Rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro Ottobre 2001

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1 Rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro dicembre 2001 Per evitare la concomitanza con le operazioni censuarie, la settimana di riferimento dell'indagine sulle forze di lavoro relativa a ottobre 2001 è stata anticipata al settembre. Per motivi di uniformità con il passato e per facilitare i confronti da parte degli utilizzatori, nel seguito i dati vengono comunque presentati con la dizione "ottobre". L'offerta di lavoro ha registrato in ottobre un aumento, rispetto allo stesso mese del 2000, dello 0,4 per cento ( unità). Rispetto a luglio 2001, al netto dei fattori stagionali, l offerta ha manifestato una marginale crescita congiunturale pari allo 0,1 per cento. Il numero di occupati nell'ottobre 2001 è risultato pari a unità. Il ritmo di crescita su base annua dell'occupazione è stato pari all'1,2 per cento ( unità), in decelerazione in confronto al recente passato. Il rallentamento ha riflesso sia il calo dell'agricoltura e dell'industria in senso stretto sia la crescita meno accentuata delle costruzioni e dei servizi. In termini destagionalizzati e in confronto a luglio 2001, l'occupazione nell'insieme del territorio nazionale ha registrato un aumento dello 0,3 per cento. Il numero delle persone in cerca di occupazione è diminuito in ottobre, rispetto a un anno prima, del 6,6 per cento ( unità). La riduzione tendenziale del numero dei disoccupati ha continuato a riguardare tutte le ripartizioni. Il tasso di disoccupazione si è ridotto dal 10,0 per cento dell'ottobre 2000 all'attuale 9,3 per cento. Al netto dei fattori stagionali, il numero delle persone in cerca di occupazione è diminuito, rispetto a luglio 2001, del 2,3 per cento e il tasso di disoccupazione è risultato pari al 9,2 per cento. Ufficio della comunicazione tel Centro di informazione statistica tel Informazioni e chiarimenti Servizio Formazione e lavoro Roma, Via Ravà Mario Albisinni, tel Infolav@istat.it Prossimo comunicato: 27 marzo 2002 Tabella 1. Forze di lavoro per condizione e ripartizione geografica e occupati per settore di attività economica (migliaia di unità) DATI NON DESTAGIONALIZZATI DATI DESTAGIONALIZZATI Condizione e settore di attività ec o- Variazioni su 00 Variazioni su Luglio 01 nomica assoluti assolute percentuali assoluti assolute percentuali ITALIA Forze di lavoro , ,1 Occupati , ,3 Agricoltura , ,0 Industria in senso stretto , ,1 Costruzioni , ,6 Servizi , ,5 Persone in cerca di occupazione , ,3 Tasso di disoccupazione 9,3-0,7 9,2-0,2 NORD Forze di lavoro , ,3 Occupati , ,5 Persone in cerca di occupazione , ,6 Tasso di disoccupazione 3,9-0,4 3,8-0,2 CENTRO Forze di lavoro , ,2 Occupati , ,3 Persone in cerca di occupazione , ,7 Tasso di disoccupazione 7,2-0,5 7,0-0,5 MEZZOGIORNO Forze di lavoro , ,2 Occupati , ,0 Persone in cerca di occupazione , ,8 Tasso di disoccupazione 19,0-1,1 19,0-0,1

2 Figura 1 - Occupati in complesso (migliaia di unità) Dati osservati Dati destagionalizzati G 93 G 94 G 95 G 96 G 97 G 98 G 99 G 00 G 01 Figura 2 - Occupati per ripartizione geografica (dati destagionalizzati, numeri indice, media 1995=100) Figura 3 - Occupati per settore di attività (dati destagionalizzati, numeri indice, media 1995=100) Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Altre Attività Nord Centro Mezzogiorno G 95 G 98 G 01 G 95 G 98 G 01 2

3 Figura 4 - Persone in cerca di occupazione (migliaia di unità) Dati osservati Dati destagionalizzati 2100 G 93 G 94 G 95 G 96 G 97 G 98 G 99 G 00 G 01 Figura 5 - Persone in cerca di occupazione per ripartizione geografica (dati destagionalizzati, numeri indice, media 1995=100) Nord Centro Mezzogiorno 60.0 G 95 G 96 G 97 G 98 G 99 G 00 G 01 3

