UNA STAZIONE AUTOMATICA DI MISURA FRAME-LEVEL PER LA CARATTERIZZAZIONE DI APPARATI ATM

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UNA STAZIONE AUTOMATICA DI MISURA FRAME-LEVEL PER LA CARATTERIZZAZIONE DI APPARATI ATM L. Angrisani, A. Baccigalupi, G. D Angiolo + ( ) Dip. di Informatica e Sistemistica, Università di Napoli Federico II, via Claudio 21, 80125 Napoli. Tel: 081/7683170, Fax: 081/2396897, E-mail: angrisan@unina.it ( + ) Ericsson Lab Italy S.p.A., via Madonna di Fatima 2, 84016 Pagani (SA). Tel: 081/5147469, Fax: 081/5147660, E-mail: giovanni.d angiolo@eri.ericsson.se. Sommario La memoria affronta alcune problematiche relative alla caratterizzazione di apparati ATM (Asynchronous Transfer Mode). In particolare, l attenzione è posta sulle metriche basate su frame (frame-level), recentemente introdotte dall ATM Forum perché più adeguate, rispetto ai tradizionali parametri basati su celle (cell-level), a riflettere le prestazioni realmente percepite dall utente finale del servizio. Seguendo i suggerimenti dell ATM Forum sempre più tecnici, ingegneri di produzione e gestori di rete mostrano interesse per queste nuove metriche, facendo, in tal modo, aumentare la necessità di adeguati strumenti ed appropriate soluzioni per la loro valutazione. Con l intento di fornire una risposta a tale esigenza, la memoria presenta una stazione automatica di misura basata sullo standard IEEE-1155 (VXI). Il software della stazione, completamente sviluppato dagli autori, consente di valutare le metriche citate in precedenza facendo uso di comuni analizzatori ATM; sono, infatti, necessarie solo due interfacce di linea, in standard VXI, capaci di gestire il livello fisico e quello ATM della relativa pila protocollare. Nel seguito, dopo una breve descrizione delle caratteristiche sostanziali della tecnologia ATM, sono presentate le principali differenze tra le frame, peculiari al livello di adattamento AAL, e le celle, che caratterizzano il più basso livello ATM. È, successivamente, illustrata in dettaglio la stazione automatica proposta, ponendo particolare attenzione alle procedure di misura implementate. Sono, infine, riportati i risultati ottenuti dall utilizzo della stazione di misura per la caratterizzazione, in termini di metriche frame-level, di un nuovo apparato ATM sviluppato dalla Ericsson. Abbreviazioni AAL: ATM Adaptation Layer; ATM: Asynchronous Transfer Mode; B-ISDN: Broadband Integrated Services Digital Network; CPS: Common Part Sublayer; GSM: Global System for Mobile communications; ITU: International Telecommunication Union; ITU-T: Telecommunication Standardization Sector of ITU; MSC: Mobile Switching Center; PDH: Plesiochronous Digital Hierarchy; PDU: Protocol Data Unit; PSTN: Public Switched Telephone Network; QoS: Quality of Service; RNC: Radio Network Controller; SAP: Service Access Point; SDH: Synchronous Digital Hierarchy; SDU: Service Data Unit; SONET: Synchronous Optical NETwork; SSCS: Service Specific Convergence Sublayer; UMSC: UMTS Mobile Switching Center; UMTS: Universal Mobile Telecommunications System;

