Intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali sui GIS: struttura di coordinamento e verifica per il repertorio e sito web

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Intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali sui GIS: struttura di coordinamento e verifica per il repertorio e sito web CONTRIBUTO PRESENTATO AD ASITA (PERUGIA, 5-8 NOVEMBRE 2002) E GIÀ PUBBLICATO NEI RELATIVI ATTI. ELETTRA CAPPADOZZI DOMENICO LONGHI L Accordo integrativo per la realizzazione del Sistema Cartografico di Riferimento, in attuazione dell Intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali sui Sistemi Informativi Geografici del 1996, prevede la formazione di un Repertorio Cartografico Nazionale per favorire la diffusione dell informazione geografica disponibile ai diversi livelli di gestione del territorio (statale, regionale e locale), a partire dalla cartografia prodotta e resa disponibile dagli enti che partecipano all Intesa. Oltre a ciò, quale azione di supporto, lo stesso accordo prevede la realizzazione di un sito web ufficiale, quale veicolo informativo sulle iniziative, i risultati raggiunti e la documentazione tecnica prodotta in attuazione dell Intesa. La realizzazione del repertorio, di competenza della Regione Basilicata (capofila per le regioni obiettivo 1), è stata affidata al Centro Interregionale, mentre la realizzazione del sito web, di competenza della Regione Veneto (capofila per il centro nord), è stata affidata all associazione GISFORM. Considerata la stretta correlazione delle due azioni, queste sono state raggruppate in una unica area di intervento, indirizzata dalla Struttura per il Repertorio ed il Sito Web, che ha compiti di monitoraggio delle attività dei soggetti realizzatori, rispetto alla pianificazione approvata, e di controllo dei prodotti consegnati, rispetto alla loro congruenza con le specifiche di progetto. Per la definizione dei contenuti del sito dell Intesa e del repertorio, nonché dei processi di aggiornamento, la struttura in questione organizza incontri di verifica ed approfondimento con gli Enti dell Intesa e con i soggetti attuatori. Le attività prevedono il coordinamento con la Struttura per i Data Base Topografici, al fine di attuare unitariamente la partecipazione ai lavori ISO/TC211 e la definizione delle specifiche di integrazione dei metadati e dei dati contenuti nei Data Base Topografici. Analogamente è prevista l interazione con la Struttura per la Formazione, Ricerca e Sviluppo al fine di predisporre e rendere disponibili moduli di formazione in modalità e-learning. In particolare gli obiettivi prioritari pianificati entro il 2002 rispetto al repertorio riguardano: l assestamento della struttura dei metadati, delle applicazioni per la formazione, la gestione e la consultazione del repertorio; il popolamento del repertorio con le informazioni sulla cartografia realizzata dagli enti centrali appartenenti all Intesa e dalle Regioni; la pianificazione delle attività per l estensione della raccolta delle informazioni per la formazione del repertorio ad altri enti; la disponibilità su Internet del repertorio attraverso l accesso via web; l emanazione di una direttiva nazionale per la documentazione di dati territoriali e la loro pubblicazione nel repertorio. Quelli relativi al sito web, riguardano: il consolidamento della struttura logica del sito web dell Intesa; la definizione del processo di validazione delle informazioni da pubblicare sul sito; - l individuazione di una o più strutture di hosting del sito; - l integrazione del sito web dell Intesa con l accesso al Repertorio Cartografico Nazionale. Stato di attuazione e ulteriori sviluppi Le attività relative al sito web sono state completate e la Regione Abruzzo ospita il sito unificato dell intesa (www.intesagis.it), dal quale è possibile accedere al repertorio, anche se l accesso è limitato ai partecipanti dell Intesa, in attesa della validazione del contenuto. Si prevede di completare tale fase entro il prossimo ottobre e rendere quindi, da novembre, liberamente accessibile il repertorio. Il sito contiene una informativa completa sull Intesa, tra cui i testi degli accordi, il regolamento del Comitato Tecnico di Coordinamento (CTC) ed i verbali delle riunioni, le specifiche tecniche, approvate ed in corso di approvazione, ed altra documentazione tecnica ed informativa di interesse. Anche per quanto riguarda il repertorio, gli obiettivi pianificati per il 2002 sono sostanzialmente rispettati. Infatti alla fine dello scorso luglio: è stata completata la formazione del repertorio cartografico per tutte le regioni ed è in fase di verifica la raccolta dei dati per gli Organi Cartografici dello Stato; l attività è svolta in parte dal Centro Interregionale, in parte autonomamente da diversi enti che partecipano al progetto, ai quali è assicu- 7

