VALUTAZIONE DEL CLIMA E DELL IMPATTO ACUSTICO RELATIVI AD UN AREA OGGETTO DI INTERVENTO DI TRASFORMAZIONE IN UNA ZONA TERRITORIALE DI ESPANSIONE

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Associazione Italiana di Acustica o 36 Convegno Nazionale Torino, 10-12 giugno 2009 VALUTAZIONE DEL CLIMA E DELL IMPATTO ACUSTICO RELATIVI AD UN AREA OGGETTO DI INTERVENTO DI TRASFORMAZIONE IN UNA ZONA TERRITORIALE DI ESPANSIONE Raffaele Mariconte (1), Augusto Papa (1), Gianmario Bignardi (2), Fabio Iannone (3) 1) ISPESL DIPIA UF IX Rumore e Vibrazioni, Roma 2) Libero professionista, Salerno 3) Università degli Studi di Salerno, Salerno 1. Introduzione Le valutazioni di Clima ed Impatto Acustico sono strumenti essenziali per garantire la crescita e lo sviluppo di un territorio in maniera compatibile con le esigenze di tutela dall inquinamento acustico. Tali valutazioni, se ben affrontate, danno la possibilità di stabilire preventivamente gli accorgimenti tecnici necessari ad ottenere livelli sonori entro i limiti di legge e, nella maggioranza dei casi, possono portare ad una significativa riduzione dei costi richiesti per le eventuali azioni di mitigazione del rumore nella fase successiva all intervento. Il lavoro in seguito illustrato, si riferisce alla valutazione del Clima e dell Impatto Acustico relativi ad un area oggetto di intervento di trasformazione in una Zona Territoriale Omogenea di Espansione. La trasformazione urbanistica prevede nuovi edifici residenziali ed un centro commerciale oppure, in alternativa, singoli locali commerciali. In seguito saranno evidenziate alcune delle principali problematiche che si possono incontrare in tali circostanze: dalla scelta degli opportuni punti di misura alla durata dei singoli campionamenti, dalla calibrazione del modello previsionale al trattamento di sorgenti sonore non standardizzate. 2. La valutazione del Clima Acustico ante operam Per la valutazione del Clima Acustico ante operam è necessaria una caratterizzazione del territorio sia dal punto di vista topografico e morfologico (finalizzata ad acquisire tutti gli elementi naturali e artificiali presenti in sito), sia dal punto di vista acustico (per avere un quadro esaustivo della rumorosità esistente, attraverso l impiego di rilievi acustici e simulazioni con modelli di calcolo). 2.1 Identificazione dell area oggetto di studio Il Comune (Baronissi, Salerno) in cui è stata individuata l area di influenza [10], è dotato di un proprio Piano di Zonizzazione Acustica [1] [2] [5] [6]. Limitatamente alla porzione di territorio comunale interessata, si è in presenza di un area di classe acustica III, nella quale non vi sono ricettori sensibili di classe I [3]. 1

2.2 Scelta della metodologia per il rilievo della rumorosità Si è adottata una metodologia finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi [3] [4] [7] [8] [9] [10] [11] [12]: identificare le sorgenti primarie e secondarie di rumore; valutare gli andamenti temporali e spaziali della rumorosità durante i periodi di riferimento diurno e notturno ante e post operam e confrontarli con i limiti di legge; valutare i livelli di pressione sonora equivalenti ai ricettori potenzialmente più disturbati; valutare le correlazioni tra flussi di traffico e livelli di rumorosità attraverso il rilievo dei volumi di traffico medi orari per tratto stradale, finalizzati alla caratterizzazione del modello di sorgente [7]. acquisire il supporto per la taratura dei modelli di propagazione del rumore previsti secondo le Norme. A tale scopo, sono state compiute una serie di indagini fonometriche nei seguenti punti di misura: 3 punti di riferimento (Prif): punti di misura in prossimità della sorgente principale (traffico stradale) che costituiscono il riferimento rispetto al quale è stata eseguita la calibrazione del modello matematico; 3 punti di ricezione (Pric): punti di misura in corrispondenza di ricettori ritenuti significativi per valutare il clima acustico