L impegno per l investimento sostenibile. Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo



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Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo Novembre 2013 1

Sommario Introduzione Pag. 3 Le iniziative di engagement e le controversie rilevate Pag. 4 I casi più significativi e il relativo processo Pag. 8 Iniziative di sensibilizzazione con i gestori Pag. 9 2

Introduzione Il Fondo, consapevole del ruolo importante che in qualità di investitore istituzionale può svolgere nel campo sociale, della tutela ambientale e del rispetto della governance, si è dotato di un Codice Etico 1 che - oltre a tradurre in norma i principi di condotta da adottare per ottimizzare i rendimenti e per garantire che le risorse siano gestite nell esclusivo interesse degli aderenti - definisce i principi di condotta da adottare in materia di sostenibilità e responsabilità. In applicazione del Codice Etico il Fondo ha aderito ai Principles for Responsible Investment (UNPRI) promossi dalle Nazioni Unite e ha deliberato apposite Linee Guida in materia di Investimenti socialmente responsabili e, soprattutto, ha intrapreso un percorso di engagement delle società emittenti in cui investe. Più in particolare, ritenendo scarsamente efficaci le strategie che - attraverso l adozione di benchmark di sostenibilità o di black list - si focalizzano sulla mera esclusione dal portafoglio delle aziende che evidenziano fattori di criticità, il Fondo ha deciso di implementare sull intero portafoglio azionario e obbligazionario corporate una strategia di engagement volta sensibilizzare le imprese verso comportamenti virtuosi in materia di sostenibilità e responsabilità. Allineandosi alla principale tendenza in atto tra gli investitori istituzionali internazionali, il Fondo si è quindi attivato per aprire un dialogo e un confronto con le imprese volto a fornire un ulteriore stimolo affinché le stesse agiscano in modo sostenibile e rispettoso nei riguardi di tutti i portatori di interesse (stakeholder). Lo scopo del dialogo è anche di valutare le opportunità ed i rischi finanziari legati alla gestione di fattori ambientali, sociali ed alle strutture di governo societario, in modo da rendere le proprie scelte di investimento profittevoli nel tempo. In concreto il Fondo dal 2011 sottopone il portafoglio ad un analisi periodica al fine di verificare che le società investite e le relative catene di fornitura, rispettino gli standard internazionali sociali, ambientali e di governance, in particolare: 1. i diritti umani, 2. i diritti dei lavoratori, 3. la tutela dell ambiente, 4. l etica del business (corruzione, conflitti di interesse, ), 1 Il Codice Etico si differenzia dai modelli comunemente adottati nel mondo bancario in quanto il Fondo, anziché ricalcare il codice della società di riferimento, ha elaborato una normativa originale e in linea con le esigenze di un investitore istituzionale di tipo associativo. Attraverso il Codice Etico il Fondo ha voluto tradurre in norma le prassi operative e i controlli non imposti dal regolatore e che il Fondo ha autonomamente adottato per ottimizzare le politiche di gestione, per massimizzare le tutele nei confronti degli aderenti e per garantire che la gestione sia realizzata nel loro esclusivo interesse. 3

5. i diritti dei consumatori (scarsa trasparenza nella comunicazione sui prodotti e servizi, insufficiente sicurezza dei prodotti, ). Ad aggi le iniziative di engagement si sono concretizzate in: 1. rapporti cartolari con il management delle imprese, 2. incontri e video/tele conferenze con il management. Qualora il dialogo diretto con l azienda non porti a risultati soddisfacenti, il Fondo si riserva la possibilità di: 1. esercitare attivamente i diritti di voto con l obiettivo di migliorare la governance delle società investite e di favorire una sempre maggiore considerazione dei temi socio-ambientali, 2. supportare mozioni all ordine del giorno delle assemblee degli azionisti. Le iniziative di engagement e le controversie rilevate Tesco Tesco è una delle prime dieci multinazionali Britanniche, opera nel settore della grande distribuzione ed è il terzo maggior distributore alimentare del mondo. Il Fondo ha chiesto alla società informazioni in merito agli eventi di seguito specificati e che hanno innescato polemiche sulla stampa internazionale e sul web: accusa di importazione di prodotti risultato di deforestazione dall Indonesia (carta) e dal Brasile (carni), accuse di attività antisindacale e violazione dei diritti dei lavoratori (principalmente in paesi del sud est asiatico). La società ha fornito risposte precise che prendendo in considerazione ciascuna delle nostre istanze. Degne di rilievo le risposte riguardanti i temi ambientali. A tale proposito Tesco ha evidenziato come la nostra attenzione all importazione di prodotti correlati ad attività di deforestazione fosse ben centrata. 4

