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Transcript:

Anche nel 23 il mercato del lavoro, fotografato dalla rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro condotta dall Istat, ha conosciuto, sia in Lombardia che in Italia, un ulteriore miglioramento (cfr. Foglio Informativo 1/24) e lo stesso è avvenuto in quasi tutte le province della Regione. Miglioramento leggermente attenuatosi nella parte finale dell anno, ma tanto più apprezzabile se si considerano le difficoltà dell economia, e segnatamente delle attività industriali, oltretutto, in Lombardia proporzionalmente più presenti che in altre regioni del paese. La contraddizione fra situazione economica e miglioramento del mercato del lavoro è spiegata per lo più dal successo dell ultima sanatoria per la popolazione straniera, che avrebbe fatto emergere un numero considerevole di posizioni lavorative e residenziali, che precedentemente sfuggivano alla rilevazione. Ciò è sicuramente avvenuto, ma diversi indizi fanno ritenere che a questa debba aggiungersi quanto meno un ulteriore spiegazione, o comunque un ipotesi in attesa di verifiche. Proprio la difficile situazione economica e una insufficiente dinamica dei redditi (che ha prodotto un indebolimento della capacità di spesa delle famiglie, di cui si è molto dibattuto trattando il tema dell inflazione), avrebbe favorito una maggiore presenza sul mercato del lavoro, ma, soprattutto, una maggiore disponibilità all impiego a condizioni economiche meno favorevoli, in termini reali, rispetto al passato. Ciò mostrerebbe, tra l altro, uno schema di comportamento diverso da quello riscontrato in passato in presenza di analoghe situazioni di debolezza della domanda : situazioni nelle quali si riscontrava cioè un abbassamento del tasso di partecipazione al mercato del lavoro, vale a dire un analoga contrazione dell offerta, disincentivata dalle poche opportunità di impiego, ma non per questo disponibile a ridurre i livelli retributivi di riferimento: comportamento modificato appunto dalle maggiori difficoltà a far quadrare i bilanci familiari La disponibilità dei conti economici regionali (che oltre all occupazione e al valore aggiunto comprendono redditi e retribuzioni) potrà confermare o smentire l ipotesi di cui sopra. Prima di passare all esame dei singoli mercati del lavoro provinciali verrà svolta, come di consueto, una breve analisi comparativa delle principali grandezze dei principali indicatori del mercato del lavoro. Milano Cremona Bergamo Popolazione in età di lavoro. Variazione % 22-3 Pavia Como LOMBARDIA ITALIA Varese Brescia Sondrio Mantova Lecco Lodi -1 -,5,5 1 1,5 1. La popolazione in età lavorativa (con almeno 15 anni dio età), a livello regionale è rimasta complessivamente invariata (+,1%, pari in valore assoluto a poche centinaia di unità), quale esito però di andamenti provinciali notevolmente contrapporti: in forte aumento a Bergamo (+1,4%), con aumenti discreti a Lodi, Lecco, Mantova, Sondrio, Brescia e Varese (tra il +,8 e il +,4%), in calo a Como, Pavia, Cremona e Milano (tra il -,2 e il -,6%). 2. Decisamente più accentuato l incremento delle forze di lavoro, aumentate dello,8% e con due sole eccezioni: Milano (-,7%) e Pavia (- CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 2

1,7%); quasi tutti superiori alla media regionale i casi di aumento nelle restanti province compresi, tra il +,4% di Varese e il +5,9% di Mantova; 3. Il tasso di attività (riferito alla popolazione 15-64 anni) raggiunge in Lombardia il 66,5% (61,7% in Italia), con un aumento di,6 punti rispetto all anno precedente; aumenti si sono verificati in 8 province su 11 (fanno eccezione Como, Brescia e Pavia), di particolare intensità a Mantova (2,7 punti in più), Lecco (+1,8 punti), Sondrio (+1,6 punti), Bergamo (+1,3 punti); per effetto di tali andamenti, a Mantova si raggiunge il 71,4%, ma valori superiori alla media nazionale si riscontrano anche in tutte le altre province lombarde, i cui valori, Mantova esclusa, sono compresi tra il 64% di Bergamo e il 68,2% di Lodi. Pavia Milano Varese ITALIA LOMBARDIA Brescia Cremona Bergamo Como Sondrio Lodi Lecco Mantova Forze di lavoro. Variazione % 22-3 -4-2 2 4 6 8 nelle altre province l aumento degli occupati è stato compreso tra il 2% circa di Cremona e Brescia e il 4% circa di Lecco, e Lodi, con Sondrio, Como e Bergamo che hanno avuto andamenti nell ordine del 3%. 5. La differenza, a livello regionale, tra l aumento degli occupati (+41 mila) e quello delle forze lavoro (+33 mila), ha determinato una riduzione delle persone in cerca di occupazione di circa 8 mila unità, pari quasi al -5%; ancora una volta questo favorevole andamento della disoccupazione regionale, scesa, in valore assoluto, sotto le 152 mila unità, ha trovato ampio riscontro in gran parte degli ambiti provinciali, con la sola eccezione di Pavia, dove le persone in cerca di occupazione sono aumentate di quasi 2 mila unità; riduzioni assolute e relative particolarmente marcate si sono invece avute a Mantova, Bergamo e Lecco; ITALIA Bergamo Brescia Como Lecco Sondrio Pavia LOMBARDIA Milano Varese Cremona Lodi Tasso di attività 15-64 anni (M+F). Anno 23 Mantova 4. Il positivo andamento regionale degli occupati totali (aumentati dell 1%, pari a quasi 41 mila unità) trova anch esso riscontro in quasi tutte le province, tranne che in quelle di Milano (-,6%) e, soprattutto, Pavia (-2,7%).; anche in questo caso Mantova si distingue per la particolare intensità dell aumento (+6,5%), mentre Varese è l unica provincia in cui la variazione, sebbene positiva (+,7%), è inferiore alla media regionale; esclusi i casi estremi citati, 52 57 62 67 72 6. In conseguenza degli andamenti appena osservati, il tasso di disoccupazione presenta anch'esso un andamento generalmente in calo e si attesta, a livello regionale, al 3,6% (8,7%) in Italia, con una riduzione di,2 punti rispetto al 22; unico caso in contro CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 3

