«PIANO DIEMERGENZA ESTERNO»
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- Gloria Valeri
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1 «PIANO DIEMERGENZA ESTERNO» RHO-FIERA Incontro presso la Regione Lombardia - U.O. Protezione civile 10 aprile prima stesura 1
2 UN RINGRAZIAMENTO Prima di affrontare gli argomenti da trattare in merito alla definizione dei lineamenti per la redazione del Piano di Emergenza Esterno dell area RHO Fiera, la Provincia di Milano Direzione di Protezione Civile, ringrazia la Regione Lombardia, La Prefettura di Milano, il Comune di Rho, i Vigili del Fuoco di Milano, il Comune di Milano, le Strutture Operative dello Stato, la FIERA, l ATM, RFI e tutti gli Enti e Società che hanno collaborato per la definizione del presente PPE. 2
3 Coordinamento attività PROVINCIA DI MILANO Direzione Protezione Civile Massimo Stroppa con la collaborazione di Angelo Campoleoni, Luca Brignoli REGIONE LOMBARDIA U.O. Protezione Civile Giovanni Caldiroli 3
4 LR 16/ LE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA PROVINCIA La Legge Regionale 16/2004, attribuisce alla Provincia le seguenti funzioni: a) all attivazione dei servizi urgenti, anche di natura tecnica, in caso di eventi calamitosi di livello locale o provinciale; b) al coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile esistenti sul territorio provinciale, limitatamente agli eventi di cui all articolo 2, comma 1, lettera b), della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile) raccordandosi con i Comuni interessati dall evento calamitoso e dandone comunicazione alla Regione; 4
5 LR 16/ LE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA PROVINCIA c) alla predisposizione del programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi e alla sua attuazione; d) alla predisposizione del piano provinciale di emergenza sulla base delle direttive regionali, con riferimento agli eventi di cui all articolo 2, comma 1, lettera b), della legge 225/1992; e) all integrazione delle strutture di rilevazione e dei sistemi di monitoraggio dei rischi sul proprio territorio, in conformità all articolo 4, comma 2. 5
6 LR 16/ LE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA PROVINCIA Ed ancora. La Provincia, per la predisposizione del piano di emergenza di cui al comma 1, lettera d), tiene conto dei piani di emergenza locali. La Provincia ha inoltre il compito di coordinare i Comuni, anche attraverso le loro forme associative, nelle loro attività di previsione, di prevenzione e di redazione dei piani di emergenza e di verificare la congruenza dei piani locali con il piano di emergenza provinciale. 6
7 AREARHO -FIERA COM 9 7
8 RHODENSE: IL CONTESTOTERRITORIALE 8
9 RHODENSE: IL CONTESTOTERRITORIALE 9
10 RHODENSE: IL CONTESTOTERRITORIALE 10
11 RHODENSE: IL CONTESTOTERRITORIALE 11
12 LA STRATEGIA OPERATIVA La strategia operativa nel quale si incentrano le misure per la sicurezza si ispira a quattro principi fondamentali: A. Prevenzione, individuare i rischi potenziali ed evidenziare le vulnerabilità del sistema e delle infrastrutture. B. Deterrenza, mediante la sinergia di misure attive del personale (le strutture operative della Protezione Civile, le Forze Operative dello Stato, Polizie Locali, Cittadini, ecc.) e la diffusione attraverso i Media, di comportamenti che possano aggravare le situazioni di crisi in caso di emergenza. 12
13 LA STRATEGIA OPERATIVA C. Risposta, per garantire prontezza operativa e coordinamento dell intervento, attraverso una chiara catena di comandocontrollo, rispettivamente per i profili politico-amministrativi e tecnico-operativi, affinché venga assicurata una unicità di direzione e comando. Procedure operative perfezionate e verificate anche attraverso un adeguato addestramento delle forze chiamate ad intervenire. D. Gestione delle emergenze, che dovrà considerare le problematiche connesse alla tipologia delle manifestazioni, alla loro durata e affluenza di pubblico che potrà raggiungere anche cifre particolarmente significative. 13
14 GLI OBIETTIVI del PPE Gli obiettivi primari del Piano di Emergenza Esterno è quello di: stabilire un livello di protezione adeguato per tutti i diversi scenari di rischio considerati; garantire condizioni di sicurezza per tutti i partecipanti, le autorità, gli operatori dell informazione, gli spettatori e la popolazione; garantire condizioni di sicurezza per il territorio e le infrastrutture; assicurare una risposta operativa organizzata per qualsiasi scenario emergenziale previsto. 14
15 I PIANI OPERATIVI DI EMERGENZA Predisposizione di piani operativi di emergenza in ordine alla: 1. viabilità d accesso ed alla percorrenza in entrata ed uscita dei mezzi di soccorso dal teatro dell evento; 2. localizzazione delle aree di sosta diversificate per mezzi di soccorso sanitario e di soccorso tecnico operativo; 3. allocazione area di triage sanitario; 4. studio dei percorsi dei veicoli sanitari; 5. individuazione posizione idranti stradali. 15
