PICCOLE IMPRESE VENETE DI PRODUZIONE E RAPPORTI CON L ESTERO. Osservatorio congiunturale sull Export

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Transcript:

PICCOLE IMPRESE VENETE DI PRODUZIONE E RAPPORTI CON L ESTERO Osservatorio congiunturale sull Export Andamento anno 2010 Previsione anno 2011 A CURA DELL UFFICIO COMUNICAZIONE&STUDI CONFARTIGIANATO DEL VENETO ELABORAZIONI

PICCOLE IMPRESE VENETE DI PRODUZIONE E RAPPORTI CON L ESTERO Osservatorio congiunturale sull Export Andamento anno 2010 Previsione anno 2011 Premessa e annotazioni metodologiche L Osservatorio sull Export si inserisce all interno del quadro congiunturale dell artigianato e della piccola impresa nel Veneto, per meglio analizzare un segmento di attività che con il passare degli anni ha assunto un crescente rilievo all interno della struttura economica della piccola impresa. Nel corso degli Osservatori Congiunturali sull Artigianato e la Piccola Impresa del Veneto è stato rilevato, tra le imprese di produzione, che un azienda su tre, mediamente, risulta avere rapporti commerciali con l Estero. L entità delle imprese che esportano giustifica dunque la particolare attenzione che si deve dare al fenomeno anche se si deve tenere presente che le transazioni commerciali oltre confine risultano più o meno rilevanti a seconda della dimensione dell azienda: dalle rilevazioni effettuate, infatti, emerge come l export rappresenti una quota consistente del fatturato aziendale soprattutto nelle imprese più strutturate, con organici aziendali superiori ai 10 addetti, mentre nelle imprese di più piccole dimensioni gli scambi commerciali con l estero risultano marginali. Tra gli strumenti utilizzati per l analisi si è preso in considerazione, per ogni impresa, l ammontare del fatturato proveniente dalle transazioni con l estero; utilizzando tale parametro si è cercato di definire quindi l andamento delle esportazioni nel corso del 2010, offrendo degli spunti anche sullo scenario che si prospetta per il prossimo futuro. a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 1

In particolare nel presente Osservatorio vengono trattati i seguenti aspetti: le dinamiche del fatturato proveniente dalle esportazioni registrate dalle imprese che esportano, con riferimento al comparto produttivo (alimentare; chimica, plastica, vetro, carta; elettrica ed elettronica; meccanica e macchine; metallo e prodotti in metallo; mobili e legno; tessile, abbigliamento, concia) ed ai principali mercati di sbocco; il confronto tra le dinamiche congiunturali consuntive delle piccole imprese di produzione complessivamente considerate e quelle delle imprese esportatrici; i caratteri strutturali delle piccole imprese venete che esportano, in termini di peso dell export sul fatturato prodotto, area di esportazione, struttura di vendita dei prodotti all estero e classe dimensionale dell azienda secondo il numero di addetti impiegati. È importante sottolineare che il campione non è rappresentativo dell universo di riferimento, dal momento che proviene da un estrazione del panel ricavato dall Osservatorio Congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa del Veneto. Data inoltre la particolarità del segmento analizzato ed il numero, seppure rilevante, non rappresentativo di imprese che sono state interessate dall analisi, il presente osservatorio viene proposto come approfondimento delle imprese che operano anche fuori dai confini nazionali e va considerato come uno strumento prettamente informativo, utile per tastare il polso di questa categoria di imprese, e non per dare giudizi complessivi sull andamento delle esportazioni venete, di cui peraltro esiste adeguata informazione statistica. a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 2

Le esportazioni: andamenti e previsione Se nel 2009 il mercato estero della piccola impresa veneta è stato caratterizzato da rilevanti ridimensionamenti, determinati da un saldo negativo degli andamenti (-19,7) e da una consistente contrazione del livello di fatturato prodotto dall export (-8,8% rispetto all anno precedente), il 2010 ha dato la possibilità alle piccole imprese venete di riprendere in maniera più vigorosa le transazioni oltre confine. Nel 2010, infatti, si registra una prevalenza di andamenti positivi (saldo pari a +6,7) ed un incremento del volume d affari prodotto (+1,8%). Anche considerando le previsioni per i prossimi mesi si evidenzia un clima di maggior fiducia da parte delle imprese, con un saldo pari a +14,7 e con una variazione attesa del fatturato dell export pari a +2,3%. FATTURATO DALL EXPORT Saldo tra andamenti positivi e negativi e variazioni percentuali medie SALDO OPINIONI "POSITIVO" - "NEGATIVO" 5,0 5,8 26,4 6,7 14,7-2,2-17,5-8,1-19,7 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 VARIAZIONE % MEDIA DEL FATTURATO DALL'EXPORT 0,8% 5,5% 3,9% 0,5% -1,7% 1,8% 2,3% -9,8% -8,8% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 3