LOMBARDIA Cremona tendenza Pavia (+,7 punti), dove si arriva al 4,5%; pur con un apprezzabile abbassamento rispetto all anno precedente, il tasso di disoccupazione raggiunge però il valore più elevato a Lodi (4,6%), mentre Lecco, con appena l 1,3%, si conferma la provincia della Lombardia con il tasso di disoccupazione più basso. Pavia Milano Varese ITALIA Occupati totali, M+F. Variazioni % 22-3 Persone in cerca di occupazione. M+F.Variazioni % 22-3 Lecco Bergamo Mantova Lodi Brescia Como Sondrio Varese LOMBARDIA ITALIA Milano Cremona Pavia -4-3 -2-1 1 2 3 Brescia Bergamo Como Sondrio Lodi Lecco Mantova -4-2 2 4 6 8 Bergamo Mantova Cremona Tasso di disoccupazione. M+F. Media 23 Lecco Como Brescia Sotto i diversi punti di vista considerati si può quindi esprimere un giudizio particolarmente positivo sugli andamenti dei mercati del lavoro provinciali di Mantova e Lecco; all opposto, quelli in cui l evoluzione nell ultimo anno appare meno favorevole, e per certi aspetti particolarmente negativa, sono quello di Milano e, soprattutto, quello di Pavia. Varese Sondrio LOMBARDIA Pavia Milano Lodi ITALIA 2 4 6 8 1 Prima di passare all esame di dettaglio dei mercati del lavoro provinciali si ricorda che i dati analizzati sono tratti da un indagine campionaria; ciò comporta che il grado di attendibilità dei dati è tanto più basso quanto minori sono i valori assoluti delle grandezze rilevate, e viceversa; per tale ragione essi vanno valutati prudenzialmente, soprattutto nelle variazioni da un anno all altro, che, in taluni casi, possono rientrare nel margine di errore campionario di uno degli anni a confronto. CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 4

Quadro riepilogativo degli andamenti 22-23 dei mercati locali del lavoro. Maschi+Femmine. Migliaia di unità e valori % Varese Como Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Lombardia ITALIA Popolazione >15 anni 22 715,4 465,9 153,9 3.272,9 829,1 95,4 434,1 29,3 326, 267,7 171,2 7.877, 49.23,1 23 717,9 465,1 154,7 3.253,6 84,8 954,2 432,5 288,6 327,9 269,4 172,5 7.877,3 49.28, Variaz. assoluta 2,5 -,8,8-19,3 11,8 3,7-1,6-1,7 1,9 1,6 1,3,3 4,9 Tasso attività (15-64 anni) 22 66,7 65,9 64,1 66,7 62,6 65,2 66,6 66,1 68,7 64, 67,5 65,9 61,3 23 67,3 65,5 65,7 67,1 63,9 65,2 66,2 67,5 71,4 65,7 68,2 66,5 61,7 Diff. (punti %),6 -,4 1,6,4 1,3 -, -,4 1,4 2,7 1,8,7,6,4 Popolazione attiva (forze di lavoro) 22 386,9 242, 79,9 1.739,7 437,4 57,5 227,5 15,7 174,9 14,8 94,8 4.182,1 23.992,5 23 388,6 248,5 82,1 1.728,3 446,7 515,7 223,5 153,5 185,2 145,4 97,8 4.215,4 24.15,3 Variaz. assoluta 1,6 6,5 2,2-11,4 9,3 8,2-4, 2,8 1,2 4,6 3, 33,2 157,8 Occupati 22 372,8 234,7 76,8 1.66, 426,6 489,7 218,9 146,5 169,3 137,8 89,8 4.23, 21.829,3 23 375,3 241,8 79,3 1.649,7 438,3 499,4 213,4 149,4 18,4 143,4 93,3 4.63,7 22.54,2 Variaz. assoluta 2,5 7,1 2,5-1,3 11,6 9,8-5,5 2,8 11,1 5,6 3,5 4,7 225, Persone in cerca di occupazione 22 14,2 7,3 3,1 79,6 1,8 17,9 8,6 4,2 5,6 2,9 5, 159,1 2.163,2 23 13,2 6,8 2,8 78,5 8,5 16,3 1,1 4,2 4,7 2, 4,5 151,7 2.96,1 Variaz. assoluta -,9 -,6 -,2-1,1-2,4-1,5 1,6 -, -,8-1, -,5-7,5-67,2 Tasso di disoccupazione 22 3,7 3, 3,8 4,6 2,5 3,5 3,8 2,8 3,2 2,1 5,3 3,8 9, 23 3,4 2,7 3,5 4,5 1,9 3,2 4,5 2,7 2,6 1,3 4,6 3,6 8,7 Diff. (punti %) -,3 -,3 -,3 -,1 -,6 -,3,7 -,1 -,6 -,8 -,7 -,2 -,3 CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 5

Profili provinciali. Varese Dopo il difficile periodo coinciso con la seconda metà degli anni 9, il mercato del lavoro in provincia di Varese continua in un lento ma apprezzabile miglioramento: anche nel 23 l occupazione si è accresciuta in misura pù che discreta (quasi 7 mila unità, per una variazione del +3,2%), e il tasso di disoccupazione, sceso al 3,4%, ha toccato il valore più basso dell intersa serie storica iniziata nel 1993. Nel corso del 23, a fronte di un aumento di circa 2.5 persone in età lavorativa, e di circa 1.6 persone attive sul mercato del lavoro, il tasso di attività (15-64 anni) è innalzato di oltre mezzo punto (portandosi al 67,3%) mentre quello riferito all intera popolazione oltre i 15 anni di età è rimasto sostanzialmente invariato al 54,1%. Ben diversi, però gli andamenti di maschi e femmine: dei primi, stabile la popolazione in età lavorativa, aumenta però considerevolmente quella presente sul mercato del lavoro e, di conseguenza, il relativo tasso di attività, che per l età da 15 a 65 anni si porta al 78%; le donne, al contrario, pur aumentanto in termini di popolazione, riducono la propria presenza sul mercato del lavoro, sia in valore assoluto (-4.6 unità), sia in termini relativi, con una riduzione del corrispondente tasso di attività, che dai 15 ai 64 anni scende di circa un punto e mezzo (dal 58,1 al 56,7%). Siamo quindi in presenza di una inversione della tendenza alla crescita della partecipazione femminile al mercato del alvoro, che in passato si era invece manifestata praticamente senza interruzioni (tant è che il tasso di attività mostra ancora, rispetto al 1993, un aumento di oltre 7 punti). Andamenti contrapposti si sono avuti anche per l occupazione, aumentata per i maschi di quasi 7 mila unità, diminuita per le donne di oltre 4 mila (+3,2 e -2,7%). Conseguentemente il tasso di occupazione, che nel complesso aumenta di,2 punti (portandosi al 52,3%) aumenta per gli uomini dal 61,9 al 63,9%, mentre diminuisce per le donne (dal 43 al 41,5%). Le persone in cerca di occupazione diminuiscono comunque per entrambi i sessi (anche se in misura più marcata per gli uomini che per le donne), e nel complesso si attestano a 13.2 unità, mille in meno rispetto alla media del 22. Si abbassa anche il tasso di disoccupazione, come si è visto, restando però invariato per le donne (al 5,2%) e scendendo di quasi mezzo punto per gli uomini (dal 2,5 al 2,1%). 4 35 3 25 2 15 Provincia di Varese. Occupati Serie storica 1993-23 1 5 Femmine Maschi 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 14 12 1 8 6 4 2 Provincia di Varese. Tasso di disoccupazione (%). Serie storica 1993-22 Maschi Femmine M+F 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Riprende invece ad aumentare il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni), che si porta dal 6,1 al 7,%, restando invariato per i maschi (5,3%), e salendo, per le donne, dal 6,8 al 9,%. Il positivo andamento dell occupazione ha riguardato sia i dipendenti (+1.7 unità circa), sia gli indipendenti (+8), ma, da un punto di vista setoriale, solo quelli dell industria (+3.4 CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 6

