C è luce oltre la siepe L azienda, il welfare, i nuovi bisogni Luca Pesenti LM in Politiche Pubbliche Facoltà di Scienze Politiche e Sociali
Fattori esogeni Rallentamento della crescita economica Instabilità familiare e ridefinizione delle relazioni di genere Dinamiche demografiche Immigrazione
Un nesso di fondo [ Rallentamento della crescita ha a che fare con tutti questi elementi ] J. Heckman, L. Campiglio et alii
Tassi di fertilità Italia 1,55 1,50 1,45 1,40 1,35 1,30 1,25 1,20 1,15 1,10 Nord-ovest 1,48 Nord-est 1,47 Centro 1,42 Italia 1,42 Mezzogiorno 1,34 Fonte: ISTAT 2013
Tasso di fecondità totale per regione (IT= 100) Fonte: ISTAT 2013
Milioni di stranieri residenti Fertilità / stranieri 4,5 4 Stranieri; 4,054 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: ISMU 2013
2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029 2031 2033 2035 2037 2039 2041 2043 2045 2047 2049 2051 2053 2055 2057 2059 2061 2063 2065 Aumenteranno gli stranieri Italia: popolazione straniera residente. Anni 2011-2065 (migliaia) Quasi 9 milioni in più tra il 2011 e il 2065, con un tasso di incremento medio annuo del 22 per mille. 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4570 4000 4029 14080 12887 2000 0 n/ Revisione al 9 ottobre Stime Istat al 1 gennaio
ma non basteranno a cambiare il trend
Nel mondo le cose andranno diversamente
Shock famigliare 1971 2 milioni fam. Unipersonali 3,35 componenti per famiglia 2011 7,5 milioni fam. unipersonali 2,4 componenti per famiglia
Le famiglie con figli Meno del 40% delle famiglie italiane sono coppie con figli 8,8% delle famiglie sono monogenitoriali
Separazioni ogni 100.00 abitanti Instabilità famigliare 15,0 14,5 14,0 13,5 13,0 12,5 12,0 11,5 11,0 10,5 10,0 Italia; 14,6 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Anni
Numeri di figli desiderati (ISTAT, 2007) [ Famiglia ideale degli italiani: 2,16 figli ] [ Famiglia effettiva: 1,42 figli ]
Perché si fanno pochi figli? 19,5% Motivi economici 9% Difficoltà di conciliazione 57,8% Motivi personali Fonte: CISF 2009
Il costo dei figli [ Spesa media mensile per figli: 39,5% del budget ] I Q II Q III Q IV Q V Q TOT Alimenti 86 103 109 123 116 104 Istruzione 69 96 113 111 154 102 Paghetta 44 52 70 79 113 67 Asilo nido 52 94 157 164 206 143 Baby sitter 64 59 154 209 174 150 Fonte: CISF 2009
IT DE EL SE PT FI BG LV DK EU28 FR EE LT HR BE AT UK ES NL HU MT SI CZ RO LU PL IS CY IE SK Indice di dipendenza anziani in UE [ Nel 2013 in Italia c era il 32,7% di anziani ogni 100 persone potenzialmente indipendenti] 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 Fonte: Eurostat 2013
Indice di dipendenza strutturale in UE [ Nel 2013 in Italia il 54,2% degli individui erano inattivi ] 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Fonte: Eurostat 2013
Stima dell esigenza di badanti (Italia) Fonte: stima Ismu-Censis 2013
Spesa sanitaria [Spesa netta delle famiglie ] 5.776 milioni di euro
Spesa sanitaria 6 160 5 140 120 4 100 3 80 2 60 40 1 20 0 0 Spesa sanitaria in euro Peso % della spesa sanitaria Fonte: Osservatorio Donazioni Farmaci
Fattori endogeni [ Effetti perversi ] Il welfare non garantisce equità, produce svantaggi per i deboli Il welfare garantisce gli anziani e svantaggia i giovani Assistenzialismo e trappole della povertà Crisi della famiglia indotta dal welfare? Crisi delle reti di capitale sociale Aspettative crescenti («ci deve pensare lo Stato)
Retrenchment FONDI STATALI DI CARATTERE SOCIALE (Legge di stabilità 2013 - Bilancio di previsione dello Stato - milioni di euro) 3.000,0 2.500,0 2.526,7 2.000,0 1.757,3 1.500,0 1.472,0 1.000,0 766,8 500,0 538,3 229,4 199,1 198,9 0,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Spesa sociale poco redistributiva TOTALE SPESA ASSISTENZA Distribuzione della spesa per decili di famiglie 25 Famiglie più povere 20 15 Famiglie più ricche 10 5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Fonte: IRPET Toscana
Spesa sociale incapace di affrontare il problema anziani % anziani assistiti in strutture residenziali % anziani assistiti a domicilio Belgio 8.1 7.9 Svezia 7.5 9.3 Francia 6.3 4.4 Austria 5.5 19.3 Regno Unito 5.1 6.9 Finlandia 4.9 6.9 Danimarca 4.4 21.5 Lussemburgo 4 4.4 Spagna 4 2.1 Germania 3.9 6.2 Italia 2 4.1 Grecia 1 0.4 Fonte: Eurostat 24
La risposta possibile Il benessere consiste in relazioni «buone» e «solide». Il WS fallisce perché ha marginalizzato (o indebolito?) la capacità di risposta della società (soprattutto in alcune zone del Paese).
