PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA SABATO 12 NOVEMBRE 2011. Rassegna per ricerca personalizzata



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PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA SABATO 12 NOVEMBRE 2011 Rassegna per ricerca personalizzata

Testate/Edizioni in ricerca: Affari&Finanza Espresso Il Friuli Il Gazzettino Nazionale Il Gazzettino Pordenone Il Gazzettino Udine Il Giornale Il Piccolo Nazionale Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Il Piccolo Trieste Il Popolo Il Quotidiano del Fvg Il Sole 24 Ore Il Sole 24 Ore NordEst Italia Oggi La Repubblica La Stampa La Vita Cattolica Messaggero Veneto Udine Messaggero Veneto Pordenone Messaggero Veneto Nazionale Messaggero Veneto Gorizia Panorama Primorski Dnevnik Voce Isontina Parole chiave in ricerca: Bianca della Pietra Donatella Gironcoli Enrico Gherghetta Federico Portelli Galleria Spazzapan Gennaro Falanga Mara Cernic Musei provinciali Palazzo Attems Polo Universita di Gorizia Provincia di Gorizia Sara Vito Condizione sulle parole: almeno una presente Ordinamento generale: Data decrescente Testate/Edizioni Parole chiave N Titolo Testata-Edizione Data 1 Piu' soldi a strade e scuole in arrivo nuove competenze Il Gazzettino Udine 12-11-2011 Provincia di Gorizia - 2 'Alla fine' a Gorizia c'e' ancora Ex Border Il Piccolo Nazionale 12-11-2011 Federico Portelli - Provincia di Gorizia - 3 Romoli: 'Giu' le mani dalla sede di Gorizia' Il Piccolo Gorizia/Monfalcone 12-11-2011 Enrico Gherghetta - Polo Universita di Gorizia - Provincia di Gorizia - 4 Dal Collio al Carso, e' qui la capitale del vinocro Il Piccolo Gorizia/Monfalcone 12-11-2011 Mara Cernic - Provincia di Gorizia - 5 Il falcetto d'oro ai coniugi Jermann Il Piccolo Gorizia/Monfalcone 12-11-2011 Mara Cernic - 6 Tondo conferma il referendum per abolire le Province Il Quotidiano del Fvg 12-11-2011 Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - 7 Federalismo, il Fvg stoppa il contributo di 370 milioni Messaggero Veneto Nazionale 12-11-2011 Enrico Gherghetta - 8 Ex Border: Ob koncu Primorski Dnevnik 12-11-2011 Federico Portelli - 9 Province: ma sono davvero inutili? Voce Isontina 12-11-2011 Mara Cernic - Provincia di Gorizia - 10 Musica, figlia dell'unita' Voce Isontina 12-11-2011 Provincia di Gorizia - 11 Mi.MO.Sa.: quando lo sport favorisce unione Voce Isontina 12-11-2011 Provincia di Gorizia - Sara Vito - 12 Liliana Cossovel Voce Isontina 12-11-2011 Provincia di Gorizia -

12 NOV 2011 Il Gazzettino Udine Regionale pagina 7 Quotidiano VERTICE CON LE PROVINCE Piùsoldiastradeescuole in arrivo nuove competenze PROVINCE Tondo e Garlatti con i 4 presidenti di Provincia ieri a Trieste. TRIESTE - Più soldi alle Province per strade ed edifici scolastici. È l'impegno del presidente della Regione, Renzo Tondo, che sono riuscite ad ottenere ieri le Province nell'incontro che hanno avuto conilgovernatoreeconl'assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Garlatti. Un appuntamento per approfondire le questioni istituzionali, sul decentramento delle funzioni e sulle risorse, nel quadro delle proposte avanzate dallo stesso Tondo in Consiglio regionale.«già nella Finanziaria 2012 sarà inserito un impegno di spesa pluriennale per la gestione delle strade e degli edifici scolastici- conferma il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini-, poiché queste voci sono emergenze e rispondo ad altrettanti servizi ai cittadini». Nell'ambito dei limitidiimpegnidispesa,vi sarebbe la possibilità di alcune modifiche, fino a mettere sulcampounacifradialcuni milioni,forse5o6,almeno per10anni.unincontro«positivo», affermano i presidenti delle Province, perché Tondo«ci ha dato aperture significative», aggiunge Fontanini. Decisa anche l'istituzione di un tavolo tecnico, coordinato da Garlatti, per uno snellimento delle procedure burocratiche, ma anche per la devoluzione di alcune funzioni nell'ambito del riordino complessivo delle autonomie locali. Tondo ha confermato l'impegno di indire un referendum sul futuro delle Province, anche se la questione rimaneperorainstandby,in attesa delle evoluzioni a livello romano. A.L. riproduzione riservata Taglio medio

