COMUNE DI MENAGGIO Provincia di Como Via Lusardi, 24 22017 MENAGGIO Tel. 0344-36411 Fax 0344-31728 P. IVA 00562850131 C.F. 00562850131 PIANO DI ILLUMINAZIONE COMUNALE legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all inquinamento luminoso e le successive modifiche e integrazioni RELAZIONE TECNICA STESURA DEL PIANO Adottato con delibera Comunale : N in data Allegato A.3. Approvato con delibera Comunale : N in data il Responsabile del Servizio : U.T.C Comune di Menaggio (CO) Progettista: ArtiDigitali s.r.l. Studio Tecnico Cartografico Via Pradelli, 208-23010 Berbenno In Valtellina (SO) Tel. 0342.05.31.31 Fax. 0342.05.31.32 - P.IVA 00820200145 Pag. 1
PARTE TERZA Sommario 3 - Stesura Del Piano...pagina 4 3-1 Individuazione Aree omogenee...pagina 4 3-2 Strade A Traffico Motorizzato...pagina 7 3-3 Classificazione Delle strade...pagina 8 3-4 Intervento Di Adeguamento...pagina 15 3-5 Scelta Delle Lampade...pagina 16 3-6 Vantaggi Economici...pagina 17 Pag. 2
3- Stesura del piano 3-1 Individuazione aree omogenee Il territorio comunale urbanizzato può essere suddiviso secondo le seguenti aree omogenee principali, rispettando la pianificazione territoriale del vigente PRG: Centro storico zone industriali/artigianali Nuclei abitativi Nell ambito di ciascuna sarà eventualmente possibile individuare delle sotto-aree che, date le relative caratteristiche urbanistiche, stradali o di destinazione d uso, richiederanno dei criteri propri e peculiari per la realizzazione di un adeguato impianto d illuminazione ai sensi della predetta L.R. n.17/00. La definizione delle aree omogenee ha come finalità l adozione di particolari tipologie di apparecchi e di sostegni scelti dall amministrazione comunale al fine di uniformare anche dal punto di vista estetico la rete d illuminazione nell ambito di interventi di trasformazione ed ampliamento. Definite le scelte estetiche dei componenti, le caratteristiche illuminotecniche saranno condizionate dalla tipologia specifica di via in relazione al traffico motorizzato presente. Nel comune di menaggio sono state perimetrate 4 aree di centro storico, caratterizzate da un illuminazione gradevole e rappresentativa, deve favorire la socializzazione e l uso funzionale e ricreativo degli spazi aperti, la visione degli edifici di particolare pregio. Nobiallo Pag. 3
Menaggio - centro Loveno Pag. 4
Croce Le zone industriali/artigianali devono avere un illuminazione funzionale al movimento dei veicoli, sicurezza delle persone e delle proprietà private. Pag. 5
Le zone residenziali o nuclei abitativi sparsi devono essere caratterizzate da un illuminazione che provveda alla sicurezza delle persone e delle proprietà private, che permetta un facile orientamento e riconoscimento degli ostacoli sui percorsi carrabili, ciclabili e pedonali; che crei un atmosfera gradevole che favorisca l uso degli spazi collettivi e di gioco; che eviti fastidiosi abbagliamenti e la penetrazione della luce nelle case. Il territorio comunale ad esclusione delle aree precedentemente definite presenta connotazione di tipo abitativo/residenziale. Le aree verdi pubbliche devono avere un illuminazione ridotta al minimo indispensabile per contenere l impatto ambientale degli impianti, comunque da poter assicurare i requisiti di sicurezza delle persone. Pag. 6
3-2 Strade a traffico motorizzato La determinazione dei requisiti di quantità e qualità dell illuminazione stradale per la progettazione dell impianto d illuminazione è in funzione della classe di appartenenza della strada, definita in relazione al tipo ed alla densità del traffico veicolare. Per le scelte di progetto sui corpi illuminanti e sulla loro geometria di installazione su strade e vie con presenza di traffico motorizzato occorre spiegare il concetto di luminanza, fondamentale perchè strettamente correlato al comfort visivo di chi guida nelle ore serali o notturne, su una strada illuminata artificialmente. Per essere più precisi prendendo il caso