Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna è stato approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione europea in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 n. 1304/2013 e con i documenti di orientamento strategico prodotti a livello europeo e nazionale, a partire dalla strategia Europa 2020. La strategia di investimento del programma operativo prevede n 5 Assi prioritari di intervento: Asse 1 - Occupazione Asse 2 - Inclusione sociale e lotta alla povertà Asse 3 - Istruzione e formazione Asse 4 - Capacità istituzionale e amministrativa Asse 5 - Assistenza tecnica Per quanto riguarda la tematica migratoria, il Programma Operativo dedica alcuni obiettivi specifici rientranti negli Assi prioritari 1 e 2.
Asse prioritario 1 Occupazione : promuove iniziative volte alla riduzione della disoccupazione di lunga durata, all aumento dell occupazione, con particolare riguardo a quella giovanile e femminile, anche attraverso la creazione di impresa, il rafforzamento delle istituzioni che presidiano il mercato del lavoro e il rafforzamento delle competenze e del capitale umano. Priorità di investimento 8i: L'accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità professionale. Obiettivo specifico 8.4: Accrescere l occupazione degli immigrati Risultati attesi: promuovere il tasso di occupazione della popolazione straniera, inserire gli immigrati nel mondo del lavoro dell economia formale, beneficiando del loro potenziale anche attraverso il riconoscimento delle loro qualifiche. Risorse finanziarie: circa 5 milioni di euro (1.2% del totale del Programma). Azioni: 1. Valorizzare e rafforzare le competenze anche per il riconoscimento dei titoli acquisiti nel paese di origine; 2. Percorsi di sostegno (servizi di accompagnamento e/o incentivi) alla creazione di impresa e al lavoro autonomo ivi compreso il trasferimento d azienda (ricambio generazionale). Principali gruppi target: Immigrati Tipologie beneficiari: Agenzie formative, CSL e altri soggetti, pubblici e privati, che erogano servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, imprese.
Asse prioritario 2 Inclusione sociale e lotta alla povertà : intende promuovere interventi di inclusione agendo soprattutto attraverso la promozione dell occupazione. L obiettivo è contrastare il fenomeno dell esclusione sociale, favorendo l occupazione dei soggetti che manifestano svantaggi di diversa natura, che hanno quale conseguenza primaria una marginalizzazione e l allontanamento dal mercato del lavoro, anche con riferimento alle problematiche di discriminazione in genere. Priorità di investimento 9i: L inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l occupabilità. Obiettivo specifico 9.1: Riduzione della povertà, dell inclusione sociale e promozione dell innovazione sociale Risultati attesi: contrasto del fenomeno della povertà e della marginalità sociale attraverso un insieme di interventi integrati con finalità di reinserimento sociale oltre che lavorativo in aree determinate caratterizzate da un livello di degrado sociale. Risorse finanziarie: circa 22 milioni di euro (5% del totale del Programma). Azioni: 1. Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione (es. adozione sociale, tutoraggio, mediazione familiare e culturale, centri territoriali per la famiglia, prevenzione dell abuso e del maltrattamento intra-familiare, e della violenza) progetti di diffusione e scambio di best practices relativi ai servizi per la famiglia ispirati anche al modello della sussidiarietà circolare. 2. Sperimentazione di alcuni progetti di innovazione sociale sottoposti a valutazione di impatto (possibilmente con metodologia contro fattuale) nel settore delle politiche sociali. Principali gruppi target: soggetti svantaggiati tra cui immigrati, cittadini di paesi terzi come richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale, detenuti ed
ex-detenuti, soggetti vittime di violenza o grande sfruttamento, giovani in contesti urbani degradati, pazienti psichiatrici stabilizzati, disoccupati di lunga data, inoccupati, lavoratori in CIGS, persone disabili ai sensi dell art. 3 comma 1 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, Aspi e mobilità, soggetti appartenenti a minoranze, famiglie in condizione di povertà. Tipologie beneficiari: Organismi formativi, organismi intermedi, imprese, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. Obiettivo specifico 9.2: Incremento dell occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili Risultati attesi: aumentare le opportunità lavorative offerte ai soggetti che per motivi diversi si trovano in particolare situazione di svantaggio e di emarginazione sociale o a rischio di discriminazione (soggetti con disabilità fisiche e/o psichiche, persone seguite dai servizi sociali, ex-detenuti, ex-tossicodipendenti, vittime di violenza, vittime della tratta ecc.) attraverso l attuazione di interventi di presa in carico multi professionale. Risorse finanziarie: circa 58 milioni di euro (13% del totale del Programma). Azioni: 1. Interventi di presa in carico multi professionale, finalizzati all inclusione lavorativa delle persone con disabilità attraverso la definizione di progetti personalizzati. Promozione della diffusione e personalizzazione del modello ICF [International Classification of Functioning, Disability and Health] su scala territoriale. Interventi di politica attiva specificamente rivolti alle persone con disabilità. 2 Interventi di presa in carico multi professionale finalizzati all inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione e in generale alle persone che per diversi motivi sono presi in carico dai servizi sociali: percorsi di empowerment [ad es. interventi di