12 NOV 2011 Il Piccolo Nazionale Cultura pagina 45 Quotidiano Allafine agoriziac èancoraexborder Dal 17 novembre sesta edizione della rassegna, con tanti ospiti di prestigio ma anche con crescenti difficoltà di Alex Pessotto GORIZIA D accordo che la rassegna organizzata da Ex Border cambia nome ogni anno ma come per quest edizione, la sesta, abbia per titolo Alla fine è il segno di un incerto futuro. Al punto che nel presentarla ieri in municipio a Gorizia, Alberto Princis, che di Ex Border è l anima, qualche sassolino dalle scarpe se l è tolto citando i numeri raggiunti finora dal suo festival - circa 170 eventi, fra i 20 e i 25mila spettatori, fondi per 243mila euro - ma, soprattutto, affermando di soffrire una ingiustificata sproporzione contributiva fra la sua e altre rassegne. Di fatto, sempre nel corso della presentazione di ieri, Princis ha ottenuto rassicurazioni per il futuro da Antonio Devetag e Federico Portelli, assessori alla Cultura del Comune e della Provincia di Gorizia, ma ancheda Gianluigi Chiozza della Fondazione Carigo mentre, per l università di Udine, erapresente Mauro Pascolini. La sesta rassegna di Ex Border comincerà giovedì 17 novembre e andrà avanti fino a domenica 20 dello stesso mese. A Gorizia. Tutto il programma è impossibile elencarlo. Diciamo comunque che l avvio è previsto, appunto, per giovedì Donatella Di Pietrantonio e Margherita Hack: entrambe protagoniste della rassegna a Gorizia 17, alla mediateca Ugo Casiraghi alle 17.45 col brindisi cui seguirà l incontro con Francesca Genti, presentata da Giovanni Fierro. Il giovedì di Alla fine, tuttavia, comincia già alle 15 al Kinemax con una lunga serie di proiezioni che si concluderanno, alle 21, con il film L ultimo terrestre di Gianni Pacinotti. Passiamo a venerdì. Alle 15, nel chiostro dell ex monastero di Santa Chiara la lectio magistralis di Emanuele Invernizzi mentre alla Fondazione Carigo, dalle 17, avremo, nell ordine, il reading con le poetesse Elaine Feeney e Agne Zagrakalyte, l incontro con il filosofo Pier Aldo Rovatti dal titolo Noi, i barbari. La sottocultura dominante, e, alle 20.45, un altro incontro, questa volta, con Consuelo Casula. Sabato, sempre in Fondazione, due appuntamenti alle 17 e alle 18.15 rispettivamente con le scrittrici Sara Boero e Donatella Di Pietrantonio che presenterà il suo Mia madre è un fiume. Nella sala Incontro, invece, sempre il sabato, alle 16.45 e alle 18 saranno ospiti Francesco Stoppa e Vito Bruno. Domenica: al Grand Hotel Entourage alle 16.15 l incontro con la poetessa Stanka Hrastelj, alle 17 la conversazione con Rossana Lacala condotta dal giornalista de Il Piccolo Roberto Covaz, e, alle 18.15, il gran finale con Margherita Hack che dialogherà con il presidente di Swg Roberto Weber. Anteprime al festival sono già previsteper domani, alle 11.30, alla galleria d arte di via Diaz con l inaugurazione della mostra di Silvano Serdino detto Cildi e per martedì 15 novembre con, al Kulturni dom, Alessandro Manzoni, ovvero del rimorso. Quasi un autobiografia di Claudio Grisancich, e, alle 21.15, il cortometraggio di Francesco Imbimbo con la partecipazione di Ariella Reggio, Dialogo tra una Cometa e la Terra. RIPRODUZIONERISERVATA

12 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 22 Quotidiano CONFINDUSTRIA» VERSO LA FUSIONE CON TRIESTE Romoli:«Giùlemani dallasededigorizia» Il sindaco: «Non è campanilismo. È un operazione anti-economica». Gherghetta: «Nulla da eccepire». Hoffmann: «Progetto a lungo termine» No al trasferimento di Confindustria a Monfalcone. Ettore Romoli è chiaro e diretto. Ma lasua opposizione nonèmotivata da una «questione di campanile» e lo specifica subito, in premessa, onde evitare codepolemiche o «interpretazioni errate» del suo pensiero. Semmai, i suoi dubbi sono legatisull economicità di unasimile operazione. «Èimportante che l associazione riacquisti la sua autorevolezza: ben venga, dunque, la candidatura Bono che avrà l effettodi rafforzare lapresenza di Fincantieri nell Isontino anche in vista della realizzazione del superporto. Quello che assolutamente non si capisce - rimarca il sindaco di Gorizia - è il perché si voglia portare la sede da Gorizia a Monfalcone in vista di un ipotetica fusione fra Gorizia e Trieste. Qui è ospitata in un prestigioso edificio di proprietà (in via degli Arcadi, ndr), a Monfalcone sarebbe in affitto. Mi sembra una soluzione assolutamente inaccettabile e anti-economica». Romoli va oltre. E formula un auspicio. «Mi auguro che gli industriali della provincia di Gorizia si ribellino a quest ipotesi, mantenendo qui la sede dell associazione di categoria. Mi risulta che più di qualcuno abbia già espresso la sua contrarietà all operazione». Sono assolutamentecomprensibili leritrosie di Romolia untrasloco della sede di Confindustria: ne va di mezzo il ruolo di Gorizia città capoluogo, anche se il primo cittadino non mette in campo questa motivazione a sostegno del suo niet. Di tutt altro parere il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta. Non avrebbe alcunché da ridire di fronte a un possibile trasloco della sede. «È una scelta di Confindustria e non posso che rispettarla - esordisce -. Tutto ciò che dà valenza e ruolo al nostro territorio non può che essere ben visto. Il centro dello sviluppo del Friuli Venezia Giulia è nel nostro territorio: qui ci sono il porto, il parco commerciale di Villesse, Grado e il suo sviluppoturistico, il polointermodale di Ronchi e i grandi assi viari chesi stanno realizzando. Tutte opere che dimostrano come l Isontino stia sfruttando al meglio le possibilità derivanti dall apertura del confine. No, non c è alcun elemento ostativo da parte mia di fronte a un possibile trasferimento di Confindustria a Monfalcone». Come evidenziato ieri, sono tre i saggi che stanno concludendo le consultazioni: consultazioni dalle quali dovrà scaturire il nome del candidato a succedere all attuale presidente Gianfranco Di Bert. E fra i tre saggi, c è Aureliano Hoffmann, storico capogruppo del settore edili, al quale abbiamochiesto unadichiarazione relativamente a questo progetto. La sua reazione? Improntata alla massima cautela. «Non so da dove sia giunta questa notizia. Che dire? Se il trasferimento da Gorizia a Monfalcone dovesse avvenire, non credo che i tempi siano stretti. Tutt altro. Ad oggi, si è parlato di collaborazione con Trieste con ottimizzazione dei servizi ma nulla di più. Mi piace evidenziare la gradualità dell intervento: in altre parole, si tratta di un piano a lungo termine che deriva dalla necessità dieconomizzare, come peraltrorichiesto dalla Confindustria nazionale». A sentire Hoffmann non si può nemmeno parlare di progetto in forma embrionale. «Non c è nemmeno l embrione», assicura. Ma i rumours sono sempre più forti. RIPRODUZIONERISERVATA Apertura

