CIRCOLARE N. Ai Vice Direttori Generali Ai Direttori di Divisione e Servizi Centrali Ai Direttori di Circoscrizione

Documenti analoghi
RACCOLTA PARERI CONTRARI ART 24 (ARAN E FUNZIONE PUBBLICA)

ACCORDO RELATIVO ALL'APPLICAZIONE DEI TURNI E 35 ORE

COMUNE DI MAZARA DEL VALLO

Regolamento comunale per la disciplina dell orario di servizio e di lavoro

COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: INDIRIZZI IN ORDINE ALLA ORGANIZZAZIONE DEI TURNI NEL COMUNE DI RIETI

La Delegazione di parte pubblica è presieduta da. VISTO l art. 19 del CCNL Comparto Ministeri, per il quadriennio ;

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO. Sottoscritto in data

ART.31, COMMA 2 - RISORSE CERTE E STABILI

Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia -

Sommano 0,00. Sommano 330,00

VERBALE D INCONTRO. e le OO.SS. nazionali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL CISAL

CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DECENTRATA INTEGRATIVA PER IL COMUNE DI SAMOLACO ANNO 2014 SOTTOSCRITTA IN DATA. 29 maggio 2015

COMUNE DI SANTA MARINA

COMUNE DI SANT AGOSTINO CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO

Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Provincia di Roma. Integrazioni e ulteriori modifiche Contratto Collettivo Decentrato Integrativo per il personale non dirigente del 18 gennaio 2007.

Comune di CUCCARO MONFERRATO Provincia di ALESSANDRIA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO

UNIONE DEI COMUNI RETENUS

Oggetto: Retribuzione economica missioni/trasferte

Provincia di Pesaro e Urbino ************ ACCORDO PER L UTILIZZO DELLE RISORSE DECENTRATE VALIDO PER LA PARTE ECONOMICA ANNO 2009 (Ente con dirigenza)

CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL CCNL COMPARTO ENTI LOCALI PARTE ECONOMICA

LICEO SCIENTIFICO DEMOCRITO Comunicazioni del Direttore s.g.a.

COMUNE DI CAGLIARI Servizio Sviluppo Organizzativo Risorse Umane e Politiche del Lavoro

COMUNE DI CASALE LITTA CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO PER LA DISCIPLINA DEL SALARIO ACCESSORIO COMUNE DI CASALE LITTA - ANNO 2012

COMUNE di RENDE PROVINCIA di COSENZA

LAVORO STRAORDINARIO, NOTTURNO E FESTIVO

COMUNE DI MOZZECANE Provincia di Verona

ALLEGATO 1 DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA A TEMPO PARZIALE

S T U D I O L E G A L E R O S S I

- i compensi connessi agli incarichi di progettazione, ai sensi dell'art. 92, comma 5, del. Orientamenti applicativi delle Regioni-Autonomie locali

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane

Prot. Nr. 5580/C14 Todi, 05/11/2014

Regolamento di Ateneo sull'orario di lavoro del Personale Tecnico Amministrativo. IL RETTORE

Art.24 Trattamento per attività prestata in giorno festivo - riposo compensativo

INTEGRATIVO D ISTITUTO A.S. 2012/2013 6, 6, CCNL 29/11/ , 165/2001) IL DIRETTORE

CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI VALMACCA STRALCIO PER L ANNUALITA ECONOMICA 2009

REGOLAMENTO PER DISCIPLINA DELL ORARIO SERVIZIO E DI LAVORO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE

COMUNE DI SENERCHIA (Prov. di Avellino) CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO UTILIZZO DELLE RISORSE DECENTRATE ANNO 2013

CONTRATTO INTEGRATIVO DECENTRATO Art. 1 Campo di applicazione p. 2

Ministero dello Sviluppo Economico

Questo è un servizio :

COMUNE DI CORBETTA Provincia di Milano

C.C.N.L. BIENNIO ECONOMICO AREA COMPARTO RELAZIONE TECNICO FINANZIARIA FONDI CONTRATTUALI 2012

COMUNE DI PENTONE PROV. DI CATANZARO

CITTA DI CAMPODARSEGO

CITTA DI GIOIA TAURO

IL DIRETTORE dei SERVIZI GENERALI e AMMINISTRATIVI

Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale

COMUNE DI SCARLINO Provincia di Grosseto

EE.LL. - LA DISCIPLINA DELL INDENNITA DI TURNO

COMUNE DI VOLTA MANTOVANA Provincia di Mantova

Contratto Collettivo Decentrato Integrativo (CCDI) del personale dipendente del COMUNE di AIRUNO - ANNO 2015

