Assistenza ai processi zonali di co-progettazione

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Fondo Sociale Europeo Asse B Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà Assistenza ai processi zonali di co-progettazione Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili 1

Europa 2020 e il Fondo Sociale Europeo La strategia di Europa 2020 si è dotata di un impianto di programmazione molto più stringente di quello del ciclo precedente, i cui risultati sono stati in parte giudicati come deboli e deludenti. In particolare, il cosiddetto Rapporto Barca ha riscontrato per il nostro Paese carenze a livello della pianificazione strategica e di disegno concettuale, che hanno portato alla frammentazione delle risorse programmate con i fondi europei. In effetti Europa 2020 si basa su Obiettivi Tematici e su una serie di misure volte a concentrare le azioni dei singoli stati e delle regioni verso obiettivi strutturali utilizzando programmi operativi fortemente integrati. Cambia la logica stessa della programmazione e della progettazione, passaggio che richiede un approccio insieme più concerto e più complesso del passato. Tra i vari fondi oggetto del nuovo ciclo di programmazione europea è ricompreso anche il Fondo Sociale Europeo (FSE) che è specificatamente dedicato all investimento nelle risorse umane. I suoi assi di intervento sono: Promuovere l occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori Promuovere l inclusione sociale e lottare contro la povertà Investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente Migliorare la capacità istituzionale e un efficiente amministrazione pubblica. Il 20% del fondo è riservato alla lotta all esclusione sociale, in questo modo si vuole garantire l equilibrio di base tra i due elementi cardine di E2020: lo sviluppo economico e la qualità sociale. Le scelte della Toscana La Toscana ha assunto la prospettiva del nuovo ciclo di programmazione europea producendo alcune evoluzioni nell assetto regionale di programmazione dei fondi relativi. In particolare la riserva del 20% del FSE dedicata alla lotta all esclusione sociale è stata completamente rivisitata. L elaborazione e la gestione del Programma Operativo Regionale (POR) sono state guidate dall assessorato ai Diritti di Cittadinanza Sociale che ha condotto un ampio percorso di consultazione con i territori della Toscana e con i soggetti da sempre impegnati in questi campi. Ne è scaturito un programma chiaro negli obiettivi generali e molto innovativo nei programmi operativi. Attraverso la realizzazione e lo sviluppo del nuovo POR si passerà da un approccio al tema dell occupabilità basato quasi esclusivamente sulla formazione professionale, ad azioni molto più complesse e fortemente focalizzate sui temi dell esclusione sociale e della povertà. La seconda innovazione importante è rappresentata dalle modalità di accesso e di utilizzo dei programmi definiti dal POR Inclusione Sociale. Il nuovo ciclo di programmazione si basa sulla messa a disposizione di budget zonali attivabili attraverso un processo di co-progettazione organizzato e condotto sempre a livello zonale. 2