Numero di Numero di Numero di Numero di Numero di Temi Edizioni Dataset Entità Attributi Carte di base 74 Carte Tematiche 418 952 32796 10886 1309 Carte prescrittive 143 635 Figura 1 - Situazione del popolamento del Repertorio Cartografico Nazionale rata una base di assistenza per il caricamento dei dati; sono completate le applicazioni per: a) lo scambio dei dati di repertorio, secondo tracciati XML, con singole amministrazioni; b) il caricamento e la gestione diretta di un repertorio locale, con la predisposizione dei file XML da inserire nel Repertorio Nazionale; c) il sistema di ricerca e consultazione del Repertorio Nazionale. Al termine di questa fase, ancora di sperimentazione ed assestamento, sarà possibile formalizzare il modello tecnicoorganizzativo del repertorio da parte del CTC ed è ipotizzabile la ufficializzazione in sede di Conferenza Stato Regioni, eventualmente rafforzata con una direttiva del Ministro per l Innovazione e le Tecnologie. Si ritiene così possibile estendere il contenuto alla maggior parte delle amministrazioni ed enti dello Stato. Successivamente alla definizione delle specifiche dei DB topografici, è anche ipotizzabile arricchire il Repertorio per comprendere la descrizione di tali banche di dati. Si ritiene infine possibile e molto interessante affrontare, se la collaborazione instaurata avrà modo di proseguire nel corso del prossimo anno, le problematiche per la diffusione dei dati territoriali veri e propri (non solo i metadati che li descrivono) e l accesso a servizi specialistici, resi disponibili dagli enti che partecipano all Intesa e, più in generale, da parte delle amministrazioni che aderiranno al repertorio, attraverso meccanismi di e-commerce. Il modello organizzativo del Repertorio Cartografico Nazionale I potenziali utenti del Repertorio Cartografico Nazionale sono: amministrazioni pubbliche (nazionali, regionali e locali) responsabili della gestione dei dati cartografici per il territorio e/o i tematismi di competenza; amministrazioni pubbliche che hanno la necessità di acquisire informazioni sulla disponibilità di dati in una determinata area (ad es. una Regione che voglia avere informazioni riguardanti la cartografia prodotta da una Regione limitrofa, oppure un Ministero che abbia necessità di conoscere la disponibilità di cartografia su una determinata area prodotta da una regione o enti locali); soggetti privati (ricercatori, professionisti, studenti ecc.) che hanno interesse ad avere un punto di accesso unificato ad una informazione che è per sua natura distribuita sul territorio. Le amministrazioni responsabili della gestione della cartografia di propria competenza sono la fonte dei metadati che costituiscono il Repertorio Cartografico Nazionale: esse non possono essere considerate semplicemente utenti del repertorio, ma ne sono a tutti gli effetti dei cogestori. La pluralità delle fonti informative, tra di loro non subordinate, costituisce un oggettivo elemento di complessità organizzativo oltre che tecnico, di cui la soluzione deve tenere conto. Essa non può quindi prescindere da un processo di cooperazione tra i vari soggetti: quanto realizzato per il repertorio ed i processi avviati nell ambito dell Intesa GIS costituiscono un valido modello in tal senso, per il numero di enti coinvolti nonché per la casistica e la vastità dei dati documentati. Un modello organizzativo completo è ancora in via di definizione. A conclusione dell esperienza in atto, la Struttura di Coordinamento e Verifica, in collaborazione con il Centro Interregionale che ha operativamente realizzato e condotto l attività, si impegna a proporre al CTC, oltre alla struttura tecnica del contenuto del Repertorio Cartografico Nazionale, anche un modello organizzativo finalizzato ad assicurare idonei processi di aggiornamento, gestione e fruizione del repertorio stesso. Si ritiene fondamentale che tale proposta, dopo il vaglio del CTC, sia ufficialmente riconosciuta dalla Conferenza Stato Regioni (meglio ancora se in sede di Conferenza Unificata) e oggetto di direttiva. Alcune indicazioni di base sono tuttavia abbastanza chiare già oggi: a) le singole amministrazioni che formano e gestiscono i dati geografici, sono considerate fonte primaria dell informazione e della sua documentazione in quanto il metadato nasce ed è strettamente connesso al dato che documenta; b) l amministrazione proprietaria del dato