Studio legale. OGGETTO: disciplina del personale della polizia municipale che presta servizio nei giorni infrasettimanali

COMUNE DI PISTOIA Servizio Personale, Informatica e Comunicazione

Comune di Cattolica Provincia di Rimini

OGGETTO: Corresponsione risorse destinate alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario.

Comune di Sammichele di Bari Provincia di Bari REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DELL INDENNITÀ PER SPECIFICHE RESPONSABILITÀ

Direzione centrale per le risorse finanziarie

REGOLAMENTO SUL SERVIZIO DI PRONTA DISPONIBILITA

COMUNE DI PALMAS ARBOREA Provincia di Oristano REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA

Regolamento del servizio di Reperibilità e Disponibilità del Personale Tecnico e di Protezione Civile

COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO Provincia di Brindisi

PROVINCIA DI GENOVA CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO

PROVINCIA DI MATERA Regolamento per la disciplina dell istituto delle specifiche responsabilità

D.P.R. 10 aprile 1987, n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Articolo 1 FLESSIBILITA

D.P.R. 27 marzo 1984, n. 69

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

Oggetto: Orario di lavoro nella polizia locale - Turni Riduzione di orario Contratti nazionali, contrattazione decentrata, concertazione

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA VERONA

ASL LECCE SFRViTO SANITARIO nell.a PdGLlA

OGGETTO: Relazione Tecnico-Finanziaria Contratto Integrativo di Istituto a.s. 2011/12 (all art. 6 del CCNL )

RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROPOSTA DI CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO 2014/15 Sottoscritto il 4 marzo 2015

COMUNE DI MONTENERO DI BISACCIA (PROVINCIA DI CAMPOBASSO)

Registrazione contabile. Il Dirigente Responsabile

BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE

COMUNE DI CASTELLO DI GODEGO Provincia di Treviso

RINNOVO CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTRIBUZIONE DELL INDENNITA DI SPECIFICHE RESPONSABILITA

COMUNE DI OLIVETO CITRA (Provincia di Salerno)

COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO Provincia di Brindisi

CCNL DEL COMPARTO DEL PERSONALE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PARTE ECONOMICA II BIENNIO

COMUNE DI SINALUNGA (Provincia di Siena)

Bozza di Accordo Decentrato su orario di lavoro

rispetto delle ineludibili esigenze di contenimento dei costi e secondo le indicazioni contenute nei successivi punti 13 e 15.

COMUNE DI CODIGORO PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA DEL COMUNE DI CODIGORO

ORARIO DI LAVORO SETTIMANALE E GIORNALIERO

Schede contratti. Ceramica - Aziende industriali

LE ORE DI BUCO SI PAGANO

COMUNE DI CALVELLO REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DELL'INDENNITA' PER SPECIFICHE RESPONSABILITA'

COMUNE DI SAN CESARIO SUL PANARO Provincia di Modena

SEZIONE I Personale dal IV al X livello

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 febbraio 2001, n.140

(1/circ) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti circolari:

Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

L'indennità di rischio

COMUNE DI PERGOLA (Provincia di Pesaro e Urbino)

Transcript:

SERVIZIO CENTRALE RISORSE UMANE Torino, CIRCOLARE N. Ai Vice Direttori Generali Ai Direttori di Divisione e Servizi Centrali Ai Direttori di Circoscrizione Oggetto: - Art.22 del C.C.N.L. del 1 aprile 1999; - Art. 22 del C.C.N.L. del 14 settembre 2000; - Verbale di accordo del 21 novembre 2002; Prestazioni lavorative svolte in turnazione - Riduzione di orario a 35 ore settimanali - Applicazione. Visto l'art. 22 del C.C.N.L. del 1 aprile 1999; vista la norma di rinvio di cui al titolo V del Contratto Integrativo Aziendale del 3 aprile 2000 che differiva a successiva contrattazione alcune discipline contrattuali tra cui "l'orario di lavoro"; visto il verbale di accordo sottoscritto tra la delegazione trattante di parte pubblica le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Sindacali Unitarie in data 21 novembre 2002; si rappresentano alle Direzioni e ai Servizi le seguenti disposizioni conformi alle succitate norme contrattuali e all'accordo stipulato in merito tra le parti. Per immediato riferimento, si richiamano le norme contrattuali di cui all'art. 22 del C.C.N.L. del 1 aprile 1999 e all'art. 22 del C.C.N.L. del 14 settembre 2000 che recitano: - Art. 22 del C.C.N.L. del 1 aprile 1999: 1. Al personale adibito a regimi di orario articolato in più turni o secondo una programmazione plurisettimanale, ai sensi dell'art. 17, comma 4, lett. b) e c), del CCNL del 6.7.1995, finalizzati al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle attività istituzionali ed in particolare all'ampliamento dei servizi all'utenza, è applicata, a decorrere dalla data di entrata in vigore del contratto collettivo decentrato integrativo, una riduzione di orario fino a raggiungere le 35 ore medie settimanali. I maggiori oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo devono essere fronteggiati con proporzionali riduzioni del lavoro straordinario, oppure con stabili modifiche degli assetti organizzativi. 2. I servizi di controllo interno o i nuclei di valutazione, nell'ambito delle competenze loro attribuite dall'art. 20 del D. Lgs. 29/93, verificano che i comportamenti degli enti siano coerenti con gli impegni assunti ai sensi del comma 1, segnalando eventuali situazioni di scostamento. 1

3. La articolazione delle tipologie dell'orario di lavoro secondo quanto previsto dal CCNL del 6.7.1995 è determinata dagli enti previo espletamento delle procedure di contrattazione di cui all'art. 4. 4. Le parti si impegnano a riesaminare la disciplina del presente articolo alla luce di eventuali modifiche legislative riguardanti la materia. - Art. 22 del C.C.N.L. del 14 settembre 2000: 1. Gli enti, in relazione alle proprie esigenze organizzative o di servizio funzionali, possono istituire turni giornalieri di lavoro. Il turno consiste in un'effettiva rotazione del personale in prestabilite articolazioni giornaliere 2. Le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativa indennità, devono essere distribuite nell'arco del mese in modo tale da far risultare una distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridiano e, se previsto, notturno, in relazione alla articolazione adottata nell'ente. 3. I turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, possono essere attuati in strutture operative che prevedano un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore. 4. I turni notturni non possono essere superiori a 10 nel mese, facendo comunque salve le eventuali esigenze eccezionali o quelle derivanti da calamità o eventi naturali. Per turno notturno si intende il periodo lavorativo ricompreso tra le 22 e le 6 del mattino. 5. Al personale turnista è corrisposta una indennità che compensa interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro i cui valori sono stabiliti come segue: turno diurno antimeridiano e pomeridiano (tra le 6 e le 22.00): maggiorazione oraria del 10% della retribuzione di cui all'art.52, comma 2, lett. c) turno notturno o festivo: maggiorazione oraria del 30% della retribuzione di cui all'art.52, comma 2, lett. c) turno festivo notturno: maggiorazione oraria del 50% della retribuzione di cui all'art.52, comma 2, lett. c). 6. L'indennità di cui al comma 5 è corrisposta solo per i periodi di effettiva prestazione di servizio in turno. 7. Agli oneri derivanti dal presente articolo si fa fronte, in ogni caso, con le risorse previste dall'art. 15 del CCNL dell'1.4.1999. Pertanto: 1) Riduzione orario a 35 ore In applicazione dell'art. 22 del CCNL dell'1.4.1999 e dell'accordo sottoscritto tra la delegazione trattante di parte pubblica le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Sindacali Unitarie in data 21 novembre 2002, a far data dal 1 gennaio 2003, la riduzione di orario a 35 ore si applica esclusivamente al personale dipendente che opera in strutture organizzative articolate in più turni; 2