unità); calano invece sia gli agricoli (di quasi mille unità), sia gli occupati nei servizi, sebbene di sole 1 unità. Nell industria la crescita dell occupazione deriva principalmente dal settore delle costruzioni, con quai 3 mila occupati in più, ma è significativo, benchè inferiore (+4 unità circa), l aumento degli occupati nelle attività di trasformazione. Nei servizi, l aumento di circa 5 unità degli occupati nel commercio viene invece vanificato dal calo di circa 6 occupati nelle altre attività terziarie. Ben diverso il bilancio dell intero decennio 1993-23, ma comunque positivo per tutte le componenti dell occupazione, sia per posizione professionale, sia per settore di attività economica. 1% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% % Provincia di Varese. Occupati per settore (composizione %) 1993 23 4 35 3 25 Provincia di Varese. Occupati Serie storica 1993-23 Di conseguenza si modificano sensibilmente le quote di ciascun settore: dallo,7 all 1,2% quella degli occupati agricoli, dal 48,5 al 44,6% quella degli occupati nell industria, dal 5,8 al 54,3% quella degli occupati nei servizi. 2 15 1 5 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Aumentano infatti sia i dipendenti (di quasi 35 mila unità), sia gli indipendenti (di quasi 17 mila), per un totale che sfiora le 52 mila unità (+16%). Da un puntio di vista settoriale aumentano sia gli occupati agricoli (di circa 2 mila unità), sia quelli dell industria (di oltre 1 mila unità, ma praticamenteb tutte nel settore delle costruzioni), sia quelli dei servizi (di quasi 4 mila unità) e tra questi, sia gli occupati nel commerio (+7 mila), che negli altri servizi (quasi +33 mila). CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 7

P.1. Il mercato del lavoro in provincia di Varese (valori ass. in migliaia, tassi %). 1996-23 Occupati Pers. in cerca di lavoro Forze di lavoro Non forze di lavoro (15 anni e +) Popolazione in età lavorativa Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 197,5 131,4 328,8 9,6 12,3 22, 27,1 143,7 35,8 124,3 215,9 34,2 331,4 359,6 691, 1997 22,1 128,2 33,3 8,5 17, 25,6 21,7 145,2 355,8 118,4 215,1 333,5 329, 36,3 689,3 1998 22,7 134,1 336,7 6,3 18,4 24,8 29, 152,5 361,5 122,3 21,6 332,9 331,3 363,1 694,4 1999 21,4 141,3 351,6 7,9 12,9 2,8 218,3 154,2 372,5 122,8 213,2 336, 341, 367,4 78,5 2 217,3 134, 351,3 6,9 12, 18,9 224,3 146, 37,2 121,7 218, 339,6 345,9 363,9 79,9 21 29,1 143,1 352,2 7, 12,1 19,2 216,1 155,3 371,4 124,3 29,8 334,1 34,4 365,1 75,5 22 213,9 158,9 372,8 5,4 8,7 14,2 219,4 167,6 386,9 126,2 22,3 328,5 345,5 369,9 715,4 23 22,8 154,5 375,3 4,8 8,4 13,2 225,6 162,9 388,6 119,9 29,5 329,4 345,5 372,4 717,9 Tasso attività (15 e +) Tasso attività (15-64) Tasso occupazione (totale) Tasso disoccupazione (totale) Tasso disocc. giovanile Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 62,5 4, 5,8 72,5 51,2 61,9 59,6 36,5 47,6 4,6 8,6 6,3 9, 11, 9,9 1997 64, 4,3 51,6 73,4 5,9 62,2 61,4 35,6 47,9 4,1 11,7 7,2 8,5 16,9 12,3 1998 63,1 42, 52,1 73,8 53,3 63,5 61,2 36,9 48,5 3, 12,1 6,8 6,9 24,8 16, 1999 64, 42, 52,6 75, 54, 64,6 61,7 38,5 49,6 3,6 8,4 5,6 1,9 17,4 14, 2 64,8 4,1 52,2 75,1 52,7 64,3 62,8 36,8 49,5 3,1 8,2 5,1 8,5 16,2 12, 21 63,5 42,5 52,6 74,4 54,7 64,7 61,4 39,2 49,9 3,3 7,8 5,2 8,9 15,6 12, 22 63,5 45,3 54,1 75,3 58,1 66,7 61,9 43, 52,1 2,5 5,2 3,7 5,3 6,8 6,1 23 65,3 43,7 54,1 78, 56,7 67,3 63,9 41,5 52,3 2,1 5,2 3,4 5,3 9, 7, Occupati in agricoltura Occupati industria Occupati altre attività Occupati totali Occupati totali Totale Dipendenti Indip. Totale di cui Totale di cui Totale Dipendenti Indip. Agric. Altre attiv. (1.) (1.) (1.) (1.) Trasf. Costruz. (1.) Commercio Altro (1.) (1.) (1.) (%) (%) (%) 1996 3,4 1, 2,4 159,4 135,2 22,3 166,1 41,4 124,6 328,8 254,7 74,1 1, 48,5 5,5 1997 2,1,7 1,4 158,2 134, 22,3 17, 37,5 132,5 33,3 247,3 83,,6 47,9 51,5 1998 3,3,3 3, 153,1 13,1 2,3 18,3 44,9 135,4 336,7 252,1 84,7 1, 45,5 53,6 1999 5,1 1,4 3,8 165, 138,5 23,2 181,5 55,1 126,4 351,6 263,2 88,4 1,5 46,9 51,6 2 5,7 3,5 2,2 155,9 13,6 22,2 189,8 53, 136,8 351,3 264,2 87,2 1,6 44,4 54, 21 4,5 2,6 1,9 154,9 126,3 26,9 192,8 5,7 142,1 352,2 269,3 82,9 1,3 44, 54,7 22 5,3 3, 2,3 163,8 132,1 3,1 23,7 54,4 149,3 372,8 286,6 86,2 1,4 43,9 54,6 23 4,5 1,3 3,1 167,2 132,5 33, 23,7 54,9 148,8 375,3 288,3 87, 1,2 44,6 54,3 CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 8