12 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 24 Quotidiano DalCollioalCarso,èquilacapitaledelvino Un fine settimana tutto dedicato all enologia. Esperti internazionali oggi a convegno all Università di Stefano Bizzi Il vino in tutte le sue declinazioni: dal Collio al Carso. È lui il protagonista del fine settimana. Ieri sera il brindisi inaugurale in castello ha aperto la tre giorni di incontri organizzati dal Consorzio di tutela vini Collio Carso. L'evento si articolerà in dibattiti, seminari e workshop. L'appuntamento centrale sarà quello in programma oggi alle 15 nell'aula magna dell'università di via Alviano dal titolo Scenari internazionali: opportunità e minacce per i vini bianchi di eccellenza. A moderare sarà il giornalista del Sole 24 ore Giorgio Dell'Orefice. Porterà il suo saluto anche il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, ma ad essere attesto è soprattutto l'intervento di Antonio Galloni, responsabile delle degustazioni italiane per The Wine Advocate, l'oracolo del mondo del vino voluto da Robert Parker, uno dei critici più temuti a livello internazionale. Da oltreoceano arriverà Paul Wagner, l'esperto di comunicazione di Balzac consulting. Lui offrirà suggerimenti operativi per trasmettere l'unicità dell'enologia italiana, una risorsa che vede nel patrimonio artistico un alleato importante. Michèle Shah, giornalista ed esperta di marketing del vino nei mercati internazionali, affronterà quindi il tema delle opportunità offerte dai mercati emergenti. Durante l'incontro Filip Cayman (Wine Intelligence) analizzerà infine le tendenze dei vini bianchi nei mercati stranieri. Nel corso dei discorsi ufficiali di ieri, il sindaco Ettore Romoli ha sottolineato l'importanza della serata. «Finalmente ha detto - una grande manifestazione enologica si svolga a Gorizia. Gorizia aveva snobbato il vino. Quando sono arrivato in questa città, era presentata come la capitale del Collio, poi il vino è stato trascurato come risorsa della città. Di recente ci sono state iniziative individuali, ma non c'è mai stato qualcosa di corale come invece è stato oggi». A rappresentare la Regione è stato il consigliere Roberto Marin che a margine ha parlato di esempio virtuoso. Alla platea presente nella sala del Conte, Mara Cernic, vicepresidente della Provincia ha infine lodato il confronto con l'esterno perché è questo che può permettere di crescere. In proposito Patrizia Felluga, presidente del Consorzio Collio-Carso, ha spiegato che il convegno non rappresenta solo un momento di riflessione sulla situazione dei vini bianchi d'eccellenza, ma un'opportunità per sentire pareri di chi sta al di fuori dal contesto locale. «Non è solo vino, è anche turismo», ha detto. E questa mattina alle 10.30 alla Casa dell Agricoltura di Cormons si parlerà di Innovazione in una terra di eccellenza, vini ma non solo. RIPRODUZIONERISERVATA Degustazioni di vino in Castello ieri sera Taglio medio

12 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia pagina 33 Quotidiano Ilfalcettod oroaiconiugijermann Celebrata a Dolegna la giornata del grazie. Un premio al console Penker DOLEGNA Il pubblico presente alla Giornata del ringraziamento Il gruppo dei premiati con le autorità (foto Bumbaca) L arcivescovo durante l omelia È iniziata alle 11.11 dell 11-11-11 e non è stato un caso. Ha scelto un minuto «storico ed irripetibile», come lo ha lui stesso definito, l arcivescovo Dino De Antoni per dare il via nella cappella dell azienda Jermann, a Ruttars, alla messa per la 45 edizione della Giornata del ringraziamento. Nel corso della cerimonia il console onorario d Italia a Klagenfurt Heimo Penker ha ricevuto la Foglia d oro e i coniugi Angelo e Bruna Jermann il Falcetto d oro, premi destinati dal Comune e dalla Pro Loco di Dolegna a personalità che si sono distinte nel campo della valorizzazione agricola, commerciale e turistica del territorio. È stata dunque una mattinata d intensa festa, cominciata con la liturgia presieduta dall arcivescovo, che ha salutato i presenti anche in sloveno e friulano, prima di spiegare nel corso dell omelia l importanza della figura di San Martino, nel giorno in cui come da tradizione la gente dei campi celebra il ringraziamento. Tante le personalità intervenute dal sindaco Diego Bernardis al presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, alla vicepresidente di quella di Gorizia Mara Cernic, al consigliere regionale Federico Razzini. Non è intervenuto invece l assessore regionale all agricoltura Claudio Violino, impegnato in una concomitante altra iniziativa. Al termine della liturgia officiata anche dal parroco mons. Paolo Nutarelli, è iniziata la vera e propria festa, culminata con le due premiazioni.particolarmente emozionati i coniugi Jermann, insigniti del Falcetto d oro perché, come ha poi spiegato il sindaco, «hanno sviluppato un attività cinquantennale che poi ha visto partecipi nel tempo anche figli e nipoti: l azienda Jermann è oggi una delle più rinomate nell ambito vitivinicolo internazionale e ha permesso la crescita e la diffusione di Dolegna e del Collio in tutto il mondo». Grandi meriti sono stati dati anche al console Heimo Penke, una figura istituzionale di riferimento per gli interessi italiani in Stiria e Carinzia nonché direttore della banca Bks, una delle maggiori in ambito austriaco. «Penker ha sottolineato Bernardis ama molto il Collio e ha sempre favorito e privilegiato gli scambi turistici tra l Austria e la nostra zona: è inoltre una figura istituzionale di altissimo livello che ha sempre avuto un occhio attento alla nostra regione e merita sicuramente la Foglia d oro». Matteo Femia Taglio basso

