RAPPORTO DI PIANIFICAZIONE
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- Emilio Mancuso
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1 Gestione del territorio Municipio della Città di Bellinzona Servizi urbani comunali Pianificazione e catasto Vicolo Von Mentlen Bellinzona Tel. 091/ Fax 091/ pianificazione.catasto@bellinzona.ch PIANO REGOLATORE DELLA CITTA DI BELLINZONA COMPARTO SPECIALE NORD PRATOCARASSO PIANO D INDIRIZZO Variante di PR a seguito dell approvazione del C.d.S. del 16 ottobre 2001 e della decisione del DT del 26 settembre 2005 RAPPORTO DI PIANIFICAZIONE Marzo /03/2005/FN-dg
2 Varianti di piano regolatore INDICE 1. PREMESSA PIANO D INDIRIZZO Estensione del comparto Piano delle zone Piano del traffico e degli edifici e attrezzature d interesse pubblico Norme di attuazione NAPR Perizia fonica PROCEDURA Approvazione della nuova situazione pianificatoria Procedura per il riordino delle particelle ALLEGATI
3 1. PREMESSA Il Piano regolatore della città di Bellinzona è stato approvato dal Consiglio di Stato (C.d.S.), con ris. no. 4836, il 16 ottobre La decisione governativa ha chiesto al Municipio di elaborare (vedi capitolo 6 della risoluzione), una serie di completazioni e di varianti. In particolare, l Esecutivo cantonale non ha approvato gli indirizzi che regolavano il comparto speciale nord Pratocarasso, giudicandoli lontani dagli obiettivi originari, che ipotizzavano l allestimento di un piano particolareggiato. Il C.d.S, sempre tramite la risoluzione del , chiede di sviluppare un concetto urbanistico in grado di qualificare questo importante comparto alla stessa stregua di altre zone ben riconoscibili, all interno del tessuto cittadino. I riferimenti sono, ad esempio, il quartiere San Giovanni, via Vela o Ravecchia. Il C.d.S. ha pertanto sospeso l approvazione del progetto di pianificazione di Pratocarasso e invitato il Municipio a trovare una soluzione urbanistica che potesse tener conto delle riserve governative espresse nella risoluzione di approvazione del PR. Nell agosto 2002 il Municipio ha quindi elaborato e trasmesso, al Dipartimento del territorio, una nuova proposta pianificatoria. Con lettera del 26 settembre 2005, il Dipartimento del territorio, preavvisa negativamente il progetto pianificatorio comunale del 2002 con le seguenti motivazioni. Come espresso dai funzionari dell'ufficio della pianificazione locale nei diversi incontri avuti con il Municipio, la proposta dell'agosto 2002 non differisce sostanzialmente da quella contenuta nella revisione del piano regolatore, in merito alla quale il Consiglio di Stato si è pronunciato in maniera circostanziata nella risoluzione d'approvazione. Le modifiche apportate creano sì un'area verde a contatto con il Fiume Ticino, quale risposta alla richiesta di un corretto inserimento nell'area golenale, ma non risolvono gli aspetti urbanistici e pianificatori che il Consiglio di Stato non ha ritenuto trattati in modo adeguato nella pianificazione originaria. In particolare, la proposta dell'agosto 2002 non fornisce i dati necessari ad una valutazione quantitativa dell'impatto territoriale del nuovo insediamento, non indirizza in maniera sufficiente la ristrutturazione particellare del comparto, non rispetta le richieste legali in merito all'urbanizzazione e alla sua programmazione, non chiarisce i rapporti tra i singoli insediamenti previsti e l'assetto viario, non garantisce un controllo, pur minimo, della progressione insediativa, ecc. Ricordando l'importanza strategica di questo comparto per il Comune, il Dipartimento non può che dar rilievo all'interesse di elaborare un indirizzo pianificatorio che possa soddisfare i requisiti, legali e urbanistici, necessari per confermare come zona edificabile il Comparto speciale nord. In questo senso, le discussioni tra la Città e i funzionari del Dipartimento, avvenute successivamente alla presentazione della variante, hanno dimostrato che vi è la