Aggiornamento della situazione idrologica in Italia ai fini della prevenzione delle crisi idriche (al 15 aprile 2007)

Documenti analoghi
(al 15 giugno 2007) SETTORE RISCHIO IDRICO - CENTRO FUNZIONALE CENTRALE. Servizio Rischio idro-geologico, idraulico, idrico, marittimo e costiero

(al 1 luglio 2007) SETTORE RISCHIO IDRICO - CENTRO FUNZIONALE CENTRALE. Servizio Rischio idro-geologico, idraulico, idrico, marittimo e costiero

Aggiornamento della situazione idrologica in Italia ai fini della prevenzione delle crisi idriche (al 6 maggio 2007)

Disponibilità idriche in Lombardia

Disponibilità idriche in Lombardia

Aggiornamento della situazione idrologica in Italia ai fini della prevenzione delle crisi idriche (al 31 marzo 2007)

Autorità di Bacino del Fiume Arno

BOLLETTINO STRAORDINARIO RISERVE IDRICHE

BOLLETTINO IDROLOGICO

BOLLETTINO STRAORDINARIO RISERVE IDRICHE

BOLLETTINO IDROLOGICO

Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po

BOLLETTINO STRAORDINARIO RISERVE IDRICHE

IDRO METEO REGIONE Riassunto idrometeorologico e scenari previsti in Lombardia

Nota sull evolversi della situazione idrologica in Italia ai fini della prevenzione delle crisi idriche (aggiornata al 28 febbraio 2007)

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette

BOLLETTINO STRAORDINARIO RISERVE IDRICHE

IDRO METEO REGIONE Riassunto idrometeorologico e scenari previsti in Lombardia

La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici

Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri

PROVINCIA DI POTENZA PROTEZIONE CIVILE Sala Operativa Provinciale Tel: Fax:

1.3.1 LA PRECIPITAZIONE

LE AGEVOLAZIONI FISCALI SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE (36%) L ANDAMENTO NEL 2008 E UN BILANCIO DI DIECI ANNI DI APPLICAZIONE

Elaborazione ERSAL CREMA ( )

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013

Consorzio dell Oglio Ente Regolatore del lago d Iseo e del fiume Oglio sublacuale Sede: via Solferino 20/c Brescia

RAPPORTO D EVENTO PIENA DEL PO, NOVEMBRE 2016

REPORT PLUVIOMETRICO DEL MESE DI MARZO 2016

Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio

IDRO METEO REGIONE Riassunto idrometeorologico e scenari previsti in Lombardia

BOLLETTINO DI PREVISIONE PER IL BACINO DEL FIUME PO

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 DELIBERAZIONE 24 gennaio 2012, n. 39

REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile. REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile

ELABORAZIONE DEI DATI TERMO - PLUVIO - IDROMETRICI OSSERVATI SUL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO NEL PERIODO GENNAIO - MAGGIO 2007

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA

Dati statistici sull energia elettrica in Italia Nota di sintesi CRESCE LA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2015: +2,0%

Andamento meteorologico dell inverno e della primavera 2012 a Bologna dati aggiornati a maggio 2012

Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte

REPORT PLUVIOMETRICO DEL MESE DI GIUGNO 2017

CENTRO FUNZIONALE REGIONALE

Nota informativa 9 agosto

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME ADIGE A BOARA PISANI NELL ANNO 2010

Meteo a Bologna - dati aggiornati a maggio 2008

Regione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico

2 Il numero di giorni piovosi in Veneto Variazioni dei valori medi evidenziate dal confronto tra i periodi e

Lavoro occasionale Di tipo accessorio

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016

REPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 30 GENNAIO 01 FEBBRAIO 2014

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

9. I consumi delle famiglie

Meteo a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2008

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO OTTOBRE 2015

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Andamento meteorologico della primavera a Bologna - dati aggiornati a maggio

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Novembre 2006

Centro Studi Gianfranco Imperatori. Visitatori e introiti dei musei, monumenti ed aree archeologiche statali. Sintesi 2008

I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE CALDE MEDITERRANEE A SICCITA ESTIVA

L Osservatorio apre alle scuole

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico

Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media. Luglio da record (+4,3 gradi).

