Identificativo Atto n. 218 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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Identificativo Atto n. 218 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO "L. 102/90 II FASE - SCHEDA PO/04/02 - LAVORI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA DEI TORRENTI POJA E SALARNO NEI COMUNI DI SAVIORE DELL'ADAMELLO, CEVO E CEDEGOLO (BS)", IN ESECUZIONE DEL "PIANO PER LA DIFESA DEL SUOLO E IL RIASSETTO IDROGEOLOGICO" DELLA VALTELLINA E DELLE ADIACENTI ZONE DELLE PROVINCIE DI BERGAMO, BRESCIA, COMO E LECCO, IN ATTUAZIONE DELL'ART. 3 DELLA L. 102/90. PROPONENTE: UNIONE DEI COMUNI DELLA VALSAVIORE. PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE AI SENSI DELL'ART.1 E 5 DEL D.P.R. 12.04.1996, ED ART. 1 DELLA L.R. 20/99.

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III, il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle Leggi Regionali in materia di organizzazione e personale e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII Legislatura; la d.g.r. 2 novembre 1998, n. 39305 Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal D.P.R. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee ; la d.g.r. 27 novembre 1998, n. 39975, Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 39305/98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati. CONSIDERATO che le sopraindicate Deliberazioni di Giunta regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale, in virtù dell art. 35 (Disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 152/06, così come modificato dal d.lgs. 4/08; VISTI inoltre: il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; la d.g.r. 29 marzo 2006, n. 2244 Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.). RITENUTO pertanto che alla sopra indicata pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di sistemazione del torrente Poja- Salarno, depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica il 19/12/2006 da parte del Proponente Unione dei Comuni della Valsaviore (BS) sono applicabili le norme vigenti alla data di avvio del relativo procedimento; 1

PRESO ATTO che: con nota prot. n. Z1.2006.0030200 del 19.12.2006 è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte Dell Unione dei Comuni della Valsaviore - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di Sistemazione del Torrente Poja - Salarrno, in attuazione del "Piano per la difesa del suolo e il riassetto idrogeologico" della Valtellina e delle adiacenti zone delle Province di Bergamo, Brescia, Como e Lecco, previsto dall'art. 3 della l.102/1990, nei Comuni di Cedo, Cedegolo e Saviore dell Adamello (Bs); copia della documentazione è stata contestualmente depositata presso gli Enti territoriali interessati dall intervento; con nota in atti regionali prot. n. Z1.2007.0019027 del 25.09.2007 il proponente ha inviato spontaneamente documentazione integrativa; con nota in atti regionali prot. n. Z1.2008.0003006 del 14.02.2008 il Proponente ha chiesto la sospensione della procedura di Valutazione di Impatto ambientale, al fine di apportare integrazioni volontarie allo SIA; con nota in atti regionali prot. n. Z1.2008.0008843 del 16.05.2008 il Proponente ha chiesto la ripresa della procedura di Valutazione di Impatto ambientale, integrando la documentazione con elaborati grafici e amministrativi; in data 20.12.2006 è avvenuta la pubblicazione dell annuncio del deposito del progetto e dello studio di impatto ambientale sul quotidiano il Manifesto ; il Proponente ha provveduto al versamento degli oneri istruttori in data 12.12.2006, secondo le disposizioni di cui all art. 8-bis, comma 3 della l.r. 20/99, dopo aver effettuato la valutazione economica degli interventi in parola; in attuazione delle disposizioni della citata l. 102/1990 e della l. 183/1989 sulla difesa del suolo, con - il d.p.c.m. 10.01.2003 - emanato anche sulla base del parere n. 445 in data 8.11.2001 della Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale del Ministero dell'ambiente - è stata approvata la "integrazione e revisione dello schema previsionale e programmatico (secondo stralcio) per la difesa del suolo ed il riassetto idrogeologico della Valtellina ", nel cui allegato elenco di interventi compare quello di cui trattasi relativo alla sistemazione dei Torrenti Poja e Salarno (scheda PO/04/02); con nota del 28.10.2003 n. VIA/2003/12440 il Dipartimento per la Protezione Ambientale, Direzione per la Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, assentiva allo svolgimento da parte della Regione Lombardia della procedura VIA, sulla base delle disposizioni di cui alla legge regionale 20/99; il progetto non è localizzato all interno di aree naturali protette ai sensi della l. 394/1991. la procedura di VIA è stata caratterizzata dai seguenti passaggi amministrativi: presentazione in data 12.03.2007, sopralluogo in data 22/10/2007, conferenza di concertazione dei pareri in data 30.10.2008; l ambito di intervento è localizzato in prossimità al SIC IT 207007 denominato Vallone del Forcel Rosso, SIC IT 207004 Monte Maser-Corni di Boss e ZPS IT 2070401 Parco naturale dell'adamello e pertanto l intervento è sottoposto a Valutazione di Incidenza, in merito alla quale si è espressa la competente DG Qualità dell Ambiente della Regione Lombardia, con 2

