CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL ASL TO1

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Ufficio Relazioni con il Pubblico SEDE LEGALE: Via San Secondo, 29-10128 TORINO C.F. - P.I. 09737640012 Tel. +39 011 566.1566 - posta certificata: aslto1@postecert.it CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL ASL TO1 A) PREMESSA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI ACCOMPAGNAMENTO La Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT, ora Autorità nazionale AntiCorruzione A.N.AC.) con propria deliberazione n. 75 del 24/10/2013 ha stabilito che la pubblicazione del Codice aziendale di comportamento (nel prosieguo indicato come Codice ) sia effettuata contestualmente a quella di una specifica relazione illustrativa predisposta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT). In tale relazione, si deve dare conto delle proposte di modifica e/o integrazione presentate dagli stakeholder (ossia portatori di interesse ), consultati nell ambito della procedura aperta alla partecipazione pubblica, prevista per la definizione del Codice suddetto. B) PRESUPPOSTI NORMATIVI E MODALITÀ DI PREDISPOSIZIONE DEL CODICE Prima di analizzare la procedura di consultazione effettuata, si ritiene opportuno richiamare in via preliminare i presupposti normativi alla base dell adozione del Codice: 1. l art. 54 comma 1 del D.Lgs. 165/2001, come sostituito dall art. 1 comma 44 della L. 6/11/2012 n. 190, prevede l emanazione di un Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell interesse pubblico; 2. lo stesso art. 54, al comma 4, aggiunge che ciascuna Pubblica Amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio dell organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento generale; 3. con DPR 16/04/2013 n. 62, entrato in vigore in data 19/06/2013, è stato emanato il nuovo Codice generale di comportamento dei dipendenti pubblici, le cui disposizioni devono essere integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto sopra specificato; 4. successivamente, la CiVIT, con la succitata deliberazione 75/2013 ha emanato le Linee Guida in materia di Codici di comportamento delle Pubbliche Amministrazioni, alle quali queste ultime sono tenute a conformarsi in merito a: ambito soggettivo di applicazione competenze procedura controllo

effetti rapporti con il Piano Triennale della Corruzione (PTPC) struttura del Codice. Sulla base dei presupposti soprarichiamati, il RPCT ha predisposto una prima bozza del Codice, ispirato all osservanza delle indicazioni generali delle Linee Guida della CiVIT e del Codice generale di comportamento di cui al DPR 62/2013. La bozza è stata approvata dal Direttore della S.C. Affari generali e personale e successivamente posta alla consultazione pubblica. Sulla base degli esiti della consultazione pubblica, che sarà analizzata al punto successivo, il Codice Aziendale è stato modificato/integrato e trasmesso al Nucleo di valutazione, in qualità di OIV (Organismo Indipendente di Valutazione), affinché esprimesse un parere in merito. C) PROCEDURA APERTA ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA La presente Relazione è principalmente diretta a chiarire le modalità utilizzate ai fini della consultazione pubblica svolta per la definizione del Codice, nonché i suoi esiti finali. Nel dettaglio, le modalità concretamente osservate a tali fini sono state le seguenti: pubblicazione della bozza sul sito internet aziendale, contestualmente ad apposita modulistica eventualmente utilizzabile dai cittadini per presentare osservazioni e/o proposte; invio della bozza a tutte le mail aziendali dei dipendenti; comunicazione della bozza agli stakeholder (portatori d interessi) interni ed esterni, con l invito a far pervenire eventuali osservazioni e/o proposte nei medesimi termini sopra esplicitati. Di seguito si riporta l elenco degli stakeholder consultati. a) Individuazione dei seguenti stakeholder interni: TIPOLOGIA DENOMINAZIONE RECAPITO Organismo di verifica Collegio Sindacale Segreteria del Collegio Organismo di verifica Nucleo di valutazione Segreteria aziendale del Nucleo Organismo rappresentativo del Personale Organizzazioni sindacali (personale dei livelli) Organizzazioni sindacali Area Dirigenza Organizzazioni sindacali ed esterni: Comitato Unico di Garanzia La RSU Organizzazioni Sindacali di Categoria del Comparto Organizzazioni Sindacali della Dirigenza medica e Veterinari e della Dirigenza SPTA Organizzazioni Sindacali degli Specialisti Ambulatoriali, Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta Segreteria aziendale del CUG Recapiti aziendali dei referenti RSU Recapiti aziendali dei rappresentanti sindacali della dirigenza medica e non medica Recapiti aziendali ENTI LOCALI TIPOLOGIA DENOMINAZIONE Comune di Torino - Politiche Sociali Circoscrizione 1 Circoscrizione 2 Circoscrizione 3