e gli effetti acustici nell area; 1 punto di verifica (Pver): punto significativo utilizzato per la verifica della corretta calibrazione del modello matematico previsionale. La durata dei campionamenti è stata fissata in un tempo di 20 minuti, preferendo, in questo modo, dare maggiore attenzione alla distribuzione spaziale della rumorosità a fronte di una maggiore incertezza sul dato puntuale. Complessivamente è stata caratterizzata un area di influenza costituita da una superficie territoriale di 300 m x 350 m corrispondente a 105000 m 2. I risultati delle elaborazioni delle misure fonometriche sono stati riassunti in schede di sintesi che hanno riportato: stralcio planimetrico dell area con foto e localizzazione dei punti di misura con informazioni su indirizzo, date, riferimento e tempi di misura, indicazioni sul traffico e sull infrastruttura, presenza o assenza di ulteriori sorgenti di rumore, altezza degli edifici circostanti ed eventuali altre note sulla misura; principali descrittori acustici globali: L Aeq, Livelli statistici percentili (L 5, L 10, L 50, L 90,L 95 ), Livelli minimi e massimi (L min, L max ), Spettro della misura in terzi di ottava; dati meteorologici. 2.3 Analisi dei rilievi di rumore Dall analisi della rumorosità esistente, risulta che nei punti di misura scelti nei pressi dei ricettori (Pric e Pver), i livelli rientrano pienamente nei limiti di legge. Tali risultati, raffrontati con quelli ottenuti nei punti orientati alla caratterizzazione della sorgente di rumore da traffico veicolare (Prif), confermano che il clima acustico è sostanzialmente governato dalla rumorosità generata dalle infrastrutture stradali che circondano l area, data anche l assenza, nello stato ante operam, di ulteriori sorgenti rumorose di entità tale da influenzare in modo percettibile il clima acustico. 2

3. La valutazione dell Impatto Acustico post operam La valutazione dell Impatto Acustico post operam [7] [8] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] è stata effettuata attraverso l impiego di modelli numerici di calcolo che hanno permesso di analizzare diversi scenari acustici. In particolare è stata adoperata la seguente documentazione: planimetrie e piani quotati in formato digitale dell area interessata dello stato di fatto e dello stato di progetto; altezza degli edifici; distribuzione temporale dei dati di traffico rilevati nei vari tratti stradali; dati di emissione (potenza o pressione sonora) relativi agli impianti tecnologici installati in esterno. Nel caso in cui non è stato possibile disporre dei dati di emissione delle sorgenti sonore, si è provveduto ad analizzare la letteratura tecnico-scientifica [17] [18] [19], al fine di ricavare i modelli e le corrispondenti formule ed adattarli al contesto. Nel complesso, sono stati ricavati ed analizzati i seguenti scenari: Stato di calibrazione, relativo solo alla rumorosità causata dal traffico veicolare rilevato sul posto durante le misure, necessario alla calibrazione del modello numerico; Stato attuale, relativo alla rumorosità generata dal traffico veicolare medio, calcolato su una settimana di misure; Stato emissione, relativo solo alle sorgenti dell area oggetto di studio, corrispondenti a due parcheggi e alle componenti esterne degli impianti tecnologici; Stato immissione, relativo al traffico veicolare medio dell area, considerando anche gli incrementi di volume provocati dall insediamento e le sorgenti del punto precedente; Stato bonifica, in cui si è analizzato lo stato di emissione ed immissione diurna susseguenti un intervento di bonifica, suggerito per contenere i livelli in un punto critico entro i limiti della zonizzazione acustica. Per la modellazione numerica dell area ci si è avvalsi di un software (NFTP Iso 9613) che dispone degli algoritmi di calcolo raccomandati dalla Commissione Europea ed in particolare dei metodi di calcolo NMPB - Routes 96 - Guide du bruit per il traffico veicolare come Modello Sorgente e della norma ISO 9613-2 per il calcolo del rumore proveniente da sorgenti industriali. 