Profili provinciali. Como Sia pure in modo non del tutto omogeneo in ogni sua componente, il mercato del lavoro in provincia di Como nel corso del 23 ha presentato tendenze generalmente positive, che si possono sintetizzare nell aumento di oltre 7 mila occupati, e nella riduzione di,3 punti del tasso di disoccupazione, sceso al 2,7%. A fronte di un modesto aumento della popolazione in età lavorativa (inferiore alle mille unità), si è notevolmente accresciuto il grado di partecipazione al mercato del lavoro, che ha portato a un aumento di circa 6.5 unità della popolazione attiva, e di un punto e mezzo del tasso di attività riferito all intera popolazione oltre i 15 ani età, passato dal 51,9 al 53,4%. Al contrario, il tasso di attività riferito alla sola popolazione da 15 a 64 anni è diminuito di quasi mezzo punto, segnalando che l incremento delle forze di lavoro ha interessato soprattutto fasce di popolazione anziane. Gli andamenti di cui sopra, inoltre, sono stati di segno opposto per maschi e femmine: per i primi la popolazione attiva aumenta (+7 mila persone) nonostante un calo di oltre 2 mila unità della popolazione complessiva in età di lavoro e il tasso di attività aumenta sia nel complesso (dal 63,1 al 66,8%), sia con riferimento alla sola fascia 15-64 anni (dal 75,8 al 76,9%); per le donne, al contrario, aumenta la popolazione con oltre 15 anni di età (+1.3 persone circa), ma diminuisce la popolazione attiva (sia pure di sole 5 unità circa); per le donne si abbassano quindi i tassi di attività, sia nel complesso (dal 41,4 al 41,%), sia tra i 15 e i 64 anni di età (dal 55,5 al 53,4%). Nonostante gli andamenti di cui sopra, rispetto al 1995, il grado di partecipazione femminile al mercato del lavoro presenta ancora un notevole incremento, mentre quello maschile ne rimane ancora al di sotto. Positivo, sia per gli uomini che per le donne, è stato invece l andamento dell occupazione, ma decisamente più per i primi (aumentati di oltre 6 mila unità) che per le seconde, aumentate di meno di mille unità. Ciò non di meno, tra il 1995 (anno in cui sono stati scorporati i Comuni che hanno costituito la Provincia di Lecco) e il 23, l occupazione femminile ha guadagnato nettamente posizioni, grazie a una crescita media annua dell 1,7%, a fronte di un più modesto +,4% all anno degli uomini. Il forte aumento dell offerta di lavoro maschile 3 25 2 15 1 5 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Provincia di Como. Occupati Serie storica 1995-23 Femmine Maschi 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Provincia di Como. Tasso di disoccupazione (%). Serie storica 1995-22 Maschi Femmine M+F 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 (oltre 7 mila unità) non è stato però totalmente assorbito da pur notevole incremento degli occupati, superiore alle 6 mila unità. Di conseguenza sono aumentati gli uomini in cerca di occupazione (di circa 8 unità), nonché il relativo tasso di disoccupazione (dall 1,1 all 1,6%). Il contrario è avvenuto per le donne: in diminuzione l offerta, in aumento, sia pure molto moderato la domanda, e, conseguentemente una riduzione della disoccupazione, sia in valore assoluto (di circa 1.4 unità), sia in ter- CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 9

mini relativi (dal 5,8 al 4,4%, il valore più basso dell intera serie storica disponibile). Il negativo andamento della disoccupazione maschile va comunque letto alla luce di due considerazioni: innanzitutto che essa resta comunque su valori molto modesti, e in secondo luogo, che l aumento dell ultimo anno ha riguardato soprattutto fasce anziane della popolazione residente. 1% 9% 8% 7% 6% Provincia di Como. Occupati per settore (composizione %) 5% 3 Provincia di Como. Occupati Serie storica 1995-23 4% 3% 2% 1% 25 % 1995 23 2 15 1 5 Modesto, anche nel più lungo periodo, lo spostamento di quote tra i due settori: rispetto al 1995 quella dell industria si riduce di appena due punti, quella dei servizi ne guadagna appena uno e mezzo. 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 L aumento dei livelli occupazionali si è concentrato, innanzitutto, sulla componente alle dipendenze (+8.7 unità circa), mentre quella indipendente ha segnato un calo di circa 1.6 unità. Tutti positivi, invece, gli andamenti settoriali: circa 6 occupati in più in agricoltura, 4.3 in più nell industria, 2.2 in più nei servizi; nell industria aumentano sia gli occupati nelle attività di trasformazione (+2.7) che in quella delle costruzioni (+3.2); nei servizi, sia nel commercio (+2.), che nelle altre attività terziarie (+2). Gli andamenti dell ultimo anno rafforzano quindi la posizione di preminenza dell occupazione industriale nell ambito della provincia di Como, che recupera una quota (49,6%) superiore a quella degli occupati nei servizi (48,8%). CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 1