UTRAN: UMTS Terrestrial Radio Access Network; 3G: Third Generation. Introduzione L ATM è una tecnologia di rete pensata per soddisfare le esigenze di comunicazione globale. Essa è stata scelta dall ITU-T come la tecnologia di base per la commutazione nelle reti B-ISDN, in virtù dei molti vantaggi offerti rispetto ad altre tecnologie di rete. Tra questi, (i) differenti tipologie di servizi possono coesistere in una singola rete, (ii) è garantita un elevata flessibilità nelle configurazioni di banda utilizzabile, (iii) sono disponibili differenti velocità di accesso su una sola struttura di trasporto, (iv) la QoS può essere regolata, (v) la gestione del traffico offre meccanismi di controllo [1],[2]. Sebbene fosse stato originariamente stabilito che l ATM sarebbe stato utilizzato in maniera intensiva solo dopo la comparsa di servizi a larga banda, il mondo industriale (particolarmente attraverso l ATM Forum) ha accelerato l applicazione pratica di questa tecnologia al punto che l ATM stessa ha favorito l introduzione di nuovi servizi. Ciò motiva la crescente esigenza, per produttori, operatori di rete e società di manutenzione, di collaudare e verificare le prestazioni di dispositivi ed apparati ATM e di monitorare la qualità del servizio fornita agli utenti [3],[4]. Essendo l architettura del protocollo ATM basata su celle (pacchetti di 53 byte), le prestazioni, di tali dispositivi ed apparati, sono state originariamente definite mediante metriche espresse in termini di celle, come ad esempio il CLR (Cell Loss Ratio) ed il CTD (Cell Transfer Delay) [2],[3]. Tuttavia, come evidenziato dall ATM Forum, tali metriche non riflettono le reali prestazioni percepite dall utente finale. Molti utenti, infatti, hanno necessità di scambiarsi frame (insiemi di celle ATM), e, a parità di CLR, la qualità del servizio fornita può essere molto differente a seconda che le celle perse appartengano a poche o a molte frame. Sulla base delle considerazioni precedenti, l ATM Forum ha, negli ultimi tempi, profuso molto impegno nella definizione di nuove metriche, basate su frame, che fossero quanto più indipendenti possibile dall architettura del dispositivo o apparato ATM. È possibile, grazie a tali metriche, confrontare le prestazioni di dispositivi ed apparati differenti, con effetti benefici sulla commercializzazione della tecnologia ATM. Tuttavia, per la valutazione delle nuove metriche, l ATM Forum suggerisce solo procedure e metodologie a carattere generale; fornire dettagli sulla loro implementazione pratica non rientra, infatti, tra i suoi specifici obiettivi. Non sembrano, inoltre, essere disponibili attualmente sul mercato né strumenti né apparati di misura adatti allo scopo. Nel tentativo di fornire una risposta a tale esigenza, la memoria presenta una stazione automatica di misura conforme allo standard IEEE-1155 (VXI). La parte hardware consta di due interfacce di linea (LIF) VXI, per la gestione sia del livello fisico sia di quello ATM della relativa pila protocollare, mentre il software, completamente sviluppato dagli autori ed in esecuzione sul controllore della stazione, consente di compattare celle ATM, collezionate dalla LIF ricevente, in frame e di scomporre frame in celle ATM, da consegnare alla LIF trasmittente. Il software, inoltre, implementa tutte le procedure di misura necessarie alla stima delle metriche frame-level più rilevanti. La memoria riporta anche i risultati ottenuti dall impiego della stazione di misura proposta per la verifica delle prestazioni di un nuovo apparato ATM, sviluppato da Ericsson nell ambito del proprio programma di ricerca e sviluppo di un adeguata rete di telecomunicazione di 3 generazione.