La gestione delle risorse idriche in un clima che cambia

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO OTTOBRE 2014

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico

Le precipitazioni sulla Sardegna

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO MARZO 2011

Per il terzo anno consecutivo un inverno molto mite. Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media.

Fig 1. Situazione meteo da satellite delle ore 10 UTC del Elaborazione grafica di Lorenzo Catania.

Temperature massime: +0,9 gradi rispetto alla media. Temperature miti a Novembre (+2,3 gradi).

Meteo a Bologna - dati aggiornati ad Agosto 2006

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO MARZO 2016

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO SETTEMBRE 2014

METEO REPORT Provincia Autonoma di Trento

BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN CALO NEL PRIMO TRIMESTRE 2016: -13,5% IN NUMERO E -35,4% IN VALORE

Meteo: se l'inverno non arriva...

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Servizio per l Automazione Informatica e l Innovazione Tecnologica UFFICIO DI STATISTICA -

Andamento meteorologico della primavera a Bologna - dati aggiornati a maggio

ANALISI CLIMATICA DELL AUTUNNO 2014

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2007

Piano di Gestione dell Appennino Centrale

Le dichiarazioni Ires e Irap in FVG

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste

Geol. Manuela Ruisi. Autorità di bacino del fiume Tevere. Ufficio Studi e Documentazione per l'assetto Idrogeologico e U.R.P. Unità Risorse Idriche

Meteo a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2008

BOLLETTINO DI PREVISIONE PER IL BACINO DEL FIUME PO

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2015

Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento : temperature massime +2,1 gradi e minime +0,9 gradi.

BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LIEVE AUMENTO A SETTEMBRE 2016 MA I PRIMI NOVE MESI RESTANO NEGATIVI

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2016

Rapporto mensile sul Sistema Elettrico

Cabina di Regia (l.r. 24/2012 art. 7)

Stima del fabbisogno idrico in campo agricolo nelle aree irrigate dal fiume Adige e proposte di gestione della risorsa

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio

Analisi meteorologica del mese di ottobre 2011

MONITORAGGIO QUANTITATIVO DELLA RISORSA IDRICA SOTTERRANEA ANNO 2013

Analisi meteorologica mensile. novembre Malga Spora Dolomiti di Brenta (15 novembre 2016) Efisio Siddi

Aspetti meteorologici a grande scala del mese di maggio 2003

I CLIMI IN ITALIA: LE AREE MEDITERRANEE SECCHE TENDENTI ALLO STEPPICO

L ANOMALIA TERMICA DELLA PRIMA DECADE DI APRILE 2011

Transcript:

SETTORE RISCHIO IDRICO - CENTRO FUNZIONALE CENTRALE Aggiornamento della situazione idrologica in Italia ai fini della prevenzione delle crisi idriche (al 15 aprile ) Servizio Rischio idro-geologico, idraulico, idrico, marittimo e costiero Roma, 24 aprile

Sintesi Il monitoraggio sulla disponibilità di risorsa idrica a livello nazionale è stato avviato fin da gennaio, allorchè sono risultate evidenti significative anomalie di precipitazioni e temperature stagionali, autunnali ed invernali, in confronto alle medie normali del periodo. Contemporaneamente è stato istituito presso il Dipartimento un Gruppo tecnico-scientifico che vede la partecipazione dei maggiori esperti in previsioni meteorologiche stagionali e in climatologia al fine di disegnare con cadenza mensile i possibili scenari attesi per il trimestre successivo. Anche sulla base delle suddette attività sono state emanate il 5 marzo dal Presidente del Consiglio dei Ministri le Indicazioni operative per fronteggiare eventuali crisi idriche, che hanno indotto tutte le strutture competenti nella gestione delle risorse idriche ai diversi livelli territoriali a condurre le necessarie attività di monitoraggio e, se del caso, opportune azioni di contrasto e mitigazione. Il presente rapporto, costituisce il 3 aggiornamento sull evolversi della situazione di disponibilità della risorsa idrica, ed è stato redatto anche sulla base delle informazioni fornite da tutti gli Enti e Soggetti interessati. Dopo un marzo relativamente nella norma, la prima metà del mese di aprile, per quanto concerne le precipitazioni, ha visto il riaccentuarsi delle condizioni di deficit idrologico stagionale che a partire dal mese di settembre 2006 ad oggi si è attestato su valori significativi, dal 20 al 50% rispetto alla media del periodo. I modesti nevai dell arco alpino creatasi principalmente a seguito delle precipitazioni nevose del mese di marzo sono ormai in fase di rapida e progressiva fusione per effetto delle alte temperature del mese di aprile. Di seguito si riportano alcuni indicatori, aggiornati al 15 aprile, significativi della situazione idrologica e della disponibilità 2

