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Federazione Friuli V.G LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE Workshop di attivazione GL Venerdì 6 marzo 2009 Sede Regione FVG Via Sabbadini, 31 - UDINE ABSTRACT CONTRIBUTO GIUSEPPE NAPOLI PRESIDENTE FEDERSANITA ANCI FVG L incontro di oggi è per noi molto importante per diversi motivi che cercherò di sintetizzare : SALUTE : tema prioritario per i cittadini; Approccio globale, modo nuovo di affrontare il tema della promozione della salute complessivamente intesa, riunendo, forse per la prima volta, rappresentanti ed esperti di settori diversi per approfondire gli effetti delle loro politiche e azioni sulla salute; Pianificazione dal basso : metodo innovativo per contribuire alla fase strategica della pianificazione urbanistica e territoriale della Regione tramite il confronto propositivo dal basso tra Comuni, Province e Regione e professionisti; Attivazione rete, collegamenti e connessioni tra istituzioni, settori, direzioni, uffici, gruppi di lavoro, etc; In sintesi, si tratta di un notevole salto di qualità per valorizzare, responsabilizzare e impegnare il territorio, le comunità e chi le rappresenta, ciascuno per la sua competenza e, quindi, i Comuni, in primo luogo come istituzioni di prossimità, in rete con tutti gli altri protagonisti delle scelte della pianificazione 090306/Ud/healthyurbanplan/tdfdoc 1

Ritengo che tutti noi condividiamo, almeno in generale, i principi dell OMS in tema di Pianificazione urbana per la salute - Healthy Urban Planning, la dichiarazione dei Ministri della Salute degli Stati membri dell UE, riuniti a Roma, il 18 dicembre del 2007 per la Conferenza europea Salute in tutte le politiche : risultati e sfide e le altre dichiarazioni e linee su questi temi. Al riguardo ricordo le recenti linee guida del 7 Meeting nazionale Rete italiana Città Sane 2008 Ambiente costruito e Città sane : salute e sicurezza un binomio possibile (Modena 2 e 3 dicembre 2008). Su questi argomenti richiamo anche interessanti documenti dell INU- Istituto Nazionale di Urbanistica, nonché diverse proposte di legge e provvedimenti, sia a livello nazionale che regionale. Ma oggi vorremmo andare oltre le enunciazioni per interrogarci su cosa possiamo fare in concreto come Regione, Province, Comuni e professionisti e come attuare, quei i principi e quelle normative e garantire le migliori condizioni per corretti stili di vita, ambienti sani e sicuri e, in generale, una migliore qualità della vita. Il filo conduttore che ci lega è che la salute non compete solo ai referenti dei Sistemi sanitari, ma riguarda, trasversalmente, tutte le politiche e istituzioni, nonchè i singoli individui (stili di vita, responsabilità sociale, etc.). Federsanità ANCI FVG ha investito molto su questo tema che, riteniamo, costituisca la più appropriata strategia di medio periodo per la sostenibilità dei sistemi sanitario e socio sanitario e non solo Si tratta di un impegno che risale alla nostra costituzione, nel 1997, in particolare tramite il ruolo di incubatore svolto per la Rete regionale Città Sane FVG (oggi la più numerosa a livello nazionale), presieduta dal Comune di Udine. E giunta l ora di passare alle azioni concrete e a politiche adeguate, coerenti e coordinate un investimento utile per ottimizzare l impiego delle risorse pubbliche ( morti evitabili, malattie che si possono prevenire limitando i fattori di rischio, etc.). Abbiamo accolto con grande interesse il progetto proposto dalle dott.sse Pinna e Stel, del Dipartimento Prevenzione della Direzione salute e protezione sociale, con le quali abbiamo collaborato anche in passato (convegno di Palmanova, etc.) e abbiamo coinvolto ANCI FVG confidando di dare continuità e prospettive alle nostre azioni sinergiche, con spirito di multidisciplinarietà trasversale. 090306/Ud/healthyurbanplan/tdfdoc 2

Il 2 dicembre scorso, in occasione del convegno conclusivo del progetto formativo I determinanti della salute in ambito urbano, ho verificato che quest iniziativa ci ha consentito di fare un salto di qualità e i successivi impegni assunti dalla Regione dimostrano che è possibile fare sistema per importante sfida per il conseguimento degli obiettivi di salute e passare, quindi, dalle buone pratiche a migliorare le nostre politiche. Nel gennaio di quest anno, inoltre, il documento (generalità) della Giunta regionale ha costituito un ulteriore passo avanti prevedendo il coinvolgimento di diverse direzioni regionali, salute e protezione sociale, Mobilità,energia e infrastrutture di trasporto, Ambiente e lavori pubblici, Pianificazione territoriale, Autonomie locali e sicurezza, oggi presenti a questo importante tavolo insieme ai rappresentanti delle associazioni di Comuni (ANCI e FEDERSANITA ANCI FVG) e Province (UPFVG), ARPA, ARS FVG, CEFORMED FVG, professionisti ed esperti di pianificazione e salute, a diversi livelli e nei diversi settori che forse per la prima volta si ritrovano tutti insieme per parlare di questi temi. Una grande sfida per innovare strategie e metodi di lavoro per passare dalle buone pratiche, che sappiamo esistono sul nostro territorio, alle migliori politiche a livello comunale, provinciale e regionale. Penso che l obiettivo della giornata odierna sia quello di chiarire bene il nostro ruolo e contributo, come favorire le sinergie, coordinarci e valutare i risultati delle nostre azioni. Questo tavolo proseguirà poi tramite i referenti tecnici che dovranno individuare gli strumenti più idonei per raggiungere gli obiettivi che oggi ci poniamo. Obiettivi verificabili tramite un percorso definito al quale fin d ora Federsanità ANCI FVG manifesta la propria adesione convinta e la piena disponibilità a fornire un supporto organizzativo, nonché a fare da trait union sia nei confronti dell ANCI FVG, che del Consiglio delle Autonomie locali e della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e socio sanitaria regionale e dei nostri stessi Gruppi di lavoro (es. Accessibilità e ICF, Lavoro: qualità e sicurezza per gli incidenti in itinere ). Periodicamente potremmo rivederci, anche a livello politico, per tracciare un bilancio, verificare i risultati conseguiti, nonché indicare nuovi traguardi 090306/Ud/healthyurbanplan/tdfdoc 3