possibilità di giungere ad un progetto pianificatorio che riesca a soddisfare tutti gli interessi in gioco, così come le richieste formulate dal Consiglio di Stato nella risoluzione citata. In particolare, gli scambi d'opinione avvenuti attorno ad un progetto degli studenti dell'accademia d'architettura di Mendrisio costituiscono una base importante per l'impostazione di un nuovo piano d'indirizzo che porti alla pianificazione definitiva del Comparto speciale nord a Prato Carasso. Sulla base di queste nuove prospettive, vi restituiamo l'incarto segnalandovi alcune osservazioni dei servizi dell'amministrazione cantonale in merito a questioni di rilievo sollevate dalla proposta dell'agosto L'Ufficio per la prevenzione dei rumori evidenzia come lo studio fonico presentato descrive in modo chiaro la situazione presente nel comparto, in particolare per le immissioni provenienti dall'autostrada. Soprattutto in relazione a quest'ultimo caso, lo studio fonico deve essere assolutamente rispettato per la pianificazione del comparto. L'Ufficio rimane a disposizione per ogni ragguaglio. 3.
4 La Commissione delle bellezze naturali e del paesaggio ritiene che la proposta presentata non faciliti l'attuazione di soluzioni territoriali di qualità. Difatti, dall'impostazione iniziale del Piano regolatore la qualità pianificatoria si è ridotta sensibilmente. Il tracciato della soppressa "strada espresso" di circonvallazione della città aveva sconvolto la conformazione geometrica dei fondi allora prevalentemente agricoli, tagliando il comparto in diagonale. I successivi tentativi di riordino fondiario congiunti ad un disegno urbanistico di rilancio residenziale del comparto non trovarono applicazione. Sentiti i funzionari dell'ufficio della pianificazione locale, il capo del dicastero competente e il responsabile dell'ufficio tecnico della Città, la Commissione reputa che: - non vi siano motivazioni sufficienti per la riduzione del perimetro del comparto rispetto a quello definito per gli studi precedenti; - il sistema viario debba essere affinato poiché corrisponde solo in parte alle esigenze di un chiaro concetto pianificatorio e non evidenzia le necessarie relazioni di mobilità veicolare e pedonale con i quartieri di riferimento della città; - le differenziazioni di indici di sfruttamento di alcuni settori, le altezze fuori scala di altri nonché le destinazioni di una parte del comparto a zona agricola non siano supportati da una sufficiente motivazione urbanistica; - sia necessaria una lettura sufficientemente qualitativa a livello paesaggistico della golena del Fiume Ticino (vedi la modifica del limite del comparto e l'inserimento di una fascia non edificabile). La nuova situazione fondiaria potrà essere attuata solo dopo l'approvazione pianificatoria definitiva del comparto, con la procedura separata prevista dalla Legge sul raggruppamento e la permuta dei terreni (art. 83a Permuta generale): non può quindi essere ritenuta valida la proposta presentata. Nell'ambito della procedura d'adozione della pianificazione, è comunque necessario che vengano definiti chiaramente i concetti che saranno adottati per la realizzazione della permuta generale. Per discutere nel dettaglio le possibili soluzioni delle questioni fondiarie, la Sezione delle bonifiche fondiarie e del catasto è a disposizione e ritiene opportuno un incontro con il Municipio. A titolo indicativo suggeriamo le seguenti possibilità: 1. determinazione del comprensorio interessato alla permuta generale comprendente tutte le particelle non ancora edificate in modo razionale; 2. applicazione di una deduzione collettiva gratuita per acquisire i sedimi delle opere di pubblica utilità (strade, posteggi, aree per attrezzature pubbliche o di svago, ecc.) compensandola con un aumento degli indici di sfruttamento così da mantenere inalterate, od eventualmente aumentate, le possibilità edificatorie dei singoli proprietari interessati. 4.