della risorsa idrica a livello dei principali bacini italiani, con particolare riferimento al Fiume Po. Per quanto riguarda quest ultimo, le portate registrate alle cinque stazioni idrometriche di riferimento sono ovunque inferiori alle corrispondenti portate del 2003 e del 2006, anni caratterizzati da notevoli criticità. In particolare con riferimento alla disponibilità d acqua per il raffreddamento delle centrali termoelettriche site lungo l asta principale ed i relativi affluenti, le analisi condotte con cadenza mensile a partire dal febbraio scorso, dalla società TERNA, gestore della distribuzione elettrica, in sede di Tavolo Tecnico coordinato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, prefigurano scenari per i quali necessitano misure di contrasto al fine di ridurre la vulnerabilità del sistema elettrico; in particolare è stato valutato che per sostenere i consumi elettrici previsti per i mesi estivi, cui contribuiscono le centrali termoelettriche ubicate lungo l asta principale del Po è necessario mantenere i livelli, nel periodo giugno-luglio, maggiori di 10 cm rispetto ai corrispondenti livelli del 2006. I livelli idrometrici dei grandi laghi prealpini regolati (laghi Maggiore, Iseo, Como e Garda) evidenziano al momento situazioni differenziate di criticità: ben al di sotto dei valori medi stagionali e anche di quelli registrati nel 2003 e 2006 si presentano i livelli dei laghi di Garda e Maggiore, mentre i laghi di Iseo e Como sono ancora pari o superiori alla media storica e analoghi a quelli registrati negli anni 2003 e 2006. Non sono state ancora segnalate situazioni di particolare criticità per quanto riguarda l approvvigionamento idropotabile, mentre per il comparto irriguo si sta predisponendo in sede di Tavolo Tecnico costituitosi presso l Autorità di bacino del Po un programma di utilizzo delle risorse coordinato tra produttori idroelettrici, Consorzi gestori dei grandi laghi e Consorzi di bonifica ed irrigazione, al fine di invasare la gran parte delle risorse disponibili fino al 1 giugno e renderle poi disponibili nei due mesi successivi nel pieno 3

della stagione irrigua caratterizzata anche dal picco della domanda di energia elettrica. Nel bacino dell Adige i volumi complessivamente invasati nei bacini artificiali si mantengono ancora al di sopra dei valori medi di riferimento del periodo, mentre le portate sono inferiori alla media dell ultimo decennio. Come nel caso del bacino del Po, si ritiene necessario un adeguato e condiviso governo della risorsa, al fine di prevenire sperequazione nei diversi usi e il manifestarsi della nota problematica relativa alla risalita del cuneo salino alla foce dell Adige che ad oggi si estende a monte per circa 8 km solo in occasione delle diminuite portate rilasciate dai bacini idroelettrici nel fine settimana e in condizioni di bassa marea. La situazione del bacino dell Arno con particolare riferimento all approvvigionamento idropotabile di Firenze, appare ancor oggi di ordinaria criticità nel senso che, dato il regime torrentizio che caratterizza il fiume, va comunque governata con attenzione modulando i rilasci dagli invasi a monte di Firenze. Nel bacino del Tevere, ed in particolare in Umbria, le portate emunte dalle sorgenti continuano ad essere inferiori a quelle registrate negli ultimi anni e vengono tenute sotto controllo al fine di gestire l insorgere di criticità sul sistema di approvvigionamento idropotabile regionale. Nel Mezzogiorno si continua a registrare una contrazione dei volumi invasati rispetto a quelli degli ultimi tre anni, anche se i valori sono ben lontani da quelli rilevati nell estate del 2002, durante la quale si verificarono le criticità maggiori. Al fine di prefigurare i possibili scenari di criticità nazionale nel corso dell ultima riunione del Gruppo Tecnico scientifico per le previsioni meteorologiche stagionali, tenutasi in data 20 aprile u.s. sono stati rappresentati i risultati di diversi modelli che mostrano una convergenza generale nell indicare un segnale di debole anomalia positiva rispetto alle medie climatiche del trimestre 4