3.1 Caratterizzazione delle sorgenti di rumore Il traffico stradale è stato valutato facendo riferimento alle caratteristiche dei flussi rilevati su 9 tratti stradali limitrofi all area di indagine. Nella fase post operam è stato considerato un incremento del flusso di traffico relativo ai nuovi residenti e all apporto del centro commerciale. Tale incremento è stato poi opportunamente ridistribuito sui vari tratti analizzati. Sono state considerate anche 14 sorgenti puntuali, corrispondenti alle unità esterne delle pompe di calore condensate ad aria, a servizio dei negozi. In tale modo si è voluto rappresentare una potenziale situazione impiantistica, relativa alle condizioni acustiche più sfavorevoli. Dai dati tecnici forniti, sono state scelte unità di uguale potenza frigorifera e termica, che hanno come dato di emissione la pressione sonora in db(a) misurata ad 1 m dalla macchina. La sorgente sonora parcheggio, non essendo rappresentata da algoritmi normalizzati, ha rappresentato la parte più ostica della modellazione acustica; tuttavia si è fatto 3

riferimento ad alcuni algoritmi sviluppati in Germania, particolarmente utili a caratterizzare in via previsionale diverse tipologie di parcheggi [17] [20]. Nel caso particolare di un parcheggio al chiuso, che presenta delle aperture verso l esterno, il calcolo è stato affrontato seguendo i successivi passi: determinazione del livello di potenza sonora del parcheggio [17]; calcolo del livello di potenza sonora interna al locale parcheggio [17] [21]; determinazione della potenza sonora emessa verso l esterno [21]; calcolo della propagazione sonora nell ambiente esterno [7] [13] [14]. Entrambi i parcheggi del caso in esame (uno a servizio dei residenti, l altro a servizio anche dei locali commerciali) presentano delle superfici aperte, che corrispondono agli ingressi e ad una parte della copertura visibile dalla piazza superiore. Sono queste le superfici emittenti verso l esterno poiché sono stati ritenuti trascurabili i contributi e- missivi associati alle superfici massive della struttura. Nel determinare la potenza sonora nei periodi di riferimento si è ipotizzata una frequenza di impiego degli slots funzione della tipologia di parcheggi, a seconda dell uso da parte dei residenti e della clientela. Figura 1 Posizionamento dei punti di misura e delle sorgenti sonore del modello 3.2 Descrizione della procedura di calibrazione del modello La calibrazione è avvenuta per confronto con misurazioni relative al sito specifico in esame, come indicato nell appendice della Norma UNI 11143, parte 1 [10]. Per calibrare il modello, sono stati variati alcuni parametri critici al fine di avvicinare i valori calcolati a quelli misurati: ciò ha richiesto l accurata identificazione di parametri che, per difficoltà nella stima o imprecisione del modello di calcolo, risultavano avere la maggiore influenza nel determinare le differenze tra misure e calcoli. Tale operazione è stata 4

effettuata ponendosi come obiettivo la minimizzazione della somma degli scarti quadratici tra i valori calcolati ed i valori misurati. 3.3 Analisi dei risultati della modellazione I risultati delle elaborazioni numeriche sono stati rappresentati sotto forma di mappe acustiche riferite ad un altezza di 4 m dal suolo e ad intervalli di 5dB [7] [8] [13] [15]. Oltre alle mappe, sono stati riportati anche i valori dei livelli, relativi a punti nei pressi di alcuni ricettori. Nello stato di calibrazione, i valori calcolati dal modello nei punti utilizzati per la calibrazione sono gli unici riferiti ad un altezza di 1,5 m, dato che anche i rilievi sperimentali sono stati effettuati alla stessa altezza dal suolo. Dall analisi dei risultati, emerge che i livelli sonori ai ricettori più vicini all area oggetto di studio non riportano, in fase post operam, incrementi tali da superare i limiti di legge. Il