Infatti, presumibilmente anche grazie alle pressioni di altri investitori istituzionali, la società ha provveduto a: disdire il contratto di fornitura con il produttore di carta indonesiano, imporre ai fornitori di carne brasiliani un accordo di impegno a non utilizzare nell attività di allevamento aree soggette a rischio di disboscamento. GDF Suez GDF Suez è la prima società europea per capitalizzazione del settore utilità. Il gruppo è uno dei principali attori mondiali nel campo dell energia con una presenza attiva lungo l intera filiera, nel settore elettricità, gas naturale, upstream (esplorazione, estrazione e generazione) e downstream (stoccaggio, distribuzione, trading e vendita). Il Fondo ha chiesto alla società informazioni riguardanti gli eventi e i temi di seguito specificati: le strategie e gli approcci operativi adottati al fine di raggiungere i target fissati dall Unione Europea in materia di clima e noti come 20-20-20 target 2, le modalità di gestione della relazione con le autorità brasiliane al fine di garantire la tutela dell ambiente e i diritti delle popolazioni impattate dal progetto noto come Jirau hydroelectric dam on the Madeira River. La società si è resa disponibile ad organizzare una conference call con il responsabile dell ufficio Investor Relations e con il manager CSR. La conference ha portato alla luce l attività svolta dalla società per soddisfare i criteri richiesti dal raggiungimento dei target UE e le specifiche tecniche per il loro raggiungimento. Sulle criticità esposte con riguardo al progetto brasiliano, GDF Suez ci ha fornito una copiosa documentazione ad uso riservato che illustra in dettaglio le attività in essere per la tutela dei diritti degli stakeholder locali. Successivamente alla conference call e agli approfondimenti riguardanti il progetto brasiliano GDF Suez ha provveduto a inoltrare una dettagliata lettera di risposta alle nostre richieste di informazioni in modo da metterci nella condizione di poter agevolmente condividere i chiarimenti ricevuti con gli aderenti e con i gestori. 2 I 20-20-20 target prevedono: - la riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 20% al di sotto dei livelli del 1990, - l utilizzo di fonti rinnovabili per al meno il 20%, - attivazione di misure di efficienza idonee a favorire la riduzione dei consumi nella misura del 20%. 5