di strade a traffico motorizzato la UNI 11248-2007 da le seguenti definizioni: Luminanza di un punto del manto stradale: Quoziente fra l intensità luminosa, emessa da un elemento di manto stradale contenete quel punto nella direzione di osservazione, e l area della proiezione ortogonale dell elemento di superficie sul piano perpendicolare a detta direzione Luminanza media mantenuta: Valore che assume la luminanza media del manto stradale nelle condizioni peggiori di invecchiamento ed insudiciamento dell impianto di illuminazione. Abbagliamento molesto: Abbagliamento, prodotto da centri luminosi, che dà luogo ad una sensazione fastidiosa senza necessariamente compromettere la visione. Abbagliamento debilitante: Abbagliamento, prodotto da centri luminosi, che può compromettere la visione senza necessariamente provocare una forte sensazione fastidiosa. Fattore di manutenzione: Rapporto fra la luminanza media mantenuta dal manto stradale e la luminanza media di progetto, quale si riscontra ad impianto nuovo. Coeficente di luminanza di un punto del manto stradale: Rapporto fra la luminanza del punto del manto stradale ed il suo illuminamento sul piano stradale. Luminanza equivalente di velo: Effetto dell abbagliamento debilitante prodotto dalla presenza dei centri luminosi del campo visivo dell osservatore, è definita come la luminanza che deve essere aggiunta, per sovrapposizione, a quella del manto stradale cui l occhio è adattato, affinchè la soglia di luminanza (ovvero la più piccola differenza di luminanza percepibile) in assenza dei centri luminosi sia la stessa di quella esistente in presenza di detti centri. Pag. 7
3-3 Classificazione delle strade del comune di Menaggio in funzione del tipo di traffico secondo la UNI 11248-2007 Le tabelle seguenti, tratte dal prospetto 1a della Norma UNI 11248 con le indicazioni per la progettazione illuminotecnica delle varie tipologie delle strade, forniscono i riferimenti normativi per l illuminazione delle strade: Fasi della classificazione: I. Categoria illuminotecnica di riferimento: Dipende dal tipo di strada della zona di studio ed è sintetizzata nella tabella 1 in funzione del Codice della strada e del DM 6792 del 5/11/2001. L errore più comune (che raddoppia il valore della classificazione e di conseguenza i costi) è quello di classificare scorrettamente le strade urbane locali (oltre il 60% delle strade) in quanto le si definisce genericamente strade urbane di Quartiere. Come precisa il DM. 6792/2001 però le strade urbane di quartiere sono solo le strade della rete secondaria di penetrazione che svolgono funzione di collegamento tra le strade urbane locali (facenti parte della rete locale, di accesso) e, qualora esistenti, le strade urbane di scorrimento (rete principale, di distribuzione). Pertanto le strade urbane di quartiere sono strade che entrano nel centro urbano e che nel tracciato extraurbano erano di tipo C extraurbane secondarie o più semplicemente S.P. o S.S. Pag. 8
Tabella 1: Tabella esemplificativa per la corretta classificazione di una strada secondo il codice della strada. Esulano da codesta esemplificazione le sole strade urbane su cui si svolgono regolari servizi di trasporti pubblici (autobus di linea) che non possono essere classificate come F-urbane locali. Strade di tipo F rurali o in strade locali extraurbane: Se in prossimità di incroci sono previsti apparecchi di illuminazione, singoli o limitati con funzione di segnalazione visiva, non sono richieste prescrizione per i livelli di illuminazione (categoria ill. S7) ma solo per la categoria ill. G3 per limitare l abbagliamento, valutato nelle condizioni di installazione degli apparecchi (gli apparecchi con una emissione massima a 90 ed oltre di 0.49 cd/klm sono già conformi a questa categoria). Strade non calcolabili con UNI EN 13201-3: Qualora non sia calcolabile il parametro di luminanza della strada secondo la UNI EN 13201-3, si deve utilizzare la categoria illuminotecnica