Il VagaMondo. L Atlante delle regioni d Italia. Percorsi e strumenti del sapere geografico LOESCHER EDITORE



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indice Le regioni d III Piemonte 2 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 4-2. LA POPOLAZIONE, P. 5-3. LE COMUNICAZIONI, P. 5-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 6 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 8 Il punto della situazione 10 Valle d Aosta 12 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 14 2. LA POPOLAZIONE, P. 14 3. LE COMUNICAZIONI, P. 14-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 15 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 16 Il punto della situazione 17 Liguria 18 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 20 2. LA POPOLAZIONE, P. 21 3. LE COMUNICAZIONI, P. 21-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 21 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 23 Il punto della situazione 25 Lombardia 26 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 28-2. LA POPOLAZIONE, P. 29-3. LE COMUNICAZIONI, P. 29-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 30 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 32 Il punto della situazione 34 Veneto 36 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 38-2. LA POPOLAZIONE, P. 39-3. LE COMUNICAZIONI, P. 39-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 40 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 42 Il punto della situazione 44 Trentino-Alto Adige 46 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 48-2. LA POPOLAZIONE, P. 49-3. LE COMUNICAZIONI, P. 50-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 50 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 51 Il punto della situazione 52 Friuli-Venezia Giulia 54 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 56-2. LA POPOLAZIONE, P. 57-3. LE COMUNICAZIONI, P. 57-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 58 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 59 Il punto della situazione 61 Emilia-Romagna 62 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 64-2. LA POPOLAZIONE, P. 65-3. LE COMUNICAZIONI, P. 65-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 66 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 68 Il punto della situazione 70 Toscana 72 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 74-2. LA POPOLAZIONE, P. 75-3. LE COMUNICAZIONI, P. 75-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 76 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 78 Il punto della situazione 80 Umbria 82 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 84-2. LA POPOLAZIONE, P. 84-3. LE COMUNICAZIONI, P. 84-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 85 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 86 Il punto della situazione 87

IV Marche 88 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 90-2. LA POPOLAZIONE, P. 90-3. LE COMUNICAZIONI, P. 90-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 91 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 92 Il punto della situazione 93 Lazio 94 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 96-2. LA POPOLAZIONE, P. 97-3. LE COMUNICAZIONI, P. 97-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 98 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 99 Il punto della situazione 101 Abruzzo 102 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 104-2. LA POPOLAZIONE, P. 104-3. LE COMUNICAZIONI, P. 105-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 105 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 106 Il punto della situazione 107 Molise 108 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 110-2. LA POPOLAZIONE, P. 110-3. LE COMUNICAZIONI, P. 110-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 111 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 112 Il punto della situazione 113 Campania 114 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 116-2. LA POPOLAZIONE, P. 117-3. LE COMUNICAZIONI, P. 117-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 118 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 120 Il punto della situazione 122 Puglia 124 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 126-2. LA POPOLAZIONE, P. 127-3. LE COMUNICAZIONI, P. 127-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 128 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 129 Il punto della situazione 131 Basilicata 132 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 134-2. LA POPOLAZIONE, P. 134-3. LE COMUNICAZIONI, P. 135-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 135 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 136 Il punto della situazione 137 Calabria 138 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 140-2. LA POPOLAZIONE, P. 141-3. LE COMUNICAZIONI, P. 141-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 142 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 143 Il punto della situazione 145 Sicilia 146 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 148-2. LA POPOLAZIONE, P. 149-3. LE COMUNICAZIONI, P. 149-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 150 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 152 Il punto della situazione 154 Sardegna 156 1. TERRITORIO E CLIMA, P. 158-2. LA POPOLAZIONE, P. 159-3. LE COMUNICAZIONI, P. 159-4. LE CITTÀ E LA QUALITÀ DELLA VITA, P. 160 - LE ATTIVITÀ ECONOMICHE, P. 161 Il punto della situazione 163 Il mio Portfolio 164

Piemonte Territorio (%) Piemonte 27 30 43 Pianura Collina Montagna 23 42 35 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 2

Piemonte IL PIEMONTE IN CIFRE Superficie (km 2 ) Piemonte 25.399 301.338 Popolazione 2001 Piemonte 4.214.677 56.995.744 Densità 2001 (ab./km 2 ) Piemonte 166 189 UE (a 25 stati) 114 Province 8,4% Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio- Ossola, Vercelli Popolazione e lavoro 2002 Attiva Non attiva Popolazione in cerca di occupazione (disoccupati e in cerca di primo impiego) e popolazione occupata 2002 Piemonte % UE (a 25 stati) Divisione del lavoro 2002 Piemonte % UE (a 25 stati) Prodotto nazionale lordo per abitante (dollari) 2002 7,4% Piemonte % 43,6 56,4 38,1 61,9 UE (a 25 stati) 45,8 54,2 Autovetture ogni 1000 abitanti 2000 634 582 424 638 Lussemburgo Legenda Piemonte UE Valore massimo UE 5,1 94,9 9,2 8,2 In cerca di occupazione Occupata 3,4 38,1 58,5 5,0 32,0 63,0 5,6 28,9 65,5 Agricoltura Industria Terziario Consumo energia elettrica per abitante (kwh) 2001 20.789 6.072 20.399 4.732 17.502 5.463 46.754 Lussemburgo 14.588 Finlandia Linee telefoniche ogni 1000 abitanti 2001 482 481 519 783 Lussemburgo Mortalità nel primo anno di vita per 1000 nati vivi 2000 3,4 4,3 5,0 11,0 Lettonia 90,8 91,8 BENVENUTI IN PIEMONTE Osserva la carta geografica del Piemonte. 1. Come puoi definire questa carta? a Una cartina stradale. b Una carta fisico-politica. c Una carta topografica. d Una mappa della regione. 2. Rispetto all intera, il Piemonte si trova: a nel settore centrale. b nel settore nord-orientale. c nel settore nord-occidentale. d nel settore meridionale. 3. In Piemonte: a sono presenti quasi solo pianure. b sono presenti montagne sulla maggior parte del territorio. c sono presenti colline sulla maggior parte del territorio. d sono presenti sia montagne, sia colline, sia pianure. 4. Con quante e quali regioni confina il Piemonte? Il Piemonte confina anche con qualche stato estero? Procedi in ordine da nord a est a sud a ovest. 5. Quali sono i rilievi principali che si elevano dal territorio del Piemonte? 6. Puoi definire il Piemonte una regione ricca di corsi d acqua? Quali sono i principali tra essi? 7. In Piemonte vi sono dei laghi molto estesi? Osserva i grafici e i dati statistici relativi al Piemonte. 1. Scrivi quale percentuale di superficie occupa il Piemonte rispetto all intera. 2. Qual è la percentuale di popolazione occupata in Piemonte? È una percentuale maggiore o minore di quella italiana? 3. Che cosa puoi osservare analizzando i dati della divisione del lavoro? In Piemonte vi è un maggior numero di persone che si dedicano al lavoro agricolo o al lavoro nell industria? 4. In Piemonte vi è un maggior consumo di energia elettrica per abitante, vi sono più autovetture ogni 1000 abitanti e più linee telefoniche rispetto alla media italiana. Che cosa puoi concludere analizzando questi dati? (Suggerimento: questi dati indicano benessere o situazioni economiche critiche? Quindi l economia del Piemonte è più o meno florida rispetto alla media italiana?). Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 3

