ACCORDO TRA LA REGIONE CAMPANIA E LA REGIONE CALABRIA PER IL CONFERIMENTO IN IMPIANTI SITUATI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE

Documenti analoghi
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

IL RESPONSABILE U.O.C. PROVVEDITORATO ED ECONOMATO

L.R , n. 45 Norme per la gestione integrata dei rifiuti e s.m.i. Approvazione del 4 Rapporto sulle raccolte differenziate 2008

AZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"

DIREZIONE GENERALE SANITA

Decreto Dirigenziale n. 246 del 09/11/2011

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL AREA POLITICHE ECONOMICHE E SERVIZI ALLA CITTA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005

COMUNE DI MAMMOLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA C.F Tel Fax URL:

DECRETO N Del 10/06/2015

ANCONA ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO

Servizio Finanziario GESTIONE DEL BILANCIO 2015

Codice di Stoccaggio Capitolo 6 Prenotazione e impegni di Iniezione ed Erogazione

SETTORE SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE MELARA ANTONINO MARIO

COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI Provincia di Arezzo

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

Il Direttore Emilio Grassi

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C.

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI MAGNAGO (Provincia di Milano)

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 101 DEL 28/01/2015

DECRETO N. 39 DEL

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

COMUNE DI BUSTO GAROLFO

(articolo 1, comma 1)

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

COMUNE DI RHO. REGOLAMENTO PER L ACCESSO A PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE Trasporto persone con patologie invalidanti e malati oncologici

COMUNICAZIONE INTERNA N. 27/2012 Area Personale

COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 40 del O G G E T T O

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N.6 DEL 22 GENNAIO 2007

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 2 del 14/01/2016

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL.

PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI CERIALE. Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani Approvato con Deliberazione di C.C. n.

RELAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI SULLE PROPOSTE ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI (13 APRILE 2016 UNICA CONVOCAZIONE)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 28 marzo 2013, n. 579

REGIONE LAZIO AZIENDA OSPEDALIERA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI ADDOLORATA L.R. Lazio , n.18 D.G.R. Lazio , n.

Art Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le necessarie variazioni

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici.

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N 551 del 20 DICEMBRE 2013

PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 71 DEL AREA POLITICHE ECONOMICHE E SERVIZI ALLA CITTA

Modello 68 SCIA - per manifestazioni temporanee in area all aperto, o al chiuso con capienza inferiore a 200 persone.

Il Ministro dello Sviluppo Economico

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL SESTO ARGOMENTO DELL ASSEMBLEA. Adeguamento del corrispettivo della società di revisione

REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE

COMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA DIREZIONE II DIREZIONE Registro di Servizio: 81 del 29/12/2015

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO

La proposta. di contratto-tipo. tipo di conferimento della FORSU agli impianti di trattamento della provincia di Torino. Torino, 27 aprile 2010

COMUNE DI CASAMICCIOLA TERME

Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. AZIENDA OSPEDALIERA ORDINE MAURIZIANO di TORINO S.C. TECNICO

DECRETO N. 8 DEL 11 Novembre 2015

DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

INDICE. Edizione 2011 Revisione n. 0 Data 24/02/11 Pagine 10. DATA: 15/03/11 Pagina 1 di 10

COMUNE DI SCIARA Provincia Regionale di Palermo Piazza Castelreale (c.a.p.90020) tel fax

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI DI LEGNO (ACCORDO ANCI - RILEGNO)

Utilizzo del termine Biomasse nella gestione complessiva del Termoutilizzatore

ALLEGATO A FRONTESPIZIO DEL BOLLETTARIO O DELLA PRIMA PAGINA DEL MODULO CONTINUO. Ditta. Residenza o domicilio Comune Via n.

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

OPERE SOCIALI DI N.S. DI MISERICORDIA

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

COPERTURA FINANZIARIA AI SENSI DELLA L.R. N. 28/01 E S.M.I.

