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POLITICA DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA EMISSIONE E NEGOZIAZIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO DI ROMAGNA S.P.A. versione 3 del 19 dicembre 2014 Approvazione: Consiglio di Amministrazione Data di prima approvazione: 28/02/2013 Data di Aggiornamento: 19/12/2014

Indice 1 Premessa... 3 2 Politica di valutazione e pricing... 3 2.1 Metodologia di pricing... 3 2.1.1 Approcci metodologici... 3 2.1.2 Merito di credito dell emittente e curva di riferimento... 4 3 Criteri e metriche... 4 3.1 Definizioni... 4 3.2 Premio di emissione... 5 3.3 Spread commerciale... 5 3.4 Determinazione del mark up... 5 3.4.1 Limiti massimi impegno al riacquisto per singolo P.O.... 7 3.5 Algoritmo di determinazione del fair value in sede di emissione.... 7 4 Controlli interni... 8 5 Regole interne per la negoziazione... 8 5.1 Disposizioni Generali... 8 5.2 Trasparenza... 9 Politica di pricing e regole interne P.O. 2

1 Premessa La Comunicazione Consob n. 9019104 del 2 marzo 2009 inerente al dovere dell intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi (di seguito Comunicazione Consob ) prevede che gli intermediari, in ossequio ai doveri di trasparenza e correttezza previsti dalla normativa di riferimento, adottino una Politica di valutazione e pricing (di seguito Politica ) dei prodotti finanziari, fatta eccezione per quelli assicurativi. La presente Politica è quindi redatta con la finalità di definire uno schema di riferimento omogeneo in argomento, avendo per oggetto esclusivamente gli strumenti finanziari emessi dalla Banca. La presente Politica e stata approvata dall organo di Governo strategico aziendale ed è soggetta a monitoraggio periodico e a revisione su base almeno annuale. Viene delegato il Direttore Generale con il supporto delle funzioni specialistiche all approvazione delle fonti dei parametri di riferimento previsti dalla metodologia. 2 Politica di valutazione e pricing 2.1 Metodologia di pricing La proposta metodologica di determinazione del fair value dei Prestiti Obbligazionari elaborata comporta la formulazione di prezzi di riacquisto sulla base dei medesimi criteri applicati in sede di emissione al netto di eventuali componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione a copertura dei costi diretti sostenuti e dei profitti. I criteri adottati sono stati inoltre individuati al fine di conciliare, in conformità alle disposizioni normative e contabili in materia, le seguenti prerogative: semplicità metodologica nella valutazione del fair value per ridurre l asimmetria informativa dell offerta di intermediazione finanziaria per la quale la Banca si pone in contropartita diretta della Clientela; finalità del prodotto orientato a garantire benefici economici al cliente proporzionali al periodo di detenzione del prodotto, a salvaguardia dell interesse e della fiducia alla base della relazione commerciale instaurata dalla Banca con la propria clientela; criteri e meccanismi prefissati ex ante, coerenti con quelli che hanno condotto al pricing del prodotto in sede di emissione ed individuando i livelli di maggiorazione applicati a titolo di mark up; criteri di valorizzazione coerenti con le logiche contabili adottate per la valorizzazione a bilancio dei prodotti; contenimento dei relativi oneri di implementazione e degli impatti di adeguamento operativo per la Banca, nel rispetto e nella tutela del maggiore interesse per la clientela. 2.1.1 Approcci metodologici Il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value in sede di emissione sia calcolato mediante la curva di attualizzazione relativa alla classe di merito di credito dell emittente (comprensiva delle componenti di rendimento free risk e della componente di spread creditizio) a cui viene applicato uno spread commerciale che tiene conto di un eventuale fattore di Politica di pricing e regole interne P.O. 3