geografico è responsabile del contenuto dei metadati corrispondenti: la qualità dei metadati, come pure quella dei dati è di norma autocertificata dall amministrazione; la possibilità che un ente terzo effettui una certificazione di qualità sui dati, sui metadati o su entrambi, può essere prevista su iniziativa dell amministrazione, ma non si ritiene che sia imposta in forma generalizzata; c) a livello nazionale sono concordati (coerentemente con le indicazioni ISO/TC 211 19115/DIS) almeno: l insieme minimo dei metadati obbligatori e raccomandati, le classificazioni di catalogazioni utili alla individuazione ed alla fruizione della risorsa cartografica disponibile, il tracciato e le modalità di pubblicazione e di scambio dei metadati (secondo strutturate al momento con Documenti Type Definition che evolverà in Schema XML); d) ciascuna amministrazione può acquisire e gestire autonomamente un proprio repertorio di metadati, purché contenga l insieme minimo di informazioni e le renda disponibili nel formato e nei modi di cui al punto precedente. È in discussione l opportunità di prevedere una struttura di supporto e di coordinamento delle attività delle singole amministrazioni per assicurare la formazione e la successiva gestione di un portale unificato di accesso al Repertorio Cartografico Nazionale, che faccia riferimento al CTC. Il Centro Interregionale, sulla base dell incarico finora svolto, 8

Figura 2 - Struttura del Repertorio Cartografico Nazionale offre un nucleo di funzionalità verso le Regioni. Potrebbe essere auspicabile definire un ruolo analogo anche per gli enti locali e per le amministrazioni dello Stato. Architettura del repertorio Date le premesse l architettura risponde a due requisiti fondamentali: omogeneità nella struttura di memorizzazione e di presentazione del repertorio sul patrimonio cartografico esistente sull intero territorio nazionale, ai diversi livelli (regionale, centrale e locale) per consentire l accesso, tramite Internet, in modo uniforme; compatibilità rispetto alle iniziative delle singole amministrazioni nella formazione di propri repertori specializzati. Il repertorio è stato affrontato, anche a seguito delle indicazioni fornite dall AI- PA maturate a seguito dell esperienza fatta nello studio di fattibilità per SCT Sistema di Scambio dei dati Territoriali, come una applicazione in grado di garantire l interoperabilità con altri repertori (es. i repertori regionali già esistenti o eventuali repertori tematici o di settore), lasciando piena autonomia nella strutturazione e nella gestione interna degli stessi. L interoperabilità si basa sull utilizzo di un linguaggio XML specializzato per il settore geografico, che getta le basi, non solo per lo scambio dei metadati, ma, in prospettiva, anche per la fruizione delle informazioni cartografiche vere e proprie. La figura 2 illustra le principali componenti architetturali, di seguito brevemente illustrate. Tutti i collegamenti, per gli scambi e gli accessi, utilizzano Internet. Repertorio locale/settoriale (1): è previsto che possano coesistere repertori cartografici di enti responsabili di dati territoriali (es. repertorio di una Regione, repertorio IGM, etc.) e in prospettiva, anche come poli di aggregazione intermedia (es. repertorio su temi ambientali che aggreghi dati SINANET). La loro gestione è di completa competenza e responsabilità dell ente che lo realizza (DB, hw, applicazioni, connettività di rete). Indipendentemente dalle modalità di caricamento, aggiornamento e gestione dei dati, o dalla specifica soluzione 9

hardware e software adottata, il solo vincolo richiesto è che sia gestito almeno un insieme minimo di informazioni coerenti con il Repertorio Cartografico Nazionale e siano periodicamente resi disponibili nel formato XML di interscambio concordato. Conversione XML (2): comprende le componenti (applicativi software, procedure inserite all interno dei DB dei repertori, operazioni manuali, etc.) necessarie per estrarre dalla banca dati del repertorio settoriale le informazioni richieste per rappresentare i metadati nella struttura standardizzata in XML. Anche queste componenti sono di competenza e responsabilità dei singoli enti. File XML repertorio locale (3): comprende i file in formato XML che nel complesso costituiscono il Repertorio Cartografico Nazionale, secondo la struttura stabilita a livello nazionale e garantiscono l interoperabilità del sistema. DTD/XML Schema dei metadati (4): rappresenta la struttura ufficiale e concordata dei dati che costituiscono il Repertorio Cartografico Nazionale. Esso precisa anche il set minimo di dati considerati