maggio-luglio. Lo scenario previsionale più sfavorevole mostra deboli anomalie positive per le temperature medie (0-2 C) specie al centro-sud e precipitazioni poco al di sotto dei valori medi su tutto il territorio nazionale. Alcuni modelli a scala limitata segnalano come alta la probabilità di ondate di calore, soprattutto nel mese di giugno. In conclusione, sulla base dei dati raccolti ed alla luce delle esperienze degli anni precedenti, tenuto in debito conto le suddette previsioni si ritiene che: per quanto riguarda il bacino del Po è necessario porre in essere le misure di governo del bilancio idrico complessivo a scala di bacino, già predisposte nell ambito dei lavori dei Tavoli Tecnici sopra menzionati, al fine di garantire prioritariamente l approvvigionamento ad uso idropotabile rendendo nel contempo disponibili le fluenze necessarie ad ottenere produzioni agricole accettabili ed inoltre permettere la derivazione ai fini del raffreddamento delle centrali termoelettriche ubicate lungo l asta del Po e dei suoi affluenti; per quanto riguarda il bacino dell Adige, sono ancora in corso le consultazioni per approfondimenti in relazione al quadro di disponibilità delle risorse e per verificare e concordare concrete strategie per fare fronte a situazioni di crisi, soprattutto con riferimento al fenomeno della risalita del cuneo salino; per quanto concerne il centro-italia, la situazione attuale sebbene richieda attenzione nella gestione della risorsa, soprattutto nella regione Umbria, si ritiene ancora oggi gestibile con gli strumenti ordinari a disposizione delle Istituzioni e degli Enti competenti; per quanto riguarda il Mezzogiorno ad oggi l entità dei volumi invasati, in particolare in Sicilia e in Basilicata, rendono poco probabile l insorgenza di crisi idriche di notevole gravità ed estensione. 5

Precipitazioni a) Piogge Entrando nello specifico per quanto riguarda le precipitazioni, le analisi effettuate sui dati relativi ai primi 15 giorni del mese di aprile ed al periodo settembre 2006 15 aprile hanno messo in luce i seguenti aspetti: - La prima quindicina del mese di aprile è stato caratterizzato da precipitazioni inferiori alle medie storiche relative allo stesso mese in buona parte dell Italia settentrionale e centrale e precipitazioni prossime o superiori alle medie nell Italia meridionale (Fig. 1); - i corrispondenti scarti percentuali medi del periodo considerato risultano positivi in Sicilia, Basilicata, Calabria e parte della Puglia, mentre continuano ad essere significativamente negativi nell Italia settentrionale, in Toscana ed Umbria, (mediamente 50%), ed in misura minore in Lazio, Marche, Abruzzo, Molise e Campania (10-20%) (Fig. 2); - se si esamina quindi l evoluzione degli scarti percentuali cumulati mensili da settembre ad oggi risulta evidente come i deficit massimi si siano registrati nei mesi di ottobre, novembre e gennaio, che l evoluzione positiva del deficit nei mesi di febbraio e marzo non ha interessato significativamente l Italia nord occidentale, mentre nei primi quindici giorni del mese di aprile gli scarti sono stati nuovamente negativi in maniera rilevante nell Italia centro-settentrionale (Fig. 3); - in conclusione nell intervallo temporale complessivo settembre 2006 15 aprile, gli scarti percentuali cumulati registrano un deficit complessivo variabile dal 10 al 50%, con l esclusione della Sicilia (Fig. 4). 6

