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ALLA PERSONA (articolo 26 comma 3 D.Lgs. 81/08) OGGETTO APPALTO: SERVIZIO DI ANIMAZIONE NON È PERMESSO CONSEGNARE A TERZI, RIPRODURRE, COPIARE E/O UTILIZZARE TUTTO O IN PARTE QUESTO DOCUMENTO SENZA IL CONSENSO SCRITTO DEGLI AUTORI E DEL PROPRIETARIO (Legge 22.04.1941, n 633 - Art. 2575 e segg. C.C.)

ALLA PERSONA (Ai sensi dell art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/08) INDICE: 1 PREMESSA... 1 2 SOGGETTI COINVOLTI NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE... 3 2.1 ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA DELL AZIENDA COMMITTENTE... 3 2.2 IDENTIFICAZIONE DELL AZIENDA APPALTATRICE... 4 3 ATTIVITÀ AFFIDATA IN APPALTO... 4 3.1 LAVORAZIONI SVOLTE ALL INTERNO AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI... 4 3.2 ORARI E LUOGHI INTERESSATI DALLE LAVORAZIONI AFFIDATE IN APPALTO... 4 4 SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE... 5 5 RISCHI ESISTENTI NELL AMBIENTE DI LAVORO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 6 6 RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL IMPRESA APPALTATRICE E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE... 7 7 INTERFERENZE TRA I LAVORATORI DELLA COMMITTENZA E DELLA DITTA APPALTATRICE... 7 8 STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA... 7 9 ALLEGATI... 7 STATO DEL DOCUMENTO REV. DATA PAR. PAG. MOTIVO 00 - - Emissione documento Firma per approvazione del Datore di Lavoro COPIA EMESSA IN FORMA controllata non controllata

Pag. 1 di 8 1 PREMESSA Il presente Documento di Valutazione del Rischio è redatto in ottemperanza all art. 26 comma 3 (Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 per promuovere la cooperazione ed il coordinamento, al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze nelle lavorazioni, e cioè: per cooperare all attuazione delle misure di protezione e prevenzione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto; per coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori; per informarsi reciprocamente in merito a tali misure; L articolo 26 del D.Lgs. 81/08 cita che il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell ambito dell intero ciclo produttivo dell azienda medesima: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all articolo 6, comma 8, lettera g), l idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell autocertificazione dell impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 2. Nell ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell esecuzione dell opera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non e possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. 4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l imprenditore committente risponde in solido con l appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall appaltatore o dal

Pag. 2 di 8 subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. 5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro e determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro e determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dall articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto. 8. Nell ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro.

Pag. 3 di 8 2 SOGGETTI COINVOLTI NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI 2.1 Organigramma per la sicurezza dell azienda committente Denominazione sociale: Indirizzo: Via Piave, 108 Cap e Comune: Provincia: Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Beato de Tschiderer 38100 Trento Trento Telefono: 0461 23.34.11 Fax: 0461 27.34.58 E-mail: info@iaps.it Datore di Lavoro Direttore Preposto I Livello Dott. Dino Leonesi Dott.ssa Cristina Ioratti Dott. Paolo Moresco Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Indirizzo: Ing. Piero Mattioli c/o Q.S.A. Servizi S.r.l. Via G. Marconi, 37 38037 Predazzo (Tn) Telefono: 0462 50.00.49 Fax: 0462 50.71.61 Medico del Lavoro Dott. Michele Tommasini (APSS N.O.M.C.) Indirizzo: Via Malta, 6-38100 Trento (Tn) Telefono: 0461 90.43.21