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

Comune di Alseno Provincia di Piacenza (Delibera C.C. n. 18 del )

C.F. e P.I SERVIZI FINANZIARI

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE di GIULIANO TEATINO. 100% compostaggio domestico

Comune di BELLINZAGO LOMBARDO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

GIUSEPPE AGUGLIARO

ASTALDI SOCIETÀ PER AZIONI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AI SENSI DELL ART. 73 DEL REGOLAMENTO CONSOB N.11971/99. Signori Azionisti,

CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI. 21 dicembre 2015 PROPOSTA DI EMENDAMENTO

AREA URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA Servizio URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

AUTORIZZAZIONE AL TRANSITO PER TRASPORTI ECCEZIONALI

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 59 del O G G E T T O

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL MATTATOIO

N 710 DEL 30 NOVEMBRE 2015

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE (Dott. Salvatore Cossu)

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO RISORSE UMANE E AZIENDE SANITARIE 23 dicembre 2014, n. 222

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 47/ 24 DEL

NORMATIVA SU STRADE REGIONALI CANONI EX ANAS. Avvalimento delle Province da parte della Regione Piemonte

AZIENDA U.L.S.S. N. 16 DI PADOVA

RCF Group S.P.A. SEDE LEGALE IN REGGIO EMILIA, VIA RAFFAELLO SANZIO N. 13, CAPITALE SOCIALE I.V. EURO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2014, n. 1358

REPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 dicembre 2013, n

COMUNE DI BUROLO. n. 21 del 01/04/2015 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AFFARI GENERALI E AMMINISTRATIVI ...

COMUNE DI CAMPAGNOLA CREMASCA Provincia di Cremona Via Ponte Rino n. 9 Tel. 0373/74325 Fax 0373/74036 indirizzo

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

COMUNE DI SUELLI. Settore Amministrativo SETTORE : Pompei Daniela. Responsabile: 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 NUMERAZIONE GENERALE N.

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE

ARPA Piemonte - AIRP Convegno Agenti Fisici Alessandria, 6-8 giugno 2016

CITTÀ DI POMEZIA PROVINCIA DI ROMA SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

Oggetto: partecipazione a procedura aperta n. (indicare il numero della procedura) Il sottoscritto Cognome e nome (1) Nato a Il

Transcript:

ACCORDO TRA LA REGIONE CAMPANIA E LA REGIONE CALABRIA PER IL CONFERIMENTO IN IMPIANTI SITUATI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE CAMPANIA DI RIFIUTI PROVENIENTI DALLA REGIONE CALABRIA ARTICOLATO