Il raggiungimento di obiettivi locali molto ben definiti, dunque, rappresenta la principale base concettuale sia per la programmazione nazionale e regionale che per la realizzazione degli interventi. L intera impostazione del POR - Inclusione sociale prevede che l accesso alle singole linee di finanziamento sia sempre condizionato dalla presenza di azioni capaci di costruire reti finalizzate a livello locale. Questa modalità è prevista sia nelle materie che riguardano la disabilità, che in quelle che riguardano la povertà o i servizi di cura. Per queste ragioni, i bandi regionali relativi alle singole azioni prevedono esplicitamente che in ciascuna zona sia effettuato un percorso di co-progettazione a condotta pubblica molto ben strutturato e cadenzato. Questa modalità di lavoro è stata intesa sia come lo strumento tecnico più adeguato per disegnare e organizzare i nuovi interventi in campo sociale, sia come l approccio partecipativo che può contribuire a riattivare e coinvolgere le reti comunitarie pubbliche e private. Alla base di questa impostazione si pone anche il convincimento che il processo di innovazione innescato dai fondi dedicati alle misure di contrasto dell esclusione sociale da parte del FSE, possa contaminare e trasmettersi anche ai singoli servizi tradizionali non toccati dalla programmazione del POR. La proposta di assistenza ai processi zonali Il POR FSE Asse Inclusione Sociale pianifica per la Toscana circa 180 milioni di euro in sette anni, e prevede 6 misure operative che riguardano anche: L inserimento di soggetti disabili (circa 27,5 milioni di euro già programmati). L inserimento di soggetti svantaggiati (circa 10,3 milioni di euro già programmati). Il sostegno alle famiglie per l accesso ai servizi di cura rivolte a persone con limitata autonomia (circa 30,9 milioni di euro già programmati). Per quanto riguarda queste tre misure in particolare, l accesso ai finanziamenti è regolato da appositi bandi regionali che prevedono l elaborazione di proposte progettuali di livello zonale costruite attraverso un percorso di coprogettazione con la comunità locale. Oltre alla possibilità di attivare i finanziamenti definiti per la lotta all esclusione sociale, dunque, la nuova impostazione del POR FSE Asse Inclusione Sociale produce un significativo impatto a livello locale anche a causa della sua stessa impostazione generale, che predilige l attivazione delle reti comunitarie e le metodologie legate alla co-progettazione. Questi passaggi sono ritenuti particolarmente importanti per assicurare efficacia e prospettiva alle singole azioni locali, ma richiedono di conseguenza una corposa attività organizzativa e tecnica da parte degli ambiti zonali. Articolazione dell'offerta DI ASSISTENZA Allo scopo di supportare lo sforzo organizzativo e di integrare le competenze professionali già presenti negli ambiti territoriali con figure esperte nel campo della programmazione FSE e dei processi di coprogettazione, ha predisposto un apposito programma di assistenza da offrire agli ambiti territoriali interessati 3

in riferimento ai singoli bandi FSE. Le attività sono suddivise in quattro fasi, si concludono con la redazione del progetto da proporre alla valutazione regionale secondo le modalità previste dal relativo bando FSE - Inclusione sociale di riferimento. Fase A. Animazione dell ambito territoriale A.1. Giornata di lavoro con la Conferenza dei Sindaci zonale e il suo staff tecnico per l analisi del POR, del Bando regionale oggetto di assistenza e del processo di coprogettazione da attivare. A.2. Uno o due incontri tematici con le amministrazioni pubbliche, le organizzazioni del terzo settore e le altre organizzazioni profit per illustrare il processo di coprogettazione e gli indirizzi della Conferenza zonale. Fase B. Manifestazione d interesse B.1. Supporto alla predisposizione del bando locale mirato a costituire una lista di soggetti qualificati a partecipare all'attività di coprogettazione. B.2. Supporto alla selezione dei soggetti ritenuti idonei a partecipare a un processo di coprogettazione insieme all'ente. Fase C. Sessioni di Coprogettazione C.1. Costituzione dei gruppi di lavoro per valutare i bisogni del territorio e per individuare le idee progettuali e i partenariati più idonei a generare una progettazione esecutiva. (massimo tre sessioni di lavoro partecipativo). C.2. Costituzione di partenariati misti pubblico / privato in relazione all attivazione dei gruppi di progettazione. Fase D. Redazione della proposta progettuale finale D.1. Elaborazione delle progettazioni esecutive in risposta al bando in oggetto così come previsto nel POR FSE, che siano condivise e ritenute adeguate da parte di tutti i diversi soggetti coinvolti nel percorso di coprogettazione. (massimo cinque sessioni di lavoro partecipativo) D.2. Supporto alla sottoscrizione del progetto e alla esecuzione degli atti necessari alla sua presentazione in risposta al Bando FSE Asse Inclusione Sociale in oggetto. Dal presente programma di assistenza sono escluse le attività di supporto alla realizzazione del progetto eventualmente approvato dalla valutazione regionale, e le attività di supporto alla rendicontazione. La richiesta economica 4

Per la realizzazione delle attività come sopra descritte (Fasi A, B, C, D) vi propone il seguente trattamento economico. riceverà dalla zona distretto (il Committente) una percentuale prestabilita sul valore del/i progetto/i presentati e finanziati nell'ambito del bando regionale FSE Asse Inclusione Sociale di riferimento. In caso di approvazione del/i progetto/i presentato/i, il Committente provvederà alla liquidazione di quanto dovuto ad, previa predisposizione di apposita convenzione che stabilirà la percentuale dovuta. Nel caso di rigetto della domanda da parte degli uffici regionali niente sarà dovuto dal Committente ad Anci Toscana per il suo intervento di assistenza. 5