I contatori di casa. Come utilizzarli per conoscere i nostri consumi. di Ruggero Da Ros settembre 2013. 1. I contatori



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1 I contatori di casa Come utilizzarli per conoscere i nostri consumi di Ruggero Da Ros settembre 2013 1. I contatori Con il progresso sono aumentate le comodità. Prima l acqua si prendeva nel pozzo, la legna per riscaldare nel bosco e la luce si otteneva accendendo delle candele. Ora, tutto quello che serve per fare queste cose arriva direttamente in casa attraverso dei tubi o dei fili. Questi servizi hanno dei costi e il modo più sensato di pagarli è attraverso dei contatori che misurano la quantità di risorsa consumata. I due contatori più usati, che si trovano in buona parte delle case del mondo, sono quelli dell energia elettrica e dell acqua, mentre un terzo tipo si trova prevalentemente nelle abitazioni del mondo occidentale che devono essere riscaldate: è il contatore del gas metano, detto anche gas di città. 1.1 Il contatore dell energia elettrica In Italia ogni abitazione ha il contatore dell energia elettrica. Negli ultimi anni il vecchio contatore elettromagnetico, che doveva essere letto periodicamente da un tecnico, è stato sostituito dal più pratico contatore elettronico, letto e gestito a distanza, senza più alcun bisogno di visite da parte del personale tecnico. Questo nuovo dispositivo ci permette inoltre di monitorare l andamento dei consumi di energia elettrica durante la giornata. Il contatore elettronico che prendiamo come riferimento per la nostra descrizione è quello installato da Enel Distribuzione, che ha molte funzioni simili a quelle dei contatori luce dei principali gestori di rete locale.

2 Non ho nessuna intenzione di descrivere tutte le funzionalità di questo nuovo contatore, anche perché molte sono di scarso interesse. Parlerò solo di quelle che più ci interessano. Osservando l immagine seguente si vede che c è un display 1) posto al centro del contatore dove compaiono delle informazioni. Per ottenerle basta premere in sequenza il pulsante di lettura 2). Non c è nessun problema se si preme troppo velocemente, perché la sequenza è circolare e si può ritornare sempre all inizio. Le due piccole luci, 3), alla sinistra del display, sono gli indicatori di consumo, quando le due luci lampeggiano vuol dire che c è consumo di energia elettrica, se invece sono entrambe costantemente accese, senza lampeggiare, vuol dire che non c è consumo di energia elettrica da almeno 20 minuti. Vedremo più avanti come si possono utilizzare queste luci per fare delle misure di consumo abbastanza precise. C è poi l interruttore generale 4) per scollegare l impianto di casa dalla rete elettrica e un sensore ottico 5) per gli interventi del personale di servizio. Premendo il pulsante, la prima informazione che si ottiene è il numero cliente: un numero di nove cifre che deve coincidere con quello che compare nella bolletta. E utile nel caso ci siano più contatori e sia necessario distinguere il nostro dagli altri. Premendo ancora si ottiene la Fascia oraria F1 (oppure F2/F3), che indica la fascia oraria in atto. L Autorità per l energia Elettrica ed il Gas ha definito infatti degli orari e dei giorni in cui possono essere rilevati i prelievi di energia elettrica, in modo da differenziarne i costi. Di giorno si paga di più che di notte. Attualmente vengono distinte tre fasce orarie:

3 F1 (ore di punta): dalle 8.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì; F2 (ore intermedie): dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì e dalle 7.00 alle 23.00 del sabato; F3 (notturni e festivi): dalle 23.00 alle 7.00 di ogni giorno e tutti i festivi. Queste tre fasce vengono distinte nella rilevazione, ma nella fatturazione i kwh 1 di F2 e di F3 vengono messi insieme, hanno quindi lo stesso costo. 1 (kwh: unità i misura dell energia elettrica; k è un prefisso che indica 1000 e va scritto in minuscolo, W è il nome del signor Watt nonché un unità di misura della potenza e va sempre scritto maiuscolo, mentre h è la misura del tempo in ore e si scrive minuscolo.) La terza informazione che si ottiene premendo ancora il pulsante è la potenza istantanea assorbita dall impianto. Per esempio: Pot. Istant.=0.1 kw, indica che la potenza media assorbita dall abitazione negli ultimi due minuti è stata di circa 100 Watt. L utilità di questo valore è scarsa in quanto la precisione si limita al decimo di kw. Le informazioni più interessanti si ottengono dai click successivi. Dopo le parole (LETTURA POTENZA) e (PERIODO ATTUALE), compaiono in successione i contatori delle tre fasce indicate prima, indicati rispettivamente con A1 (fascia F1), A2 (fascia F2) e A3 (fascia F3). Per esempio A1 Lettur.=001230, indica che il contatore relativo alla fascia oraria F1 indica 1230 kwh, ecc.. Dopo l indicazione della lettura dell ultimo contatore A3, compare la dicitura P1 Pot. Max = 1,9 kw, ecc.,che indica la potenza massima assorbita nelle tre fasce durante le ultime tre ore. Andando avanti nella lettura del display compaiono altri dati come (LETTURA PRECEDENTE), che non ci interessano. Un ultimo parametro interessante per nostri scopi è riportato nei dati di targa stampati in nero sotto il display di ogni contatore: R A =1000 Imp/kWh. Questo valore indica il numero di lampeggi luminosi che l indicatore di consumo R A deve totalizzare affinché il contatore aumenti di 1 kwh il suo valore.

4 Un primo dato da rilevare Scrivere i dati relativi ai tre contatori A1, A2, A3 su un foglio di carta, indicando anche il giorno e l ora in cui è stata fatta la rilevazione e conservarlo. Rilevando gli stessi dati alcuni giorni dopo, alla stessa ora, si può calcolare il consumo medio quotidiano della nostra utenza. Facciamo un esempio. Supponiamo di fare due letture del contatore intervallate di una settimana e riportiamo i dati in una tabella come questa: letture contatore A1 A2 A3 lettura_del_29/05/2013 788 662 6308 lettura_del_22/05/2013 767 638 6281 differenza 21 24 27 In sette giorni sono stati consumati 21 + 24 + 27 = 72 kwh, con una media giornaliera di 72/7 = 10,29 kwh. Maggiore è il tempo trascorso tra una lettura e l altra, tanto più attendibile sarà la media. Solo per chi ha installato un impianto fotovoltaico Nel caso si abbia installato un impianto fotovoltaico nella propria abitazione il calcolo del consumo di energia elettrica è più complicato perché parte dell energia elettrica prodotta durante il giorno viene consumata direttamente. Vediamo come si può fare il conto dell energia consumata. L impianto fotovoltaico ha un suo contatore separato che misura i kwh prodotti, sotto la voce IMMISSIONI. Il contatore di casa invece si sdoppia: sotto la voce PRELIEVI misura l energia assorbita dal fornitore, come qualsiasi altro contatore; mentre sotto la voce IMMISSIONI indica i kwh prodotti

5 dall impianto fotovoltaico che sono immessi in rete perché non sono stati consumati dall abitazione. Per determinare i kwh direttamente consumati basterà fare la differenza tra quelli prodotti (IMMISSIONI del contatore di produzione) e quelli immessi in rete (IMMISSIONI del contatore di casa). Sommando questi ultimi ai kwh assorbiti dalla rete (PRELIEVI del contatore di casa), si ottiene in consumo totale dell abitazione. Facciamo un esempio. Supponiamo di avere un abitazione con impianto fotovoltaico e di aver fatto le letture dei contatori intervallate di un mese. Per il contatore del fotovoltaico otteniamo: fotovoltaico_immissione A1 A2 A3 lettura_del_01/07/2013 5567 1238 1350 lettura_del_01/06/2013 5251 1174 1281 differenza 316 64 69 In trenta giorni sono stati prodotti: 316 + 64 + 69 = 449 kwh Di questi 449 kwh, parte sono consumati dall abitazione e il restante è stato immesso nella rete elettrica. Il contatore di casa, sotto la voce IMMISSIONE, dice la parte che è stata immessa in rete. Facendo una tabella simile a quella precedente e sommando i singoli contributi, risulta che 210 kwh sono stati forniti alla rete elettrica. Facendo la differenza tra quelli prodotti e quelli immessi in rete, cioè: 449 210 = 239 kwh, si ottengono quelli prodotti, ma consumati dall abitazione. Di notte, quando il fotovoltaico non produce, l abitazione preleva energia dalla rete. Questo viene misurato sempre dal contatore di casa sotto la voce PRELIEVI. Da una tabella simile alla precedente si ottiene che il totale dei prelievi dalla rete, nel mese indicato sopra, è di 302 kwh.