Inquadramento del problema Per meglio comprendere le finalità della stazione automatica proposta e i principi alla base delle procedure di misura implementate, sono, di seguito, brevemente illustrate le principali caratteristiche dell architettura protocollare ATM. Successivamente, sono presentate le metriche frame-level più rilevanti, suggerite dall ATM Forum per la caratterizzazione di dispositivi ed apparati ATM. A) Fondamenti della tecnologia ATM L architettura protocollare di un tipico piano utente ATM è rappresentata in Fig.1a [2]. Le informazioni immesse da un generico utente, che utilizza uno specifico servizio (voce, video, dati, etc.), il cui protocollo e relative tecnologie di implementazione caratterizzano i livelli più elevati di Fig.1a, devono percorrere, dall alto verso il basso, la struttura gerarchica disegnata, attraverso il livello di adattamento AAL, il livello ATM e il livello fisico, prima di risalire una struttura simile, localizzata in un altro punto della rete, per raggiungere l utente finale. In particolare, grazie a suoi due sottolivelli, SSCS e CPS, l AAL provvede ad un adeguata segmentazione dei dati provenienti dai livelli più elevati, e relativi al particolare servizio attivo, affinché possano essere agevolmente sistemati nei payload di lunghezza fissa delle corrispondenti celle ATM. Sono stati definiti vari livelli AAL per soddisfare le diverse esigenze di QoS dei differenti servizi compatibili con la tecnologia ATM. Il livello ATM si occupa della gestione e trasporto del flusso di celle ATM attraverso la rete di commutatori (switch) ATM. Le celle, di lunghezza pari a 53 byte, comprendono un intestazione (header) di 5 byte, contente informazioni per l identificazione, l instradamento ed il controllo, ed un payload di 48 byte, che trasporta i dati relativi al particolare servizio attivo. Il livello fisico consente alle celle ATM di essere trasferite da un elemento di rete (nodo o apparato terminale) ad un altro, con un impiego efficiente del mezzo fisico coinvolto. Sono disponibili vari protocolli per differenti sistemi di trasmissione, che includono sia le ultimissime soluzioni ottiche SONET/SDH sia le già consolidate PDH. La stazione di misura proposta riesce ad emulare il livello AAL di tipo 2 (nel seguito indicato con AAL-2), che consente la trasmissione efficiente, in termini di banda impegnata, di pacchetti di dati a bassa velocità e di lunghezza piccola e non fissa, in applicazioni sensibili al ritardo (delay sensitive) [8]. Per tale motivo, la Fig.1b presenta le principali operazioni svolte da questo livello e la sua interazione con quello inferiore (ATM layer). Specificamente, i dati provenienti dai livelli più elevati, attraverso l SSCS, sono organizzati in frame, cioè insiemi di CPS-SDU la cui dimensione dipende dallo specifico servizio. Dopo che un appropriata intestazione è stata aggiunta a ciascuna CPS-SDU, il contenuto delle frame viene riordinato per essere, successivamente, sistemato in maniera ottimale nel payload di una serie di celle ATM [8]; i dati originari, segmentati e riordinati in queste celle, perdono, quindi, la loro identità. Ragion per cui, ogni informazione relativa a tali celle (loss ratio, transfer delay, etc.) si rivela inadeguata a riflettere le reali prestazioni percepite dall utente, e diventano necessarie nuove metriche basate su frame. B) Metriche basate su frame Le metriche frame-level più significative, introdotte dall ATM Forum per la caratterizzazione di dispositivi ed apparati ATM, sono: Frame Loss Ratio, Lossless Throughput, Full-load Throughput, Frame Transfer Delay, e Maximum Frame Burst Size [5]-[7]. Esse si applicano ad un singolo dispositivo o ad una rete di dispositivi. Nel seguito, quindi, il termine SUT (System Under Test) è usato per riferirsi al(i) dispositivo(i) da caratterizzare.

Utente Frame AAL-2 LIVELLI PIÙ ELEVATI servizio, 1-64 byte) a) b) SAP LIVELLO ADATTAMENTO ATM SSCS (Può essere inutilizzato) Primitive CPS SAP LIVELLO ATM AAL-2 ATM CPS-PDU ATM-SDU HEADER (3 byte) CPS-SDU (Lunghezza dipendente dal PAYLOAD Pacchetto CPS CPS-PDU SAP ATM-SDU CPS-PDU ATM-SDU SAP LIVELLO FISICO HEADER (5 byte) PAYLOAD HEADER (5 byte) PAYLOAD Cella ATM HEADER (5 byte) PAYLOAD Fig.1. a) Architettura protocollare di un tipico piano utente ATM; b) alcuni dettagli relativi al protocollo del livello di adattamento AAL-2 e sue relazioni con il protocollo del livello ATM.