12 NOV 2011 Il Quotidiano del Fvg Economia pagina 10 Quotidiano TAGLI ALLA POLITICA Tondo conferma il referendum per abolire le Provincie Il governatore Renzo Tondo è deciso a indire un referendum regionale per chiamare i cittadini del Fvg a esprimersi sul futuro delle Province. Lo ha confermato durante l incontro che ha avuto ieri a Trieste, assieme all'assessore per le Autonomie locali Andrea Garlatti, con i presidenti delle quattro Provincie Pietro Fontanini (Udine), Alessandro Ciriani (Pordenone), Maria Teresa Bassa Poropat (Trieste) ed Enrico Gherghetta (Gorizia). Durante la riunione è stato anche deciso di istituire un tavolo tecnico, che sarà coordinato da Garlatti, sulla semplificazione e sullo snellimento delle procedure burocratiche, in attesa di un ripensamento complessivo, da parte del Parlamento, sul ruolo e le funzioni dell'ente intermedio. La riduzione dei costi amministrativi, è stato detto da tutti i partecipanti, è, infatti, un tema urgente, da affrontare subito, senza che ciò pregiudichi il futuro assetto delle Autonomie locali. Taglio medio

12 NOV 2011 Messaggero Veneto Nazionale Regionale pagina 15 Quotidiano REGIONE Federalismo, il Fvg congela 370 milioni IL SERVIZIO A PAGINA 15 1/2 Apertura

12 NOV 2011 Messaggero Veneto Nazionale Regionale pagina 15 Quotidiano Federalismo,ilFvgstoppa ilcontributodi370milioni La giunta Tondo congela l impegno: una quota arrivi anche dalle altre Regioni Le Province avranno risorse per strade e scuole, ma sul futuro sarà referendum UDINE Il governatore Tondo e l assessore Garlatti durante l incontro con le Province Congelati i 370 milioni che la Regione si era impegnata a garantire a Roma per il federalismo. E sì a un referendum sulle Province. Ieri il governatore Renzo Tondo ha messo in chiaro ciò che vuole. Con la giunta ha stabilito che il contributo di solidarietà di 370 milioni nei confronti dello Stato per l attuazione del federalismo non verrà consegnato a Roma, in attesa che anche le altre Regioni a statuto speciale e ordinarie siano chiamate a un analogo impegno. E questa scelta è stata inserita come norma nella Finanziaria 2012 cui l esecutivo regionale ha dato il via libera. «È un atto dovuto ha commentato il consigliere regionale dei Cittadini Piero Colussi, meglio tardi che mai». Altra questione, invece, è quella dei tagli ai costi della politica e alle richieste venute dai quattro presidenti delle quattro Province proprie per le risorse da inserire in Finanziaria, presidenti che ieri hanno incontrato Tondo. Pietro Fontanini, leader della Provincia di Udine e segretario regionale della Lega, alla vigilia del summit aveva sollecitato il governatore sul futuro degli enti intermedi, Province che a fasi alterne da Roma fanno sapere di voler chiudere per poi fare dietrofront. E allora il governatore ha risposto. Tondo ha intenzione di indire un referendum affinché i cittadini si esprimano sull abolizione o meno degli enti, ma non ha indicato i tempi. Nell attesa, però, i quattro presidenti comporranno un tavolo tecnico, coordinato dall assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, sulla semplificazione e sullo snellimento delle procedure burocratiche, in attesa di un ripensamento complessivo da parte del Parlamento sul ruolo e sulle funzioni delle Province. Perché è il messaggio uscito dall incontro la riduzione dei costi amministrativi è un tema urgente da affrontare subito, senza che ciò pregiudichi il futuro assetto delle autonomie locali. Fontanini, Alessandro Ciriani (presidente della Provincia di Pordenone), Enrico Gherghetta (Gorizia) e Maria Teresa Bassa Poropat (Trieste), si sono detti soddisfatti per l esito del confronto con Tondo. Perché al governatore hanno strappato l impegno che nel bilancio di previsione 2012 verranno inserite risorse per le strade e le scuole gestite dalle Province, risorse che ora mancano. «Siamo grati a Tondo per aver accolto la nostra sollecitazione ha commentato Ciriani e di voler dirottare su strade e scuole risorse che saranno liberate da altri settori considerati meno strategici. Nonostante la crisi i trasferimenti dalla Regione alla Provincia di Pordenone sono diminuiti solo del 2% e sono pari a dieci milioni. Apprezziamo lo sforzo e questa politica virtuosa della Regione e speriamo che essa si svolga ha concluso Ciriani in accordo con le Province e non contemplando la loro soppressione». Tondo ha anche dato l ok alla chiusura degli Ato ambito territoriale ottimale dell acqua per trasferire la gestione del sistema idrico alle Province, come Fontanini sollecita da mesi. RIPRODUZIONERISERVATA 2/2 Apertura