P.2. Il mercato del lavoro in provincia di Como (valori ass. in migliaia, tassi %). 1996-23 Occupati Pers. in cerca di lavoro Forze di lavoro Non forze di lavoro (15 anni e +) Popolazione in età lavorativa Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 14,7 76,6 217,3 3,7 6,2 9,9 144,4 82,8 227,2 72,1 15,4 222,5 216,5 233,2 449,7 1997 144,7 8,5 225,3 3,3 7,5 1,8 148, 88, 236, 72,4 144,6 217, 22,4 232,6 453, 1998 145,3 84,5 229,8 4,2 8,9 13,1 149,6 93,4 242,9 69,1 137,5 26,6 218,7 23,8 449,5 1999 14,9 79,7 22,6 4,6 7,5 12,1 145,5 87,2 232,7 73,2 145, 218,2 218,7 232,2 45,9 2 147,2 86,3 233,5 2,5 5,4 8, 149,7 91,8 241,5 69,8 145,8 215,6 219,5 237,6 457,1 21 146,8 95,4 242,1 2,3 4,9 7,3 149,1 1,3 249,4 76,3 139,3 215,6 225,4 239,6 465, 22 141,3 93,4 234,7 1,6 5,7 7,3 143, 99,1 242, 83,7 14,1 223,9 226,7 239,2 465,9 23 147,5 94,3 241,8 2,4 4,3 6,8 149,9 98,6 248,5 74,7 142, 216,6 224,6 24,5 465,1 Tasso attività (15 e +) Tasso attività (15-64) Tasso occupazione (totale) Tasso disoccupazione (totale) Tasso disocc. giovanile Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 66,7 35,5 5,5 76,4 45,6 61,3 65, 32,8 48,3 2,6 7,5 4,4 4,9 12,1 8,1 1997 67,2 37,8 52,1 77,4 48,1 63,1 65,7 34,6 49,7 2,2 8,5 4,6 5,8 14,7 9,7 1998 68,4 4,4 54, 79,1 5, 64,7 66,5 36,6 51,1 2,8 9,5 5,4 4,9 17,4 1,5 1999 66,5 37,6 51,6 76,7 47,7 62,5 64,4 34,3 48,9 3,2 8,6 5,2 7,2 12,7 9,7 2 68,2 38,6 52,8 78,1 49,3 63,9 67,1 36,3 51,1 1,7 5,9 3,3 3,2 1,7 6,4 21 66,1 41,9 53,6 78,1 54, 66,2 65,1 39,8 52,1 1,6 4,9 2,9 3,5 6,7 4,9 22 63,1 41,4 51,9 75,8 55,5 65,9 62,3 39, 5,4 1,1 5,8 3, 3, 9,3 5,8 23 66,8 41, 53,4 76,9 53,4 65,5 65,7 39,2 52, 1,6 4,4 2,7 4,2 7,1 5,5 Occupati in agricoltura Occupati industria Occupati altre attività Occupati totali Occupati totali Totale Dipendenti Indip. Totale di cui Totale di cui Totale Dipendenti Indip. Agric. Altre attiv. (1.) (1.) (1.) (1.) Trasf. Costruz. (1.) Commercio Altro (1.) (1.) (1.) (%) (%) (%) 1996 2,9 1,5 1,4 112, 92,3 18,7 12,4 32,2 7,2 217,3 166,2 51,1 1,3 51,6 47,1 1997 2,9 1,4 1,5 116, 89,8 23,9 16,3 35,3 71, 225,3 17,2 55,1 1,3 51,5 47,2 1998 3,7 1,4 2,3 112, 9,3 2,2 114,2 36,8 77,4 229,8 169,9 59,9 1,6 48,7 49,7 1999 2,3 1,3 1, 14,5 84,5 19,2 113,8 31,6 82,1 22,6 166,3 54,3 1, 47,4 51,6 2 2,3 1, 1,3 17,1 88,3 17,9 124,1 37,9 86,2 233,5 178,2 55,3 1, 45,9 53,1 21 3,4 1,7 1,7 118,3 94,2 21,8 12,5 37,1 83,4 242,1 185,1 57,1 1,4 48,8 49,8 22 3,2 1,8 1,4 115,7 94,9 18,6 115,9 3,7 85,2 234,7 179,4 55,3 1,4 49,3 49,4 23 3,8 2, 1,8 12, 97,6 21,8 118, 32,7 85,3 241,8 188,1 53,7 1,6 49,6 48,8 CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 11

Profili provinciali. Sondrio Dopo l andamento non brillante del 22 (quando il tasso di disoccupazione aveva mostrano un sensibile innalzamento), nel corso del 23 il mercato del lavoro in provincia di Sondrio ha manifestato apprezzabili segni di recupero, anche se non in modo generalizzato a tutte le componenti. In particolare si segnala il discreto aumento dell occupazione (aumentata di circa 2.5 unità) e il contemporaneo calo della disoccupazione (dal 3,8 al 3,5%), compresa quella giovanile, pur in presenza di un maggior grado di partecipazione al mercato del lavoro da parte della popolazione residente. In provincia di Sondrio nel corso del 23 la popolazione in età di lavoro (con almeno 15 anni di età), è aumentata di circa 8 persspne (5 maschi, 3 femmine); ben superiore è stato invece l aumento delle forze di lavoro, aumentate di circa 2.2 unità (1.2 uomini, mille donne) e pervenute al valore record di oltre 82 mila unità. Ciò è avvenuto grazie a un aumento del tasso di partecipazione al mercato del lavoro, sia dell intera popolazione in età lavorativa (dal 51,9 al 53,1%), sia della popolazione da 15 a 64 anni di età (dal 64,1 al 65,7%); entrambi i tassi di attività aumentano di circa un punto sia per maschi che per femmine, tranne quello femminile della popolazione da 15 a 64 anni, che aumenta di quasi due punti. 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Provincia di Sondrio. Occupati Serie storica 1993-23 Femmine Maschi 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 La maggiore offerta di lavoro (+2.2 unità) è stata interamente assorbita dalla domanda (+2.5 unità): anzi, questa è stata finanche superiore all offerta, determinando un saldo negativo delle persone in cerca di occupazione, diminuite, sia pure di sole 2 unità. Grazie a ciò si è abbassato anche il tasso di disoccupazione, passato dal 3,8 al 3,5%. 14 12 1 8 6 4 2 Provincia di Sondrio. Tasso di disoccupazione (%). Serie storica 1993-23 Maschi Femmine M+F 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 La disoccupazione ha però avuto andamenti contrapposti per maschi e femmine: per i primi in aumento, per le seconde in riduzione. Gli uomini in cerca di lavoro sono infatti aumentati di circa 2 unità, e il relativo tasso di disoccupazione è passato dal 2,6 al 2,9%; per le donne, al contrario, la disoccupazione è diminuita di circa 4 unità, e il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,6 al 4,3%. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni) è anch esso diminuito (dal 9,1 all 8,6%), scendendo di mezzo punto circa sia per i maschi (dal 7,9 al 7,4%) che per le femmine (dal 1,5 al 1,1%). Nel complesso i livelli provinciali della disoccupazione restano quindi apprezzabilmente bassi e per lo più in riduzione: ancora leggermente superiori ai minimi dell anno 2, ma notevolmente al di sotto rispetto ai valori medi della seconda metà degli anni 9. L'aumento delle persone occupate ha riguardato sia i dipendenti (+7 unità circa), sia gli CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 12

