Euro I - 91/542/EEC Stage I Euro II - 91/542/EEC Stage II



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Transcript:

Premessa Le valutazioni che seguono si riferiscono alla prescrizione n. 6 del Decreto di compatibilità ambientale che, in relazione agli ossidi di Azoto, prescrive che venga valutata l efficacia di fasce boscate ad azione filtrante ai lati dell autostrada; essa testualmente recita: 6) Prima dell inizio dei lavori, il proponente, dovrà predisporre, concordare con gli uffici regionali o provinciali competenti ai controlli ambientali ed inviare a codesto ente, uno studio di fattibilità concernente la realizzazione di fasce boscate ad azione filtrante di adeguata larghezza, in riferimento ai previsti superamenti dei valori limite degli standard di qualità dell aria relativi agli ossidi di azoto ( ); tale studio dovrà tener conto delle indicazioni di cui alla seconda delle osservazioni puntuali della Deliberazione del Consiglio Comunale del Comune di Sommacampagna n. 66 del 23/09/2010 e successiva nota prot. 12515 del 11/10/2010. Considerazioni preliminari in riferimento ai previsti superamenti dei valori limite degli standard di qualità dell aria relativi agli ossidi di Azoto Relativamente agli ossidi di Azoto, il D.Lgs. 155/2010, così come le direttive Europee e la precedente normativa nazionale (D.M. 60/2002), fissa i limiti per la salvaguardia della salute pubblica per l esposizione acuta e cronica solamente in relazione al biossido di Azoto NO 2, affermando implicitamente che alle altre forme di ossidi di Azoto, sostanzialmente il monossido NO, non è associato alcun rischio per l uomo. Anche il documento dell organizzazione mondiale della sanità (WHO) Air Quality Guidelines for Europe Second Edition identifica il biossido NO 2 come l unico ossido di Azoto rilevante per la protezione della salute umana. Fra le conclusioni dello Studio d Impatto Ambientale veniva rilevato che negli scenari considerati un certo numero di abitanti risultava esposto a concentrazioni di, considerati totalmente come NO 2, maggiori dei limiti. Nello specifico emergevano le seguenti situazioni: scenario S1 attuale (2006) 19.990 abitanti con > 40 µg/m 3 scenario S2 programmatico (2025) 10.880 abitanti con > 40 µg/m 3 scenario S3 progettuale (2025) 11.200 abitanti con > 40 µg/m 3 Questi risultati si basavano sull ipotesi, fortemente conservativa, che tutti gli ossidi di Azoto ( ) emessi arrivassero ai bersagli e quindi agli abitanti potenzialmente esposti, sottoforma di biossido di Azoto (NO 2 ). Va sottolineato che la versione 4 di Copert, non disponibile all epoca della redazione dello S.I.A., permette di valutare anche la frazione di emessa come molecola di NO 2, e pertanto è oggi possibile la modellizzazione della dispersione delle due diverse molecole principali di ossidi di Pagina 1 di 10

Azoto al fine di ottenere il dato di immissione specifico relativo al solo biossido di Azoto. Questa modellizzazione diffusionale necessita, per una precisa valutazione, anche di algoritmi di modellizzazione delle trasformazioni chimiche che si producono in atmosfera dall emissione al ricevimento dell ossido di Azoto da parte del ricettore umano attraverso la respirazione. A titolo di esempio la tabella seguente riporta, per normative fino a Euro 4, i fattori di emissione di ossidi di Azoto (NO + NO 2 ) e di solo NO 2. Settore Combustibile Tipo legislativo Automobili benzina verde ECE 15/04 da 01/01/1985 31/12/1992 Automobili benzina verde Euro I - 91/441/EEC da 01/01/1993 a 31/12/1996 Automobili benzina verde Euro II - 94/12/EC da 01/01/1997 a 31/12/2000 Automobili benzina verde Euro III - 98/69/EC Stage 2000 Automobili benzina verde Euro IV - 98/69/EC Stage 2005 da 01/01/2001 a 31/12/2004 NO 2 mg/km mg/km 3.191 128 557 22 187 7 58 2 da 01/01/2005 18 1 Automobili diesel Conventional < 31/12/92 659 73 Automobili diesel Euro I - 91/441/EEC da 01/01/1993 a 720 79 31/12/1996 Automobili diesel Euro II - 94/12/EC da 01/01/1997 a 760 84 31/12/2000 Automobili diesel Euro III - 98/69/EC Stage da 01/01/2001 a 832 208 2000 31/12/2004 Automobili diesel Euro IV - 98/69/EC Stage da 01/01/2005 686 377 2005 Automobili GPL Conventional < 30/06/93 2.940 147 Automobili GPL Euro I - 91/441/EEC da 01/01/1993 a 319 16 31/12/1996 Automobili GPL Euro II - 94/12/EC da 01/01/1997 a 115 6 31/12/2000 Automobili GPL Euro III - 98/69/EC Stage da 01/01/2001 a 58 3 2000 31/12/2004 Automobili GPL Euro IV - 98/69/EC Stage 2005 da 01/01/2005 18 1 diesel Conventional < 30/06/93 4.282 471 diesel diesel Euro I - 91/542/EEC Stage I Euro II - 91/542/EEC Stage II da 01/10/1993 a 30/09/1996 da 01/10/1996 a 01/10/2000 diesel Euro III - 1999/96/EC da 01/01/2001 a 31/12/2004 diesel Euro IV - COM(1998) 776 da 01/01/2005 a 01/01/08 diesel Euro V - 1999/96/EC step 3 2.897 319 2.960 326 2.275 318 1.451 203 da 01/01/2008 827 83 Pagina 2 di 10