Frame Loss Ratio (FLR). È definito come (frame in ingresso frame in uscita)/frame in ingresso e rappresenta la frazione di frame non restituite dal SUT per la mancanza di risorse; le frame riconsegnate solo in parte sono da considerarsi perse. Lossless Throughput (LT). È la massima velocità alla quale nessuna delle frame trasmesse al SUT viene persa. Esso rappresenta, in altri termini, il carico più elevato per il quale il SUT può garantire che il numero di frame in uscita eguagli quello di frame in ingresso. Full-load Throughput (FT). È la velocità alla quale il SUT opera quando i suoi ingressi sono caricati al 100% delle loro possibilità. Esso fornisce indicazioni sull abilità del SUT nel gestire situazioni di congestione. Frame Transfer Delay (FTD). È pari a t 2 t 1 per una data frame di prova, dove t 1 è l istante di ingresso della frame nel SUT e t 2 è l istante di uscita della frame dal SUT. Esso rende conto del ritardo che la frame subisce attraversando il SUT. Maximum Frame Burst Size (MFBS). È il massimo numero di frame che una sorgente può inviare, alla velocità di picco, al SUT senza incorrere in perdite. Valutare le capacità del buffer del SUT offre utili indicazioni soprattutto per quelle applicazioni utente che, spesso, presentano un burst di frame al livello AAL per la trasmissione. La stazione di misura Come già accennato in precedenza, la stazione di misura proposta è completamente basata sullo standard IEEE-1155 (VXI) e consente di valutare, automaticamente, le metriche frame-level prima descritte, facendo uso di analizzatori ATM tradizionali. La struttura hardware e le soluzioni software, che caratterizzano la stazione, sono descritte nel seguito separatamente. A) La struttura hardware È stato adottato un sistema VXI comprendente il controllore HP E1497A e due moduli HP E1697A, che agiscono come interfacce di linea (LIF). Ciascuna LIF riesce a gestire il livello fisico e quello ATM. Essa consente la generazione di celle ATM arbitrarie, da inviare al SUT tramite un interfaccia ottica od elettrica, e la ricostruzione di celle ATM dal flusso binario ricevuto. Inoltre, per emulare un elemento della rete, la LIF può essere configurata in due modi differenti, chiamati rispettivamente Terminal Mode e Near End Loopback. Specificamente, nella prima configurazione essa può trasmettere celle ATM al SUT e ricevere celle ATM dal SUT, contemporaneamente (Fig.2a); nella seconda configurazione, oltre a trasmettere celle ATM al SUT, la LIF può anche monitorare il traffico generato (Fig.2b) [9]. a) b) TRASMETTITORE TRASMETTITORE SUT SUT LIF RICEVITORE LIF RICEVITORE Fig.2. LIF configurata in a) Terminal Mode ed in b) Near End Loopback.

B) Il software Il software, completamente sviluppato dagli autori ed in esecuzione sul controllore, presenta una struttura flessibile e modulare. Nel seguito sono descritte le funzionalità di ciascun modulo e le sue possibili interazioni con gli altri moduli. L ordine di presentazione riflette un tipico ordine di esecuzione. Modulo Data input Consente all utente di scegliere la configurazione di ciascuna LIF e la quantità di traffico (numero di frame AAL-2) da trasmettere. Modulo Frames-to-Cells Conversion Si occupa della segmentazione delle frame AAL-2, ricevute dal modulo Data input, e successivo riordino dell informazione binaria in celle ATM. Queste operazioni sono eseguite in stretto accordo con quanto indicato nella raccomandazione I.363.2, emanata dall ITU-T. Ciò è anche vero per la struttura ed il contenuto sia dell intestazione da aggiungere alle CPS-SDU per ottenere i pacchetti CPS sia dell intestazione necessaria per trasformare CPS-PDU in celle ATM (Fig.1b) [8]. Modulo Transmitting Ordina alla LIF trasmittente, tramite opportune primitive [10], di trasferire al SUT le celle ATM ottenute dal modulo Frames-to-Cells Conversion. Modulo Receiving Ordina alla LIF ricevente, tramite opportune primitive [10], di catturare le celle ATM restituite dal SUT. Modulo Cells-to- Frames Conversion Compatta le celle ATM, fornite dal modulo Receiving, in modo tale da ricostruire, laddove possibile, le frame AAL-2 originarie. È importante evidenziare che, anche per questo modulo, tutte le operazioni eseguite sono regolamentate dalla raccomandazione I.363.2 della ITU-T. Modulo Metrics Estimation È dedicato alla valutazione delle metriche frame-level, in accordo ad originali procedure di misura. Tutte le frame utilizzate nelle prove devono essere caratterizzate da un payload noto; inoltre, devono essere