CE di livello luminoso comparabile (tabella 4 e 5). II. Categoria illuminotecnica di progetto e di esercizio: L analisi dei parametri di influenza viene condotta dal progettista all interno dell analisi del rischio, e quest ultimo può anche decidere di non definire la categoria illuminotecnica di riferimento e determinando direttamente quella di progetto. Nello specifico la valutazione della complessità del campo visivo è di responsabilità del progettista ed è elevata nel caso di strada tortuosa, con numerosi ostacoli alla visione anche in funzione di elevate velocità. La tabella 2 riassume i prospetti 1-2-3-A della norma UNI11248 (fare riferimento alla medesima per approfondimenti), e la classificazione secondo le leggi dello stato. La stessa permette di risalire alla classificazione illuminotecnica (riferimento/progetto/esercizio) del tracciato viario in funzione dei relativi parametri fondamentali di influenza. Pag. 9
Tabella 2: Classificazione illuminotecnica di progetto e esercizio in funzione della categoria della strada (tabella 1) e dei fondamentali parametri di influenza secondo la norma UNI11248 (fare sempre riferimento al documento UNI originale). Prescriverei valori di luminanza minimi delle norme vuol dire rispettare tali valori con le tolleranze specificate dalle norme stesse in termini di incertezze di misura anche in base a quanto indicato nella UNI EN ISO 14253-1 (+/-10-15%). * se la segnaletica è efficace e sufficiente le strade in corrispondenza di aree di conflitto si riconducono alla categoria illuminotecnica inferiore corrispondente a strade senza aree di conflitto. La norma UNI11248 introduce e propone nei prospetti 2 e 3, alcuni possibili parametri di influenza ovviamente non tutti applicabili, in ciascun ambito illuminotecnico. Nello specifico il prospetto 2 identifica quelli fondamentali applicabili in ambito stradale e per piste ciclabili (direttamente riportati nelle tabelle 2, 4 e 5), che possono essere integrati previa adeguata analisi dei possibili rischi, in ambiti stradali, o pedonali/misti con alcuni dei parametri di influenza del prospetto 3 al fine di declassare ulteriormente l ambito da illuminare e quindi di favorire, come appunto promuove in diversi punti la norma UNI11248 il risparmio energetico. N.b. Nel prospetto 3 della UNI11248 si introducono diversi parametri utili per ridurre/incrementare la classificazione del territorio ai fini de risparmio energetico, ed in particolare quelli di seguito riportati sono applicabili a seconda dell ambito specifico (i valori sono inseriti esclusivamente a titolo indicativo e possono anche essere aumentati/diminuiti Pag. 10
dal progettista in quanto se le condizioni lo permettono è necessario favorire il risparmio energetico la colonna 4 infatti è una proposta di estensione di tali parametri): Tabella 3: Parametri d influenza indicativi applicabili nei vari ambiti operativi Le indicazioni sopra riportate, indicative sia nella UNI11248 che in questo documento, non sono state implementate se non molto parzialmente sia dalle tabelle 2, 4 e 5, sia dai prospetti A della UNI11248. Mostriamo per le strade più comuni, tipo F - Urbana Locale, le situazioni di riferimento: 1- categoria illuminotecnica di riferimento ME4: - con compito visivo normale (nella maggior parte delle situazioni) tale indice diventa un indice di progetto ME5, nei restanti casi rimane ME4b, - Qualora non sia applicabile il calcolo della luminanza secondo EN13201, si usa la categoria equivalente CE, che per situazioni di compito visivo normale tale indice è CE5 e negli altri casi CE4, 2- Strade a traffico veicolare con velocità minore di 30km/h: categoria illuminotecnica di riferimento CE4 per centri storici e isole ambientali, e CE5 per il resto. Ambito: resto del territorio La classificazione illuminotecnica degli altri ambiti del territorio definisce i valori progettuali in termini di illuminamento. Le norme di riferimento sono le seguenti: UNI EN 13201 e UNI 11248 parcheggi e piazze, incroci e rotatorie, ciclabili, parchi, pedonali, etc.. UNI EN12193 impianto sportivi EN 12462 Aree industriali di lavoro con utilizzo anche notturno. Pag. 11
