SISTEMA LEGNO-ARREDO ITALIANO

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Transcript:

SISTEMA LEGNO-ARREDO ITALIANO Consuntivo economico 2003

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 Nota metodologica 5 RISULTATI DEL CENSIMENTO 2001 7 SISTEMA LEGNO-ARREDO Macro settore legno e prodotti in legno 7 9 Macro settore arredamento e settore mobile 11 SISTEMA LEGNO-ARREDO 13 Indicatori economici settoriali nel 2003 13 Quadro settoriale 15 RISULTATI DEL TERMOMETRO 16 Macro settore legno e prodotti in legno 16 Macro settore arredamento 18 COMMERCIO ESTERO 21 Macro settore legno e prodotti in legno 21 - importazioni 21 - esportazioni 21 Aree geografiche/paesi di destinazione e di origine dei flussi commerciali per le principali categorie di prodotti 22 Macro settore arredamento 24 - importazioni 25 - esportazioni 25 Aree geografiche/paesi di destinazione e di origine dei flussi commerciali per le principali categorie di prodotti 25 - totale mobili (esclusi materassi) 25 - apparecchi per l illuminazione 27 DATI ANALITICI DI INTERSCAMBIO COMMERCIALE 29 Tabelle di riepilogo degli scambi di merci in valore e quantità 29 Tabelle di dettaglio prodotto/paesi 29 3

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 Nota metodologica Classificazioni Il sistema italiano del legno-arredamento è costituito da imprese che si differenziano per culture specifiche, materiali (anche se il legno rimane il materiale di riferimento), tecnologie e mercati. Esistono tuttavia nella realtà italiana elementi unificanti, che portano queste eterogeneità a comporsi in una particolare logica di sistema. Si evidenzia, infatti, sia un omogeneità nei mercati di riferimento, sia sul versante dell organizzazione della produzione. Tale realtà sistemica è rappresentata nell ambito delle classificazioni statistiche necessariamente con un certo grado di semplificazione ed approssimazione. Nella presente pubblicazione si fa riferimento alle seguenti classificazioni statistiche: - ATECO01 Le principali voci di riferimento per quanto riguarda la classificazione delle attività economiche attualmente vigente nell Unione Europea 1 sono DD20 per il settore del Legno e dei prodotti in legno e DN36.1 per il settore del Mobile. Queste voci coprono solo parzialmente le produzioni d arredo (non sono compresi, ad es. gli apparecchi per l illuminazione ed i complementi d arredo). Pertanto nelle tabelle di sintesi presentate nel seguito si presentano dati elaborati in base ad una diversa classificazione (cfr. tabelle del Quadro settoriale). - NC8 Nomenclatura Combinata ad otto cifre vigente a livello comunitario per la rilevazione dell interscambio commerciale. Nella banca dati del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo i dati di commercio estero sono elaborati in base ad aggregazioni specifiche di codici NC8 (cfr. nell intestazione delle singole tabelle di dettaglio prodotto/paesi). I dati grezzi rilevati dall Istat sono elaborati ed eventualmente rettificati con stime se i controlli evidenziano delle anomalie. Indicatori settoriali Nell ambito degli indicatori di sintesi, presentati nelle tabelle di quadro settoriale, si fa riferimento a tutte le imprese del sistema Legno- Arredo indipendentemente dal loro numero di addetti e dalla loro forma giuridica. Un TERMOMETRO per il sistema Legno- Arredamento L indagine on-line Un Termometro per il settore Legno-Arredamento, avviata per la prima volta nel marzo 2003, è indubbiamente per numero di interviste e per metodologia di rilevazione, uno dei maggiori e più innovativi strumenti di rilevazione congiunturale attualmente realizzati a livello di settore. Nel 2003 sono state realizzate oltre 1.200 interviste online. Per ogni rilevazione trimestrale, hanno partecipato mediamente 300 imprese, che rappresentavano un fatturato medio aggregato (bilanci 2002) di oltre 3.700 milioni di euro (circa 7.300 miliardi delle vecchie lire). Il campione intervistato presenta complessivamente una buona rappresentatività del sistema Legno-Arredo, sia per copertura del fatturato, sia per articolazione merceologica, anche se, in termini dimensionali, è rappresentativo soprattutto delle imprese considerabili mediograndi (fatturato di almeno 5 milioni di euro), piuttosto che di quelle di piccole e piccolissime dimensioni, spesso di carattere artigianale, che comunque hanno un ruolo molto significativo nel sistema italiano Legno-Arredo. Sulla base dei risultati campionari, si sono costruiti i consuntivi 2003, dove si presentano le stime riferite a tutto l anno e dove i dati campionari sono stati corretti dei vari fattori di distorsione in modo da ottenere le stime dell andamento del fatturato (a prezzi correnti) per i settori/comparti nel loro complesso e quindi per tutte le imprese, di qualsiasi dimensione esse siano. Il Termometro è quindi il principale strumento di rilevazione diretta su cui si basa il sistema informativo del Sistema Legno-Arredo. 1 Classificazione NACErev.1. La classificazione europea è stata recepita in Italia con la denominazione ATECO01. 5

FEDERLEGNO-ARREDO Essa viene utilizzata sia a livello istituzionale sia a livello d impresa per finalità di informazione generale o di confronto a livello settoriale. Fornisce informazioni sulle tendenze della produzione, del fatturato, degli ordini, dei prezzi, dei mercati esteri, ecc. del sistema Legno- Arredamento nel suo insieme e a livello dei singoli comparti produttivi. Dati provvisori e dati definitivi Le elaborazioni presentate nel seguito sono state effettuate con dati 2003 provvisori su dati 2002 definitivi (coerentemente alle elaborazioni diffuse dall Istat). I dati del commercio estero 2002 sono stati quindi rielaborati sulla base del file Istat contenente i dati definitivi (disponibile con un anno di ritardo rispetto ai dati provvisori). Pertanto è probabile che le variazioni percentuali presentate nel seguito siano di fatto sottostimate rispetto alla realtà, in quanto i dati riferiti al 2002 sono ormai definitivi (completi) mentre quelli 2003 sono ancora provvisori (parziali). 6

