INTRODUZIONE ALLA SARDEGNA. Note storiche



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INTRODUZIONE ALLA SARDEGNA Note storiche

16 INTRODUZIONE ALLA SARDEGNA

NOTE STORICHE 17 Note storiche Antiche, molto antiche sono le origini della civiltà della Sardegna. I primi uomini la raggiunsero attraversando un ponte di terre emerse probabilmente fra 450 e 150.000 anni fa, poi una serie di culture diverse dominò l isola fino all avvento della civiltà nuragica dei re pastori, che ha lasciato eccezionali testimonianze. Arabi si disputarono a lungo i favorevoli approdi sardi, fino a che le repubbliche marinare di Pisa e di Genova fecero la loro comparsa sugli agitati mari della Sardegna. A questo periodo risale la fioritura dello stile romanico sardo, poi tramutato, dopo la conquista aragonese, in gotico. Dopo 400 anni di dominio spagnolo, la Sardegna venne assegnata all Austria che la cederà, nel 1718, alla casa Savoia. Il regno di Sardegna sopravviverà fino all Unità italiana. Dopo un lento sviluppo economico, Tra i circa 7.000 nuraghi costruiti in terra sarda, alcuni sono giunti fino a noi in ottime condizioni, come i complessi di Barumini e di Santu Antine e il nuraghe Losa. I Fenici raggiunsero la Sardegna 1.000 anni prima di Cristo e si stabilirono sulle coste (Tharros, Nora, Bithia e Cagliari) e i Romani, al termine delle guerre puniche, si insediarono sull isola. Il controllo romano durò 700 anni e lasciò una serie di testimonianze importanti, ma alla caduta dell Impero l isola divenne nuovamente terra di conquista. Vandali, Bizantini, solo al termine della Seconda guerra mondiale verranno bonificate le paludi e gli stagni costieri: questo segnerà l inizio del turismo e della storia della Sardegna di oggi. La preistoria Anche se il ritrovamento di alcuni utensili litici a Perfugas attesta la presenza dell uomo sin dal Paleolitico (150 mila anni fa), è solo intorno al 9000 a.c. che la Sardegna inizia a essere popolata da popolazioni provenienti dall Asia Minore, dalle coste africane, dalla Penisola iberica e dalla Liguria. La ricchezza dei prodotti della terra e le miniere di ossidiana di Monte Arci assicurarono contatti e sviluppo. Intorno al 3000 a.c. i Sardi

18 INTRODUZIONE ALLA SARDEGNA erano divisi in tribù, vivevano in villaggi di capanne dal tetto di paglia e seppellivano i morti nelle domus de janas. Intorno al 1800 a.c. si verifica il passaggio da una società agricola a una pastorale e guerriera: la civiltà nuragica. Le capanne vengono costruite a ridosso della struttura difensiva del nuraghe. Al primo periodo (1500-1000 a. C.) risalgono le Tombe di Giganti, per il culto dei morti. Fenici, Cartaginesi e Romani Intorno al 1000 a.c. i Fenici iniziarono a sfruttare i ripari delle coste sarde. Con l ntensificarsi degli scambi commerciali, circa 200 anni dopo, fondarono le città di Nora, Sulcis, Tharros, Olbia e, più tardi, quelle di Bithia e Karalis, attuale Cagliari. I buoni rapporti con i capi tribù durarono poco. I popoli nuragici, dopo un periodo di pace, attaccarono le colonie fenicie che, nel 509 a.c., chiesero aiuto a Cartagine. Nel 238 a.c. i Cartaginesi, sconfitti nella prima guerra punica, cedettero la Sardegna ai Romani, che ne fecero una loro provincia. Per oltre un secolo le popolazioni locali opposero una strenua resistenza, che si concluse solo nel 215 a.c. con la battaglia di Cornus (p 129). Ma i Romani non sottomisero mai l intera isola: nell interno la resistenza dei popoli nuragici continuò a lungo. Grazie ai Romani, tuttavia, l isola ebbe una sua rete viaria, templi, terme, acquedotti e anfiteatri. Il Medioevo dai Vandali agli Aragonesi Anno domini 456: i Vandali occupano la Sardegna. Pochi anni dopo l isola, occupata da Bisanzio, diviene una delle sette province africane dell Impero romano d Oriente. Nel vuoto di potere che segue, accentuato dalle invasioni arabe, nascono quattro principati autonomi: i giudicati di Torres, di Gallura, d Arborea e di