sono esclusi dalla riduzione coloro che seppur incardinati nelle stesse non siano personalmente adibiti ai suddetti regimi di orario. Per il personale insegnante, stante l'orario delle prestazioni lavorative svolte, non sussistono le condizioni per una ulteriore riduzione di orario. Per il personale scolastico non insegnante non si applica la riduzione oraria a 35 ore e la maggior prestazione oraria effettuata, potrà essere recuperata nei periodi festivi natalizi e pasquali 2) Compensi per la prestazione Presupposti fondamentali per l erogazione del compenso sono: a) Orario di servizio giornaliero della struttura operativa di almeno 10 ore; b) Effettiva rotazione del personale nelle prestabilite articolazioni giornaliere; Il personale che presta servizio in turnazione non usufruisce della flessibilità; L orario d inizio delle diverse turnazioni deve differire di almeno 2 ore; Relativamente al personale che opera nelle strutture scolastiche la differenziazione è di 1 ora e 30 minuti. Il minimo di prestazione alternata a turno per aver diritto all indennità è di 10 gg. (5+5) o 12 gg. (6+6) a seconda dell articolazione oraria settimanale. 3) Cadenze della prestazione a) Il periodo mensile da considerare è quello che va dal 21 al 20 del mese successivo, seguendo così la cadenza per la rilevazione delle prestazioni straordinarie; la contabilità di ogni mese si esaurisce all'interno dello stesso, significando con ciò, che eventuali giorni di turnazione non effettuati, rispetto al minimo richiesto, non possono essere compensati con eventuali maggiori turnazioni nel mese successivo; b) Nell ambito dell articolazione dei turni di lavoro, la prima giornata di riposo sarà considerata giorno feriale non lavorativo mentre la seconda giornata sarà considerata giorno di riposo settimanale. Nella settimana con tre riposi, i primi due saranno entrambi considerati giorni feriali non lavorativi ed il terzo come giorno di riposo settimanale. c) Ove la prestazione lavorativa, a seguito dell ordinaria articolazione per turni, cada in giornata festiva infrasettimanale, il compenso, ai sensi dell art. 22, c. 5, del CCNL del 14.9.2000, consiste nell erogazione dell indennità per turno festivo o festivo notturno. Le strutture, in sede di programmazione dei turni, si assicurano che al personale che presta servizio in turnazione siano garantiti gli stessi riposi per festività infrasettimanali che, nell arco dell anno in corso, spettano al personale in servizio ordinario a seconda della tipologia di orario settimanale (5 gg. su 7 e 6 gg. su 7). Trattandosi di indennità correlata all'effettivo svolgimento del servizio ne consegue che tutte le assenze, a qualunque titolo motivate, non danno titolo all'erogazione del compenso. Si rammenta altresì che i competenti uffici dovranno inserire negli appositi "tabulati per la rilevazione delle maggiorazioni", cartacei o informatici, le quantità orarie conseguenti ai giorni di prestazione rese in turno, distinte per tipologia, feriale, feriale notturna o festiva, notturna festiva. 4) Tipologie di turno Stante la difficoltà di assicurare il rispetto del principio dell effettiva rotazione, l indennità spettante sarà determinata tenendo conto del rapporto quantitativo tra 3

presenze nel turno prioritario (turno che nel quale risultano, a consuntivo, le maggiori presenze) e presenze nel turno minoritario (turno nel quale risultano minori presenze) secondo i seguenti criteri: a) Alternanza su due turni 1.a Se i giorni di presenza nel turno prioritario (A) ed i giorni del secondo turno minoritario (B) sono in pari numero ovvero la differenza tra questi è minore o uguale a 2, l indennità compete per il numero di giorni di lavoro complessivi: A (gg) B (gg) Giorni da computare 10 10 20 10 8 18 2.a Se la differenza tra i giorni di presenza nel turno prioritario (A) ed i giorni del secondo turno è maggiore di 2, l indennità compete per il doppio del numero di giorni del turno minore: A (gg) B (gg) Giorni da computare 10 7 14 11 5 10 b) Alternanza su tre o più turni 1.b Se la differenza tra i giorni di presenza nel turno prioritario (A) e la somma degli altri (B+C+D) è minore di 2, uguale a zero o negativa, l indennità compete per il numero di giorni totale: A (gg) B (gg) C (gg) D (gg) Giorni da computare 7 7 6 1 21 11 8 1 1 21 10 6 2 2 20 2.b Se la differenza tra i giorni di presenza nel turno prioritario (A) e la somma degli altri (B+C+D) è maggiore di 2, l indennità compete per il doppio della somma dei giorni dei turni minori: A (gg) B (gg) C (gg) D (gg) Giorni da computare 11 7 1 16 13 4 3 2 18 Nei casi in cui i giorni da computare sono il doppio del turno minoritario, per la determinazione del compenso si raddoppiano le maggiorazioni spettanti per le prestazioni rese nei singoli giorni di turno minoritario. 5) Non sono pertanto da considerarsi prestazioni svolte in turnazione: a) Le prestazioni rese da un dipendente a copertura di un solo turno in una struttura operativa che eroga servizi articolati su più turni (Es. un dipendente a part-time a 6 ore giornaliere che opta per un articolazione oraria fissa a copertura di un solo turno); b) Le prestazioni che presuppongono una rotazione concordata tra dipendenti che usufruiscono della flessibilità oraria. 4

