Iniziamo con il prototipo Citroën CSportLounge DOPO FRANCOFORTE: I SEGRETI DELLE VETTURE



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DOPO FRANCOFORTE: I SEGRETI DELLE VETTURE Iniziamo con il prototipo Citroën CSportLounge Abbiamo visto come tutta l ingegneria motoristica mondiale sia impegnata nella riduzione dei consumi e delle emissioni; andiamo a scoprire quello che l ingegneria del veicolo ha presentato a Francoforte, sempre sui temi più caldi, come consumi, emissioni e sicurezza, senza tuttavia disattendere le esigenze del cliente, che continua a premiare il piacere di guida e l immagine sportiva. Foto 1. Citroën C-SportLounge: le prese d aria anteriori riducono i vortici nei vani ruota; incredibile l aerodinamica, con un Cx di 0,26. AERODINAMICA L aerodinamica, importantissima insieme alla sezione frontale (quindi alle dimensioni), per la riduzione dei consumi, in questi ultimi anni non è stata tenuta in grande considerazione; uno per tutti, il caso delle Suv, cresciute in dimensioni, peso e resistenza aerodinamica! A Francoforte invece, si è cominciato a vedere qualche segnale in controtendenza, anche se ancora debole. Innanzi tutto si affaccia un nuovo concetto di veicolo, che potrebbe accordare con equilibrio tutte le esigenze viste sopra: la coupé a 4 porte; l abbassamento del padiglione contribuisce a ridurre la sezione frontale, quindi a migliorare la penetrazione aerodinamica, determinata dal prodotto del coefficiente di forma Cx, per la sezione frontale. Un abbassamento di 100 mm a pari forma fa guadagnare circa un 7% di resistenza aerodinamica. La riduzione di altezza origina anche un guadagno di peso. Inoltre si sono viste ricerche di aerodinamica, finalmente non in contrasto con lo stile, e anche qualche inversione di tendenza nelle dimensioni, nel senso della diminuzione. Foto 2. Citroën C-SportLounge: l abitacolo diventa a 4 posti, con sedute più automobilistiche. Foto 3. Citroën C-SportLounge: aerodinamica attiva per la parte posteriore, in uscita dal lunotto, per ridurre la scia. Molto buono il risultato aerodinamico (Cx di 0,26), grazie a particolari innovazioni come il riavvio del flusso nei passaruota attraverso le prese frontali ai lati del paraurti e all aerodinamica attiva posteriore, ovvero un flusso di aria sparato a velocità alta, che impedisce lo pagina 1 di 22

stacco della vena fluida in uscita dal lunotto. Le caratteristiche funzionali sono da Suv e le dimensioni generali sono ora più ragionevoli, soprattutto l altezza è scesa dai classici 1650 mm a 1520 mm. I pneumatici sono ancora sportivi, nella loro dimensione 255/40 R20, difficile siano a bassa resistenza; ma il cambiamento è avviato. Ha guadagnato in aerodinamica grazie a un attento progetto delle forme: Prese d aria frontali ridotte e tutte in basso; bordi anteriori non sfuggenti, per ridurre i vortici fluidodinamici sulla fiancata. Altro esempio di questo tipo, la concept presentata dalla Ford, la Iosis, ancora più sviluppata come dimensioni generali, tanto da raggiungere già ora l obiettivo di riduzione dell altezza rispetto a una berlina di equivalente abitabilità Foto 7. Nuova Honda Civic: anteriore. Fiancata rettilinea in coda, per ridurre l allargamento della scia. Foto 4. Ford Iosis: la fiancata e l evidente linea filante del padiglione. Foto 8. Nuova Honda Civic: posteriore. Foto 5. Ford Iosis: ancora più evidente l effetto coupé nella vista anteriore. Anche una vettura di serie si è accorciata e abbassata: è la nuova Honda Civic. Nonostante i miglioramenti di aerodinamica, lo stile è riuscito bene; non così per la Civic Hybrid, ancora più sviluppata grazie a interventi più decisi, ma con stile discutibile. Foto 6. Nuova Honda Civic: dimensioni più compatte rispetto alla precedente versione. pagina 2 di 22 Foto 9. Honda Civic Hybrid: ottima aerodinamica, stile deludente.