12 NOV 2011 Primorski Dnevnik Provincia pagina 16 Quotidiano GORICA - Kultura Ex Border: Ob koncu Na goriškem županstvu so včeraj predstavili šesto zaporedno pobudo kulturnega značaja Ex Border. Letošnja bo imela (napovedni?) naslov Alla Fine (Ob Koncu). Uvodoma je spregovoril občinski odbornik Antonio Devetag. Pobudo je ocenil kot zelo varčno, saj dosega z omejenimi naložbami velik odmev, kar dokazujejo v prejšnjih letih zbrana tiskovna poročila. Prispevke v podporo posameznim prireditvam bo potrebno povečati, saj gre za dogajanja, ki so mestu v čast. Podobno se je izrazil pokrajinski odbornik za kulturo Federico Portelli, ki je tudi opozoril na spremenjene finančne pogoje v primerjavi s prejšnjimi leti. Ker pa ima dogajanje okrog Ex Border tudi mednarodne razsežnosti, se bo pokrajinska uprava, kolikor je mogoče potrudila. Zastopnik Fundacije Goriške hranilnice Gianluigi Chiozza se je zahvalil glavnemu prireditelju za ponudbo, ki jo ponuja mestu. Obljubil je podporo tudi za prihodnja leta. Izrazil je upanje, da letošnji naslov ne pomeni zaključka neke poti, ki se je pričela leta 2006. V imenu goriškega sedeža Videmske univerze, novega soprireditelja, ki se želi vključevati v kulturno življenje tega mesta, je spregovoril Lorenzo Fattorini. Posebej je pohvalil izbiro krajev za razna dogajanja, ki so sami zase kakovostni in hkrati pokrivajo velik del urbanega območja. Zadnji je spregovoril glavni akter, Alberto Princis, ki je vsa leta gojil stike, vabil, gostil in na odrih napovedoval številne ustvarjalce. Vsem prisotnim je dal vljudno razumeti, da ceni pohvale in napovedi, a vse kaže na padajočo krivuljo gmotnih podpor, brez katerih je nemogoče izpeljati programa, saj prihajajo nekateri tuje gostje od daleč. V šestih letih je bilo več kot 150 dogodkov ob prisotnosti 20.000 ljudi. Stroški so znašali 243.000 evrov. Ali se bo uresničilo vraževerje, da pride po sedmem letu do nepovratne krize? Podčrtal je, da gre pravzaprav za pobudo, ki jo podpira tudi EU, čeprav se na krajevni ravni dogaja, da dobivajo nekatere pobude vse več sredstev, druge pa vse manj. V zadnjem delu svojega posega je nanizal letošnji program, ki ga bo dnevnik sproti napovedoval in o marsičem tudi poročal. Na koncu se je odbornik Antonio Devetag poklonil - in povabil prisotne, naj se mu pridružijo - spominu pred nekaj dnevi preminulega TV snemalca Maxa Bettelleja, ki se je na županstvu redno udeleževal prav tiskovnih konferenc. (a.r.) Taglio medio

12 NOV 2011 Voce Isontina Cronaca pagina 9 Settimanale Quest' estate il Governo Berlusconi aveva fatto nuovamente balenare l'ipotesi di una loro soppressione totale o parziale per ridurre il deficit dello Stato Province: ma sono davvero inutili? In tanti ne parlano ma pochineconoscono lecompetenze S embrava quest'estate che il risanamento del bilancio dello Stato dipendesse unicamente dalla loro soppressione: messe sul banco degli imputati ormai periodicamente, le Province rappresentano un non-senso per alcuni ed una risorsa insostituibile per altri. Ma anche fra coloro che non le vedono molto di buon occhio non vi è unicità di pareri: si va dalla proposta di un accorpamento fra le più numericamente piccole alla soppressione radicale... E così, secondo la più consolidata tradizione italiaca, tutto resta così com'è. Ma quali sarebbero (se ce ne fossero effettivamente) ivantaggi portati da una loro riduzione e/o soppressione? E quali invece le ripercussioni sui cittadini? Abbiamo chiesto un parere in merito e alcune delucidazioni sugli attuali compiti degli enti provinciali alla vicepresidente della Provincia di Gorizia Mara Cernie. Vicepresidente, cosa dicono le ultime iniziative del Governo nei confronti delle Province? Il 13 agosto è uscito un primo Decreto Legge dove si cercava di fatto di creare un provvedimento per il risparmio, vista la situazione economica e i conti pubblici dell'italia. Questo decreto omnibus, ossia che affrontava tantissime materie, tra i vari punti esaminava anche la soppressione delle Provincie sotto i 300.000 abitanti e dei Comuni fino a 1.000 abitanti, prevedendo per questi ultimi il mantenimento del solo Sindaco, tutto in un'ipotesi di razionalizzazione. Da quel momento ad oggi si sono susseguiti altri atti che hanno modificato tale Decreto Legge e, in questo momento, si sta pensando a un Decreto di riforma costituzionale: prima si volevano abolire alcune Province, poi era stato detto di abolirle tutte - ma ciò significherebbe intraprendere un percorso costituzionale piuttosto complesso. A questo si aggiunge ilfatto che il Friuli Venezia Giulia, come altre, è una Regione a statuto speciale e che quindi presenta delle procedure particolari. Ma la di là del problema procedurale e metodologico, è un fatto che il dibattito sulla soppressione delle Province ha ripreso vigore negli ultimi mesi. A cosa si deve una simile decisione? Lo Stato vuole risparmiare, perché c'è una grande spesa pubblica, ovvero un indebitamento, il che costituisce un freno all'economia; di fatto stiamo vivendo una grande stagnazione economica, un grande problema che conosciamo ogni giorno: vedo moltissime persone, anche molto giovani, che vengono presso gli uffici della Provincia per cercare e chiedere un lavoro. Sono persone anche molto qualificate, laureati, specializzati. Prima c'era una disoccupazione limitata a dei settori, adesso è trasversale e questo è assolutamente preoccupante. Lo Stato vorrebbe eliminare gli enti "inutili"; ma come si fa a stabilire, che una Provincia o un Comune siano un ente "inutile"? Secondo il nostro punto di vista lo Stato non pone la questione nel modo giusto. Il problema che dovremmo affrontare è un problema di modello di sviluppo, il reale problema in Italia. Il punto non è ridurre tagliando ma riorganizzare il sistema, affinché possa affrontare la complessità delle dinamiche economiche e sociali davanti alle quali ci troviamo in questo momento. L'attuale sistema è connotato da regole di mercato, che condizionano fortemente la politica. In questo mercato si privilegiano il liberismo e il consumismo, che per prosperare necessitano di determinate condizioni e cioè lo "sfruttamento" dei cittadini-consumatori. A nostro avviso bisogna ripensare a questo modello di sviluppo. Voler affrontare un problema sistemico tagliando e riducendo non contribuirà a risolvere il problema della spesa pubblica. In realtà, secondo noi, va invece ad incidere su quella che è la democrazia, perché alla fine gli enti locali - i Comuni e le Province - sono quelli più vicini alle persone, quelli con cui la gente dialoga. La Regione ègià lontanissima dai cittadini. Cosa rappresenta invece un ente locale sul territorio? Il rapporto che si crea tra istituzione e cittadino è un legame molto forte, che va al di là dei fattori economici e monetari. Questo è il senso di comunità, che per noi va preservato e che si crea essenzialmente a livello locale. Il fatto di voler eliminare o comunque limitare l'operatività di enti vicini al cittadino vuoi dire comunque limitare la democrazia, anche perché si tratta di organismi eletti e quindi scelti dalla popolazione stessa. Bisognerebbe conservare questi enti rendendoli più efficienti, su questo siamo tutti d'accordo. Riteniamo sia reale una confusione sulla divisione dei compiti che spettano agli enti locali: molte competenze e responsabilità si sovrappongono, il che rende il sistema debole, perché ovviamente quando c'è una so- 1/4 Apertura