Apple e Nokia Il Fondo ha attivato un primo scambio di corrispondenza con Apple e Nokia prendendo spunto dall attenzione riposta dalla stampa e dai media internazionali sulla società sino-taiwanese Foxconn - assemblatore di smartphone per Apple e, anche se in misura marginale, fornitore di Nokia - in ragione di un ondata di suicidi tra gli operai della fabbrica di Shenzen. In particolare il Fondo ha chiesto ad Apple e Nokia informazioni su come i temi del rispetto delle libertà sindacali, delle condizioni e degli orari di lavoro e dell adeguatezza dei livelli retributivi sono tenuti in considerazione e monitorati nell ambito dei propri processi organizzativi, con particolare riferimento alle azioni e ai presidi di controllo rivolti alla filiera di fornitura. Le società hanno dato prova di una disponibilità al dialogo abbastanza differenziata, più proattiva quella di Nokia, meno reattiva quella di Apple, presumibilmente in ragione della maggior pressione subita dai media e dagli investitori istituzionali. In entrambi i casi le società hanno però testimoniato un apprezzabile impegno ad operare affinché i diritti dei lavoratori vengano rispettati anche nella filiera dei fornitori. Infatti entrambe le società, seppur con diverse modalità, hanno illustrando con precisione i processi aziendali (assessment, richieste di adozione di codici di condotta, rilevazioni statistiche, incontri, richieste di azioni correttive, ) attivati al fine di garantire che i propri fornitori soddisfino adeguati requisiti sia in termini di condizioni di lavoro e di sicurezza o, ancora, di rispetto dei diritti sindacali. Nel corso del 2013, a fronte di una ripresa di attenzione da parte dei media nei confronti di Foxconn, il Fondo ha attivato una seconda iniziativa di engagement nei confronti di Apple e Nokia puntualizzando e circoscrivendo ulteriormente la richiesta di informazioni. Entrambe le società hanno fornito ulteriori chiarimenti illustrando peraltro, attraverso i propri report ESG, i miglioramenti conseguiti nel corso del tempo da parte delle aziende fornitrici. In relazione ad Apple il Fondo ha avviato un ulteriore fase di monitoraggio al fine di poter valutare l opportunità di una terza iniziativa. Deutsche Telekom Le notizie di stampa riportano accuse nei confronti della controllata statunitense T-Mobile riguardanti violazioni della privacy dei propri clienti e dei diritti associativi dei dipendenti. Deutsche Telekom è stata contattata con tre lettere di richiesta di informazioni. Vista l assenza di risposte il Fondo si attiverà per contattare direttamente le funzioni societarie preposte al dialogo con gli investitori cercando, eventualmente, il supporto di altri fondi pensione. 6

ENEL e Pirelli Il Fondo ha partecipato attivamente agli eventi organizzati dalle due società al fine di favorire il dialogo con gli investitori istituzionali e illustrare le dinamiche operative e organizzative delle unità aziendali che si occupano di CSR. Entrambi gli incontri hanno consentito di apprezzare l impegno e i risultati conseguiti da ENEL e Pirelli nello sviluppo dei processi e dei presidi a tutela degli obiettivi prefissati in riferimento agli standard ESG. Di seguito riepiloghiamo i temi all attenzione del Fondo: ENEL Pirelli gli interventi programmati per ridurre le emissioni di gas serra emessi dalle centrali a carbone; le richieste di danni avanzate nella causa contro Green Pace. l accusa dell Antitrust sulla ex-controllata Prysmian, coinvolta in un caso di prezzi di cartello. Nestlé Il Fondo, prendendo spunto dalle notizie di stampa inerenti la presenza di carne di cavallo in alcuni prodotti commercializzati all estero, ha scritto alla società per chiedere dei controlli di qualità e dei presidi posti a tutela della sicurezza dei prodotti e, altresì, per chiedere delle azioni intraprese in relazione ai fatti riportati dalla stampa internazionale. Nestlé ha risposto tenendo in considerazione ciascuna delle nostre istanze, fornendo indicazioni precise circa i nuovi controlli in corso di attivazione sul DNA delle carni e, infine, specificando le società con le quali ha disdetto i contratti di fornitura a causa della rilevazione di un mancato rispetto degli standard dichiarati. Google Nel corso del mese di novembre 2013 il Fondo ha inoltrato alla società una richiesta di informazioni circa notizie di stampa riguardanti: l avvio di procedimenti da parte delle Autorità di protezione dei dati personali italiana, francese, tedesca, olandese, spagnola ed inglese; l avvio di azioni legali sempre per violazione della privacy in Francia, UK e USA. 7