Pag. 4 di 8 2.2 Identificazione dell azienda appaltatrice Denominazione sociale: Indirizzo: Cap e Comune: Provincia: 3 ATTIVITÀ AFFIDATA IN APPALTO 3.1 Lavorazioni svolte all interno Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Beato de Tschiderer da parte della ditta. La ditta svolge il servizio di animazione in favore degli ospiti dell Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Beato de Tschiderer. Il servizio si attua mediante la realizzazione di uno specifico progetto di animazione teso ad attuare i principi contenuti nel documento Animazione Sociale, le cui attività devono essere esplicitate in relazioni programmatiche annuali e valutate in relazioni consuntive che potranno essere discusse in apposite riunioni concordate tra Azienda ed impresa aggiudicataria. La ditta deve realizzare il servizio con organizzazione autonoma sia di mezzi che di persone, impiegando personale soltanto da essa dipendente, con espresso divieto del subappalto a pena di risoluzione del contratto, e provvedere inoltre a proprie spese alla fornitura di tutto il materiale di consumo necessario alle attività ordinarie. 3.2 Orari e luoghi interessati dalle lavorazioni affidate in appalto La ditta deve assicurare un monte ore medie settimanali di servizio in orario diurno feriale e prefestivo mattino e pomeriggio, dal lunedì al sabato, con esclusione di prestazione di lavoro compreso fra le ore 20.00 e le ore 8.00. Il servizio di animazione potrà essere richiesto occasionalmente anche nei giorni festivi in caso di particolari ricorrenze (Natale, Pasqua, feste specifiche). L orario settimanale di servizio, preventivamente concordato con la committenza, deve essere articolato necessariamente su sei giorni a settimana in fasce orarie che consentano un idoneo ed efficacie servizio in favore degli ospiti dell Azienda (principalmente dal lunedì al sabato fra le ore 8.30 e le 12.00 al mattino e le ore 14.30 e le 17.30 al pomeriggio). Si precisa che eventuali variazioni rispetto all orario dovranno essere preventivamente concordate con la Direzione dell APSP.

Pag. 5 di 8 4 SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE 4.1 Aree d esecuzione dei lavori La ditta opererà nei locali di soggiorno ai vari piani dell APSP, in parte nelle stanze di degenza e a volte all aperto. 4.2 Linee elettriche aree e sottoservizi (energia elettrica, gas, acqua, ecc.) in esercizio nelle aree di lavoro 4.3 Attività produttiva in atto nelle aree interessate dai lavori 4.4 Impianti in esercizio nelle aree interessate dai lavori 4.5 Attrezzature, macchinari ed impianti del committente messe a disposizione della ditta appaltatrice 4.6 Aree destinate al deposito dei materiali dell impresa appaltatrice 4.7 Personale del committente incaricato di collaborare con l impresa appaltatrice L edificio è servito da un impianto elettrico e di messa a terra; è inoltre presente un impianto di illuminazione di sicurezza. A servizio dell edificio è installato un gruppo elettrogeno installato in un locale del piano interrato della parte esistente della potenzialità di 180 KVA alimentato a gasolio che entra in funzione nel caso di mancata erogazione dell energia elettrica da parte dell ente gestore. L alimentazione del gas metano avviene tramite allacciamento alla rete comunale. Anche l alimentazione dell acqua avviene tramite allacciamento alla rete cittadina. Le attività della ditta sono svolte nella quasi totalità dei locali dell Azienda Pubblica Servizi alla Persona Beato de Tschiderer, in particolare le zone dei soggiorni. Possono essere esclusi il piano interrato, ad eccezione della palestra, il piano terra dell edificio principale dove sono presenti gli uffici e gli ambulatori e il piano terra dell ampliamento provvisorio a est dove sono presenti la cucina e la lavanderia. Al piano terra della palazzina ristrutturata è comunque presente la sala da pranzo e la cappella. Tutti gli impianti citati al punto 4.2 sono in esercizio nelle aree interessate dalle attività di ristorazione. Nessuna. L Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Beato de Tschiderer mette a disposizione della ditta il laboratorio per la preparazione delle attività posto al piano interrato dell edificio principale. La persona di riferimento è il Direttore dell Azienda Pubblica servizi alla persona Beato de Tschiderer e i Coordinatori dell APSP. L impresa collabora con l APSP, attraverso la Direzione e le altre figure professionali, per il raggiungimento degli obiettivi del progetto di