decurtazione dato da una componente di costo interno. In sede di negoziazione è definito un mark up denaro/lettera correlato allo scenario di mercato del momento da applicare al fair value di emissione. 2.1.2 Merito di credito dell emittente e curva di riferimento Il fair value del titolo obbligazionario tiene conto del merito creditizio che il mercato attribuisce all emittente. Essendo la Banca priva di un rating ufficiale, con riferimento alle proprie emissioni, ai fini della valutazione dello spread creditizio e della determinazione della curva di riferimento per l attualizzazione, viene utilizzato il livello di merito creditizio corrispondente al rating paese attribuito allo stato italiano secondo la seguente tabella di raccordo. Classe Rating Moody s Curva di Riferimento 1 Aaa AAA 2 Aa1-Aa3 AA 3 A1-A3 A 4 Baa1 Baa3 BBB 5 Ba1 Ba3 BB Per la determinazione dello spread creditizio la banca fa riferimento alle curve di attualizzazione fornite da ICCREA Banca e acquisite da provider esterni 1. 3 Criteri e metriche 3.1 Definizioni Con riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari della Banca si forniscono le seguenti definizioni schematizzate in figura: Tasso Risk Free Spread Creditizio Premio Emissione Spread Commerciale Spread Emissione Rendimento Emissione spread creditizio: definisce lo spread di rendimento riconducibile al premio di rischio di credito attribuibile all emittente individuato come da paragrafo 2.1.2 Merito di credito dell emittente, tale spread può essere maggiorato con un extra spread (premio di emissione) per riflettere maggiormente il premio al rischio percepito dal mercato alle emissioni della Banca e che resta costante nell arco di durata del titolo a parità di livello di merito creditizio corrispondente al rating paese; spread commerciale: spread negativo applicato ai tassi di attualizzazione che rappresenta un fattore di costo che viene scontato al rendimento delle strumento e che resta costante nell arco di durata del 1 In particolare le curve rischiose settoriali (che riguardano gli emittenti europei bancari) sono acquisite da Bloomberg. Nel caso in cui la curva di una classe di rischio non sia disponibile si procede con una estrapolazione lineare utilizzando le curve disponibili più vicine in termini di rating. Politica di pricing e regole interne P.O. 4

titolo a parità di livello di merito creditizio corrispondente al rating paese. Nel caso di cambio del rating paese verrà rivalutato anche in relazione a prezzi di mercato di prodotti similari 2 ; spread di emissione: comprende le componenti di spread creditizio, dell eventuale premio di emissione e dello spread commerciale; corrisponde a quel tasso percentuale che, sommato ai tassi previsti dalla curva di attualizzazione risk free di pari durata dei flussi di cassa, rende alla data di emissione il valore dell obbligazione pari al 100% del valore nominale. Tale valore è approssimato dalla differenza tra il TIR (Tasso interno di rendimento) di emissione e il tasso free risk di pari durata del titolo. Lo spread di emissione varia nel tempo in relazione ai valori di volta in volta definitivo per lo spread creditizio; curva di attualizzazione: è una curva che definisce, su varie scadenze determinate e per una specifica classe di rating, i rendimenti di mercato comprensivi sia della componente risk free corretta con le componenti di spread di cui sopra; 3.2 Premio di emissione E correlato al premio al rischio percepito dal mercato relativamente allo strumento in emissione da parte della Banca e, se applicato, viene definito come extra spread per maggiorare il rendimento definito secondo i criteri di cui sopra. Alla luce dello scenario attuale la Banca delibera per l anno 2014 di limitare tale spread nella misura massima del 50% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione con un limite di 200 b.p.. Il valore viene determinato in relazione a prezzi di mercato di strumenti finanziari simili alla data di valutazione 2. 3.3 Spread commerciale Alla luce dello scenario attuale la Banca delibera per l anno 2014 di limitare l eventuale componente di costo all interno del proprio spread commerciale (valore negativo) nella misura massima del 100% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione con un limite di 400 b.p.. Il valore viene determinato in relazione a prezzi di mercato di strumenti finanziari simili alla data di valutazione. 3.4 Determinazione del mark up In sede di negoziazione, lo spread denaro/lettera, ossia la differenza tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita proposto dalla controparte contrattuale dell investitore, sarà diversificato: a seconda che ci si trovi in normali situazioni di mercato, o in situazioni di stress di mercato più o meno gravi sino ad arrivare, in caso di crisi, a sospendere temporaneamente la negoziazione degli strumenti finanziari; In relazione alla scadenza del titolo. 2 In relazione alla tipologia e alla durata dell emissione il panel di riferimento per la determinazione dello spread di emissione confronta per pari scadenza: 1. tassi Irs; 2. tassi dei titoli di stato italiani; 3. tassi di mercato offerti dai principali istituti bancari presenti sul territorio della banca; 4. tassi di mercato offerti da Bcc e banche medio piccole; Delle nuove emissioni in fase di collocamento sono analizzate le informative pubblicate nei siti internet delle banche prese a riferimeto. In assenza di informazioni utili vengono considerati anche i dati presenti negli internalizzatori sistematici e nei mercati dove sono quotati titoli già emessi (i.e. TLX o HI - Mtf di Iccrea). Politica di pricing e regole interne P.O. 5