indipendenti (+1.8); questi ultimi confermano la dinamica più sostenuta rispetto ai dipendenti, che si manifesta anche nel mediolungo periodo (nell ultimo decennio:+11,4% i dipendenti, +15,9% gli indipendenti). 9 8 7 Provincia di Sondrio. Occupati Serie storica 1993-23 (-2 occupati circa) e settore industriale (-2.1) hanno invece avuto andamenti negativi; nell industria, in particolare, gli occupati sono diminuiti sia nelle attività di trasformazione (-6 unità circa) che in quelle delle costruzioni (mille in meno). Ciò ha ulteriormente spostato a favore dei servizi i rapporti di composizione degli occupati provinciali: questi raggiungono infatti il 64,8%, portando a 5,7 punti il guadagno di quota rispetto al 1993; gli occupati nell industria scendono invece al 3,5% (quasi 5 punti in meno rispetto al 1993), e quelli in agricoltura al 4,8% (,8 punti in meno rispetto all anno di inizio della serie storica in esame). 6 5 4 3 2 1 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Provincia di Sondrio. Occupati per settore (composizione %) 1% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% % 1993 23 Da un punto di vista settoriale, invece, l aumento dell occupazione non è stato altrettanto uniforme, riguardando solo gli occupati nei servizi, aumentati di circa 4.8 unità: 2.5 nel commercio, 2.3 nelle altre attività terziarie. CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 13

P.3. Il mercato del lavoro in provincia di Sondrio (valori ass. in migliaia, tassi %). 1996-22 Occupati Pers. in cerca di lavoro Forze di lavoro Non forze di lavoro (15 anni e +) Popolazione in età lavorativa Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 46,5 24,9 71,4 1,6 2,9 4,6 48,1 27,8 76, 26,5 49,5 75,9 74,6 77,3 151,9 1997 48,4 25,1 73,5 1,9 2,6 4,5 5,3 27,7 78, 24,5 49,2 73,7 74,8 76,9 151,7 1998 47,8 26,2 73,9 1,7 3,2 4,8 49,4 29,3 78,7 24,4 49,1 73,5 73,8 78,4 152,2 1999 47,4 26,8 74,2 1,4 2,3 3,7 48,8 29,2 77,9 25,4 5,1 75,6 74,2 79,3 153,5 2 46,5 28,9 75,4,9 1,2 2,2 47,5 3,1 77,6 26,1 48,2 74,3 73,6 78,3 151,8 21 46,3 3,9 77,2,9 1,4 2,4 47,3 32,4 79,6 27, 45, 72, 74,3 77,4 151,7 22 46,4 3,4 76,8 1,3 1,8 3,1 47,7 32,2 79,9 27,6 46,4 74, 75,3 78,6 153,9 23 47,5 31,8 79,3 1,4 1,4 2,8 48,9 33,2 82,1 26,9 45,6 72,5 75,8 78,9 154,7 Tasso attività (15 e +) Tasso attività (15-64) Tasso occupazione (totale) Tasso disoccupazione (totale) Tasso disocc. giovanile Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 64,5 36, 5, 74,4 46,3 6,9 62,4 32,2 47, 3,4 1,5 6, 6,3 16,4 1,8 1997 67,2 36, 51,4 77, 45,5 61,8 64,6 32,6 48,4 3,9 9,4 5,8 6,7 18,2 11,5 1998 66,9 37,4 51,7 75,5 46,3 61,2 64,7 33,4 48,6 3,4 1,8 6,1 6,4 15,8 1,9 1999 65,7 36,8 5,8 76, 47,5 62,1 63,9 33,8 48,3 2,8 8, 4,8 4,8 12,3 8,3 2 64,5 38,4 51,1 74,3 48,8 61,8 63,3 36,9 49,7 2, 4,1 2,8 3,5 6,7 5,1 21 63,6 41,8 52,5 74,2 52,6 63,6 62,4 4, 5,9 2, 4,5 3, 5,8 8,2 6,9 22 63,3 41, 51,9 74,9 52,9 64,1 61,7 38,7 49,9 2,6 5,6 3,8 7,9 1,5 9,1 23 64,6 42,1 53,1 76, 54,8 65,7 62,7 4,3 51,3 2,9 4,3 3,5 7,4 1,1 8,6 Occupati in agricoltura Occupati industria Occupati altre attività Occupati totali Occupati totali Totale Dipendenti Indip. Totale di cui Totale di cui Totale Dipendenti Indip. Agric. Altre attiv. (1.) (1.) (1.) (1.) Trasf. Costruz. (1.) Commercio Altro (1.) (1.) (1.) (%) (%) (%) 1996 2,6 1,2 1,4 24, 12,7 9,8 44,8 12,7 32, 71,4 5,6 2,8 3,7 33,6 62,7 1997 3,5 1,2 2,3 28, 15,2 11,5 42, 11,1 3,8 73,5 55,3 18,1 4,8 38,1 57,1 1998 2,8 1,4 1,4 29,4 17,8 1,4 41,7 1,7 31,1 73,9 55, 18,9 3,7 39,8 56,5 1999 3,6 2,2 1,4 28,8 17,5 1,4 41,8 11,2 3,6 74,2 55,8 18,4 4,9 38,8 56,3 2 3,9 2,2 1,7 27,7 17,7 8,8 43,8 9,1 34,8 75,4 56,6 18,8 5,1 36,8 58,1 21 3,9 1,7 2,1 26,8 15,6 9,6 46,6 9,2 37,4 77,2 57,5 19,7 5, 34,7 6,3 22 4, 1,6 2,4 26,2 16, 9,2 46,6 12,3 34,3 76,8 56,2 2,7 5,2 34,2 6,7 23 3,8 1,6 2,2 24,2 15,4 8,1 51,4 14,8 36,5 79,3 56,9 22,4 4,8 3,5 64,8 CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 14

