COMUNE DI LUMINO PIANO REGOLATORE

Documenti analoghi
PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI STABIO PIANO PARTICOLAREGGIATO FALCETTE. Introduzione alle norme di attuazione

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore

Locarno, 28 maggio Consiglio comunale. Locarno. Signori Presidente e Consiglieri,

Swissolar Svizzera italiana. Giornata sul solare: le recenti modifiche legislative in ambito di impianti solari. Tiziana Brignoni

Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT)

VARIANTE PARZIALE P.R.G. RELATIVA P.I.I. CANONICA (art L.R. N. 12/2005)

COMUNE DI NOVAGGIO MESSAGGIO MUNICIPALE NO. 6/2005 VARIANTI DI PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI NOVAGGIO

PR SETTORE 4 SOLO PARZIALMENTE IN VIGORE COME A RISOLUZIONI GOVERNATIVE NO DEL 26 GIUGNO 2001 E NO DEL 22 GIUGNO 2004

Locarno, 16 maggio Consiglio Comunale LOCARNO. Signori Presidente e Consiglieri,

Catasto del rumore stradale Agglomerato del Mendrisiotto

Ordinanza contro l inquinamento fonico

Sviluppo territoriale: situazione e prospettive Giornata dell economia Locarno 27 settembre 2016

Le fasi di formazione della pianificazione comunale. Legge del 1865 «Sulle espropriazioni per pubblica utilità»

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013

per professionisti dell edilizia

visto i messaggi 31 marzo 1987 n e 22 febbraio 1989 n A del Consiglio di Stato, decreta:

Legge sullo sviluppo territoriale (LST) 1 (del 21 giugno 2011)

Richiesta di adozione delle Varianti di adeguamento del PR 2006 e del Piano particolareggiato Ronchi (PP4)

INDICE 1. INQUADRAMENTO DELL INTERVENTO CONTENUTI DELLA VARIANTE LA ZONIZZAZIONE LA NORMATIVA DI ATTUAZIONE...

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

INTERCOMUNALE PIANO REGOLATORE

LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA

Municipio della Città di Bellinzona

INSERIRE QUI IL LOGO DEL COMUNE

Tecniche di progettazione urbana

- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4

Ordinanza municipale concernente il prelievo di tasse di cancelleria

FABBRICATO EX GENOCCHI VIA MURA SANT'AGOSTINO

Città Metropolitana di Torino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Effetti della Lst sui PR in vigore. Dipartimento del territorio 22/05/2012

COMUNE DI LUMINO PIANO REGOLATORE NORME DI ATTUAZIONE. Paolo Della Bruna arch. dipl. ETHZ pianificatore NDS-ORL

PARAMETRI FUNZIONALI: UNITA DI MISURA stanze DESTINAZIONE RESIDENZIALE DESTINAZIONE DI SERVIZIO DESTINAZIONE RICETTIVA

Legge sullo sviluppo territoriale (Lst) (del 21 giugno 2011)

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI LUGANO, SEZIONE DI GANDRIA NORME DI ATTUAZIONE

LOTTO N. 6 Ex scuola elementare Trivignano

R I C O R S O PRELIMINARMENTE

LIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO TRADIZIONALE NORME D ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

COMUNE DI ROVOLON PROVINCIA DI PADOVA PROPOSTA DI DELIBERA DI GIUNTA DEL N.80

Ordinanza municipale concernente gli incentivi per l efficienza energetica e l impiego delle energie rinnovabili nell edilizia

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO

COMUNE DI CEVIO. Questo documento contiene: A) Indice degli articoli del Regolamento I. B) Regolamento 1 5

LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA COME SI PUO DEFINIRE L URBANISTICA? E una disciplina che si interessa dell uso e dello sviluppo del territorio

Messaggio municipale N 07/2017 Regolamento per l assegnazione dei fondi nella Zona Edificabile di Interesse comunale (ZEIC) a Monte

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI LOCARNO

COMUNE DI LOSONE. Messaggio municipale n. 001 al Consiglio comunale di Losone:

ART. 9 NORME GENERALI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E TERZIARI

PIANO REGOLATORE. Norme di attuazione del PR. Norme pianificatorie particolari. Norme edilizie generali. Norme transitorie particolari

MESSAGGIO MUNICIPALE NO NUOVA CASA PER ANZIANI COMUNALE PRESSO VILLA MARIOTTI PROGETTAZIONE DEFINITIVA

COMUNE DI LONDA. (provincia di Firenze )

Al CONSIGLIO COMUNALE di Stabio. MESSAGGIO MUNICIPALE NO. 12/2013 Relativo all adeguamento delle norme di attuazione del Piano Regolatore.