Il valore di mark up è determinato sulla base del differenziale interno dei costo della raccolta tra le poste a vista e le emissioni obbligazionarie, corretti con fattori di ponderazione per vita residua e scenario di mercato. Vita Residua Titolo Spread in basis point sul prezzo base e per scenari di mercato Spread denaro (acquisto dal cliente) Normalità Grave stress Spread lettera (vendita al cliente) Normalità Grave stress < 1 110 143 176 66 72 88 < 2 143 186 229 53 57 70 Temporanea < 3 165 215 264 40 43 53 Sospensione <4 187 243 299 26 29 35 Oltre 4 220 286 352 13 14 18 Le condizioni di stress e/o di crisi sono determinate sulla base del monitoraggio degli indicatori di crisi sistemica di mercato e di crisi specifica valutati singolarmente 3 e di seguito riportati: Indicatori di crisi sistemica Indicatore Livello Indicatore Situazione di mercato Spread Btp/Bund 10 anni Fino a 150 b.p. Normalità Tasso EONIA (variazione 5 gg) Da 150 b.p. a 300 b.p. Tra 300 b.p e 500 b.p. Oltre 500 b.p. Fino a 25 b.p. Da 25 b.p. a 45 b.p. Tra 45 b.p e 60 b.p. Oltre 60 b.p. grave Crisi Normalità grave Crisi Crisi Per il monitoraggio degli indicatori di stress la banca fa riferimento al reporting contrattualizzato con Cassa Centrale Banca nell ambito del servizio di Asset Liability Management. Indicatori di crisi specifica Gli scenari di mercato possono essere definiti anche sulla base di alcuni indicatori specifici che riguardano il raggiungimento di limiti massimi riacquistabili. La determinazione dello spread viene pertanto definita in base alla percentuale di complessiva detenzione rispetto al controvalore totale emesso. Percentuale detenuta in paniere sul controvalore totale delle emissioni obbligazionarie Situazione di mercato < 4% Normalità tra il 4% e il 6% tra il 6% e il 8% oltre grave Crisi 3 Gli indicatori sono valutati singolarmente e prevale la condizione peggiore. Politica di pricing e regole interne P.O. 6

3.4.1 Limiti massimi impegno al riacquisto per singolo P.O. La Banca può altresì disporre la sospensione delle negoziazioni di alcuni o tutti gli strumenti finanziari in relazione agli scenari di mercato secondo la tabella riportata. Spread massimi Normalità Grave stress Crisi % in cui la banca si impegna al riacquisto per singolo PO sul controvalore totale dell emissione 4. 15% 10% 8% Temporanea sospensione Qualora la sospensione avvenga per il raggiungimento del limite massimo di obbligazioni riacquistabili, singolarmente o totalmente, la Banca riprenderà la negoziazione in conto proprio, per singola obbligazione o per totale, non appena il rapporto rientrerà nei limiti previsti soddisfacendo le eventuali richieste della clientela in ordine cronologico. 3.5 Algoritmo di determinazione del fair value in sede di emissione. Il fair value viene determinato attraverso la tecnica dello sconto finanziario utilizzando la curva dei tassi di attualizzazione risk free corretta dello spread di emissione calcolato come da definizione. In particolare lo spread di emissione sarà pari allo spread creditizio determinato alla data di valutazione corretto dell eventuale premio di emissione o spread commerciale determinato in sede di emissione. Il fair value è quindi dato dalla somma dei flussi futuri attualizzati secondo la seguente formula: = Dove: FV f i DF i : prezzo o fair value : flusso (cedola o rimborso) del periodo i-esimo : fattore di sconto (discount factor) del flusso relativo al periodo i-esimo per scadenze entro l anno: 1 = 1+ + per scadenze superiori all anno: 1 = 1+ + con r i d i S : tasso della curva di attualizzazione relativo al periodo i-esimo : scadenza del flusso relativo al periodo i-esimo espressa in frazione di anno : spread di emissione. 4 Per i titoli subordinati l operatività in acquisto sarà sospesa al raggiungimento del limite massimo del 10% per singola emissione detenuto nel portafoglio della Banca, in ottemperanza alla normativa Banca d Italia. Politica di pricing e regole interne P.O. 7

