Schema comparativo tra le strategie Europa 2020, gli obiettivi tematici del QSC, le Priorità dei fondi FESR FEASR e FSE nella programmazione

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Schema comparativo tra le strategie Europa 2020, gli obiettivi tematici del QSC, le Priorità dei fondi FESR FEASR e FSE nella programmazione 2014-2020 A cura di Claudia Cominotti R&P sc Torino E- mail: c.cominotti@repnet.it Assistenza Tecnica all Asse IV Leader della Regione Piemonte Torino, 26 ottobre 2012 Albo Cooperative N : A161726 Torino (Italia) 10123 fax +39 01181.23.028 C.C.I.A.A. Torino N. 593512 Via Bonafous, 8 e-mail: rep@repnet.it C.F. e P. IVA 03852150014 Ph +39 01188.81.00 http://www.repnet.it 1

Schema comparativo tra le strategie Europa 2020, gli obiettivi tematici del QSC, le Priorità dei fondi FESR FEASR e FSE nella programmazione 2014-2020 Con lo scopo di agevolare la preparazione della futura programmazione 2014-2020 si propone un primo strumento di lavoro in cui si mettono a confronto gli obiettivi di Europa 2020, gli obiettivi tematici della proposta del Quadro Comunitario di sostegno e le priorità d investimento contenute nelle proposte di regolamento dei fondi FESR, FEASR e FSE. Dal momento che i regolamenti prevedono la possibilità che con l approccio leader si possano attivare interventi afferenti ai diversi fondi, e parrebbe anche con una maggiore libertà rispetto agli stretti vincoli della passata programmazione, è utile che i GAL comincino fin da ora a immaginare quali potrebbero essere i principali fabbisogni della loro area e in che misura questi siano ricollegabili alle priorità dei diversi fondi. In questo modo i GAL potranno acquisire voce in capitolo nel complesso processo di programmazione che dalle singole aree vedrà confluire le proposte programmatorie fino a un unico accordo di partenariato tra i singoli stati membri e la UE. Lo schema comparativo qui proposto si riferisce alle priorità d investimento contenute nelle proposte di regolamento, quindi non sono da considerarsi definitive, anche se probabilmente non subiranno grosse modifiche. Nello schema sono state evidenziate in giallo le priorità FEASR che potrebbero adattarsi meglio all approccio Leader (si ricorda che per il momento l applicazione dell approccio leader è obbligatoria soltanto nel regolamento FEASR per un importo non inferiore al 5% delle risorse finanziarie destinate ai PSR), anche dovrebbe essere possibile ampliare la sfera degli interventi. Le priorità scritte in corsivo si riferiscono alle proposte di modifica dei regolamenti già approvate dal parlamento europeo, che verranno acquisite nei testi dei regolamenti definitivi. Le parti evidenziate in giallo sono quelle che potrebbero essere di maggiore interesse per i GAL. Le parti in corsivo sono relative alle proposte di modifica dei regolamenti approvate dal parlamento Europeo. 2

Migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, in particolare allo scopo di portare al 3% del PIL i livelli d investimento pubblico e privato combinati in tale settore 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione 1.a Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo 1.bpromuovere investimenti pubblici e privati in business e R&I, sviluppo di prodotti e servizi, transfer tecnologico, innovazione sociale e eco-innovazione, industrie creative e culturali, applicazioni di servizio pubblico, stimolazione della domanda, networking, clusters e innovazione attraverso smart specialisation 1.c Sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione in tecnologie chiave abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali 1.d promozione di una cogenerazione altamente efficiente di calore e energia, inclusi distretti di riscaldamento e raffreddamento e centrali elettriche sostenibili (Nuova) Art. 5 (1) promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali: (a) stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali; (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro; Prop reg COM(2011) 607 3

Prop reg COM(2011) 607 Iniziativa FARO Europa 2020: Agenda digitale europea 2. Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazion e e della comunicazione, la loro utilizzazione e la loro qualità 2.a Estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità 2.b Sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC 2.c Rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'elearning, l'e-inclusione l'e-health Art. 5-6.c. promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali. Art. 21 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali 21.c l'installazione, il miglioramento e l'espansione di infrastrutture a banda larga e di infrastrutture passive per la banda larga, nonché la fornitura di accesso alla banda larga e ai servizi di pubblica amministrazione online; 4