La riduzione delle dimensioni, in controtendenza, ha fatto guadagnare alla Civic circa 100 kg di peso. Altro risultato aerodinamico decisamente importante è quello della nuova Mercedes classe S, addirittura Cx di 0,26. anche la deportanza posteriore risulta interessante: Cz = 0,11 Sempre nel campo delle berline a 3 volumi classiche, la nuova Lexus IS rappresenta un importante risultato aerodinamico, maggiormente valido tenendo conto delle dimensioni compatte e del risultato finale di stile, da tutti acclamato. Foto 10. Mercedes classe S: pulizia della scia nella galleria aerodinamica. Ottenuto attraverso una determinata e metodica attenzione a tutte le componenti: Foto 11. Lexus IS. Le dimensioni e il valore di Cx risultano: sospensioni attive che abbassano la vettura di 20 mm a velocità maggiori di 110 km/h spoiler estesi davanti alle ruote anteriori riparo continuo sottomotore esteso fino al bordo di uscita del cambio per ridurre le turbolenze rivestimento totale del sottopianale, serbatoio carburante e vasca per la ruota di scorta compresi bordo di uscita del riparo ruota di scorta indirizzato in alto per migliorare la deportanza posteriore. Lunghezza = 4575 mm Altezza = 1425 mm Larghezza = 1800 mm Cx = 0,27 Cx*S = 0,58 L ottimo valore di Cx è dovuto a: disegno dei parafanghi anteriori e posteriori, ad andamento squadrato in pianta, in modo da non staccare il flusso Il tutto porta a una resistenza aerodinamica molto buona nonostante la elevata sezione frontale, pari a 2,4 metri quadrati: Cx*S = 0,26*2,4 = 0,62 Valore simile a quello di una sportiva compatta; grazie al disegno del fondo, Foto 12. Lexus IS: fiancata posteriore con bordi di uscita non rastremati. pagina 3 di 22

volumi più bassa a oggi presentata, con un altezza pari a 1370 mm. parabrezza molto inclinato Foto 15. Mazda Sassou: altezza di 1370 mm. Nelle sportive, la nuova Porsche Cayman S, presenta un ottimo Cx (0,29), favorito dall abbassamento di 10 mm della vettura in velocità mediante il sistema attivo di controllo delle sospensioni Pasm. Foto 13. Lexus IS: frontale squadrato. tetto piano riparo completo fondoscocca. Ottimo risultato globale di aerodinamica per un altra vettura del Gruppo giapponese, la nuova Yaris, meno prestazionale come Cx (ma ottimo per una vettura così corta), e vincente per le dimensioni ridotte. Foto 16. Porsche Cayman S: Cx*S = 0,59. Buona la deportanza posteriore grazie a un nuovo spoiler a fessura che fuoriesce di circa 80 millimetri alle velocità superiori a 120 km/h, efficace anche perché lo sbalzo posteriore aumentato rispetto alla Boxster incrementa il braccio di leva della forza verticale originata dall alettone. Foto 14. Toyota Yaris. Cx = 0,30 Sezione frontale = 1,9 metri quadri Cx*S = 0,30*1,9 = 0,57 Ancora all insegna della ricerca aerodinamica, la Mazda Sassou, la 2 pagina 4 di 22

Foto 17. Porsche Cayman S: spoiler posteriore. L Audi, da sempre attenta all aerodinamica, raggiunge il miglior risultato con la A4 benzina 2.0 FSI, Cx di 0,28 e una sezione frontale di 2,14 metri quadri per un totale di: Cx * S = 0,28*2,14 = 0,6 Foto 18. Audi A4. pagina 5 di 22