Profili provinciali. Milano La provincia di Milano, per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel corso del 23 ha conosciuto una fase involutiva, condizionata, in primo luogo, dalla riduzione della popolazione in età lavorativa, nonché delle forze di lavoro; Ciò ha attenuato gli effetti del calo dell occupazione (che per la prima volta ha riguardato il settore dei servizi), mantenendo pressoché invariato il rapporto tra domanda e offerta, in uno scenario, però, al ribasso. Nella media del 23 la popolazione milanese in età superiore ai 15 anni, è diminuita di oltre 19 mila unità, equamente distribuite tra maschi e femmine (rispettivamente per - 9.5 e -9.8 unità). Un leggero aumento (dal 66,7 al 67,1%) del tasso di attività della popolazione da 15 a 64 anni (+,4 punti, sia per i maschi che per le femmine), e una sostanziale invarianza del tasso riferito all intera popolazione con oltre 15 anni (53,1%), hanno consentito di contenere il calo delle forze di lavoro, pari complessivamente a poco più di 11 mila unità (di cui, -8.6 uomini, -2.8 donne). A questa riduzione dell offerta ha fatto riscontro una riduzione della domanda di valore molto simile: gli occupati sono infatti diminuiti di 1.3 unità, di cui 9.9 maschi e 4 femmine. 18 16 14 12 1 8 6 4 2 Provincia di Milano. Occupati Serie storica 1995-23 Femmine Maschi 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Per i primi, ciò ha comportato un incremento delle persone in cerca di lavoro di circa 1.3 unità, mentre per le seconde si è avuta una riduzione delle persone disoccupate di circa 2.4 unità. Il calo complessivo di 1.1 persone in cerca di lavoro ha consentito una leggera riduzione del tasso di disoccupazione (dal 4,6 al 4,5%), ma andamenti contrapposti per maschi e femmine: in aumento per i primi (dal 3,6 al 3,7%), in calo per le seconde (dal 6, al 5,7%). 12 1 8 6 4 2 Provincia di Milano. Tasso di disoccupazione (%). Serie storica 1995-23 Maschi Femmine M+F 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23. La simultanea debolezza di domanda e offerta di lavoro ha quindi finanche consentito una riduzione complessiva dello squilibrio, ma in un contesto a dir poco involutivo, e comunque con una penalizzazione della componente maschile.. La riduzione complessiva della disoccupazione, inoltre, non ha impedito un aumento di quella giovanile (15-29 anni di età), il cui tasso aumenta di,2 punti (dal 9,8 al 1,%), anche in questo caso, però, con andamenti differenziati per maschi e femmine: dall 8,6 al 9,6% per i primi, dall 11,2 al 1,5% per le seconde. Gli andamenti differenziati tra uomini e donne, infine, hanno determinato per gli uomini un abbassamento del tasso di occupazione (dal 61,8 al 61,5%), e per le donne un suo aumento (dal 4,5 al 4,7%). CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 15

Il negativo andamento dell occupazione ha risentito, in modo particolare del calo degli occupati nel settore terziario, di poco inferiore alle 15 mila unità: è la prima volta dal 1995 che il settore dei servizi (che assorbe quasi due terzi degli occupati milanesi) riduce i propri livelli occupazionali; inoltre, ciò è avvenuto nonostante un aumento degli occupati nel commercio (di oltre mille unità), ampiamente annullato dalla riduzione di quasi 16 mila occupati nell insieme degli altri servizi. Anche se occorre sempre tenere presente che gli occupati qui considerati si riferiscono alla popolazione residente in provincia di Milano, e non agli addetti nelle attività localizzate nella stessa provincia, questo andamento lancia un campanello d allarme sulla capacità del settore terziario di svolgere, anche in futuro, la funzione trainante nell economia provinciale e per ill mercato del lavoro provinciale. Questo ovviamente, modifica solo marginalmente gli assetti strutturali dell occupazione milanese, concentrata per quasi due terzi del totale nelle attività dei servizi (65,4%, oltre 6 punti in più rispetto al 1995), per circa un terzo nell industria (33,9%, 6,4 punti in meno rispetto al 1995) e per il solo,7% in agricoltura. 1% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% Provincia di Milano. Occupati per settore (composizione %) 2% 18 Provincia di Milano. Occupati Serie storica 1995-23 1% % 1995 23 16 14 12 1 8 6 4 2 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Al contrario, e inaspettatamente, aumentano gli occupati nell industria di circa 3.7 unità, delle quali 2.5 nelle attività di trasformazione; e infine aumentano, sia pure di sole 6 unità, gli occupati in agricoltura. Tali andamenti hanno leggermente modificato i rapporti di composizione settoriale dell occupazione, spostando una quota di circa mezzo punto dai servizi ai settori primario e secondario. CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 16

P.4. Il mercato del lavoro in provincia di Milano (valori ass. in migliaia, tassi %). 1996-23 Occupati Pers. in cerca di lavoro Forze di lavoro Non forze di lavoro (15 anni e +) Popolazione in età lavorativa Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 941, 617,6 1.558,6 54,1 77,6 131,8 995,2 695,2 1.69,4 549,4 993,7 1.543, 1.544,5 1.688,9 3.233,4 1997 932,3 612,6 1.544,9 48,2 74,4 122,5 98,5 686,9 1.667,4 563,9 1.8,4 1.572,3 1.544,3 1.695,3 3.239,7 1998 937,2 636,1 1.573,3 45,9 64,6 11,5 983,1 7,7 1.683,8 566,4 994,4 1.56,8 1.549,4 1.695,1 3.244,6 1999 934,5 651,3 1.585,8 4,4 53,2 93,6 974,9 74,4 1.679,4 569,7 979,9 1.549,7 1.544,7 1.684,3 3.229, 2 944,6 661,6 1.66,2 35,7 52,8 88,5 98,3 714,4 1.694,8 57,2 967,1 1.537,2 1.55,5 1.681,5 3.232, 21 96,6 667,8 1.628,5 35,6 43,7 79,3 996,2 711,5 1.77,7 563,9 976,4 1.54,3 1.56,1 1.687,9 3.248, 22 969,1 691, 1.66, 35,8 43,8 79,6 1.4,8 734,8 1.739,7 563,2 97,1 1.533,3 1.568,1 1.74,9 3.272,9 23 959,1 69,6 1.649,7 37,1 41,4 78,5 996,2 732, 1.728,3 562,4 963, 1.525,4 1.558,6 1.695,1 3.253,6 Tasso attività (15 e +) Tasso attività (15-64) Tasso occupazione (totale) Tasso disoccupazione (totale) Tasso disocc. giovanile Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F Maschi Femmine M+F 1996 64,4 41,2 52,3 74,2 51,7 63, 6,9 36,6 48,2 5,4 11,2 7,8 14,6 19,7 17, 1997 63,5 4,5 51,5 73,6 51,3 62,4 6,4 36,1 47,7 4,9 1,8 7,3 14,3 18,9 16,4 1998 63,4 41,3 51,9 73,9 53,1 63,5 6,5 37,5 48,5 4,7 9,2 6,6 11, 16,7 13,6 1999 63,1 41,8 52, 74,1 53,9 64, 6,5 38,7 49,1 4,1 7,5 5,6 9,6 12,1 1,7 2 63,2 42,5 52,4 74,8 55,1 65, 6,9 39,3 49,7 3,6 7,4 5,2 1, 13,1 11,4 21 63,9 42,2 52,6 75,8 55,3 65,6 61,6 39,6 5,1 3,6 6,1 4,6 8,6 8,4 8,5 22 64,1 43,1 53,2 76,3 56,9 66,7 61,8 4,5 5,7 3,6 6, 4,6 8,6 11,2 9,8 23 63,9 43,2 53,1 76,7 57,3 67,1 61,5 4,7 5,7 3,7 5,7 4,5 9,6 1,5 1, Occupati in agricoltura Occupati industria Occupati altre attività Occupati totali Occupati totali Totale Dipendenti Indip. Totale di cui Totale di cui Totale Dipendenti Indip. Agric. Altre attiv. (1.) (1.) (1.) (1.) Trasf. Costruz. (1.) Commercio Altro (1.) (1.) (1.) (%) (%) (%) 1996 6,4 2,1 4,2 618,2 519,2 81,1 934, 241,1 693, 1.558,6 1.174,5 384,1,4 39,7 59,9 1997 6, 2,8 3,2 579,2 49,9 71,5 959,7 252,9 76,8 1.544,9 1.177,2 367,6,4 37,5 62,1 1998 8,2 3,1 5,1 584, 492,4 71,4 981, 261, 72,1 1.573,3 1.187,9 385,4,5 37,1 62,4 1999 6, 2,2 3,8 572,8 475, 79,5 1.7, 265,8 741,2 1.585,8 1.19,1 395,7,4 36,1 63,5 2 7,9 3,6 4,2 548,5 45,8 81,2 1.49,9 269,8 78, 1.66,2 1.198,1 48,1,5 34,1 65,4 21 9,4 4,3 5,1 533,4 434,2 82,9 1.85,7 266,8 818,9 1.628,5 1.228,3 4,1,6 32,8 66,7 22 1,4 4,8 5,5 556, 448,4 89,7 1.93,7 261,3 832,4 1.66, 1.278,1 382,,6 33,5 65,9 23 11, 4,6 6,3 559,7 45,9 9, 1.79,1 262,6 816,5 1.649,7 1.269,5 38,3,7 33,9 65,4 CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 17

