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Transcript:

2 di 15 Elenco Revisioni Data Rev. Modifica / Descrizione 01/08/03 00 Emissione per commenti 12/12/03 A Emissione per commenti 13/04/04 B Integrazioni a seguito emissione nuove specifiche 02/08/04 C Emissione ufficiale 04/12/06 D Integrazioni a seguito emissione nuove specifiche

3 di 15 1 SCOPO DEL DOCUMENTO 4 2 ANALISI DELLE CASISTICHE PER GESTIONE PARTE RSC 5 2.1 Presenza di segnali di inizio zona codificata 5 2.2 Presenza di segnali di fine zona codificata 5 2.3 Relazione con aspetto dei segnali 7 2.4 Arrivo da una linea non codificata in stazione con immissione su linea codificata. 8 2.5 Arrivo da una linea codificata in stazione con immissione su linea non codificata. 8 2.6 Partenza da una stazione, con provenienza da una linea codificata con immissione su linea non codificata 9 2.7 Partenza da una stazione con provenienza da una linea non codificata con immissione su linea codificata 10 2.8 Segnale di protezione di Bivio su binario codificato di una linea che immette su binario non codificata di altra linea 11 2.9 Segnale di protezione di Bivio su binario non codificato di una linea che immette su binario codificato di altra linea (esempio segnale S03 di bivio Rosales) 12 2.10 Segnale di protezione di PM o PC su binario codificato che immette su binario non codificato 13 3 ANALISI GESTIONE PARTE CMT 14 4 ANALISI GESTIONE INIZIO E FINE FASE DI ATTREZZAGGIO 15

4 di 15 1 Scopo del documento La funzione controllo inserzione/disinserzione RSC e attivazione del sistema SCMT viene svolta dal SSB tramite la gestione della variabile M_SST che può trasmettere i seguenti valori: CMT Predisposizione CMT RSC CMT Parziale +RSC CMT Standard + RSC CMT Particolare + RSC Non Noto Inizio fase attrezzaggio Fine fase attrezzaggio Lo scopo di questo documento è: analizzare il valore che tale variabile deve assumere nel caso di interconnessioni/diramazioni tra linee con o senza codice per quanto riguarda la parte RSC indicare per la parte CMT quando viene assunto tale valore.

5 di 15 2 Analisi delle casistiche per gestione parte RSC Di seguito è riportata l analisi di diversi casi di interesse. 2.1 Presenza di segnali di inizio zona codificata Dovrà ritenersi valido quanto riportato ai successivi punti 2.4, 2.5, 2.6 e 2.7, ma prevale che, la zona compresa tra i due segnali, di avviso e inizio zona codificata, rappresenta una zona di transizione nella quale non si può applicare nessuno dei due controlli e quindi i PI compresi su tale tratto avranno valore di codifica a non noto. I PI posati in precedenza al segnale di avviso inizio zona codificata saranno codificati in modo da attivare il controllo della disinserzione. Figura 1 I PI posati in asse e a valle del segnale di inizio zona codificata saranno codificati in modo da attivare il controllo della inserzione. 2.2 Presenza di segnali di fine zona codificata Dovrà ritenersi valido quanto riportato ai successivi punti 2.4, 2.5, 2.6 e 2.7, ma prevale che, la zona compresa tra i due segnali, di avviso e fine zona codificata, rappresenta una

6 di 15 zona di transizione nella quale non si può applicare nessuno dei due controlli e quindi i PI compresi su tale tratto avranno valore di codifica a non noto. I PI posati in precedenza al segnale di avviso fine zona codificata saranno codificati in modo da attivare il controllo della inserzione. Figura 2 I PI posati in asse e a valle del segnale di fine zona codificata saranno codificati in modo da attivare il controllo della disinserzione

7 di 15 2.3 Relazione con aspetto dei segnali Figura 3 Aspetti del segnale S01: Aspetto R G V R/G R/V M_SST Non noto CMT + RSC CMT + RSC CMT CMT Nel caso in cui l aspetto del segnale identifichi univocamente la direzione verso il binario codificato o non codificato (utilizzando dove necessario anche apposita discrimina), il valore di M_SST è sempre definito.

8 di 15 2.4 Arrivo da una linea non codificata in stazione con immissione su linea codificata. Il PdM inserisce la RSC secondo quanto disposto dalla normativa. Nelle linee RSC con la scheda treno, è stato di norma individuato il punto di inserzione della RSC in corrispondenza all asse al FV (è comunque sempre allineata a quanto indicato nel Fascicolo Linea). Quindi il segnale di protezione della linea diramata deve verificare il controllo della disinserzione RSC e il successivo fronte di segnali di partenza deve verificare la inserzione. I PI intermedi tra i due segnali non possono applicare alcuno dei due controlli. In questa situazione per risolvere il problema si codifica la variabile con non noto. Figura 4 2.5 Arrivo da una linea codificata in stazione con immissione su linea non codificata. Vale in maniera inversa quanto detto al punto 2.4