superamento dei limiti, anche se di poca entità, avviene sia in fase di emissione che di immissione nel periodo diurno in un punto ricettore prossimo alla rampa di accesso di uno dei parcheggi; per ovviare a questo problema si è pensato di realizzare un muro di altezza opportuna che circonda la rampa, in modo da contenere il rumore proveniente dal passaggio degli autoveicoli e farlo rientrare nei limiti consentiti. In questo caso, il modello numerico si è rivelato utile a stimare l efficacia dell intervento. Figura 2 Mappe acustiche di diversi scenari 4. Conclusioni Il lavoro ha riguardato la valutazione del Clima e dell Impatto Acustico relativi ad un area oggetto di intervento di trasformazione in una Zona Territoriale Omogenea di Espansione. Esso ha permesso di evidenziare alcune delle principali problematiche con le quali occorre confrontarsi e come affrontarle. Tuttavia, un successivo obiettivo da raggiungere è lo sviluppo di una procedura semplice, ma allo stesso tempo efficace, che consenta la valutazione e l espressione delle incertezze associate ai risultati di misure e calcoli acustici, dato che la Normativa sull incertezza di misura [22] comporta 5

l adeguamento di metodi e terminologie tecniche che, fino ad ora, nel settore dell acustica ha portato alla definizione di un progetto di norma nazionale. 5. Bibliografia [1] DPCM 1 Marzo 1991: Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno. [2] LEGGE 26 ottobre 1995, n. 447: Legge quadro sull inquinamento acustico. [3]DPCM 14/11/1997: Determinazione dei valori limiti delle sorgenti sonore. [4] DM 16 Marzo 1998: Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. [5] Linee Guida Regionali per la redazione dei piani comunali di zonizzazione acustica Regione Campania - BURC n 41 del 15 settembre 2003 - Deliberazione n 2436 del 01 agosto 2003. [6] Piano di zonizzazione acustica del Comune di Baronissi approvato con atto n.34 del 03/06/2002. [7] Direttiva 2003/613/CE: Linee guida relative ai metodi di calcolo aggiornati per il rumore dell attività industriale, degli aeromobili, del traffico veicolare e ferroviario e i relativi dati di rumorosità. [8] Decreto Legislativo del 19 agosto 2005, n.194: Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. [9] D.M. 30 marzo 2004 n. 142 "Regolamento recante disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447. [10] Norma UNI 11143-1: Acustica - Metodo per la stima dell impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti - Parte 1: Generalità. [11] Norma UNI 11143-2: Acustica - Metodo per la stima dell impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti - Parte 2: Rumore stradale. [12] Norma UNI 11143-5: Acustica - Metodo per la stima dell impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti - Parte 5: Rumore da insediamenti produttivi (industriali e artigianali). [13] Norma UNI 9613-1: Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all aperto - Parte 1: Calcolo dell assorbimento atmosferico. [14] Norma UNI 9613-2: Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all aperto - Parte 2: Metodo generale di calcolo. [15] Norma UNI 9884: Acustica - Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale. [16] Norma UNI 10855: Acustica - Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti. [17] Bayerisches Landesamt für Umwelt: Parking area noise: recommendations for the calculation of sound emissions of parking areas motor car centers and bus stations as well as multi storey car parks and underground car parks. [18] Randall F. Barron, Industrial Noise Control and Acoustics, Louisiana Tech University Ruston, Louisiana, U.S.A., 2001. [19] Thomas D. Rossing, Handbook of Acoustics (Ed. Springer), 2007. [20] F. Bertellino, La modellistica acustica dei parcheggi e l analisi di un caso concreto, Micronews Ottobre 2008 anno 0 n. 7. [21] VDI 2571 Sound radiation of industrial buildings. [22] Norma UNI CEI ENV 13005: Guida all'espressione dell'incertezza di misura. 6