Fig. 1 7

Fig. 2 8

settembre 2006 ottobre 2006 novembre 2006 dicembre 2006 gennaio febbraio marzo 1-15 aprile Fig. 3 9

Fig. 4 10

b) Neve Per quanto riguarda l area Alpina, sulla base delle analisi delle immagini del satellite polare MODIS, delle misure dirette dei campi di neve e delle stazioni automatiche delle Regioni e di Meteomont, risulta che il manto nevoso rilevato a marzo è stato soggetto a rapida fusione e l estensione della copertura nevosa a metà aprile appare inferiore a quella rilevata l anno scorso, con spessori mediamente di 10-30 cm (Figg. 5-6). Per quanto concerne l area Appenninica la copertura nevosa è inferiore a quella presente l anno scorso e praticamente trascurabile (Figg. 7-8). 11

Fig. 5 Fig. 6 12

Fig. 7 Fig. 8 13

Bacino Fiume Po e bacini romagnoli Sulla base delle informazioni trasmesse dalle Regioni e da tutti gli altri soggetti partecipanti al Tavolo Tecnico riunitosi presso l Autorità di bacino del Po, la situazione di disponibilità della risorsa è come di seguito rappresentabile. Ad oggi le portate fluenti nel Po alla stazione di misura di Pontelagoscuro (FE), rappresentate nel grafico che segue (fig. 9), ammontano a 431 m 3 /s, inferiori ai valori del 2003 e del 2006 e pari a meno della metà del valore medio storico di 953 m 3 /s in tutto il periodo di riferimento 1924-2006. Po a Pontelagoscuro Dati Regione Emilia Romagna 6000 5000 2003 2006 4000 mc/s 3000 2000 1000 0 1/1 15/1 Fig. 9 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 30/7 13/8 27/8 10/9 24/9 8/10 22/10 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 Tale trend è esteso all intera asta principale del Po anche a monte di Pontelagoscuro. Dove nelle stazioni di Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte, le portate sono inferiori a quelli del medesimo periodo del 2003 e del 2006. 14

Anche per quanto concerne i livelli dei grandi laghi, si osserva dai grafici seguenti che i valori ad oggi sono ben al di sotto dei valori medi stagionali e anche di quelli registrati nel 2003 e 2006 nei laghi di Garda e Maggiore, mentre nei laghi di Iseo e Como i livelli sono ancora pari o superiori alla media storica e analoghi a quelli registrati negli anni 2003 e 2006. (Fig. 10). Se si confrontano poi i valori delle altezze idrometriche e degli afflussi ai laghi con quelli storici, la situazione al 24.04. è la seguente: Lago Maggiore: i livelli idrometrici a Sesto Calende sono di poco superiori ai valori minimi; gli afflussi al lago sono di poco superiori ai valori minimi (figg. 11a-b). Lago di Como: i livelli idrometrici a Malgrate sono compresi tra valori medi e massimi; gli afflussi al lago al momento sono compresi tra i valori medi e minimi (figg. 12a-b); Lago d Iseo: i livelli idrometrici a Sarnico sono coincidenti con i valori medi, gli afflussi al lago sono di poco superiori ai valori minimi (figg. 13a-b); Lago di Garda: i livelli idrometrici a Peschiera sono di poco superiori ai valori minimi; gli afflussi al lago mostrano ampie oscillazioni, ma al momento sono quasi coincidenti con i valori minimi (figg. 14a-b). 15

