INDICI PREMESSA 1. L ARGOMENTO LE IPOTESI DI RICERCA L ARTICOLAZIONE DEL LAVORO...3

Documenti analoghi
Indice. Avvertenze... Pagina 13 Introduzione.. 15

Distretto agricolo del Garda trentino

Strategie di tutela del patrimonio zootecnico "minore": un patrimonio per le qualità ambientale e le filiere alimentari

Il prodotto tipico. La valorizzazione dei prodotti tipici. La normativa. Il prodotto tipico

Proposta di legge n. 102/9^ per l istituzione dell Elaioteca regionale. Casa degli Oli extravergini d oliva di Calabria

KATIA STRADIOTTO 6 SEMINARIO S.A.T.A. CAPRINI E OVINI

FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE

I convegni di EXPO RURALE Teatrino Lorenese. Degustazioni DOP e IGP. Tesori di Toscana Padiglione Cavaniglia

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu

Dipartimento di Scienze delle Produzioni Animali

ETICHETTATURA DELL OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE FVG: LE MISURE A FAVORE DELL AGRICOLTURA SOCIALE

ETICHETTATURA DELL OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69

TAVOLO AGROALIMENTARE DEL LAZIO

PROGRAMMA 46 AGRIUMBRIA 2014

SCHEDA TECNICA - PREVENTIVO. (ALLEGATO n.2)

Cosa chiedono i concessionari

Io Sono Gargano. Progetto strategico integrato di valorizzazione culturale e dei talenti. Dea Furii Comunicazione e progettazione culturale

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Strategie di valorizzazione dell olio peligno

Sommario. EXECUTIVE SUMMARY Le tendenze della filiera in Italia Lo scenario internazionale 2

I PRODOTTI DOP E IGP DELL EMILIA-ROMAGNA nati qui, apprezzati in tutto il mondo

IL PARADOSSO DELL INFORMAZIONE NEL DIRITTO ALIMENTARE GLOBALE

Art. 1 denominazione ed emblema del Parco Art. 2 finalità del logo e della denominazione del Parco Art. 3 Protocolli

ALLEGATO 1_ QUESTIONARIO ALLE AZIENDE 1. ANAGRAFICA E DATI SUL CASO STUDIO

INDICE. Presentazione della Terza edizione, XI. Presentazione della Seconda edizione Presentazione della Prima edizione CAPITOLO L

Hilâl siculo-tunisino della Filiera Lattiero-Casearia Tradizionale attraverso nuove tecnologie.

Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca

Tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare

IL MARCHIO DI QUALITA. Agroalimentare di qualità e turismo: scenari e prospettive

FIERA DELLE MACCHINE, IMPIANTI E TECNOLOGIE PER LE FILIERE AGRICOLE E ZOOTECNICHE. Fiera di Pesaro marzo 2016

INDICE-SOMMARIO PARTE I VERSO UN SISTEMA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI

Il biologico nelle Marche

Slow Food Progetti di salvaguardia della Biodiversità dai prodotti di Eccellenza al Cibo Quotidiano

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

Insediato il CDA del Consorzio

La valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. INDICE

Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 30 marzo 2004, n. 403

Progetto ITALIALLEVA:

Proposta di legge n. 77/9^ Qualificazione del territorio rurale mediante la valorizzazione di produzioni regionali tipiche fave e piselli

INDICE NOZIONI DI CULTURA E DI BENE CULTURALE: UNA MODIFICATA PROSPETTIVA VALORE CULTURALE. di Massimo Montella

Le strategie della DG Agricoltura della Regione Lombardia sul tema della conservazione delle razze caprine autoctone

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

proposta di legge n. 79

Città di Lecce REGOLAMENTO COMUNALE PER

TERRANOSTRA LOMBARDIA School Day A2A 27 ottobre Alessandra Morandi Presidente Terranostra Lombardia

GIORNI LAVORA TIVI NUMERO PERSONE

Ercole Olivario. Il Premio è promosso da:

Introduzione all agricoltura

SCHEDA PRODUTTORI DI INTERGAS

il Programma Regionale di Settore

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

_il Piano Strategico di Fabriano. 1

Il contesto. DOP Denominazione di Origine Protetta e IGP Indicazione Geografica Protetta

Federica Cisilino

Piano Formativo AV/61/A12 T.E.R.R.A Tutela Efficienza e Rispetto delle Risorse Ambientali. Evento finale 27/06/2013 ZO Centro Culture Contemporanee

Bio e Territorio: una Strategia vincente.

Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria

CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLA RAZZA BOVINA PONTREMOLESE NELL AMBITO DELL INIZIATIVA CONVEGNISTICA

MARCHIO COLLETTIVO QUALITA GARANTITA DALLA REGIONE SARDEGNA. (D.G.R. n. 10/16 del 17 marzo BURAS n. 16 del 9 aprile 2015) LINEE GUIDA

Focus su alcuni aspetti di rilievo

OLIVICOLTURA PICCOLI MACCHINARI

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

Indice. 1. La nozione di diritto commerciale. Il diritto commerciale come. 2. La nozione giuridica di imprenditore. L imprenditore e il

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

Filiere di prossimità e filiere territoriali in Basilicata attraverso il metodo del dialogo e la partecipazione dal basso (PSR 2007/2013)

Art. 1 (Modifiche all art. 1)

FILIERA DI QUALITA : Il Paniere dei prodotti tipici e delle Bio Eccellenze della Provincia di Salerno

Il sistema delle IG in Italia e la sua rilevanza nell'ambito del comparto agroalimentare

La cultura dello scarto e la situazione ecologica globale: bilancio e prospettive. Gaetano Pascale, Presidente Slow Food Italia

Prodotti di origine, Indicazioni geografiche e sviluppo rurale

Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale

UNA STORIA DI SUCCESSO

LA RAZZA REGGIANA E LA RAZZA MODENESE BIANCA VAL PADANA QUALI ESEMPI DI RAZZE LOCALI ITALIANE POTENZIALMENTE ADATTE ALLA ZOOTECNIA BIOLOGICA

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26

A relazione dell'assessore Ferrero:

ROMA 2013 L ALLEVAMENTO MARCHIGIANO PER UN ALIMENTAZIONE DI QUALITA.

PROGETTI SIGNIFICATIVI FINANZIATI DAL PSR TOSCANA 2007/2013. Firenze 11 settembre 2013

FA.RE.NA.IT. Provincia di Lucca Servizio Pianificazione territoriale e della mobilità, risorse naturali e politiche energetiche

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

FIGURA PROFESSIONALE SBOCCHI OCCUPAZIONALI DURATA E METODO DIDATTICO

La rete degli agricoltori custodi del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Servizio Agro Silvo Pastorale

SISTEMI TURISTICI LOCALI INTERREGIONALI

Report sull'impatto socio-ambientale del progetto di Salvaguardia dello "Storico Ribelle Presidio Slow Food" - anno 2015

Scheda di Programmazione Strategica N Sicurezza dei prodotti; - Tutela della qualità; - Rispetto e valorizzazione delle tipicità;

Social Farming DARIO COSTANZO. Inclusione sociale nella filiera agrumicola siciliana

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

SEMINARIO «IL TURISMO NELLE AREE INTERNE» - L AQUILA, 31 MAGGIO 1 GIUGNO 2016 FABIO POLLICE

MARKETING STRATEGICO

LEGGE REGIONALE N. 24

Il nuovo sistema degli ammortizzatori sociali dopo la legge 28 giugno 2012, n. 92

La biodiversità locale

Il Marchio QM Qualità Garantita dalle Marche

Richiesta di ammissione al Paniere dei parchi dell Appennino Emiliano per PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI

Il biologico in Liguria

Transcript:

INDICI PREMESSA 1. L ARGOMENTO...1 2. LE IPOTESI DI RICERCA...2 3. L ARTICOLAZIONE DEL LAVORO...3 CAPITOLO I. IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: IL TERRITORIO 1. COLLOCAMENTO GEOGRAFICO...6 2. CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO...7 3. IL PATRIMONIO STORICO-AMBIENTALE DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...8 4. FLORA, FAUNA...9

CAPITOLO II. IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: ALCUNI INDICATORI SOCIO-ECONOMICI 1. L ISOLAMENTO....11 1.1. Le condizioni dell isolamento...11 1.2. La rottura dell isolamento...12 2. I COMUNI DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...13 3. L INDUSTRIA E I SERVIZI...16 4. L AGRICOLTURA NEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...21 4.1. Le aziende agricole...24 4.2. La ripartizione del SAU...25 4.3. Le colture praticate...26 4.4. L agricoltura biologica...28 4.5. L allevamento...29 4.6. Conclusioni...30 5. L INDUSTRIA E IL COMMERCIO ALIMENTARE...31 5.1. L Industria alimentare...31 5.2. Il commercio alimentare...33 6. L AGRITURISMO...34 CAPITOLO III. IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: L ENTE E LA SUA STORIA 1. L ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...37 2. LA STORIA DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...39 2.1. Il dibattito e la progettualità prima dell istituzione del Parco Nazionale del Gargano...40 2.2. L istituzione dell Ente e la successiva perimetrazione...47 2.3. Le principali iniziative dell Ente Parco Nazionale del Gargano...54 2.3.1. Iniziative speciali di promozione...55 IV

2.3.2. Attività di ricerca e convegni...56 2.3.3. Progetti e attività di conservazione del patrimonio naturalistico...57 2.3.4. Interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale...57 2.3.5. Interventi per la mobilità...58 2.3.6. Interventi di rilancio economico (la new economy del Parco Nazionale del Gargano)...58 2.3.7. Il progetto EMAS Gargano...59 CAPITOLO IV. IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: I PRODOTTI TIPICI E UNA VISIONE GENERALE DELLE POLITICHE A RIGUARDO 1. I PRODOTTI TIPICI DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...62 2. LE POLITICHE DEI PRODOTTI TIPICI NEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: UNA VISIONE GENERALE...66 CAPITOLO V. IL CONSORZIO BIOGARGANO 1. PREMESSA...71 2. COS È BIOGARGANO...71 3. IL PROGETTO BIOGARGANO...76 3.1. Il Primo Progetto (la qualificazione)...77 3.2. Il Secondo Progetto (la filiera)...78 3.3. Il Terzo Progetto (la garanzia)...78 3.4. Il Quarto Progetto (la comunicazione)...79 4. L IMPATTO DEL PROGETTO SUL TERRITORIO...79 5. ATTIVITÀ REALIZZATE DAL CONSORZIO BIOGARGANO...81 V

5.1. Coordinamento e segreteria...81 5.2. I convegni e i corsi di formazione...81 5.3. I Bioitinerari...82 5.4. Le iniziative di promozione...83 CAPITOLO VI. L OASI AGRUMARIA E IL CONSORZIO GARGANO AGRUMI 1. L OASI AGRUMARIA...86 1.1. L importanza storica dell Oasi agrumaria...87 1.2. L importanza economica e paesaggistica dell oasi agrumaria...88 1.3. Le varietà prodotte...88 1.4. La tipicità della frutta e il disciplinare IGP...89 1.5. Le tappe della tutela dell oasi agrumaria...90 2. IL CONSORZIO GARGANO AGRUMI...90 3. LE FINALITÀ DEI PROGETTI ATTORNO ALL OASI AGRUMARIA...92 4. LA VALORIZZAZIONE DEGLI AGRUMI: I RISULTATI IN TERMINI DI PREZZO...92 CAPITOLO VII. IL PROGETTO DELLA VIGNA DEL PARCO 1. IL VINO NEL GARGANO: STORIA DI UNA TIPICITÀ ANDATA PERSA...95 2. L IDEA PROGETTUALE...97 3. IL PROGETTO...98 CAPITOLO VIII. IL MARCHIO DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO VI