16 GLI SCENARI DI RISCHIO I diversi scenari di rischio che verranno considerati: Viabilità (interna ed esterna) - congestione traffico veicolare; Incendio non controllabile dalla struttura interna di soccorso; Crollo strutture/infrastrutture; Idrogeologico; Rischi meteorologici estremi [trombe d aria, grandine, eventi pluviometrici intensi, bombe d acqua, ecc.] Attentato terroristico. 16
17 GLI SCENARI DI RISCHIO Eventi incidentali esterni interferenti con la Fiera : Incidente chimico dovuto alla presenza nell'area di industrie a rischio di incidente rilevante; Trasporto merci pericolose su strada e ferrovia. Ai fini di determinare le competenze negli interventi secondo quanto stabilito dalla Legge 225/1992, si prendono in considerazione in primo luogo gli eventi di tipo b) ovvero eventi che per loro natura od estensione comportano l intervento coordinato di più Enti od Amministrazioni competenti in via ordinaria (di competenza del Prefetto) e del Presidente della Provincia secondo quanto stabilito dalla LR 16/
18 APPROCCIO OPERATIVO Per la predisposizione del P.P.E. Rho Fiera, si è proceduto alla verifica dei piani di emergenza esistenti ed alla loro reciproca coerenza: Piano di Emergenza della Provincia di Milano; Piano di Emergenza del Comune di Rho; Piano di Emergenza Esterno delle Industrie a Rischio di Incidente Rilevante presenti sul territorio ed incidenti sull area della Fiera; Piano di Emergenza Base della Metropolitana Milanese; Piano di Emergenza Interno della FIERA Direttiva Grandi Rischi 18
19 Inoltre si è proceduto alla verifica: cartografica e dello stato di fatto; APPROCCIO OPERATIVO definizione del raggio di interesse in caso di incidente IRIR punti di raccolta delle persone (luoghi sicuri) in caso di emergenza; localizzazione dei percorsi da e per la Fiera; attivazione di blocchi e deviazioni; determinazione delle aree di sosta dei mezzi di soccorso tecnico e sanitario; ubicazione in sito del p.c.a.(posto comando avanzato). 19
20 ATTUABILITA Gli eventi fieristici e, in futuro l Expo 20015, sia per estensione sia per l afflusso di persone, rappresentano nuova dimensione sotto il profilo della prevenzione e della sicurezza. Ancorché sul nostro territorio non si sia mai verificato, la minaccia contro la sicurezza degli eventi fieristici può essere rappresentata da quella non convenzionale. Pertanto il PPE dovrà considerare sia le emergenze convenzionali sia le emergenze non convenzionali ; la sua adattabilità con l istituzione di zone presidiate in relazione all agente nei casi di emergenze non convenzionali. 20
21 Viabilità e congestione traffico veicolare La collocazione geografica del territorio provinciale, ed in particolare quella del rhodense attribuisce al sistema viabilistico un ruolo fondamentale nella più ampia rete degli itinerari nazionali ed europei. Ma come per le ferrovie, anche per le strade sono evidenti gli elementi di criticità connessi alla mancata corrispondenza tra sviluppo della rete e dimensione e diffusione della domanda. Come sappiamo la saturazione dei livelli di capacità determina ricadute pesanti, sia in termini di congestione, sia in generale di sostenibilità. 21
22 Viabilità e congestione traffico veicolare Sull area Rho Fiera, oltre agli elementi di criticità generali si aggiungono criticità specifiche dovute: Interventi di potenziamento della rete viabilistica diffusa e delle principali direttrici di collegamento alla fiera stessa e alla città di Milano; Notevole afflusso di persone durante gli eventi fieristici; Attività e flussi logistici; Sovrapposizione del traffico derivante dall Evento al quotidiano flusso di traffico dell area urbana e extra-urbana, spesso caratterizzata da congestione; Alta concentrazione dei flussi in limitati archi di tempo e spazio Indotto di grande rilievo su servizi, infrastrutture e insediamenti complementari; Presenza di industrie a rischio di incidente rilevante; Trasporto merci pericolose su strada e ferrovia. 22
23 Viabilità e congestione traffico veicolare In considerazione di quanto precede, in fase di emergenza si evidenziano ulteriori criticità in relazione alla: 1. mancanza all interno della Fiera di una elipiattaforma per l intervento di elicotteri; 2. carenza di corsie di emergenza, sia in entrata che in uscita sui tratti di ampliamento della rete viabilistica; 3. carenza di coordinamento tra gli Enti gestori di tangenziali e autostrade, la Polizia stradale e il Comune di Rho, circa la modificazione dei tratti stradali oggetto di ampliamento, in prossimità della fiera. 23
24 Industrie a Rischio di Incidente Rilevante 24
25 Industrie a Rischio di Incidente Rilevante 25
26 Industrie a Rischio di Incidente Rilevante 26