PESO Altra caratteristica fondamentale per la riduzione di consumi ed emissioni è il peso della vettura, soprattutto nelle condizioni di funzionamento tipiche del traffico cittadino. La riduzione del peso è contrastata dalle esigenze di sicurezza passiva e soprattutto da quelle di contenimento dei costi industriali; ma lo sviluppo futuro delle regolamentazioni su consumi ed emissioni obbligherà tutti i progettisti a riconsiderare questo fattore, assolutamente prioritario. Al momento, il problema del peso è affrontato soprattutto dalle grandi berline o dalle supercar che, in virtù del prezzo sostenibile, riescono a sopportare i costi di esuberanti motori d alluminio e quello di materiali pregiati leggeri. A Francoforte, poche le novità su questo argomento; ancora Porsche, con la sua nuova Cayman S, una delle vetture più leggere della categoria, grazie a una architettura sintetica, 1340 kg, pari a poco più di 300 kg al metro di lunghezza. Foto 2.0 Jaguar XK: scocca d alluminio. L Aston Martin V8 Vantage, sempre con scocca d alluminio, pesa 1570 kg, ovvero 350 kg al metro nonostante un motore V8 di 4.2 litri di cilindrata. Foto 21. Aston Martin Vantage: scocca, motore e sospensioni d alluminio. La sempre attuale Audi A8, leader nelle realizzazioni d alluminio, nella versione con motore V8 diesel di 4.2 litri, pesa 1830 kg, pari a 360 kg al metro. Foto 19. Porsche Cayman S: architettura meccanica. All avanguardia le vetture con scocca d alluminio, come la nuova Jaguar XK, 1595 kg, pari a 330 kg per ogni metro di lunghezza. Un ultima vettura d alluminio, della serie delle vetture speciali, quasi artigianali, è la Wiesmann GT, peso 1240 kg, pari a 293 kg per metro di lunghezza e motore V8 BMW di 4.8 litri di cilindrata. pagina 6 di 22

Foto 22. Wiesmann GT: peso vettura, 1240 kg e motore BMW da 367 CV. Foto 24. Toyota Yaris: 1.3 VV-T, peso = 1050 kg; lunghezza = 3750 mm. Seguita dalla nuova Punto, 1205 kg, pari a 299 kg/m e 4030 mm di lunghezza e dalla nuova Clio, 1210 kg, pari a 303 kg/m e 3990 mm di lunghezza. Decisamente interessante la city car Toyota Endo, con dimensioni e peso ridottissimi, ma abitabilità per 4 persone. Foto 23. Wiesmann GT: scocca d alluminio. Per completare il panorama sulle supercar, la superleggera Ferrari F430 Challenge, sempre con scocca d alluminio con soli 1225 kg. I materiali speciali utilizzati per contenere il peso sono impiegati quasi sempre su vetture di alta gamma, come Mercedes o Porsche, mentre le altre vetture sono ancora convenzionali; la riduzione pesi, quindi, può essere ottenuta soprattutto con l ottimizzazione delle dimensioni, talvolta con soluzioni architetturali e strutturali innovative. Per quanto riguarda le novità presentate nel segmento B, la più leggera risulta la nuova Yaris, appunto la più corta, 3750 mm, con 1050 kg pari a 280 kg al metro di lunghezza. pagina 7 di 22 Foto 25. Toyota Endo: 4 posti in 3 m di lunghezza.

