenza media più alta si è registrata a Marzo 82,23%) e quella più bassa a Luglio (1,73). Tab. 4: Stagionalità di arrivi e presenze nel complesso delle strutture ricettive nel Comune di Parma nell anno 2002. % Arrivi % Presenze PM Gennaio 6,52 6,89 2,06 Febbraio 7,36 7,99 2,12 Marzo 9,06 10,36 2,23 Aprile 8,83 8,65 1,91 Maggio 10,40 10,78 2,02 Giugno 8,55 8,80 2,01 Luglio 8,05 7,14 1,73 Agosto 6,08 6,05 1,94 Settembre 10,37 9,86 1,85 Ottobre 10,51 10,13 1,88 Novembre 7,78 7,74 1,82 Dicembre 6,48 6,09 1,83 Totale 182.353 355.456 1,95 Se consideriamo la nazionalità dei turisti, emerge che nel 2002 il 69,58% delle presenze è rappresentato da italiani che hanno anche registrato una permanenza media (2,20) superiore a quella degli stranieri (1,69). A Parma nel 2002 la domanda turistica interna risulta molto importante. Tab. 5: Arrivi e presenze divisi per nazionalità nel complesso delle strutture ricettive nel Comune di Parma nell anno 2002. Arrivi Presenze Val. ass. Val. % Val. ass. Val. % PM Italiani 112.417 61,65 247.315 68,58 2,20 Stranieri 69.936 38,35 108.141 32,24 1,69 Totale 182.353 100,00 355.456 100,00 1,95 L andamento della permanenza media per nazionalità mostra che nel corso degli anni considerati i turisti italiani hanno in media soggiornato per un periodo più lungo degli stranieri. Si può inoltre notare che la permanenza media registrata da italiani e stranieri è per lo più rimasta costante negli anni. Nel 2002 rispetto al 1998 si è registrato un incremento di presenze di italiani e di stranieri sugli stessi valori percentuali.

Tab. 6: Variazioni % di arrivi e presenze per nazionalità nel complesso delle strutture ricettive nel Comune di Parma (Valori %) Anno Italiani Stranieri Totale Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze 99/98 5,41 9,01 10,44 3,01 7,20 7,08 00/99 8,36 11,18 3,77 3,81 6,68 8,89 01/00 1,04-0,69 10,38 10,56 4,37 2,64 02/01-6,50-9,24-3,82-7,18-5,49-11,09 02/98 7,92 9,25 21,68 9,74 12,81 6,41 Considerando le nazionalità straniere più presenti emerge la Francia, la Germania, gli Stati Uniti e il Regno Unito, che hanno rappresentato rispettivamente il 12,58%, il 12,82%, il 9,85% ed il 7,71% delle presenze. Le nazionalità che tra il 2002 ed il 1999 hanno aumentato la loro domanda sono state il Giappone (+47,93%), il Regno Unito (+13,54%), la Spagna (+10,53%) e la Francia (+9,75%). Un calo di presenze si è registrato invece per l Austria (-37,08%), l Olanda (-6,47%), la Germania (-100,22%) e gli USA (-8,87%). Gli Statunitensi hanno soggiornato più a lungo (1,74) delle altre nazionalità, mentre la permanenza media più bassa è stata registrata dagli olandesi (1,34). Tab. 7: Presenze delle 10 nazionalità più significative, nel totale degli esercizi ricettivi nel Comune di Parma nell anno 2002. Nazionalità Val. ass. 2002 Val. % 2002 Var. % 99-02 PM 2002 Austria 2.236 1,89-37,08 1,48 Belgio 2969 2,51 5,62 1,38 Francia 14.865 12,58 9,75 1,50 Germania 15.150 12,82-10,22 1,43 Giappone 6.667 5,64 47,93 1,51 Olanda 4.745 4,02-6,47 1,34 UK 9.105 7,71 13,54 1,58 Spagna 4.377 3,70 10,53 1,70 Svizzera 7.324 6,20 1,98 1,44 USA 11.636 9,85-8,87 1,74 Tot. stranieri 118.141 100,00 6,53 1,74 Se analizziamo la domanda turistica per tipologia di strutture ricettive, nel 2002 la stragrande maggioranza dei turisti ha scelto esercizi alberghieri, anche se