Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio a Roma



Documenti analoghi
Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA

RELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno

Committente: Comune di Flero. Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine

Lezione 9 GEOTECNICA

1 Relazione Generale sull Intervento Determinazione dei parametri geotecnici Normativa di riferimento Relazione sui materiali...

Quadri fessurativi in situazioni particolari

RELAZIONE GEOTECNICA

D.M : NTC2008:

TECNOLOGIE SOLES NON INVASIVE AL SERVIZIO DELLA REALIZZAZIONE DI PARCHEGGI INTERRATI IN AMBIENTE URBANO

SI CONFERMA LA RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE DEL PROGETTO DEFINITIVO REDATTA DALL ING. IVO FRESIA DELLO STUDIO. ART S.r.l..

(riprendendo un trasparente mostrato a proposito di indagini e campionamento) MEZZI D INDAGINE PROFILO STRATIGRAFICO PROPRIETÀ MECCANICHE

Esplorazione del sottosuolo

KAPPAZETA AKTIV CONSOLIDAMENTO FONDAZIONI

Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test)

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo

CONSIDERAZIONI GENERALI

GEOTECNICA. ing. Nunziante Squeglia 13. OPERE DI SOSTEGNO. Corso di Geotecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile - Architettura

- Livello elettronico di precisione - Stazione informatizzata robotizzata di altissima precisione

PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE

Localizzazione geografica. Anno Committenti. Venezia. Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c

Stati limite di carattere idraulico (UPL-HYD) Norme e progettazione di opere geotecniche

LINEA MURI DI CONTENIMENTO

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

QUESTIONARIO Per l Assicurazione DECENNALE POSTUMA di immobili di nuova realizzazione ad uso esclusivo civile abitazione

GEOSER S.r.l. - Via Basilicata Pavia - PIVA

Principali tipologie di terreno

Arch. Giuliano Moscon SERVIZIO TECNICO ASSOCIATO COMUNI DI FONDO E MALOSCO

RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = m m

Prof. Stefano Lonati 23/09/2013. Tipologie. Prof. Stefano Lonati. Prof. Stefano Lonati LE FONDAZIONI

Fondazioni a platea e su cordolo

Associazione Geotecnica Italiana

' ) -.. 'v 1 c("t, _ (. Carlo Viggiani FONDAZIONI nuova edizione. ) r H E V E L I U S ED IZIONI

a protezione di un ponte sul Crati Ing. M. Ponte Dipartimento di Difesa del Suolo V. Marone

Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 D.M. 14 gennaio 2008

Palificazioni e Consolidamenti

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

Prova di verifica parziale N Nov 2008

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

POLITECNICO DI TORINO

Fasi del progetto geotecnico di una fondazione

DEFINIZIONE di FONDAZIONI

Docente: Ing. Giuseppe Scasserra

Corso di Geotecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile - Architettura FONDAZIONI SU PALI. ing. Nunziante Squeglia. ing. Nunziante Squeglia

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori

1) non deve portare a rottura il terreno sottostante. 2) non deve indurre nel terreno cedimenti eccessivi

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel fax canale@ordine.ingegneri.vi.

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO

MODELLO ELASTICO (Legge di Hooke)

COPYRIGHT. Informazioni e permessi sui prodotti o parti di essi possono essere richiesti a:

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale.

INTERVENTI SULLE STRUTTURE

La presente relazione ha lo scopo di descrivere la struttura portante dell'edificio oggetto

QUESTIONARIO C.A.R DECENNALE POSTUMA PER LEGGE 210

Pali di fondazione = elementi strutturali in grado di trasferire il carico applicato alla loro sommità a strati di terreno più profondi e resistenti

Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo

ACQUARIO DI ROMA ROMA EUR, Via Cristoforo Colombo Mare Nostrum s.r.l. INDICE. 1) L OPERA. pag. 2. 2) LA TECNICA DI COSTRUZIONE. pag.

!! Linee!guida!per!la!realizzazione!di!impianti!geotermici!

165 CAPITOLO 13: PROVE MECCANICHE IN SITO

COPERTINA. Prototipo di Relazione geotecnica di esempio

Elenco delle Unità strutturali. Strutture di fondazione Sono previste al piano terra dell area 1. Travi di fondazione in acciaio.