12 NOV 2011 Voce Isontina Cronaca pagina 9 Settimanale vrapposizione di competenze c'è una diminuzione delle responsabilità. Questo è un problema vero, si necessiterebbe di una riforma del sistema degli enti locali, che chiarisca bene qual è la competenza, il ruolo e la responsabilità dei Comuni, quali quelli delle Province e quali delle Regioni in modo netto e preciso, altrimenti ogni volta, che si creano delle "zone d'ombra" decade anche la responsabilità, che però è importante nei confronti dei cittadini. Questo significa pertanto che c'è bisogno di una riforma degli enti locali ma c'è comunque bisogno di un ente di area vasta come la Provincia. Noi non siamo la "somma" degli interessi di un territorio o dei Comuni ma ne siamo la "sintesi", ovvero noi sappiamo quali sono le criticità e i punti di forza del nostro territorio e cerchiamo di portare avanti le sue istanze, siamo un'elaborazione degli interessi,facendo anche una scelta di quali siano prioritari avendo una chiara politica di sviluppo, che si basa sul principio di solidarietà tra persone e tra organizzazioni, sul principio di rispetto per l'ambiente, che ci dà la vita, sul principio di un'economia giusta. Su cosa dovrebbe puntare questa "revisione"? Sappiamo oramai che il nostro sistema e il mondo non possiedono risorse illimitate; bisogna pertanto cambiare modo di pensare e anche l'agenda delle priorità di una società. Anche la "Green Economy", ovvero il fare economia sapendo che ci sono dei vincoli sulle risorse, porta a delle misure legislative, economiche, amministrative che contengono questi aspetti. Noi viviamo in una "fetta" di mondo che è quella più ricca e sana ma sta aumentando la popolazione mondiale, quindi aumenta il consumo di risorse e, di conseguenza, l'inquinamento; è tutto collegato e il problema è rappresentato proprio dal sistema di sviluppo. Per noi l'idea è di lavorare su una Provincia che sia area vasta come sintesi degli interessi del territorio e che si basi su una politica di rispetto dell'ambiente e su nuovi rapporti sociali, dove sicuramente il concetto di comunità ha un valore fondamentale. Quando l'individuo si sente parte di un contesto, in prima istanza sa chi è - ha un'identità forte, sa chefa parte di un gruppo, di un luogo, appartiene a qualcuno. Inoltre è consapevole del fatto, che ciò che fa si riflette anche al di fuori di lui, quindi c'è un maggior controllo sociale, c'è un'identità maggiore e un rapporto forte con le istituzioni. Quando invece non si appartiene a niente e a nessuno, non si ha nessun rapporto con ciò che ci circonda e l'individualismo porta a molta solitudine. Trovo che questi siano concetti molto importanti che, a volte, non vengono tenuti nella debita considerazione o comunque si tende a banalizzarli riducendo tutto a calcoli matematici basati su modelli economici di stampo liberista, dove soltanto i grandi numeri fanno economie di scala. Dal punto di vista sociale però questo ragionamento pone un grandissimo punto di domanda, poiché alla fine ciò che viene fatto è il mantenimento dello status quo di alcuni gruppi di interessi e di persone mentre peggiora lo status quo di altre persone che fanno parte della fascia medio - bassa della nostra società. C'è già grande disagio e sfiducia nelle persone, è palpabile. Come Provincia di Gorizia, qual è la linea guida e quale l'idea nei confronti della decisione governativa? Noi siamo per una comunità, quindi per un senso di solidarietà tra persone e di rapporto con l'ambiente che ci circonda. Forse è una visione un po' utopistica ma è troppo banale dire che devono essere tagliate le Province per ridurre i costi, primo perché - noi abbiamo fatto tutti i calcoli - essi non si riducono, dal momento che gli unici che verrebbero "mandati a casa" sarebbero gli organi di rappresentanza, quelli eletti, ossia il Presidente, la Giunta e il Consiglio; tutto il resto dell'apparato, tutti i dipendenti, ha acquisito un diritto e deve essere riassorbito presso altri enti e strutture. In particolar modo se dovesse essere collocato presso la Regione ci sarebbe automaticamente un costo maggiore perché, a livello regionale, i contratti collettivi del lavoro presentano delle differenze. Inoltre a una Provincia, come realtà amministrativa, sono legati moltissimi enti: tribunale, prefettura, notai, azienda sanitaria, le sedi Inps e Inail; tutto 2/4 Apertura