prese in considerazione solo le frame ricevute completamente senza errori. Frame Loss Ratio (FLR). È utilizzata una sola LIF, che opera nella modalità Terminal Mode. Per un dato numero di frame AAL-2 trasmesse al SUT, è solo necessario contare il numero di frame che il modulo Cells-to- Frames Conversion ricostruisce dalle celle ATM restituite dal SUT. Questa procedura può essere ripetuta per differenti valori della velocità in ingresso (frame/s). Lossless Throughput (LT). È sufficiente una sola LIF anche in questo caso, configurata in Terminal Mode. In particolare, a questa LIF è ordinato di trasmettere un certo numero di frame AAL-2, in modo continuo ed a velocità sempre crescenti fino al punto in cui almeno una di loro viene persa dal SUT. Full-load Throughput (FT). Sono necessarie due LIF. La prima, operante nella modalità Near End Loopback, trasmette un dato numero di frame AAL-2 alla massima velocità consentita dal SUT. La seconda LIF, configurata in Terminal Mode, è dedicata

all acquisizione del traffico proveniente dal SUT per un determinato intervallo di tempo. Il rapporto tra il numero di frame ricevute e l intervallo menzionato, misurato dalla seconda LIF, fornisce il valore di FT. Frame Transfer Delay (FTD). Sono necessarie due LIF anche in questo caso, configurate nello stesso modo visto per la valutazione di FT. In particolare, la LIF configurata in Near End Loopback invia una o più frame al SUT, e, avendo la possibilità di monitorare il proprio traffico generato, registra l istante di uscita, t 1, della prima cella ATM. La seconda LIF raccoglie le celle ATM restituite dal SUT e registra l istante di arrivo, t 2, della prima cella. Il valore di FTD è dato dalla differenza tra gli istanti registrati. È notevole evidenziare che tale configurazione di misura consente la compensazione dell offset temporale esistente tra l istante in cui la prima cella ATM raggiunge effettivamente il SUT e il t 1 registrato con il tempo addizionale che intercorre tra l istante in cui la prima cella ATM è effettivamente catturata dalla LIF ricevente e la registrazione di t 2. Maximum Frame Burst Size (MFBS). Un numero sempre crescente di frame AAL-2 è inviato al SUT, alla massima velocità da esso consentita, fino al punto in cui almeno una viene persa. Si deduce facilmente che una sola LIF, configurata in Terminal Mode, è sufficiente allo scopo. Modulo Data output Consente di presentare all utente gli esiti delle misurazioni mediante grafici e/o tabelle. Inoltre, offre anche la possibilità di eseguire post-elaborazioni o statistiche sui risultati ottenuti. Applicazione La stazione di misura proposta è stata utilizzata per caratterizzare un nuovo dispositivo ATM, che Ericsson ha sviluppato nell ambito del suo progetto ALICE (ATM Link InterfaCE). Lo scopo di questo progetto è di rendere le centrali telefoniche Ericsson, attualmente impiegate per il sistema GSM [11], compatibili anche per il nuovo sistema UMTS. In particolare, è stata progettata e realizzata un interfaccia, su link ATM, (ALI: ATM Link Interface) tra la centrale GSM AXE10 ed una piattaforma di commutazione ATM. L unione tra la AXE10 e l interfaccia ALI costituisce una centrale UMTS. Per maggiore chiarezza, la Fig.3 schematizza la proposta Ericsson per una rete di telecomunicazione mobile, evidenziando il ruolo ricoperto dall interfaccia ALI. Allo stato attuale del progetto, la principale funzione dell interfaccia ALI è di convertire canali voce ATM, che provengono dal Radio Network Controller (RNC) ed usano frame AAL-2, in informazione compatibile con le reti ISDN e PSTN, e viceversa. Ragion per cui, è fortemente auspicabile la presenza di una stazione automatica di misura quale quella proposta, per verificare le prestazioni di tale interfaccia. È importante rilevare che Ericsson ha fissato la lunghezza delle CPS-SDU al livello AAL-2 pari a 40 byte [12]; ciascun byte codifica un solo campione della voce. In tal modo, essendo la velocità di campionamento originaria di 8 ks/s, una CPS-SDU copre un intervallo nominale di 5 ms. Tutti i risultati di misura presentati nel seguito sono stati ottenuti con frame di prova contenenti una sola CPS-SDU. Con riferimento al FLR, sono state eseguite varie misurazioni per diversi valori della velocità in ingresso. I risultati ottenuti sono riportati sia in forma tabulare nella Tabella I sia in forma grafica in Fig.4. Come si può notare, le migliori prestazioni sono assicurate per velocità comprese nell intervallo 196-204 frame/s (Fig.5).