Piemonte Monviso Per secoli fu ritenuto il monte più alto delle Alpi; dalle sue pendici nasce il Po, il maggiore fiume italiano. 1. La Baraggia, nel Biellese, un area non coltivata dove si estendono la brughiera, ampi prati e boschetti. 1. Territorio e clima Il Piemonte è la più occidentale delle regioni italiane. Come dice il suo nome, è situato «ai piedi dei monti», chiuso su tre lati da catene di montagne: a ovest e a nord le Alpi Occidentali, che segnano il confine con la Francia e la Svizzera; a sud l Appennino, che lo divide dalla Liguria (e, per un brevissimo tratto, dall Emilia-Romagna). Nelle Alpi svettano alte 1 F. Lava, «Bell», 125, 1996 2. La Sacra di San Michele, un abbazia eretta tra il X e il XIII secolo nella bassa Valle di Susa. 3. Il massiccio del Gran Paradiso, tra Piemonte e Valle d Aosta. cime: il Gran Paradiso (4061 m), il monte Rosa (4635 m), il Monviso (3841 m). Entro il grande semicerchio di montagne si alternano colline e pianura. A nord del Po ci sono le colline del Canavese, a est la collina di Torino, a sud le colline del Monferrato e delle Langhe, coperte di vigneti. Lungo il Po si stende la parte iniziale della pianura Padana, che si allarga spostandosi verso la Lombardia. È una pianura fertile, bene irrigata dall acqua di fiumi e canali, intensamente coltivata. La combinazione di suolo fertile e abbondanza di acqua dolce permette la coltivazione del riso, estesa soprattutto nelle campagne vercellesi e novaresi. I fiumi sono numerosi; nascono dalle Alpi e dall Appennino e sono tutti affluenti (o subaffluenti) del Po. Tra i principali: la Dora Riparia, la Dora Baltea, il Sesia, il Ticino (che per un tratto segna il confine con la Lombardia), il Tanaro, la Scrivia. Vi è un solo grande lago: il lago Maggiore, tra Piemonte, Lombardia e Svizzera. Il clima è di tipo continentale, in pianura e in collina: l Appennino, infatti, impedisce l afflusso dei venti marini più caldi. Quindi: inverni freddi e piuttosto lunghi, estati calde e relativamente brevi; piogge concentrate soprattutto in primavera e in autun- FMR, 1994 H. Higuchi, 1990 2 3 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 4

no. Solo sulle rive del lago Maggiore il clima è più mite, di tipo mediterraneo, grazie all azione esercitata dall acqua del lago. In montagna il clima è alpino: inverni rigidi e nevosi ed estati fresche. 2. La popolazione Più di metà della popolazione del Piemonte è concentrata nella provincia di Torino. Il resto è distribuito in modo non omogeneo tra le altre province: la meno densamente popolata è quella di Cuneo, estesa come quella di Torino ma con una popolazione 4 volte minore. Le vallate montane del Cuneese, infatti, sono zone che offrono poche risorse e possibilità di lavoro, e vengono quindi progressivamente abbandonate dagli abitanti, che si spostano per cercare migliori condizioni di vita. Molto numerosi sono gli immigrati, soprattutto dalla Sicilia, dalla Puglia e da altre regioni meridionali (a Torino quasi la metà degli abitanti è costituita da immigrati meridionali), ma anche dalle vallate del Piemonte stesso, a causa dei fenomeni migratori interni che ebbero inizio verso la metà del XIX secolo, continuando poi nel XX secolo, di pari passo con lo sviluppo industriale. Negli ultimi anni si è registrato un forte afflusso di immigrati extracomunitari, prevalentemente dai paesi africani e dalle aree più disagiate dell Est europeo, ma anche dall America centromeridionale e dalla Cina. Questo fenomeno ha trasformato Torino in una città sostanzialmente multietnica. 3. Le comunicazioni Nel complesso, il Piemonte è percorso da una buona rete stradale e autostradale e da una discreta rete ferroviaria. Valichi alpini, trafori stradali e gallerie ferroviarie lo collegano a Francia e Svizzera: le strade per la Francia passano sotto il colle di Tenda, sul colle della Maddalena, sul Monginevro e sul Moncenisio, sotto il Fréjus (attraverso un traforo inaugurato nel 1980). Sotto il Tenda e sotto il Fréjus passano anche due linee ferroviarie. Si può invece andare in Svizzera attraverso il Sempione: in auto, superando il valico; o in treno, percorrendo la galleria ferroviaria più lunga del mondo (quasi 20 km). Si passa in Liguria valicando gli Appennini, attraverso i più facili passo dei Giovi, passo del Turchino, colle di Cadibona e altri bassi valichi. Piemonte 4. Torino: una città multietnica. Nella fotografia, uno dei mercati più frequentati della città. 5. Una veduta aerea dell importante arteria stradale che collega Torino a Savona, in Liguria. M. Guglielminotti Calendario Società Autostrade 4 5 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 5