o 12 NOV 2011 Voce Isontina Cronaca pagina 9 Settimanale ciò presenta costi indiretti. Un'alternativa a questo liberismo, quale potrebbe essere? Noi pensiamo che la Green Economy sia un aspetto che andrebbe sicuramente sviluppato. Fare economia nel rispetto dell'ambiente significa, volente o nolente, una diminuzione dei profitti, questo è un punto che deve essere chiaro. Poi sarebbe necessaria una specifica divisione dei compiti tra gli enti locali: la Regione, a nostro avviso, dovrebbe avere in capo a sé solo la parte legislativa mentre lefunzioni amministrative dovrebbero venire delegate in toto e non a pezzi alle Province e ai Comuni; già questo farebbe una grande differenza nella sburocratizzazione, portando dei benefici, anche economici, dovuti a una maggior chiarezza delle competenze efacilitando il governo del territorio locale. Nonostante tutte le dichiarazioni sul federalismo si percepisce Wl accentramento del potere nella Regione e nello Stato, che vuole intromettersi in tutto, e ciò rende le cose più difficili e burocratiche. C'è bisogno di molta più "Politica", poiché essa qui in Italia è troppo debole nei confronti di quelli che sono i meccanismi del mercato, che andrebbero governati pensando al tipo di società e di mondo nel quale vogliamo che vivano i nostri figli. Spesso c'è confusione sui compiti che spettano alla Provincia... Per prima cosa è bene chiarire che la Provincia è un ente di secondo livello, il che significa che solo in alcuni settori ha rapporti diretti coni cittadini, in altri fa da tramite tra i Comuni e la Regione. L'interlocutore primo di ogni cittadino è il Comune. Alla Provincia spetta, per esempio,. la materia inerente al lavoro: se un cittadino ha bisogno di informazioni, sussidi, aiuto nella ricerca di impiego, si reca presso gli Uffici del Lavoro provinciali, collocati a Gorizia e a Monfalcone, dove viene effettuato l'incontro tra domanda e offerta. Altra competenza diretta è nei riguardi dell'ambiente e il rapporto è principalmente con le società sul territorio che si occupano di rifiuti o che con essi hanno a che fare: passano da noi tutte le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, allo scarico, alla costruzione di impianti; questo è un servizio principalmente rivolto alle imprese piuttosto che al singolo cittadino. Alla Provincia spetta poi l'edilizia scolastica degli istituti superiori e, ulteriore competenza, le strade provinciali. Da qualche tempo infine la Motorizzazione Civile 'è passata sotto competenza della Provincia: per i cittadini non ci sono cambiamenti, si rivolgono alla stessa sede di prima; i cambiamenti sono per i dipendenti che ora, invece di essere statali, sono provinciali. La Provincia sviluppa e attua poi importanti politiche ter- ritoriali di area vasta in settori come la cultura, il welfare, i progetti internazionali, il turismo, l'agricoltura, lo sport. a cura di Selina Treuisan 3/4 Apertura

12 NOV 2011 Voce Isontina Cronaca pagina 9 Settimanale SCHEDA In Italia oggi sono 110 la provincia, in Italia, è un ente locale territoriale il cui territorio è per estensione inferiore a quello della regione (della quale, a sua volta, fa parte) e comprende il territorio di più comuni. la disciplina delle Province è contenuta nel titolo V della parte Il della Costituzione (artt. 114 ss.) e, ovviamente, in fonti primarie e secondarie che attuano il disposto costituzionale. le province italiane sono territorialmente 110, cui corrispondono 107 Amministrazioni Provinciali, suddivise in 20 regioni. Per la Valle d'aosta le competenze provinciali vengono espletate dalla regione, per cui non esistel'amministrazione Provinciale. le province autonome di Bolzano e Trento hanno competenze di tipo provinciale, regionale e statale, e vengono usualmente trattate come vere e proprie regioni. La corona araldica delle Province 4/4 Apertura

12 NOV 2011 Voce Isontina Cronaca pagina 12 Settimanale P roseguono nella Sala Convegni dei Musei Provinciali in Borgo Castello gli appuntamenti del ciclo "Autunno 20 l l ", tradizionale appuntamento con la musica da camera curato dall'associazione "Musica Aperta" di Gorizia. L'appuntamento cameristico di domenica 6 novembre ha visto come protagonista il Gruppo Strumentale "Lurnen Harmonicum" di Trieste, nella formazione di kiaviertrio, in altre parole trio con pianoforte, con Marco Favento al violino, Massimo Favento al violoncello e Corrado Gulin al pianoforte. Musicisti ben noti al pubblico regionale e attivissimi anche con altre formazioni musicali che li hanno portati a suonare in Italia e all'estero, i tre membri del Gruppo Strumentale "Lumen Harmonicum" hanno dimostrato un ottimo affiatamento e colpito il pubblico goriziano per la validità del repertorio proposto, senz'altro non molto frequente per una formazione di klaviertrio. Caratteristica comune dei brani proposti è stata quella di essere stati scritti, dai rispettivi autori, quando i medesimi avevano meno di veni anni d'età. Il brano d'apertura è stato il Trio in sol minore op. 8 di Fryderyk Chopin, un'ampia e densa composizione scritta dall'autore a 18 anni. Di seguito è stata eseguita un'altra composizione particolare, iltrio Élégiaque n. l in sol minore di Sergej Rachmaninov mentre il pomeriggio è terminato con il raro e interessantissimo Trio in si minore di Eugenio Visnoviz, autore triestino definito come "l'ultimo Romantico", di cui ricorrono ottanta anni dalla scomparsa. Vivissimi e ripetuti sono stati gli applausi tributati ai bravissimi esecutori, che hanno concesso come "bis" l'ultima parte fugata dell'allegro Mosso conclusivo. L'appuntamento successivo è fissato per sabato 6 novembre, e vedrà il ritorno a Gorizia della violinista livornese Renata Sfriso, in quest'occasione accompagnata dalla sua concittadina Alessandra Dezzi al pianoforte. Molto particolare il programma che sarà presentato in formazione di duo, intitolato Dopo il 1861 - "Musica figlia dell'unità d'italia, all'alba del nuovo secolo", comprendente musiche di Martuccì, Busoni, Respighi e Wolf-Ferrari. Taglio medio