RAPPORTO DI PIANIFICAZIONE

COMUNE di BAGNO DI ROMAGNA

ORDINANZA MUNICIPALE CONCERNENTE IL DISCIPLINAMENTO DI VOLI A BASSA QUOTA E GLI ATTERRAGGI ESTERNI EFFETTUATI CON ELICOTTERI

INDICE PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI. pag. Prefazione alla Sesta edizione. Prefazioni alle precedenti edizioni. Principali abbreviazioni

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI AMARO

COMUNE DI LOSONE. Messaggio municipale n. 070 al Consiglio comunale di Losone:

IL CONSIGLIO. Il Presidente si richiama alla seguente proposta di deliberazione trasmessa in copia ai signori Consiglieri comunali:

Da vendere Bella casa bifamiliare

COMUNE DI FIRENZE DELIBERA

COMUNE DI PALERMO. PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809

PERIZIA ESTIMATIVA VALORE VENALE AREE DI PROPRIETA' COMUNALE SUSCETTIBILI DI ALIENAZIONE

COMUNE DI OLBIA. Provincia di Olbia - Tempio. Regione Autonoma della Sardegna. Azienda Servizi Pubblici Olbia (A.S.P.O. S.p.a.) Il Presidente del CdA

COMUNE DI MODENA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. OGGETTO n.

IL CONSIGLIO COMUNALE

INTERVENTO UNITARIO CONVENZIONATO (IUC 8) VILLA ACQUA BONA

Regione Lazio. Leggi Regionali

Messaggio municipale no. 906

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

1. Campo d'applicazione. 2. Obblighi del gestore. IL MINISTRO DELL'AMBIENTE

Standard di costruzione Minergie-P: Costruzioni a basso consumo energetico per le esigenze più elevate

Accordo di Programma Reindustrializzazione area Ex EATON

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.34 DEL 1/07/2008 MODIFICA ALL AREA DI NUOVO IMPIANTO N

PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI NOMI. PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE 2017 Art. 39 L.P. 4 agosto 2015, n. 15

Lo standard svizzero per comfort, efficienza e mantenimento del valore

COMUNE DI GAVIRATE. Milano, 03 aprile Relazione Paesaggistica

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Piano esecutivo per il recupero urbanistico del nucleo di edilizia ex abusiva n Pian Saccoccia

PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI

Il Decreto sul risparmio energetico DLGS 19 agosto 2005, n. 192

Il suo nuovo edificio a bilancio energetico positivo. Standard di costruzione Minergie-A: Energeticamente indipendente, massima qualità e comfort

Bollettino Ufficiale n. 43/I-II del 25/10/2011 / Amtsblatt Nr. 43/I-II vom 25/10/

Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile

Keyword (ricerca per parole chiave)

Regolamento della legge sullo sviluppo territoriale (RLst) (del 20 dicembre 2011)

PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES

Relazione Tecnica Illustrativa

Legge sui contributi di miglioria (del 24 aprile 1990)

Inquinamento fonico sulle strade nazionali Provvedimenti d isolamento acustico su edifici

Legge federale sui percorsi pedonali ed i sentieri

PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES

IL NUOVO PIANO CASA. LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio Treviso, 28 luglio 2011

Cancelleria comunale Via Municipio Mendrisio

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI GRANCIA NORME DI ATTUAZIONE ========================================= INDICE

COMUNE DI MODENA PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI M U R A L T O NORME DI ATTUAZIONE. Approvato dal Consiglio comunale:

del DIRIGENTE SETTORE

Transcript:

COMUNE DI LUMINO PIANO REGOLATORE VARIANTE DI POCO CONTO PIANO DI QUARTIERE BOSNIGA ai sensi degli art. 34 e 35 Lst Incarto per approvazione del Dipartimento del territorio 18 dicembre 2013 Studi Associati SA, Lugano

