Oggetto: Convegno IL RISCHIO SISMICO problematiche e prospettive Aprilia, venerdì 26 ottobre 2012, richiesta di partecipazione.

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Transcript:

Spett. le EDIL CAM Sistemi S.r.l. Alla c.a. Arch. Gianluigi Palmieri Ing. Roberto Marnese Oggetto: Convegno IL RISCHIO SISMICO problematiche e prospettive Aprilia, venerdì 26 ottobre 2012, richiesta di partecipazione. L ASSINARCH (associazione degli ingegneri e architetti di Aprilia), promuoverà un Convegno, che ha per titolo IL RISCHIO SISMICO problematiche e prospettive, incentrato sulla sicurezza sismica degli edifici. Parteciperanno noti studiosi e cultori della materia, si terrà venerdì 26 ottobre 2012, dalle 16.00 alle 20.30, presso la Sala Manzù della biblioteca comunale di Aprilia. In questa ottica è gradita la Vs. presenza, per un introduzione al convegno. RingraziandoVi della Vs. attenzione porgiamo cordiali saluti Il Coordinatore Arch. Michele Magliocchetti Segreteria organizzativa: Assinarch Aprilia Piazza Aldo Moro 1/A 04011 Aprilia (LT) Tel. 06/9284213-3489021415 Michele Magliocchetti

Programma di massima IL RISCHIO SISMICO PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE Sala Manzù - Biblioteca Comunale di Aprilia 26/10/2012 PROGRAMMA DI MASSIMA ORE 16-20.30 Le recenti normative per le costruzioni in zona sismica introducono nuovi impegni per i proprietari, pubblici o privati, di edifici esistenti; in particolare per quelli la cui funzionalità durante gli eventi sismici sia rilevante. I centri italiani sono caratterizzati da costruzioni molto eterogenee e la città di Aprilia non fa eccezione, tranne per il fatto che comunque le tipologie edilizie, salvo qualche casale sparso per le nostre campagne che potrebbe risalire a qualche secolo fa, sono state costruite dagli anni 50 in poi. Le più vecchie sono in muratura o in cemento armato e sono state anche rimaneggiate nel tempo; le più recenti invece sono prevalentemente in c.a. e tra queste numerosi capannoni industriali con sistemi di prefabbricazione pesante. Un panorama così ampio non può certo essere oggetto di un solo convegno, pertanto intendiamo porre le basi per riflettere ed affrontare sia l argomento relativo alle modalità costruttive, sia quello concernente gli interventi che potrebbero essere adottati per migliorare il livello di sicurezza in caso di terremoto del nostro patrimonio edilizio. In generale in Italia la maggior parte delle costruzioni è stata costruita prima degli anni 80 e questo semplice dato, fornisce una chiara misura della vetustà e della scarsa adeguatezza ai moderni requisiti di progettazione. Se a questo aggiungiamo la variazione di zonizzazione sismica, che ha subito l intero territorio negli ultimi anni, si evince come la situazione del patrimonio edilizio sia seriamente a rischio. Aprilia per esempio, come tante altre zone d Italia, fino a tutto il 2003, non era dichiarata zona sismica, quindi a livello teorico le costruzioni realizzate precedentemente potrebbero non rispondere alle attuali normative costruttive di settore. Fortunatamente, quanto sopra non significa che, a seguito di un terremoto, tutto il nostro patrimonio edilizio non sia in grado di resistere, in quanto le buone regole del costruire sono state applicate sin dall antichità; significa sicuramente però che il rischio è maggiore. La legge per gli edifici più importanti, ma anche nel caso si intenda procedere con interventi rilevanti su un edificio di rilevanza minore, richiede una valutazione di sicurezza sismica che sottintende un procedimento volto a stabilire se il tale edificio sia in grado o meno di resistere alla combinazione sismica prevista dalle normative vigenti.