recupero delle competenze di base rivolti a tossicodipendenti, detenuti etc.], misure per l attivazione e accompagnamento di percorsi imprenditoriali, anche in forma cooperativa (es. accesso al credito, fondi di garanzia, microcredito d impresa, forme di tutoraggio, anche alla pari). 3. Progetti integrati di inclusione attiva rivolti alle vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento ai minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, ai beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria e alle persone a rischio di discriminazione. 4. Sostegno alle imprese per progetti integrati per l assunzione, l adattamento degli ambienti di lavoro, la valorizzazione delle diversità nei luoghi di lavoro [informazione e sensibilizzazione alle diversità, adozione di carte per le pari opportunità, codici di introduzione della figura del diversità manager,gestione del percorso lavorativo dei lavoratori con disabilità, etc. ]. Sviluppo e diffusione delle tecnologie assistite finalizzate all inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Principali gruppi target: soggetti svantaggiati tra cui immigrati, cittadini di paesi terzi come richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale, detenuti ed ex-detenuti, soggetti vittime di violenza o grande sfruttamento, giovani in contesti urbani degradati, pazienti psichiatrici stabilizzati, disoccupati di lunga data, inoccupati, lavoratori in CIGS, persone disabili ai sensi dell art. 3 comma 1 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, Aspi e mobilità, soggetti appartenenti a minoranze, famiglie in condizione di povertà. Tipologie beneficiari: Organismi formativi, organismi intermedi, imprese, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.
Priorità di investimento 9iv: Il miglioramento dell accesso ai servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d interesse generale. Obiettivo specifico 9.3: Aumento/consolidamento/qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. Risultati attesi: Rafforzamento dei servizi socio-educativi per l infanzia e servizi socio-sanitari domiciliari, anche in integrazione con le azioni del POR FESR, e ricorrendo allo strumento dell ITI per intervenire nelle aree caratterizzate da un forte degrado sociale, da bassi livelli di occupazione femminile e che risultano oggetto di interventi ad hoc di sviluppo locale. Favorire la conciliazione tra lavoro e cura e incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Risorse finanziarie: circa 4.5 milioni di euro (l 1% del totale del Programma). Azioni: 1. Implementazione di buoni servizio per servizi socioeducativi prima infanzia (anche in ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per favorire l accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi socioeducativi e a ciclo diurno e per favorire l incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera) 2. Implementazione di buoni servizio per servizi a persone con limitazione nell autonomia (per favorire l accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo diurno, e per favorire l incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera e per la promozione dell occupazione regolare).
Principali gruppi target: soggetti svantaggiati tra cui immigrati, cittadini di paesi terzi come richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale, detenuti ed ex-detenuti, soggetti vittime di violenza o grande sfruttamento, giovani in contesti urbani degradati, pazienti psichiatrici stabilizzati, disoccupati di lunga data, inoccupati, lavoratori in CIGS, persone disabili ai sensi dell art. 3 comma 1 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, Aspi e mobilità, soggetti appartenenti a minoranze, famiglie in condizione di povertà. Tipologie beneficiari: Organismi formativi, organismi intermedi, imprese, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. Obiettivo specifico 9.4: Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo. Risultati attesi: Fornire risposta al grave problema relativo alle condizioni di deprivazione in cui vivono molte famiglie nel territorio sardo e, nello specifico, al problema degli alloggi sociali. Sostenere interventi di supporto all abitare assistito rivolti a categorie particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale nell ottica del pieno reinserimento socio-lavorativo delle stesse. Risorse finanziarie: circa 4.5 milioni di euro (l 1% del totale del Programma). Azioni: Servizi di promozione e accompagnamento all abitare assistito nell ambito della sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi, finalizzati a soddisfare i bisogni di specifici soggetti-target caratterizzati da specifica fragilità socio-economica (ad esempio residenzialità delle persone anziane con limitazioni dell autonomia, l inclusione per gli immigrati, la prima residenzialità di soggetti in uscita dai servizi sociali, donne vittime di violenza). Principali gruppi target: soggetti svantaggiati tra cui immigrati, cittadini di paesi terzi come richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale, detenuti ed ex-detenuti, soggetti vittime di violenza o grande sfruttamento, giovani in
contesti urbani degradati, pazienti psichiatrici stabilizzati, disoccupati di lunga data, inoccupati, lavoratori in CIGS, persone disabili ai sensi dell art. 3 comma 1 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, Aspi e mobilità, soggetti appartenenti a minoranze, famiglie in condizione di povertà. Tipologie beneficiari: Organismi formativi, organismi intermedi, imprese, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.