Lezione 9 GEOTECNICA

QUESTIONARIO Per l Assicurazione DECENNALE POSTUMA di immobili di nuova realizzazione

Edifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

7. Pali UNITÀ. 2 Trivella di perforazione per la gettata di pali trivellati.

COMUNE DI LEGNANO (MI) PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO in attuazione al P.G.T. di Legnano Ambito di trasformazione n.

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE

Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta

Le misure piezometriche in sito

FONDAZIONI SUPERFICIALI

'' ). INDICE. Parte I. Introduzione

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

Tubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.

EDIFICI IN C.A. SOLAI sbalzi

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo

1 INTRODUZIONE GLI EDIFICI LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO...

Relazione di calcolo per la prova penetrometrica statica (C.P.T.)

Figura 1 Planimetria schematica con indicazione della ubicazione dei sondaggi e delle prove CPT

DESCRIZIONE DELLE FONDAZIONI

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO

RELAZIONE DI CALCOLO

FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI

CONSOLIDAMENTO PONTE E DIFESA SPONDA DESTRA TORRENTE STANAVAZZO. NORMATIVA UTILIZZATA: D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le costruzioni

RELAZIONE DI CALCOLO

b. Discontinue o isolate zattere

Spett. le Comune di Xxxxxx

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2

CONTROLLO DEI LIVELLI DI DEFORMAZIONE E SOLLECITAZIONE NELLE

STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi

COMUNE DI BARLETTA. Tav. 1/Str. RELAZIONE GEOTECNICA

Residenze Universitarie Via Monnorret, 1 Milano Cantiere Leggero

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati

Transcript:

Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio a Roma Storia di uno scavo in ambiente urbano Commissione Geotecnica Ordine degli Ingengeri della Provincia di Roma Relatore

PRINCIPALI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DI UNO SCAVO IN AMBIENTE URBANO -GARANTIRE LA SICUREZZA DELLO SCAVO - EVITARE DANNI AGLI EDIFICI ADIACENTI Ing. Maria Elena D Effremo Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio a Roma

PRINCIPALI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DI UNO SCAVO IN AMBIENTE URBANO -Indagini geotecniche per definire un corretto modello geotecnico di sottosuolo; - tecnologia costruttiva; - definizione delle fasi costruttive; - verifiche della stabilità del fondo scavo (sollevamento sifonamento); -monitoraggio dell opera: spostamenti delle strutture di sostegno e degli edifici; - monitoraggio delle pressioni interstiziali; - indicazioni di progetto. Ing. Maria Elena D Effremo Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio a Roma

CASO DI STUDIO: EDIFICIO MULTIPIANO VIA PANFILO CASTALDI, ROMA - difficile contesto geologico: vicinanza al Fiume Tevere; -esempio di Top-downche consente di minimizzare gli effetti deformativi indotti; -paratia di pali trivellati di grande diametro realizzati con l uso di fanghi bentonici; - fasi costruttive opportune; -scavo sotto falda: necessità di garantire la stabilità al sollevamento del fondo dello scavo; Ing. Maria Elena D Effremo Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio a Roma

CASO DI STUDIO: EDIFICIO MULTIPIANO VIA PANFILO CASTALDI, ROMA -monitoraggio dell opera: X problema connesso al cattivo funzionamento della strumentazione/piezometro; confronto tra campo di spostamenti previsto in progetto e monitoraggio durante l'esecuzione; -indicazioni di progetto: X danni indotti sulle strutture di un edificio in muratura a causa della non corretta esecuzione di alcuni pali durante la fase di realizzazione dei pali stessi e prima ancora di cominciare ad eseguire gli scavi; buon funzionamento delle opere di presidio predisposte per minimizzare i rischi nei riguardi dei fenomeni di instabilità del fondo scavo in occasione della piena del Tevere del 2008. Ing. Maria Elena D Effremo Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio a Roma

Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio in Roma storia di uno scavo in ambiente urbano

INQUADRAMENTO GENERALE DELL AREA DI INTERVENTO AREA DI INTERVENTO pag. 7

PARTICOLARE AREA DI SCAVO E PREESISTENZE pag. 8

DESCRIZIONE DELL OPERA Strutture perimetrali di sostegno - PLANIMETRIA Lato D L = 25.7 Sez. m 3 Sez. 4 Sez. 2 Lato A D pali (m) L pali (m) i pali (m) 0.8 22 0.9 Lato E Lato C L =39.5 m Lato A B C D E 1.0 22 1.1 0.8 18 0.9 0.8 18 0.9 0.6 10 0.7 Sez. 5 Sez. 1 Lato B 0 m 5 10 15 L = 40.9 m pag. 9

