Arcidiocesi di Crotone Santa Severina

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Arcidiocesi di Crotone Santa Severina Consiglio Pastorale Diocesano per il quinquennio 2011-2016 S T A T U T O Articolo 1 Nell Arcidiocesi di Crotone Santa Severina è costituito il Consiglio Pastorale Diocesano ed è regolamentato dalle norme di questo Statuto. Articolo 2 Al Consiglio Pastorale Diocesano «spetta, sotto l autorità del Vescovo, studiare, valutare e proporre conclusioni operative su quanto riguarda le attività pastorali della diocesi» (can. 511; cfr. Christus Dominus, 27) Articolo 3 1. Il Consiglio Pastorale Diocesano ha competenza (escluse l attività di governo e l autorità sulle questioni di fede o di morale) in ordine a tutti i problemi riguardanti la vita pastorale della Chiesa locale. Per questo fine individua le priorità, elaborando con il Consiglio Presbiterale Diocesano un piano di azione pastorale comune, suggerendo metodi e strumenti per la sua realizzazione, stimolando l azione degli organismi e dei gruppi ecclesiali operanti in diocesi, verificando e valutando l attuazione delle iniziative pastorali (cfr. can. 511). 2. Il Consiglio Pastorale Diocesano, nello svolgere il proprio ruolo di aiuto al Pastore della Diocesi, si adopera affinché in esso possano trovare risonanza ed integrazione tutte quelle voci presenti nel popolo di Dio ed in special modo le istanze dei poveri e di quanti non hanno voce. 3. In riferimento al suo compito indicato dal citato can. 511 il Consiglio Pastorale Diocesano non è una mera commissione di studio, ma una istituzione operativa, sebbene consultiva e non vincolante. Il suo lavoro può abbracciare opere di apostolato, iniziative missionarie, catechistiche e apostoliche, formazione e vita sacramentale dei fedeli, feste religiose, programmazione pastorale, sensibilizzazione dell opinione pubblica. 4. In particolare il Consiglio: - collabora nell elaborazione e applicazione del piano pastorale diocesano; - esprime valutazioni e orientamenti pastorali sui problemi più urgenti della diocesi e presenta proposte concrete per la loro soluzione; - offre il proprio parere su temi proposti dal Vescovo; - verifica che le linee e gli orientamenti pastorali siano realizzati in diocesi. Articolo 4 1. Il Consiglio Pastorale Diocesano è presieduto dal Vescovo assistito dal Vicario generale e dal Vicario Episcopale per la Pastorale diocesana. 2. Il Vescovo può affidare al Vicario Episcopale per la Pastorale il compito di promuovere e moderare l attività del Consiglio Pastorale Diocesano e di coordinarlo con quella degli altri organismi diocesani di partecipazione. Articolo 5 1. Il membri del Consiglio Pastorale Diocesano devono essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica, sia chierici, sia membri di Istituti di vita consacrata, sia laici (can. 512 1); essi dovranno distinguersi per fede sicura, buoni costumi, prudenza (can. 512 3).

2. I fedeli designati al Consiglio Pastorale Diocesano abbiano completato il cammino di iniziazione cristiana e raggiunto la maggiore età, siano scelti in modo che attraverso loro sia veramente rappresentata tutta la porzione del Popolo di Dio che costituisce la Diocesi (can. 512 2). 3. I membri del Consiglio Pastorale Diocesano sono impegnati a rendere partecipe il Popolo di Dio delle proposte e delle decisioni del Consiglio, ponendosi in ascolto e in dialogo con tutte le componenti della comunità ecclesiale: parrocchie, unità pastorali, vicarie e realtà associative ecclesiali presenti in Diocesi e riconosciute dal Vescovo. 4. Nel Consiglio Pastorale Diocesano lo stile di rapporto tra le persone sia «evangelico» esigito da una adesione vissuta alla Parola di Dio e da una testimonianza esemplare da manifestare all intera comunità. Articolo 6 Il Consiglio Pastorale Diocesano si compone di membri di diritto, di membri eletti, di membri presenti per via dell Ufficio e di membri nominati dal Vescovo, in rappresentanza di tutta la porzione del Popolo di Dio che costituisce la Diocesi, tenuto conto delle sue articolazioni e dei diversi ruoli esercitati dai fedeli nell apostolato, sia singolarmente che forma associata (cf. can. 512, 2). Il Consiglio Pastorale dell Arcidiocesi di Crotone Santa Severina è così composto: Membri di diritto Vicario Generale Vicario per la pastorale e per la cultura Direttore ufficio per l evangelizzazione e la catechesi Direttore ufficio liturgico Direttore della Caritas Membri eletti 1 Rappresentante dei Diaconi 1 Rappresentante dei Religiosi 1 Rappresentante delle Religiose 1 Rappresentante Ordo Virginum e Ordo Viduarum 1 Rappresentante per ciascuna delle sette Vicarie Membri rappresentanti delle diverse realtà ecclesiali Centro di Ascolto Diocesano Ufficio Pastorale Missionaria Ufficio Pastorale Familiare Ufficio Pastorale Sociale e del lavoro Ufficio Comunicazioni Sociali e Cultura Ufficio Pastorale Ecumenica e Dialogo Interreligioso Ufficio Pastorale Giovanile Ufficio Pastorale Vocazionale Ufficio Pastorale Scolastica Ufficio Pastorale Sanitaria Presidente Diocesano di A. C. 1 Delegato della Consulta delle Aggregazioni Laicali Membri nominati dall'arcivescovo N.B.: «Il Consiglio Pastorale, di composizione mista nei suoi membri, può essere integrato dal Vescovo a sua discrezione con nomine atte a rendere presenti nel Consiglio stesso particolari stati di vita, realtà ecclesiali, o competenze specifiche non adeguatamente assicurate dalla designazione elettiva». Il Segretario Articolo 7 1. I membri del Consiglio Pastorale Diocesano sono designati per un quinquiennio, scaduto il quale essi possono essere rinominati o rieletti. Alla vacanza della sede vescovile, il Consiglio Pastorale Diocesano cessa, pur essendo consentito a chi svolge le funzioni di Ordinario ad interim, di convocare i membri del Consiglio per consultarsi con loro (cfr Sacra Congregazione per il Clero, n. 11).