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 Risultati del Censimento 2001 L ottavo Censimento generale dell industria e dei servizi effettuato con riferimento alla data del 22 ottobre 2001 (i risultati definitivi a livello Italia sono stati diffusi dall Istat il 16 marzo 2004) ha offerto, a dieci anni di distanza dall ultimo censimento 2, una fotografia della struttura produttiva e sociale del paese. Le unità di rilevazione dell ottavo Censimento dell industria e dei servizi sono: L impresa 3 ; L istituzione (pubblica o nonprofit) 4 ; L unità locale (gestita da un impresa o da un istituzione) 5. SISTEMA LEGNO-ARREDAMENTO Sistema Legno-Arredamento (vedi nota 6) - Risultati del Censimento 2001 Imprese Addetti Addetti per impresa Var% Var% Var% Attività economica 1991 2001 2001/1991 1991 2001 2001/1991 1991 2001 2001/1991 Settore del Legno 55.703 47.812-14,2% 186.503 178.985-4,0% 3,3 3,7 11,8% Settore dell'arredamento 39.401 35.399-10,2% 242.036 229.479-5,2% 6,1 6,5 5,5% di cui Settore del Mobile 36.634 33.218-9,3% 219.312 209.851-4,3% 6,0 6,3 5,5% Settore del Legno-Arredamento 95.104 83.211-12,5% 428.539 408.464-4,7% 4,5 4,9 8,9% Settore Manifatturiero 552.334 542.876-1,7% 5.262.555 4.894.796-7,0% 9,5 9,0-5,4% Quota% L-A sul settore Manifatturiero 17,2% 15,3% -11,0% 8,1% 8,3% 2,5% Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat (Censimento dell'industria e dei servizi, 2001). Il sistema Legno-Arredamento 6 annovera complessivamente 408.464 addetti e 83.211 imprese. Secondo il Censimento 2001, nel sistema Legno-Arredamento, come in generale in tutto il settore manifatturiero, la consistenza di imprese e addetti è calata rispetto allo scorso censimento del 1991, rispettivamente del - 12,5% e del -4,7%. Rispetto al totale addetti del settore manifatturiero, gli addetti del sistema Legno-Arredamento rappresentano l 8,3% (quota in crescita del 2,5% rispetto al censimento 1991) e le imprese il 15,3%, in calo dell 11,0% rispetto alla quota di imprese rilevate nel 1991 (Cfr. Tab. 1). Si osserva, quindi, che sono calate le consistenze degli addetti dal 1991 al 2001, anche se, in termini relativi, è aumentato il peso del settore Legno-Arredamento sul sistema manifatturiero nel complesso. Nel 2001 il numero medio di addetti per impresa dell intero sistema produttivo italiano, registra un ulteriore diminuzione rispetto al Censimento precedente, passando da 4,4 a 3,8 addetti; il contributo maggiore a questa riduzione è dato dal sempre più elevato numero di imprese 2 Il Censimento dell industria e dei servizi del 1996 non era un censimento generale, ma intermedio. 3 Impresa: Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statuarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. 4 Istituzione nonprofit privata o pubblica: Unità giuridico-economica dotata o meno di personalità giuridica, di natura pubblica o privata, che produce beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita. 5 Unità locale: Luogo fisico nel quale un unità giuridico-economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività economiche. L unità locale corrisponde ad un unità giuridico-economica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. 6 Al fine di ottenere un dato complessivo del macro-settore Legno-Arredamento, si sono aggregati i dati per i codici Ateco01: DD20 (Settore del legno e dei prodotti in legno), DN36.1 (Fabbricazione di mobili e materassi), DL31.5 (Apparecchi per l illuminazione e lampade elettriche). È importante osservare che non esiste una perfetta corrispondenza tra classificazione delle attività economiche adottata dall Istat e strutturazione dei comparti industriali rappresentati da Federlegno-Arredo; si è tentato comunque di creare una corrispondenza che consenta alle imprese di avere una visione organicamente omogenea dei settori in generale (compresa la componente artigianale). 7

FEDERLEGNO-ARREDO con un solo addetto (liberi professionisti, consulenti, etc.). Al contrario, per il sistema Legno- Arredamento, nel 2001 il numero medio di addetti per impresa registra una crescita del 9% circa rispetto al 1991, passando da 4,5 a 4,9 addetti. Il contributo a questo aumento è dato sia dal settore del Legno e dei Prodotti in legno (passando da 3,3 a 3,7 addetti) sia dal settore del Mobile (passando da 6,0 a 6,3 addetti) che registrano aumenti del numero di imprese con più di 20 addetti e, in particolare, di quelle di grandi dimensioni (oltre 200 addetti). In particolare, come già rilevato nel precedente Censimento, nel 2001 operano nel settore Legno-Arredamento prevalentemente imprese di piccola e media dimensione (le imprese con meno di 20 addetti sono 79.982, ossia l 96,2% del totale), con un occupazione complessiva che raggiunge più della metà degli addetti totali (59,3%). Le imprese dai 20 ai 199 addetti sono soltanto il 3,8% del totale, con una percentuale di addetti del 33% circa; le imprese di grandi dimensioni, con oltre 200 addetti, sono soltanto 86, con un occupazione del 7,8%. Rispetto al Censimento del 1991, si rileva una diminuzione della quota di imprese e addetti nella classe 1-9 (con variazioni delle quote rispettivamente del -0,5% e del -8,3%), mentre aumentano le quote di imprese e addetti nelle classi 20-199 addetti (rispettivamente del 15,1% e 12,3%) e oltre i 200 addetti (con variazioni delle quote del 38% per le imprese e 30% per gli addetti). Sono quindi cresciute le dimensioni medie delle imprese di media dimensione, con un calo del numero di addetti nelle imprese con 1-9 occupati e una crescita del numero medio di addetti per le imprese con più di 20 occupati. Le differenziazioni territoriali del sistema Legno-Arredamento in termini di imprese e di addetti risultano particolarmente accentuate. Infatti, il 60% circa delle imprese e il SISTEMA LEGNO-ARREDAMENTO (vedi nota 6) CENSIMENTO 2001: IMPRESE E ADDETTI PER CLASSE DI ADDETTI RIPARTIZONE PERCENTUALE 100% 90% 89,5% Imprese 80% Addetti 70% 60% 50% 41,2% 40% 30% 20% 18,1% 17,0% 10% 0 6,7% 1-9 10-19 2,9% 20-49 9,7% 0,7% 50-99 6,2% 0,2% 100-199 3,7% 1,4% 2,7% 0,0% 0,1% 0,0% 200-249 250-499 oltre 500 Classe di addetti 8 Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat (Censimento dell industria e dei servizi, 2001).