PREMESSA: a) la capacità di trattamento del sistema impiantistico pubblico attuale della Regione Calabria è complessivamente insufficiente a coprire la produzione giornaliera di rifiuti del territorio: in particolare tale carenza è maggiormente evidente nella stagione estiva, quando la vocazione turistica del territorio calabrese, porta inevitabilmente ad un aumento della produzione dei rifiuti; b) allo stato, per sanare l attuale situazione di emergenza, con gravi ripercussioni igienicosanitarie ed ambientali che ne conseguono e, nelle more di ristabilire una condizione di equilibrio per il sistema dei rifiuti regionale, l Amministrazione regionale della Calabria si trova costretta a dover optare, temporaneamente, per il conferimento di parte dei rifiuti indifferenziati fuori Regione; c) la Regione Calabria, con nota prot. n. 182690/SIAR del 07/06/2016 avente ad oggetto Richiesta per nuovo Accordo interregionale ai sensi dell art. 182 del D.Lgs 152/06 e s.m.i per l anno 2016, ha chiesto l intesa regionale, ai sensi dell art. 182, comma 3, del D.Lgs 152/06 e s.m.i., per il conferimento dei rifiuti urbani di cui ai CER 20.03.01 (Rifiuti Urbani non differenziati), presso gli impianti STIR della Regione Campania; d) la richiesta di cui al punto c) scaturisce dal fatto che gli impianti presenti sul territorio regionale non riescono a trattare tutto il quantitativo di rifiuti prodotto giornalmente. Infatti, alla data attuale, e rispetto ai dati in possesso dell Unità Organizzativa di Progetto Rifiuti relativamente all anno 2015, a fronte di circa 2.000 t/giorno di rifiuti prodotti nel 2015 gli impianti regionali (pubblici e privati ad uso pubblico) ne riescono a trattare circa 1700 ton giornaliere, con delle punte fino anche a 500 t/giorno in surplus nella stagione estiva; e) la Regione Calabria ha emanato la LR 18/2013 con s.m.i. che ha permesso di utilizzare impianti privati, tecnicamente idonei ed in possesso di AIA, per il trattamento sia della frazione indifferenziata, che di quella umida di rifiuto; f) la Regione Calabria ha predisposto e avviato i bandi di gara pubblici per il riefficientamento impiantistico pubblico (per molti di essi sono state già espletate le procedure di avvio del procedimento, consultazione delle offerte, etc.); g) nelle more dell avvio della realizzazione degli interventi di cui sopra, la Regione Calabria ha chiesto ad alcune Regioni, tra cui la Campania e la Toscana, che in passato avevano risposto positivamente a una richiesta di pari contenuto, un contributo di solidarietà per lo smaltimento dei rifiuti urbani in eccesso presso impianti dislocati fuori dal proprio territorio; h) le Società Provinciali Samte Benevento, Ecoambiente Salerno, Gisec Caserta, Sap.na. Napoli ed IrpiniAmbiente Avellino, hanno dato la disponibilità tecnic a poter trattare i rifiuti provenienti dalla Calabria nei rispettivi impianti STIR, con l implementazione dei contratti relativi all evacuazione delle due frazioni prodotte dagli stessi impianti (FUTS e FST) derivanti dal trattamento dei rifiuti calabresi, nel rispetto delle procedure previste dal Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, presso siti di discarica calabrese che ne abbia disponibilità; i) la Regione Campania, Direzione Generale per l'ambiente e l'ecosistema, già on nota n. 0725259 del 27/10/2015, aveva chiesto la disponibilità alla regione Calabria di conferire, presso le discariche presenti nel territorio calabrese, i rifiuti trattati provenienti dallo STIR di Battipaglia aventi codice CER 19.12.12, 19.05.01 e 19.05.03 con l'integrazione dell'accordo regionale precedentemente stipulato; j) il Presidente della Regione Calabria con la nota n. 333165 del 09/11/2015 ha espresso la disponibilità ad accogliere gli scarti di lavorazione dell'impianto STIR di Battipaglia, gestito dalla Società Ecoambiente Salerno con codice CER 19.05.01, 19.05.03 e 19.12.12,

precisando che tali scarti dovranno rispondere ai criteri di ammissibilità dettati dal nuovo DM 24/06/2015, che ha modificato, in parte, il DM 27/09/2010; VISTO il D.Lgs 3 Aprile 2006, n. 152 e s.m.i. concernente Norme in materia ambientale ed, in particolare, l art. 177, commi 1 e 2 Campo di applicazione e finalità, che prevede: 1) La parte quarta del presente decreto disciplina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, anche in attuazione delle direttive comunitarie, in particolare della direttiva 2008/98/CE, prevedendo misure volte a proteggere l ambiente e la salute umana, prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell uso delle risorse e migliorandone l efficacia. 2) La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ; VISTO che, il medesimo Decreto Legislativo n. 152/2006 prevede all art. 182 Smaltimento dei rifiuti, comma 3 prevede che È vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano ; VISTA la Legge della Regione Campania n. 04 del 25/03/2007 Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati e s.m.i., modificata con LR 05/2014, in particolare l art. 7, c. 1 lett. r), per il quale rientrano nelle competenze della Regione Campania la stipulazione di appositi accordi di programma o di convenzioni con altre Regioni, al fine di autorizzare, in via eccezionale, lo smaltimento in altre Regioni di rifiuti urbani prodotti in Campania e viceversa, nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs 152/2006, art. 182. In tale ultima ipotesi la stipulazione degli accordi di programma o convenzioni è preceduta da concertazione con le Province ed i Comuni interessati, residuando, in caso di disaccordo, alla Regione il potere di adottare le determinazioni finali ; VISTA la Legge Regionale n. 14/2016 Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti, pubblicata nel B.U.R.C. n. 33 del 26/05/2015, che ha proceduto, attraverso la modifica della LR n. 05/2014 e LR 28/03/2007, n. 4, al riordino della governance del servizio rifiuti in conformità dei principi della disciplina dell Unione Europea, e con le intervenute modifiche del quadro normativo nazionale in materia di svolgimento dei servizi pubblici locali, di rilevanza economica e alla definizione di disposizioni transitorie e finali volte ad assicurare l ordinato avvio del processo di transizione al nuovo modello organizzativo e gestionale; VISTA la nota prot. n. 182690/SIAR del 07/06/2016 avente ad oggetto Richiesta per nuovo Accordo interregionale ai sensi dell art. 182 del D.Lgs 152/06 e s.m.i per l anno 2016, ha chiesto l intesa regionale, ai sensi dell art. 182, comma 3, del D.Lgs 152/06 e s.m.i., per il conferimento dei rifiuti urbani di cui ai CER 20.03.01 (Rifiuti Urbani non differenziati), presso gli impianti STIR della Regione Campania, approssimandosi il periodo maggiormente critico per il territorio calabrese, ovvero quello estivo; VISTO che, in relazione alla suddetta richiesta, i competenti Uffici della Regione Campania hanno provveduto a chiedere, agli amministratori delle Società Provinciali Samte Benevento, EcoAmbiente Salerno, Gisec Caserta, Sap.na Napoli ed IrpianiAmbiente Avellino la

