La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013

Documenti analoghi
Corso di formazione: I profili generali della Legge n. 190/2012 e il contenuto del Piano triennale di prevenzione della corruzione nella P.A.

Responsabile per la trasparenza e piano triennale per la prevenzione della corruzione. a cura di prof. avv. Pierluigi Mantini

PIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE

PIANO ANTICORRUZIONE ANNO

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N DEL

Piano triennale di prevenzione della corruzione triennio (LEGGE N. 190 DEL 6 NOVEMBRE 2012)

PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA 2015/2017

Predisposta dal Responsabile per la prevenzione della corruzione Dott.ssa Luisa Trasendi

La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013

COMUNE DI STAZZEMA Medaglia d Oro al Valor Militare PROVINCIA DI LUCCA

OGGETTO: RELAZIONE ATTIVITA DEL 2015 TRASPARENZA ANTICORRUZIONE

Gli acquisti in convenzione consip. Donatella Scandurra

SANITAS SERIATE SRL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Gennaio 2016

La normativa anticorruzione

D.Lgs.18/4/2006, n.50 Trasparenza. 8 giugno Alberto Mischi

PIANO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA ASL BT AI FINI DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Piano formativo anticorruzione 2016/2018

La Normativa Antiriciclaggio e sulla Trasparenza. I compiti dei Consigli Ordini Forensi Roma 27 maggio 2016

MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE Allegato 2

Probabilita Impatto B A1) 2. Riferimenti ai regolamenti nazionali in materia di assunzione del personale e assegnazione incarichi A2) 1 A3) 3

PROPOSTA FORMATIVA. La Legge anticorruzione e i riflessi sulle Camere di Commercio 1

Protocollo Gestione degli acquisti

Provincia Regionale di Caltanissetta Ora Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (ex l.r. n.8/2014)

PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA - ANNI EX L. 190/2012.

SOCIETÀ CONSORTILE A R. L. LANGHE MONFERRATO ROERO

A) Acquisizione e progressione del personale

Ordine degli Assistenti Sociali Regione Trentino Alto Adige Kammer der Sozialassistenten der Region Trentino Südtirol

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Corso di Formazione in materia di Anticorruzione ed Appalti Pubblici. ( D.Lgs. 50/2016) Ancona, 23 giugno 2016 Ore 9.00

BUDGET 2014 ALLEGATO 1

IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA - RPCT

Comune di Serramazzoni - Provincia di Modena

Comune di Monteleone di Spoleto

RELAZIONE DEL RESPONSABILE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

MISURE ANTICORRUZIONE INDIVIDUATE PER L ANNUALITA

PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA - ANNI EX L. 190/2012.

BOZZA PIANO TRIENNALE PROVVISORIO PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

ANALISI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ANALISI SECONDO LA MATRICE PROBABILITA - IMPATTO

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA E PIANO PER LA TRASPARENZA

4 SETTORE LAVORI PUBBLICI

Piano triennale di prevenzione della corruzione

Piano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015

ORDINE ASSISTENTI Legge 23 marzo 1993, n. 84 SOCIALI Ente Pubblico non Economico Consiglio Regionale del Lazio (D.P.R. 5 marzo 1986, n. 68, art.

Legalità e Trasparenza. Perché parlarne qui oggi

SISTEMA dei SERVIZI SOCIO-SANITARI: RELAZIONI INTER - ISTITUZIONALI

MISURE DI PREVENZIONE AZIONI SOGGETTI RESPONSABILI TEMPISTICA

COMUNE DI MUSSOMELI 1 GIORNATA DELLA TRASPARENZA

GIORNATA DELLA TRASPARENZA REGIONE LIGURIA Strutture della Giunta regionale

Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale

Relazione Responsabile per la prevenzione della corruzione

DETERMINA A CONTRARRE IL RESPONSABILE DELLA DIVISIONE AMMNINISTRAZIONE

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso

Aree di rischio Procedimento Indicatori Tempi ( )

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Azienda per la tutela della salute

Piano triennale di prevenzione della corruzione e Programma triennale per la trasparenza e l integrità Ersu Urbino

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ANNO

Oggetto: Individuazione del Responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza dell Agenzia. Il Direttore Generale

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE RELAZIONE SEMESTRALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE AL 30 GIUGNO 2015

Calendario Corso I contratti delle pubbliche amministrazioni aspetti amministrativi economici e gestionali. 2^ Edizione Roma

PIANO ANTICORRUZIONE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

TABELLA MISURE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PREVISTE PER GLI ANNI e 2017