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 65% degli addetti del settore del Mobile è dislocato nell Italia del Nord, in particolare nell Italia nord-orientale e, analogamente, nel settentrione si collocano il 50,5% delle imprese ed il 60,6% degli addetti del settore Legno e prodotti in legno. Per il settore Legno, inoltre, la localizzazione in termini di imprese e addetti risulta più significativa nel Mezzogiorno rispetto al Centro Italia, mentre è più significativa al Centro per il settore del Mobile. Per il sistema Legno-Arredamento nel complesso, il 55% circa delle imprese (45.466) ed il 63,5% degli addetti sono localizzati nel Nord Italia, il 21% delle imprese (17.511) e il 19% degli addetti (78.654) al Centro, il 24% delle imprese e il 17% degli addetti al Sud. MACRO SETTORE LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO Il settore del Legno e dei Prodotti in legno conta complessivamente 47.812 imprese (57% circa del settore Legno-Arredamento) e 178.985 addetti (44% del settore Legno- Arredamento), in calo rispetto ai dati del Censimento 1991 rispettivamente del - 14,2% per le imprese e del -4,0% per gli addetti. Una quota consistente, pari al 67,8%, delle imprese del settore del Legno opera nella Fabbricazione di elementi di carpenteria e falegnameria per l edilizia, occupando più della metà degli addetti del settore (53,5%). La riduzione del numero di imprese negli ultimi dieci anni per il settore del Legno è Macro Settore Legno - Risultati del Censimento 2001 Imprese Addetti Addetti per impresa Var% Var% Var% 1991 2001 2001/1991 1991 2001 2001/1991 1991 2001 2001/1991 20 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO, ESCLUSI I MOBILI. FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DI PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO 55.703 47.812-14,2% 186.503 178.985-4,0% 3,3 3,7 11,8% 201 - Taglio, piallatura e trattamento del legno 4.081 2.141-47,5% 17.943 17.985 0,2% 4,4 8,4 91,1% 202 - Fabbricazione di fogli da impiallacciatura, compensato e pannelli vari 369 472 27,9% 12.999 11.970-7,9% 35,2 25,4-28,0% 203 - Fabbric. di elementi di carpenteria in legno e falegnameria per l'edilizia 38.520 32.421-15,8% 103.672 95.755-7,6% 2,7 3,0 9,7% 20301 - Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate) 29.167 17.474-40,1% 74.186 48.647-34,4% 2,5 2,8 9,5% 20302 - Fabbricazione di altri elementi di carpenteria e falegn. per l'edilizia 9.353 14.947 59,8% 29.486 47.108 59,8% 3,2 3,2 0,0% 204 - Fabbricazione di imballaggi in legno 1.903 1.766-7,2% 14.855 13.015-12,4% 7,8 7,4-5,6% 205 - Fabbric. altri prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio 10.830 11.012 1,7% 37.034 40.260 8,7% 3,4 3,7 6,9% 2051 - Fabbricazione di altri prodotti in legno 10.016 10.398 3,8% 33.963 36.996 8,9% 3,4 3,6 4,9% 20511 - Fabbricazione di prodotti vari in legno (esclusi i mobili) 5.313 6.348 19,5% 26.079 29.734 14,0% 4,9 4,7-4,6% 20512 - Laboratori di corniciai 4.703 4.050-13,9% 7.884 7.262-7,9% 1,7 1,8 7,0% 2052 - Fabbricazione di articoli in sughero, paglia e materiali da intreccio 814 614-24,6% 3.071 3.264 6,3% 3,8 5,3 40,9% 20521 - Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero 380 365-3,9% 1.972 2.491 26,3% 5,2 6,8 31,5% 20522 - Produzione di articoli di paglia e di materiale da intreccio 434 249-42,6% 1099 773-29,7% 2,5 3,1 22,6% Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat (Censimento dell'industria e dei servizi, 2001). 9

FEDERLEGNO-ARREDO determinata soprattutto dalle imprese che si occupano della prima lavorazione del legno e dai produttori di porte e finestre in legno, che mostrano rispetto al 1991 un calo consistente anche dell occupazione. Al contrario, registra un aumento negli ultimi dieci anni, il numero di imprese e di addetti del settore della carpenteria e falegnameria per l edilizia, con variazioni nell ordine del 60% circa per il numero di imprese e di addetti, confermando l andamento positivo e l espansione dell edilizia in questi ultimi anni. Per il settore del Legno e dei Prodotti in legno, nel 2001 il numero medio di addetti per impresa registra una crescita dell 11,8% rispetto al 1991, passando da 3,3 a 3,7 addetti. Il contributo a questo aumento è dato dalla riduzione delle piccole imprese e dagli aumenti del numero di imprese con più di 20 occupati e, in particolare, di quelle di grandi dimensioni (oltre 250 addetti). Tuttavia, nel settore del Legno e dei Prodotti in legno operano principalmente imprese di piccola e piccolissima dimensione (le imprese con meno di 20 addetti sono 46.669, ossia il 98% circa del totale), con un occupazione complessiva che raggiunge la quasi totalità degli addetti totali (71,3%). Le imprese dai 20 ai 199 addetti sono soltanto il 2,4% del totale, con una percentuale di addetti del 26% circa; le imprese di grandi dimensioni, con oltre 200 addetti, sono soltanto 18, con un occupazione del 3%. Il 50,5% delle imprese del settore del Legno risultano dislocate nel Nord-Italia ed occupano complessivamente il 60,6% del totale addetti, il 19,8% sono dislocate al Centro (18,2% del totale addetti), il 29,7% nel Mezzogiorno (21,2% del totale addetti). In particolare, risultano mediamente più grandi in termini di addetti le imprese del Nord- Est, con il 35% degli addetti e il 26% del totale imprese. Le regioni con la maggior concentrazione di imprese sono la Lombardia (15% sul totale Italia, prevalentemente nelle province di Milano, Brescia e Bergamo), il Veneto (11%, prevalentemente nelle province di Treviso e Vicenza) e la Toscana (8%, prevalentemente nelle province di Firenze, Lucca LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO CENSIMENTO 2001: IMPRESE E ADDETTI PER CLASSE DI ADDETTI RIPARTIZONE PERCENTUALE 100% 92,3% 90% 80% 70% Imprese Addetti 60% 52,7% 50% 40% 30% 10 20% 18,6% 14,1% 5,3% 6,6% 10% 5,0% 1,9% 0,4% 0,1% 0 0,0% 1,2% 0,0% 1,1% 0,0% 0,7% 1-9 10-19 20-49 50-99 100-199 200-249 250-499 oltre 500 Classe di addetti Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat (Censimento dell'industria e dei servizi, 2001).