1. STATO DELLA PIANIFICAZIONE Il Piano regolatore del Comune di Lumino è stato approvato dal Consiglio di Stato con le Risoluzioni nr. 2137 del 29.3.1995 e nr. 667 del 13.2.1996, mediante le quali sono state ordinate alcune modifiche d'ufficio 1. Successivamente il Consiglio di Stato ha approvato alcune varianti con le Risoluzioni nr. 396 del 26 gennaio 1999 2, nr. 193 del 16 gennaio 2002 3, nr. 4904 del 26 settembre 2007 4, nr. 6405 del 15 dicembre 2010 5 e nr. 4746 del 31 agosto 2011 6. La licenza del Piano di quartiere obbligatorio in vigore, in località Bosniga, è stata rilasciata l 8 marzo 1999 secondo gli avvisi cantonali 21571 del 18 dicembre 1998 e 21571-2 del 26 febbraio 1999. 2. FINALITÀ E MOTIVAZIONI La variante pianificatoria in oggetto verte in primo luogo a modificare all interno del Piano di quartiere obbligatorio l altezza massima di costruzione da 10.50 ml a 12.00 ml vincolata da una quota massima degli edifici fissata a 299 m.s.m (art. 43ter NAPR, capoverso 5). In secondo luogo è stato deciso di vincolare le costruzioni nel PQ a uno standard energetico elevato (almeno Minergie). È inoltre predisposta una riformulazione del capoverso 1 (perimetro PQ). L attuale altezza massima di 10,50 ml non consente di realizzare appieno l indice di sfruttamento di 0.8 ammesso nel Piano di quartiere, non permettendo uno sfruttamento ottimale dei fondi mappali e una densificazione dell area edificabile. 1 2 3 4 5 6 Indice di sfruttamento differenziato tra zone R3 e R3i, modifiche dell'area boschiva, vigneti integrati nella zona agricola, adattamenti dei gradi di sensibilità al rumore, strada nel bosco di Dazio, azzonamento campo di calcio, modifiche minori alle NAPR e all'inventario degli edifici situati fuori le zone edificabili. Motel, SAC, strada Pian-Fornaci, punti di raccolta dei rifiuti, art. 47 NAPR "edifici situati fuori dalle zone edificabili", art. 25 NAPR "zona forestale", binario industriale. Introduzione dell art. 28bis delle norme di attuazione (zone di pericolo). Modifica dell art. 43bis e l introduzione dell art. 48bis delle norme di attuazione (fondo località Berté). Concernente le attività moleste. Concernente la sistemazione della piazza, i beni culturali e archeologici. Studi Associati SA, Lugano - 3 -

Operando questa modifica, i disposti dell art. 43ter NAPR si allineano ai principi di uso misurato del suolo: - i [ ] Comuni provvedono affinché il suolo sia utilizzato con misura. (art. 1 LPT); - [ ] promuovere un uso misurato del suolo ed uno sviluppo sostenibile [ ] (art. 1 Lst). Non da ultimo va rilevato che la realizzazione di un edificio con un altezza di 12.00 ml con vincolo a quota massima di 299 m.s.m. (tetto piano), oltre a permettere un maggiore sfruttamento, ha un impatto paesaggistico e urbanistico minore rispetto a un edificio a tetto a falde con un altezza di 10.50 ml. La modifica è pertanto anche conforme a quanto enunciato nella Scheda R6 Sviluppo e contenibilità del PD 09: misure di densificazione [ ] non devono andare a discapito della qualità urbanistica e di vita. Esse si fondano su un adeguata lettura paesaggistica e territoriale. Studi Associati SA, Lugano - 4 -

La decisione di condizionare l edificazione nel Piano di Quartiere a uno standard energetico elevato si inserisce negli sforzi intrapresi dal Comune in materia di politica energetica comunale, i quali hanno portato a una prima certificazione Città dell energia nel settembre 2010. La modifica è inoltre conforme alle misure auspicate per quanto concerne il parco immobiliare dalla scheda V3 Energia del PD 09: a. sostenere, attraverso opportune norme legislative e pianificatorie, l efficienza energetica e l utilizzo delle energie rinnovabili; b. definire dei modelli e delle tipologie costruttive idonee all applicazione di standard energetici elevati, in particolare nell ambito dei risanamenti [ ]. 3. MODIFICA ALL ART. 43TER NAPR Capoverso in vigore 1. Per i mappali 554, 555, 574 e 575, deve essere allestito un piano di quartiere obbligatorio giusta l'art. 56 LALPT e gli art. 20 e 21 RLALPT. Modifica del capoverso 1. Il Piano delle zone definisce il perimetro dei mappali che soggiacciono all obbligo di allestire un piano di quartiere obbligatorio giusta la legislazione vigente in materia di pianificazione territoriale. Nota I mappali all interno del perimetro del piano di quartiere obbligatorio sono stati oggetto di una ricomposizione particellare. Al posto di riprendere la nuova numerazione, si richiama la superficie identificata nel Piano delle zone del piano di quartiere, alfine di evitare di modificare l articolo in caso di future modifiche fondiarie. Si riprende qui una modifica già in corso nell'ambito della variante di Piano regolatore "Via Riale e passerella sul Riale Grande", attualmente giunta all'esame preliminare da parte del Dipartimento del territorio. L aggiornamento degli articoli NAPR con l entrata in vigore della nuova Legge sullo sviluppo territoriale (Lst) verrà affrontato con una variante pianificatoria separata. Nella fattispecie si tratta degli art. 54 e 55 Lst e gli art. 76-79 RLst. Studi Associati SA, Lugano - 5 -