In considerazione dei dati riportati in tabella è possibile affermare che mediamente il traffico veicolare transitante sul tratto di autostrada oggetto del presente studio emetta una frazione di NO 2 inferiore al 20% della totalità degli. Va peraltro ricordato che parte del monossido di Azoto (NO) emesso dai veicoli stradali, che è sostanzialmente la frazione rimanente degli, durante il tragitto sorgente bersaglio si ossida a NO 2 secondo diverse reazioni chimiche, la principale delle quali coinvolge l Ozono troposferico: NO + O 3 = NO 2 + O 2 Considerando la somma tra la frazione di NO 2 emessa direttamente dai veicoli e quella derivante dall ossidazione del monossido NO in NO 2 nel breve tragitto sorgente-bersaglio, è possibile ipotizzare, in misura ancora conservativa, che solamente la metà degli arrivi ai ricettori sotto forma di molecola di NO 2. In virtù delle considerazioni sopra riportate il numero di abitanti esposti a concentrazioni di NO 2 superiori ai limiti di qualità dell aria è sicuramente inferiore rispetto a quello stimato nello S.I.A, come evidenziato dai seguenti valori. scenario S1 attuale (2006) 10.845 abitanti con NO 2 > 40 µg/m 3 scenario S2 programmatico (2025) 66 abitanti con NO 2 > 40 µg/m 3 scenario S3 progettuale (2025) 146 abitanti con NO 2 > 40 µg/m 3 Pagina 3 di 10

Verifica dell abbattimento di con fasce boscate In riferimento alla prescrizione n. 6 del decreto VIA è stata valutata l efficacia in termini di abbattimento degli ossidi di Azoto di fasce boscate ad azione filtrante posizionate ai lati dell autostrada. Per fasce verdi boscate si intendono formazioni lineari di vegetazione erbacea, arborea ed arbustiva, di larghezza compresa tra i 10 e i 30 metri, situate ai margini delle carreggiate autostradali. L efficacia delle fasce boscate risulta fortemente influenzata da diversi fattori, tra i quali i complessi fenomeni di dispersione in atmosfera degli inquinanti (che possono ritrovarsi a grande distanza dalla fonte di emissione) e i parametri morfologici e fisiologici delle specie arboreo/arbustive costituenti le fasce stesse (densità della chioma, area, caratteristiche e potenzialità stomatica delle superfici fogliari). I valori di rimozione degli da parte della vegetazione sono stati ricavati da "Chicago's Urban Forest Ecosystem: Results of the Chicago Urban Forest Climate Project" US Dep. Of Agricolture, Generale Technical Report NE-186 - June 1994 pag.63-81, i cui risultati sono confermati anche da Lorenzini e Nali in Le piante e l inquinamento dell aria. Nel presente studio è stata valutata l efficacia di due diverse larghezze di fasce boscate: fasce boscate di larghezza pari a 10 m su entrambi i lati del sedime autostradale; fasce boscate di larghezza pari a 30 m su entrambi i lati del sedime autostradale. In particolare è stato possibile valutare la concentrazione assoluta di ossidi di Azoto abbattuti dalle fasce boscate, valore assoluto che risulta indipendente dall emissione ma anche, sostanzialmente, dall immissione. Successivamente è stato calcolata la percentuale di abbattimento rispetto al valore di immissione calcolato dal modello diffusionale. La tabella successiva riporta i risultati di queste valutazioni, applicate agli scenari Programmatico 2025 e Progettuale 2025. Pagina 4 di 10