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 e Pisa). Le regioni con una maggiore concentrazione di addetti sono la Lombardia (16% degli addetti totali) e il Veneto (15% del totale). Le province con il numero medio di addetti per impresa più alto sono Mantova, Treviso, Pordenone e Forlì Cesena, con una dimensione media di 8 addetti per impresa, pari al doppio della media nazionale. MACRO SETTORE ARREDAMENTO E SETTORE MOBILE Il settore del Mobile conta complessivamente 33.218 imprese (40% circa del settore Legno-Arredamento) e 209.851 addetti (51% circa del settore Legno- Arredamento), in calo rispetto ai dati del Censimento 1991 rispettivamente del - 9,3% per le imprese e del -4,3% per gli addetti. Una quota consistente, pari al 52,5%, delle imprese del settore del Mobile opera nella Fabbricazione di altri mobili, occupando circa la metà degli addetti del settore (43,1%). Anche le imprese che operano nella Fabbricazione di sedie e sedili, riguardano il 31% delle imprese e occupano il 29% circa degli addetti, grazie soprattutto al peso rilevante delle imprese che operano nella Fabbricazione di poltrone e divani. La riduzione del numero di imprese negli ultimi dieci anni per il settore del Mobile è determinata soprattutto dalle imprese che si occupano della fabbricazione di sedie e sedili 7 e dei materassi, che mostrano rispetto al 1991 un calo consistente anche dell occupazione. Al contrario, registra un aumento negli ultimi dieci anni, il numero di imprese e di addetti del settore dei Mobili per uffici e negozi, con variazioni nell ordine del 56% circa per il numero di imprese e del 27% per gli addetti. Per il settore Mobile, nel 2001 il numero medio di addetti per impresa registra una crescita del 5,5% rispetto al 1991, passando da 6,0 a 6,3 addetti. Il contributo a questo aumento è dato dalla riduzione delle piccole imprese e dagli aumenti del numero di imprese con più di 20 occupati e, in particolare, di quelle di grandi Macro Settore Arredamento e Settore del Mobile - Risultati del Censimento 2001 Imprese Addetti Addetti per impresa Var% Var% Var% 1991 2001 2001/1991 1991 2001 2001/1991 1991 2001 2001/1991 36.1-FABBRICAZIONE DI MOBILI 36.634 33.218-9,3% 219.312 209.851-4,3% 6,0 6,3 5,5% 3611 - Fabbricazione di sedie e sedili 12.915 10.369-19,7% 71.594 60.572-15,4% 5,5 5,8 5,4% 36111 - Fabbricaz. sedie e sedili, inclusi quelli per aerei, autoveicoli, ecc. 2.426 1.232-49,2% 36.550 16.973-53,6% 15,1 13,8-8,6% 36112 - Fabbricazione di poltrone e divani 10.489 9.137-12,9% 35.044 43.599 24,4% 3,3 4,8 42,8% 3612 - Fabbricazione di mobili per uffici e negozi 2.158 3.377 56,5% 30.142 38.424 27,5% 14,0 11,4-18,5% 3613 - Fabbricazione di mobili per cucina 947 958 1,2% 12.452 14.666 17,8% 13,1 15,3 16,4% 3614 - Fabbricazione di altri mobili 19.158 17.429-9,0% 98.610 90.488-8,2% 5,1 5,2 0,9% 3615 - Fabbricazione di materassi 1.456 1.085-25,5% 6.514 5.701-12,5% 4,5 5,3 17,4% 3105 - Fabbricazione di apparecchi d'illuminazione e lampade elettriche 2.767 2.181-21,2% 22.724 19.628-13,6% 8,2 9,0 9,6% Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat (Censimento dell'industria e dei servizi, 2001). 7 Comprende sedie e sedili per aerei e autoveicoli. 11

FEDERLEGNO-ARREDO dimensioni (oltre 250 addetti). Tuttavia, nel settore del Mobile operano principalmente imprese di piccola e piccolissima dimensione (le imprese con meno di 20 addetti sono 31.304, ossia il 94% circa del totale), con un occupazione complessiva che supera la metà degli addetti totali (50,5%). Le imprese dai 20 ai 199 addetti sono soltanto il 5,5% del totale, con una percentuale di addetti del 39% circa; le imprese di grandi dimensioni, con oltre 200 addetti, sono soltanto 58, con un occupazione del 10,8% Il 60,2% delle imprese del settore del Mobile risultano dislocate nel Nord-Italia ed occupano complessivamente il 65% del totale addetti, il 22,9% sono dislocate al Centro (20,4% del totale addetti), il 16,9% nel Mezzogiorno (14,6% del totale addetti). In particolare, risultano mediamente più grandi in termini di addetti le imprese del Nord-Est, con il 41% degli addetti e il 31% del totale imprese. Le regioni con la maggior concentrazione di imprese sono la Lombardia (23% sul totale Italia, prevalentemente nelle province di Milano, Como e Bergamo), il Veneto (18%, prevalentemente nelle province di Verona, Treviso e Padova) e la Toscana (10%, prevalentemente nelle province di Firenze, Pisa e Pistoia). Le regioni con una maggiore concentrazione di addetti sono il Veneto (23% degli addetti totali), la Lombardia (19% del totale) e il Friuli Venezia Giulia (11% del totale). Le province con il numero medio di addetti per impresa più alto sono Pordenone (21 addetti per impresa), Matera (19), Teramo e Treviso (15), Gorizia (14), Bari e Ancona (12), Pesaro-Urbino, Udine e Bologna (11) con una dimensione media pari al doppio della media nazionale. SETTORE DEL MOBILE CENSIMENTO 2001: IMPRESE E ADDETTI PER CLASSE DI ADDETTI RIPARTIZONE PERCENTUALE 100% 90% 85,9% Imprese 80% Addetti 70% 60% 50% 40% 32,8% 30% 20% 10% 0 17,7% 8,3% 1-9 10-19 4,1% 20-49 19,3% 12,2% 1,1% 50-99 7,3% 0,3% 100-199 5,3% 3,8% 1,7% 0,0% 0,1% 0,0% 200-249 250-499 oltre 500 Classe di addetti 12 Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat (Censimento dell'industria e dei servizi, 2001).

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 Sistema legno-arredo Indicatori economici settoriali nel 2003 8 Il sistema Legno-Arredo è stato caratterizzato nel 2003 da andamenti sostanzialmente negativi o stazionari per tutte le principali variabili del ciclo reale, proseguendo la tendenza già in atto del 2002, anno caratterizzato da crescite contenute e rallentamento degli scambi commerciali. Nel 2003 le esportazioni verso l insieme dei paesi extra-ue hanno registrato variazioni di segno negativo, analogamente a quelle verso i paesi dell Unione Europea. In forte ridimensionamento sono apparse le esportazioni verso l area del Nafta (- 16%), i Paesi asiatici diversi (-13%), l Asia Medio-Orientale (-23%), l America Centrale e del Sud (-35%) e il Mercosur (- 28%). Si sono registrati andamenti stazionari solo per i Paesi dell Est (+0,2%) e per i paesi del CSI (-0,8%). Nell ambito dell Unione Europea, la Germania ha proseguito l ormai pluriennale tendenza negativa, con un calo dell export di oltre il 15% sia in valore sia in quantità. Prevalentemente in contrazione sono risultate le esportazioni anche verso gli altri paesi europei ad eccezione di Spagna (+7,5%) e Regno Unito (+0,8%) che rimane sostanzialmente stabile. Complessivamente le esportazioni del Sistema Legno-Arredo 9 hanno registrato un decremento in valore del -7,0% rispetto al 2002 (quando erano diminuite circa del 4%), scendendo a un valore totale di circa 11.800 milioni di euro, di cui circa 10.500 per mobili e altri prodotti d arredamento, i rimanenti, circa 1.300 milioni di euro, per prodotti di legno vari. Le importazioni di prodotti del legnoarredo sono calate leggermente in valore (-0,5%), attestandosi su un ammontare complessivo di circa 5.280 milioni di euro. Le importazioni del settore Legno e Prodotti in legno sono diminuite sia in valore sia in quantità. La contrazione delle importazioni di legno grezzo e semilavorato ha evidenziato la debolezza dell attività manifatturiera in tutta la filiera. Al contrario, l incremento delle importazioni di prodotti per l arredamento è imputabile all accresciuta permeabilità del mercato nazionale alle importazioni provenienti dai paesi emergenti. Pertanto il saldo commerciale settoriale nel 2003 è risultato in calo dell -11,5% rispetto all anno precedente. La consistenza del saldo è stata di oltre 6.521 milioni di euro, derivante dall attivo del settore arredamento, esportatore netto per 8.931 milioni di euro, e dal passivo del settore legno, importatore netto per 2.410 milioni di euro. La crisi sui mercati internazionali associata alla scarsa dinamicità della domanda interna italiana ed europea, hanno, quindi, determinato l esiguità dei risultati consuntivi per l anno 2003. Il decremento tendenziale annuo del valore corrente del fatturato del Sistema Legno-Arredo nel complesso è stato valutato in -2,9%. Rispettivamente si stima un calo del -0,9% per il Macro-settore del Legno, che ha potuto beneficiare del traino ancora positivo del ciclo edilizio, e del -4,1% per il Macro-settore dell Arredamento, che ha risentito maggiormente della contrazione del commercio internazionale. 8 Gli indicatori presentati nel seguito nelle tabelle del quadro settoriale sono elaborati sulla base dei risultati dell indagine trimestrale (Termometro) Federlegno-Arredo, ma differiscono da questi in quanto si riferiscono a tutte le imprese, anche quelle con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. 9 Esportazioni del sistema Legno-Arredo comprensive di una quota stimata per i complementi d arredo non rilevati nella classificazione ufficiale NC8 utilizzata dall Istat (cfr. tabelle del quadro settoriale nel seguito). 13