Prop reg COM(2011) 607 Iniziativa FARO: una politica industriale integrata per l era della globalizzazione. Riconoscere il ruolo centrale di concorrenzialità e sostenibilità. 3. Rafforzare la competitività delle PMI 3.a Promuovere l'imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende 3.b Sviluppare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione Art. 5 (2) potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole: (a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell'attività; (b) favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo; Art. 5 (3) promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo: a. migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; (b) sostegno alla gestione dei rischi aziendali. Art. 16 servizi di consulenza e di assistenza alla gestione delle aziende agricole Art. 17 Regimi di qualità dei prodotti agroalimentari Art. 18 Investimenti in immobilizzazioni materiali migliorino le prestazioni globali dell'azienda agricola; (b) trasformazione, commercializzazione, sviluppo dei prodotti agricoli; (c l'infrastruttura per sviluppo e 'adeguamento, compresi l'accesso ai terreni agricoli e forestali, la ricomposizione e il miglioramento fondiari, l'approvvigionamento energetico e la gestione idrica; Art. 27 Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Art. 28 Costituzione di associazioni di produttori per a) adeguamento produzione e dei prodotti alle esigenze del mercato; (b) commercializzazione in comune dei prodotti, (c) la definizione di norme comuni in materia di informazione sulla produzione, (d) altre attività svolte dalle associazioni di produttori, come lo sviluppo delle competenze imprenditoriali e commerciali o la promozione e l'organizzazione di processi innovativi. Art. 36 Cooperazione: incentivare ogni forma di cooperazione tra almeno due soggetti e in particolare: (a) rapporti di cooperazione tra diversi operatori della filiera agroalimentare e del settore forestale nell'unione, nonché tra altri soggetti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi e delle priorità della politica di sviluppo rurale; (b) la creazione di strutture a grappolo (cluster) e di reti; (c) la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità 5

Prop reg COM(2011) 607 Ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il20% rispetto a 1990 o del 30% se sussistono condizioni necessarie; portare al 20% quota fonti energia rinnovabile; migliorare del 20% efficienza energetica 4. Sostenere un economia a basse emissioni di CO2 in tutti i settori 4.a Promuovere la produzione e la distribuzione di fonti di energia rinnovabili 4.b Promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle PMI 4.c Sostenere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile in particolare negli edifici storici, nelle infrastrutture pubbliche e nel settore dell'edilizia abitativa 4.d Sviluppare sistemi di distribuzione intelligenti a bassa tensione 4.e Promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per le zone urbane 4.f (Nuova) finanziare il miglioramento e potenziamento dell efficienza energetica e della sicurezza energetica attraverso la costruzione e modernizzazione di infrastrutture elettriche, reti di distribuzione e trasmissione Art. 5 (5) incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale,: (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia; (d) ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell'agricoltura; (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale Art. 21 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi (b) investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all'espansione di ogni tipo di infrastrutture su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili; 6

Prop reg COM(2011) 607 Libro Bianco adattamento ai cambiamenti climatici 2009; Comunicazioni UE: - approccio comunitario prevenzione catastrofi ; - potenziare reazione europea alle catastrofi 5. Promuovere l adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione e gestione dei rischi 5.a Strategie e Piani d azione per l adattamento al cambio climatico, piani prevenzione e gestione rischi, con osservazione dati e scambio informazioni 5.b Investimenti nell adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione rischi, su ambiente edificato, salute umana, difese da inondazioni, resistenza ecosistemi 5.c Sviluppo di strumenti nei sistemi di gestione dei disastri: individuazione, sistemi di allerta precoce e di allarme, mappatura e valutazione rischi Tutte le priorità contribuiscono a mitigazione cambiamenti climatici Art. 19 Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione Art. 22 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste Art. 25 Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici Art. 29 Pagamenti agro-climatico-ambientali Art. 35 Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta 7

COM(2011) 607 Iniziativa FARO Europa 2020: Un Europa efficiente nell impegno delle risorse Direttive quadro UE: - acque, acque reflue urbane, rischi alluvione, nitrati - rifiuti - biodiversità, uccelli, habitat naturali - protezione suoli - qualità dell aria - ambiente marino 6. Proteggere l ambiente e promuovere l utilizzazione razionale delle risorse 6.a Contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell'unione in materia ambientale 6.b Contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dell'acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell'unione in materia ambientale 6.c Proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio culturale 6.d Proteggere la biodiversità, i suoli e promuovere i servizi per gli ecosistemi, compreso NATURA 2000 e le infrastrutture verdi 6.e Migliorare l'ambiente urbano, inclusa la rivitalizzazione delle città, in particolare dei sobborghi urbani svantaggiati, con la riqualificazione delle aree industriali dismesse riabilitazione delle infrastrutture culturali Art.5 (4) preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste: (a) salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico dell'europa; (b) migliore gestione delle risorse idriche; (c) migliore gestione del suolo; Art. 18 Investimenti in immobilizzazioni materiali d) investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli impegni agroambientali e silvoambientali, alla conservazione della biodiversità o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 o di altre zone di grande pregio naturale da definirsi nel programma. Art. 21 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi (a) la stesura e l'aggiornamento di piani di sviluppo dei comuni situati nelle zone rurali e dei servizi comunali di base, nonché di piani di tutela e di gestione dei siti NATURA 2000 e di altre zone di grande pregio naturale; (d) miglioramento o 'espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative, e della relativa infrastruttura; (e) investimenti da parte di enti pubblici in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e segnaletica nei luoghi di interesse turistico; (f) studi e investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi e del paesaggio rurale, compresi gli aspetti socioeconomici di tali attività; (g) investimenti finalizzati alla rilocalizzazione di attività e alla riconversione di fabbricati o altri impianti situati nelle vicinanze di centri rurali, al fine di migliorare la qualità della vita o i parametri ambientali del territorio interessato. Art. 23 -Forestazione e imboschimento Art. 24 - Allestimento di sistemi agroforestali Art. 26 - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali Art. 30 Agricoltura biologica Art. 31 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque Art. 32 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici Art. 34 - Benessere degli animali 8