5 2. PIANO D INDIRIZZO Il Municipio ha valutato le argomentazioni del Dipartimento del territorio ed ha deciso di elaborare una nuova proposta d indirizzo pianificatorio. L impostazione generale considera principalmente un progetto urbanistico elaborato da alcuni studenti dell Accademia di Mendrisio nel 2003 nel corso di paesaggismo del professore Michel Desvigne. Di conseguenza il Municipio ha collaborato con uno degli studenti artefice della nuova impostazione urbanistica di Pratocarasso, ora architetto Gionata Epis di Bellinzona, che ha approfondito il tema, come illustrato nel rapporto in allegato, denominato Luoghi comuni e sul quale il Municipio si è basato per l allestimento della presente proposta. Con questo nuovo progetto si gettano le basi per la realizzazione di un quartiere urbano di qualità e nel contempo si conferisce, alla politica territoriale della Città, un ruolo propositivo e innovativo coniugando la qualifica di un comparto, di rilevanti dimensioni, scongiurando il rischio della banalizzazione del territorio e avendo riguardo di evitare disparità di trattamento fra i proprietari dei terreni che generano il comparto in esame. La pianificazione in oggetto è di grande importanza per la Città e non solo per il singolo proprietario. Il progetto costituisce la risposta Comunale ragionata, approfondita, forte e responsabile alle sollecitazioni e agli indirizzi invocati dall Autorità cantonale. Il Municipio, con questa proposta di organizzazione territoriale di una ragguardevole superficie, considera d aver operato e pianificato ai sensi della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT), come descritto al considerando no dell approvazione del PR del 16 ottobre Estensione del comparto L estensione del comparto, non approvato dall Autorità cantonale, comprende ca. 174'000 mq; esso include la nuova strada di raccolta, quale prolungo della via del Carmagnola e il posteggio P170 ubicato a ridosso della golena. Nell ambito delle verifiche generali relativamente agli azzonamenti circostanti, sempre conseguenti alle sospensioni effettuate dal C.d.S. nel 2001, si è ritenuto necessario rivedere nel dettaglio il perimetro complessivo del comparto di Pratocarasso, che dovrà sottostare a permuta generale (ai sensi dell art. 83a Legge cantonale sul raggruppamento e la permuta dei terreni), in particolare estrapolando le seguenti aree: a) Nuova strada di raccolta e area di posteggio P170 La strada di raccolta quale prolungo di via del Carmagnola e il posteggio P170 vengono tolti dal comparto oggetto di studio, in quanto elementi già approvati e in vigore nel PR. La strada di raccolta e il posteggio P170 infatti sono opere che serviranno sia il comparto di Pratocarasso sia il quartiere circostante. La nuova strada diventa il naturale prolungo della via del Carmagnola, che si estende oltre la via San Gottardo; essa garantirà l accesso definitivo alla nuova Scuola Media e al posteggio P170 - previsto a ridosso della golena - che servirà l area di svago sulla golena, per le manifestazioni extra scolastiche del nuovo centro, ecc. A titolo abbondanziale si ricorda la lettera del 10 gennaio 2006 della Sezione dello sviluppo territoriale del Dipartimento del territorio, che afferma che il Municipio ha piena autonomia nell avviare una procedura per la realizzazione di quanto previsto nel piano del traffico approvato, con particolare riferimento alla strada e al posteggio. b) Aree periferiche inserite nella zona residenziale semi-intensiva C L estensione del comparto speciale Pratocarasso è stata esaminata e verificata in relazione al contesto urbano della Città e nel rispetto dell azzonamento in vigore dal Infatti da una lettura pianificatoria, ad ampio raggio, di tutta l area edificabile nord di Bellinzona, è emersa la possibilità, ma soprattutto la coerenza, di assegnare alcune aree, 5.