SICUREZZA PASSIVA Gli interventi per la sicurezza passiva sono oramai diffusi e le novità riguardano i sistemi per la conformità a norme non ancora in vigore, ma solo annunciate; urto pedone, urto posteriore a velocità elevata e urto vettura contro vettura, la cosiddetta compatibilità, anziché contro barriera. Solo le vetture di nuova progettazione possono aspirare alla conformità a queste nuove esigenze, in quanto è in gioco la struttura stessa del veicolo. In questo nuovo campo, notevole il risultato dell ultima Punto, sia per l urto pedone, dove ottiene le 3 stelle grazie all efficace sbalzo anteriore, sia in ottica nuovo urto posteriore per la potenzialità dell autotelaio. La Jaguar XK in prima mondiale presenta il cofano attivo, ovvero all impatto con il pedone tutto il cofano motore si alza in 3 centesimi di secondo, in modo da eliminare le zone di impatto duro. Foto 28. Jaguar XK: cofano attivo per urto pedone. La Mercedes classe S presenta il più completo sistema di sicurezza passiva formato, oltre che dalle consuete dotazioni, da un insieme, il Pre-Safe, che percepisce le situazioni di pericolo e attua l ottimizzazione di tutti i dispositivi a bordo: pretensionamento delle cinture di sicurezza, preposizionamento poggiatesta, assetto sedili, chiusura vetri, pre-boost del servofreno attivo. Foto 26. Fiat Punto: sbalzo anteriore per la salvaguardia del pedone. Anche la Seat Leon riesce a superare le norme per urto pedone grazie a innovative cerniere cedevoli del cofano motore e dei parafanghi anteriori. Foto 29. Mercedes classe S: il sistema Pre-Safe. Foto 27. Seat Leon: cerniere cofano cedevoli per impatto pedone. Non solo, ma anche il Post-Safe per migliorare le condizioni dopo l impatto: apertura dei finestrini per migliorare l aerazione compromessa dagli airbag, indicazione esatta di dove tagliare i montanti per evitare lo scoppio dei windowbag. pagina 8 di 22

La nuova Yaris si presenta già aggiornata per urto pedone e compatibilità. Foto 30. Toyota Yaris: urto vettura contro vettura. In conclusione le future richieste riguardo alla sicurezza passiva influenzeranno notevolmente lo stile; un caso per tutti, il frontale delle vetture, che diventerà più alto e massiccio, come quello della nuova Audi Q7. Foto 31. Audi Q7. pagina 9 di 22

SICUREZZA ATTIVA E PIACERE DI GUIDA del posteriore, assicura una pronta imbardata dopo input volante oltre che in assoluto la stabilità della vettura. Sempre nel tema della sicurezza, ma già più aderente alle aspirazioni dei guidatori italiani, la sicurezza attiva si riconferma una caratteristica importante e sviluppata a fondo dai costruttori; per sicurezza attiva si intende la tenuta di strada, la maneggevolezza, la frenata. Negli anni passati forse si è data eccessiva importanza all azione del controllo elettronico; a Francoforte si assiste a una rivitalizzazione delle caratteristiche meccaniche dei telai, pur in presenza di poche novità, e a una elettronica ora meno intrusiva. Competitività, quindi, per le Case che hanno una immagine sportiva, in grado di mettere in evidenza l eccellente comportamento dinamico dei veicoli. Tra le poche novità di telai, eccelle quello della nuova Alfa 159, con sospensioni tutte nuove. Quadrilatero alto per l anteriore con un notevole recupero di camber per minimizzare il sottosterzo, e lo sterzo più diretto tra tutte le concorrenti, rapporto tra angolo volante e ruota pari a 13. In sintesi, il minor sottosterzo tra tutte le vetture a trazione anteriore. Foto 33. Alfa Romeo 159: sospensione posteriore. Contraddistinte ambedue da notevole flessibilità longitudinale, ed escursioni totali, per un ottimale confort di marcia. Nuovo il telaio della Punto, con sospensioni ottimizzate per stabilità; innovativo il ponte torcente per la traversa a struttura differenziata, e per l orientamento del centro di taglio, finalizzati all annullamento dell apertura in divergenza delle ruote posteriori in curva, tipica dei ponti torcenti. BMW continua a essere l unica ad avere una sospensione anteriore con McPherson con snodo inferiore virtuale, in modo da avvicinare l asse di sterzo al centro ruota, e permettere angoli ottimali di king-pin senza invadere il vano motore. Foto 32. Alfa Romeo 159: sospensioni anteriori. Multilink per la posteriore, con incremento del passo in scuotimento e doppia legge di recupero convergenza sotto azione della forza laterale; l aumento di convergenza incrementa la deriva e quindi le forze laterali, anticipa l appoggio Foto 34. BMW serie 3: McPherson con attacco delle leve inferiori virtuale. pagina 10 di 22