Lago Maggiore a Sesto Calende - Altezze idrometriche 200 150 cm 100 50 2003 2006 0-50 01/01/ 15/01/ 29/01/ 12/02/ 26/02/ 12/03/ 26/03/ 09/04/ 23/04/ 07/05/ 21/05/ 04/06/ 18/06/ 02/07/ 16/07/ 30/07/ 13/08/ 27/08/ 10/09/ 24/09/ 08/10/ 22/10/ 05/11/ 19/11/ 03/12/ 17/12/ 31/12/ Lago di Garda a Peschiera - Altezze idrometriche 140 120 100 cm 80 60 2003 2006 40 20 0 01/01/ 15/01/ 29/01/ 12/02/ 26/02/ 12/03/ 26/03/ 09/04/ 23/04/ 07/05/ 21/05/ 04/06/ 18/06/ 02/07/ 16/07/ 30/07/ 13/08/ 27/08/ 10/09/ 24/09/ 08/10/ 22/10/ 05/11/ 19/11/ 03/12/ 17/12/ 31/12/ Lago di Como a Malgrate - Altezze idrometriche 90 70 50 cm 30 10 2003 2006-10 -30-50 01/01/ 15/01/ 29/01/ 12/02/ 26/02/ 12/03/ 26/03/ 09/04/ 23/04/ 07/05/ 21/05/ 04/06/ 18/06/ 02/07/ 16/07/ 30/07/ 13/08/ 27/08/ 10/09/ 24/09/ 08/10/ 22/10/ 05/11/ 19/11/ 03/12/ 17/12/ 31/12/ Lago di Iseo a Sarnico - Altezze idrometriche 120 100 80 cm 60 40 2003 2006 20 0-20 -40 01/01/ 15/01/ 29/01/ 12/02/ 26/02/ 12/03/ 26/03/ 09/04/ 23/04/ 07/05/ 21/05/ 04/06/ 18/06/ 02/07/ 16/07/ 30/07/ 13/08/ 27/08/ 10/09/ 24/09/ 08/10/ 22/10/ 05/11/ 19/11/ 03/12/ 17/12/ 31/12/ Fig. 10 16

Fig. 11a Lago Maggiore a Sesto Calende: altezze idrometriche (valori storici 1942-2006) Minimi Medi Massimi Fig. 11b Lago Maggiore a Sesto Calende: afflussi al lago (valori storici 1942-2006). Minimi Medi Massimi 17

Fig. 12a Lago di Como a Malgrate: altezze idrometriche (valori storici 1946-2006) Minimi Medi Massimi Fig. 12b Lago di Como a Malgrate: afflussi al lago(valori storici 1946-2006) Minimi Medi Massimi 18

Fig.13a Lago di Iseo a Sarnico: altezze idrometriche (valori storici 1933-2006) Minimi Medi Massimi Fig. 13b Lago di Iseo a Sarnico: afflussi al lago (valori storici 1933-2006) Minimi Medi Massimi 19

Fig. 14a Lago di Garda a Peschiera: altezze idrometriche (valori storici 1950-2001) Minimi Medi Massimi Fig. 14b Lago di Garda a Peschiera: afflussi al lago (valori storici 1950-2001) Minimi Medi Massimi 20

Oltre alla situazione del bacino del Po, la Regione Emilia-Romagna ha messo in evidenza la condizione dell invaso di Ridracoli, nel territorio comunale di Santa Sofia (FO) che garantisce l uso idropotabile di 47 comuni della pianura romagnola, oltre che della Repubblica di S. Marino, per circa 1 milione di residenti. Attualmente, dopo una fase di notevole diminuzione del livello, l invaso dispone di un volume utilizzabile di circa 26 milioni di m 3, pari al 74% circa del volume invasabile (Fig. 15). Fig. 15 21

Bacino Fiume Adige Per quanto riguarda il bacino dell Adige, sulla base dei dati forniti dalla Autorità di bacino, il volume invasato all interno dei bacini artificiali si mantiene al di sopra dei valori medi di riferimento del periodo (fig. 16). Fig. 16 Le portate dell Adige a Boara Pisani sono tuttora inferiori alla media dell ultimo decennio con trend in diminuzione (fig. 17). In sintesi sulla base delle elaborazioni condotte dall Autorità di bacino risulta che il deficit di precipitazione ormai di durata pluriennale necessita per poter essere colmato di un lungo periodo di precipitazioni al di sopra della media, che finora non si è registrato. 22

