Piano di Manutenzione delle Parte Strutturale dell Opera (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1. Premessa Il presente Piano di manutenzione è relativo alle opere strutturali da eseguire per il ripristino ed il consolidamento strutturale con miglioramento di un antico Palazzo ubicato nel Centro Storico della Città di Casarano di appartenenza ad un importante e nota famiglia locale dalla quale ha preso poi il nome di Palazzo D Elia. E da considerarsi come elemento complementare al progetto strutturale che ne prevede, pianifica e programma l attività di manutenzione dell intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l efficienza ed il valore economico. Tale piano di manutenzione delle strutture, coordinato con quello generale della costruzione, costituisce parte essenziale della progettazione strutturale. Viene corredato del manuale d uso, del manuale di manutenzione e del programma di manutenzione delle strutture. 2. Scheda identificativa dell opera I lavori consistono nel ripristino e consolidamento strutturale con miglioramento di un Palazzo ubicato nel Centro Storico della Città di Casarano e noto come Palazzo D Elia. Nel seguito si forniscono alcuni dati necessari. Indirizzo: Piazza D Elia, Casarano (LE) Proprietà: Città di CASARANO Descrizione Intervento: Miglioramento Esistente Geologo: Geol. Marcello DE DONATIS Progettazione strutturale: Ing. Giuseppe MITA Direzione lavori strutturale: da nominare Collaudatore: da nominare 1
3. Descrizione intervento strutturale Il presente Piano di Manutenzione si riferisce alle opere strutturali di consolidamento con miglioramento di un edificio storico interamente realizzato in muratura portante. Esso si articolerà in tre parti: la parte riguardante le nuove opere in elevato in c.a. (travi e/o cordoli, pilastri), la parte riguardante le strutture metalliche (telaio di rinforzo in acciaio e tiranti metallici) ed infine la parte riguardante nuove opere in materiale composito (rete in F.R.P. su volte). In particolare, le opere oggetto del presente Piano di Manutenzione sono riferite agli interventi di consolidamento strutturale dettagliati nella Tavola di Progetto (TAV. 1) e riguardano: - Micropali in fondazione MP60 con diametro di 60 [mm] in acciaio rullato con posa a presso-infissione in corrispondenza delle nuove opere in c.a. da realizzare in fondazione; - Travi in fondazione in c.a. di opportuna sezione per il ripristino/allargamento di uno spessore murario portante a Piano Seminterrato; - Plinti isolati in c.a., collegati tra di loro con trave per eventuali spostamenti relativi del terreno di fondazione, a sostegno delle strutture metalliche di rinforzo, con idonea piastra di ancoraggio e tirafondi in acciaio; - Tirantature metalliche estradossali ed intradossali da realizzare con barre in acciaio inossidabili AISI 304 ad alta resistenza di diametro variabile tra φ28 e φ30 [mm]; si precisa che le barre da inserire negli spessori murari saranno realizzati come ancoraggi iniettati con calza tipo Bossong per il controllo dell iniezione di una malta speciale costituita da un legante a base cementizia (tipo Presstec), mediante appositi tubicini di iniezione ed eventuali manicotti di giunzione; - Strutture metalliche opportunamente progettate e dimensionate per le criticità locali rilevate in loco e consistenti come dettagliato di seguito: (-) rinforzo di una volta a padiglione ubicata a Piano Primo mediante catene metalliche estradossali e coibentate da realizzare con doppio profilo accoppiato UNP280/1,20 [ml] e collegate ad un cordolo perimetrale in c.a. di sezione 30x60 [cm], mediante tiranti diagonali in acciaio di diametro φ30 [mm]; (-) n. 2 telai in acciaio accoppiati, da realizzare con profili HEA260 e da collegare tra di loro mediante connettori in tubo φ168x8 [mm], da ubicare a Piano Terra nei punti di discontinuità della muratura portante a Piano Primo, con la previsione di opportuni dispositivi di collegamento dei portali di rinforzo con la superficie intradossale delle volte ubicate a Piano Terra mediante martinetti con manicotto esterno φ60 [mm] e filettatura interna φ30 [mm]; - Rinforzo estradossale di una volta a padiglione ubicata a Piano con sistemi tipo FIBREBUILD, che consiste nell applicazione di rete e connettori in F.R.P. sulla superficie estradossale della volta in materiale composito fibrorinforzato F.R.P. (Fiber Reinforced Polymer) - a maglia quadra monolitica dimensione 66x66 mm, prodotta con tecnologia Textrusion, costituita da fibra di vetro AR (Alcalino Resistente) con contenuto di zirconio pari o superiore al 16%, e resina termoindurente di tipo vinilestere-epossidico, tessitura 2
con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserita fra le fibre di ordito, spessore medio 3 mm - debitamente inglobata in una cappa di spessore limitato da realizzare con betoncino pronto strutturale ad alta resistenza meccanica, di calce idraulica naturale NHL 5 ed inerti selezionati. In particolare, per i vari elementi di consolidamento strutturale, progettati ed impiegati per il caso in esame, ne sono stati dettagliati le prescrizioni per l uso e la manutenzione. Casarano, Tecnici Incaricati Ing. Giuseppe MITA Ing. Vinicio GIORGINO 3
DESCRIZIONE DELL ELEMENTO STRUTTURALE: Opere di fondazione Elementi del sistema edilizio atti a trasmettere al terreno le azioni esterne e il peso proprio della struttura. LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI Resistenza ai carichi e alle sollecitazioni previste in fase di progettazione. MODALITA DI CONTROLLO Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomali che precedano fenomeni di cedimenti strutturali. PERIODICITA Annuale. PROBLEMI RISCONTRABILI Formazione di fessurazioni o crepe. Corrosione delle armature. Disgregazione del copriferro con evidenza barre di armatura POSSIBILI CAUSE Alternanza di penetrazione e di ritiro dell acqua. TIPO DI INTERVENTO (in ogni caso consultare preventivamente un tecnico strutturale). Riparazioni localizzate delle parti strutturali. Ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato. Protezione dei calcestruzzi da azioni disgreganti. Protezione delle armature da azioni disgreganti. STRUMENTI ATTI A MIGLIORARE LA CONSERVAZIONE DELL OPERA Vernici, malte e trattamenti speciali. Prodotti contenenti resine idrofuganti e altri additivi specifici. 4
DESCRIZIONE DELL ELEMENTO STRUTTURALE: Opere di elevazione in cemento armato Elementi del sistema edilizio aventi il compito di resistere alle azioni verticali ed orizzontali agenti sulla parte di struttura fuori terra e di trasmetterle alle opere di fondazione. LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI Resistenza ai carichi e alle sollecitazioni previste in fase di progettazione. Adeguata resistenza meccanica a compressione. Buona resistenza termica ed un elevata permeabilità al passaggio del vapor acqueo. Adeguata resistenza al fuoco. CARATTERISTICHE MINIME DEI MATERIALI Calcestruzzo: R ck minimo: 30 N/mmq. Acciaio: B450C MODALITA DI CONTROLLO Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomali che precedano fenomeni di cedimenti strutturali. PERIODICITA Annuale. PROBLEMI RISCONTRABILI Insorgere di efflorescenze o comparsa di muffe. Formazione di fessurazioni o crepe. Corrosione delle armature. Disgregazione o deterioramento del cemento con conseguente perdita degli aggregati. Movimenti relativi fra i giunti. Formazioni di bolle d aria. POSSIBILI CAUSE Alternanza di penetrazione e di ritiro dell acqua. TIPO DI INTERVENTO (in ogni caso consultare preventivamente un tecnico strutturale). Riparazioni localizzate delle parti strutturali. Ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato. Protezione dei calcestruzzi da azioni disgreganti, Protezione delle armature da azioni disgreganti. STRUMENTI ATTI A MIGLIORARE LA CONSERVAZIONE DELL OPERA Vernici, malte e trattamenti speciali. Prodotti contenenti resine idrofuganti e altri additivi specifici. 5
DESCRIZIONE DELL ELEMENTO STRUTTURALE: Opere di rinforzo con materiale composito Elementi di rinforzo strutturale per il ripristino, il miglioramento e/o adeguamento di strutture esistenti. LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI Resistenza ai carichi e alle sollecitazioni previste in fase di progettazione. MODALITA DI CONTROLLO Controllo visivo atto a riscontrare lo stato di adesione del rinforzo in FRP al supporto. PERIODICITA Annuale. TIPO DI INTERVENTO Consultare tecnico specializzato nella posa in opera del materiale di rinforzo. 6
DESCRIZIONE DELL ELEMENTO STRUTTURALE: Opere di rinforzo in acciaio Elementi del sistema edilizio orizzontali e verticali, aventi il compito di resistere alle azioni di progetto e di trasmetterle alle fondazioni ed alle altre parti strutturali ad essi collegate. LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI Elevata resistenza meccanica. Adeguata resistenza al fuoco. MODALITA DI CONTROLLO Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomali che precedano fenomeni di cedimenti strutturali. PERIODICITA Annuale. PROBLEMI RISCONTRABILI Possibili distacchi fra i vari componenti. Perdita della capacità portante. Rottura dei punti di saldatura. Cedimento delle giunzioni bullonate. Fenomeni di corrosione. Perdita della protezione ignifuga. POSSIBILI CAUSE Anomali incrementi dei carichi da sopportare. Fenomeni atmosferici. Incendi. TIPO DI INTERVENTO (in ogni caso consultare preventivamente un tecnico strutturale). Riparazioni localizzate delle parti strutturali. Verifica del serraggio fra gli elementi giuntati. Ripristino della protezione ignifuga. Verniciatura. EVENTUALI ACCORGIMENTI ATTI A MIGLIORARE LA CONSERVAZIONE DELL OPERA Vernici ignifughe. Altri additivi specifici. 7