VIA PANFILO CASTALDI DESCRIZIONE DELL OPERA Struttura in elevazione: SEZIONE 1 Edifici in muratura fdz superficiale M1 M2 Edificio servizi Edificio principale EDIFICIO IN C.A.10 PIANI LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 Fondazioni su pali D=0.4 m, Lvar= 16-18 m Paratie di pali: D=0.8 m, i=0.9 m, L = 18 m Paratie di pali: D=1.0 m, i=1.1 m, L = 22 m pag. 10

VIA PANFILO CASTALDI DESCRIZIONE DELL OPERA Struttura in elevazione: SEZIONE 2 Edifici in muratura fdz superficiale M1 M2 Edificio servizi Edificio principale EDIFICIO IN MURATURA 3 PIANI LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 Paratie di pali: D=0.6 m, i=0.7 m, L =10 m Paratie di pali: D=0.8 m, i=0.9 m, L = 22 m Paratie di pali:d=0.8 m, i=0.9 m, L = 22 m pag. 11

INQUADRAMENTO GEOLOGICO da: discariche di scavo di cave: Argini del Tevere e terrapieni qa: alluvioni attuali: argille, limi, sabbie e ghaie. Depositi eluviali di fondo alveo fi: formazione fluvio-lacustre: argille, limi diatomiti, sabbie e ghiaie con intercalate lenti e croste travertinose Aps: Pozzolana grigia:tufo di colore grigio rossastro, violaceo o grigio scuro; incoerente nella zona NO,O e SO (pozzolana grigia o pozzolanella), coerente nelle Zone NE, E e SE (tufo litoide detto tufo di Giulianello) di aspetto simile al sottostante tufo lionato. Ati: tufo lionato:tufo coerente, litotide, comunemente di colore rosso fulvo più o meno scuro a volte grigio o giallastro INQUADRAMENTO GEOLOGICO AREA OGGETTO DELL INTERVENTO(VENTRIGLIA, 2002) pag. 12

INDAGINI GEOTECNICHE 1 VIA PANFILO CASTALDI M1 S3 cpt2 2 2 M2 SB cpt1 S2 M4 LEGENDA CPT (1996) barehole (2006) barehole (2007): 1 0 m 10 20 30 40 50 MB S1 SI1 SI1ter SI1bis M3 LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI CAMPAGNA 1996: Prove penetrometriche statiche (cpt1 cpt2 ) CAMPAGNA 2006: Sondaggi a carotaggio continuo (S1 S2 S3) Prove Dilatometriche (dmt1 dmt2) CAMPAGNA 2007: Sondaggi a carotaggio continuo (SI1) Sondaggi a distruzione di nucleo (SI1bis SI1ter) Strumentazione installata: Piezometri TA: S1(2006) SI1ter(2007) Piezometri CAS: S1bis-SI1ter(2007) pag. 13

INDAGINI GEOTECNICHE Ubicazione della strumentazione installata (sezione geotecnica)? pag. 14

CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Andamento misure piezometriche (Anni 2006-2008) 12 P01 P02 z (m) 8 4 P03 P05 Missing data for instrument malfunction Quota di morbida del Tevere +3.5 m slm 0 Sep 06 Mar 07 Sep 07 Mar 08 Installazione piezometri P02, P03, P05 IL MISTERO DELLA FALDA SCOMPARSA??? Quota di fondo scavo +2.15 m slm pag. 15

CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Prove in sito: interpretazione prove SPT (resistenza) VALUTAZIONE RESISTENZA : INTERPRETAZIONE DI DE MELLO (1971) pag. 16

CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Prove in sito: interpretazione prove SPT (deformabilità) e pressiometriche Menard VALUTAZIONE DEFORMABILITÀ : INTERPRETAZIONE DI DENVER(1982) VALUTAZIONE DEFORMABILITÀ : PROVE PRESSIOMETRICHE MENARD (CAMPAGNA 2007) Le profondità sono riferite alla quota media del piazzale 13.5 m s.l.m pag. 17

CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Prove in sito: Interpretazione prove CPT Campagna 1996 VALUTAZIONE RESISTENZA NON DRENATA: AGI (1977) ANDAMENTO DELLA RESISTENZAALLA PUNTA Le profondità sono riferite alla quota media del piazzale 13.5 m s.l.m pag. 18

CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Principali caratteristiche fisiche e meccaniche R 15 10 q c (MPa) 0 10 20 30 Grain size 0 20 40 60 80100 γ (kn/m 3 ) 16 17 18 19 20 wp - w - wl (%) 10 20 30 40 50 ϕ' ( ) 20 30 40 50 60 E' (MPa) 0 20 40 60 80 LA 5 0 S z (m) -5-10 LA LS -15-20 LS -25 CPT1 CPT2 A L S G R LA S LS R LA S LS R-Menard LA-Menard S-Menard pag. 19

CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Modello geotecnico Le profondità sono riferite alla quota media del piazzale 13.5 m s.l.m pag. 20

DESCRIZIONE PROGETTO Verifiche geotecniche SLE: Le opere devono essere progettate garantendo che le deformazioni indotte, in tutte le fasi costruttive, siano sufficientemente contenute e tali da assicurare la compatibilità e funzionalità delle opere stesse rendendo trascurabile il risentimento prodotto nelle strutture adiacenti, anche a seguito di modifiche indotte sul regime delle pressioni interstiziali SLU: Le opere devono essere progettate garantendo i necessari margini di sicurezza nei confronti dei possibili fenomeni di collasso di tipo geotecnico e strutturale pag. 21

DESCRIZIONE PROGETTO Principali problematiche geotecniche Limitare il campo di spostamenti per evitare danni negli edifici adiacenti all area di scavo Modalità di scavo TOP-DOWN Paratia di pali trivellati di grande diametro realizzati con l uso di fanghi bentonici Definizione di un opportuna sequenza delle fasi costruttive Garantire la stabilità del fondo scavo Realizzazione di pozzi di presidio Scavo sotto falda Installazione di un sistema di well points per l abbassamento temporaneo della falda pag. 22

DESCRIZIONE PROGETTO Fasi costruttive PRESCAVO A QUOTA +12.50 m (1 m) REALIZZAZIONE PARATIE PERIMETRALI (PALI TRIVELLATI IN FANGHI BENTONITICI) Edifici in muratura fdz superficiale VIA PANFILO CASTALDI M1 M2 Edificio servizi Edificio principale LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI REALIZZAZIONE CORDOLI DI TESTA M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 REALIZZAZIONE DI DUE PUNTONI INCLINATI (c.a.) (paratia lato edifici M3 e M4) pag. 23

DESCRIZIONE PROGETTO Fasi costruttive SCAVO A QUOTA +9.60 m (QUOTA 1 SOLAIO) Edifici in muratura fdz superficiale VIA PANFILO CASTALDI M1 REALIZZAZIONE PALI-PILASTRO (MICROPALI) M2 Edificio servizi Edificio principale REALIZZAZIONE FASCIA SOLAIO PERIMETRALE (a quota +9.60 m) M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI pag. 24

DESCRIZIONE PROGETTO Fasi costruttive SCAVO A QUOTA +6.60 m (QUOTA 2 SOLAIO) Edifici in muratura fdz superficiale VIA PANFILO CASTALDI M1 REALIZZAZIONE FASCIA SOLAIO PERIMETRALE (a quota +6.60 m) M2 Edificio servizi Edificio principale LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 pag. 25

DESCRIZIONE PROGETTO Fasi costruttive SCAVO A QUOTA +3.65 m (QUOTA FALDA) Edifici in muratura fdz superficiale VIA PANFILO CASTALDI M1 LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI INSTALLAZIONE SISTEMA DI WELL POINTS M2 Edificio servizi Edificio principale M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 pag. 26

DESCRIZIONE PROGETTO Fasi costruttive ATTIVAZIONE DEI WELL POINTS (abbassamento falda) Edifici in muratura fdz superficiale VIA PANFILO CASTALDI M1 LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI SCAVO A QUOTA +2.15 m (FONDO SCAVO) M2 Edificio servizi Edificio principale REALIZZAZIONE DEI POZZI M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 REALIZZAZIONE DEL SOLETTONE DI FONDO, DELLE PARETINE PERIMETRALI E DELLE RELATIVE IMPERMEABILIZZAZIONI pag. 27

DESCRIZIONE PROGETTO Fasi costruttive COMPLETAMENTO DELLE STRUTTURE IN ELEVAZIONE DISMISSIONE DEL SISTEMA DI WELL POINTS E DEI POZZI Edifici in muratura fdz superficiale VIA PANFILO CASTALDI M1 M2 Edificio servizi Edificio principale LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI M4 Edifici ex INPS c.a., fdz su pali M3 pag. 28