Nella riunione del 2 dicembre il dott. Luigi Salizzato del dipartimento di prevenzione dell Ausl di Cesena ha indicato standard e di linee guida per progettare una città in salute e ha richiamato l inserimento nei LEA- Livelli essenziali di assistenza. Penso che proprio questo tipo di informazioni e direttive potrebbero essere utili, sia alla Regione che alle Autonomie locali. Ed è questo un tema comune anche alla Rete italiana Città Sane OMS dato che proprio nell ultima riunione del Direttivo nazionale, a Bologna il 19 febbraio, l assessore alle politiche sociali del Comune di Modena, Simona Arletti, ha consegnato le linee guida per progettare Città Sane e sicure, frutto del 7 Meeting nazionale Ambiente costruito e città sane : salute e sicurezza : un binomio possibile?. Inoltre, sempre nell ambito dell Health Urban planning (OMS) ricordo che uno strumento interessante è la V.I.S. Valutazione Impatto di salute, di cui i tecnici sicuramente sapranno valutare la possibile connessione con i nostri consueti strumenti di pianificazione. Per quanto riguarda il ruolo dei Comuni, prendo spunto dal documento del Meeting di Modena, frutto di puntuali approfondimenti, per fornire alcuni elementi di riflessione e proposta al percorso che intendiamo avviare oggi. Le città, pur con i limiti derivanti da vuoti legislativi e, a volte, dalla contraddittorietà del quadro normativo, possono esercitare un ruolo di primo piano nel perseguire obiettivi di salute e sicurezza attraverso la pianificazione e la progettazione dello spazio pubblico. Appare evidente che i temi affrontati hanno tutti natura multidisciplinare. A livello locale affrontare tali temi comporta le revisione profonda dei modelli organizzativi interni agli enti che prevedano per rendere concreta la volontà di progettare una città sicura e in salute, gruppi di lavoro multidisciplinari che valutino i progetti dal punto di vista dell impatto su una serie di variabili strutturali, sociali, economiche, oltre che su una costante rilevazione dei bisogni complessivi della popolazione in ordine al funzionamento, collocazione e accessibilità dei servizi; tipologia, qualità e fasce di attività della rete del commercio e dell artigianato, piano della mobilità, livello e qualità del capitale sociale e strumenti di partecipazione, accesso alla casa. 090306/Ud/healthyurbanplan/tdfdoc 4

Per quanto riguarda le citate linee guida del Piano della prevenzione della Regione Emilia Romagna su ambiente costruito e salute e il loro utilizzo nel quotidiano si indica che Le Linee Guida saranno studiate per offrire: Indirizzi regionali per lo sviluppo della regolamentazione locale (RUE, PUT, ecc.); Indirizzi regionali sul metodo di approccio e di pesatura dei contenuti igienico-sanitari degli Strumenti di Pianificazione Territoriale (PSC, POC, ecc.); Punti di riferimento culturali per le decisioni locali in materia di Salute e Ambiente. Infine, vorrei invitare la Regione a tener conto anche di un altro tema importante che ritengo collegato a quello della pianificazione urbanistica e territoriale, ovvero l accessibilità delle città come investimento per le comunità. Proprio su questo Federsanità ANCI FVG, insieme al Centro Collaboratore OMS per le Classificazioni Internazionali, ha attivato di recente un altro gruppo di lavoro per la messa a punto di una metodologia e un sistema di valutazione dell accessibilità degli edifici e servizi pubblici, coordinato dal dott. Carlo Francescutti, dell ARS FVG e responsabile del Centro. Auspico, pertanto, che il percorso che oggi avviamo possa favorire le sinergie e il positivo coordinamento tra tutti i diversi soggetti, direzioni, uffici, esperti e professionisti che si occupano di salute, ambiente, territorio, trasporti, etc. sempre nel segno della multidisciplinarietà, a tutto vantaggio della salute e qualità della vita delle comunità del Friuli Venezia Giulia. 090306/Ud/healthyurbanplan/tdfdoc 5