FEDERLEGNO-ARREDO La consistenza del fatturato di tutto il Sistema legno-arredo è, quindi, ammontata nel 2003 a 37.170 milioni di euro, di cui 22.403 afferenti alle produzioni dell Arreda-mento e i restanti circa 14.767 derivanti dalle produzioni a monte della filiera del legno e dalle produzioni in legno per l edilizia 10. Il consumo interno apparente per l insieme dei prodotti del sistema legno-arredo ha evidenziato una leggera contrazione in termini correnti (-0,8% rispetto al 2002). Nel 2003 anche l occupazione nel settore ha accusato una lieve diminuzione (-0,7%), confermando la tendenza già in atto nel 2002. Gli addetti totali sono stati valutati in un numero di 411.562, ripartiti in 231.763 nel Macro-settore dell Arredamento e in circa 179.799 nel Macro-settore del legno. Dopo il terzo anno di stallo, nella prima parte del 2004 l avvio della ripresa sembra trovare i primi segni di consolidamento lungo tutta la filiera produttiva. Sia il macro settore arredamento sia quello del legno hanno registrato andamenti positivi nella raccolta ordini. Si sono quindi consolidate le speranze di ripresa che, tuttavia, sembrano essere basate, più che su elementi congiunturali, sulla volontà delle imprese del settore di ampliare la propria capacità competitiva. ESPORTAZIONI LEGNO-ARREDO Distribuzione tra quote % dirette verso l Unione Europea (15) e quote dirette ai paesi extra-ue (*) 100% 90% 80% 32% 28% 29% 33% 39% 42% 41% 44% 42% 40% 44% 45% 46% 44% 70% 60% 50% 40% 68% 72% 71% 67% 61% 58% 59% 56% 58% 60% 56% 55% 54% 56% 30% 20% 10% 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 (def.) 2002 (def.) 2003 (*) Quote percentuali calcolate sui totali in Eurolire. Fonte: Elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati ISTAT UE Extra-UE 14 10 Nel corso del 2003, in occasione della nuova indagine trimestrale si è proceduto al lavoro di ricerca e ridefinizione dei dati di sintesi del sistema Legno-Arredo e dei suoi settori/comparti. Per maggiori dettagli cfr. Schede Dati settori/comparti a cura del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo.

QUADRO SETTORIALE Sistema Legno-Arredamento (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) L + A (3) var% 2002 def. 2003 03/02 Fatturato alla produzione (a) 38.262 37.170-2,9% Esportazioni (b) 12.687 11.805-7,0% Importazioni (c) 5.309 5.284-0,5% Saldo (b - c) 7.366 6.521-11,5% Consumo interno apparente (a-b+c) 30.896 30.649-0,8% Export/fatturato (% b/a) 33,2% 31,8% -4,2% Addetti 414.315 411.562-0,7% Imprese 83.306 83.344 0,0% Macro-settore dell Arredamento (1) Macro-settore del Legno e dei Prodotti in legno (2) (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) A L var% var% 2002 def. 2003 03/02 2002 def. 2003 03/02 Fatturato alla produzione (a) 23.361 22.403-4,1% Fatturato alla produzione (a) 14.901 14.767-0,9% Esportazioni (b) 11.238 10.508-6,5% Esportazioni (b) 1.449 1.297-10,5% Importazioni (c) 1.531 1.577 3,0% Importazioni (c) 3.778 3.706-1,9% Saldo (b - c) 9.707 8.931-8,0% Saldo (b - c) -2.341-2.410 2,9% Consumo int. apparente (a-b+c) 13.654 13.472-1,3% Consumo int. apparente (a-b+c) 17.243 17.177-0,4% Export/fatturato (% b/a) 48,1% 46,9% -2,5% Export/fatturato (% b/a) 9,6% 8,8% -8,3% Addetti 235.054 231.763-1,4% Addetti 179.261 179.799 0,3% Imprese 35.487 35.487 0,0% Imprese (e) 47.818 47.857 0,1% (1) Il Macro-settore Arredamento comprende i settori Totale Mobile (domestico + uffici + altri), Apparecchi per l illuminazione e Complementi d arredo. Per dati dettagliati sui singoli settori/comparti del Macro-settore Arredamento si rinvia alle Schede Dati a cura del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo. (2) Il Macro-settore Legno e Prodotti in legno comprende i settori dei Prodotti in legno per l Edilizia e tutti gli altri prodotti in legno, compresi semilavorati e componenti per mobili. Per dati dettagliati sui singoli settori/comparti del Macro-settore Legno e Prodotti in legno si rinvia alle Schede Dati a cura del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo. (3) Le differenze rispetto all analisi congiunturale trimestrale Un TERMOMETRO per il sistema Legno-Arredamento del Centro Studi Cosmit/ Federlegno-Arredo originano dal fatto che quest ultima si riferisce solo alle imprese con fatturato maggiore o uguale a 5 milioni di euro e quindi non rileva l andamento per le imprese di piccola e piccolissima dimensione. (a) Stima del totale dei ricavi derivanti dalle vendite delle imprese al netto dell IVA. (b) Valore delle esportazioni di merci, elaborato sulla base della NC8 (cfr. Nota metodologica), a cui è stata aggiunta una quota stimata di esportazioni di Complementi d arredo. (c) Valore delle importazioni di merci, elaborato sulla base della NC8 (cfr. Nota metodologica), a cui è stata aggiunta una quota stimata di importazioni di Complementi d arredo. (d) (e) Stime del numero di addetti ed imprese, elaborate sulla base dei dati ufficiali disponibili e delle rilevazioni trimestrali del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo. Inoltre, i dati del 2002 sono stati rettifi cati sulla base dei risultati del Censimento 2001 dell Industria e dei Servizi, diffusi dall Istat il 16 marzo 2004.