4 Quadro nazionale Occupazione per posizione e sesso In ottobre la crescita su base annua dell'offerta di lavoro ha sintetizzato la flessione dello 0,2 per cento ( unità) della componente maschile più che compensata dall'aumento dell'1,2 per cento ( unità) di quella femminile. Nella media del 2001 l'offerta di lavoro ha registrato un incremento dello 0,9 per cento, pari a unità in più rispetto al 2000 (Tab. 11). Nella classe di età tra 15 e 64 anni, la moderata crescita delle forze di lavoro, a fronte di una nuova lieve dimunuzione della corrispondente popolazione, ha indotto un contenuto aumento del tasso di attività passato dal 60,5 per cento de l- l'ottobre 2000 all'attuale 60,8 per cento. Nella media del 2001 lo stesso indicatore ha manifestato un miglioramento, rispetto al 2000, di cinque decimi di punto: dal 59,9 al 60,4 per cento (Tab. 10). Nel corso dell'anno il ritmo di crescita tendenziale dell'occupazione si è progressivamente ridotto portandosi in ottobre, come detto, all'1,2 per cento. Nella media del 2001 l'occupazione è aumentata del 2,1 per cento, pari a unità in più in confronto alla media del 2000 (Tab. 11). Il tasso di occupazione della popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni è risultato nell'ottobre 2001 pari al 55,0 per cento, sei decimi di punto più elevato rispetto a un anno prima. Il tasso di occupazione giovanile (15-24 anni) è diminuito, nell'arco di un anno, dal 26,5 al 25,8 per cento. Nella media del 2001 il rapporto tra gli occupati e la popolazione in età lavorativa si è posizionato al 54,6 per cento (53,5 per cento nel 2000); quello tra gli occupati in età tra 15 e 24 anni e la corrispondente popolazione è rimasto sostanzialmente inalterato (Tab. 10). Nell'ottobre 2001 le posizioni lavorative dipendenti hanno moderato la dinamica espansiva segnalando un tasso di crescita tendenziale dell'1,9 per cento (Tab. 14); quelle indipendenti, dopo sei consecutivi trimestri di crescita, hanno registrato un calo dello 0,7 per cento (Tab. 15). Nella media del 2001 l'occupazione dipendente è aumentata, rispetto al 2000, del 2,5 per cento ( unità); quella autonoma dello 0,8 per cento ( unità). Nell'ottobre 2001, con riguardo all'occupazione dipendente, il contributo di quella Tabella 2. Occupati dipendenti per carattere dell occupazione e tipologia di orario (migliaia di unità) Carattere dell occupazione e tipologia di orario VALORI ASSOLUTI VARIAZIONI 2001 su 2000 Assolute Percentuali Permanente a tempo pieno ,0 A termine e/o a tempo parziale ,0 Permanenti a tempo parziale ,1 A termine a tempo pieno ,9 A termine a tempo parziale ,0 Totale dipendenti ,9 permanente a tempo pieno è stato determinante. In confronto a ottobre 2000 l'incremento dell'occupazione dipendente è stato di unità, a sintesi dell'aumento di unità a tempo pieno e durata indeterminata e della riduzione di unità a termine e/o a tempo parziale. Nella media del 2001 l'occupazione dipendente a tempo pieno e indeterminato ha registrato, rispetto al 2000, una crescita di unità; quella a termine e/o a tempo parziale ha segnato un aumento di unità. 4

5 Tabella 3. Occupati dipendenti a termine per sesso, classe di età, ripartizione geografica e settore di attività economica (migliaia di unità) assoluti Incidenza % sul totale assoluti Incidenza % sul totale Totale , ,6 Maschi 829 9, ,1 Femmine , , anni , ,4 35 anni e oltre 681 7, ,6 Nord 657 8, ,3 Nord-ovest 361 7, ,7 Nord-est 296 9, ,2 Centro 295 9, ,9 Mezzogiorno , ,3 Agricoltura , ,7 Industria 436 8, ,0 In senso stretto 305 7, ,7 Costruzioni , ,1 Servizi , ,5 Tabella 4. Occupati dipendenti a tempo parziale per sesso, classe di età, ripartizione geografica e settore di attività economica (migliaia di unità) assoluti Incidenza % sul totale assoluti Incidenza % sul totale Totale , ,5 Maschi 338 3, ,2 Femmine , , anni , ,2 35 anni e oltre 765 8, ,0 Nord 750 9, ,2 Nord-ovest 410 8, ,6 Nord-est , ,0 Centro 274 8, ,3 Mezzogiorno 348 8, ,3 Agricoltura 98 20, ,6 Industria 232 4, ,3 In senso stretto 184 4, ,5 Costruzioni 48 4,8 36 3,5 Servizi , ,3 5