La Seat Leon rincorre sicurezza attiva e piacere di guida con uno sterzo elettrico innovativo. Il motore elettrico è montato sulla cremagliera, per ridurre le isteresi e le inerzie; soprattutto poi, il software suggerisce al pilota le manovre corrette da effettuare in caso di sbandate. La Lexus IS presenta sospensioni anteriori a quadrilatero alto e posteriori multilink, con controlli elettronici totali. La novità è l integrazione tra controllo di sbandata, frenata e servosterzo elettrico: quando la centralina VDIM interpreta condizioni che possono portare all instabilità, oltre a mettere in preallarme il sistema frenante, l Ecu del motore dialoga con l attuatore del servosterzo elettrico, che regola e ottimizza la coppia sterzante, e l attuatore del rapporto variabile dello sterzo, che esercita il controllo dell angolo di sterzata. Foto 35. Seat Leon: scatola sterzo con motore su cremagliera. Per il resto, l autotelaio è convenzionale all anteriore, con il solito McPherson, ma più innovativo al retrotreno, con il multilink a 3,5 bracci e barra di torsione cava. Foto 36. Seat Leon: sospensione posteriore a 3,5 bracci. Foto 37. Lexus IS: controllo integrato freni-motore-sterzo in caso di sottosterzo. Foto 38. Lexus IS: controllo integrato freni-motore sterzo in caso di sbandata in sovrasterzo. pagina 11 di 22

La nuova Mercedes classe S presenta ben due sistemi di sospensioni: l Airmatic con controllo dello smorzamento degli ammortizzatori; ovviamente su quadrilatero alto anteriore, con scatola sterzo montata davanti all asse ruote, sterzo a rapporto variabile da 50 mm a 60 mm/giro e multilink a 5 bracci posteriore, con uso estremo di alluminio. Foto 41. Mercedes S: radar per valutazione distanze di sicurezza. E prepara il boost del servofreno, Bas Plus, in modo da frenare in maniera assistita quando la distanza di sicurezza sia al limite. Foto 39. Mercedes S: sospensioni Airmatic. E l Abc, una sospensione attiva con molle ad aria e pompa per mantenere il circuito olio degli ammortizzatori in pressione a 200 bar. Foto 42. Mercedes S: schema funzionamento sistema Brake Assist Plus. Sistemi simili presentano anche Toyota/Lexus e Honda, pur se con semplificazioni sui sensori di rilevamento distanze di sicurezza. Foto 40. Mercedes S: sospensioni attive Abc. Ancora, per garantire una sicurezza attiva preventiva, la nuova Mercedes S è dotata di un innovativo sistema di misura delle distanze di sicurezza, anteriori e posteriori, mediante l uso di 7 radar. Sempre per ottimizzare la tenuta di strada, l inserimento in curva e quindi il piacere di guida, la nuova Aston Martin V8 Vantage presenta sospensioni anteriori a quadrilatero basso. pagina 12 di 22

Artigianali e pregevoli le sospensioni della Wiesmann; l anteriore a quadrilatero basso, angoli caster e king-pin ottimali; sterzo davanti all asse ruote e leva inferiore infulcrata al telaio in corrispondenza dell asse ruota, con boccola elastica posteriore di notevoli dimensioni; quindi, ottimo inserimento in curva e buon ride confort. Foto 45. Wiesmann GT: sospensioni anteriori. Foto 43. Aston Martin Vantage: sospensione anteriore a quadrilatero basso. Altro elemento per il confort, l angolo prolift della sospensione anteriore. E posteriori a triangoli sovrapposti. Foto 46. Wiesmann GT: prolift sospensione anteriore. Sospensioni posteriori a 5 link, con notevole recupero camber; in scuotimento aumento del passo e aumento del braccio a terra longitudinale, in modo da favorire un incremento di convergenza in appoggio. Foto 44. Aston Martin Vantage: sospensione posteriore a triangoli sovrapposti e leva finto sterzo. pagina 13 di 22