Scheda per la Comunicazione dell'aggiornamento dell'analisi dei Rischi. Dati Generali: Sintesi Congiunturale delle Cause di Aggiornamento

CIG CAD. a) supporto generale in merito al Codice dei Contratti, interpretazione e chiarimenti, anche attraverso la redazione di pareri ad hoc;

S.I.O.R. Sistema Integrato Ospedali Regionali. Procedura aperta per il servizio di verifica finalizzata alla validazione dei progetti

Verifica. della Relazione annuale 2016 del Responsabile per la prevenzione della corruzione

Anticorruzione e procedimenti amministrativi

DETERMINAZIONE N. 187 DEL 11/08/2016

SCHEDA DI SINTESI DELLE AZIONI E DEI CONTROLLI IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE. Allegato al Piano triennale di prevenzione della Corruzione

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ATS- AREA SOCIO SANITARIA LOCALE CAGLIARI

COMUNE DI MONVALLE PIANO FORMATIVO ANTICORRUZIONE 2015/2017

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Corso per la prevenzione della corruzione nell asl 9 di grosseto. A cura del dott. Onofrio Marcello

PARTE SPECIALE DOCUMENTO DI ANALISI DEI RISCHI CORRUTTIVI AI SENSI DELLA L. 190/12

PN 14/903/01 Piano triennale per la prevenzione della corruzione 2014/2016. Allegato A - Griglia di rilevazione e graduazione dei rischi di corruzione

PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI MEDIANTE MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA DA ALTRE AMMINISTRAZIONI

COMUNE DI PULA PROVINCIA DI CAGLIARI PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITÀ

COMUNE DI PARMA GIORNATA DELLA TRASPARENZA 23 APRILE Silvia Asteria Segretario Generale Responsabile Anticorruzione e Trasparenza

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI (Art. 3, comma 56, della Legge n. 244/2007)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA

OGGETTO: ARTICOLO 1, COMMA 14, DELLA LEGGE 190/2012. RELAZIONE SULLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ANNO 2013

Perché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001?

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ATS- AREA SOCIO SANITARIA LOCALE CAGLIARI

Il Direttore Generale DETERMINA

Piano triennale di prevenzione della corruzione

OBIETTIVI Programma per la Trasparenza e l Integrità

PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA

Istruzione Operativa. Documento Unico di Valutazione dei. Rischi da Interferenze e. Coordinamento Attività

Piano della Formazione anticorruzione 2016/2018. Piano triennale di prevenzione della corruzione

COMUNE RUINAS - ALLEGATO A) al P.T.P.C. Anni Pagina 1 di 6

Ambito del Rischio: verifica autocertificazioni sul possesso requisiti di ammissione gare

Verbale dell Amministratore Unico del giorno 07 agosto 2015 (verbale. Il giorno 07 agosto 2015 alle ore 9.30, presso la sede sociale della soc.

Piano Triennale Anticorruzione e Trasparenza

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI di ROMA CAPITALE

PIANO!TRIENNALE!! DI!PREVENZIONE!DELLA!CORRUZIONE!!! ANNI! !

Transcript:

La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013 Relazione Il Piano di Prevenzione: metodologie e mappatura delle aree a rischio corruzione Avv. Partner Bonelli Erede Pappalardo Studio Legale

Come redigere un piano anticorruzione Avv. Milano, 13 marzo 2013 www.beplex.com

Di cosa la legge anticorruzione non parla La legge 190 si occupa di organizzazione, conflitti di interesse, trasparenza ma rimane fuori il reale funzionamento (cosa avviene in concreto); non parla del lobbying. 3

Come funziona il sistema Si replica il meccanismo di esenzione di responsabilità dei modelli 231; nel caso di commissione del reato di corruzione risponde il responsabile anticorruzione a titolo di responsabilità: i) disciplinare; ii) per danno erariale; iii) per danno all immagine; il reato deve avvenire all interno della p.a. 4

La posizione del responsabile anticorruzione La legge 190 pone una posizione di garanzia a carico del responsabile anticorruzione; la mancata predisposizione di un piano anticorruzione idoneo costituisce errore professionale inescusabile. 5

La prova liberatoria Predisposizione e efficace attuazione di un piano anticorruzione adottato dall organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile anticorruzione; l idoneità del piano anticorruzione deve essere valutata con metodo ex ante; nell esperienza 231 vi erano i protocolli ma mancavano le procedure; si può rispondere ex comma 12 dell art. 1, l. 190 anche per inidoneità del piano. 6