6 In confronto a ottobre 2000 il lavoro a termine (con orario a tempo pieno o parziale) ha manifestato nel complesso un calo pari a unità. Più contenuta, e pari a unità, è risultata la diminuzione del lavoro a tempo parziale (con contratto a tempo indeterminato o determinato). Nella media del 2001 l'occupazione dipendente a termine ha registrato, rispetto al 2000, una flessione pari a unità; quella a tempo parziale un aumento pari a unità. L'incidenza del lavoro a termine sul totale dei dipendenti si è ridotta dal 10,1 per cento del 2000 al 9,8 per cento del 2001; quella del lavoro a tempo parziale si è mantenuta invariata all'8,9 per cento. In ottobre la crescita dell'occupazione ha nuovamente riguardato in misura più intensa la componente femminile aumentata, rispetto a dodici mesi prima, del 2,5 per cento ( unità); la crescita della componente maschile è risultata decisamente meno sostenuta e pari allo 0,3 per cento ( unità in più in confronto a ottobre 2000). Nella media del 2001 l'occupazione femminile è aumentata del 3,8 per cento ( ); quella maschile dell'1,0 per cento, pari a unità in più in confronto al 2000 (Tab. 11).d Occupazione per settore L'agricoltura ha manifestato in ottobre una riduzione annua della base occupazionale dell' 1,2 per cento ( unità) dovuta al forte calo della componente di lavoro autonomo. Nella media del 2001 il settore ha registrato un progresso dello 0,6 per cento ( unità). Tabella 5. Occupati per posizione nella professione e per settore di attività economica (migliaia di unità) Posizione nella professione e settore di attività economica VALORI ASSOLUTI VARIAZIONI 2001 su 2000 Assolute Percentuali Dipendenti ,9 Indipendenti ,7 Agricoltura ,2 Industria ,2 In senso stretto ,7 Costruzioni ,7 Servizi ,1 Commercio ,7 Totale ,2 L'industria in senso stretto ha confermato la fase di contrazione emersa nella precedente rilevazione. In ottobre il livello dell'occupazione è risultato inferiore, in confronto a un anno prima, dell'1,7 per cento ( unità) a motivo del calo sia dei dipendenti sia degli indipendenti. Nella media del 2001 il settore ha registrato una flessione dello 0,3 per cento ( unità). Le costruzioni hanno attenuato la tendenza positiva. In confronto a ottobre 2000 il numero di occupati è aumentato del 4,7 per cento ( unità). Il risultato ha riflesso il sensibile rallentamento del ritmo di crescita degli indipendenti. Nella media del 2001 il settore ha manifestato una variazione positiva del 5,5 per cento ( unità). Il terziario ha proseguito in ottobre, a ritmi più contenuti, la dinamica espansiva. L'incremento tendenziale è risultato del 2,1 per cento ( unità), a sintesi della nuova consistente crescita dei dipendenti e del modesto aumento degli indipendenti. Nella media del 2001 il tasso di crecita è stato pari al 2,7 per cento ( unità). La creazione netta di occupazione ha riguardato il comparto del commercio, alberghi e pubblici esercizi nonché i servizi alle imprese e alle famiglie. 6