6 estreme, del comparto, alla zona residenziale semi-estensiva C, conferendo in tal modo unitarietà e compattezza, sia alla nuova area di Pratocarasso, sia alla zona edificabile semiintensiva C circostante, come ben appare sul piano delle zone Situazione attuale 1:2'000. La modifica è stata inserita nel piano delle zone Situazione attuale, quindi quale dato acquisito, in quanto è stata adottata dal Consiglio comunale il 21 febbraio 2006; chiaramente resta riservata l approvazione cantonale. Pertanto nel dettaglio i mapp. ni 4955, 348, 349, 4744, 417 parziali e 4640, 4717 completi, sono assegnati alla zona residenziale semi-intensiva C circostante e non sono pertanto più considerati nella nuova pianificazione oggetto del presente piano d indirizzo, come illustrato nell allegato 1. La superficie, oggetto del nuovo piano d indirizzo, risulta quindi come segue: Superficie complessiva del comparto sospeso dal C.d.S. mq 174'000 dedotti: Strada di raccolta mq 4'500 Posteggio P170 mq Superficie assegnata alla zona residenziale semi-estensiva C mq Totale mq Piano delle zone Il piano delle zone Situazione di variante presenta i seguenti azzonamenti. a) Zona residenziale speciale Pratocarasso Il piano delle zone Situazione di variante 1:2'000 presenta il nuovo azzonamento di Pratocarasso; in particolare è definita una nuova zona edificabile denominata Zona residenziale speciale Pratocarasso, che si sviluppa attorno ad una precisa rete viaria, formando degli isolati ben distinti e precisi, come illustrato nell allegato 2 -Schema di suddivisione in isolati-. Gli isolati si suddividono in due tipi: - 9 isolati sono caratterizzati da una fascia verde centrale, quale spazio libero da edificazione. La rete viaria e la fascia verde sono gli unici elementi determinanti del nuovo piano d indirizzo, che hanno la pretesa di ordinare il territorio e la futura edificazione, lasciando comunque sempre grande flessibilità ai progettisti, che opereranno sul sito. L area verde privata, vincolata nella sua ubicazione, corrisponde al 25% dell area complessiva dell isolato (v. allegato 3 -Tabella delle superfici-), computabile nel calcolo dell indice di sfruttamento. Importante a questo proposito è ricordare che le zona edificabili circostanti C e D prevedono un obbligo di area verde minima rispettivamente del 40%/45%. Di conseguenza anche alla nuova zona residenziale in oggetto si ritiene corretto applicarle un area verde minima, che nel caso specifico sarà del 35%, leggermente ridotta rispetto alle altre zone circostanti in quanto il 25% di suddetta area è vincolata nell ubicazione della fascia centrale. Si ricorda che la percentuale di verde minimo è importante per salvaguardare il rapporto tra spazio edificato e spazio libero, in quanto il Piano regolatore di Bellinzona non prevede indice di occupazione. - 4 isolati (indicati con le lettere a-b-c-d negli allegati 2 e 3) si affacciano verso un Parco lineare pubblico AP, ragione per cui non è prevista un area verde privata obbligatoria. Per essi è comunque prevista un area minima verde del 35%. L utilizzazione principale della nuova zona è quella residenziale, la cui densità si situa tra la zona semi-estensiva D e quella semi-intensiva C. Si assegna infatti un indice di sfruttamento 6.