disponibilità tecnica a poter trattare i rifiuti provenienti dalla Regione Calabria nei rispettivi impianti STIR, con l implementazione dei contratti relativi all evacuazione delle relative due frazioni prodotte dagli stessi impianti (FUTS e FST); ed è stato valutato che possono essere accolti i RU identificati con il CER 20.03.01, per il periodo strettamente necessario al superamento della fase più critica e, comunque, sino al 31 dicembre 2016 (nel rispetto delle disposizioni del citato articolo 182, c. 3 del D.Lgs 152/06), in ragione di un quantitativo giornaliero pari a circa 400 t/giorno, che potranno essere destinati agli impianti di seguito indicati, previo accordo tra le parti: Impianto Azienda (Provincia) STIR di Casalduni Samte Benevento STIR di Battipaglia Ecoambiente Salerno STIR di Pianodardine IrpiniAmbiente Avellino STIR di S. Maria Capua Vetere Gisec Caserta STIR di Tufino Sap.na Napoli STIR di Giugliano Sap.na Napoli RILEVATO CHE - occorre, nell immediato, far fronte all emergenza igienico-sanitaria, soprattutto per il subentro della stagione estiva,durante la quale l accumulo di rifiuti in maniera indiscriminata potrebbe ingenerare le più nefaste conseguenze, in termini sociali, ambientali e per la salute umana; - è necessario, pertanto, procedere alla conferma di soluzioni transitorie, già attuate nell anno 2015, per il trattamento e lo smaltimento temporaneo fuori della Regione Calabria dei rifiuti ivi prodotti, al fine di consentire l adozione delle misure organizzative e gestionali per coprire il fabbisogno nella medesima regione; - i quantitativi sopra indicati, che verranno inviati dalla Regione Calabria, non incidono sostanzialmente sui flussi di rifiuti che vengono conferiti negli impianti campani individuati, in quanto compatibili con le possibilità di accettazione, nel complesso, degli stessi impianti, che debbono garantire l ordinaria gestione dei rifiuti prodotti in Campania; PRESO ATTO della disponibilità tecnica da parte dei gestori degli STIR campani ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Regione Calabria; VISTA la Deliberazione della Giunta della Regione Campania n. VISTA la Deliberazione della Giunta della Regione Calabria n.