Piemonte Augusta Taurinorum La seconda parola deriva dal nome dei Taurini, una popolazione gallica che abitava la zona. 6. Veduta panoramica di Torino: in evidenza la Mole Antonelliana e la cerchia alpina. 4. Le città e la qualità della vita Torino, capoluogo del Piemonte, è la quarta città italiana per numero di abitanti, «capitale dell automobile», centro industriale di grandissima importanza. Insieme con i comuni della «cintura», che ormai formano un tutto unico con la città, sfiora i 2 milioni di abitanti. Solo 100 anni fa, con i sobborghi, ne aveva appena 250 000. Oggi il numero dei residenti nel territorio del capoluogo è in diminuzione, soprattutto per la ridotta natalità e per lo spostamento di molte famiglie nei comuni circostanti; questa diminuzione è però in parte compensata dal numero degli immigrati extracomunitari. L espansione della città iniziò agli albori del XX secolo, con il sorgere delle prime industrie moderne, in particolare della FIAT. Il periodo di maggior crescita è però stato tra il 1950 e il 1970 circa: attirati dalla possibilità di lavoro, ogni anno giungevano circa 60 000 persone (cioè 1 200 000 nuovi abitanti in 20 anni), in gran parte dal Sud dell e dalle campagne. Uno sviluppo così rapido ha creato alla città gravi problemi: scarsità di case e di scuole, di ospedali e di altri servizi; disadattamento ed emarginazione di quanti non riuscivano a trovare lavoro e a inserirsi nella vita della città. Torino ha una lunga storia. Fondata 2000 anni fa dai romani, che la chiamarono Augusta Taurinorum, nel Medioevo entrò a far parte del ducato di Savoia; circa 400 anni fa ne divenne la capitale e cominciò a ingrandirsi. Quando i Savoia divennero re d (1861), Torino fu la prima capitale del nuovo stato, ma solo per quattro anni, perché la capitale venne presto spostata, dapprima a Firenze, poi a Roma. Dopo Torino, i centri più industrializzati sono nel nord della regione: Vercelli, Novara, Biella e Verbania (le ultime due sono capoluogo di provincia dal 6 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 6

Piemonte 1992). A sud ci sono le altre tre province: Asti, sulle colline del Monferrato; Alessandria, sul fiume Tanaro; Cuneo, su un ripiano a forma di «cuneo» ai piedi delle Alpi. Il livello di istruzione degli abitanti del Piemonte è superiore alla media nazionale (pochissimi sono analfabeti o privi di un titolo di studio), grazie anche all alto reddito pro capite. L assistenza sanitaria e i servizi pubblici in genere rispondono discretamente alle esigenze della popolazione; il tasso di mortalità infantile è abbastanza basso e in diminuzione. Esiste il problema sociale della criminalità, con un alto numero di omicidi, prevalentemente nell area metropolitana torinese (dove si sono inoltre create condizioni di altissimo costo delle abitazioni e di congestione del traffico urbano). Nonostante vi siano numerose aree protette (i parchi regionali dell Argentera e dell Orsiera-Rocciavré e la parte piemontese del Parco nazionale del Gran Paradiso), l inquinamento idrico e atmosferico è molto elevato in tutta la regione, con conseguenze negative per l ambiente e per la salute degli abitanti. 8 A. Conway/«In Viaggio», 2002 7. Una fotografia aerea di Novara. Si distingue, sulla sinistra, la basilica di San Gaudenzio, con la caratteristica cupola, simbolo della città. 8. Sbandieratori e figuranti in costume storico al palio di Asti. 7 Pubbli Aer Foto Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 7

Piemonte LE ATTIVITÀ ECONOMICHE Colture prevalenti Frumento Riso Vite Frutta Ortaggi Legname Bovini Suini Verbania Principali settori industriali Siderurgia, metallurgia Meccanica, autoveicoli Elettrotecnica, elettronica, informatica Chimica, petrolchimica Tessile, abbigliamento, calzature Legno, carta, editoria Alimentari Aree industriali Verbania Biella Vercelli Novara Biella editoria Novara Vercelli Torino Asti Alessandria penne pennarelli Torino vini spumanti Asti oreficeria cappelli Alessandria vini spumanti Cuneo Prevalente utilizzo del suolo Boschi, foreste, arbusteti Prati e pascoli Aree agricole Aree incolte e improduttive Cuneo AGRICOLTURA L agricoltura del Piemonte ha un peso modesto e occupa solo il 3,4% della popolazione attiva. In montagna e in collina viene praticata generalmente in modo tradizionale: piccoli appezzamenti, coltivati direttamente dal proprietario e dai suoi familiari. In pianura prevalgono le grandi aziende agricole, che funzionano un po come «fabbriche»: diversi dipendenti, suddivisione del lavoro, macchine e impianti moderni. Tra i prodotti principali vi sono il riso, nel Vercellese e nel Novarese (più di metà della produzione italiana totale); frutta e ortaggi; vini pregiati, sulle colline del Monferrato e delle Langhe; carne e latte; legname. ICP A. Vergani M. Bertinetti Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 8

Piemonte INDUSTRIA L economia piemontese è basata soprattutto sull industria (la regione è tra le più produttive e avanzate del paese), che ha favorito l instaurarsi di una notevole prosperità economica. Solo la Lombardia e il Veneto hanno una percentuale maggiore di addetti all industria. Tra le principali industrie vanno ricordate: l industria tessilelaniera e dell abbigliamento, nel Biellese; l industria automobilistica (stabilimenti della FIAT e il suo indotto) a Torino e nei centri della cintura; l industria elettronica (aziende sorte a seguito della crisi e della scomparsa della Olivetti di Ivrea); l industria dolciaria, a Torino, Novara, Vercelli, Alba; l industria dei cappelli di feltro, ad Alessandria; le filature e l attività editoriale, a Novara; la produzione di pneumatici, a Cuneo e a Torino. Le centrali elettriche, che sfruttano i ricchi corsi d acqua della regione, coprono quasi tutto il fabbisogno energetico degli impianti industriali. Vi sono anche centrali termoelettriche. F. Radino P. G. Sclarandis TERZIARIO Importantissimo è anche il settore terziario (attività commerciali e finanziarie). Il turismo, che in passato era rilevante solo nelle località alpine, ha avuto recentemente un maggiore sviluppo anche nel capoluogo e in altri centri, grazie alla valorizzazione di beni urbanistici e culturali. «Bell», 2000 CSELT, 1994 Sol & Neve, Regione Piemonte M. Merlini - La Presse Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 9

