Settore Protezione Civile e Sicurezza. La pianificazione di emergenza in provincia di Varese: stato di fatto

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Transcript:

Settore Protezione Civile e Sicurezza La pianificazione di emergenza in provincia di Varese: stato di fatto Dott. Angelo Gorla Ing. MLaura Zorzit

Settore Protezione Civile Pianificazione di emergenza a livello provinciale: CONOSCERE il territorio (Risk Analysis) Programma di Previsione e Prevenzione di I Liv; Programma di Previsione e Prevenzione di II Liv; Definire: -le fonti di pericolo, il sistema socio-territoriale esposto,le risorse disponibili la risposta in emergenza..(risk management strategies) Piano di emergenza di protezione civile (2007)

Risk analysis Studi di dettaglio Collaborazione con organizzazioni di Protezione civile Collaborazione con amministrazioni e tecnici comunali Protocolli d Intesa Strutture tecnico scientifiche: - Università di Pavia - POLITECNICO di Lecco Programma provinciale di previsione e prevenzione di 1 livello Programma provinciale di previsione e prevenzione di 2 livello

Ricognizione Fonti di pericolo Elementi esposti Risk analysis Risorse Fiumi e torrenti Invasi artificiali regionali e statali Industrie a RIR Versanti instabili Traffico su rete viabilistica Trasporto merci su rete viabilistica Sorgenti radiazioni ionizzanti ( es:reparti di medicina nucleare) Asili e scuole Case di riposo Ipermercati Discoteche Chiese Ospedali Palestre Palazzetti dello sport Biblioteche Cinema Depuratori/ discariche Carabinieri Guardia di finanza Polizia di Stato/ Polizia locale Corpo Forestale dello Stato Vigili del Fuoco Comunità montane COM CRI Ferrovie Municipi e posta Prefettura

Mappatura del territorio in relazione ad ogni tipologia di rischio esaminata Attività di coordinamento della pianificazione comunale RISCHIO IDROGEOLOGICO- FRANE Comuni a minor criticità Comuni nella Media Comuni a maggior criticità

Ambiti territoriali omogenei Risk analysis MACROAREA 1 Area Nord LUINO CITTIGLIO ANGERA VARESE ARCISATE MACROAREA 2 Area Centro Gorla Minore 25 Maggio 2006 - Le fiamme sono partite da un macchinario intorno alle 9.15 e sono state domate dai vigili del fuoco e dalla squadra interna. Esclusi problemi ambientali Incendio in un capannone dell'orsa MACROAREA 3 Area Sud GALLARATE BUSTO ARSIZIO TRADATE SARONNO

Risk analysis Identificazione ambiti territoriali a rischio omogeneo CENTRI OPERATIVI MISTI Ridefinizione distribuzione COM sul territorio provinciale I COM: ANGERA ARCISATE BUSTO ARSIZIO CITTIGLIO GALLARAT E Istituiti con DECRETO PREFETTI ZIO 19 Luglio 1995 LUINO LA SITUAZIONE DEL TERRITORIO SARONNO PROVINCIALE

Risk management strategies Piano di Emergenza Provinciale: Obiettivo PROCEDURE CONDIVISE CON LE FORZE IN CAMPO : Autorità Istituzionali e Strutture Operative scambiano informazioni e concordano insieme come agire strategia

Risk management strategies Istituzione di tavoli di confronto per la concertazione e condivisione delle strategie di intervento Forze dell ordine ARPA - SMR CFR SO Regione Prefetto VVF SINDACO Centro Geofisico Prealpino Provincia 118 VOLONTARIATO Regione Sala Operativa Congiunta Centro Coordinamento Soccorsi ALTRI Enti Rilevanti Stato - DPC Regione ALTRI Sindaci Gestori Infrastrutture Critiche

Risk management strategies attraverso PROTOCOLLI OPERATIVI: ACCORDO DI COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA LA PREFETTURA DI VARESE, LA PROVINCIA DI VARESE PROTEZIONE CIVILE, IL COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO, LA POLIZIA DI STATO, I CARABINIERI, LA GUARDIA DI FINANZA, IL CORPO FORESTALE DELLO STATO, IL SSUEM 118, IL C.N.S.A.S. E CROCE ROSSA ITALIANA PER LA RICERCA PERSONE DISPERSE; PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI VARESE E L AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO FONDAZIONE MACCHI SEDE DELLA CENTRALE OPERATIVA S.S.U.Em. 118 DI VARESE; PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PREFETTURA UFFICIO TERRITORIALE DI VARESE E LA PROVINCIA DI VARESE per la costituzione e l utilizzazione sinergica della Sala Operativa unificata PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI VARESE E COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI VARESE per un migliore coordinamento delle rispettive attività in ambito di protezione civile PROTOCOLLO DI INTESA CON ASL E ARPA per una migliore interazione tra i diversi enti per un proficuo ed efficiente scambio di dati e informazioni