Per determinare i fattori di sconto utilizzati su scadenze intermedie rispetto la curva di riferimento si procede applicando l interpolazione lineare. Per la determinazione del fair value in applicazione di tale processo di calcolo, la banca si avvale dei servizi di ICCREA BANCA al fine di garantire terzietà di individuazione delle curve di riferimento e comprovata esperienza e capacità valutativa. 4 Controlli interni La Banca adotta, applica e mantiene procedure di controllo interno idonee a garantire il rispetto delle regole per la negoziazione definite nel presente documento e più in generale l adempimento degli obblighi di correttezza e trasparenza nella prestazione dei servizi di investimento. Il processo di validazione della Politica prevede il coinvolgimento delle seguenti strutture: la funzione Compliance verifica che la Politica sia stata definita ed effettivamente applicata in conformità alle regole definite. la funzione Risk Manager verifica l effettivo utilizzo delle metodologie approvate e l applicazione dei mark up nei limiti previsti. la funzione Internal Audit verifica l esistenza e l adeguatezza della Politica nonché dei presidi di primo e secondo livello con riferimento all applicazione della stessa. 5 Regole interne per la negoziazione 5.1 Disposizioni Generali SOGGETTO NEGOZIATORE Il Credito di Romagna (di seguito Banca) in negoziazione per conto proprio. PRODOTTI FINANZIARI NEGOZIATI Le tipologie di prodotti finanziari per i quali la Banca assicura il riacquisto, conformemente alle presenti regole, sono le obbligazioni di propria emissione con l'eccezione di quelle subordinate le cui limitazioni alla negoziazione sono riportate nei rispettivi Prospetti Informativi consegnati all'atto della sottoscrizione. Gli specifici prodotti finanziari, rientranti nella tipologia individuata, vengono selezionati dall Area Finanza per la vendita in base alla disponibilità degli stessi nel portafoglio di proprietà e alle valutazioni finanziarie e commerciali definite dalla Banca. Si precisa che la Banca non si impegna incondizionatamente al riacquisto di qualsiasi quantitativo di obbligazioni su iniziativa dell investitore. L investitore, nell elaborare la propria strategia finanziaria, deve Politica di pricing e regole interne P.O. 8

avere consapevolezza che l orizzonte temporale dell investimento, pari alla durata delle obbligazioni, deve essere in linea con le sue future esigenze di liquidità. TIPOLOGIA DI CLIENTELA AMMESSA Possono accedere alle negoziazioni tutti i clienti della Banca. PROCEDURE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE Possono accedere alle negoziazioni tutti i clienti della Banca. L ammissione alla negoziazione è consentita durante l orario di aperture delle agenzie della Banca. La Banca mette a disposizione della propria clientela la propria rete di vendita con apposito personale autorizzato alla prestazione dei servizi di investimento e terminali remoti presenti presso tutte le filiali collegati con l infrastruttura centrale del sistema. La Banca esprime le proposte di negoziazione sulla base dei criteri di pricing definiti nei precedenti paragrafi e nel rispetto dei meccanismi di funzionamento e trasparenza di seguito definiti. Tale sistema consente il controllo e la tracciabilità dei prezzi, delle quantità esposte e delle operazioni concluse. Le negoziazioni si svolgono secondo il sistema di negoziazione continua: tutti gli ordini vengono eseguiti in contropartita diretta con il portafoglio di proprietà della Banca attraverso un sistema automatico di negoziazione degli ordini (paniere). Il sistema di negoziazione registra i dati essenziali dell ordine e dell'eseguito quali, ad esempio, il codice ABI dello strumento finanziario, la descrizione, il tipo di movimento, il valore nominale, il prezzo, il rateo, le spese, la divisa di denominazione dello strumento finanziario, la data e l ora dell ordine, la valuta di regolamento e il controvalore dell operazione. La Banca procede alla negoziazione, secondo le regole sopra definite, entro tre giorni lavorativi dal momento dell inserimento dell ordine in procedura. Le operazioni effettuate vengono regolate sul conto corrente del cliente con valuta entro il terzo giorno lavorativo dalla data di negoziazione. 5.2 Trasparenza La banca ottempera agli obblighi di trasparenza con appositi avvisi disponibili presso le filiali. La trasparenza pre-negoziazione è fornita, su richiesta agli operatori di filiale, durante l orario di negoziazione, fornendo per il prestito obbligazionario oggetto della richiesta: 1) ISIN e descrizione del titolo; 2) Divisa; 3) Le migliori condizioni di prezzo di vendita ed in acquisto e le rispettive quantità; 4) Prezzo, quantità e ora dell ultimo contratto concluso. La trasparenza post-negoziazione è fornita entro l inizio della giornata successiva di negoziazione per ogni strumento finanziario trattato riportando: 1) ISIN e descrizione del titolo; 2) Divisa; 3) Il numero di contratti conclusi; 4) Le quantità complessive scambiate e il relativo controvalore; 5) Il prezzo minimo e massimo. Politica di pricing e regole interne P.O. 9