6 Per ottenere il consumo totale di energia elettrica nel mese indicato basta sommare i due ultimi contributi: 239 + 302 = 541 kwh. 1.2 Il contatore dell acqua Il contatore dell acqua, pur ingegnoso nella sua logica, non è certo di facile lettura. Tutte quelle rotelline con un piccolo numero stampato vicino sembrano non aver senso, ma con un attimo di pazienza possiamo scoprire che questo meccanismo è tutto sommato semplice. Esistono diversi tipi di contatori dell acqua che si possono sostanzialmente riassumere in due tipi: quelli di vecchia concezione con quadranti composti da tanti indicatori ad orologio e quelli più moderni a lettura diretta, parziale o totale. Imparando a leggere queste due tipologie si potranno leggere anche tutti gli altri. Contatori di vecchia concezione Il contatore fornisce una lettura in base ad una combinazione delle cifre indicate dai quadranti ad orologio. Gli indicatori neri (a sinistra) registrano i multipli di metro cubo, mentre quelli rossi (a destra) indicano le frazioni. Nella rilevazione dei consumi per la fatturazione vengono presi in considerazione solo gli indicatori neri che registrano i metri cubi. Noi, invece, utilizzeremo anche i decimali. La stella centrale è un indicatore di consumo quando ruota e di assenza di consumi quando è ferma, può essere utilizzata per rilevare eventuali perdite dell impianto (se tutti i rubinetti sono chiusi non deve girare).

7 Per la lettura di questi contatori si parte sempre dal basso a sinistra per proseguire in senso orario: individuato il valore indicato dalla prima lancetta lo si moltiplica per 1000, il secondo per 100, il terzo per 10 e il quarto per 1. A questo punto abbiamo letto i metri cubi consumati. Poi iniziano i quadranti rossi che indicano i decimali: il primo a sinistra lo si moltiplica per 0,1 (ettolitri), il secondo per 0,01 (decalitri), e il terzo per 0,001 (litri). Talvolta gli indicatori rossi sono quattro, in questo caso le dieci suddivisioni dell indicatore più piccolo permettono di valutare il consumo di un solo decimo di litro d acqua. In tutte le letture la cifra da prendere in considerazione è sempre quella immediatamente prima della lancetta. Nell esempio di figura si ha la seguente lettura (in m 3 ): 4 x 1000 = 4000,000 8 x 100 = 800,000 6 x 10 = 60,000 8 x 1 = 8,000 1 x 0,1 = 0,100 1 x 0,01 = 0,010 (litri) 9 x 0,001 = 0,009 m 3 4868,119 La lettura è quindi di 4868 metri cubi e 119 litri. Nota: per indicare il metro cubo nelle bollette viene spesso usato mc, invece del simbolo scientifico m 3. Contatori moderni I contatori di recente produzione hanno un quadrante semplificato per poter ottenere un immediata lettura: è infatti possibile individuare il consumo totalizzato (espresso in metri cubi) direttamente dal numeratore. I dati forniti dagli indicatori rossi non vengono