Piemonte IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Che cosa hai imparato 1. Vero o falso? Dopo aver individuato le affermazioni sbagliate, correggile. a. Il Piemonte è la più estesa regione italiana. V F b. Il Piemonte confina con la Francia e con la Svizzera. V F c. Il Piemonte è attraversato dal fiume Po e da numerosi suoi affluenti. V F d. Il Piemonte è ancora una regione economicamente arretrata. V F e. Il Piemonte è famoso per la sua produzione di olio d oliva V F (soprattutto nelle Langhe e nel Monferrato). f. Il territorio del Piemonte è suddiviso in 6 province. V F 2. Rispondi alle domande seguenti. a. Sai qual è il motivo che ha reso famose le località di Bardonecchia e Sestrières, in provincia di Torino? (Suggerimento: sono due note località di montagna ). b. Le montagne piemontesi appartengono solo alle Alpi o anche agli Appennini? Che cosa rappresenta per i geografi il colle di Cadibona? c. Quali sono le principali vie di comunicazione attraverso le Alpi? Con quali stati collegano il Piemonte? d. In Piemonte vi sono molti piccoli laghi di origine glaciale. Che cosa sono? Come si sono formati? e. Abbiamo detto che Torino è la quarta città italiana: ricordi quali sono le prime tre? 3. L elenco seguente comprende nomi geografici che si riferiscono al Piemonte. Specifica per ciascuno se si tratta di monti, colline, fiumi, laghi, città, valichi, trafori. Monginevro Monferrato Gran Paradiso Sesia Biella Fréjus Ivrea Argentera Dora Riparia Ticino Cuneo Maggiore Langhe Sempione Come parlano i geografi 1. Definisci brevemente i seguenti termini o espressioni. a. Baraggia. b. Clima continentale. c. Valico. d. Taurini. e. Immigrati extracomunitari. f. Centrali elettriche. Gli strumenti della Geografia 1. Osserva questa carta del Piemonte; essa è «muta», cioè mostra la posizione di alcuni elementi del paesaggio della regione, ma non ne indica i nomi. Sai aggiungerli tu, scegliendo dall elenco qui sotto? (Attenzione: alcuni nomi non c entrano!) Langhe Po Aosta Dora Baltea monte Bianco monte Rosa Tanaro Gran Paradiso Monviso Genova Monferrato Milano Dora Riparia lago Maggiore collina di Torino Ticino pianura Padana Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 10

Piemonte 2. In quest altra carta muta (a destra) sono riportate le posizioni delle più importanti città piemontesi. Scrivi il loro nome nella corretta posizione. 3. Nella tabella in basso sono presentati i dati relativi alla produzione (in migliaia di quintali) dei principali cereali in, suddivisa per regione. Analizza i dati della tabella e rispondi alle domande seguenti. a. In quali regioni non si produce o si produce poco grano? Quali possono essere, secondo te, le ragioni di una tale situazione? b. Sai spiegare quale caratteristica climatico-ambientale favorisce la produzione del riso? c. Considerando i dati che riguardano il Piemonte, ti pare che la regione sia una grande, o media, o piccola produttrice di granoturco? 4. Osserva le due carte economiche a p. 8. Descrivi, sotto l aspetto dell agricoltura e dell industria, le province di Cuneo e di Vercelli. Grano Granoturco Orzo Avena Riso Piemonte 5 758 000 15 927 000 1 267 000 32 000 6 960 000 Valle d Aosta 1000 1000 Liguria 32 000 58 000 5000 1000 Lombardia 3 134 000 20 302 000 2 230 000 25000 5 910 000 Veneto 3 720 000 23 068 000 1 236 000 5000 187 000 Trentino-Alto Adige 4000 2000 7000 4000 Friuli-Venezia Giulia 306 000 8 513 000 423 000 3000 Emilia-Romagna 13 120 000 5 991 000 1 680 000 17 000 541 000 Toscana 5 383 000 2 550 000 958 000 370 000 25 000 Umbria 4 589 000 1 162 000 450 000 147 000 Marche 7 236 000 1 065 000 1 242 000 78 000 1000 Lazio 4 414 000 2 444 000 843 000 189 000 Abruzzo 2 855 000 531 000 753 000 82 000 Molise 1 714 000 279 000 196 000 215 000 Campania 3 673 000 1 898 000 394 000 319 000 Puglia 11 299 000 135 000 1 095 000 813 000 Basilicata 4 379 000 150 000 828 000 296 000 Calabria 1 754 000 343 000 208 000 118 000 22 000 Sicilia 6 684 000 11 000 278 000 173 000 Sardegna 478 000 334 000 168 000 125 000 95 000 80 533 000 84 763 000 14 261 000 3 013 000 13 741 000 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 11

Valle d Aosta Territorio (%) Valle d Aosta 100 Pianura Collina Montagna 23 42 35 W.P. Burkhardt, 1986 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 12

Valle d Aosta LA VALLE D AOSTA IN CIFRE Superficie (km 2 ) Valle d Aosta 3.263 301.338 Popolazione 2001 Valle d Aosta 119.548 56.995.744 Densità (ab./km 2 ) Valle d Aosta 37 189 UE (a 25 stati) 114 Province Aosta 1,08% 0,21% BENVENUTI IN VALLE D AOSTA Osserva la carta geografica della Valle d Aosta. 1. Con quali regioni italiane confina la Valle d Aosta? Con quali stati esteri? Procedi con ordine, da nord in senso orario. 2. In quale parte dell si trova la Valle d Aosta? 3. Come puoi definire approssimativamente la forma della Valle d Aosta? 4. La Valle d Aosta è percorsa da molti corsi d acqua? Ritieni di poter definirli tutti «fiumi» o alcuni sono più esattamente dei «torrenti»? 5. Quali sono le maggiori vette valdostane? In vi sono altre regioni con cime più elevate? Popolazione e lavoro 2002 Valle d Aosta % 47,6 52,4 38,1 61,9 UE (a 25 stati) 45,8 54,2 Attiva Non attiva Popolazione in cerca di occupazione (disoccupati e in cerca di primo impiego) e popolazione occupata 2002 Valle d Aosta % UE (a 25 stati) Divisione del lavoro 2002 Valle d Aosta % UE (a 25 stati) Prodotto nazionale lordo per abitante (dollari) 2002 3,5 96,5 9,2 8,2 90,8 91,8 In cerca di occupazione Occupata 5,4 25,4 69,2 5,0 32,0 63,0 5,6 28,9 65,5 Agricoltura Industria Terziario Consumo energia elettrica per abitante (kwh) 2001 24.452 7.335 20.399 4.732 17.502 5.463 46.754 Lussemburgo 14.588 Finlandia Autovetture ogni 1000 abitanti 2001 969 582 424 638 Lussemburgo Linee telefoniche ogni 1000 abitanti 2001 595 481 519 783 Lussemburgo 6. Qual è la caratteristica più rilevante del territorio valdostano? (Suggerimento: osserva il grafico della suddivisione per fasce di altezza ). 7. In quante province è suddiviso il territorio della regione? 8. Dove sono localizzati i principali centri abitati? Sai spiegare il perché di tale situazione? Osserva i grafici e i dati statistici relativi alla Valle d Aosta. 1. Quale percentuale di superficie occupa la Valle d Aosta rispetto all intera? 2. Qual è la percentuale di popolazione occupata in Valle d Aosta? È una percentuale maggiore o minore di quella italiana? 3. Che cosa puoi osservare analizzando i dati della divisione del lavoro? In Valle d Aosta vi è un maggior numero di persone che si dedicano al lavoro agricolo o al lavoro nell industria? 4. Analizza i dati riguardanti il prodotto interno lordo per abitante in Valle d Aosta e in. Traccia poi un grafico che ti sembri adatto a raffigurare e a mettere a confronto i due dati. Il reddito per abitante della Valle d Aosta è superiore o inferiore a quello medio italiano? Che cosa puoi concludere? Legenda Valle d Aosta UE Valore massimo UE Mortalità nel primo anno di vita per 1000 nati vivi 2000 4,3 4,3 5,0 11,0 Lettonia Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 13