Profili provinciali. Bergamo Il mercato del lavoro in provincia di Bergamo, tradizionalmente una realtà fra le più dinamiche della Lombardia, nel corso del 23 ha beneficiato di una apprezzabile ripresa della domanda di lavoro; ciò ha consentito di assorbile la maggiore offerta, aumentata per effetto sia dell incremento della popolazione in età lavorativa, sia del relativo tasso di attività. Questo ha consentito di recuperare il negativo andamento del 22 e di portare la disoccupazione al di sotto del 2%. La popolazione in età di lavoro (dai 15 anni in su) è aumentata di quasi 12 mila unità (8 mila uomini, 4 mila donne). 5 Provincia di Bergamo. Occupati Serie storica 1995-23 A fronte di ciò, un aumento di circa,4 punti del tasso di attività complessivo (dal 52,8 al 53,1%) ha determinato un incremento più che proporzionale delle forze di lavoro, aumentate di oltre 9 mila unità (all incirca 5 mila uomini e 4 mila donne). Va osservato che mentre il tasso di attività riferito all intera popolazione con oltre 15 anni di età è aumentato per le donne (dal 38,6 al 39,2%) e diminuito per gli uomini (dal 67,5 al 67,4%), quello riferito alla popolazione da 15 a 64 anni è aumentato per entrambe le componenti di 1,3 punti, portandosi, per l insieme di maschi e femmine, dal 62,6 al 63,9%. E inoltre interessante osservare come, rispetto al 1995, l aumento del grado di partecipazione al mercato del lavoro non abbia interessato solo la componente femminile (+3,7 punti), ma, in misura del tutto analoga quella maschile (+3,5 punti). L intero incremento dell offerta di lavoro è stato assorbito dalla domanda di lavoro, come mostra l incremento di circa 11.6 occupati (7.2 uomini e 4.5 donne); il tasso di occupazione, aumentato di,6 punti, si è così portato al 52,1%, poco al di sotto del massimo storico (52,3%), toccato nel 1999. Lo scarto tra l aumento delle forze di lavoro e quello degli occupati, ha consentito una riduzione delle persone in cerca di lavoro di circa 2.4 unità, in massima parte uomini (2.1 unità). Conseguentemente si è avuto anche un abbassamento del tasso di disoccupazione (dal 2,5 all 1,9%), anche questo vicino al minimo storico (1,8%) toccato nel 21. 45 4 35 3 25 2 15 1 Femmine 5 Maschi 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 8 7 6 5 4 3 2 Provincia di Bergamo. Tasso di disoccupazione (%). Serie storica 1995-23 1 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Maschi Femmine M+F Particolarmente marcata la riduzione della disoccupazione maschile, il cui tasso si è portato al livello, mai raggiunto, del solo,5%. Le donne, al 4,2%, restano invece di sopra di oltre un punto rispetto al minimo storico (3,1%) toccato nel 21. In forte calo appare anche la disoccupazione giovanile (15-29 anni), il cui tasso scende dal 4,2 al 3,5%, ancorché grazie solo alla componente maschile (dal 3,2 all 1,6%), mentre CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 18

per quella femminile si registra un leggero innalzamento (dal 5,4 al 5,6%). 5 45 4 35 3 Provincia di Bergamo. Occupati Serie storica 1995-23 Tutto ciò ha spostato ulteriormente i rapporti di composizione settoriale dell occupazione a favore delle attività terziarie, la cui quota si porta al 48,5%, arrivando quasi a eguagliare quella degli occupati nell industria (49,%): nel 1995 tra le quote dei due settori (53,3 a 44,9%) vi era uno scarto di 8,4 punti, scesi nel 23 a solo mezzo punto. L aumento dell occupazione, infine, ha riguardato sia i dipendenti, aumentati di quasi 1 mila unità, che gli indipendenti (+1.8), nella misura rispettivamente del +3,1 e del +1,7%. 25 2 15 1 5 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 Provincia di Bergamo. Occupati per settore (composizione %) 1% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% % 1995 23 La crescita dell occupazione si è concentrata nei settori agricolo (+2.3 unità) e dei servizi (+1.3); al contrario gli occupati nell industria sono diminuiti di circa mila unità, nonostante un aumento di 1.3 occupati nelle costruzioni. Nei servizi l aumento si è concentrato in massima parte nel settore del commercio (+9.4 unità) e per sole 9 unità in tutti gli altri comparti. CISL USR Lombardia Sito internet: www.lombardia.cisl.it - Pubblicazioni - Foglio Informativo 19