Prop reg COM(2011) 607 Libro bianco sui trasporti: riduzione gas serra nei trasporti : forme di trasporto sostenibili, progetti con maggior valore aggiunto europeo, reti transeuropee (prop. Reg TEN-T) 7. Promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strettoie nelle infrastrutture di rete fondamentali 7.a Favorire la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) 7.b Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T 7.c Sviluppare sistemi di trasporto ecologici e a bassa emissione di carbonio e favorire la mobilità urbana sostenibile 7.d Sviluppare sistemi di trasporto ferroviario globali, di elevata qualità e interoperabili 9

Prop reg COM(2011) 607 Portare al 75% tasso di occupazione delle donne e degli uomini tra 20 e 64 anni, con < partecipazione di giovani, lavoratori più anziani, poco qualificati e migliore integrazione immigrati regolari. 8. Promuovere l occupazione e sostenere la mobilità del lavoro 8.a Lo sviluppo di incubatrici di imprese e il sostegno a investimenti per i lavoratori autonomi e la creazione di imprese 8.b Iniziative per lo sviluppo locale e aiuti a strutture che forniscono servizi di zona per creare nuovi posti di lavoro, se tali azioni non rientrano nel campo d'applicazione del regolamento FSE 8.c Investimenti in infrastrutture per i servizi pubblici per l'impiego Art.20 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (a) aiuti all'avviamento di imprese per: i) i giovani agricoltori; ii) attività extra-agricole nelle zone rurali; iii) lo sviluppo di piccole aziende agricole; (b) investimenti in attività extra-agricole; (c) pagamenti annuali agli agricoltori che aderiscono al regime per i piccoli Agricoltori Art. 3 (a) Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale i) l'accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale; ii) l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni; iii) l'attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese; iv) l'uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e vita privata; v) l'adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti; vi) l'invecchiamento attivo e in buona salute; vii) la modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, comprese azioni volte a migliorare la mobilità professionale transnazionale 10

Prop reg COM(2011) 607 Promuovere l inclusione sociale in particolare attraverso la riduzione della povertà, in modo tale da sollevare almeno 20 milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione entro il 2020 (non raggiungibile con ob. Dei singoli stati) 9. Promuovere l inclusione sociale e lottare contro la povertà 9.a Investimenti nell'infrastruttura sanitaria e sociale che contribuiscano allo sviluppo nazionale, regionale e locale, la riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali 9.b Il sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite 9.c Il sostegno a imprese sociali 9.d (new) investimenti in cultura, protezione e digitalizzazione del patrimonio culturale, miglioramento dell educazione culturale mirato a ridurre le ineguaglianze relative all accesso alla cultura e potenziamento del capitale umano. 6. adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali: (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione; (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; Art.20 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (a) aiuti all'avviamento di imprese per: i) i giovani agricoltori; ii) attività extra-agricole nelle zone rurali; iii) lo sviluppo di piccole aziende agricole; (b) investimenti in attività extra-agricole; (c) pagamenti annuali agli agricoltori che aderiscono al regime per i piccoli Agricoltori Leader tutto Art. 3 (c) Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà: i) inclusione attiva; ii) integrazione delle comunità emarginate quali i rom; iii) lotta contro la discriminazione basata sul sesso, l'origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale; iv) miglioramento dell'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale; v) promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali; vi) strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività. 11

Prop reg COM(2011) 607 Migliorare i livelli d istruzione, in particolare mirando a ridurre i tassi di abbandono scolastico al di sotto del 10% aumentando la percentuale delle persone tra i 30 e i 34 anni che hanno completato l istruzione terziaria o equivalente almeno al 40% 10. Investire nell istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente Art. 5 (1) promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale: (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale; Art.15 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione: azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze, ad attività dimostrative e ad azioni di informazione, corsi di formazione, seminari e coaching. Art. 3 (b) Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente: i) riducendo l'abbandono scolastico precoce e promuovendo l'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità; ii) migliorando la qualità, l'efficacia e l'apertura dell'istruzione superiore e di livello equivalente al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita; iii) migliorando l'uguaglianza di accesso alla formazione permanente, aggiornando le attitudini e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro. 12

Prop reg COM(2011) 607 Rafforzare capacità istituzionale e amministrativa a tutti i livelli. Tema prioritario: riduzione onere amministrativo sui cittadini e imprese, aumento trasparenza, integrità e qualità della pubblica amministrazione, efficienza 11. Rafforzar e la capacità istituzionale ed efficacia dell amministra zione pubblica (d) Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace: i) Investimento nella capacità istituzionale e nell'efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance; ii) rafforzamento delle capacità delle parti interessate che operano nei settori dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali; patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale. 13