FEDERLEGNO-ARREDO Risultati del Termometro In questo paragrafo si riportano in sintesi i risultati dell indagine trimestrale Un Termometro per il sistema Legno- Arredamento del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo, indagine che assume come universo di riferimento le imprese medio-grandi del sistema Legno- Arredamento, con un fatturato di almeno 5 milioni di euro. MACRO-SETTORE LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO 11 Variazioni % rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Saldi % d opinione per gli ordinativi. Dati campionari 1 sem. 2 sem. 2003 2003 2003 Produzione (Var%) 2,5 2,5 2,5 Fatturato totale (Var%) 2,0 1,7 1,8 Prezzi (Var%) -0,1-0,4-0,3 Addetti (Var%) 2,6 1,3 1,9 % di fatturato estero (quota) 12,6 12,8 12,7 Ordinativi totali (saldi % d opinione) 12-1,0-8,8-4,9 Nel 2003, per il macro-settore del Legno e dei Prodotti in legno, hanno partecipato ad ognuna delle tre rilevazioni mediamente 92 imprese. Il campione medio di rispondenti rappresenta un fatturato aggregato (bilanci 2002) di circa 1.180 milioni di euro (circa 2.280 miliardi delle vecchie lire). Il campione intervistato non presenta ancora una buona rappresentatività del macro-settore Legno sia per copertura del fatturato sia in termini dimensionali. Infatti per ora, probabilmente anche a causa della metodologia di rilevazione online, è rappresentativo soprattutto delle imprese considerabili medio-grandi piuttosto che di quelle di piccole e piccolissime dimensioni, spesso anche di carattere artigianale, che hanno un ruolo molto significativo nel macro-settore italiano del Legno, soprattutto nell ambito dei Prodotti in legno per l edilizia. I risultati per il 2003 presentati nel seguito vanno quindi analizzati considerando queste caratteristiche campionarie. Nel Quadro settoriale (a pagina 15) si presentano le stime riferite a tutto il settore, dove i suddetti dati campionari sono stati corretti dei vari fattori di distorsione in modo da ottenere le stime 2003 per tutte le imprese, di qualsiasi dimensione esse siano. La dimensione media per impresa è stata di circa 14 milioni di euro di fatturato ossia si tratta di un campione di imprese di medio-grandi dimensioni rispetto alla media che caratterizza in generale il macro-settore italiano del Legno. Per il macro-settore Legno nel suo insieme, i dati campionari mostrano nel 2003 rispetto all anno precedente, incrementi per produzione in quantità (+2,5%), valore corrente del fatturato (+1,8%) e occupazione (1,9%) 13. La ripartizione per settori, indica che l incremento del fatturato è trainato principalmente dai Prodotti in legno per l edilizia (+5,0%), e fra questi in particolare mostrano andamenti positivi le Case pre-fabbricate e strutture (+6,4%), le Finestre (+7,7%) e le Porte (+4,2%). Come già ricordato questi dati vanno depurati da varie fonti di distorsione campionaria, soprattutto va sottolineata una sotto- 16 11 Nell indagine trimestrale Termometro del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo il Macro-settore Legno e prodotti in legno è stratificato nei settori Prodotti in legno per l edilizia, Pannelli/Semilavorati e Componenti; Legno e Sughero. I settori a loro volta sono stratificati in comparti produttivi. 12 Il Saldo % d opinione sull andamento degli ordinativi è un indicatore qualitativo, ossia una sorta di termometro del grado di ottimismo/pessimismo delle imprese, dell umore, del clima di fiducia. Esso è calcolato come differenza tra percentuale di segnalazioni di crescita e percentuale di segnalazioni di flessione, ignorando, quindi, la percentuale di segnalazione di stazionarietà. 13 Il campione dei rispondenti per il comparto dei Truciolari detiene la quota maggiore sul totale del fatturato 2002 del macro-settore Legno (circa il 21%), quota realizzata solo dal 4% dei rispondenti totali. Quote consistenti sul fatturato sono detenute anche dall aggregato degli Altri semilavorati e componenti (14%), dalle Porte (10%), dai Compensati e listellari (11%) e dai Pavimenti (10%).

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 2003: FATTURATO NEI COMPARTI DEL MACRO-SETTORE LEGNO (dati campionari) Variazioni tendenziali % dei valori rispetto al 2002 8,0% 7,7% 6,2% 6,4% 6,0% 4,0% 4,2% 2,6% 2,0% 0,0% -1,4% 0,5% -1,7% -1,0% -1,5% 0,1% -3,9% -0,1% -2,0% Aste e cornici Segati di conifere Imballaggi industriali Sughero Pallets Compensati e listellari Truciolari Altri semilavorati e componenti Case prefabbricate e strutture Porte Finestre Persiane Antoni Pavimenti -4,0% Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo Scale rappresentazione delle imprese di piccole e piccolissime dimensioni, che nel settore dei prodotti per l edilizia hanno un consistente rilievo. Per il 2003 la crescita del fatturato è risultata trainata dalla componente nazionale. Infatti seppure l incidenza della componente estera è nettamente inferiore rispetto all arredamento, comunque essa ha pesato negativamente anche sui risultati del macro-settore Legno. L indagine sull andamento delle esportazioni verso i principali mercati ha mostrato consistenti andamenti negativi per Germania, USA e Francia, mentre andamenti sempre negativi ma di minor entità per le esportazioni verso il Regno Unito. La raccolta ordini nel 2003 non è stata soddisfacente, infatti il 35% delle imprese rispondenti ha registrato un calo nella raccolta ordini, a fronte di un 30% che hanno avuto una crescita, per un saldo complessivo del -5%. In particolare, la raccolta ordini non è stata soddisfacente sia in riferimento al mercato estero sia per gli ordini provenienti dal mercato nazionale, in peggioramento soprattutto nel secondo semestre dell anno, passando da un saldo del 3,4% nel 1 semestre a uno del -6,7% nel secondo. Partendo dai rilevati sul campione, il riporto all universo ridimensiona la positività dei risultati campionari. Infatti, la variazione tendenziale annua per il fatturato del Macro-settore del Legno e dei Prodotti in legno nel suo complesso, è risultata pari a -0,9% e ha portato la consistenza del fatturato a 14.767 milioni di euro (Cfr. Tabella relativa nel Quadro settoriale). 17