7 di 0.8 e un altezza massima di H = ml 10.50, con possibilità di usufruire delle facilitazioni in caso di Piano di quartiere (come art. 14 NAPR in vigore). Gli isolati ottenuti dal disegno delle vie risultano essere di dimensioni importanti; la media è di ca. mq Tale superficie, combinata con le possibilità edificatorie permette una grande flessibilità di progetto. Infatti con IS = 0.8 i fondi possono essere ben utilizzati, garantendo la convivenza con abitazioni anche meno intensive, come quelle mono-bifamigliari, che ben si inseriscono in una zona con un altezza massima di ml 10.50, corrispondente a 3.5 piani. Gli arretramenti previsti verso la strada andranno a formare uno spazio privato da sfruttare o come area di posteggio privata o come verde privato, come indicato nello schema seguente. Schema sezione lungo le strade di servizio Sempre dalla sezione si rileva come la distanza di ml 13 tra le facciate degli edifici e l orientamento est-ovest garantiscano una buona insolazione degli spazi interni, contribuendo alla qualità di vita del quartiere. b) Centro di quartiere CQ Il piano d indirizzo riserva pure un area per lo sviluppo di un Centro di quartiere (CQ), di ca mq 5'000, come già previsto dal Piano regolatore in vigore, che definisce due centri di quartiere; il primo ubicato in zona Semine (CQ1) e il secondo nella zona di Pratocarasso (CQ2). Questi sono regolamentati dall art. 49 delle norme di attuazione, appena modificato dal Consiglio Comunale il 21 febbraio 06, che ha precisato l altezza massima ammessa, stabilendo Hmax ml La realizzazione del CQ2 sarà probabilmente affidata alla Città di Bellinzona, che si trova coinvolta nella nuova pianificazione, in quanto proprietaria di alcuni fondi compresi nel comparto. Questo sarebbe anche auspicabile per facilitare la ridistribuzione generale dei fondi ai singoli proprietari. Infatti, oltre all attenzione posta nell elaborazione di un piano d indirizzo rispettoso della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT), il Municipio si è preoccupato di poter poi anche suddividere in modo oggettivo le nuove superfici ai diversi proprietari. Risulta quindi determinante poter disporre di terreni di eguale valore da suddividere proporzionalmente alle attuali proprietà. Dal profilo dell inserimento la superficie riservata al CQ2, di ca mq, conclude l estensione dell area edificabile di Pratocarasso, definendo un preciso limite tra esso e la fascia golenale. 7.
8 Con questa nuova impostazione fin qui presentata, relativa alla nuova zona residenziale speciale Pratocarasso e al nuovo centro di quartiere 2, si prevede una contenibilità teorica attorno alle 2'000 nuove unità insediative, calcolate con un parametro variabile di SUL/UI = zona speciale Pratocarasso mq 95'000 IS = 0.8 ca. UI 1'700/1'900 - CQ2 mq 5'000 IS = 0.9 ca. UI 100 / 120 La prospettiva di sviluppo è sostenibile e realistica per rapporto alla realtà evolutiva della Città di Bellinzona, prevedibile e auspicabile a corto-medio termine. c) Zona agricola L area verso la golena di ca. mq , lungo il fronte di via Greina, è inserita in zona agricola, a salvaguardia della zona golenale del fiume Ticino, quale area di stacco tra l area edificata e quella protetta della golena. 2.3 Piano del traffico e degli edifici e attrezzature d interesse pubblico a) Rete stradale e area di posteggio Il piano d indirizzo si sviluppa su una trama di strade di servizio, (mq ca 14'000, v. allegato 3 Tabella delle superfici), che come richiesto dal Dipartimento del territorio è stata affinata, cercando di rispondere alle esigenze di un chiaro concetto pianificatorio e evidenziando le necessarie relazioni di mobilità veicolare e pedonale. In effetti, a differenza del progetto presentato nel 2002, l attuale proposta presenta una capillare rete stradale, che serve omogeneamente tutto il comprensorio. La trama stradale è caratterizzata da strade di servizio che assumono carattere sia veicolare che pedonale-ciclabile, in quanto per l intero comparto sarà valutata l opportunità e la possibilità di creare un unica zona a velocità limitata (zona 30), in modo da favorire la coesistenza tra i due tipi di traffico. Sarà allestito un progetto complessivo comprendente moderazioni e sensi di marcia. I collegamenti principali veicolari al nuovo comparto sono assicurati dalla via San Gottardo tramite due strade di raccolta, via Vallone (esistente) e il prospettato (attualmente in fase di progettazione) prolungo della via del Carmagnola. E prevista un area di posteggio pubblica centrale di ca 20 posti, a servizio dell intero quartiere e della nuova area di svago. a) Parco lineare AP Il nuovo quartiere di Pratocarasso, oggetto del presente piano d indirizzo, è attraversato diagonalmente da un Parco lineare pubblico, quale zona per attrezzature d interesse pubblico (AP) da destinare ad area di svago. Il nuovo Parco sarà oggetto di un progetto urbano di dettaglio, nel quale sarà pure sviluppato un attraversamento pedonale e ciclabile di qualità, indicato con una linea puntinata rossa sul piano del traffico e delle attrezzature pubbliche Situazione di variante 1:2' Norme di attuazione NAPR La nuova zona edificabile denominata zona residenziale speciale Pratocarasso è definita da un nuovo specifico articolo normativo, che sarà poi integrato nel fascicolo delle norme di attuazione, ragione per cui la sua struttura è simile a quella degli altri articoli relative alle zone edificabili in vigore. 8.