obbligatori per il Repertorio Cartografico Nazionale e le codifiche adottate. Al momento è utilizzato un Document Type Definition (DTD), realizzato sulla base del documento ISO/DIS 19115 sui metadati, di cui si prevede l evoluzione nella forma di XML Schema, e permetta a qualsiasi applicazione di accedervi in maniera trasparente e completamente interoperabile. Gestione del Repertorio Cartografico Nazionale (5): la necessità di velocizzare i tempi di ricerca e presentazione dei dati ha suggerito di raccogliere i file XML prodotti e validati dai singoli enti di competenza su una unica banca dati a livello nazionale, per consentire al motore di ricerca di risolvere le query senza dover necessariamente interrogare in rete i siti su cui risiedono file originali: la convenienza o meno di tale soluzione è ancora oggetto di sperimentazione. La raccolta dei dati su uno o più DB a valenza nazionale non è un vincolo imposto dall architettura, ma un opportunità finalizzata all aumento delle prestazioni del sistema di consultazione e per svincolare le singole amministrazioni da oneri aggiuntivi (disponibilità 24 ore su 24, tempi di risposta adeguati, sistemi di Figura 3 - Struttura gerarchica del Repertorio Cartografico protezione verso Internet). Il software di gestione dei metadati realizzato dal Centro Interregionale consiste in un database relazionale corredato da alcuni moduli applicativi: il modulo per il caricamento diretto dei metadati, memorizzati in apposite tabelle; il modulo per la generazione dei file XML di interscambio secondo il DTD proposto; il modulo per la verifica ed il caricamento dei file XML ricevuti nel data base generale del Repertorio Cartografico Generale. Accesso e Consultazione del Repertorio (6):comprende un motore di ricerca ed un software di consultazione per guidare l accesso al Repertorio Nazionale con le seguenti funzioni: interfaccia per la formulazione di query: l interfaccia è di tipo misto (geografico e alfanumerico) e permette di effettuare ricerche sui metadati presenti, guidando l utente tra i parametri ammissibili per le diverse informazioni; motore di ricerca che elabori le richieste formulate dagli utenti, andando a ricercare le informazioni di interesse sulle varie sorgenti di dati collegate al Repertorio Nazionale; interfaccia per la presentazione dei risultati delle interrogazioni in maniera omogenea, indipendentemente dalle sorgenti di dati utilizzate; elencazione dei link ai siti regionali dove fossero eventualmente disponibili i dati cartografici veri e propri, corrispondenti al risultato della ricerca. Questa componente permette un facile accesso ai metadati cartografici attraverso un qualsiasi browser web su Internet; è stata infatti adottata una soluzione che non richiede l installazione di software specializzato dal lato client (come ad esempio dei plug-in per l uso di funzionalità di tipo GIS all interno di un browser standard). Per adesso la consultazione del repertorio è possibile tramite un normale browser che accede ad una banca dati nazionale, gestita dal Centro Interregionale, raggiungibile dal sito web ufficiale dell Intesa (www.intesagis.it/repertorio), ospitato dalla Regione Abruzzo. È possibile adeguare in breve tempo tale modulo per ricercare le informazioni che si trovino nella parte pubblica di repertori settoriali (Regioni, Centro Interregionale, etc.), purché in numero limitato, dove siano disponibili i file XML coerenti con il DTD ufficiale del Repertorio Cartografico Nazionale. 10

La struttura dei dati nel Repertorio Cartografico Nazionale La progettazione del Repertorio Nazionale è basata sullo standard ISO/DIS 19115, proposto dal Comitato Tecnico 211 dell ISO nell ambito dell informazione geografica. Nell impostazione del Repertorio Nazionale è stato necessario mediare tra l esigenza di documentazione, quanto più possibile esaustiva dell informazione geografica disponibile presso le diverse amministrazioni, rispetto ai costi che la gestione di tali informazioni comporta anche in termini di tempo (risorse richieste per la loro validazione e gestione). Per questo si è scelto di fare riferimento al recommended core previsto dallo standard in questione. Lo standard è stato implementato in uno schema logico secondo il modello entità-relazioni: le informazioni contenute nelle diverse sezioni dello standard sono state distribuite tra le entità logiche individuate, delle quali costituiscono gli attributi: in questo modo è possibile costruire un legame diretto tra lo standard ISO/DIS 19115 ed un database relazionale che implementa tale modello logico. Le entità di tipo geografico, cuore