Il Cinquecento rappresenta un momento decisivo per la cultura europea, che inizia a emanciparsi dalla secolare egemonia esercitata dalla chiesa sulla vita politica e culturale. Questo processo si avvia in due ambiti fondamentali, quello teologico e quello politico, con importanti conseguenze storiche: Sul piano dottrinale, si mette in dubbio il valore della tradizione della chiesa cattolica e il suo ruolo di unica e indiscussa autorità religiosa e morale. Sul piano politico, viene colpita alla radice la teoria della dipendenza del potere civile da quello religioso, giungendo ad attribuire alla religione un ruolo subordinato rispetto alla politica. dell organizzazione dello stato.
Riforma LUTERO CALVINO ERASMO DA ROTTERDAM Dottrinale Crisi dell egemonia cattolica Politica Giusnaturalismo ALTHUSIUS Naturalismo politico e assolutismo GROZIO MACHIAVELLI BODIN PUFENDORF
L umanesimo evangelico Riforma morale e libero accesso alle scritture Erasmo da Rotterdam è il maggiore esponente di quel movimento dell umanesimo evangelico che coniuga: Interesse umanistico per l antichità classica greca e latina Attenzione filologica per l edizione critica dei testi Ritorno al Vangelo Erasmo ha affermato che il testo della Scrittura è da mettere alla portata di tutti. Egli non vuole negare che nella Scrittura ci sia la rivelazione dei misteri ma solo richiamarne il carattere di dottrina pratico-salvifica accessibile a tutti.
Nell Enchiridion militis christiani Erasmo espone la sua filosofia cristiana. Egli considera la vita dell uomo sulla terra come un combattimento tra il vizio, che coincide con l ignoranza, e la virtù, che coincide con la conoscenza delle cose umane e divine. La grazia di Cristo libera l uomo dal peccato originale e lo aiuta a fare il bene, promuovendo e potenziando la sua libertà o capacità di farlo.
Unicità e purezza del messaggio cristiano Erasmo rifiuta l idea che la salvezza si possa conseguire con opere esteriori, sottolineando l importanza della conversione interiore e di una pratica di vita buona e santa. La libertà non cristiana non significa però abbandono della legge morale contenuta nel Vecchio Testamento ma emancipazione dai culti esteriori. L Elogio della follia, svolge una dura critica dei costumi della chiesa, dei comportamenti del clero, dei monaci e dei teologi. Si tratta, dapprima, dell Elogio dei vizi e della falsa sapienza, così come quello dei suoi seguaci; alla fine, però, il quadro muta radicalmente e la follia di cui parla Erasmo diviene la «follia della croce», ovvero l autentica sapienza cristiana che si contrappone completamente alle regole del mondo.
Martin Lutero
Lutero e Calvino Il pessimismo antropologico di Lutero La Riforma luterana è una riforma del dogma cristiano relativo alla giustificazione o salvezza in Cristo. Lutero ritiene che l uomo, con le proprie forze, non sia in grado di uscire dalla condizione di perdizione in cui l ha posto peccato originale. La buona volontà non è in grado di operare il bene e di meritare la salvezza come giusta ricompensa del proprio impegno terreno. L uomo redento da Cristo, e credente, in Cristo, è simul iustus et peccator (allo stesso tempo giusto e peccatore).
Il servo arbitrio e la negazione della libertà naturale Nell esaltare la salvezza come grazia che Dio concede di sua libera iniziativa all uomo peccatore, e nel sottolineare che la salvezza non è legate alle buone opere e all osservazione della legge, Lutero si spinge fino ad affermare che non solo le opere buone non servono a meritare la salvezza, ma anche che l uomo da sé non può peccare. Lutero, dunque, non si limita a dire che le opere non sono sufficienti alla salvezza ma va oltre, sostenendo che, con il peccato originale, è venuta meno la libertà come capacità di compiere azioni oneste.
La triplice nozione di libertà del cristiano Dalla negazione della libertà naturale, Lutero ricava la sua nozione di libertà, che può essere considerata triplice. Libertà dalla legge morale Libertà dall autorità del magistero papale come unico interprete autorizzato della Scrittura. Si tratta del principio del libero esame delle Scritture Libertà dall autorità papale: la salvezza viene da Cristo e da nessun altro.
Calvino e la dottrina della predestinazione La dottrina calvinista prende le mosse da quella luterana e dai gravi problemi che essa solleva. L uomo corrotto dal peccato originale non può fare che il male; solo la grazia di Dio lo rende capace di opere buone; queste opere non servono per la salvezza, in quanto la salvezza è un dono gratuito di Dio. Se la volontà divina è sempre efficace, bisognerà sostenere che gli uomini si salvano o si dannano perché Dio destina gli uni alla salvezza e gli altri alla dannazione per la sua libera scelta.