Nell analisi per attività produttive si può notare come solo il settore del mobile ha fatto registrare nel 2010 ancora un trend negativo (saldo -8,8) che rivela il protrarsi delle difficoltà già incontrate nel corso del 2009. Ad evidenziare le performance migliori sono i comparti della chimica, plastica, vetro e carta e quello del metallo (saldi intorno a +20), mentre stazionari risultano gli andamenti per l elettrica e l elettronica (+1,6), la meccanica e macchine (+0,8) ed il tessile, abbigliamento e concia (+4,8); anche l export per le imprese alimentari è in ripresa, ma il saldo è più contenuto della media del settore (+10,9). Nei prossimi mesi si dovrebbe assistere ad un ulteriore miglioramento della situazione generale con il comparto dell alimentare (+18,2), della meccanica e macchine (+20) e del metallo (+21,1) ad evidenziare le maggiori potenzialità di sviluppo. In ripresa si prevede anche il trend dell elettrica ed elettronica (saldo +13,9) e del tessile (saldo +14,3), mentre nella chimica il processo di crescita si dovrebbe attenuare pur mantenendosi ancora positivo (saldo +11,1); qualche segnale positivo, infine, si segnala anche nel comparto del legno (saldo +5). FATTURATO DALL EXPORT Saldo tra andamenti positivi e negativi per comparto di produzione 2009 2010 2011 ALIMENTARE -12,5 10,9 18,2 CHIMICA, PLASTICA, VETRO, CARTA -25,0 11,1 20,6 ELETTRICA ED ELETTRONICA -18,2 1,6 13,9 MECCANICA E MACCHINE -37,5 0,8 20,0 METALLO E PRODOTTI IN METALLO -33,3 20,3 21,1 MOBILI E LEGNO -11,8-8,8 5,0 TESSILE, ABBIGLIAMENTO, CONCIA -11,1 4,8 14,3 a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 4

Considerando i diversi mercati di sbocco e le dinamiche dei volumi d affari provenienti dalle varie aree si può avere un idea dello scenario internazionale in cui attualmente opera la piccola impresa veneta. Si registra nel 2010 una ripresa delle transazioni commerciali soprattutto verso i Paesi appartenenti alla UE 15 (saldo +18,1), mentre fatica ancora a riprendere il mercato verso i Paesi dell Unione di più recente entrata come Romania, Bulgaria, Ungheria e Polonia (saldo -3,5). In netta crescita si segnalano anche i mercati esterni all Unione Europea, principalmente Russia e Paesi balcanici (Altri Europa +31), mentre marginali restano le quote di mercato intercontinentali, con qualche tendenza di ridimensionamento nelle transazioni verso America e Africa (rispettivamente -21,6 e -22,8) e con un trend stazionario per quanto riguarda il Medio Oriente e l Asia (-3,2). Le previsioni per il 2011, vedono ancora i mercati europei extra-ue quelli in maggiore espansione (saldo +32), seguiti a ruota da quelli dei Paesi appartenenti all UE 27 (saldo +19,2). Anche nel resto dell Unione si dovrebbe comunque assistere ad un consolidamento degli scambi commerciali (saldo +16,3), mentre decisamente debole risulta l apporto dei mercati asiatici (+0,2). Qualche segnale positivo si intravede inoltre dalle prospettive per il mercato americano (+6,7) e per quello africano (+11,1), pur rappresentando quote marginali del mercato complessivo. FATTURATO DALL EXPORT Saldo tra andamenti positivi e negativi per mercato di sbocco 2009 2010 2011 UE 15* -33,3 18,1 16,3 UE 27** -5,2-3,5 19,2 ALTRI EUROPA -6,6 31,0 32,0 MEDIO ORIENTE / ASIA -26,8-3,2 0,2 AMERICA -39,3-21,6 6,7 AFRICA -45,7-22,8 11,1 * UE 15: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia; *UE 27: Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 5