FEDERLEGNO-ARREDO MACRO SETTORE ARREDAMENTO 14 Variazioni % rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Saldi % d opinione per gli ordinativi. Dati campionari 1 sem. 2 sem. 2003 2003 2003 Produzione (Var%) -0,2-0,2-0,2 Fatturato totale (Var%) 0,7-1,0-0,1 Prezzi (Var%) 1,6 1,0 1,3 Addetti (Var%) 1,4 0,3 0,9 % fatturato estero (quota) 41,1 41,2 41,1 Ordinativi totali (saldi % d opinione) 15-6,2-5,7-5,9 Nel 2003, per il macro-settore Arredamento, hanno partecipato ad ognuna delle tre rilevazioni mediamente 219 imprese. Il campione medio di rispondenti rappresenta un fatturato aggregato (bilanci 2002) di oltre 2.700 milioni di euro (circa 5000 miliardi delle vecchie lire). Il campione intervistato presenta complessivamente una buona rappresentatività del macro-settore Arredamento sia per copertura del fatturato sia per articolazione merceologica, anche se in termini dimensionali è rappresentativo soprattutto delle imprese considerabili medio-grandi (infatti il fatturato medio annuale delle imprese del campione è di circa 13 milioni di euro) piuttosto che di quelle di piccole e piccolissime dimensioni, spesso anche di carattere artigianale, che comunque hanno un ruolo molto significativo nel sistema italiano dell Arredamento. I risultati per il 2003 presentati nel seguito vanno quindi analizzati considerando queste caratteristiche campionarie. Nel Quadro settoriale (a pagina 15) si presentano le stime riferite a tutto il settore, dove i suddetti dati campionari sono stati corretti dei vari fattori di distorsione in modo da ottenere le stime 2003 per tutte le imprese, di qualsiasi dimensione esse siano. Nel 2003, i dati campionari mostrano per il macro-settore Arredamento nel suo complesso leggeri decrementi per produzione (-0,2%) e fatturato (-0,1%) mentre l occupazione risulta sostanzialmente stabile (0,9%). La ripartizione per i principali settori indica che il decremento del fatturato è trainato principalmente dal settore del Mobile e dell Ufficio, mentre l Illuminazione e soprattutto i Complementi d arredo mostrano dati positivi 16. Anche in questo caso, occorre scontare un certo effetto di distorsione campionaria, che comunque una volta rettificato vede ridimensionarsi i risultati per tutti e tre i settori, conservando un certo gap positivo a favore soprattutto del settore dei Complementi d arredo. I prezzi alla produzione sono leggermente in crescita (+1,3%), seppur sostanzialmente in linea con la generale inflazione alla produzione del settore manifatturiero italiano. Il settore Totale Mobili registra una crescita dei prezzi dell 1,1%, i settori degli Apparecchi per l illuminazione e dei 18 14 Nell indagine trimestrale Termometro del Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo il Macro-settore Arredamento è stratificato nei settori Mobili domestici, Bagno, Ufficio, Arredamenti commericiali, Collettività, Complementi d arredo, Arredo urbano, Sistemi per tende, Apparecchi per l illuminazione, Mobili in kit e fai da te. I settori a loro volta, dove possibile, sono stratificati in comparti produttivi. 15 Il Saldo % d opinione sull andamento degli ordinativi è un indicatore qualitativo, ossia una sorta di termometro del grado di ottimismo/pessimismo delle imprese, dell umore, del clima di fiducia. Esso è calcolato come differenza tra percentuale di segnalazioni di crescita e percentuale di segnalazioni di flessione, ignorando, quindi, la percentuale di segnalazione di stazionarietà. 16 La distribuzione del fatturato campionario mostra che la quota più consistente nel macro-settore Arredamento è detenuta dal settore del Mobile nel suo complesso (80%), seguito dal settore degli Apparecchi di illuminazione (5%) e da quello dei Complementi d arredo (4%), mentre il restante 11% è rappresentato da altri settori dell arredamento quali Arredo urbano, Accessori per bagno, ecc. In particolare emerge ancora una insufficiente copertura campionaria per il settore dell Illuminazione, a cui spetterebbe una quota almeno doppia in virtù del suo peso effettivo nel macro-settore italiano dell Arredamento. A livello di singoli comparti del mobile emerge il peso significativo sul fatturato campionario dell arredamento detenuto dalle Cucine (17%), dagli Imbottiti (16%), dalle Camere da letto (13%) e dall Ufficio (13%).

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 2003: FATTURATO NEI COMPARTI DEL MACRO-SETTORE ARREDAMENTO (dati campionari) Variazioni tendenziali % dei valori rispetto al 2002 10,0% 8,9% 8,0% 6,0% 5,5% 4,2% 4,2% 4,0% 2,8% 2,2% 2,9% 2,0% 0,0% -6,4% -0,4% -3,7% -0,1% -9,2% 0,4% -2,7% -2,0% Imbottiti Materassi Sedie Cucine Altri mobili Arredamento bagno Apparecchi per illuminazione Arredamenti commerciali Complementi d arredo Mobili in kit e fai da te -4,0% -6,0% Sale da pranzo e soggiorni Collettività -8,0% Camere da letto e letti (*) -10,0% Ufficio (*) Comprende camere per ragazzi Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo Complementi d arredo mostrano crescite più consistenti dei prezzi di listino, rispettivamente del 2,4% e 1,3%. Nell ambito del settore del mobile emerge la variazione tendenziale particolarmente negativa del valore del fatturato dei Mobili per Ufficio, che diminuisce rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente ben del -9,2%. Se, invece, i Mobili Domestici sembrano complessivamente registrare sostanziale stabilità (-0,8%), l analisi dei singoli comparti evidenzia comunque un decremento consistente per Camere da letto e Letti (-6,4%) e Sale da pranzo e Soggiorni (-3,7%). Un calo relativamente contenuto sembra aver interessato anche il settore della Collettività (contract ed in genere arredamento di spazi collettivi), che nel 2003 registra un calo del valore del fatturato del -2,7%, mentre in crescita risulta l analogo dato campionario per Complementi d arredo (+2,9%), Arredamenti commerciali (+8,9%), Bagno (+2,2%) e Mobili in kit e fai da te (+5,5%). Dall analisi dei vari indicatori quantitativi e qualitativi si evince che in generale il calo del valore del fatturato e degli ordinativi che ha investito la maggioranza dei comparti dell Arredamento è stato trainato 19

FEDERLEGNO-ARREDO soprattutto dalla componente estera. In particolare ciò ha riguardato il settore del Mobile e quello dell illuminazione. L indagine sull andamento nel 2003 delle esportazioni verso i principali mercati ha mostrato andamenti negativi consistenti per la Germania e, di minor entità, per gli USA, mentre risultati particolarmente positivi si sono registrati per l export verso il Regno Unito. Registra andamenti stazionari l export verso il mercato francese. Il ridimensionamento della componente estera sembra essersi concentrato prevalentemente nel secondo trimestre quando la morsa dell apprezzamento dell euro rispetto al dollaro è stata più stringente. Nel corso del terzo e del quarto trimestre si è notato invece un miglioramento dei saldi % degli ordinativi esteri che, pur rimanendo ancora negativi, sono comunque passati da -19% del secondo trimestre a -1,6% nel quarto trimestre. A fronte di questo sensibile miglioramento della componente estera, sembra essercene stato uno, ma di minor entità, per quella nazionale. Gli ordini dall Italia, ancora asfittici nel terzo trimestre, sembrano quindi avviarsi a una prima ripresa, passando da un saldo del -9,5% nel terzo trimestre a uno di -0,8% nel quarto. Complessivamente, quindi, la raccolta ordini nel 2003 per il macro-settore Arredamento non è stata particolarmente soddisfacente, infatti il 38% delle imprese rispondenti ha registrato un calo nella raccolta ordini, a fronte di un 32% che hanno avuto una crescita, per un saldo negativo complessivo del -6%, trainato principalmente dal mercato nazionale. Partendo dai rilevati sul campione, il riporto all universo ridimensiona i risultati campionari. Infatti, la variazione tendenziale annua per il fatturato del Macro-settore dell Arredamento nel suo complesso, è risultata pari a -4,1% e ha portato la consistenza del fatturato a 22.403 milioni di euro (Cfr. Tabella relativa nel Quadro settoriale). 20