del repertorio, sono gestite secondo la gerarchia strutturale TEMA EDIZIONE DATASET (fig. 3), nella quale TEMA è superclasse di EDIZIONE, che a sua volta è superclasse di DATASET: in questo modo un DATASET eredita tutte le proprietà dell EDIZIONE e del TEMA ai quali appartiene. A partire da un elemento dell entità EDI- ZIONE è possibile, concettualmente, esportare i dati relativi in un file formato XML, secondo il DTD proposto da ISO/TC 211 nella norma 19115 Metadata. Mentre a partire da un elemento dell entità TEMA è possibile, concettualmente, esportare i dati relativi a tutte le sue EDIZIONI generando un file XML per ogni EDIZIONE. Contemporaneamente, se sono presenti elementi a livello di ENTITA ed AT- TRIBUTI (non obbligatori), è possibile generare anche un file relativo al Feature Catalogne (es. FC450.xml) che rispetta un DTD predisposto dal Centro Interregionale sulla base della norma ISO/DIS 19110, analogamente a quanto fatto da ISO/TC 211 per la norma 19115. Il TEMA è l entità principale nella banca dati del repertorio e rappresenta una qualsiasi cartografia, generale o tematica, in qualsiasi formato, numerico o in supporto cartaceo. Un TEMA è definito da attributi propri: Titolo, Scala, Contenuto, Scopo, Manutenzione e Frequenza di Aggiornamento. Il TEMA contiene una o più EDIZIONI, entità geografiche che ereditano le proprietà del TEMA. Una EDIZIONE si distingue per diversi attributi: Data di Pubblicazione, Titolo dell Edizione, Vincoli all Uso e all Accesso, Parametri del sistema di riferimento (Ellissoide, Proiezione, ecc.), Periodo del Rilievo, Informazioni sulla Sicurezza, File di Esempio, Note. L EDIZIONE contiene uno o più DATA- SET. Per una data EDIZIONE, un DA- TASET è caratterizzato per l omogeneità rispetto ad alcuni attributi: Autore, Data di Produzione, Data del Rilievo, Formati, Credit, Ambiente Nativo. Eredita le altre proprietà dell Edizione ed è il più piccolo elemento di territorio a cui si fa riferimento nel repertorio. Le informazioni sulla QUALITA sono gestite a livello di EDIZIONE. Per consentire ricerche di tipo tematico significative ed uniformi le entità geografiche (Tema, Edizione e Dataset) sono associate alle Keyword, utilizzate in una sorta di dizionario per consentire una ricerca di tipo tematico, ancora in via di assestamento, ed alle Topic Category, di maggiore generalità, proposte nello stesso documento ISO/DIS 19115. Per consentire ricerche di tipo geografico le stesse entità sono associate anche ad una ESTENSIONE, che può svilupparsi in Limiti Amministrativi, delle Altre Aree Amministrative e dei Quadri di Unione. L ENTITA consente di descrivere tutti i livelli informativi codificati nell ambito di una Edizione; essa ha attributi generali: Nome, Definizione, Fonte, Riferimenti, Topologia, Geometria, Numero di Oggetti. Ad ogni ENTITA possono essere associati uno o più ATTRIBUTI definiti dall utente. Ad esempio, nell Edizione del 1980 del Tema Carta Tecnica Regionale, di una certa Regione, possono esistere le Entità: strade, curve di livello, ecc. Ognuna di queste Entità potrà avere molti possibili Attributi. In ATTRIBUTI sono riportate le caratteristiche di ciascun oggetto specificato in un elemento dell ENTITA : Nome, Definizione, Fonte, Dominio di valori, Tipo di Dominio, Tipo di Dominio, Tipo di dato per i valori, Unità di misura, Risoluzione, Data d inizio del periodo di validità del valore, Data finale del periodo di validità del valore, Accuratezza del valore dell Attributo, Spiegazione dell Accuratezza dei valori dell Attributo, Frequenza di misurazione dell Attributo. È infine da osservare che la strutturazione in ENTITA e ATTRIBUTI, benché renda complete le potenzialità del Repertorio è presumibilmente da considerarsi ad un secondo livello di approfondimento. L onere richiesto per la loro acquisizione e successiva gestione non è trascurabile (almeno di due ordini superiore rispetto alle informazioni di base) ed è sicuramente giustificato solo per una documentazione finalizzata a consentire la fruizione della risorsa cartografica vera e propria, con il connesso database. Benché tale obiettivo esuli dalle finalità immediate dell Intesa, senza dubbio rappresenta la nuova frontiera da raggiungere. In tale direzione è previsto, entro il 2002 solo l avvio di una sperimentazione. Per una completa descrizione della struttura dei dati del Repertorio Cartografico Nazionale si rimanda a quanto pubblicato sul sito www.intesagis.it/documenti ufficiali/repertorio. Autori ELETTRA CAPPADOZZI AIPA, 06-85264346, cappadozzi@aipa.it DOMENICO LONGHI Regione Abruzzo, 0862-363223, domenico.longhi@regione.abruzzo.it 11