Valle d Aosta 1. La Valle d Aosta ripresa da un satellite: in biancoazzurro le nevi perenni e i ghiacci dei più alti massicci montuosi; in rosso le zone con vegetazione; il solco centrale è il fondovalle principale, in cui si scorgono la città di Aosta e la Dora Baltea. 2. Il borgo di Antagnod, in val d Ayas. 1. Territorio e clima La Valle d Aosta è la più piccola regione italiana ed è interamente montuosa: un ampia valle incuneata nel cuore delle Alpi Occidentali, con alte montagne, vasti ghiacciai, paesaggi bellissimi. A ovest, al confine con la Francia, si eleva il monte Bianco (4810 m, la più alta vetta interamente europea); a nord-est, al confine con la Svizzera, ci sono il Cervino (4478 m) e il monte Rosa (4635 m); a sud, al confine con il Piemonte, il Gran Paradiso (4061 m), con il suo famoso parco nazionale. Dal gruppo del monte Bianco nasce il fiume che attraversa tutta la valle: la Dora Baltea, affluente del Po. Sui due lati della valle principale si aprono numerose vallate laterali più strette, percorse da torrenti brevi ma ricchi di acque: quasi tutti, infatti, nascono da alte cime o da imponenti ghiacciai. Il clima è quello tipico delle regioni alpine: molto freddo d inverno, fresco d estate. 2. La popolazione La Valle d Aosta è la regione con il minor numero di abitanti e con la densità di popolazione più bassa (37 ab./km 2 : meno di un quinto della media italiana). Dato il carattere montuoso del territorio, la popolazione si concentra quasi tutta nel fondovalle principale; spesso le valli laterali sono state progressivamente abbandonate e i villaggi sono quindi, specialmente d inverno, semideserti. Anche le costruzioni montane d alta quota vengono sempre meno utilizzate per l alpeggio stagionale delle mandrie. Per tradizione e cultura la Valle d Aosta è stata sempre molto legata alla Savoia, la regione francese con cui confina. La lingua rispecchia questo passato: infatti in Valle d Aosta si parla un dialetto francese, il patois, e si usa molto il francese. La Costituzione ha riconosciuto il bilinguismo e il desiderio di autonomia dei valdostani: nel 1948 la Valle d Aosta fu la prima regione italiana a ottenere lo Statuto speciale di regione autonoma (prima di allora faceva parte del Piemonte). 3. Le comunicazioni Per la sua posizione, la Valle d Aosta ha molta importanza per le comunicazioni stradali tra, Francia e Svizzera. Si passa in Francia dal valico del Piccolo San Bernardo e dal traforo del Monte Bianco (11,6 km; chiuso fra il 1999 e il 2002 per un terribile incendio nel quale perirono 39 persone). Per la Svizzera si transita dal valico e dal traforo stradale del Gran San Bernardo (quasi 6 km). L unica linea ferroviaria (Pré Saint Didier- Aosta-Torino) è insufficiente alle necessità del traffico locale. A. Martinelli G. Simeone / «Bell», 2001 1 2 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 14

4. Le città e la qualità della vita Nella regione vi è una sola città, o meglio cittadina: il capoluogo, Aosta, sul fondovalle. La sua origine risale a 2000 anni fa, quando i romani fondarono qui un insediamento militare, Augusta Praetoria (da Augusta deriva Aosta). Il centro storico conserva la struttura dell accampamento romano: un quadrato, diviso in quadrati più piccoli da un reticolato di strade. E poi troviamo molti piccoli centri: paesi e villaggi con poche centinaia o qualche migliaio di abitanti. Alcuni (ad esempio Courmayeur, Cervinia, Saint- Vincent) sono famosi anche all estero, e nei periodi di «alta stagione» possono ospitare in alberghi e case decine di migliaia di turisti. La regione è ricca; l inquinamento è modesto, tranne che nell area del capoluogo. Il livello di vita è tra i migliori in, collocandosi in una fascia medioalta nei centri più popolosi. In alcune zone, però, l ambiente mostra un progressivo degrado a causa dell isolamento nei paesi abbandonati e della disordinata costruzione di edifici, strade e industrie nella vallata principale. Valle d Aosta 3. Il paesino di Ollomont, nell omonima valle. 4. Il resti del castello di Cly, presso Saint- Vincent, in una bella posizione che domina la valle principale. 5. Aosta venne fondata dai romani: qui vediamo il teatro romano. Sullo sfondo il monte Emilius. 4 S. Vannini / «Bell», 2001 3 A. Martinelli, TCI 5 A. Martinelli, TCI Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 15