Capoverso in vigore 5. L'altezza massima è di ml 10.50. Modifica del capoverso 5. L'altezza massima del volume degli edifici è di ml 12.00, vincolata in ogni caso ad una quota massima degli edifici di 299 m.s.m. Nota L aumento dell altezza, vincolata a una quota massima, permette di passare dall edificazione di immobili di tre piani a edifici di quattro piani con tetto piano, senza mutare l impatto paesaggistico e urbanistico. Aggiunta di un capoverso 11. Vige l obbligo di realizzare o risanare edifici con uno standard energetico elevato (almeno certificazione di base Minergie). Nota Minergie è uno standard di costruzione per edifici nuovi e rimodernati, che permette un impiego razionale dell'energia e l utilizzazione di energie rinnovabili. Il marchio è protetto ed è supportato congiuntamente dal mondo economico, dai Cantoni e dalla Confederazione. Studi Associati SA, Lugano - 6 -

Art. 43ter Piano di quartiere obbligatorio Articolo in vigore 1. Per i mappali 554, 555, 574 e 575, deve essere allestito un piano di quartiere obbligatorio giusta l'art. 56 LALPT e gli art. 20 e 21 RLALPT. 2. È esclusa l'edificazione di singoli edifici abitativi unifamiliari. 3. L'indice di sfruttamento ammesso è di 0.8. 4. L'indice di occupazione massimo è del 40%. 5. L'altezza massima è di ml 10.50. 6. L'area verde deve essere pari ad almeno il 30% della superficie edificabile dei fondi. 7. Per la superficie boscata valgono le disposizioni degli articoli 30 (Elementi di valore naturalistico / paesaggistico) e 25 (Zona forestale) delle Norme d'applicazione del PR. 8. All'interno del quartiere deve essere evitato il traffico di transito. 9. Almeno la metà dei posteggi previsti deve essere interrata. 10. I posteggi all'aperto non devono occupare parti pregiate degli appezzamenti e non devono comprometterne la qualità delle funzioni residenziali e di svago. Articolo modificato 1. Il Piano delle zone definisce il perimetro dei mappali che soggiacciono all obbligo di allestire un piano di quartiere obbligatorio giusta la legislazione vigente in materia di pianificazione territoriale. 2. È esclusa l'edificazione di singoli edifici abitativi unifamiliari. 3. L'indice di sfruttamento ammesso è di 0.8. 4. L'indice di occupazione massimo è del 40%. 5. L'altezza massima del volume degli edifici è di ml 12.00, vincolata in ogni caso ad una quota massima degli edifici di 299 m.s.m. 6. L'area verde deve essere pari ad almeno il 30% della superficie edificabile dei fondi. 7. Per la superficie boscata valgono le disposizioni degli articoli 30 (Elementi di valore naturalistico / paesaggistico) e 25 (Zona forestale) delle Norme d'applicazione del PR. 8. All'interno del quartiere deve essere evitato il traffico di transito. 9. Almeno la metà dei posteggi previsti deve essere interrata. 10. I posteggi all'aperto non devono occupare parti pregiate degli appezzamenti e non devono comprometterne la qualità delle funzioni residenziali e di svago. 11. Vige l obbligo di realizzare o risanare edifici con uno standard energetico elevato (almeno certificazione di base Minergie). Studi Associati SA, Lugano - 7 -

4. PROCEDURA Per ossequiare alle disposizioni degli art. 4 e 5 in merito all informazione e alla partecipazione della Legge sullo sviluppo territoriale del 21 giugno 2011 (Lst), la popolazione deve essere informata riguardo alla proposta di variante pianificatoria e dev essere garantita una tempestiva partecipazione della persone coinvolte nella pianificazione. Poiché, nella fattispecie, le modifiche pianificatorie toccano un numero limitato di persone e mutano in misura minima una disposizione sull uso ammissibile del suolo (altezza massima di edificazione), esse possono essere considerate di poco conto ai sensi dell art. 34 Lst. L iter di approvazione dell incarto può essere quindi predisposto nella forma di procedura semplificata ai sensi degli art. 35 Lst e art. 43 e 44 RLst. La procedura prevista è la seguente: 1. approvazione del Municipio; 2. approvazione del Dipartimento del territorio; 3. pubblicazione, previa approvazione del Dipartimento, per trenta giorni presso la cancelleria comunale. Il Municipio annuncia la pubblicazione della modifica almeno cinque giorni prima agli albi comunali, sul Foglio ufficiale e nei quotidiani; 4. contro il contenuto della modifica è dato ricorso al Consiglio di Stato entro quindici giorni dalla scadenza del termine della pubblicazione; 5. la modifica di poco conto entra in vigore con la crescita in giudicato, cioè il decorso inutilizzato dei termini di ricorso al Consiglio di Stato oppure con la decisione governativa sul ricorso; 6. contro le decisioni del Consiglio di Stato è dato ricorso al Tribunale cantonale amministrativo entro trenta giorni dalla notificazione. Detti ricorsi non hanno effetto sospensivo. Lugano, 18 dicembre 2013 Approvato dal Municipio il: Approvato dal Dipartimento del territorio il: Studi Associati SA, Lugano - 8 -