Tratta Attuale 2006 Programmatico 2025 Programmatico 2025 kg/km/day 10m) 30m) kg/km/day kg/km/day kg/km/day 10m) % abbattim. 30m) % abbattim. Verona nord - int. aut. A4 101.9 59.4 59.2 58.7-0.4% -1.1% int. aut. A4 - Tibre 104.8 55.5 55.3 54.9-0.4% -1.2% Tibre - Nogarole Rocca 104.8 43.3 43.1 42.6-0.5% -1.5% Nogarole Rocca - Mantova nord 102.1 52.8 52.6 52.1-0.4% -1.2% Mantova nord - Mantova sud 105.8 51.9 51.7 51.3-0.4% -1.3% Mantova sud - Pegognaga 106.3 50.7 50.5 50.0-0.4% -1.3% Pegognaga - Reggiolo Rolo 96.2 46.5 46.3 45.9-0.5% -1.4% Reggiolo Rolo - Carpi 97.5 51.6 51.4 50.9-0.4% -1.3% Carpi - Campogalliano 104.9 57.0 56.8 56.4-0.4% -1.2% Campogalliano racc. Autosole 107.1 59.9 59.7 59.2-0.4% -1.1% Tratta Attuale 2006 Progettuale 2025 Progettuale 2025 kg/km/day 10m) 30m) kg/km/day kg/km/day kg/km/day 10m) % abbattim. 30m) % abbattim. Verona nord - int. aut. A4 101.9 61.7 61.5 61.1-0.4% -1.1% int. aut. A4 - Tibre 104.8 63.3 63.1 62.6-0.3% -1.0% Tibre - Nogarole Rocca 104.8 45.5 45.3 44.8-0.5% -1.5% Nogarole Rocca - Mantova nord 102.1 56.6 56.4 55.9-0.4% -1.2% Mantova nord - Mantova sud 105.8 53.3 53.1 52.6-0.4% -1.2% Mantova sud - Pegognaga 106.3 53.0 52.8 52.3-0.4% -1.2% Pegognaga - Reggiolo Rolo 96.2 50.6 50.4 50.0-0.4% -1.3% Reggiolo Rolo - Carpi 97.5 55.3 55.1 54.6-0.4% -1.2% Carpi - Campogalliano 104.9 60.8 60.6 60.1-0.4% -1.1% Campogalliano racc. Autosole 107.1 64.2 64.0 63.6-0.3% -1.0% Le tabelle sopra riportate evidenziano chiaramente che l efficacia delle fasce boscate ad azione filtrante in termini di abbattimento degli è poco significativa, attestandosi mediamente le percentuali di riduzione tra lo 0,4% nel caso di fasce di larghezza pari a 10 m e l 1,2% nel caso di fasce di larghezza pari a 30 m. Le diverse percentuali di abbattimento per le singole tratte autostradali, a parità di larghezza delle fasce boscate, derivano dal fatto che l abbattimento degli ossidi di Azoto non dipende dalla concentrazione degli stessi ma è un valore assoluto in termini di massa di abbattuta per superficie di fascia boscata nell unità di tempo (per esempio kg /ha/giorno). Pagina 5 di 10

Conseguentemente l efficacia delle fasce boscate in termini di abbattimento degli è percentualmente minore nei tratti ove sono stimate le emissioni, e pertanto anche le immissioni, maggiori. Le figure riportate di seguito rappresentano, nello scenario Progettuale al 2025, per un tratto autostradale esemplificativo, la mappa delle concentrazioni di come riportato nello S.I.A. e la mappa risultante dall introduzione di fasce boscate di larghezza pari a 30 metri su entrambi i lati dell autostrada e per tutta la lunghezza della tratta in esame. Anche la rappresentazione grafica evidenzia la modesta efficacia delle fasce boscate in relazione all abbattimento degli ossidi di Azoto. Pagina 6 di 10