DESCRIZIONE PROGETTO Stabilità fondo scavo Necessità di garantire la stabilità al sollevamento del fondo dello scavo in presenza di possibili incrementi della quota piezometrica (legati alle oscillazioni della quota del Tevere), durante le fasi costruttive FS=σ v /u > 1.2-1.4 σ v : tensione litostatica u: pressione interstiziale Fs=σ v /u=γ H s /γ w H w =1.25 γ H s =18.5 3.6=64.8 kpa γ w H w =10 5.5=52.0 kpa Fs=σ v /u=64.8/52.0=1.25 pag. 29

DESCRIZIONE PROGETTO Funzionamento dei pozzi di presidio pag. 30

DESCRIZIONE PROGETTO Ubicazione pozzi di presidio e well points side D well well points W4 W5 side A side E side C W3 W6 W2 W1 side B 0 m 10 m 20 m 30 m 40 m 50 m 60 m pag. 31

DESCRIZIONE PROGETTO Schema installazione pozzi di presidio INFISSIONE MEDIANTE VIBRATORE DI TUBO METALLICO CHIUSO CON FONDELLO A PERDERE L=12 m, D= 200 mm, s=8 mm pag. 32

DESCRIZIONE PROGETTO Schema installazione pozzi di presidio RIEMPIMENTO DEL TUBO CON GHIAIETTO CALIBRATO A TUTTA ALTEZZA pag. 33

DESCRIZIONE PROGETTO Schema installazione pozzi di presidio ESTRAZIONE DEL TUBO PER UNA ALTEZZA PARI A 5 m TAGLIO DEL TUBO A QUOTA 4.5 m (1 m più in alto dell estradosso del solettone) pag. 34

DESCRIZIONE PROGETTO Pozzi di presidio: configurazione finale quota estradosso solettone quota imposta solettone L infissione Li=10 m 5.0 m 5.0 m pag. 35

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica AREA DEL CANTIERE PRIMA DELLE DEMOLIZIONI pag. 36

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica AREA DEL CANTIERE DOPO LE DEMOLIZIONI pag. 37

DESCRIZIONE PROGETTO w 1 w 2 VIA PANFILO CASTALDI EFFETTI INDOTTI SULL EDIFICIO IN MURATURA DALLA SOLA REALIZZAZIONE DEI PALI IN ASSENZA DI SOSTEGNO DEL FORO pag. 38

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica EFFETTI INDOTTI SULL EDIFICIO IN MURATURA DALLA SOLA REALIZZAZIONE DEI PALI IN ASSENZA DI SOSTEGNO DEL FORO pag. 39

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica EFFETTI INDOTTI SULL EDIFICIO IN MURATURA DALLA SOLA REALIZZAZIONE DEI PALI IN ASSENZA DI SOSTEGNO DEL FORO pag. 40

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica AREA DI CANTIERE DURANTE IL 1 SCAVO PARTICOLARE AREA DI CANTIERE DURANTE IL 1 SCAVO: PUNTONAMENTI D ANGOLO (IN C.A.) pag. 41

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica 1 SCAVO: REALIZZAZIONE ELEMENTO DI CONTRASTO ZONA RAMPA 1 SCAVO: REALIZZAZIONE FASCIA SOLAIO DI CONTRASTO pag. 42

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica SISTEMA DI SMARINO pag. 43

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica 2 SCAVO: MICROPALI PILASTRO 2 SCAVO pag. 44

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica 2 SCAVO: ALLAGAMENTO SCAVO MAGGIO 2008 pag. 45

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica SCAVO A QUOTA FALDA (+3.65 M) - LUGLIO 2008 PRIMA DELLA REALIZZAZIONE DEI WELL POINTS pag. 46

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica PARTICOLARE PUNTE DRENANTI (WELL POINTS) DURANTE LA REALIZZAZIONE DEI WELL POINTS pag. 47

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica REALIZZAZIONE DEI POZZI DI PRESIDIO: FONDOSCAVO (AGOSTO 2008) pag. 48

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica REALIZZAZIONE DEI POZZI DI PRESIDIO FONDOSCAVO (AGOSTO 2008) pag. 49

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica POSA IN OPERA DELL ARMATURA DEL SOLETTONE (SETTEMBRE 2008) pag. 50