. E dunque Il benessere richiede più di un modello misto pubblico / privato Occorre rimettere in gioco tutta la società e le relazioni positive tra persone Il benessere non nasce scommettendo solo su uno degli attori (di solito, il terzo settore di servizio), ma scommettendo sulle relazioni tra tutti gli attori
Come si risponde ai nuovi bisogni? Associazioni di categoria Sindacati Cooperative e associazioni di professionisti educatori Welfare aziendale Provider privati Associazioni Famigliari Tagesmutter Servizi informali
Il welfare aziendale diffusione nelle imprese > 500 dipendenti Prestazioni Centro-Nord Meridione Alloggi 7,2 2,8 Borse di studio 24,3 14,3 Agevolazioni al consumo 26,3 8,6 Sostegno al reddito 24,4 14,3 Prestiti agevolati 38,8 40 Fondo pensione 88,7 77,1 Fondo sanitario 62,3 47,1 Fondo Long Term Care 10,2 2,8 Servizi di cura per l'infanzia 19,5 2,8 Congedi extra 29,4 14,3 N. medio interventi per azienda 3,3 2,1 Fonte: Ascoli, Mirabile e Pavolini (2012)
Perché il welfare aziendale 38,1%: moderazione salariale 33,3%: Forma di collaborazione con lavoratori 22,3% Fidelizzazione lavoratore 18,1% : Forza del sindacato 7,2%: Paternalisno Fonte: Ascoli, Mirabile e Pavolini (2012)
Accordi di w. Integrativo per settore (in % sul totale degli accordi di categoria) Fonte: CISL (2012)
Voci contrattate (% ricorrenza nell area welfare) 35 30 31 25 20 19 17 15 10 5 0 9 6 5 4 1 8
Italia vs resto d Europa Con la Spagna è il Paese con minor diffusione ma anche con un forte dinamismo nell ultimo decennio Debole sia il w. Pubblico che quello privato
I problemi aperti Trade off welfare pubblico / welfare occupazionale? De Deken (2007): sostegno pubblico al w.occ. ha gli stessi risultati rispetto all eventuale utilizzo di servizi statali? Trampush (2007): diffusione di w.occ di fatto sostiene le politiche di retrenchment Johnston et al. (2012): diffusione di w.occ integra il pubblico e contrasta gli effetti del retrenchment.
C è luce oltre la siepe In un quadro di bisogni crescenti e di un welfare pubblico che inadeguato oggi e impossibilitato domani la luce oltre la siepe c è già, ma occorre che si faccia più forte
Cosa dicono le buone prassi Cultura del benessere come parte della mission aziendale Analisi dei bisogni di qualità Creazione di strumenti flessibili e personalizzati Formazione e comunicazione interna Monitoraggio e valutazione come strumenti di ri-progettazione
Per saltare la siepe Fare rete tra imprese: la logica del contratto di rete Ruolo di un player di secondo livello Coinvolgere tutti i soggetti Rimuovere i vincoli: una fiscalità di vantaggio più ampia