Dopo aver considerato separatamente le dinamiche dell export, di seguito si propone l analisi comparata tra le imprese esportatrici ed il settore di produzione valutato nel suo complesso, per verificare come le dinamiche dell export abbiano influito sull andamento complessivo delle imprese esportatrici rispetto alle aziende che operano solamente all interno dei confini nazionali. In questo contesto, a differenza dell analisi qualitativa effettuata in precedenza considerando il sentiment delle imprese, si prenderanno in considerazione le variazioni medie calcolate, tenendo dunque presente dei reali volumi d affari prodotti sia in termini complessivi che in termini di export. Le aziende dell export sono maggiormente esposte alle dinamiche dei mercati internazionali e se la possibilità di esportare rappresenta un input per accrescere il proprio volume d affari, in maniera speculare, il blocco dei mercati si ripercuote in maggior misura sulle imprese esportatrici; la situazione pertanto registrata per il settore manifatturiero la si può ritrovare, esemplificata, prendendo in considerazione le dinamiche intercorse negli ultimi due anni: nel 2009 le aziende che operano oltre confine hanno subito flessioni molto più ampie rispetto a quelle registrate nelle altre aziende del manifatturiero. Nel 2010, invece, la situazione si è capovolta: dalla lieve ripresa delle imprese manifatturiere emerge un trend decisamente più positivo per le aziende che esportano, non solo in termini di fatturato (+1,3% contro +0,4% del totale del settore manifatturiero), ma anche facendo riferimento ai volumi produttivi (+1,6% contro +0,6%) e al livello degli ordinativi (+1% contro +0,5%); solo la dinamica occupazionale ha fatto registrare valori ancora negativi, ma comunque evidenziano flessioni più contenute (-0,7% contro -2,8%). Nella propensione ad investire invece si assiste ad una maggiore cautela da parte delle imprese che operano oltre confine per cui meno del 10% ha effettuato investimenti nel corso del 2010, contro una media del settore pari al 12%. Per il 2011 le previsioni per le imprese esportatrici continuano ad essere positive: produzione, fatturato e ordini si prevedono in crescita con progressi superiori al punto e mezzo percentuale; l occupazione resterà stabile (0%) e nella propensione ad investire si potrebbe registrare una tendenza migliore rispetto al 2010 (5,5% investimenti già programmati e 8,3% investimenti possibili). Anche prendendo in considerazione le variazioni medie relativamente al totale del settore manifatturiero si registrano in prospettiva valori positivi, ma più contenuti rispetto al segmento dell export: fatturato +0,3%, ordini +0,8% e produzione +0,4%. Ancora qualche ridimensionamento si potrebbe registrare in termini occupazionali (-0,2%), mentre stabile risulta la propensione ad investire (12,5% tra investimenti programmati e investimenti possibili). a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 6

EVOLUZIONE DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE VENETE Variazioni medie dei parametri economici per le imprese di produzione ed esportatrici PARAMETRI SETTORE MANIFATTURIERO IMPRESE ESPORTATRICI ECONOMICI 2009 2010 2011 2009 2010 2011 Produzione -1,8% +0,6% +0,4% -5,4% +1,6% +1,6% Ordini -2,1% +0,5% +0,8% -6,0% +1,0% +1,9% Fatturato -1,7% +0,4% +0,3% -5,9% +1,3% +1,6% Occupazione -1,5% -2,8% -0,2% -2,7% -0,7% +0,0% Propensione all investimento* 11,3% 12,0% * Incidenza percentuale degli investitori sul totale Progr. 6,0% Possibili 6,5% 18,2% 8,4% Progr. 5,5% Possibili 8,3% In ultima analisi, mettendo a confronto per le imprese esportatrici le dinamiche del fatturato complessivo con quelle relative esclusivamente alle esportazioni si può notare come il 2010 sia stato un anno di ripresa in linea generale, con l export che in alcuni comparti ha saputo dare maggiori input al rilancio dell attività manifatturiera. Questa situazione, infatti, traspare nelle dinamiche delle imprese del metallo in cui le esportazioni hanno fatto da traino alla ripresa del settore (saldo dell export pari a +20,3 contro il +9,5 riferito al trend generale), mentre l alimentare e la chimica hanno evidenziato una ripresa più vigorosa del mercato interno rispetto a quello sovranazionale. In alcuni comparti, invece, l export ha dimostrato una maggiore tenuta rispetto al trend complessivo: nella meccanica e macchine e nel tessile, abbigliamento, concia si registrano, infatti, andamenti positivi dell export rispetto al trend generale, che invece evidenzia ancora nel 2010 una generale tendenza di ridimensionamento; nel comparto del mobile e legno, infine, la situazione appare opposta e si registra una ripresa del volume d affari complessiva nonostante le difficoltà che le imprese continuano ad incontrare al di fuori dei confini nazionali. a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 7

FATTURATO COMPLESSIVO E DALL EXPORT Saldo tra andamenti positivi e negativi per comparto di produzione nel 2010 Fatturato complessivo Fatturato dall'export ALIMENTARE 10,9 19,6 CHIMICA, PLASTICA, VETRO, CARTA 20,6 27,6 ELETTRICA ED ELETTRONICA 1,6 18,7 MECCANICA E MACCHINE -15,0 0,8 METALLO E PRODOTTI IN METALLO 9,5 20,3 MOBILI E LEGNO TESSILE, ABBIGLIAMENTO, CONCIA -8,8-9,4 4,6 4,8 a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 8