La categoria illuminotecnica EV, integra le categorie CE ed S, per zone sottoposte a videosorveglianza. Tabella 4: Classificazione illuminotecnica di strade e aree a traffico misto in funzione dei fondamentali parametri di influenza secondo la norma UNI11248 (fare riferimento al documento UNI originale). Prescrivere i valori di illuminamento minimi delle norme vuol dire rispettare tali valori con le tolleranze di misura specificate dalle norme stesse, anche in base a quanto indicato nella UNI EN ISO 14253-1 (+/-10-15%). Strade di tipo F particolari: Nel caso di isole ambientali, centri storici, altri tipi di strade con velocità massima compresa tra 5 e 30 km/h e nelle strade con velocità della marcia a piedi, il valore dell incremento di soglia TI è riportato in tabella 8. Piste ciclabili e intersezioni: Le categorie illuminotecniche individuate per i tratti in curva sono generalmente applicabili anche per le zone di intersezioni a raso con strade con traffico veicolare e qualora fossero presenti dispositivi rallentatori. Pag. 12
Tabella 5: Classificazione illuminotecnica delle piste ciclabili in funzione dei parametri fondamentali di influenza secondo la norma UNI11248 (fare riferimento al documento UNI originale). Prescrivere i valori di illuminamento minimi delle norme vuol dire rispettare tali valori con le tolleranze di misura specificate dalle norme stesse, anche in base a quanto indicato nella UNI EN ISO 14253-1 (+/-10-15%). Pag. 13
Gruppo della categoria illuminotecnica Valore minimo della luminanza media mantenuta Uniformità minima Valore massimo dell indice di abbagliamento debilitante Cd/m2 Uo % UI % TI 6 2,0 40 70 10 5 1,5 40 70 10 4 1,0 40 50 15 3 0,75 40 50 15 2 0,5 35 40 15 1 0,3 35 40 15 Uo = Lmin/Lmed rapporto tra luminanza minima e media su tutta la carreggiata UI = Lmin/Lmax rapporto tra luminanza minima e massima lungo tutta la mezzeria di ciascuna corsia TI = indice dell abbagliamento debilitante Nel comune di Menaggio le tipologie di strade, rilevabili sono indicate nella seguente tabella Tavola 3 : STRADE A TRAFFICO ESCLUSIVAMENTE O PVREVALENTEMENTE MOTORIZZATO CAMPITURA TIPO STARDA CLASSE ROSSO VERDE Secondaria extraurbana Urbana di quartiere IDICE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA LUMINANZA MINIMA MANTENUTA UNIFORMITA C 4 1,0 40/50 F 2 0,5 35/40 BLU Locale urbana F 2 0,5 35/40 STRADE A TRAFFICO ESCLUSIVAMENTE O PVREVALENTEMENTE PEDONALE CAMPITURA TIPO STARDA CLASSE MAGENTA Residenziali ad alta intensita abitativa IDICE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA LUMINANZA MINIMA MANTENUTA UNIFORMITA A 3 0,75 40/50 MARRONE Industriale A 1 0,3 35/40 Pag. 14
3-4 Intervento di adeguamento L Intervento di adeguamento sull impianto di pubblica illuminazione è imposto dalle prescrizioni di cui alla L.R: 17/2000, relativamente all ottenimento dei seguenti risultati: Corpi illuminanti in grado di non avere emissioni del flusso luminoso verso l alto. Quadri elettrici per la parzializzazione del flusso luminoso, con riduzione almeno del 30% dei livelli di illuminazione entro le ore 24. Altro elemento normativo di riferimento è la già citata norma UNI 10439 relativa agli impianti di illuminazione delle strade con traffico motorizzato che richiede, sostanzialmente, di rispettare le prestazioni illuminotecniche già specificate al punto 3.3, relativamente al livello e uniformità degli illuminanti con conseguente contenimento dell abbagliamento. 