9 Art. nuovo Zona residenziale speciale Pratocarasso 1. Prescrizioni generali La zona residenziale speciale Pratocarasso è destinata prevalentemente all abitazione, con la possibilità d inserimento di contenuti commericali o artigianali a condizione che s inseriscano nell'ambiente abitativo quanto a immissioni e all aspetto architettonico. Grado di sensibilità al rumore GdS II 2. I limiti edificatori sono i seguenti - Superfici non abitative ammesse nella misura di ca 1/3 della SUL complessiva realizzata sui singoli fondi - indice di sfruttamento IS = area verde minima 35% - rispetto dell area verde, come indicata nel piano delle zone 1:2'000. deve essere mantenuta a prato o a giardino. non sono ammesse costruzioni accessorie, né muri di recinzione. sono ammesse costruzioni sotterranee - altezza max H = ml - contiguità ammessa - distanza dal confine e tra edifici: vedi art. 6 - bonus per PQ I.s.= 0.2, superficie minima mq Per quanto riguarda l articolo normativo relativo al centro di quartiere 2, si rimanda all art. 49 NAPR in vigore, che è stato oggetto di modifica dal Consiglio comunale il 21 febbraio In particolare è stato fissato il limite di altezza massima delle costruzioni in ml 19. La nuova area di svago AP sarà inserita nell elenco degli edifici e delle attrezzature d interesse pubblico EAP, che fanno capo all art. 58 delle norme di attuazione in vigore. 2.5 Perizia fonica E stata allestita una perizia fonica per l intero comparto nel febbraio 2002 che considera le immissioni dell autostrada A2 e della via San Gottardo. La perizia è stata visionata e timbrata dal Dipartimento del territorio nell ambito della risposta cantonale del 26 settembre La perizia precisa quanto segue: - Per il comprensorio vicino all autostrada A2..le immissioni generate dalla A2 non causano oggi il superamento dei valori di pianificazione prescritti dall OIF (Ordinanza contro l inquinamento fonico) su costruzioni con un altezza massima di ml 20 ml. - Per il comprensorio vicino alla strada cantonale La superficie vicina alla strada cantonale, a dipendenza del posizionamento della delimitazione tra la zona del comparto Nord con la zona urbana centrale 1 (crosta urbana), è sottoposta ad immissioni tra 50 e 55 db (A). Il superamento dei valori limite d immissione potrà essere quindi di 0 a 5 db(a). Anche in questo caso l edificazione sulla zona centrale urbana prevista, permetterà nel tempo di attenuare in modo efficace le immissioni sugli stabili retrostanti. 9.