Valle d Aosta LE ATTIVITÀ ECONOMICHE Colture prevalenti Frumento Vite Frutta Patate Legname Bovini Prevalente utilizzo del suolo Boschi, foreste, arbusteti Aree incolte e improduttive Aosta Aosta Principali settori industriali Siderurgia, metallurgia Meccanica, autoveicoli Elettrotecnica, elettronica, informatica Chimica, petrolchimica Tessile, abbigliamento, calzature Legno, carta, editoria Alimentari AGRICOLTURA Dato il carattere montuoso del territorio, l agricoltura ha uno sviluppo limitato. Poche coltivazioni sul fondovalle centrale (cereali, patate, mele, pere, alcuni vigneti). I boschi forniscono legname per vari usi. Si allevano bovini da carne e da latte. Abbastanza notevole la produzione di latticini: famoso il formaggio «fontina». INDUSTRIA Ben altra importanza ha l industria, al primo posto insieme con il turismo nell economia della Valle: quella elettrica, prima di tutto. Le numerose centrali idroelettriche danno una produzione 4 volte superiore al fabbisogno locale; l energia in più viene trasportata in Piemonte. Poi ci sono industrie siderurgiche, un tempo alimentate dai giacimenti di ferro della stessa Valle. Oggi tali giacimenti sono impoveriti e le materie prime devono arrivare da fuori. E non bisogna dimenticare l artigianato: soprattutto oggetti in legno e in pietra ollare. TURISMO L altra voce importante dell economia valdostana è il turismo, sia estivo sia soprattutto invernale, apportatore negli ultimi decenni di un notevolissimo sviluppo economico. I centri più famosi: Courmayeur, ai piedi del monte Bianco; Cervinia (in Valtournenche); Champoluc (valle d Ayas); Gressoney (valle del Lys); Cogne (nella valle omonima). Lo sviluppo del turismo ha frenato il progressivo spopolamento, un fenomeno oggi diffuso in tutte le zone montane. Ma c è il rovescio della medaglia: l affluenza annua di centinaia di migliaia di turisti ha contribuito al depauperamento del patrimonio paesaggistico naturale (a causa della costruzione di nuove strade e case, e dell abbattimento di boschi). Esistono tuttavia aree protette ottimamente conservate (Parco nazionale del Gran Paradiso). Sempre nel settore terziario i buoni collegamenti con le confinanti Francia e Svizzera hanno favorito lo sviluppo di una discreta attività commerciale. Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 16

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Valle d Aosta Che cosa hai imparato 1. Vero o falso? Dopo aver individuato le affermazioni sbagliate, correggile. a. La Valle d Aosta è la più piccola V F e la meno popolata tra le regioni italiane. b. Il territorio della Valle d Aosta è V F in parte montuoso e in parte collinare. c. In Valle d Aosta è molto diffusa V F l agricoltura, sia sul fondovalle principale sia sui versanti montuosi. d. L economia della regione si basa V F essenzialmente sul turismo estivo e invernale. e. La natura della regione è ancora V F abbastanza preservata, soprattutto nel territorio del Parco nazionale del Gran Paradiso. f. Il livello medio di vita in Valle d Aosta V F è buono e la regione è tra le più ricche d. 2. Rispondi alle domande seguenti. a. Il clima delle montagne valdostane può essere definito temperato? b. Quale fiume percorre la Valle d Aosta? Dove sfocia? Di quale grande bacino idrografico fa parte il territorio della regione? c. La Costituzione italiana ha riconosciuto il bilinguismo della Valle d Aosta. Che cosa significa ciò? d. In Valle d Aosta esiste un parco nazionale: quale? Che cos è un «parco nazionale»? e. Sai spiegare che cosa significa, nel linguaggio del turismo, l espressione «alta stagione»? 3. Perché a. possiamo definire la Valle d Aosta una regione bilingue? b. in Valle d Aosta è particolarmente abbondante la produzione di energia idroelettrica? c. la densità della popolazione valdostana è così bassa? d. l agricoltura ha uno sviluppo limitato e il terziario è molto diffuso? Come parlano i geografi 1. Definisci con parole tue i seguenti termini o espressioni. a. Energia idroelettrica. b. Regione autonoma. c. Artigianato. d. Latticini. 2. Costruisci una frase con ciascuno dei seguenti termini o espressioni. a. Bilinguismo. b. Patois. c. Parco nazionale. d. Valico. e. Turismo invernale. Collega e confronta 1. Nei due disegni, ogni quadratino rappresenta 1 punto in percentuale. Il primo disegno evidenzia come è ripartito il territorio in (ad esempio: 35% montagna = 35 quadratini grigi). Il secondo disegno è lasciato in bianco: utilizzando i colori della legenda, indica la ripartizione percentuale del territorio in Valle d Aosta (i dati sono a p. 12). Montagna Collina Pianura Confronta poi i due grafici e commentali brevemente. Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 17

Liguria Territorio (%) Liguria 35 65 Pianura Collina Montagna 23 42 35 M. Bertinetti Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 18

Liguria LA LIGURIA IN CIFRE Superficie (km 2 ) Liguria 5.421 301.338 Popolazione 2001 Liguria 1.571.783 56.995.744 Densità (ab./km 2 ) Liguria 290 189 UE (a 25 stati) 114 Province Genova, Imperia, La Spezia, Savona 1,7% 2,8% BENVENUTI IN LIGURIA Osserva la carta geografica della Liguria. 1. Da quali mari è bagnata la Liguria? Con quali regioni confina? Confina anche con qualche stato straniero? Procedi in ordine da nord, a est, a sud, a ovest. 2. Quali sistemi montuosi interessano in parte il territorio ligure? 3. In Liguria vi sono corsi d acqua lunghi? Secondo te, perché? 4. Dove passano le principali vie di comunicazione in Liguria? Quali possono essere le ragioni di tale situazione? 5. Quante e quali sono le province della Liguria? Popolazione e lavoro 2002 Liguria % 41,4 58,6 38,1 61,9 UE (a 25 stati) 45,8 54,2 Attiva Non attiva Popolazione in cerca di occupazione (disoccupati e in cerca di primo impiego) e popolazione occupata 2002 Liguria % UE (a 25 stati) Divisione del lavoro 2002 Liguria % UE (a 25 stati) Prodotto nazionale lordo per abitante (dollari) 2002 6,3 93,7 9,2 90,8 8,2 91,8 In cerca di occupazione Occupata 3,6 22,6 73,8 5,0 32,0 63,0 5,6 28,9 65,5 Agricoltura Industria Terziario Consumo energia elettrica per abitante (kwh) 2001 18.837 4.056 20.399 4.732 17.502 5.463 46.754 Lussemburgo 14.588 Finlandia Autovetture ogni 1000 abitanti 2001 525 582 424 638 Lussemburgo Linee telefoniche ogni 1000 abitanti 2001 575 481 519 783 Lussemburgo 6. Quale delle seguenti affermazioni è sicuramente sbagliata? a La Liguria si trova a sud del Piemonte. b La Liguria si trova a ovest della Toscana. c La Liguria confina, per un brevissimo tratto, con la Lombardia. 7. Che cosa si intende per «Riviera di Ponente» e «Riviera di Levante»? Da che cosa derivano i loro nomi? 8. Qual è la percentuale di territorio ligure occupato dalle montagne? Vi è una qualche percentuale di pianure? Osserva i grafici e i dati statistici relativi alla Liguria. 1. Quale percentuale di superficie occupa la Liguria rispetto all intera? 2. Che cosa puoi affermare riguardo alla densità della popolazione in Liguria? 3. Qual è la percentuale di popolazione occupata in Liguria? È una percentuale maggiore o minore di quella italiana? 4. In Liguria la percentuale di popolazione occupata in agricoltura è superiore o inferiore alla media nazionale? Secondo te, perché? 5. Che cosa puoi affermare riguardo al prodotto interno lordo della Liguria, confrontato con quello medio italiano? Legenda Liguria UE Valore massimo UE Mortalità nel primo anno di vita per 1000 nati vivi 2000 4.6 4,3 5,0 11,0 Lettonia Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 19