7 Persone in cerca di occupazione Tasso di disoccupazione Evoluzione delle forze di lavoro per ripartizione Il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato in ottobre pari a unità, con una diminuzione rispetto a un anno prima di unità (-6,6 per cento). Il calo è stato relativamente più consistente nella componente femminile in confronto a quella maschile. Nella media del 2001 il numero delle persone in cerca di lavoro è calato, rispetto al 2000, di unità (-9,1 per cento). La riduzione ha interessato in misura pressochè analoga entrambi i sessi (Tab. 11). Con riguardo alle componenti della disoccupazione, alla nuova robusta flessione, in confronto alla media del 2000, del numero delle persone in cerca di prima occupazione ( unità) si è associata la più contenuta riduzione dei disoccupati in senso stretto e delle altre persone in cerca di occupazione ( unità per entrambe le componenti, Tab. 12). Il tasso di disoccupazione è sceso dal 10,0 per cento di ottobre 2000 all'attuale 9,3 per cento. La riduzione è stata nuovamente più accentuata per la componente femminile (dal 13,8 al 12,7 per cento) in confronto a quella maschile (dal 7,6 al 7,1 per cento). Sempre in ottobre, l'incidenza dei giovani (15-24 anni) in cerca di occupazione sulle forze di lavoro della stessa età è diminuita, nel confronto annuale, dal 30,5 al 28,4 per cento. Nella media del 2001 il tasso di disoccupazione si è attestato al 9,5 per cento a fronte del 10,6 per cento del Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è portato nel 2001 al 28,2 per cento dal 31,1 per cento di un anno prima (Tab. 10). In ottobre le regioni del Nord-ovest hanno segnalato una crescita occupazionale su base annua dell 1,3 per cento ( unità), proseguendo il rallentamento emerso dalle precedenti due rilevazioni. Alla nuova riduzione dell'agricoltura e dell'industria in senso stretto si è associato il protrarsi dell'espansione del settore delle costruzioni e del terziario. Le regioni del Nord-est hanno registrato un aumento tendenziale dell occupazione dello 0,9 per cento ( unità), accentuando la tendenza decelerativa del recente passato. Il numero di occupati in agricoltura è risultato in ulteriore lieve diminuzione. Alla marcata flessione dell'industria in senso stretto si è contrapposto il progresso delle costruzioni mentre nei servizi la dinamica espansiva si è mantenuta elevata. Le regioni del Centro hanno manifestato un ritmo di crescita annuo dell'occupazione dell'1,2 per cento ( unità), confermando l'attenuazione della dinamica espansiva. A tale risultato ha contribuito la sostanziale stabilità del terziario solo in parte compensata dalla crescita dell'agricoltura e dell'industria. Il Mezzogiorno ha segnato un aumento tendenziale dell'occupazione dell'1,2 per cento ( unità), in significativo rallentamento rispetto alle precedenti quattro rilevazioni. Al calo degli occupati del settore agricolo e dell'industria in senso stretto si è accompagnata la notevole decelerazione del ritmo di crescita del terziario. Nelle costruzioni l'aumento dell'occupazione è risultato ancora sostenuto. Nella media del 2001 l'occupazione è cresciuta, rispetto al 2000, dell'1,9 per cento ( unità) e dell'1,4 per cento ( unità) rispettivamente nel Nord-ovest e nel Nord-est. L'incremento è stato pari al 2,1 per cento ( unità) nel Centro e al 2,7 per cento ( unità) nel Mezzogiorno. 7

8 Tabella 6. Occupati per ripartizione geografica e settore di attività economica (migliaia di unità) Settore di attività economica VALORI ASSOLUTI NORD VARIAZIONI 2001 su 2000 Assolute Percentuali Agricoltura ,6 Industria ,7 Servizi ,3 Totale ,1 Nord-ovest Agricoltura ,9 Industria ,9 Servizi ,1 Totale ,3 Nord-est Agricoltura ,9 Industria ,7 Servizi ,5 Totale ,9 CENTRO Agricoltura ,0 Industria ,9 Servizi ,3 Totale ,2 MEZZOGIORNO Agricoltura ,1 Industria ,4 Servizi ,3 Totale ,2 Nel confronto con ottobre dello scorso anno il calo del numero delle persone in cerca di occupazione ha interessato tutte le ripartizioni, risultando più accentuato nel Nord-ovest (-10,4 per cento) e nel Nord-est (-7,6 per cento). Meno cons i- stente, in termini percentuali, è stata invece la flessione nelle regioni del Centro (-6,4 per cento) e del Mezzogiorno (-5,8 per cento). Nella media del 2001 il numero delle persone in cerca di occupazione si è ridotto, rispetto al 2000, del 17,6 per cento ( unità) e del 5,5 per cento ( unità) rispettivamente nel Nord-ovest e nel Nord-est; del 9,3 per cento ( unità) nel Centro. Nel Me z- zogiorno, caratterizzato da livelli della disoccupazione più elevati, il numero delle persone in cerca di lavoro è diminuito del 7,6 per cento ( unità). 8