DISPOSIZIONI TRANSITORIE PER IL PERIODO PREGRESSO a) Al personale scolastico della Divisione Servizi Educativi che abbia effettuato servizi in turnazione, a sanatoria delle prestazioni rese, compete: a. 1 775 annui lordi per il 2001 e per il 2002 per il personale docente; a. 2 620 annui lordi per il 2001 e per il 2002 per il personale scolastico non docente (già operatori, esecutori, collaboratori educativi scolastici); a. 3 al personale docente stante l'orario delle prestazioni lavorative svolte non si applica una ulteriore riduzione di orario; a. 4 al personale non docente di cui al punto a. 2, a compenso delle maggiori prestazioni rese, sono attribuite 85 ore, complessive nei due anni, di recupero da usufruirsi, nell'arco del biennio 2003-2004, possibilmente nei periodi di chiusura delle scuole, fatte salve le esigenze per il buon funzionamento delle stesse e da erogarsi proporzionalmente alle presenze secondo lo schema seguente: Tab. 1 Insegnanti e Educatori (cat. C) Giorni presenza annua Euro Da 171 a 226 775 Da 116 a 170 582 Da 61 a 115 388 Da 0 a 60 0 Tab. 2 Assistenti Educativi (cat. B) (già operatori, esecutori, coll. Ed. scolastici Giorni presenza annua Euro Da 171 a 226 620 Da 116 a 170 465 Da 61 a 115 310 Da 0 a 60 0 Tab. 3 Recupero forfettario in ore Assistenti Educativi (cat. B) (già operatori, esecutori, coll. Ed. scolastici Giorni presenza media nei due anni Ore Da 171 a 226 85 Da 116 a 170 64 Da 61 a 115 43 Da 10 a 60 10 Da 0 a 10 0 b) Al restante personale in forza ad altre Divisioni/Servizi Centrali che abbia effettuato servizi in turnazione ma che abbia percepito la relativa indennità a sanatoria delle maggiori prestazioni rese compete un importo forfettario lordo di 300 e 45 ore, complessive per i due anni, da recuperarsi nel biennio 2003-2004 fatte salve le esigenze di servizio e da erogarsi proporzionalmente alle presenze secondo lo schema seguente: Tab. 4 Recupero forfetario in ore e in Euro Per altre figure professionali Giorni presenza media nei due Euro Ore anni Da 171 a 226 300 45 Da 116 a 170 225 34 Da 61 a 115 150 23 Da 10 a 60 0 10 Da 0 a 10 0 0 5

Analogamente a quanto già concordato con la Divisione Servizi Educativi, ciascuna Divisione /Servizio centrale, dovrà trasmettere al Servizio scrivente (tel. 4423055), l elenco nominativo degli aventi diritto redatto su documento cartaceo e su floppy disk (file formato Excel) così strutturato: Numero caratteristico Data nascita Cognome Nome Importo Per il personale con rapporto di lavoro part time con articolazione orizzontale l importo corrispondente alle presenze rilevate va proporzionato al numero di ore settimanali. IL DIRETTORE GENERALE Cesare VACIAGO IL DIRETTORE CENTRALE RISORSE UMANE Fausto SORBA 6