Liguria 1. Territorio e clima Una sottile fascia montuosa, che si stende ad arco sul mare: così ci appare, sulla carta geografica, la Liguria, una delle più piccole regioni italiane. Le montagne appartengono alle Alpi Marittime e all Appennino Ligure. Non sono alte (la cima più alta è il monte Saccarello: 2200 m) e presentano numerosi valichi, che collegano la Liguria al Piemonte e all Emilia-Romagna: passi di Cadibona, del Turchino, dei Giovi, della Scoffera, di Cento Croci e altri ancora. Le catene montuose sono incise da brevi vallate, percorse da ripidi e brevi torrenti: pericolosamente gonfi d acqua e impetuosi nei periodi delle piogge più intense, asciutti o quasi per il resto dell anno. In Liguria non ci sono vere pianure: le montagne scendono quasi ovunque direttamente al mare. A est di Genova, sulla Riviera di Levante, le coste sono più ripide e frastagliate, con scogli, insenature, promontori boscosi. Qui vi sono località famose: Portofino, le Cinque Terre, Por- 1 G. Veggi 1.-2. Due tratti della scoscesa costa delle Cinque Terre, nella Riviera di Levante, con i piccoli borghi stretti tra mare e montagna. 2 S. Massolo / «Bell» Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 20

tovenere. A ovest di Genova (Riviera di Ponente) la costa è meno aspra, le catene montuose scendono verso il mare con un pendio più dolce, in fondo alle insenature si aprono spiagge sabbiose più ampie. La costa è anche, per brevi tratti, pianeggiante, come nella piana di Albenga. Grazie al mare e alle catene montuose (che fanno barriera contro i venti freddi del Nord), la Liguria nel suo complesso ha un clima privilegiato: l inverno è mite, l estate è ventilata e in genere non troppo calda. Piove abbastanza, soprattutto in autunno. 2. La popolazione L 80% della popolazione ligure vive sulla stretta fascia costiera, dove la densità è altissima (soprattutto nella zona di Genova), i centri abitati si saldano gli uni agli altri quasi senza interruzioni, con effetti negativi facilmente immaginabili: sovraffollamento, traffico caotico, paesaggi deturpati. La zona montana interna è invece quasi spopolata, più povera e con scarse risorse. Gli abitanti l hanno spesso abbandonata per scendere sulla costa, richiamati dalle attività legate al turismo e allo sviluppo industriale. Sui monti liguri vi sono dei «paesi morti», completamente disabitati. ferroviarie della costa transitano spesso in galleria: una necessità imposta dalla natura del suolo, dalla mancanza di spazi pianeggianti. Di vitale importanza le comunicazioni marittime, che fanno capo soprattutto al porto di Genova ma anche a quelli di Savona e La Spezia. 4. Le città e la qualità della vita Genova, il capoluogo dal glorioso passato di repubblica marinara, è la più grande e importante città ligure. Estesa ad anfiteatro sui rilievi, è bagnata dai torrenti Polcevera e Bisagno. Lo sviluppo delle industrie e del porto spiega la grande espansione di Genova: nel XIX secolo il Polcevera e il Bisagno segnavano, a ovest e a est, i confini della città; oggi essa occupa ben 33 km di costa e l intera area prende il nome di «grande Genova». Lo sviluppo edilizio della città è conseguenza dell afflusso Liguria Via Aurelia Segue il tracciato dell antica strada romana ed è tuttora una delle più importanti vie di comunicazione italiane; nell elenco delle strade statali è individuata dal numero 1. 3. Una veduta di Genova: in primo piano la Lanterna, divenuta il simbolo della città. 3. Le comunicazioni La natura montuosa del territorio ha sempre costituito un ostacolo per le comunicazioni. L attuale rete stradale e ferroviaria, malgrado lo sviluppo degli ultimi decenni, non è ancora adeguata alle esigenze del traffico commerciale e della circolazione turistica. Le conseguenze sono ingorghi, rallentamenti, pericoli, soprattutto durante l estate. La rete stradale è la più ampia: lungo la costa, un importante strada statale (la via Aurelia) e un autostrada; nell interno, strade e autostrade verso il Piemonte, la Lombardia, l Emilia-Romagna. La ferrovia si limita a una linea costiera, con rami trasversali verso Milano e verso Torino. Strade, autostrade e linee 3 White Star Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 21