Motore longitudinale posizionato dietro all asse delle ruote anteriori per migliorare la ripartizione dei pesi. Foto 47. Wiesmann GT: sospensione posteriore a 5 link. Foto 50. Mazda MX-5: equilibrio pesi e posizione del guidatore nel baricentro. Sospensione posteriore multilink per un sovrasterzo graduale e progressivo, facile da controllare. Foto 48. Wiesmann GT: sospensione posteriore braccio recupero convergenza. La nuova Mazda MX-5 presenta soluzioni interessanti, sia per la sicurezza attiva sia per il piacere di guida, come la sospensione anteriore a quadrilatero basso con notevole recupero di camber, grazie alle leve inferiori lunghe, sterzo davanti all asse ruote. Foto 49. Mazda MX-5: sospensione anteriore a quadrilatero basso. Foto 51. Mazda MX-5: sospensione multilink posteriore. La trazione integrale è un ulteriore tecnologia che incrementa la sicurezza attiva, nella versione stradale e prestazionale. L aderenza longitudinale dei pneumatici non viene tutta sfruttata grazie alla ripartizione della motricità sulle quattro ruote; quella residua rimane a disposizione per l aderenza trasversale. Si raggiungono così traiettorie in curva più competitive, accelerazioni laterali maggiori, minor rischio di sbandate, maggior stabilità. Appunto, il massimo di sicurezza attiva e piacere di guida. pagina 14 di 22

All avanguardia la Honda Legend, che unisce la trazione integrale permanente a tre differenziali, con il differenziale attivo posteriore; così riesce a scaricare maggior coppia sulla ruota esterna alla curva, per ottenere traiettorie ancora più chiuse. Il massimo per la riduzione del sottosterzo. Foto 52. Honda Legend 4x4: differenziale posteriore attivo. La sospensione anteriore a quadrilatero alto assicura l inserimento immediato in curva. Foto 54. Honda Legend 4X4: montante anteriore con parte inferiore d acciaio. La sospensione posteriore è un 4,5 link con angoli antisquot e antirise ottimizzati per controllare i movimenti verticali del corpo vettura posteriore in accelerata e frenata. Foto 53. Honda Legend 4X4: sospensione anteriore a quadrilatero alto con montante d alluminio. Interessante la soluzione adottata per il montante d alluminio, con la parte inferiore d acciaio, dove è infulcrato il braccio. Foto 55. Honda Legend 4X4: sospensione posteriore 4,5 link. Altra vettura superprestazionale che affida la propria sicurezza attiva alla trazione 4x4 permanente: la nuova Audi RS4. Monta tre differenziali con Torsen centrale, e prevalenza su trazione posteriore, una novità per Audi. pagina 15 di 22

Foto 56. Audi RS4: trazione integrale permanente a tre differenziali, Torsen centrale, ripartizione 60% posteriore. La sospensione anteriore è a quadrilatero alto, con centri virtuali dell asse sterzante; questa soluzione avvicina l asse sterzante alla ruota, minimizza il braccio trasversale a centro ruota e annulla così le ripercussioni sullo sterzo. Gli attacchi per i braccetti dello sterzo sono in alto, dato che la scatola dello sterzo è montata in alto, sopra al cambio. Foto 58. Audi RS4: sospensione e motore, angoli antilift ridotti. La sospensione posteriore è un multilink con antirise ottimizzato, montata su telaietto d alluminio completamente isolato dal pianale vettura; massima riduzione della trasmissione delle vibrazioni. Il differenziale posteriore, a sua volta, è sospeso con boccole di diametro generoso, sempre per evitare la trasmissione di fibrosità. Foto 59. Audi RS4: sospensione multilink posteriore e differenziale posteriore. Foto 57. Audi RS4: sospensione anteriore a quadrilatero alto a centri virtuali e scatola dello sterzo alta. Per controllare i movimenti di rollio e di beccheggio del corpo vettura, la RS4 ricorre a un bilanciamento per via idraulica degli ammortizzatori diametralmente opposti; in tal modo ha potuto ridurre l angolo di antilift della sospensione anteriore destinato a controllare il beccheggio in accelerata, a tutto vantaggio del Ride Confort. I freni sono una componente importante della sicurezza attiva e del piacere di guida: l Audi RS4 non ammette compromessi e utilizza pinze integrali con ben otto pistoncini, un record per una vettura di serie. pagina 16 di 22