Fig. 17. 23

Bacino Fiume Arno Il bacino dell Arno ha beneficiato delle precipitazioni degli scorsi mesi di febbraio e marzo, sì da ridurre il deficit rispetto alla media stagionale dal 50 % registrato alla fine di gennaio all attuale 20%. Dai grafici resi disponibili dal Centro funzionale della Regione Toscana si evidenzia che i livelli ad oggi registrati in Arno alla stazione idrometrica di Nave di Rosano a monte di Firenze nel comune di Pontassieve sono in rapida diminuzione (Fig. 18)e la portata ad oggi è di 25,7 m 3 /s. E comunque opportuno sottolineare che le portate fluenti in Arno sono quasi completamente regolate dai rilasci degli invasi idroelettrici di Levane e La Penna e del serbatoio del Bilancino. Fig. 17 Dall analisi delle disponibilità idriche dell invaso del Bilancino nel Mugello resa possibile sulla base dei dati della rete di monitoraggio della Regione Toscana e del gestore dell invaso Publiacqua, risulta che le relativamente abbondanti precipitazioni del mese di marzo, hanno apportato al bacino sotteso all invaso un contributo che ha 24

consentito un discreto recupero dei volumi invasati che sono passati da 45 Mm 3 alla fine di gennaio u.s. ai 64,6 Mm 3 di oggi, quindi 4,4 Mm 3 al di sotto del volume di massima regolazione (69 Mm 3 ) (Fig. 19). Qualora la prossima stagione primaverile risulti anomala, in misura stimata di circa il 20% al di sotto della media stagionale, ci si troverebbe nella condizione di adottare speciali e più impegnative strategie di gestione della risorsa al fine di prevenire emergenze idriche, azione che dal 1998 viene attuata da una Commissione Tutela delle Acque che si riunisce periodicamente con il coordinamento dell Autorità di bacino dell Arno. Fig. 19 25

Bacino Fiume Tevere La scarsità di precipitazioni che emerge dai dati sopra riportati fa registrare portate inferiori alla media stagionale anche nel bacino del Tevere con associata scarsa ricarica delle falde acquifere. In Umbria le portate erogate dalle sorgenti continuano ad essere inferiori rispetto ai valori registrati negli ultimi anni (Figg. 20). Quale ulteriore indicatore dello stato idrologico del bacino del Tevere si riporta nel seguito il diagramma delle portate del Tevere alla stazione di Ripetta nel centro storico di Roma, dove a metà aprile si sono registrate portate medie di circa 126 m 3 /s, contro i 259,5 m 3 /s che costituiscono la media storica del mese di aprile (1921-1990) (Fig. 21). Umbria: portata sorgente San Giovenale Dati Regione Umbria Fig. 20 26

Fig. 21 27

Regioni meridionali ed insulari Per quanto riguarda le regioni meridionali, che nel 2002 erano state interessate da una grave crisi idrica, sono stati presi in considerazione i volumi di invaso di alcuni bacini artificiali presi a riferimento. Nel Mezzogiorno sono stati rilevati volumi di invaso compresi tra quelli rilevati nel 2002 e quelli degli anni 2003-2006 (Sicilia, Basilicata, Puglia, Sardegna). Tuttavia, tenendo conto degli afflussi meteorici registrati nella prima metà del mese di aprile, si ritiene poco probabile l innesco di situazioni di criticità di particolare gravità ed estensione (Figg. 22-25). Sicilia: volumi di invaso Confronto tra i volumi invasati negli anni 2001- e la media dei volumi mensili d'invaso 1996-2000 (Regione Siciliana - Servizio Tecnico Idrografico Regionale) 600 500 Milioni di metri cubi (Mmc) 400 300 200 media 1996-2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 100 0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 22 28

Sardegna: volumi di invaso Sardegna - volumi di invaso (Dati Regione Sardegna) 2000 1800 1600 1400 Mmc 1200 1000 800 2001 2002 2003 2004 2005 2006 600 400 200 0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fig. 23 Basilicata: volumi di invaso Confronto tra i volumi invasati negli anni 2002- (Dati Autorità di Bacino della Basilicata) 800 700 600 Mmc 500 400 300 2002 2003 2004 2005 2006 200 100 0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fig. 24 29

Puglia: volumi di invaso del Fortore-Occhito Confronto tra i volumi dell'invaso del Fortore - Occhito negli anni 2002- (Dati Regione Puglia) 250,00 200,00 Mmc 150,00 100,00 2002 2003 2004 2005 2006 50,00 0,00 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fig. 25 30