Liguria di manodopera nelle industrie sorte attorno al porto. Oggi il porto di Genova è il primo in e il secondo nel Mediterraneo (dopo Marsiglia, in Francia), ma sta vivendo una grave crisi per la mancanza di servizi adeguati al traffico del naviglio internazionale. La Spezia, in fondo a un profondo golfo, è porto militare e mercantile e città industriale. Altro porto attivissimo è Savona, su un insenatura alla foce del torrente Letimbro; una lunga funivia collega il porto al centro industriale di San Giuseppe di Cairo, sull Appennino. Imperia, nata nel 1923 dall unione di due cittadine, Oneglia e Porto Maurizio, separate dal torrente Impero, ha invece un porto piccolo; le sue attività di base sono legate all agricoltura (olio d oliva, fiori, frutta, ortaggi). La Liguria è una regione ad alto reddito. I servizi pubblici sono generalmente efficienti e il grado di istruzione è elevato. Grazie al suo clima favorevole è stata scelta come luogo di residenza anche da molte persone anziane provenienti da altre parti dell. Esistono tuttavia i problemi del sovraffollamento e dell alto costo delle abitazioni, nonché dell assenza di spazi verdi nelle zone urbane. Il grado di inquinamento è notevole: per le attività agricole si fa massiccio uso di fertilizzanti chimici, che si accumulano nel suolo e nelle acque; il traffico (sia su strada, sia per ferrovia, sia per mare) è intensissimo. La situazione ambientale è decisamente più favorevole nell entroterra, dove il paesaggio naturale è meglio conservato. 4 Pubbli Aer Foto 4. Il porto e la città di Savona. 5. Camogli, nella Riviera di Levante, famoso luogo di villeggiatura. 5 G. A. Rossi Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 22

LE ATTIVITÀ ECONOMICHE Liguria Colture prevalenti Vite Olivo Frutta Ortaggi Genova Savona Principali settori industriali Siderurgia, metallurgia Meccanica, autoveicoli Chimica, petrolchimica Tessile, abbigliamento, calzature Alimentari fiori fiori Imperia Prevalente utilizzo del suolo Boschi, foreste, arbusteti Prati e pascoli Aree agricole Aree incolte e improduttive La Spezia Genova Savona La Spezia Imperia Aree industriali La Liguria è parte di un area fortemente industrializzata, il cosiddetto «triangolo industriale», di cui Genova è uno dei vertici (gli altri due sono Torino e Milano). L industria, il commercio, le attività portuali, il turismo sono le basi della sua ricchezza. AGRICOLTURA L agricoltura ligure occupa un posto meno rilevante, ma ugualmente significativo; è molto specializzata e si limita a pochi prodotti: ulivo, vite, ortaggi, frutta e, soprattutto nella Riviera di Ponente, fiori. La Liguria, da sola, produce più di metà dei fiori italiani, molti dei quali vengono esportati. L ulivo è presente soprattutto nelle province di Imperia e Savona: la produzione di olive e di olio non è abbondante, ma di ottima qualità. Anche i vigneti e i vini sono pochi, ma rinomati. Si può dire che l agricoltura ligure strappa letteralmente alla terra i suoi prodotti: è una prova di come il lavoro umano possa modificare un ambiente sfavorevole. In Liguria non ci sono pianure e i fianchi dei monti o delle colline sono troppo ripidi perché si possa coltivarli. Gli uomini, allora, li hanno terrazzati: hanno costruito sui pendii larghi scalini, sostenuti da muretti di sassi, per ottenere tanti ripiani, sui quali è possibile coltivare. Fatto strano per una regione marina, la pesca è modestissima e non basta neppure a coprire il fabbisogno locale. La Liguria l ha volutamente trascurata per puntare su altre attività: industria, commercio, turismo. C. Tagliafico H. B. Verlags, 1994 Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 23

Liguria INDUSTRIA L industria pesante, chimica, meccanica, di raffinazione del petrolio, cantieristica (imbarcazioni), edilizia (strade e case), alimentare (olio d oliva e raffinazione dello zucchero) sono i settori più sviluppati, per lo più nelle zone limitrofe a Genova, e, sia pure con minori concentrazioni industriali, anche intorno a Savona e a La Spezia. UTET, 1992 TERZIARIO Il commercio si concentra nei tre maggiori porti (Genova, Savona, La Spezia). Il turismo, che ha trasformato il volto della regione, è di origine più recente. Ha contribuito largamente all incremento dell economia, specialmente a partire dagli anni del secondo dopoguerra, quando si è diffuso il fenomeno del turismo di massa e la Liguria è diventata la meta di centinaia di migliaia di turisti, diretti verso le due Riviere. G. Simeone / «Bell» Dumont White Star Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 24

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Liguria Che cosa hai imparato 1. Vero o falso? Dopo aver individuato le affermazioni sbagliate, correggile. a. La Liguria è la più piccola regione italiana. V F b. La Liguria gode nel complesso di un clima mite. V F c. Dei quattro capoluoghi di provincia liguri, La Spezia è l unico a non essere V F dotato di un porto importante. d. Nonostante la grande importanza del mare, in Liguria la pesca non è V F tra le attività economiche fondamentali. e. In Liguria non ci sono pianure estese e la natura del territorio ha spesso V F ostacolato le comunicazioni. 2. Ecco un elenco di nomi geografici: solo alcuni, però, si riferiscono alla Liguria. Sai riconoscerli, cancellando gli «intrusi»? Savona Polcevera Monviso Camogli colle di Cadibona Alessandria Po monte Saccarello Sanremo monte Maggiorasca Tanaro piana di Albenga Riviera di Levante La Spezia mar Tirreno Dora Baltea 3. Quale città a. è «immersa nei fiori»? b. è il secondo porto del Mediterraneo? c. è il capoluogo più prossimo alla Toscana? d. è il principale centro sul Golfo del Tigullio? e. è formata da due centri abitati uniti nel XX secolo? f. ha per simbolo una Lanterna? g. ha un importante porto militare? h. è il capoluogo più occidentale? i. occupa una trentina di chilometri di costa? l. sorge alla foce del torrente Letimbro? 4. Perché a. in Liguria i corsi d acqua sono brevi? b. strade, autostrade e linee ferroviarie della costa transitano spesso in galleria? c. vi sono molti terrazzamenti sui versanti dei rilievi? d. la Liguria è una frequentatissima meta turistica? e. in Liguria vi sono molte serre? Come parlano i geografi 1. Definisci brevemente le seguenti espressioni, cerca il punto nel testo dove se ne parla e costruisci una frase per ciascuna di esse. a. Triangolo industriale. b. Via Aurelia. c. Cinque Terre. Collega e confronta 1. Nei due disegni, ogni quadratino rappresenta 1 punto in percentuale. Il primo disegno evidenzia come è ripartito il territorio in (ad esempio: 35% montagna = 35 quadratini grigi). Il secondo disegno è lasciato in bianco: utilizzando i colori della legenda, indica la ripartizione percentuale del territorio in Liguria (i dati sono a p. 18). Montagna Collina Pianura Confronta ora i due grafici e commentali brevemente. Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 25