1. PREMESSA...103 2. IL REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL MARCHIO PARCO...104 2.1. Le Finalità del Marchio...104 2.2. I principi generali...105 2.3. L iter...106 2.4. I requisiti per i prodotti...107 2.5. Le attività promozionali...108 2.6. L allegato (i corrispettivi per l Ente Parco e il Lachimer per la concessione del Marchio Parco)...110 3. LA CONVENZIONE TRA IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO E IL BENEFICIARIO PER LA CONCESSIONE ALL USO DEL MARCHIO PARCO E LA MODALITÀ DI UTILIZZO...111 3.1. Gli impegni...111 3.2. Le modalità di utilizzo del Marchio...112 3.3. Gli allegati...113 CAPITOLO IX. PROGRAMMA DI SOSTEGNO AGLI ALLEVATORI 1. PREMESSA...114 2. LE RAZZE AUTOCTONE DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...114 2.1. Il Bovino Podolico del Gargano...115 2.2. La capra Garganica...116 3. REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DI MISURE AGRO-AMBIENTALI ED IL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILE RURALE NEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...117 CAPITOLO X. LA VALORIZZAZIONE DELL OLIO EXTRAVERGINE D OLIVA VII

1. L OLIVICOLTURA NEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...122 1.1. La DOP Dauna Gargano...124 1.2. L Ogliarola Garganica...125 2. VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DELL OLIO EXTRAVERGINE D OLIVA PRODOTTO NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...125 2.1. Attività svolte...126 2.2. Parcoleum...126 2.3. Promozione e divulgazione del concetto di qualità dell olio extravergine...127 CAPITOLO XI. I PRESIDI SLOW FOOD 1. L ASSOCIAZIONE ONLUS SLOW FOOD...129 2. I PRESIDI SLOW FOOD...131 2.1. L intervento del Presidio...131 3. I PRESIDI SLOW FOOD NEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...132 3.1. Il presidio dell anguilla di Lesina...132 3.2. Il Presidio degli Agrumi del Gargano...133 3.3. Il Presidio del Caciocavallo podolico del Gargano...135 3.4. Il Presidio della carne di Bovino podolico del Gargano...135 3.5. Il Presidio della Fava di Carpino...136 4. L ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA SLOW FOOD E L ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO...136 CONCLUSIONI 1. RISULTATI OTTENUTI...141 VIII

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFIA...144 SITOGRAFIA...146 INDICE DELLE FIGURE Figura 3.1: La perimetrazione dell area protetta (D.P.R. 18 maggio 2001)...61 Figura 3.2: Il logo dell'ente Parco Nazionale del Gargano...61 Figura 4.1: La chiocciolina simbolo di Slow Food...71 Figura 4.2: Il simbolo dei presidi Slow Food...71 Figura 5.1: L impatto del progetto sul territorio...80 Figura 5.2: Il Marchio del Consorzio Biogargano...85 Figura 6.1: Il Melangolo a frutto dolce...94 Figura 6.2: L arancia Bionda del Gargano...94 Figura 6.3: La Duretta del Gargano...94 Figura 6.4: Il Limone Femminiello...95 Figura 6.5: Marchio del Consorzio di tutela Gargano Agrumi...95 Figura 9.1: Toro di razza podolica...120 Figura 9.2: Vacca di razza podolica...120 Figura 9.3: Vitellone di razza podolica...121 Figura 9.4: Capra di razza garganica...121 Figura 10.1: La varietà Ogliarola Garganica...129 Figura 10.2: La mascotte del progetto di valorizzazione e promozione dell olio extravergine d oliva...129 Figura 11.1: Esempio di anguille di Lesina...139 Figura 11.2: Esempio di una locandina tradizionale delle società agrumicole del Gargano...139 Figura 11.3: Una cassa di limoni dell oasi agrumaria coperti dal loro incarto tradizionale...140 IX