9 di 15 2.6 Partenza da una stazione, con provenienza da una linea codificata con immissione su linea non codificata Il PdM disinserisce la RSC in corrispondenza del segnale di cui all art.73 bis del Reg. sui Segnali, se presente. Nel caso in cui la stazione sia codificata la RSC viene disinserita nel punto indicato sulla scheda treno (in casi disciplinati in corrispondenza dell asse del FV). Sul segnale di partenza sarà applicato il controllo della corretta disinserzione. Figura 5

10 di 15 2.7 Partenza da una stazione con provenienza da una linea non codificata con immissione su linea codificata Il PdM inserisce la RSC in corrispondenza del segnale di cui all art.73 bis del Reg. sui Segnali, se presente. Figura 6 In caso che la stazione sia codificata la RSC viene inserita nel punto indicato sulla scheda treno (in casi disciplinati in corrispondenza dell asse del FV). Sul segnale di partenza sarà applicato il controllo della corretta inserzione. I casi 2.6 e 2.7 si complicano quando esistono aspetti di segnale che immettono sia su linea non codificata che su linea codificata (tale complicazione è sempre presente per il telegramma dell aspetto di Rosso). In tali casi applicare uno qualunque dei due controlli crea un errore nel caso opposto; per risolvere tale problema è stato utilizzato il valore di codifica non noto (vedi paragrafo 2.3).

11 di 15 2.8 Segnale di protezione di Bivio su binario codificato di una linea che immette su binario non codificata di altra linea Il PdM disinserisce la RSC in corrispondenza del segnale di cui all art.73 bis del Reg. sui Segnali, se presente. In ogni caso in corrispondenza del punto (progressiva chilometrica, segnale di protezione ecc..) indicato sul FL/SCHEDA TRENO. Figura 7: esempio di punto di inizio linea codificata su punta scambi del bivio

12 di 15 2.9 Segnale di protezione di Bivio su binario non codificato di una linea che immette su binario codificato di altra linea (esempio segnale S03 di bivio Rosales) Il PdM inserisce la RSC in corrispondenza del segnale di cui all art.73 bis del Reg. sui Segnali, se presente. In ogni caso in corrispondenza del punto (progressiva chilometrica, segnale di protezione ecc..) indicato sul FL/SCHEDA TRENO Figura 8

13 di 15 2.10 Segnale di protezione di PM o PC su binario codificato che immette su binario non codificato Figura 9

14 di 15 3 Analisi gestione parte CMT La parte CMT della variabile M_SST viene utilizzata dal SSB per accendere a bordo la gemma CMT indicando al PdM l attivazione del sistema SCMT all inizio di una tratta attrezzata e la sua disattivazione al termine di suddetta tratta attrezzata. Tutti i PI posati dal punto di inizio tratta attrezzata incluso (di norma un segnale di protezione o di partenza per le stazioni di testa) a quello di termine tratta attrezzata escluso (PI FP) dovranno avere per la parte CMT la variabile M_SST=CMT o M_SST=CMT + (a meno dei casi in cui il valore di M_SST deve essere codificato a non noto come descritto al paragrafo precedente). I PI in precedenza al punto di inizio tratta attrezzata (di norma PI RL, PA, A ma anche av, V ecc. se presenti) saranno codificati M_SST= CMT o M_SST=CMT+RSC, a seconda della tipologia di linea. I PI FP dovranno avere per la parte CMT la variabile M_SST=Predisposizione CMT o M_SST=RSC in relazione al tipo distanziamento in atto in quella direzione.

15 di 15 4 Analisi gestione inizio e fine fase di attrezzaggio Le informazioni di inizio e fine fase di attrezzaggio sono state predisposte al fine di poter gestire fasi di upgrade di impianti già attrezzati, MIS, ecc; quindi tali informazioni devono permettere al SSB di non gestire eventuali informazioni non corrette provenienti dal SST. Il valore di inizio fase attrezzaggio deve: eliminare la parte di modalità operativa di SCMT (es. da CMT+RSC a RSC) annullare tutte le protezioni attualmente gestite dal SSB su tutti i PdL meno quelle proprie della modalità operativa di destinazione analizzare tutti i successivi PI al fine di verificare la lettura del PI con M_SST= fine fase attrezzaggio scartando tutto il restante contenuto dei telegrammi non presentare eventuali errori di SST rilevati prima della lettura del PI con M_SST= fine fase attrezzaggio. Il valore di M_SST=inizio fase di attrezzaggio deve essere codificato sui PI utilizzati per svolgere quanto sopra descritto. Tali PI possono essere PI già posati e da ricodificare o PI posati per la funzione specifica. Il valore di fine fase attrezzaggio deve: riattivare la gestione completa delle informazioni fornite dai PI a partire dal successivo PI letto se ha un M_SST diverso da Inizio fase attrezzaggio o fine fase attrezzaggio Il valore di M_SST=fine fase di attrezzaggio deve essere codificato sui PI utilizzati per svolgere quanto sopra descritto. Tali PI possono essere PI già posati e da ricodificare o PI posati per la funzione specifica.