Aggiornamento (2013) Piano di Emergenza provinciale Decreto Prefettizio ha Istituito un tavolo tecnico per aggiornare il Modello di Intervento (Procedure Operative) provinciale: Regione Lombardia - STER AAT118 Provincia Prefettura Questura - Questura - Polizia di Stato Carabinieri ARPA Vigili del Fuoco Corpo Forestale dello Stato Guardia di Finanza

Esperienza della pianificazione a livello provinciale il piano : Strumento di supporto alle decisioni; Approccio partecipato; Strumento flessibile; Mettere a sistema conoscenze, risorse e azioni Acceleratore Lhc CNR:

Pianificazione di emergenza a livello comunale: STATO DI FATTO

Alcune osservazioni emerse dalla disamina dei PEC articolazione del piano

Inquadramento territoriale: Comunità di etnie diverse

Scenario completo di evento: Cosa deve essere fatto? Chi lo deve fare? Dove deve essere fatto? Quando deve essere fatto? Come deve essere fatto? I ruoli e utenti del piano; La logistica del piano: UCL/COC, piano dei posti di blocco, aree di emergenza/attesa, origine e destinazione dei soccorsi,. ; l uso degli scenari.

Specificità dell emergenza per cui si prepara il piano Quali le caratteristiche del territorio rispetto al fenomeno? * morfologia (tutto piatto o con alture?) * le case sono alte o basse? * case sparse o insediamenti concentrati? * quali parti del piano, quali attività sono espletabili, gestibili nel territorio di competenza del piano?; * quali parti necessitano di un coordinamento a scale superiori (provinciale regionale )?;

Scenario completo di evento per tipologie di rischio:

Scenario rischio idraulico SCENARIO DI RISCHIO IPOTIZZATO Inondazione per rottura d'argine T. Bozzente: Inondazione catastrofica a seguito del cedimento delle strutture arginali con interessamento delle aree depresse circostanti, sedi stradali e sottopassi

Scenario rischio idraulico vulnerabilità (V1 V2 V3): Popolazione esposta: gruppi fragili es. individuazione dei sottopassi potenzialmente allagabili da chiudere preventivamente al traffico; Posti di blocco/cancelli di limitazione; Vie di fuga; Aree di emergenza; Aree di attesa;

preallarme attenzione allarme Al crescere del livello di allertamento regionale, l'elaborato individua le azioni a carico di ciascun membro dell UCL, al fine di predisporsi a fronteggiare una situazione di emergenza. POSTER

Costruire un riferimento certo e solido per i soccorritori (e per le vittime ) (UCL,Coc, Com): numeri telefono reali (verificati e concordati) UCL Funzioni di supporto a livello comunale UCL 1. TECNICO SCIENTIFICO PIANIFICAZIONE 2. SANITA, ASSISTENZA SOCIALE UU.SS.LL. C.R.I. QUALI SUBITO??? 3. VOLONTARIATO 4. MATERIALI E MEZZI 7. STRUTTURE OPERATIVE LOCALI 20 Giugno. 2013

numeri telefono reali (VERIFICATI E CONCORDATI): Centralino H24; H24 Protezione Civile (Sindaco/UCL/Prefettura/SO RL )

modulilstica/schede:

Utenti del Piano: informazione prendere visione del PEC; avere chiari i propri riferimenti istituzionali; mettere a sistema le conoscenze, risorse azioni; Cicli di incontri con: Giunta e Consiglio Comunale; personale Comunale; Polizia Locale; Popolazione;..

Utenti del Piano: Popolazione INDICAZIONE DEI COMPORTAMENTI ALLA POPOLAZIONE

CONCLUSIONI: La pianificazione: tempo investito bene se tempo ben investito; un attività che va essa stessa pianificata; le informazioni sono elemento fondamentale del processo decisionale;

La pianificazione: Importanza di flussi di informazioni efficaci prima e durante gli eventi; consapevolezza e visione di sistema per scambi efficaci di informazioni;

Settore Protezione Civile e Sicurezza GRAZIE PER L ATTENZIONE DIRIGENTE Dott. Angelo Gorla agorla@provincia.va.it Funzionario Ing. MLaura Zorzit mlzorzit@provincia.va.it