12 NOV 2011 Voce Isontina Sport pagina 15 Settimanale La Provincia capofila di Wl percorso che coinvolge realtà diverse europee M.I.Mo.S.A.: quando lo sport favorisce unione ed integrazione Lapratica sportiva è da sempre momento di unione e di integrazione. Perché allora non sfruttarla per la condivisione e l'inclusione sociale? Partendo da quest'idea ha preso vita M.I.Mo.S.A - Migrant's Inclusion Model through Sport for Ali (Modelli di inclusione dei migranti attraverso lo sport per tutti), progetto europeo coordinato dall'unione Italiana Sport Per Tutti - UISP e del quale la Provincia di Gorizia è capofila degli Enti Locali coinvolti. Un progetto ambizioso il M.I.Mo.S.A., uno dei IO programmi transnazìonali, sui 146 presentati, approvato dall'azione Preparatoria per lo Sport della Commissione Europea e unico in Italia. L'iniziativa, cui oltre al capofila UISP partecipano altri partner provenienti da Danimarca, Austria, Germania, Spagna e Romania, gode di un fondo di 277.000 euro attraverso i quali verranno realizzate un'azione preparatoria, volta a creare reti transnazionali e a diffondere lo scambio di buone prassi e la condivisione di esperienze tra operatori dello sport, al fine di impostare le future politiche comunitarie del settore per il periodo di programmazione 2014-2020, e una fase finale dove verranno realizzate le linee guida e un codice di comportamento, che rappresenteranno il contributo del progetto per la definizione delle future politiche europee per lo sport. "L'obiettivo principe del progetto - ha commentato l'assessore provinciale allo Sport Sara Vito - è l'uso dello sport come strumento di inclusione sociale", per una maggiore integrazione delle comunità straniere nei diversi paesi dell'unione Europea. "Verranno coinvolte diverse discipline - ha continuato l'assessore - anche non ancora molto praticate qui da noi ma che in altri Paesi rappresentano sport popolari, come il cricket, il rugby e il baseball". Il progetto M.I.Mo.S.A.si sviluppa su tre livelli: tra enti locali, tra associazioni sportive e tra istituzioni accademiche. Gli scorsi 9 e lo novembre si è svolta proprio a Gorizia, presso l'hotel Entourage, la prima tappa di un percorso che proseguirà poi fino al 2012, dove spetta alla Provincia isontina il ruolo di coordinatore della rete degli enti locali, che comprende la Regione Toscana, il Centro Regionale contro le discriminazioni della Regione Emilia - Romagna e la Regione dell'andalusia. "Un'occasione - ha concluso la Vito - non soltanto di confronto e ragionamento su questa tematica ma anche di inserimento in una rete di relazioni internazionale". S.T. Apertura

12 NOV 2011 Voce Isontina Cronaca pagina 21 Settimanale A GRADISCA Liliana Cossooel: sincerely tours Prosegue nei rinnovati spazi della Galleria Spazzapan di Gradisca la mostra personale temporanea di Liliana Cossovel intitolata Sincerely Yours curata dal conservatore della galleria Annalia Delneri. Un anno fa la Galleria Spazzapan veniva riaperta dopo un importante intervento di ristrutturazione e ampliamento degli spazi espositivi che ha proiettato la Galleria nel cuore del centro urbano dando sostanza fisica alla centralità simbolica che l'istituzione ha sempre avuto sul territorio. Oggi, a distanza di un anno, l'impegno congiunto e sempre più incisivo dei tre enti che partecipano alla gestione - Provincia di Gorizia, Comune di Gradisca d'lsonzo e Fondazione Carigo - sostenuto e sollecitato dal lavoro di un valido comitato scientifico indipendente - Maria Masau Dan, Isabella Reale e Raffaella Sgubin - vuole dare nuova forza e vigore a una politica culturale tesa a valorizzare le espressioni più innovative della cultura contemporanea. Così è ora la volta della rassegna dedicata a Liliana Cossovel, artista goriziana che seguendo idealmente l'esempio di Spazzapan ha sempre operato all'insegna dell'avanguardia, impegnandosi in una ricerca viva, incessantemente in movimento e rivolta al futuro. Composta prevalentemente da opere pittoriche se non per qualche sconfinamento nella grafica, la mostra si compone di 63 lavori che ripercorrono l'itinerario artistico della Cossovel, dalle prime esperienze veneziane fino alla produzione più matura. Curata da Annalia Delneri, Conservatore della Galleria, la mostra intende dare la giusta collocazione nel panorama dell'arte regionale all'opera di Liliana Cossevol, un desiderio che la stessa artista aveva esplicitamente espresso in alcune lettere datate 1981 e indirizzate alla Galleria Spazzapan. Taglio medio