Telefono mobile W-CDMA AXE10 interfaccia ATM ISDN/PSTN RNC BS UMSC PC Portatile mobile UTRAN Link ATM CUORE DELLA RETE Fig.3. Proposta Ericsson per una rete di telecomunicazione mobile. È evidenziato il ruolo dell interfaccia ALI.

Tabella I Valori di FLR ottenuti Input Rate Input Rate FLR [frame/s] [Mbit/s] [%] 100 0.0283 1.5 150 0.0425 1.3 160 0.0453 0.7 170 0.0481 0.7 180 0.0509 0.8 190 0.0538 0.7 195 0.0552 0.1 196 0.0555 0 197 0.0558 0 198 0.0561 0 199 0.0563 0 200 0.0566 0 201 0.0569 0 202 0.0572 0 203 0.0575 0 204 0.0577 0 205 0.0579 0.2 210 0.0594 0.5 220 0.0623 1.0 230 0.0651 0.4 240 0.0679 0.8 250 0.0708 0.6 500 0.1415 22.3 750 0.2123 48.2 1000 0.2831 61.2 Questo risultato è in pieno accordo con la velocità nominale (200 frame/s) prevista per l interfaccia ALI in questo tipo di applicazione. È stato, inoltre, verificato che, in media, più è grande la differenza tra velocità in ingresso effettiva e quella nominale, più è elevato il valore del FLR. In particolare, sono stati riscontrati valori di FLR% maggiori del 60% per velocità in ingresso superiori a 1000 frame/s. I risultati ottenuti offrono l opportunità di valutare anche il Lossless Throughput. In particolare, come è evidente dalla Fig.5, nessuna frame viene persa se la velocità in ingresso rimane all interno dell intervallo citato in precedenza. Di conseguenza, il valore di LT è dato dalla massima velocità contenuta in questo intervallo (204 frame/s). Con riferimento all FT, è stata prima selezionata la massima velocità (155 Mbit/s) consentita dall interfaccia ALI al suo ingresso. Si è, poi, riscontrato che, su un numero complessivo di 131.072 frame trasmesse all ALI, solo 141 sono state restituite in un intervallo di tempo pari a quello di trasmissione. Il valore di FT è, quindi, risultato pari a 383 frame/s. Per quanto concerne la valutazione del FTD, varie misurazioni effettuate hanno fornito il valore di 5.000 ms. Anche questo risultato è in pieno accordo con le specifiche funzionalità dell ALI, quale interfaccia per la centrale AXE10. Tale centrale, infatti, preleva un singolo byte dalla frame trasmessa ogni 125 µs. Contenendo 40 byte, la stessa frame può essere restituita dall ALI solo dopo un intervallo di tempo non inferiore a 5 ms. Infine, è stato misurato il MFBS. Una volta selezionata la massima velocità consentita dall interfaccia ALI (155 Mbit/s), il numero di frame, contenuto nel burst da trasmettere, è stato continuamente aumentato fino al punto in cui almeno una fosse o ricostruita parzialmente o non più ricevuta dalla stazione di misura. La più grande dimensione del burst è stata di 53 frame. Conclusioni La memoria ha presentato una stazione automatica di misura in standard VXI per la caratterizzazione di apparati ATM. La novità della stazione proposta risiede nella sua capacità di valutare metriche frame-level, recentemente introdotte dall ATM Forum. Queste metriche hanno la proprietà di riflettere meglio Fig.4. Valori di FLR ottenuti, in funzione della velocità in ingresso.