Pag. 6 di 8 4.8 Ubicazione dei sistemi di allarme e di comunicazione nelle aree interessate dai lavori 4.9 Ubicazione dei locali adibiti al primo soccorso 4.10 Elenco della documentazione, fornita alla ditta appaltatrice (procedure di sicurezza da adottare, piano delle emergenze, ecc.) animazione. Il personale dell impresa partecipa alle riunioni di équipe ed organizzative richieste dalla Direzione per migliorare il servizio nei confronti degli ospiti. Si vedano le tavole del Piano di Emergenza e la procedura per l emergenza allegate al presente documento. Si vedano le tavole del Piano di Emergenza e la procedura per l emergenza allegate al presente documento. Istruzioni operative per la gestione delle emergenze presso l Azienda Pubblica servizi alla persona Beato de Tschiderer a Trento e le tavole del Piano di Emergenza. 5 RISCHI ESISTENTI NELL AMBIENTE DI LAVORO E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE TIPO DI RISCHIO BIOLOGICO INCENDIO ELETTRICO MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Tale rischio è dovuto all eventuale contatto con liquidi biologici o materiali infetti. Il rischio biologico può provenire dalla presenza o dal contatto con gli ospiti dell Azienda Pubblica Servizi alla Persona San Giovanni che può avvenire nelle sale dove viene svolta l attività di animazione e saltuariamente nelle stanze degli ospiti. A tal proposito si specifica che gli ospiti che partecipano alle animazioni non sono affetti da malattie contagiose. Si ritiene che pertanto che il rischio da esposizione ad agenti biologici sia molto improbabile. Le misure di prevenzione e protezione dall esposizione ad agenti biologici si limiteranno all utilizzo di guanti monouso in vinile che riducono sufficientemente tale rischio. Il rischio di incendio è legato alla struttura stessa ed è presente indipendentemente dalle attività che vengono svolte all interno. La trattazione completa dell argomento è inserita all interno del Documento di Valutazione del Rischio Incendio. Nell edificio dell Azienda Pubblica Servizi alla Persona Beato de Tschiderer è severamente vietato fumare. Il Documento di Valutazione del Rischio Incendio sarà messo a disposizione dei responsabili della ditta. Eventuali anomalie che potrebbero aumentare l insorgenza di un incendio devono essere tempestivamente comunicate al Direttore dell Azienda Pubblica Servizi alla Persona Beato de Tschiderer. Anche il rischio elettrico, come quello incendio, è intrinseco alla

Pag. 7 di 8 struttura. Eventuali anomalie all impianto elettrico che potrebbero aumentare l insorgenza di un incendio devono essere tempestivamente comunicate al Direttore dell Azienda Pubblica Servizi alla Persona Beato de Tschiderer. 6 RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL IMPRESA APPALTATRICE E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE TIPO DI RISCHIO INVESTIMENTO MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Tale rischio di investimento è dovuto alla presenza dei mezzi utilizzati dalla ditta per accedere al complesso. L accesso avviene da sud da Via Cesare Abba. Durante l accesso e l uscita al piazzale dell Azienda Pubblica Servizi alla Persona Beato de Tschiderer la ditta dovrà procedere a passo d uomo per evitare l investimento del personale. 7 INTERFERENZE TRA I LAVORATORI DELLA COMMITTENZA E DELLA DITTA APPALTATRICE RISCHIO INTERFERENTI Le interferenze dovute alla presenza simultanea di operatori della committenza e dell impresa appaltatrice non sono tali da produrre dei rischi interferenti particolari vista la tipologia dell attività affidata in appalto. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE L organizzazione delle attività di animazione, gli orari e i luoghi dovranno essere concordati con i Coordinatori dell APSP e il Direttore in modo da non creare delle situazioni di intralcio con le altre attività dell azienda. 8 STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA Per la riduzione dei rischi interferenti si prevede l adozione delle seguenti misure di prevenzione e protezione: Riunioni di coordinamento tra la ditta e il personale della committenza; La stima dei costi ammonta ad annui 100,00. 9 ALLEGATI Allegato 1: Istruzioni operative per la gestione delle emergenze presso l Azienda Pubblica Servizi alla Persona Beato de Tschiderer a Trento

Pag. 8 di 8 Allegato 2: Tavole 01-1 Planimetria Piano di Emergenza Tavola 01-2: Pianta piano interrato Piano di Emergenza Tavola 01-3: Pianta piano terra Piano di Emergenza Tavola 01-4: Pianta primo piano Piano di Emergenza Tavola 01-5: Pianta secondo piano Piano di Emergenza Tavola 01-6: Pianta terzo piano Piano di Emergenza Tavola 02-0: Pianta piano terra Piano di Emergenza ampliamento provvisorio est Tavola 02-1: Pianta primo piano Piano di Emergenza ampliamento provvisorio est