3-5 Scelta delle lampade Le sorgenti luminose devono avere caratteristiche tali da ridurre l inquinamento luminoso ed il consumo energetico, sempre nel rispetto dei requisiti illuminotecnici, relativi a ciascuna zona o strada a traffico motorizzato, che tutelano la sicurezza del traffico delle persone e del territorio. La tipologia indicata dalla Legge Regionale n.17/00 risulta essere quella ai vapori di sodio ad alta e bassa pressione o ad alogenuri per i centri storici. In particolare tutte le sorgenti luminose, devono essere sostituite con lampade al sodio ad alta e bassa pressione. Nel caso esistano particolari necessità architettoniche relativamente ad edifici o monumenti di pregio è ammesso l impiego di lampade agli ioduri metallici a tecnologia ceramica. A tal proposito si sottolinea che il ruolo dell illuminazione di un monumento storico non è quello di evidenziarne eccessivamente l immagine con forti livelli d illuminamento isolandolo dal contesto circostante, bensì quello di creare un legame armonioso ed architettonico con tale contesto, a maggior ragione quando questo è relativo a un centro storico. La scelta delle sorgenti luminose è fondamentale in quanto da questa discendono le caratteristiche illuminotecniche conseguenti, oltre agli aspetti economici relativi all utilizzo dello specifico tipo di lampada. Sulla base di quanto già detto ai punti precedenti, la lampada al Sodio Alta Pressione (SAP) presenta i seguenti vantaggi: Elevata efficienza Possibilità di riduzione del flusso luminoso Lunga durata A maggior chiarezza dei termini tecnici riguardanti le terminologie sulle lampade che si intendono utilizzare, alleghiamo il seguente glossario: Pag. 15
Glossario Flusso Luminoso: è la quantità di energia luminosa emessa nello spazio da una sorgente per unità di tempo, il flusso è identificato dal simbolo Φ e la sua unità di misura è il lumen (lm). Intensità Luminosa: è la quantità di luce (l) emessa da una sorgente puntiforme che si propaga in una determinata direzione. Tale intensità viene definita come il quoziente del flusso Φ emesso in una certa direzione in un cono di angolo solido unitario ω da cui l = d Φ /d ω, la sua unità di misura è la candela (cd). Temperatura di colore: è la mescolanza in giusta misura di diversi colori, viene misurata in gradi Kelvin ed è fondamentale per la scelta e l installazione degli apparecchi illuminanti. Illuminamento: E il numero con cui si procede con la progettazione illuminotecnica con questo numero è possibile valutare la quantità di luce che emessa da una sorgente è presente su una superficie, in pratica è quello che ci permette di vedere più o meno bene in ambiente notturno, ed è pari al rapporto tra il flusso luminoso incidente ortogonalmente su una superficie e l area della superficie che riceve il flusso; l unità di misura il lux (lx) in pratica lumen su metro quadro. Luminanza: Quando la sorgente luminosa non è puntiforme bisogna introdurre il concetto che valuti la quantità di energia luminosa emessa da una superficie che emetta luce propria o che la rifletta. La grandezza fotometrica così introdotta è la Luminanza (L) e la sua unità di misura è la candela su metro quadro (cd/m2), la relazione fondamentale è data da L = dlά / da X cosά Dove A è l area della sorgente diretta/indiretta e cosά è il coseno dell angolo compreso tra l occhio dell osservatore e la retta perpendicolare alla superficie della nostra sorgente. Resa Cromatica: la resa dei colori o resa cromatica è una valutazione qualitativa sull aspetto cromatico degli oggetti illuminati dalle nostre sorgenti, l indice Ra che si trova nei cataloghi delle lampade più è elevato e più la resa cromatica è elevata. Vapori di mercurio Sodio alta/bassa pressione Led Pag. 16
3-6 Vantaggi economici Per conseguire il risparmio energetico si ricorre, in primo luogo, alla sostituzione dei corpi illuminanti, generalmente con il seguente criterio: in luogo delle lampade a Vapori di mercurio (Hg) da 80 W/3.800 lumen e 125 W/6.300 lumen, si installano rispettivamente lampade al sodio ad alta pressione da 70 W/6.500 lumen e 100 W/10.000 lumen o Led; Il livello di illuminamento, in conseguenza dell efficienza delle lampade scelte, aumenta del 35% rispetto al vecchio impianto a lampade di mercurio. Pag. 17