9 Il tasso di disoccupazione è diminuito su tutto il territorio nazionale e soprattutto nelle regioni meridionali dove è passato dal 20,2 per cento di ottobre 2000 all'attuale 19,0 per cento. La riduzione è risultata più contenuta nelle restanti ripartizioni territoriali. Nella media del 2001 il tasso di disoccupazione nel Nord-ovest si è portato al 4,3 per cento, un punto percentuale al di sotto dello scorso anno; nel Nord-est è calato al 3,6 per cento dal 3,8 per cento; nel Centro si è ridotto al 7,4 per cento, nove decimi di punto in meno rispetto al 2000; nel Mezzogiorno è sceso al 19,3 per cento dal 21,0 per cento. Tabella 7. Principali indicatori del mercato del lavoro per sesso e ripartizione geografica (valori percentuali) Ripartizione geografica Tassi di attività anni Tassi di disoccupazione Tassi di attività Tassi di disoccupazione di lunga totale anni anni durata MASCHI NORD 75,9 75,9 2,6 2,6 1,1 0,9 47,2 45,7 10,2 9,0 Nord-ovest 74,9 75,2 3,0 3,0 1,4 1,2 45,8 44,0 11,7 11,4 Nord-est 77,2 77,0 2,0 2,0 0,6 0,6 49,1 48,3 8,2 5,8 CENTRO 74,4 74,0 5,4 5,2 3,2 3,0 36,7 34,0 19,8 21,4 MEZZOGIORNO 71,6 71,1 15,6 14,5 10,3 9,5 37,9 35,8 47,8 45,2 ITALIA 74,1 73,8 7,6 7,1 4,7 4,2 41,3 39,3 26,8 25,4 FEMMINE NORD 54,8 55,6 6,7 5,7 2,4 2,0 44,0 40,9 16,1 13,4 Nord-ovest 53,7 54,5 7,6 6,2 3,0 2,7 42,7 40,3 18,9 14,2 Nord-est 56,4 57,1 5,6 4,8 1,5 1,1 45,8 41,8 12,3 12,2 CENTRO 49,8 50,4 11,2 10,1 6,8 5,6 34,4 31,4 31,5 26,9 MEZZOGIORNO 35,8 36,4 29,1 27,8 21,2 20,0 26,9 26,1 63,8 60,7 ITALIA 47,0 47,7 13,8 12,7 8,4 7,7 34,8 32,7 34,9 32,2 MASCHI E FEMMINE NORD 65,4 65,8 4,3 3,9 1,6 1,4 45,6 43,4 13,0 11,0 Nord-ovest 64,4 64,9 4,9 4,3 2,1 1,8 44,3 42,2 15,1 12,7 Nord-est 66,9 67,2 3,5 3,2 0,9 0,8 47,5 45,0 10,1 8,7 CENTRO 62,0 62,1 7,7 7,2 4,6 4,0 35,6 32,7 25,4 24,0 MEZZOGIORNO 53,6 53,6 20,2 19,0 14,0 13,1 32,5 31,0 54,3 51,6 ITALIA 60,5 60,8 10,0 9,3 6,1 5,6 38,1 36,1 30,5 28,4 9

10 Tabella 8. Forze di lavoro per condizione e regione (migliaia di unità) Regione e ripartizione geografica Occupati Persone in cerca di occupazione Totale Disoccupati In cerca di Altre persone in Totale prima occupa-zione cerca Tassi di disoccupazione (%) Piemonte ,7 Valle d'aosta ,2 Lombardia ,7 Trentino A.A ,5 Bolzano-Bozen ,8 Trento ,2 Veneto ,3 Friuli V. Giulia ,9 Liguria ,3 Emilia Romagna ,1 Toscana ,8 Umbria ,1 Marche ,1 Lazio ,9 Abruzzo ,2 Molise ,6 Campania ,6 Puglia ,2 Basilicata ,7 Calabria ,6 Sicilia ,6 Sardegna ,3 ITALIA ,3 NORD ,9 Nord-ovest ,3 Nord-est ,2 CENTRO ,2 MEZZOGIORNO ,0 10

11 Tabella 9. Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione e regione (migliaia di unità) Regione e ripartizione geografica Dip. Indip. Totale Dip. Indip. Totale Dip. Indip. Totale Dip. Indip. Agricoltura Industria Servizi Totale Totale Piemonte Valled'Aosta Lombardia TrentinoA.A Bolzano-Bozen Trento Veneto FriuliV.Giulia Liguria EmiliaRomagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA NORD Nord-ovest Nord-est CENTRO MEZZOGIORNO