Microsoft Nel corso del mese di novembre 2013 il Fondo ha inoltrato alla società una richiesta di informazioni circa notizie di stampa riguardanti: l utilizzo del programma di monitoraggio PRISM ai danni della privacy degli utenti; la sanzione di 561 milioni da parte della Commissione Europea per comportamenti contrari ai principi dell Antitrust. I casi più significativi e il relativo processo In via generale il processo di engagement prevede la realizzazione di un istruttoria da parte della Commissione Finanza con il supporto della Direzione del Fondo, degli esperti in materia di responsabilità e sostenibilità di uno dei gestori di riferimento (Eurizon Capital) e, infine, di una società specializzata / advisor (Vigeo). Il processo prende le mosse dall analisi del portafoglio azionario e obbligazionario corporate realizzata da Vigeo e in base alla quale la Commissione individua le imprese su cui focalizzare l attenzione. A seguire la Commissione, sulla base dell ulteriore documentazione di approfondimento prodotta dalla Direzione del Fondo con il supporto di Vigeo e degli esperti di Eurizon, completa la fase istruttoria sottoponendo al Consiglio le proposte di engagement e la relativa documentazione operativa. L attuazione delle iniziative di engagement è demandata al Presidente e alla Direzione del Fondo. In base al tipo di chiarimento ricevuto da parte delle aziende oggetto di engagement la Presidenza e la Direzione del Fondo, sempre con il supporto di Eurizon Capital e di Vigeo, si attivano per contatti diretti (conference / incontri) volti a creare i presupposti per l acquisizione di ulteriori informazioni e chiarimenti. In via eccezionale sono realizzate iniziative di engagement basate esclusivamente sulla realizzazione di incontri diretti. Come già accennato nell introduzione nel caso in cui il dialogo diretto con l azienda non porti a risultati soddisfacenti il Consiglio, su proposta della Commissione, può decidere di esercitare attivamente i diritti di voto derivanti dal possesso dei titoli azionari o supportare mozioni assembleari con l obiettivo di migliorare la governance della società investite e di favorire una sempre maggiore considerazione dei temi socio-ambientali. Nello specifico delle iniziative di engagement sintetizzate nel paragrafo precedente riteniamo utile porre l attenzione principalmente sui casi Tesco, GDF Suez e Apple. Lo scambio di informazioni con Tesco testimonia infatti come la pressione degli investitori istituzionali e dell opinione pubblica rappresenti un importante stimolo affinché le aziende facciano 8