27 PIANO DIEMERGENZA DEL COMUNE DIRHO Il Comune di Rho, nel proprio piano di emergenza, in relazione ad eventuali eventi incidentali dovuti alla presenza, in prossimità dell area della Fiera, della Rodengas (IRIR) ha previsto nell AREA 3, a 900 mt di raggio dall azienda, che incide sull area Fiera, ha individuato itinerari per i mezzi di emergenza e appositi posti blocchi stradali (n. 22) in senso orario 27
28 ORGANIZZAZIONE OPERATIVA UNITARIA 28
29 ORGANIZZAZIONE OPERATIVA UNITARIA Organizzazione Operativa del sistema di Protezione Civile DI.COMA.C Direzione di Comando e Controllo Istituito ad hoc in caso di grande emergenza funzione Operativa Componenti regionali e territoriali provinciali Componenti regionali e territoriali provinciali Difesa Protezione del Suolo, civile, viabilit Difesa del à, idraulica, Suolo, viabilità, bonifica, Idraulica, ecc. bonifica, ecc. PREFETTURA / C.C.S. PROVINCIA DI MILANO Prefetto Presidente del Governo C.O.C. Centri Operativi Sindaco C.O.M. Centri Operativi C.O.C. Centri Operativi Sindaco Enti e Strutture Operative dello Stato Strutture Operative dello Stato V.V.F., OO.VV. Protezione Civile, PS, CC, CFS, GdF, CRI, 118, ecc. 29
30 ORGANIZZAZIONE OPERATIVA UNITARIA In fase di EMERGENZA viene istituito il Posto di Comando Avanzato (CPA) direttamente sul luogo dell evento, quindi all interno o in prossimità dell area della Fiera. Il CPA è la struttura tecnica operativa di supporto al Sindaco di Rho per la gestione dell emergenza. In linea di massima il PCA è composto da VV.F., SSUEm 118, Forze dell Ordine, Polizia Locale, ARPA ed ASL. 30
31 ORGANIZZAZIONE OPERATIVA UNITARIA Il coordinamento del PCA viene assegnato ai VV.F., in quanto responsabili della valutazione della sicurezza immediata del luogo dell incidente e della prima delimitazione dell area a rischio. Naturalmente, in caso di necessità, alle strutture che compongono il PCA si potranno aggiungere rappresentanti di altri Enti o Strutture operative di protezione civile. 31
32 ORGANIZZAZIONE OPERATIVA UNITARIA Se l evento si configura come di tipo b) secondo la legge 225/92, il Sindaco per coordinare i primi soccorsi alla popolazione, attiva il Centro Operativo Misto (COM 9) che potrà avere la sua sede direttamente presso la sala operativa della Fiera (se agibile), fino al sopraggiungere dei funzionari della Prefettura e della Provincia di Milano. In questo caso il Posto di Comando Avanzato potrà sussistere anche se attivato il COM, di cui rappresenterà riferimento operativo. In caso di necessità, alle strutture che compongono il PCA si potranno aggiungere rappresentanti di altri enti e strutture operative di protezione civile. 32
33 ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA Se l evento si configura come di tipo b) secondo la legge 225/92, quindi non confinabile nel perimetro della Fiera, il responsabile della sicurezza della Fiera avvisa l autorità comunale di protezione civile (il Sindaco), il quale attraverso le proprie strutture comunali verifica lo stato di allarme e provvede al allertare telefonicamente tutti gli Enti e le Strutture di soccorso, attivando il PCA. Il Funzionario dei VV.V. presente presso il PCA è il direttore tecnico dei soccorsi e coordina altresì le attività del CPA medesimo. 33
34 LA SALA OPERATIVA La Prefettura, d intesa con la Provincia di Milano, costituisce il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) presso la Sala Operativa della Fiera (se agibile), in caso contrario presso la Prefettura, tenendo altresì conto del personale già presente presso il PCA. Dal CPA tramite la Sala Operativa Unificata - CCS della Prefettura saranno date eventuali disposizioni in ordine ad altri Enti da richiedere e convocare. La Protezione civile della Provincia di Milano si allerta per il supporto alle attività di soccorso mediante la propria SOE (struttura operativa per l emergenza) e le OO.VV. presenti sul territorio provinciale. 34
35 LA SALA OPERATIVA La Sala Operativa Unificata - CCS della Prefettura a livello, informa la Sala Operativa regionale al fine di un coordinamento delle attività di soccorso in caso di maxi-emergenza. Nel caso l emergenza si configuri di tipo a) di cui alla l. 225/92, la sala operativa unificata cessa la propria attività, demandando la gestione dell emergenza alla sala operativa della protezione civile del comune di Rho. 35
36 IL FUTURO: EXPO 2015 e IL NUOVO POLO FIERISTICO 36
37 SIMBOLI CARTOGRAFICI BLOCCO - DEVIAZIONE VIABILITA - TRANSITO AREA DISOSTA DEI MEZZI DISOCCORSO TECNICO-OPERATIVO AREA DI SOSTA MEZZI DI SOCCORSO SANITARIO AREA DI TRIAGE SANITARIO PERCORSO DEI MEZZI SOCCORSO SANITARIO bacino/carico/trasporto LOCALIZZAZIONE P.C.A. IDRANTE STRADALE PUNTO DI RACCOLTA 37
38 IL FUTURO: EXPO 2015 e IL NUOVO POLO FIERISTICO GRAZIE PER L ATTENZIONE! m.stroppa@provincia.milano.it 38
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