2. I singoli Consiglieri decadono dall incarico: per dimissioni presentate per iscritto e motivate al Vescovo, al quale spetta decidere circa il loro accoglimento; il consigliere dimissionario, se eletto, sarà sostituito dal primo dei non eletti; per trasferimento in realtà pastorale della diocesi, diversa da quella per cui si è esercitata la rappresentanza, nel caso dei presbiteri eletti; per trasferimento in altro vicariato foraneo, nel caso di laici eletti dai Consigli Pastorali Vicariali; per cessazione dell incarico, nel caso di membri di diritto; per trasferimento ad altra diocesi, nel caso di religiosi o di religiose; per assenza alle sessioni del Consiglio Pastorale Diocesano per tre volte consecutive e senza giustificato motivo; per le altre cause generali previste dal diritto. 3. I Consiglieri subentrati rimangono in carica fino alla scadenza del Consiglio. Articolo 8 1. Il Consiglio Pastorale Diocesano svolge le proprie funzioni attraverso i seguenti organi: - Presidente - Segreteria - Assemblea 2. Il Consiglio Pastorale Diocesano è presieduto dal Vescovo oppure dal Vicario Generale o, per sua delega, dal Vicario Episcopale per la Pastorale. 3. Spetta al Vescovo convocare il Consiglio Pastorale Diocesano almeno tre volte l anno e tutte le volte che lo ritiene opportuno. Articolo 9 1. Il Vescovo stabilisce l Ordine del Giorno (cfr. can. 514, 1), tenendo conto anche delle proposte dei Consiglieri, fatte pervenire al Segretario. 2. Ogni Consigliere può proporre al Segretario argomenti per l ordine del giorno. 3. L avviso di convocazione per le sedute, unitamente all ordine del giorno, verrà inviato ai singoli consiglieri almeno 15 giorni prima della data della sessione, tranne i casi d urgenza. Potrà essere usata anche la posta elettronica. Tuttavia, fin dall inizio dell anno pastorale verranno fissate le date delle sessioni del Consiglio Pastorale Diocesano in modo da offrire specialmente ai rappresentanti laici di vicariato l opportunità di sentire il parere del Consiglio Pastorale Vicariale. A questa preparazione a livello vicariale daranno un particolare contributo i presbiteri delle Vicarie medesime. Articolo 10 1. Il Consiglio Pastorale Diocesano ha un Segretario, nominato dal Vescovo tra i membri del Consiglio. 2. Il Segretario resta in carica fino allo scadere del mandato del Consiglio. 3. È compito della segreteria: - tenere l elenco dei Consiglieri, provvedendo agli adempimenti necessari per le sostituzioni nel corso del mandato del Consiglio Pastorale Diocesano; - curare la redazione e l invio, nei termini stabiliti, dell ordine del giorno delle sessioni, con i documenti annessi e con l avviso di convocazione; - ricevere dai Consiglieri: le richieste di convocazione straordinaria da sottoporre al Vescovo per la valutazione e la sua indispensabile approvazione; - tenere il registro delle presenze;