TUTTO CIO PREMESSO LA REGIONE CAMPANIA rappresentata da E LA REGIONE CALABRIA rappresentata da CONCORDANO per fronteggiare la situazione di elevata criticità della gestione dei rifiuti nella Regione Calabria, sino alla data del 31 dicembre 2016, il trasferimento di rifiuti dalla Regione Calabria agli impianti della Regione Campania entro i limiti e secondo le modalità di seguito stabilite. A tal fine, stabiliscono quanto segue. ART. 1 Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo. a) I quantitativi di rifiuti urbani CER 20.03.01 conferibili complessivamente fino ad un massimo di 400 tonnellate giornaliere negli impianti campani, individuati nella seguente tabella e secondo la disponibilità concordate direttamente con gli stessi impianti: Impianto Azienda (Provincia) STIR di Casalduni Samte Benevento STIR di Battipaglia Ecoambiente Salerno STIR di Pianodardine IrpiniAmbiente Avellino STIR di S. Maria Capua Vetere Gisec Caserta STIR di Tufino Sap.na Napoli STIR di Giugliano Sap.na Napoli b) I quantitativi di rifiuti CER 19.12.12, 19.05.01 e 19.05.03 provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani calabresi presso gli impianti STIR campani e conferibili presso gli impianti di smaltimento calabresi (individuati secondo le modalità di gare pubbliche indette dalle società provinciali della Campania), sono compresi fino ad un massimo di 150 tonnellate giornaliere e fino ad un massimo di 10.000 tonnellate complessive, sino al 31 dicembre 2016. Il conferimento dei richiamati rifiuti dovrà avvenire nel rispetto dei criteri di conferimento in discarica di cui al DM 27-9-2010 per come integrato dal DM 24-6-2015. ART. 2 a) I quantitativi globali dei rifiuti provenienti dalla Calabria verso la Campania saranno costituiti esclusivamente da rifiuti urbani non pericolosi stoccati presso impianti di trattamento di rifiuti urbani localizzati nel territorio della Regione Calabria. In particolare essi dovranno provenire esclusivamente dai due impianti TMB di Lamezia Terme e Catanzaro (Gestiti dalla Società Daneco Impianti Spa) e Rossano, Crotone,

Siderno, Gioia Tauro e Reggio Calabria (Gestiti dalla Società Ecologia Oggi Spa) mediante attività di trasferenza da svolgersi in un capannone, per il successivo carico su mezzi con capacità superiore per il trasporto in Campania. Resta intatta la possibilità, per i Comuni calabresi posti nella zona nord della Regione Calabria, di conferire direttamente negli impianti campani, mediante propri auto compattatori, previa certificazione dell ARPA Calabria della corrispondenza del CER 20.03.01. Sia i siti di trasferenza calabresi che gli impianti campani dovranno essere dotati di portali radioattivi per le rispettive verifiche. Il gestore del sito di trasferenza dovrà curare che, durante lo scarico, sarà effettuata una selezione per eliminare eventuali ingombranti o rifiuti non compatibili o non conformi. I rifiuti destinati all impianto di Battipaglia, gestito dalla società Ecoambiente,in particolare, dovranno provenire dai Comuni con una percentuale di raccolta differenziata più alta: sarà cura dell'impianto selezionare i conferitori. L eventuale accertamento della non corrispondenza della provenienza dei flussi comporterà l automatica risoluzione del presente Accordo. La non corrispondenza dei rifiuti ai CER riportati nell allegato al presente Accordo comporterà la loro restituzione al produttore con ogni onere a carico del medesimo. b) I quantitativi globali di parte delle frazioni di lavorazione indirizzati alla regione Calabria saranno costituiti esclusivamente da rifiuti non pericolosi prodotti e derivanti da impianti di trattamento di rifiuti urbani localizzati nel territorio della Regione Campania. In particolare essi dovranno provenire esclusivamente dagli impianti di Battipaglia, Tufino, Giugliano Pianodardine S. Maria Capua Vetere e Casalduni (Gestiti dalla Società provinciali Ecoambiente Salerno, Sap.Na Napoli, Gisec Caserta, IrpiniAmbiente Avellino e Samte Benevento). I siti in questione sono dotati di portali radioattivi per le rispettive verifiche. L eventuale accertamento della non corrispondenza della provenienza dei flussi comporterà l automatica risoluzione del presente Accordo. La non corrispondenza dei rifiuti ai CER riportati nell allegato al presente Accordo comporterà la loro restituzione al produttore con ogni onere a carico del medesimo. ART. 3 I rifiuti oggetto del presente Accordo dovranno essere trasportati verso gli impianti siti nella Regione Campania ed in quelli di smaltimento della Regione Calabria, valutando la possibilità del trasporto con vettori ferroviari e/o stradali, a cura e spese dell amministrazione regionale di partenza. Per quanto riguarda i tempi e le modalità tecniche e gestionali dei conferimenti, e i quantitativi massimi conferibili nei singoli impianti, nel rispetto dei limiti su stabiliti, si rimanda a specifici accordi tra i gestori degli impianti campani di conferimento, sentiti gli uffici tecnici delle due Regioni. I conferimenti dovranno comunque essere oggetto di apposita programmazione settimanale.