Altrettanto importante è capire come e quando intervenire. In proposito la vigente normativa sismica, D.M. 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni, individua la seguente classificazione: - INTERVENTI DI ADEGUAMENTO atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle presenti norme; - INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle vigenti norme; - RIPARAZIONI O INTERVENTI LOCALI che interessino elementi isolati, e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Aggiungendo infine che per i beni vincolati, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, è in ogni caso possibile limitarsi ad interventi di miglioramento, effettuando la relativa valutazione della sicurezza. ADEGUAMENTO SISMICO E' fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza (quando non si tratti di edifici ad uso pubblico di rilevante importanza, in quel caso la verifica sismica è obbligatoria) e, qualora necessario, all'adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: a) sopraelevare la costruzione; b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione c) apportare variazioni di classe e/o destinazione d'uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%; resta comunque fermo l'obbligo di procedere alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione; d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. Dunque se sarà necessario adeguare la costruzione occorrerà fare in modo che essa possa sopportare il terremoto di progetto e tutte le altre azioni previste per quella categoria di edificio, anche a costo di intervenire in maniera rilevante sulla struttura, in modo che tale adeguamento sia efficace. Quando le opere non ricadono in quelle di cui al punto che precede si possono effettuare interventi di: MIGLIORAMENTO SISMICO

Nei casi in cui non sia obbligatorio l intervento di adeguamento, è possibile eseguire interventi di miglioramento per aumentare la sicurezza della struttura. In tali casi dovrà comunque essere effettuata una valutazione della sicurezza prima e dopo l intervento, ma le verifiche potranno essere realizzate assumendo, con motivata relazione del progettista, azioni di riferimento e coefficienti anche inferiori a quelli previsti per le nuove costruzioni. Ovviamente, confrontando lo stato pre-intervento con quello post-intervento, le modifiche apportate dovranno comunque garantire un miglioramento della condizione globale della struttura: il livello prestazionale successivo all intervento dovrà essere superiore a quello della costruzione nel suo stato di fatto. RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati per documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno o al degrado, o alla variante, esse comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Ogni edificio è un caso a sé ed i risultati non sono estendibili ad altri diversi, pur appartenenti alla stessa tipologia; gli interventi possono essere effettuati qualora ne sia verificata la necessità, solo a seguito delle verifiche tecniche. La nostra associazione con questo convegno, dialogando con esperti del settore, intende principalmente fare una disamina attenta in merito all evoluzione del Quadro Normativo avvenuto negli anni. Vogliamo capire perché solo oggi, ci si è resi conto che tutto il territorio nazionale è a rischio sismico e qual è l orientamento giurisprudenziale in merito alle responsabilità civili e penali di tecnici e proprietari, soprattutto nel caso in cui dovesse verificarsi un evento tale da provocare danni ingenti agli edifici o alle persone. Nei nostri intenti c è anche la volontà di far conoscere alcune delle tecniche ad oggi disponibili per adeguare alle normative vigenti i nostri edifici, per poi lasciare infine, spazio al dibattito con domande del pubblico a cui i nostri relatori potranno rispondere. Auspichiamo che in tal senso i nostri relatori possano contribuire a far chiarezza in una materia tanto delicata, anche alla luce dei due recenti terremoti dell Aquila e dell Emilia.

Programma provvisorio RELATORI: Ing. Filippo Milazzo dirigente Area Genio Civile di Latina Evoluzione del sistema normativo Geologo Paolo Di Cesare I nuovi metodi di indagine del suolo Ing. Sergio Polese già presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri attualmente presidente del CLAIU Associazione europea ingegneri. Le problematiche del libero professionista. Ing. Simoncini (Prefab srl di Perugia) La prefabbricazione pesante in c.a. problematiche e soluzioni Avv Luigi Cerchione La sicurezza dei lavoratori e la refusione del danno Autorità invitate Sindaco di Aprilia, Antonio Terra Ass LL.PP. comune di Aprilia, Mauro Fioratti Spallacci Presidente ordini architetti P.P. e C. della provincia di Latina, arch. Remigio Coco Presidente ordini ingegneri della provincia di Latina, ing. Fabrizio Ferracci