seguire alle attività di assessment e controllo dei propri fornitori dei passi concreti quali la richiesta di azioni correttive se non l interruzione dei contratti di fornitura ogni qualvolta si riscontri un inadeguatezza rispetto agli standard prefissati. In riferimento a GDF Suez riteniamo opportuno evidenziare che l apertura, in aggiunta al confronto epistolare, di un dialogo diretto, consente di coinvolgere, a fianco delle unità CSR, gli uffici preposti alla gestione della relazione con gli investitori istituzionali. Si ritiene infatti che l allargamento dei soggetti coinvolti nell iniziativa di engagement sia particolarmente produttivo in quanto contribuisce a rafforzare il ruolo e la visibilità delle strutture che nell ambito delle multinazionali sono chiamate a supportare e stimolare il management nell implementazione dei processi e dei presidi volti a favorire il raggiungimento dei target ESG e a ridurre i rischi di natura extra finanziaria. Da ultimo richiamiamo l attenzione sul caso Apple in quanto riteniamo che tale caso, nonostante l azienda si sia dimostrata poco propensa all attivazione di un interlocuzione diretta, testimoni come la pressione degli investitori istituzionali sia importante per creare un ulteriore cassa di risonanza rispetto alle controversie poste dai media all attenzione dell opinione pubblica. Nello specifico Apple non ha risposto alle prime due lettere di richiesta di informazioni e solo a seguito di ulteriori di richieste a mezzo e-mail ha sbrigativamente indirizzato il Fondo ad acquisire dal sito di Apple il Supplier Responsability Progress Report sul quale effettivamente sono ampiamente illustrati i risultati dei controlli e delle iniziative correttive assunte da Apple nei confronti dei fornitori al fine di migliorarne la performance ESG. Da un analisi del Report è emerso che la società realizza importanti investimenti al fine di migliorare e tutelare le condizioni di lavoro presso i fornitori, basti citare a mero titolo di esempio, l incarico affidato alla Fair Labour Association (FLA) di realizzare un audit indipendente presso Foxconn che ha coinvolto più di 175.000 lavoratori o, ancora, il monitoraggio settimanale degli orari di lavoro di più di 1 ml di lavoratori con il fine di contrastare gli eccessivi carichi di lavoro riscontrati in alcune aziende fornitrici. Ciò non di meno il Fondo nell analizzare i risultati di tali iniziative ha comunque ritenuto opportuno attivare un ulteriore richiesta di informazioni scrivendo ad Apple per conoscere le iniziative adottate nei confronti di quei fornitori nel cui ambito sono stati riscontrati orari di lavoro superiori alle 60 ore settimanali. Questa volta Apple a fornito una formale risposta a mezzo lettera con la quale chiariva che la società continua a esercitare una pressione sui fornitori che non rispettano gli standard richiesti e che tale azione ha consentito nel 2013 di incrementare dal 92% al 96% il numero di lavoratori il cui orario si è ridotto al di sotto delle 60 ore e che gli ulteriori progressi registrati a seguito del proseguimento delle iniziative di Apple sono pubblicati mensilmente sul sito. Alla luce della risposta il Fondo ha attivato il monitoraggio dei dati riguardanti gli orari di lavoro al fine di valutare l opportunità di procedere con una terza richiesta di informazioni circa l opportunità di rivedere gli standard di riferimento ritenendo le 60 ore settimanali un parametro inadeguato. 9

Iniziative di sensibilizzazione con i gestori e gli aderenti Il Fondo informa i gestori finanziari sui risultati dell analisi di portafoglio e del processo di engagement e trasmette loro l integrale scambio di corrispondenza intrattenuto con le aziende coinvolte dal processo di engagement. L obiettivo non è semplicemente quello di favorire un dialogo con i gestori sugli aspetti e sui rischi extra-finanziari degli emittenti investiti ma anche quello di qualificare e irrobustire il set informativo in relazione al quale gli stessi effettuano le scelte di investimento sia per il Fondo che per gli altri clienti istituzionali. Allo stesso tempo il Fondo provvede a integrare il tema della sostenibilità e della responsabilità sociale nell ambito dei processi di selezione dei gestori in modo da sviluppare una forma di engagement degli stessi gestori. Il Fondo è inoltre impegnato nella sensibilizzazione del mondo degli investitori istituzionali e previdenziali, oltre che dei gestori, attraverso la partecipazione agli eventi volti a promuovere l investimento socialmente responsabile. A tale proposito si segnala, oltre alla partecipazione attiva agli eventi organizzati dal Forum per la Finanza Sostenibile, la testimonianza delle iniziative realizzate dal Fondo e la promozione dell engagement nell ambito degli incontri organizzati dall associazione Itinerari Previdenziali sul tema Etica e appropriatezza degli investimenti a fini sociali: quali proposte nel decennio della grande transizione?. A tali incontri partecipano i primari fondi pensione negoziali e preesistenti, le casse professionali private e privatizzate e una nutrita rappresentanza degli operatori dell industria del risparmio gestito e della consulenza finanziaria. Il Fondo ritiene quindi di sensibilizzare la comunità finanziaria attraverso il coinvolgimento dei propri aderenti. A tal fine il Fondo provvede a pubblicare sul proprio sito l integrale scambio di corrispondenza intrattenuto con le aziende coinvolte dal processo di engagement e, infine, a dare conto delle proprie iniziative in sede di Bilancio. 10