8 normalmente comunicati per la fatturazione ma servono a valutare i piccoli consumi. Come prima, tali indicatori, andando in senso orario, indicano il decimo di m 3 (ettolitro), il centesimo di m 3, il millesimo di m 3 (litro) e il decimillesimo di m 3 (decimo di litro = decilitro) di metro cubo. Ricordando che la cifra da prendere in considerazione è sempre quella immediatamente prima di quella indicata della lancetta, la lettura del contatore di figura è di 123,1681 metri cubi, cioè 123 metri cubi e 168,1 litri. La rotella posta al centro svolge la stessa funzione di quella a stella descritta nel modello precedente, cioè gira solo sta scorrendo dell acqua. Sul quadrante sono talvolta stampati alcuni dati relativi alle caratteristiche dello strumento di misura, tra cui Qn = portata nominale e Pn = pressione nominale, e altri dati, come la matricola, che codificano lo strumento di misura. Tutti gli altri tipi di contatori dell acqua sono simili a questi e si possono leggere seguendo la stessa procedura. Un secondo dato da rilevare Riportare su un foglio la lettura completa del contatore dell acqua, comprese le frazioni di metro cubo, indicando anche il giorno e l ora in cui è stata fatta la rilevazione e conservare questi dati. Rifacendo la lettura alcuni giorni dopo, alla stessa ora, si può calcolare il consumo medio quotidiano di acqua della nostra abitazione. Facciamo un esempio. Supponiamo di aver fatto due letture intervallate di una settimana e di aver ottenuto i valori riportati nella tabella: contatore acqua metri cubi lettura del 13/07/2013 1361,935 lettura del 06/07/2013 1358,603 differenza 3,332

9 Dividendo i 3,332 m 3 per i 7 giorni si ha: 3,332/7= 0,476 m 3 = 476 litri di acqua consumati mediamente ogni giorno. 1.3 Il contatore del gas metano Il terzo contatore che si trova in molte delle nostre case è il contatore del gas metano. Non è presente sistematicamente in tutte le abitazioni, come quelli dell energia elettrica e dell acqua, perché la rete di metanizzazione ha difficoltà a raggiungere le zone più isolate del Paese. In quest ultimo caso si utilizzano altri tipi di riscaldamento che analizzeremo successivamente. Il contatore del gas metano è sicuramente di facile lettura: a sinistra della virgola le cifre a sfondo nero indicano i metri cubi consumati, mentre quelle a sfondo rosso, a destra, indicano le frazioni di metro cubo, fino al litro di metano consumato (la millesima parte del metro cubo è il litro). Nella figura sono indicati 6918,803 metri cubi, cioè 6918 metri cubi più 803 litri di gas. Come nei casi precedenti, per la fatturazione sono importanti solo i valori interi, cioè le cifre a sfondo nero, mentre nelle nostre misure rileveremo anche i decimali. Per aprire la porta del piccolo box che contiene il contatore è necessaria una chiave a base quadrata, simile a quella di figura. Normalmente è data in dotazione al contatore, altrimenti si può comprare in qualsiasi negozio di ferramenta.

10 Un terzo dato da rilevare Riportare su un foglio la lettura completa del contatore del gas, comprese le frazioni di metro cubo, indicando anche il giorno e l ora in cui è stata fatta la rilevazione e conservare questi dati. Anche in questo caso possiamo calcolare il consumo medio quotidiano facendo due letture che, per comodità, pensiamo sempre intervallate di sette giorni: contatore metano metri cubi lettura del 20/07/2013 2543,456 lettura del 13/07/2013 2537,603 differenza 5,853 Dividendo i 5,853 m 3 di gas per i 7 giorni durante i quali sono stati consumati, si ottiene un consumo medio giornaliero di: 5,853/7= 0,836 m 3. Questo consumo è tipico di una giornata estiva, quando si utilizza il metano solo per scaldare l acqua sanitaria; in inverno, con il riscaldamento acceso, sarebbe dieci volte tanto. 1.4 Conclusione sui contatori Abbiamo analizzato i tre tipi di contatori più diffusi nelle abitazione e abbiamo imparato a leggerli, almeno per quanto riguarda la rilevazione dei consumi. E importante fare subito queste letture, come già suggerito, perché la media del consumo giornaliero è tanto più attendibile quanto più giorni passano tra una lettura e l altra. Per le abitazioni che usano altri tipi di riscaldamento, oppure hanno un riscaldamento condominiale, bisogna fare altre considerazioni e altri calcoli. Dedicheremo a questo tema un capitolo a parte.