Autostrada del Brennero - Realizzazione della terza corsia nel tratto compreso tra Verona Nord (km 223) Pagina 7 di 10

Autostrada del Brennero - Realizzazione della terza corsia nel tratto compreso tra Verona Nord (km 223) Pagina 8 di 10

Conclusioni Come illustrato al paragrafo Considerazioni preliminari in riferimento ai previsti superamenti dei valori limite degli standard di qualità dell aria relativi agli ossidi di Azoto le norme in materia fissano i limiti per la salvaguardia della salute pubblica per l esposizione acuta e cronica solamente in relazione al biossido di Azoto NO 2. Nel medesimo paragrafo è stato altresì evidenziato come i reali valori di esposizione della popolazione al biossido di Azoto NO 2, risultano decisamente inferiori rispetto alle esposizioni agli ossidi di Azoto generici valutate nello S.I.A. Considerando infatti la somma tra la frazione di NO 2 emessa direttamente dai veicoli e quella derivante dall ossidazione del monossido NO in NO 2 nello specifico breve tragitto sorgentebersaglio, è possibile ipotizzare, in misura ancora conservativa, che solamente la metà degli arrivi ai ricettori sotto forma di molecola di NO 2. Lo studio in oggetto, volto a valutare l efficacia di fasce boscate ad azione filtrante ai lati dell autostrada, ha analizzato due diverse configurazioni di fasce, aventi larghezza pari a 10 e 30 m. Le risultanze delle analisi condotte hanno evidenziato la modesta efficacia delle fasce boscate in relazione all abbattimento degli ossidi di Azoto, quantificabile in una percentuale media di riduzione compresa tra lo 0,4% nel caso di fasce di larghezza pari a 10 m e l 1,2% nel caso di fasce di larghezza pari a 30 m. In virtù delle considerazioni esposte all inizio del presente paragrafo, in ordine alle concentrazioni degli NO 2 rispetto agli totali, è possibile affermare che in termini assoluti l efficacia delle fasce boscate sia ancor meno significativa e quindi tale da non modificare sostanzialmente lo scenario degli impatti. E utile inoltre ricordare che opere di mitigazione/compensazione ambientale quali fasce boscate ad azione filtrante costituiscono, potenzialmente, un impatto aggiuntivo al settore agricolo, a causa dell occupazione di terreno che esse comportano, contribuendo di fatto alla riduzione dell accettabilità dell infrastruttura da parte delle numerose comunità locali che svolgono la propria attività lavorativa nel settore dell allevamento e agricoltura. Sono noti casi in cui la comunità agricola, intervenendo nelle fasi approvative del progetto, è riuscita a far eliminare buona parte delle aree destinate alle opere di mitigazione vegetale dal progetto rifiutando, appunto, nuovi espropri di terreni. Pagina 9 di 10

Bibliografia D.Lgs. del 13 agosto 2010 n. 155 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa. Gkatzoflias D., Kouridis C., Ntziachristos L., Samaras Z. Computer Programme to calculate Emissions from Road Transport, COPERT 4. Lorenzini G. e Nali C. 2005, Le piante e l inquinamento dell aria, Springer-Verlag Italia Editore RTI CTN_ACE 2/2000 I modelli nella valutazione della qualità dell aria. RTI CTN_ACE 4/2001 Linee guida per la selezione e l applicazione dei modelli di dispersione atmosferica per la valutazione della qualità dell aria. Scire J.S., Robe F.R., Fernau M.E., Yamartino R.J. (1999) A User s Guide for the CALMET Meteorological Model. Earth Tech, Internal Report. Scire J.S., Strimaitis J.C., Yamartino R.J. (2000) A User s Guide for the CALPUFF Dispersion Model. Earth Tech, Internal Report. US Dep. Of Agricolture,"Chicago's Urban Forest Ecosystem: Results of the Chicago Urban Forest Climate Project" Generale Technical Report NE-186 - June 1994 pag.63-81 U.S. ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY, Office of Air and Radiation, Office of Air Quality Planning and Standards (1996) Guideline of Air Quality Models. World Health Organization - Regional Office for Europe Copenhagen, Air Quality Guidelines for Europe Second Edition, WHO Regional Publications, European Series, No. 91 2004. Pagina 10 di 10