ART. 4 La Regione Calabria e le Società provinciali della Campania garantiranno che il trasporto dei rifiuti avvenga esclusivamente a mezzo di imprese di trasporto autorizzate e munite dell iscrizione, per le categorie corrispondenti, presso le Sezioni Regionali dell Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti territorialmente competenti. ART. 5 I gestori degli impianti riceventi, siano essi campani o calabresi, prima dell avvio delle operazione di gestione dei rifiuti di cui al presente Accordo, dovranno inviare rispettivamente - al Presidente della Regione Campania e della Regione Calabria gli accordi di cui al precedente articolo 3. ART. 6 Il costo di conferimento verrà direttamente pattuito tra i gestori degli impianti di conferimento campani e la Regione Calabria, per quanto attiene il CER 20.03.01, con obbligo da parte dei gestori degli impianti di comunicare alla Regione Campania i costi dei conferimenti convenuti mentre, per quanto attiene i CER 19.12.12, 19.05.01 e 19.05.03, esso verrà pattuito tra i gestori degli STIR campani e quelli degli impianti di conferimento della regione Calabria, con obbligo da parte dei gestori degli impianti di comunicare alla Regione Calabria i costi dei conferimenti convenuti. ART. 7 Il pagamento relativo al conferimento derivante dal presente Accordo è effettuato nei tempi e nei modi che dovranno essere stabiliti negli specifici accordi con i gestori di cui al precedente art. 3. Il mancato rispetto delle condizioni ivi stabilite comporterà l interruzione dei conferimenti. ART. 8 Fermo restando l obbligo di autocontrollo da parte dei gestori degli impianti di conferimento secondo gli atti autorizzativi in loro possesso, saranno effettuati controlli a campione anche analitici sui rifiuti conferiti negli impianti campani ed in quelli calabresi. Tali controlli sono affidati alle Province competenti, ai sensi del D. Lgs. 152/06, le quali si avvarranno di ARPA Campania secondo procedure operative dalla stessa definite tenendo conto delle modalità tecniche e gestionali di conferimento contenute negli specifici accordi con i gestori degli impianti di cui all art 3 del presente Accordo e dei contenuti dei piani di autocontrollo dei gestori degli impianti di conferimento.

Durante l'attività di carico presso gli impianti calabresi del CER 20.03.01 verso la Campania, sarà assicurata dalla Regione Calabria la presenza, ancorchè non continuativa, dell ARPA Calabria al fine di fornire maggiore garanzie sulla tipologia di rifiuti da trasferire in Campania. Parimenti per la Regione Campania, presenzierà, in fase di scarico dei rifiuti, l ARPA Campania, con determinazione dei compiti per il controllo degli stessi. Il presente atto raccoglie e attesta il consenso degli intervenuti in ordine alle materie di rispettiva competenza. Le modalità tecniche operative, con particolare riferimento alle quantità giornaliere massime accettabili e per quanto non previsto nel presente documento, saranno definite direttamente con i gestori, nel rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni e delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di conferimento, tenendo informati gli uffici tecnici regionali. Il presente Accordo ha validità sino al 31 dicembre 2016. Esso sarà notificato a cura dei competenti uffici regionali per i rispettivi territori alle Province nelle quali si trovano gli impianti conferenti e di conferimento, nonché alle Società provinciali e ai gestori degli impianti interessati. PER LA REGIONE CAMPANIA PER LA REGIONE CALABRIA ( ) ( )