Organizzazioni Sindacali dei livelli Organizzazioni Sindacali Dirigenza Professionale Tecnica Amministrativa Organizzazioni Sindacali Dirigenza Sanitaria Organizzazioni Sindacali Dirigenza Medico- Veterinari Organizzazioni Sindacali Medici di Medicina Generale Organizzazioni Sindacali Pediatri di Libera Scelta Organizzazioni Sindacali Specialisti Ambulatoriali Interni ed altre Professionalità Membri Conferenza Aziendale di Partecipazione Circoscrizione 8 Circoscrizione 9 Circoscrizione 10 C.G.I.L. FP CISL FPS UIL FPL FSI (Snatoss, Sunas) CISAL Sanità FIALS NURSING UP C.G.I.L. FP Sanità CISL Fps - COSIADI UIL Fpl CIDA/SIDIRSS FEDIR SANITA C.G.I.L. FP Sanità CISL Fps COSIADI UIL Fpl CIDA/SIDIRSS SINAFO AUPI CONFEDIR Sanità SNABI SDS C.G.I.L. Medici FED. CISL MEDICI COSIME FED. MEDICI aderente UIL FVM Federazione Veterinari e Medici CIVEMP (SIVEMP -SIMET) FESMED (Acoi, Anmco, Aogoi, Sumi, Sedi, Femepa, Anmdo) UMSPED (Aaroi, Aipac, Snr) CIMO ASMD ANAAO ASSOMED ANPO (con riserva) ASCOTI FASSID COSMED F.I.M.M.G SMI INTESA SINDACALE (CISL Medici FP CGIL Medici SIMET SUMAI) SNAMI FIMP CIPE Federazione Medici UIL FPL SIMMAT S.U.M.A.I. CISL MEDICI AUPI Abio Torino Bambino in ospedale Alzheimer Piemonte Anteas Torino Terza età attiva per la solidarietà Apic Portatori Impianto Cocleare Apistom Associazione Stomizzati Associazione Diabetici Torino 2000 Avo Torino Volontari Ospedalieri Cittadinanzattiva Confcoop Torino Consulta Persone in Difficoltà Cooperazione Animazione Valdocco Cooperativa Zenith Diapsi Piemonte Disagio Psichico Fiadda Piemonte Diritti Audiolesi Futuro Rosa

Associazioni di Volontariato ALTRE ASSOCIAZIONI Ugi Torino Genitori Italiani Associazione Aliseo Gruppo Abele Associazione Anziché Anziani Associazione Apri Associazione Amici per la pelle Associazione Asili Notturni Associazione Ciao Ci Sentiamo Associazione Donatori Cornea Associazione lotta neuroblastoma Associazione Mamre Associazione Pubblica Assistenza Camminare Insieme Disabili 2000 Gados Donne operate al seno Luce per la vita UIC Unione Italiana Ciechi Vip Viviamo in positivo VSSP Consulta difesa consumatori Cooperativa Assiste Fidas Fondazione Carlo Molo Onlus UNPISI Piemonte A fronte della consultazione pubblica effettuata, sono pervenute le osservazioni e/o proposte di seguito riportate che il RPCT ha attentamente valutato e considerato, procedendo conseguentemente ad elaborare la versione finale del Codice aziendale. STAKEHOLDER OSSERVAZIONE / PROPOSTA ESITO Art. 12 comma 10 punto b aggiungere anche dipendenti e colleghi dr.ssa Donata Bellis, Dirigente Responsabile S.C. Anatomia Patologica dr.ssa Simonetta Pagano, Direttore S.C. Risorse Multiprofessionali Rappresentanti sottoelencate OO.SS. Dirigenza Medica e Veterinaria ANAAO ASSOMED Dr. Avogliero e Dr.ssa Arras CGIL Medici FP Dr. Dosio Dr. Colzani e Dr. Gallo CIMO ASMD Dr. Zampaglione e Dr. Zurlo FVM Dr. De Luca e Dr. Massimello Art. 2 - comma 5 punto a) sostituire il punto a) con la seguente dicitura: personale medico, veterinario, sanitario, convenzionato (CNU) Art. 8 - comma 5 aggiungere all inizio della frase Fatto salvo quanto previsto nell art. 331 del codice di procedura penale Art.1 - comma 3 c. trasformare la frase in orientamento all innovazione ; Art. 2 Comma 5 a. aggiungere altri prima di professionisti: a) specialisti ambulatoriali e altri professionisti a rapporto convenzionale Art. 5 - comma 4. Aggiungere formalizzata dopo collaborazione Art. 12 comma 10 punto b modificato in questo modo: gestisce le proprie attività senza concedere impropri trattamenti di favore a parenti, amici, colleghi e conoscenti Modificato secondo l indicazione della dott.ssa Pagano Art. 7 Aggiungere nei rapporti con l'utenza e comunque con soggetti terzi tra dipendente ed evita Art. 8 comma 3. terzo punto: eliminare

sospette violazioni tra violazioni e di cui : Art. 8 comma 4 e): eliminare segnatamente tra rotazione del personale e nel caso di avvio Art. 8 comma 6: Aggiungere all inizio, così come previsto dall art. 54 bis D.lgs. 165/2001, Fuori dei casi di responsabilita' a titolo di calunnia o diffamazione : Art. 9 - comma 3 aggiungere adeguatamente pubblicizzato tra integrità e e fornisce : Art. 11 comma 8 modificare nel seguente modo: a. attestare fedelmente e personalmente la propria presenza in servizio, timbrando regolarmente le entrate e le uscite, inclusa la pausa pranzo sia qualora il dipendente usufruisca del servizio mensa interno e sia quando si rechi all'esterno per la consumazione del pasto; Art. 12 comma 8: aggiungere delle prerogative dei rappresentanti politici e sindacali e tra fermo restando e disposizioni aziendali : Art. 12 comma 10 f: aggiungere alla fine salvo quanto previsto dalla normativa vigente in merito alle cure compassionevoli Alla fine del paragrafo 13, inserire qualora non siano state rispettate le disposizioni delle specifiche procedure adottate dall azienda Art. 15 comma 10: sostituire in questo modo: La struttura Formazione, d intesa con il Responsabile della Prevenzione della corruzione, provvede annualmente a predisporre un piano di attività formativa in materia di trasparenza ed integrità ai sensi del comma 5 del presente articolo. Torino, 22 gennaio 2014 Dott.ssa Chiara Masia Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza - firmato in originale -