Foto 60. Audi RS4: pinze freno anteriori integrali d alluminio, a otto pistoncini. La Porsche Carrera 4 Cabriolet aumenta la sicurezza attiva con la trazione 4x4, basata sul giunto Visco, montato a ridosso del differenziale anteriore. La ripartizione della trazione è preminente al retrotreno; solo il 5% della coppia è trasmesso dall anteriore, sino a un massimo del 40% in caso di slittamento delle ruote posteriori. Il tutto è sottolineato dalle maggiori dimensioni dei pneumatici e dei parafanghi posteriori. Foto 62. Porsche Carrera 4: montante sospensione anteriore McPherson, collegamento con braccetto sterzo. L angolo di king-pin è elevato, proprio per migliorare il recupero di camber, necessario per controllare il sottosterzo. Foto 63. Porsche Carrera 4: sospensione anteriore McPherson con notevole angolo di king-pin. La sospensione posteriore è multilink a 5 bracci, con braccio trasversale a centro ruota esterno alla mezzeria del pneumatico, per contrastare il naturale sottosterzo in accelerazione dovuto al trasferimento di carico. Foto 61. Porsche Carrera 4: giunto centrale a lamelle Visco e differenziale anteriore. La sospensione anteriore è tipo McPherson, abbondantemente rivista e ottimizzata dalla Casa per garantire un sufficiente recupero di camber in curva; lo sterzo è montato davanti all asse ruote e i braccetti sono collegati al montante alla quota dell asse ruota, per migliorare l angolo di Ackermann. Foto 64. Porsche Carrera 4: sospensione posteriore a 5 link. pagina 17 di 22

controllo permettono di adeguare la ripartizione della trazione tra anteriore e posteriore, tra lato destro e lato sinistro, in funzione delle caratteristiche del fondo stradale e della velocità della vettura. Molto particolari le inclinazioni longitudinali degli assi di lavoro dei braccetti della sospensione posteriore, dovute alla particolare architettura con motore a sbalzo posteriore; il risultato. secondo gli appassionati Porsche, è entusiasmante proprio in termini di piacere di guida. Foto 67. Passat 4Motion: trazione integrale con giunto Haldex, a monte del differenziale posteriore. Foto 65. Porsche Carrera 4: sospensione posteriore, cambio, differenziale posteriore e motore. La sospensione anteriore è una classica McPherson, con guida naturalmente dietro l asse ruote. Le sospensioni sono d alluminio come i telaietti cui sono ancorate; il sistema Pasm permette di modificare assetto e taratura, a scelta del guidatore, tra Confort e Sport. Foto 68. Passat 4Motion: sospensione anteriore McPherson, differenziale anteriore e motore. Foto 66. Porsche Carrera 4: sospensione posteriore e telaietto d alluminio di sostegno. La nuova Volkswagen Passat 4Motion, motore V6 e 250 CV, migliora sicurezza attiva e piacere di guida con la trazione integrale a controllo elettronico mediante giunto Haldex, montato a ridosso del differenziale posteriore; le potenzialità di La sospensione posteriore è la multilink Volkswagen a 3,5 bracci, montata su telaietto ausiliario che sostiene anche il giunto centrale Haldex e il differenziale posteriore. Il tutto abbondantemente isolato dalla scocca mediante boccole di gomma di generose dimensioni, per evitare la trasmissione di rumorosità e vibrazioni. I bracci longitudinali della sospensione posteriore sono infulcrati alla scocca a quota più alta del centro ruota, per assicurare un buon confort nel passaggio ostacolo, proprio grazie pagina 18 di 22