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica PARTICOLARE PIENA TEVERE FOTO DA LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI pag. 51

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica PARTICOLARE PIENA TEVERE FOTO DA LUNGOTEVERE DEGLI ARTIGIANI pag. 52

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica PARTICOLARE PIENA TEVERE FOTO INTERNO EDIFICIO ALLAGATO (1 LIVELLO FUORI TERRA REALIZZATO) pag. 53

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica PIENA TEVERE BOCCAFORO POZZO PIENA TEVERE LIVELLO ACQUA 12.12.2008 pag. 54

DESCRIZIONE PROGETTO Funzionamento dei pozzi di presidio Quota Tevere +11.0 m slm Altezza acqua 80 cm (17.12.2008) pag. 55

DESCRIZIONE PROGETTO Documentazione fotografica EDIFICIO COMPLETAMENTE REALIZZATO pag. 56

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Valutazione campo di spostamenti e sollecitazioni nelle strutture Analisi numeriche alle differenze finiti: codice di calcolo FLAC 2D v. 5.0 Sezione studiata: Sez.1 La mesh alle differenze finite si estende in larghezza per 40 m a monte della paratia e per 20 m all interno dell area di scavo, in altezza per una profondità di 50 m dal piano del piazzale (+13.5 m slm) Il terreno è assimilato a un mezzo elasto-plastico perfetto con criterio di resistenza di Mohr Coulomb Condizioni drenate Condizioni iniziali: Distribuzione idrostatica delle pressioni interstiziali Stato tensionale iniziale litostatico (k 0 ) Edificio a monte della paratia: fondazioni: elementi beam orizzontali e verticali struttura in elevazione: carico uniformemente distribuito la cui risultante coincide con il peso proprio dell edificio Lato C Sez. 3 Sez. 2 Lato A Sez. 5 Sez. 1 0 m 5 10 Lato B pag. 57

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Fasi simulazione numerica 1. Condizioni iniziali ante-operam 2. Prescavo di un 1.0 m; inserimento elemento beam lungo 22 m collegato alla mesh tramite interfacce attritive con valore dell angolo d attrito coincidente con quello del terreno (paratia) 3. Inserimento primo livello di puntonamento in testa alla paratia (puntoni inclinati) in c.a. 4. Primo scavo fino a +9.6 m 5. Inserimento del livello di contrasto (solaio) a quota (+9.6 m slm) 6. Secondo scavo a quota +6.6 m 7. Inserimento del livello di contrasto (solaio) a quota (+6.6 m) 8. Terzo scavo a quota 2.15 m 9. Realizzazione del solettone di base pag. 58

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Modello numerico 5.0 m 10.0 m 10.0 m 25.0 m layer γ (kn/m 3 ) ϕ' ( ) E' (MPa) R 16 30 20 LA 18.5 27 12 S 18 35 30 LS 18.5 32 35 pag. 59

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Modello numerico trave provv. di contrasto pali di fdz edificio esistente R 12.5 m slm solaio 9.6 m slm solaio 6.6 m slm paratia LA Sup. piezometrica +2.15 m S LS layer γ (kn/m 3 ) ϕ' ( ) E' (MPa) R 16 30 20 LA 18.5 27 12 S 18 35 30 LS 18.5 32 35 pag. 60

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Livelli di contrasto I livelli di contrasto sono simulati con molle con rigidezza, K K è calcolata come: K =1/f, con f = freccia corrispondente a una carico di 1 kn/m, uniformemente distribuito sull elemento di contrasto Livello di puntamento in testa K=25000 kn/m Livelli di puntonamento intermedi K=60000 kn/m Livello di puntonamento solettone K= s=n/k=10/25000=0.0004 m (0.4 mm) pag. 61

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Risultati: spostamenti orizzontali (fondo scavo) X-displacement contours -2.00E-02-1.60E-02-1.20E-02-8.00E-03-4.00E-03 0.00E+00 4.00E-03 Contour interval= 2.00E-03 Beam Plot X-disp. on Structure Max.Value # 4 (Beam) -2.132E-02 10 m 0 m -10 m 0 m 10 m 20 m 30 m 40 m pag. 62

ANALISI DI PROGETTO: MODELLAZIONE NUMERICA 2D Risultati: sollecitazioni flettenti (fondo scavo) pag. 63

MONITORAGGIO Piano di monitoraggio FINALITÀ confermare la rispondenza con quanto previsto in progetto scongiurare problemi di instabilità ottimizzare il progetto in corso d'opera: vantaggi economici e/o nei tempi di realizzazione CONTENUTI le grandezze da monitorare e gli strumenti da impiegare l esatta ubicazione degli strumenti il preciso momento in cui gli strumenti devono essere installati la frequenza delle letture le modalità di elaborazione e rappresentazione dei risultati i valori attesi (range) almeno nelle fasi più significative del processo costruttivo pag. 64

MONITORAGGIO Piano di monitoraggio CONTENUTI SPECIFICI spostamenti orizzontali e verticali delle strutture di sostegno e degli edifici limitrofi (prismi ottici) spostamenti verticali in corrispondenza delle strutture limitrofe (capisaldi) spostamenti orizzontali del terreno a tergo delle strutture di sostegno in profondità (inclinometri) pressioni interstiziali nei terreni di fondazione (piezometri) Letture in corrispondenza delle stesse fasi simulate nel modello numerico (paratie ed edifici) pag. 65

MONITORAGGIO Sistema di monitoraggio - PRISMI pag. 66

MONITORAGGIO Sistema di monitoraggio - CAPISALDI pag. 67

MONITORAGGIO Sistema di monitoraggio - INCLINOMETRI pag. 68

MONITORAGGIO Misure eseguite Prismi cordolo della paratia δ (mm) 12 8 4 0-4 G03 G03b G04 G05-8 Feb 08 Apr 08 Jun 08 Aug 08 Oct 08 Dec 08 A B C D E F G H INSTALLAZIONE PRISMI (07.02.2008) MACROFASI: A: realizzazione pali paratia perimetrale (27.09.07-31.01.08); B: realizzazione 1 scavo (13.02.08-21.02.08); C: realizzazione solaio di contrasto (03.08); D: realizzazione 2 scavo (04.08); E: realizzazione impianto well-points (07.08); F: realizzazione 3 scavo (fondo scavo) (08.08); G: realizzazione pozzi di presidio (08.08); H: realizzazione solettone di fondo (09.08); pag. 69

MONITORAGGIO Misure eseguite Caposaldi w (mm) 4 0-4 buildings M1-M2 L01 L02 L03 L04 L05 L06 L07-8 -12 Oct 07 Apr 08 Oct 08 Apr 09 A B C D E F MACROFASI: A: realizzazione pali paratia perimetrale (27.09.07-31.01.08); B: realizzazione 1 scavo (13.02.08-21.02.08); C: realizzazione solaio di contrasto (03.08); D: realizzazione 2 scavo e secondo solaio di contrasto (04.08) E: realizzazione 3 scavo F: realizzazione impianto well-points (07.08), completamento fase di scavo (08.08) e realizzazione pozzi di presidio 08.08); G: realizzazione solettone di fondo (09.08); G pag. 70

MONITORAGGIO Misure eseguite Caposaldi Cedimenti (mm) pag. 71

MONITORAGGIO Misure eseguite Caposaldi w (mm) 4 0-4 -8 buildings M3-M4 L08 L09 L10 L11 L12 L13 L14 L 15 L 16 L 17-12 Oct 07 Apr 08 Oct 08 Apr 09 A B C D E F G MACROFASI: A: realizzazione pali paratia perimetrale (27.09.07-31.01.08); B: realizzazione 1 scavo (13.02.08-21.02.08); C: realizzazione solaio di contrasto (03.08); D: realizzazione 2 scavo e secondo solaio di contrasto (04.08) E: realizzazione 3 scavo F: realizzazione impianto well-points (07.08), completamento fase di scavo (08.08) e realizzazione pozzi di presidio 08.08); G: realizzazione solettone di fondo (09.08); L 18 L 19 L 20 pag. 72

MONITORAGGIO Misure eseguite Caposaldi Cedimenti (mm) pag. 73

MONITORAGGIO Misure eseguite Inclinometri inclinometro I02 inclinometro I03 15 15 10 10 z (m slm) 5 0 z (m slm) 5 0-5 -5-10 A B C D 0 2 4 6 8 10 12 xdispl (mm) 0 2 4 6 8 10 12 xdispl (mm) MACROFASI: A: realizzazione 1 scavo; B: realizzazione 2 scavo; C: realizzazione 3 scavo; D: realizzazione solettone di fondo; -10 A B C D pag. 74