Fig.5. Valori di FLR relativi a velocità in ingresso contenute nell intervallo 190-210 frame/s. le reali prestazioni percepite dall utente finale del servizio rispetto ai parametri, basati su celle, peculiari ai comuni analizzatori ATM. La struttura hardware consiste di sole due interfacce di linea, capaci di gestire sia il livello fisico sia quello ATM. Il software, completamente sviluppato dagli autori ed in esecuzione sul controllore VXI, implementa, infatti, sia le procedure per convertire frame in celle ATM, e viceversa, sia quelle necessarie per la valutazione delle metriche citate in precedenza. La stazione di misura è stata utilizzata con successo per la caratterizzazione di una interfaccia ATM, prodotta da Ericsson per consentire alle proprie centrali telefoniche, attualmente impiegate per il GSM, di essere compatibili anche con il nuovo sistema UMTS. Il prosieguo dell attività di ricerca è principalmente orientato ad estendere il campo di applicazione della stazione proposta, attualmente limitato ai soli servizi che impiegano frame AAL-2. Ciò offrirà la possibilità di verificare le prestazioni dell interfaccia menzionata ogni qual volta le sue funzionalità saranno estese ad altri servizi multimediali differenti dalla voce, l unico attualmente disponibile. Bibliografia [1] R.Handel, M.N.Huber, S.Schroder, ATM Networks-Concepts, Protocols, Applications, Addison-Wesley Publishing Company, U.K., 1994. [2] C.F.Coombs, C.A.Coombs, Communications Network Test & Measurement Handbook, McGraw- Hill, USA, 1998, pp. 417-439. [3] Can you be sure that there are no weak links?, in Application Note 55, Wandel&Goltermann Literature, E3.98/WG1/55/4.0, Germany, 1999. [4] Evaluating ATM switch performance, letteratura Hewlett-Packard, Reference number: 5965-6203E, Nov. 1996. [5] R.Jain, G.Babic, Performance testing effort at the ATM Forum: an overview, IEEE Communications Magazine, August 1997, pp.110-116. [6] A.Durresi, R.Jain, G.Babic, Experience with ATM switch performance testing, Atti dell IEEE International Conference on Networks, 1999, pp.143-150. [7] A.Durresi, R.Jain, G.Babic, B.Northcote, Methodology for implementing scalable test configurations in ATM switches, Atti dell IEEE 8 th International Conference on Computer Communications and Networks, 1999, pp.628-633. [8] ITU-T Recommendation I.363.2, B-ISDN ATM Adaptation layer specification: Type 2 AAL, Ginevra, Sept. 1997. [9] HP E1697A 155 Mb/s Optical Line Interface-User's Guide, letteratura Hewlett-Packard, Reference number: E1697-90002, Nov.1999. [10] HP E1697A 155 Mb/s Optical Line Interface-Programmer's Guide, Hewlett-Packard literature, Reference number: E1697-90006, Jan. 1998. [11] L.Angrisani, P.Daponte, M.D'Apuzzo, A measurement method based on time-frequency representations for testing GSM equipment, IEEE Trans. on Instr. and Meas, vol.49, No.5, Oct. 2000, pp.1050-1056. [12] User plane integration of ALI, TRA and DTI in UMTS CS CN, Ericsson Technical Report, Reference number: 7/0363-1/FCP 105 9049 Uen, Feb. 2000.