questi ultimi hanno registrato una permanenza media (1,93)= più bassa delle strutture complementari (2,37). Tab. 8: Arrivi e presenze per struttura ricettiva nel Comune di Parma nell anno 2002 Arrivi Presenze Val. ass. Val. % Val. ass. Val. % PM Alberghieri 172.311 94,49 331.702 93,32 1,93 Extralberghieri 10.042 5,51 23.754 6,68 2,37 Totale 182.353 100,00 355.456 100,00 1,95 Nel 2002 rispetto al 1998 si nota un incremento di presenze sia nel settore alberghiero (+1,69%) che in quello extralberghiero (+202,33%). C è da considerare che l incremento percentuale registrato dagli esercizi extralberghieri risulta così alto perché si è trattato di valori assoluti piuttosto modesti rispetto a quelli alberghieri. Tab. 9: Variazioni % di presenze per strutture ricettive nel Comune di Parma (Valori %). Anni Es. Alberghieri Es. Extralberghieri 00/99 4,19 264,36 01/00 2,78 0,41 02/01-11,81 0,43 02/98 1,69 202,33

La permanenza media degli esercizi complementari infatti, dopo aver registrato un valore piuttosto basso (1,04) nel 1999, ha poi avuto un picco nel 2000 82,48) e una leggera discesa negli anni successivi. La permanenza media registrata negli alberghi invece si è mantenuta per lo più costante nel corso degli anni, anche se il valore più basso (1,93) lo ha raggiunto nel 2002. Soffermandoci sulla categoria alberghiera, nel 2002 il 47,91% delle presenze che hanno scelto di alloggiare in albergo, ha preferito strutture a quattro stelle e residenze turistico alberghiere, il 39,67% esercizi a tre stelle e solo il 12,42% alberghi a una e due stelle. Questi ultimi esercizi hanno però registrato la permanenza media più lunga (3,10), seguiti dalle categorie più alte (1,92). Per tutte le categorie alberghiere si è registrato nel 2002 rispetto al 1999 un calo di presenze, più alto negli esercizi a una e due stelle (-7,41%). Tab. 10: Presenze per categoria alberghiera nel Comune di Parma Categoria Val. ass. 2002 Val. % 2002 Var. % 99-02 PM 5,4 stelle e RTA 158.919 47,91-3,65 1,92 3 stelle 131.580 39,67-7,20 1,72 1 e 2 stelle 41.203 12,42-7,41 3,10 Totale 331.702 100,00-5,56 1,93 Per quanto riguarda il grado di utilizzazione lorda, per gli esercizi alberghieri è passato da 49,76% nel 1998 a 41,74% nel 2002. Nelle strutture complementari invece tale valore è aumentato notevolmente, passando da 7,35% nel 1998 e 20,09% nel 2002. Osservando l andamento annuale si registra un trend di crescita di tale valore fino al 2001 ma nel 2002 si ha un netto calo. Tab. 11: Grado di utilizzazione lorda per struttura ricettiva nel Comune di Parma Anno Es. Alberghieri Es. Extralberghieri Totale esercizi 1998 49,76 7,35 43,81 1999 52,99 5,59 45,94 2000 53,22 22,25 49,09 2001 54,70 20,97 49,94 2002 41,74 20,09 38,94 La permanenza media ha registrato negli ultimi cinque anni un trend di diminuzione. Il mese in cui, nel corso del 2002, si è rivelata la permanenza media di soggiorno più alta è stato Marzo. Nel 2002 gli italiani si sono soffermati in media per un periodo più lungo rispetto agli stranieri. Tra gli stranieri, gli americani hanno registrato nel 2002 la permanenza media più alta. Nel 2002 tra le strutture extralberghiere è stata riscontrata la permanenza media più alta. Nel settore alberghiero, le categorie che hanno registrato una permanenza media più alta sono state quella ad una e a due stelle.