10 3. PROCEDURA La realizzazione del comparto di Pratocarasso si suddivide in due fasi principali, la prima è quella dell approvazione da parte del Consiglio di Stato della nuova impostazione pianificatoria e la seconda è il riordino delle particelle tramite permuta generale. 3.1 Approvazione della nuova situazione pianificatoria - Esame da parte del Dipartimento del territorio del piano d indirizzo, oggetto del presente rapporto di pianificazione - Adozione del progetto, rivisto in base alle osservazioni dipartimentali, da parte del Consiglio comunale (art. 34 LALPT) - Pubblicazione e fase ricorsuale (art. 34 e 35 LALPT) - Approvazione da parte del Consiglio di Stato (art. 37 LALPT) 3.2 Procedura per il riordino delle particelle Non appena cresciuta in giudicato la variante pianificatoria, su indicazioni cantonali (Sezione bonifiche e del catasto) si procederà con la permuta generale, ai sensi dell art. 83a Legge cantonale sul raggruppamento e la permuta dei terreni (Lrpt). La procedura della permuta generale è più semplice e rapida rispetto ad altre possibilità di riordino in relazione al caso specifico (raggruppamento a carattere generale, ricomposizione particellare, raggruppamento volontario, rettifica dei confini). La procedura della permuta generale, secondo la Lrpt, è riassunta di seguito: - Decisione del Consiglio di Stato su proposta del Comune - Il Municipio fungerà da ente esecutore; assume i costi dell operazione che in seguito potrà ripartire fra i proprietari interessati in base ai vantaggi (art. 93 cpv. 2) - Nomina della commissione di stima da parte del Municipio, ratifica da parte della Sezione bonifiche e catasto (SBC) e determinazione del valore dei fondi - Elaborazione di un progetto di nuova situazione fondiaria da parte del geometra - Esame degli atti e intimazione agli interessati da parte della SBC - Comunicazione da parte della SBC all Ufficio dei registri per l annotazione nel Registro fondiario della restrizione permuta generale (art. 94 cpv. 3) - Possibilità di ricorso al perito distrettuale entro 30 giorni - Esperimento di conciliazione da parte del perito (art. 92) - Decisione da parte del perito (art. 93) - Possibilità di ricorso al Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) contro la decisione del perito entro 15 giorni - Decisione del TRAM - Terminazione e rilievo dei fondi per l iscrizione della nuova situazione fondiaria nel Registro fondiario. - Iscrizione nel registro fondiario (art. 96) Nel caso specifico la permuta generale si baserà sui seguenti concetti: 1. Deduzione collettiva gratuita a favore del Comune per la superficie necessaria per la rete stradale e per l area verde d interesse pubblico (ca. mq 21'000); 2. Ripartizione proporzionale della superficie edificabile, in considerazione del fatto che tutti i fondi presentano lo stesso valore, caso in cui il centro di quartiere CQ2 è gestito dal Comune; 3. Espropriazione collettiva, quale zona agricola, dell area non edificabile a ridosso della golena oppure riattribuzione di 1 particella unica a tutti i proprietari quali comproprietari. 10.
11 4. ALLEGATI Al presente rapporto sono allegati i seguenti documenti: - Allegato 1 Mappali ni. 4955, 348, 349, 4744, 417 parziali e 4640, 4717 completi assegnati alla zona C - Allegato 2 Schema di suddivisione in isolati - Allegato 3 - Tabella delle superfici Piani e documenti componenti l incarto del Piano d indirizzo: - Piano delle zone - Situazione attuale - 1: Piano delle zone e piano del paesaggio - Situazione di variante - 1: Piano del traffico e piano degli edifici e delle attrezzature d interesse pubblico Situazione attuale - 1: Piano del traffico e piano degli edifici e delle attrezzature d interesse pubblico Situazione di variante - 1: Studio fonico relazione tecnica, studio ing. Bonalumi e Ferrai SA, febbraio Rapporto Luoghi comuni dell arch. Gionata Epis, gennaio 2006 PER IL MUNICIPIO Il Sindaco: Il Segretario: Avv. Brenno Martignoni Lic.jur. Loris Zanni 11.
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