propria nota prot. Z1.2008.0022208 del 20.11.2008, nell ambito della presente procedura di VIA. VISTA la documentazione depositata dal Proponente, comprensiva di: -studio di impatto ambientale; -elaborati di progetto; -sintesi non tecnica; -integrazioni maggio 2008. RILEVATO quanto segue in merito alle caratteristiche del progetto e alla sua localizzazione: la maggior parte degli interventi previsti nel progetto definitivo sono localizzati nei Comuni di Saviore dell Adamello, Cevo e Cedegolo lungo le aste dei torrentizie del Poja-Adamè e del Poja- Salarrno, a partire dalla loro confluenza, nei pressi della quale verrà realizzato l intervento relativo alla realizzazione dello svaso più significativo con funzioni di laminazione/sedimentazione, mentre altri interventi saranno realizzati all interno dell abitato del Comune di Cedegolo. Le opere progettuali consistono inoltre in realizzazione e ripristino di opere di difesa longitudinale e trasversale, interventi di pulizia e svaso di alcuni tratti torrentizi, scavo e riprofilatura dell alveo con formazione di un bacino di sedimentazione, consolidamento di frane, interventi sulle strade di cantiere, taglio della vegetazione spontanea presente in alveo e svaso delle isole di deposito presenti al centro dell alveo. L intervento, nel suo complesso risulta come di seguito specificato: a) tratto all interno dell abitato di Cedegolo: costruzione e ripristino di soglie a scivolo per permettere di fissare la quota di scorrimento di fondo alveo. Le opere saranno interamente rivestite in materiale lapideo risultando perfettamente inserite nel contesto urbano del paese. Messa in sicurezza corpo di frana a monte dell abitato di Cedegolo con opere di difesa passiva. b) Tratto relativo alla zona di confluenza del torrente Salarno con Poja- Adamè :creazione di un area golenale per contenere il trasporto solido. c) Tratto tra Isola e località Rasega:interventi in alveo di sistemazione dei manufatti esistenti e di protezione delle sponde. Realizzazione di soglie a raso volte alla regolarizzazione delle quote di fondo alveo al fine di evitare le erosioni di sponda e quindi l accentuarsi dei dissesti sul versante posto sotto l abitato di Valle. d) Tratto torrente Salarno: interventi di rinforzo e stabilizzazione delle sponde, realizzazione di soglie a raso a valle del ponte di Fresine, volte alla regolarizzazione delle quote di fondo alveo. Consolidamento di corpi di frana. e) Tratto a valle della malga Lincino: accatastamento ordinato di massi lungo gli argini esistenti utilizzando materiale presente in alveo. f) Secondo tornante strada direzione Rifugio Stella Alpina: rifacimento di un tratto di muro in condizioni precarie. Per quanto riguarda le ulteriori caratteristiche e dimensioni del progetto, le proposte per l inserimento paesaggistico e le misure adottate per la mitigazione degli effetti sull ambiente, si rimanda alla documentazione depositata agli atti dell istruttoria. 3

RILEVATO che, riguardo al contesto territoriale interessato dall opera, al sistema dei vincoli ed al quadro programmatico: a) l area di intervento risulta inserita - secondo la definizione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) - nell ambito geografico della Valcamonica e ricompresa nella Fascia alpina, articolata nell Unità Tipologica dei paesaggi delle valli e dei versanti; b) la zona interessata dalle opere è sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 42/2004 lett. C ; c) le aree oggetto delle previste trasformazioni sono altresì sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23; d) la vocazione d uso del territorio individuata dal P.T.C.P. per l area in questione è classificata Zona di controllo e ricadente in ambito a statuto particolare in quanto ricadente nel territorio del Parco dell Adamello; e) il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco dell Adamello identifica l area di intervento Zona dei prati terrazzati, zona attrezzatura e insediamenti turistici e Zona di iniziativa comunale inclusa nell Orizzonte del paesaggio antropico ai sensi dell art 18 delle NTA, ove sono consentite la tradizionale funzione antropica e la trasformazione controllata dell ambiente e del paesaggio; f) ai sensi del PRG comunale vigente, l area in oggetto è classificata quota parte in zona E1 prati terrazzati, quota parte zona E2 boschiva, e quota parte zona E3 agricola di rispetto. DATO ATTO che : gli Enti interessati dal progetto sono stati convocati alla Conferenza di concertazione dei pareri tenutasi presso la sede della Giunta Regionale in data (30.10.2008) e che gli stessi - con proprie note - si sono così espressi: la Provincia di Brescia, Area Innovazione e Territorio, Settore Assetto Territoriale, Parchi, V.I.A., con nota del 15.07.08, prot. n. 0096499/08/AG, pervenuta in data 23.07.2008 prot. Z1.2008.0013608 esprime parere favorevole con prescrizioni; il Parco dell Adamello, con nota n. 14794 del 29.10.08, pervenuta in data 05.11.2008, prot. Z1.2008.0020358 esprime parere favorevole al progetto; Per quanto riguarda le Strutture Regionali e gli enti coinvolti: la U.O. Tutela e Valorizzazione del Territorio Struttura Programmi Speciali ha espresso in data 21.11.2008, prot.n. Z1.2008.0022477 parere favorevole con prescrizioni; la U.O. Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano Struttura Valorizzazione del territorio rurale e dell ittofauna ha espresso in data 13.11.2007 prot. n. M1.2007.0023720 parere favorevole a condizione che sia garantita la continuità della fauna ittica; la U.O Valorizzazione delle Aree Protette e Difesa delle Biodiversità ha espresso in data 19.11.2008 prot. n. T1.2008.25763 parere favorevole con prescrizioni; la Struttura paesaggio ha espresso in data 21.07.2009 prot. n. Z1.2009.0014887 parere 4

favorevole; la Sede Territoriale di Brescia D.G. