L Indice di Funzionalità Fluviale come strumento di supporto alle scelte gestionali e di pianificazione: l esempio della provincia di Trento

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convegno La nuova carta Ittica della Provincia di Lodi Lodi 9 dicembre 2009 L Indice di Funzionalità Fluviale come strumento di supporto alle scelte gestionali e di pianificazione: l esempio della provincia di Trento Maurizio Siligardi Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente di Trento

Flusso di massa liquida che scorre lungo la linea di massima pendenza Una soluzione di sostanze disciolte in forma ionica o molecolare Una massa in possesso di energia cinetica e potenziale Un ambiente vivente dove le relazioni trofiche assumono importanza per gli equilibri ecosistemici e per la biodiversità

L ambiente fluviale Il fiume è un ecosistema complesso che matura e cambia dalla sorgente alla foce e fornisce un importante contributo agli equilibri omeostatici dell intero bacino fluviale Ambiente ripario Morfologia Componente biotica

I.F.F. Indice di Funzionalità Fluviale E un metodo finalizzato alla classificazione dei corsi d acqua di cui si valutano le proprietà strutturali e biotiche, nell ottica della funzionalità ecologica del sistema acquatico E un indice diverso dagli altri perché non misura nulla ma stima la funzionalità di un fiume sulla base di assunti e costrutti semeiotici, in pratica è stato superato il vincolo deterministico del valore numerico ed è stata rivalutata la semeiotica ambientale ; percorso culturale questo avviato contemporaneamente e separatamente anche da altri enti (EPA americana, Agenzia ambientale inglese).

L applicazione dell IFF rappresenta uno strumento adeguato per indirizzare le scelte di pianificazione territoriale, attraverso: progetti di creazione di zone umide rinaturalizzazione dei corridoi fluviali istituzione di vincoli che permettano di restituire al fiume il territorio di sua pertinenza o di suggerire criteri di pianificazione

AMBITI FLUVIALI (PGUAP, Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche, reso esecutivo con decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 2006) Ambiti fluviali idraulici aree interessate da fenomeni di esondazione con tempo di ritorno fino a 200 anni; aree in cui è vietata la costruzione di nuovi insediamenti Ambiti fluviali paesaggistici aree delimitate allo scopo di salvaguardare i paesaggi fluviali, con particolare riguardo ai caratteri di naturalità, continuità e fruibilità. Ambiti fluviali ecologici Aree tutelate allo scopo di garantire la funzionalità agli ecosistemi fluviali DEFINITI IN BASE AI CRITERI IFF

Ambiti fluviali ad alta valenza ecologica: caratteristiche ecologiche: aree caratterizzate da integrità ecosistemica, livelli elevato-buono di funzionalità fluviale criteri di pianificazione: in queste aree sono permessi solo modesti interventi a fini ricreativi ed opere di adeguamento e ristrutturazione delle infrastrutture esistenti.

Ambiti fluviali a media valenza ecologica: caratteristiche ecologiche: aree scarsamente urbanizzate, agricole, incolti o pascoli, in cui la funzionalità fluviale è stata parzialmente compromessa, livello mediocre; sono dunque suggeriti interventi di rinaturalizzazione delle fasce che si estendono per circa trenta metri in senso trasversale dalle rive; criteri di pianificazione: sono permessi gli interventi di adeguamento delle strutture e delle infrastrutture già esistenti in loco, mentre sono vietate nuove costruzioni a meno che non siano di rilevante interesse pubblico o non possano essere diversamente localizzabili.

Ambiti fluviali a bassa valenza ecologica: caratteristiche ecologiche: sono le aree urbanizzate limitrofe ai tratti in cui la funzionalità fluviale è pesantemente compromessa, livelli scarso-mediocre di funzionalità; criteri di pianificazione: non essendo attuabili interventi di modificazione degli usi del territorio circostante, saranno invece proponibili degli interventi di rinaturalizzazione del corso d acqua all interno delle arginature.

INTERESSE AMBIENTALE Art.8 comma 16 delle N.d.A del Piano di Tutela delle Acque..la Giunta Provinciale valuta preventivamente all attivazione del procedimento di concessione di nuove derivazioni idroelettriche se sussiste un prevalente interesse ambientale incompatibile con la derivazione proposta, tenendo conto della necessità di garantire il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale e per specificazione del corpo idrico; delle esigenze paesaggistiche; delle esigenze di funzionalità fluviale.

Delibera Provinciale della PAT n.783 del 21 aprile 2006 Misure organizzative e metodologiche afferenti alle procedure per il rilascio di concessioni di piccole derivazioni d acqua ad uso idroelettrico (impianti aventi potenza nominale media annua non superiore a 3000 kw). Tale delibera contiene le procedure per il rilascio delle concessioni delle centraline e detta i criteri utilizzati per valutare la sussistenza del prevalente interesse ambientale basati sui dati dell IFF.

La Delibera si basa sull IFF del 2003 I criteri, che hanno come funzione quella di essere un primo discriminate a maglie larghe, sono fissati con l obiettivo di salvaguardare i tratti con funzionalità elevata affinché i processi dinamicofunzionali siano garantiti 3 criteri di valutazione: 1) MODELLO COMBINATO 2) FUNZIONALITA CONTINUA ASSOLUTA 3) FUNZIONALITA CONTINUA RELATIVA

MODELLO COMBINATO Si calcola il valore dell IFF combinato, derivante cioè dalla combinazione dei valori IFF dei singoli tratti ponderati in base alle relative lunghezze: EF = si * kmi sommatoria dei prodotti tra gli score dell IFF e la lunghezza dei sub-tratti Si calcola il valore di riferimento che si basa sul punteggio minimo del primo livello elevato di funzionalità fluviale (261): RF = 261 x km tot prodotto tra livello limite della I classe e lunghezza totale del tratto Ora per definire l accettabilità o meno della richiesta è necessario rapportare il valore attuale (AF) a quello teorico di riferimento (RF). Ovvero: se EF > RF allora si considera NON ACCETTABILE se EF < RF allora si considera ACCETTABILE

Torrente Rabbies MODELLO COMBINATO km dx sx media sco*km RF 1.064 280 260 270 287.3 1.221 255 240 248 302.2 2.285 EF 589 596 EF < RF ACCETTABILE

Torrente Larganza MODELLO COMBINATO km dx sx media sco*km RF 0.480 300 300 300 144.0 0.280 180 180 180 50.4 0.420 250 300 275 115.5 0.220 250 250 250 55.0 1.380 EF 365 360 EF > RF NON ACCETTABILE

Gli altri criteri. La lunghezza del tratto di corso d acqua che presenta un giudizio IFF di PRIMO livello di funzionalità, su entrambe le sponde contemporaneamente, è superiore a 500 metri (Funzionalità continua assoluta). Il valore percentuale dei tratti con giudizio pari a PRIMO livello di funzionalità su entrambe le sponde contemporaneamente, è superiore al 70% del totale del tratto interessato alla derivazione (Funzionalità continua relativa).

FUNZIONALITA CONTINUA ASSOLUTA Torrente Foce di Fazzon km dx sx media sco*km RF 0.300 61 65 63 18.9 0.18 160 175 168 30.2 0.14 193 295 244 34.2 0.82 280 280 280 229.6 1.440 EF 313 376 0,82 km >0,5 km NON ACCETTABILE

FUNZIONALITA CONTINUA RELATIVA Torrente Foce di Fazzon km dx sx media sco*km RF 0.015 61 65 63 0.9 0.09 160 175 168 15.1 0.07 193 295 244 17.1 0.41 280 280 280 114.8 0.585 EF 148 153 0,41 km >70% del tratto sotteso NON ACCETTABILE

2007 Revisione del metodo IFF Questa nuova versione del metodo IFF apporta in sintesi le seguenti modifiche rispetto alla precedente versione: specifica un più vasto range di casistiche associate alle varie risposte allo scopo di facilitare l assegnazione oggettiva delle risposte; introduce un nuovo processo valutativo per la funzionalità delle fasce di vegetazione perifluviale, considerando come massimamente funzionale la situazione in cui si ha compresenza di formazioni funzionali; determina un cambiamento nei punteggi assegnati in alcune risposte; sostituisce le domande numero 6 ( conformazione delle rive ) e 10 ( struttura del fondo dell alveo ) con quesiti relativi ad efficienza di esondazione ed idoneità ittica. Naturalmente i corsi d acqua montani diventano meno efficienti: Zona esondabile ridotta o assente, fasce riparie non ampie

Necessità di adeguare il valore di riferimento alle nuove indicazioni del manuale 2007 CONFRONTO IFF 2003- IFF 2007 Analisi ed elaborazione Costruzione di un data base 03-07 Studio di comparazione tra i punteggi Analisi statistica Individuazione di un nuovo valore di riferimento Validazione

Rappresentazione grafica della relazione tra punteggi IFF 2003 ed IFF 2007 2007 (IFF 2007) = 0,85 * (IFF 2003) + 2,24 2003

Valore di riferimento Retta di regressione (IFF 2007) = 0,85 * (IFF 2003) + 2,24 IFF 2007 224 = IFF 2003 261

Deliberazione di Giunta Provinciale n. 2196 di data 11 settembre 2009 Misure organizzative e metodologiche afferenti alle procedure per il rilascio di concessioni di piccole derivazioni d acqua ad uso idroelettrico Criteri di valutazione della funzionalità fluviale. Modifica della deliberazione della Giunta Provinciale n. 1847 di data 31 agosto 2007.

Altre attività Valutazione preventiva dell efficacia degli interventi di sistemazione del corso d acqua, procedendo ad un confronto tra i punteggi delle schede riferite al tratto ante e post intervento Dottorato di ricerca per lo sviluppo del concetto e metodologia di IFF potenziale e relativo Applicazione dell IFF all intero reticolo fluviale del territorio provinciale Proyecto Cuenca del Tòlten, che prevede lo studio ambientale del bacino idrografico del fiume Tòlten (Regione Araucanía, Chile). Il progetto nasce da una convenzione tra l Università di Trento e la Pontificia Università Cattolica di Santiago del Cile (sede di Villarrica); all APPA-TN l incarico di seguire la parte del progetto relativa alla caratterizzazione biologica di qualità dei corpi idrici all interno del bacino del rio Tòlten e la formazione degli operatori. Sviluppo dell IFFAr Corsi di formazione ed aggiornamento (giugno di ogni anno)

Manuale IFF è scaricabile come.pdf dal sito: http://www.provincia.tn.it/appa/pubblica/frpubbl.htm grazie