CONFRONTI MISURE PREVISIONI DI PROGETTO Set parametri iniziali 15 10 inclinometer measure Flac analisys Flac analisys mod E layer γ (kn/m 3 ) ϕ' ( ) E' (MPa) R 16 30 20 LA 18.5 27 12 S 18 35 30 LS 18.5 32 35 z (m) 5 0-5 Moduli di rigidezza raddoppiati layer γ ϕ' E' (kn/m 3 ) ( ) (MPa) R 16 30 120 LA 18.5 27 24 S 18 35 60 LS 18.5 32 70-10 0 5 10 15 20 25 30 xdispl (mm) pag. 75

MONITORAGGIO Misure piezometriche z (m slm) 12 8 4 S1 SI1-P01 SI1-P02 SI1bis-P03 Malfunzionamento freatimetro Quota di morbida del Tevere +3.5 m slm 0 Sep-06 Mar-07 Sep-07 Mar-08 Sep-08 Mar-09 Quota di fondo scavo +2.15 m slm z (m slm) 12 8 4 SI1-P01 SI1-P02 SI1bis-P03 Staz idrom Ponte dell'industria 0 PIENA - Dicembre 2008 1-Dec-08 6-Dec-08 11-Dec-08 16-Dec-08 21-Dec-08 26-Dec-08 31-Dec-08 5-Jan-09 pag. 76

MONITORAGGIO Misure piezometriche z (m slm) 12 8 4 SI1-P01 SI1-P02 SI1bis-P03 Staz idrom Ponte dell'industria 0 1-Dec-08 6-Dec-08 11-Dec-08 16-Dec-08 21-Dec-08 26-Dec-08 31-Dec-08 5-Jan-09 CONNESSIONE IDRAULICA TEVERE-STRATO DI SABBIA pag. 77

EFFICIENZA POZZI: MODELLAZIONE NUMERICA 3D Codice di calcolo alle differenze finite FLAC 3D v. 4.0 La mesh ha una larghezza di 10 m (interasse tra i pozzi) una lunghezza di 20 m a monte della paratia e di 32 m nell area di scavo una altezza di 10 m (spessore dello strato di sabbia) well well points W4 W5 side A side C W3 W6 W2 W1 side B pag. 78

EFFICIENZA POZZI: MODELLAZIONE NUMERICA 3D Condizioni iniziali Distribuzione idrostatica delle pressioni interstiziali Condizioni idrauliche al contorno Tutti i contorni sono impermeabili, ad eccezione del piano della paratia prospiciente il Fiume che è in parte impermeabile per i primi 4 m (paratia) e in parte drenante con carico idraulico costante per i restanti 6 m well well points W4 W5 side A side C W3 W6 W2 W1 side B pag. 79

MODELLAZIONE NUMERICA 3D Fasi simulazione numerica 1. Condizioni iniziali 2. Installazione paratie: model null + superfici laterali impermeabili; Realizzazione pozzi di presidio: model null + superfici laterali drenanti 3. Studio del moto di filtrazione innescato dall innalzamento della quota del Tevere a +10 m slm, corrispondente al livello di piena raggiunto nel Dicembre 2008 POZZI pag. 80

MODELLAZIONE NUMERICA 3D Risultati simulazione numerica Distribuzione carico idraulico (sez. 1) 25 20 15 R LA 10 5 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 22 21.6 21.2 20.8 20.4 20 19.6 19.2 18.8 18.4 18 17.6 17.2 16.8 16.4 16 POZZI Sez. 1 pag. 81

MODELLAZIONE NUMERICA 3D Risultati simulazione numerica Distribuzione pressioni interstiziali (sup. superiore strato di sabbia) u in assenza di pozzi = 115 kpa u pm in presenza dei pozzi = 75 kpa E=(u-u pm )/u= (115-75)/115=0.35 (35%) 10 5 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Fs = σ v /u = 64.8/52 = 1.25 in morbida Fs = σ v /u = 64.8/115 = 0.56 piena +10 m fondo scavo (no pozzi) Fs = σ v /u = 64.8/75 = 0.86 piena +10 m fondo scavo (pozzi) 110 107.5 105 102.5 100 97.5 95 92.5 90 87.5 85 82.5 80 77.5 75 72.5 70 67.5 65 62.5 60 57.5 55 52.5 50 Tetto strato di sabbia pag. 82

Progetto, costruzione e monitoraggio dei piani interrati di un edificio in Roma storia di uno scavo in ambiente urbano