ASSEMBLEA ANNUALE 2004 Commercio estero In questo paragrafo si riportano i risultati per il commercio estero di fonte Istat. In particolare, i risultati presentati nel seguito potrebbero essere differenti da quelli della nostra indagine in quanto nel Termometro sono rilevate soltanto informazioni qualitative sull andamento dell export, con l utilizzo dei saldi percentuali d opinione. Inoltre, i dati Istat presentano il dettaglio specifico per i codici Ateco01 e quindi è possibile rilevare differenze tra i quadri consuntivi settoriali e il quadro analitico di commercio estero di fonte Istat. MACRO-SETTORE LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO Nel 2003 il valore totale delle importazioni è diminuito del -3,0% rispetto all anno precedente. Le importazioni di legname semilavorato sono diminuite sia in valore sia in quantità, mentre quelle di legname grezzo sono diminuite in valore, ma leggermente cresciute in quantità, evidenziando una sostanziale debolezza delle attività di prima trasformazione della materia prima. Sono diminuite anche le importazioni in valore e in quantità dei beni intermedi. Al contrario, è migliorata la dinamica delle importazioni dei prodotti finiti di legno. Le esportazioni sono complessivamente diminuite del -12,5%, a causa della generale debolezza della domanda internazionale. In particolare si osservano variazioni negative sia in valore sia in quantità per le esportazioni di materie prime, semilavorati prodotti semifiniti e prodotti finiti. - importazioni Nel 2003 le importazioni di Legno-prodotti in legno hanno registrato un valore complessivo di oltre 3.700 milioni di euro. La quota più consistente di importazioni è rappresentata dal legname semilavorato (soprattutto segati di conifere), con circa 1.600 milioni di euro. Le importazioni di legname semilavorato sono diminuite nel 2003 del -4,8% in valore e del -5,3% in quantità. Anche le importazioni di legname grezzo sono diminuite rispetto al 2002 del - 1,5%, raggiungendo un valore totale di circa 523 milioni di euro. Anche le importazioni di prodotti semi-finiti hanno evidenziato un andamento negativo, con una variazione del -5,0% in valore e del -4,6% in quantità. Nell ambito dei prodotti semifiniti, una delle quote più consistente di importazioni è rappresentata dai Tranciati con circa 240 milioni di euro, seguiti dai Compensati, con oltre 179 milioni di euro e dai Pannelli di fibra con oltre 132 milioni di euro. Seguono i Pannelli Truciolari con 86 milioni di euro. Per i Prodotti finiti in Legno sono continuate ad aumentare anche nel 2003 le importazioni, confermando per queste produzioni la continua crescita della competitività dei paesi dell Est. Nell ambito dei prodotti finiti la quota più consistente di importazioni è rappresentata dai Pavimenti di legno e relativi semilavorati con circa 166 milioni di euro e da Prodotti per l edilizia in genere (oltre 180 milioni). - esportazioni Pur essendo di minore importanza per il Macro settore del Legno, anche nel 2003 è venuto meno quell effetto di traino delle esportazioni che fino al 2001 aveva impattato positivamente sui diversi comparti produttivi, soprattutto a causa della crisi del- 21

FEDERLEGNO-ARREDO l industria del mobile tedesca, principale destinataria di semilavorati e componenti di fabbricazione italiana. Anche nel 2003 è proseguita la tendenza negativa delle esportazioni di prodotti finiti in legno, che registrano variazioni negative sia in valore sia in quantità. Infatti, le esportazioni di cornici sono diminuite in valore del -25% e quelle di pavimenti del -16%. Le esportazioni di sughero e prodotti in sughero sono diminuite in valore del -2,7% e aumentate in quantità del 4,7%. L'ammontare complessivo di export per il Macro-settore del Legno-Prodotti in legno è stato di oltre 1.290 milioni di euro, di cui il 45% relativo a prodotti semi-finiti di legno (profilati, pannelli e compensati) e un ulteriore 43% relativo a prodotti finiti di legno (prevalentemente prodotti per l edilizia e cornici). Anche nel 2003 il saldo commerciale del settore legno-prodotti in legno (esclusi i mobili) è risultato complessivamente negativo, a causa della nota dipendenza strutturale dalle importazioni di materie prime legnose (-2.413 milioni di euro). Il calo delle importazioni non è quindi riuscito a migliorare la bilancia commerciale, a fronte di un decremento del -12,5% anche delle esportazioni. Aree geografiche/paesi di destinazione e di origine dei flussi commerciali per le principali categorie di prodotti. Totale importazioni tronchi e squadrati 17 : 409 milioni di euro (-8,0%) 4.322.254 m 3 (-8,1%) Nel 2003 le importazioni in Italia di tronchi e squadrati di latifoglie temperate sono risultate generalmente in calo sia in valore (-12%) sia in volume (-8%). Tra i principali paesi di provenienza si sono registrati decrementi consistenti soprattutto per Francia (-21%), Stati Uniti (-13%), Croazia (-20%), Austria (-20%), Ungheria (-16%), Camerun (-26%) e Svizzera (-12%), mentre in crescita sono risultate le importazioni provenienti dalla Slovenia, Romania, Gabon, Uruguay e da Serbia e Montenegro. Per gli Stati Uniti, a fronte di un calo del -13% del valore delle importazioni, le quantità in tonnellate sono rimaste stabili e aumentate leggermente in volume. In diminuzione anche il valore delle importazioni di tronchi e squadrati di conifere (- 3%) e i volumi (-8%). Tra i principali paesi di provenienza si sono registrati decrementi consistenti del valore delle importazioni soprattutto per Austria (-13%) e Germania (-13%), mentre hanno registrato una sostanziale crescita le importazioni provenienti da Francia (+9%), Belgio (+20%) e Polonia (+81%). Anche le importazioni di tronchi e squadrati di latifoglie tropicali hanno registrato una diminuzione in valore del -5%, in volume del -14% a causa soprattutto dell ulteriore ridimensionamento in valore e in quantità del principale mercato di approvvigionamento: il Camerun, per il quale si è registrato un decremento del 25% sia in valore sia in volume. Totale importazioni segati 18 : 1.581 milioni di euro (-4,6%) 7.349.041 m 3 (-4,8%) Nel 2003 le importazioni in Italia di segati provenienti dall Unione Europea sono diminuite rispetto al 2002 sia in valore sia in 22 17 Cfr. per il dettaglio le tabelle 1.6, 1.7 e 1.8 nell allegato statistico. 18 Cfr. per il dettaglio le tabelle 2.3, 2.4 e 2.5 nell allegato statistico.