all arretramento della ruota, ovvero all aumento del passo. Foto 69. Passat 4Motion: giunto Haldex, differenziale posteriore e sospensione posteriore 3,5 link. Sempre per ottimizzare l isolamento da rumorosità e vibrazioni, il differenziale posteriore è sospeso al telaietto con boccole surdimensionate e posizionate a distanza sufficiente per assicurare la riduzione delle forze in gioco. Foto 71. Passat 4Motion: modulabilità trazione. Foto 70. Passat 4Motion: bracci trasversali e molle della sospensione posteriore; sospensione differenziale posteriore. Alcuni esempi delle molteplici possibilità di regolazione della trazione 4Motion, in funzione delle condizioni stradali; il tutto per favorire la sicurezza attiva specialmente in condizioni critiche di aderenza, terra, neve, fango, e per aumentare anche il piacere di guida, riducendo il sottosterzo tipico di una trazione anteriore con sospensione anteriore McPherson. Il controllo elettronico, sin troppo eccessivo, rischia di ridurre il feeling di guida. pagina 19 di 22 Foto 72. Passat 4Motion: modulabilità trazione.

Foto 73. Passat 4Motion: modulabilità trazione. pagina 20 di 22

IMMAGINE SPORTIVA Oltre alle esigenze tecniche, l auto deve anche soddisfare le aspirazioni emozionali dei futuri guidatori. Si trova così a rincorrere una immagine sportiva; obiettivo raggiungibile per le Case che già la possiedono, molto più difficile per chi deve costruirsela. Ecco alcuni esempi. Molto facile per BMW, la cui nuova Z4 Coupé sembra fatta apposta per evocare sogni sportivi già solo a guardarla. ripresentata a Francoforte, con motore V12 di 6.0 litri con 500 CV, 620 Nm, enormi pneumatici posteriori 345/35 R18, e leggera, 1400 kg grazie a materiali speciali. Foto 76. 907 a 12 cilindri: la bandiera sportiva di Peugeot. A riconferma di un immagine sportiva indelebile, l Alfa presenta la Brera, sogno sportivo acclamato in tutto il mondo; una delle più belle Alfa sportive mai disegnate. Foto 74. BMW Z4 Coupé: un icona dello stile sportivo. Facile anche per Porsche, grazie all impegno continuo nel mondo delle gare e alle prestazioni oramai di riferimento delle sue vetture; l ultima presentata a Francoforte, la Cayman, è degna erede di uno stile ormai classico, sempre consistente, mai esotico. Foto 77. Alfa Romeo Brera: sportiva, elegante, innovativa. Renault continua con determinazione la costruzione della propria immagine sportiva e sulla scia dell impegno eccellente in Formula 1 arriva anche alle versioni sportive della più diffusa vettura, la Clio. Foto 75. Porsche Cayman S: stile sportivo classico. Più difficile per Peugeot, data la caratteristica di costruttore generalista, nonostante le innumerevoli vittorie nei rally; poderosa questa Coupé pagina 21 di 22

Fiat rinforza la presenza nel mondo rally sino alla Super 2000 con la nuova Punto; già pronta la versione da gara, motore di 2.0 litri da 280 CV e trazione integrale. Foto 78. Renault Clio Sport. Dopo la Clio Sport, altra efficace realizzazione di Renault: la Mégane Sport da pista, dotata anche di un motore dalla potenza specifica supercompetitiva. Foto 81. Fiat Punto Rally Super 2000. Seat ha varato da diverso tempo un programma che sviluppi la propria immagine sportiva, e in questo senso partecipa alle gare Wtcc con la Leon 2000 aspirata. Foto 79. Renault Mégane Sport Trophy. La Citroën è impegnata nei rally con ottimi risultati, da prima della classe, ed esalta con efficacia i giovani con la categoria Junior Rally dove gareggia con la C2 Super 1600, equipaggiata con motore da 225 CV a 9000 giri, con peso totale di soli 1000 kg. Foto 82. Seat Leon 2000 Wtcc. In conclusione, tutti sono impegnati in questa rincorsa, in cui lo stile è un requisito necessario; sbagliare stile può essere pericoloso anche per chi sia già affermato. In ogni caso, non è più sufficiente: oggi, le prestazioni e il comportamento dinamico sono essenziali. Il bello della tecnica automobilistica è che la strada percorsa per migliorare le prestazioni, quando è corretta, è anche quella che porta alla riduzione dei consumi e delle emissioni e al miglioramento della sicurezza. Foto 80. C2 Super 1600. pagina 22 di 22