Come redigere il piano anticorruzione? Cosa non deve contenere il piano anticorruzione? La spiegazione dell anticorruzione; la spiegazione dei reati; la burocrazia; richiamare le norme (es. imparzialità). 7

Cosa deve contenere. A cosa serve Illegalità: i) l illegittimità diffusa; ii) illegittimità voluta; l elemento qualificante dell illegalità è l abusività e precisamente la strumentalizzazione dell ufficio. 8

L articolazione Aree a rischio; descrizione processi sensibili; valutazione del rischio; protocolli; procedure; manutenzione. 9

Organizzazione del sistema anticorruzione Possibilità di individuare referenti per la corruzione che possano operare nelle strutture dipartimentali o territoriali; il responsabile ex legge 190 è l unico riferimento per l implementazione dell intera politica di prevenzione e l unico responsabile per gli illeciti che potrebbero venire in essere. 10

Aree a rischio Si individuano in funzione delle competenze istituzionali dell ente; in base al comma 16 dell art. 1, l. 190: i) gare; ii) autorizzazioni; iii) vantaggi anche a privati; iv) concorsi. 11

Aree a rischio Regione: i) accordi contrattuali e accreditamenti; ii) bonifiche; iii) VIA regionale; iv) installazione di impianti energetici; v) affidamento di servizi pubblici. ASL: i) controlli in materia di lavoro; ii) gare sui farmaci e dispositivi sanitari. Comuni: affidamento di servizi pubblici locali. Società pubbliche: non si applica il sistema anticorruzione ma il modello 231 della partecipata si deve parlare con il piano anticorruzione e viceversa. 12

Processi a rischio Supporto del Prefetto per gli enti locali per la coerenza con le linee guida del piano nazionale anticorruzione; alcuni esempi: i) validazione del progetto definitivo; ii) affidamenti senza gara; iii) determinazione oggetto della gara. 13

Valutazione del rischio concreto e del livello di rischio per gli uffici i) Illustrazione dei parametri: es. criterio dell interesse o vantaggio; ii) innalzamento artificioso delle caratteristiche qualitative del bene o servizio messo a gara in modo da evitare l applicazione dei parametri qualità prezzo Consip (incompatibilità merceologica); iii) definizione dei requisiti di ammissione; iv) proroghe. 14

Come incidere sulle decisioni riguardanti i processi a rischio? Tramite i protocolli Si riconnettono: i) ai processi a rischio; ii) alla valutazione del rischio e sono linee di condotta primarie; finalità: prevedono meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni inerenti ai processi a rischio. 15

Protocolli Protocolli esterni: i) norme e metodologie comuni di prevenzioni fissati dal Dipartimento funzione pubblica.; ii) criteri di rotazione dei dirigenti nei settori a rischio e misure per evitare sovrapposizione di funzioni e cumuli di incarichi nominativi; iii) linee guida del piano nazionale anticorruzione. 16

Protocollo informazioni Protocollo informazioni da dare alla stampa prima della pubblicazione di un bando; protocollo per la sottrazione a gare. 17

Protocolli Protocollo per la determinazione dell oggetto del contratto; protocollo dei criteri di aggiudicazione; protocollo delle proroghe; prorocollo Alktmark; protocollo della gestione delle gare. 18

Protocolli Protocolli premiali per i comportamenti virtuosi; protocollo dei contratti con gli operatori; protocollo degli affidamenti; protocollo dei controlli randomizzati. 19

Procedure Modalità con cui i criteri contenuti nel protocollo devono essere tradotti: formalizzazione di una sequenza di comportamenti allo scopo di standardizzare e orientare i processi sensibili in chiave anticorruzione. 20

Segue Procedure imposte: i) selezione e formazione dei dipendenti chiamati a operare in settori particolarmente esposti a rischio corruzione; ii) rotazione di funzionari e dipendenti in tali ambiti; iii) monitoraggio dei tempi procedimentali; iv) obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge; v) procedure di coordinamento tra il piano anticorruzione e il programma triennale della trasparenza (coordinamento tra le persone deputate a svolgerle; raccordo tra il responsabile anticorruzione e il responsabile per la trasparenza). 21

Segue Tracciamento e comunicazione proroghe, rinnovi; tracciamento richieste di assenso alla cessione d azienda negli appalti. 22

Procedure Monitoraggio sulle trattative private: i) comunicazione dei casi in cui si ricorre alla trattativa privata; ii) delle eccezionali circostanze che hanno giustificato questo meccanismo; monitoraggio delle proroghe; procedure dei contatti con gli imprenditori. 23