Le imprese esportatrici: alcune caratteristiche Come già evidenziato nelle precedenti rilevazioni le aziende esportatrici hanno caratteristiche ben definite che si mantengono tali anche all interno dell universo della piccola impresa. Il primo e più importante aspetto che si deve prendere in considerazione è l incidenza del fatturato generato dalle vendite all estero sull intero fatturato prodotto. Il fatto che per il 38,5% delle imprese il volume d affari relativo alle esportazioni incida per meno di un decimo delle entrate complessive, dà un indicazione precisa della consistenza del fenomeno, evidenziando come molto spesso l attività oltre confine rappresenti solamente una risorsa secondaria all attività principale. Tra le aziende maggiormente interessate alle transazioni con l estero si distinguono quelle per cui il fatturato derivante dall export costituisce oltre la metà di quello complessivo (circa il 21% del totale), mentre per quasi un azienda su quattro le esportazioni costituiscono tra l 11% ed il 25% del volume d affari complessivo. Imprese per incidenza del fatturato dall Export sul totale del fatturato prodotto 38,5% 22,9% 17,4% 21,2% FINO AL 10% 11% -25% 26% -50% OLTRE IL 50% Se l incidenza del fatturato dall export sull intero fatturato prodotto costituisce un elemento da cui non si può prescindere in questo tipo di analisi, un altro aspetto da tenere in considerazione risulta essere la consistenza del fatturato complessivo di un azienda che esporta. In questo senso si può notare come poco più del 46% delle aziende intervistate produce un giro d affari superiore al milione di euro e di queste quasi la metà supera i 2 milioni di euro. A tali aziende si aggiunge poi un 15,4% di imprese che in termini di fatturato produce un volume d affari compreso tra i 500 mila ed il milione di euro. a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 9

DA 1 A 2 MLN 26,2% Imprese per classe di fatturato OLTRE 2 MLN 19,9% FINO A 150 MILA 18,5% DA 151 A 300 MILA 9,2% DA 501 MILA A 1 MLN 15,4% DA 301 A 500 MILA 10,8% I rapporti commerciali con l Estero delle piccole imprese di produzione sono in larghissima misura diretti verso le aree del continente europeo. Più del 65% degli scambi commerciali avvengono all interno dell Unione Europea, anche se in larga parte questi sono diretti principalmente verso quei Paesi che da più anni aderiscono all Unione e che hanno quindi rapporti commerciali già consolidati. In crescita risultano tuttavia i mercati dell Est Europa, sia in riferimento a quei Paesi già annessi alla UE (14,1%) sia in riferimento ad altri Paesi dell area europea come i Paesi della ex-jugoslavia per cui il volume di affari costituisce il 13,5% degli scambi oltre confine. Assumono invece minore rilevanza, anche se da tenere in continuo monitoraggio per le possibili evoluzioni future, le quote relative all export verso il mercato americano (8,1%), quello asiatico (5,9%) e quello africano (4,9%). Imprese per aree di esportazione UE 15 53,0% UE 27 14,1% OCEANIA 0,5% AFRICA 4,9% ALTRI EUROPA 13,5% AMERICA 8,1% MEDIO ORIENTE / ASIA 5,9% a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 10

La struttura di vendita delle imprese esportatrici costituisce uno degli elementi principali su cui ogni azienda deve investire per poter esportare i propri prodotti al di fuori dei confini nazionali. Dai risultati ottenuti, più della metà delle aziende intervistate si occupa direttamente delle esportazioni utilizzando una struttura propria ed una rete di vendita personalizzata (51,9%). In alternativa alla possibilità di esportare direttamente, la piccola impresa si rivolge a distributori locali (21,3%) o a società di distribuzione estere (19,4%), mentre decisamente minore risulta l impiego di agenzie o consorzi per l export (7,4%). Imprese per metodo di vendita dei prodotti all Estero 51,9% 7,4% 21,3% 19,4% STRUTTURA DISTRIBUTIVA PROPRIA AG. / CONSORZI EXPORT DISTRIBUTORI LOCALI DISTRIBUTORI ALL'ESTERO In ultima battuta, oltre che in termini di fatturato prodotto, risulta utile considerare tra le caratteristiche delle imprese che esportano la dimensione dell azienda in base al numero di addetti. I risultati conseguiti evidenziano una presenza significativa di imprese che annoverano al loro interno un numero di addetti superiore a 10 unità (29,3%), mentre quelle che si dedicano in maggior misura alle attività di esportazione (il 40,4% del totale) si collocano nella classe tra i sei ed i dieci addetti. Imprese per classe di addetti OLTRE 10 29,3% FINO A 2 8,3% DA 3 A 5 22,0% DA 6 A 10 40,4% a cura dell Ufficio Comunicazione&Studi Confartigianato del Veneto 11