- stendere il verbale delle sessioni, raccogliere notizie e documentazioni riguardanti l attività del Consiglio e tenere aggiornato l archivio; - redigere la relazione delle sessioni del Consiglio; - se si presenta il caso, preparare, coadiuvando per l occasione il Vicario per la Pastorale, le mozioni al termine di ogni sessione e provvedere a farle approvare; - svolgere tutte le attività necessarie per il buon andamento del Consiglio Pastorale Diocesano al servizio e in collaborazione del Vescovo e del Vicario episcopale per la Pastorale Diocesana. Articolo 11 1. L assemblea è costituita da tutti i membri del Consiglio Pastorale Diocesano. 2. I membri del Consiglio Pastorale Diocesano hanno il dovere di intervenire personalmente tutte le volte che il Vescovo li convoca; non possono farsi rappresentare. In caso si assenza sono tenuti a presentare giustificazione al Segretario. 3. È compito dell Assemblea del Consiglio Pastorale Diocesano esaminare, discutere, formulare pareri ed elaborare proposte circa i punti dell ordine del giorno ad esso sottoposti. 4. L Assemblea del Consiglio Pastorale Diocesano risulterà validamente costituita con la presenza della maggioranza assoluta dei Consiglieri in prima convocazione e con la maggioranza relativa in seconda convocazione. Articolo 12 All inizio di ogni sessione viene messo a disposizione e letto ai Consiglieri il verbale della sessione precedente, per eventuali osservazioni o integrazioni da presentare al Segretario. In assenza di opposizione, il verbale si ritiene approvato. Articolo 13 1. Gli argomenti posti all ordine del giorno saranno di massima introdotti da una breve relazione. In caso di argomento elaborato da un gruppo di studio, il relatore o i relatori saranno designati dal gruppo di studio stesso. 2. I Consiglieri che intendono intervenire nella discussione dovranno chiedere la parola e la loro esposizione dovrà essere contenuta nei tempi indicati congruamente da chi presiede. 3. Ogni Consigliere potrà presentare interventi scritti. 4. Al termine della sessione, qualora se ne presentasse l eventualità, il Segretario formulerà, insieme con il Vicario Episcopale per la Pastorale, le mozioni conclusive da sottoporre a votazione. Sulle singole mozioni l Assemblea adotta le proprie deliberazioni nella sessione successiva ordinariamente, ovvero nella stessa sessione, se così decide l Assemblea, col consenso del Vescovo. 5. Il voto verrà espresso in via ordinaria per alzata di mano o, su richiesta del Vescovo, per appello nominale ovvero, su richiesta di un quinto dei membri del Consiglio e con approvazione del Vescovo, a scrutinio segreto. Per le operazioni di voto a scrutinio segreto, verranno designati dal Consiglio, su proposta del Segretario, di volta in volta, gli scrutatori. Articolo 14 L Assemblea delibera validamente quando è presente la maggioranza assoluta dei consiglieri oppure quando la seduta viene dichiara valida in seconda convocazione. Articolo 15 Ogni Consigliere ha facoltà di presentare al Vescovo per mezzo del Segretario e almeno due settimane prima della data delle sessioni, interpellanze scritte aventi come oggetto richieste di informazioni e chiarimenti su problemi inerenti la vita della diocesi, con esclusione di questioni relative allo stato delle persone fisiche e di quelle relative a

nomine, rimozioni e trasferimenti. Il Vescovo potrà rispondere personalmente o tramite incaricato, pubblicamente o privatamente, all interpellanza. Articolo 16 Pienamente inserito nella pastorale diocesana, il Consiglio Pastorale Diocesano ricerca gli opportuni collegamenti anche con gli altri organismi diocesani. Consapevoli di essere organismi di partecipazione ecclesiale e di collaborazione pastorale per il Vescovo, il Consiglio Presbiterale e il Consiglio Pastorale Diocesano cercano di favorire una opportuna relazione tra loro, in particolar modo all inizio dell anno pastorale in vista di concordare, nel rispetto delle caratteristiche e dell autonomia dei due Consigli, una trattazione coordinata degli argomenti di interesse comune. Tuttavia, è facoltà del Vescovo convocare in seduta comune, quando lo ritenga opportuno o utile, i due Consigli e sottoporre loro un unico ordine del giorno. Articolo 17 Il Consiglio Pastorale Diocesano cura il rapporto con la comunità diocesana anche attraverso l informazione periodica tramite il Bollettino Ufficiale della Diocesi o altri mezzi di comunicazione. Articolo 18 La partecipazione alle attività del Consiglio Pastorale Diocesano è un servizio gratuito reso alla comunità ecclesiale. Le spese vive per il funzionamento del Consiglio Pastorale Diocesano sono a carico della Diocesi. Articolo 19 Le norme del presente statuto possono essere modificate dal Vescovo di propria iniziativa o su richiesta di almeno due terzi dei consiglieri, salva l approvazione del Vescovo. Articolo 20 Per quanto non previsto dal presente Statuto varranno le norme del Diritto Canonico. Articolo 21 Il presente Statuto sostituisce in tutto il precedente Statuto e relativo Regolamento e avrà vigore dalla data odierna, con l abrogazione di ogni altra disposizione in contrario. Crotone, 21 marzo 2012