NOTE STORICHE 19 Cagliari. Intorno al 1000 Pisani e Genovesi, dopo aspre battaglie contro gli Arabi, occupano porzioni dell isola. Dopo un lungo periodo di contatti con l Aragona, nel 1295 papa Bonifacio VIII firma la bolla che nomina Giacomo II d Aragona Re di Corsica e Sardegna. Il 12 giugno del 1323 l infante Alfonso sbarca con il suo esercito in Sardegna. La dominazione spagnola Non è facile la conquista spagnola della Sardegna: i giudici d Arborea intraprendono una lunga guerra contro gli invasori, Alghero si ribella varie volte e la corona è costretta a dar vita, nel 1355, alle costituzioni, sorta di parlamento in cui sono rappresentate le sei maggiori città dell isola. Il potere passa definitivamente nelle mani degli Aragonesi solo nel 1409 quando, dopo la sanguinosa battaglia di Sanluri, il giudicato di Arborea viene cancellato e sostituito dal marchesato di Oristano. Con le nozze tra Ferdinando d Aragona e Isabella di Castiglia ha inizio, nel 1479, il periodo spagnolo dell isola. Nascono le università sarde (1562 Sassari, 1620 Cagliari) e la peste si abbatte a varie riprese sulla Sardegna. Nel 1714 l isola, in seguito al trattato di Utrecht, viene ceduta all Austria che, con il trattato di Londra, la lascerà a Vittorio Amedeo II di Savoia. Il Regno di Sardegna (1718-1860) Tra i primi atti del governo sabaudo c è un piano per la rinascita delle università sarde. A causa di una profonda crisi economica e sociale, nell isola si diffonde il banditismo. Dopo la Rivoluzione del 1789 falliscono gli attacchi all isola da parte della Francia rivoluzionaria, ma nel 1795 la

20 INTRODUZIONE ALLA SARDEGNA Sardegna viene percorsa da fermenti: a Cagliari scoppia la sarda rivoluzione poi, nel 1799, la famiglia regnante si rifugia in Sardegna dopo l invasione francese della Savoia. A Cagliari e a Sassari, una grande folla chiede ai Savoia la fusione perfetta con il regno. Nel 1849 Garibaldi approda a Caprera e acquista una parte dell isola. Dodici anni dopo la Sardegna entra a far parte del Regno d Italia. La Sardegna dell Unità (1861-1948) L industrializzazione della Sardegna avanza: nel 1871 entra in funzione il primo tronco della ferrovia sarda e ferve il lavoro nelle miniere del Sulcis e dell Iglesiente. Nascono i primi quotidiani, e a fine secolo Nuoro diviene la culla di un movimento culturale che darà i suoi frutti con Grazia Deledda. Nella Prima guerra mondiale, l eroismo della Brigata Sassari diviene il simbolo della rinascita sarda che, nel 1921, porterà alla nascita del Partito Sardo d Azione. Fra le due guerre si sviluppa l industria mineraria, nasce Carbonia (1938), e viene portato avanti un complesso piano di bonifica e di realizzazione di invasi artificiali importanti, come il lago Omodeo, creato da una diga sul fiume Tirso. Durante il conflitto le città costiere sono devastate dai bombardamenti. Il 31 gennaio del 1948 l Assemblea Costituente approva lo Statuto della Regione Autonoma della Sardegna. La Sardegna oggi Se la Sardegna odierna ha una data di nascita, probabilmente è il 12 aprile 1946, quando fu fondato l Ente Regionale per la Lotta Antianofelica, che porterà, nel 1950, alla bonifica delle paludi costiere. Le coste, rifuggite per millenni, divengono accessibili, e nasce la Sardegna del mare: la Costa Smeralda, invenzione dell Aga Khan degli Ismailiti, diviene un nome famoso in tutto il mondo. Nel frattempo, la vita dei sardi cambia, diminuiscono pastori ed agricoltori, si sviluppano l industria e il terziario causando però danni ingenti all ambiente naturale. Oggi la Sardegna è a un bivio. Da un lato, il proseguimento dello sviluppo senza freni, dall altro, una nuova, costante attenzione alla vera ricchezza dell isola: la natura incontaminata e la diversità degli ambienti.

NOTE STORICHE 21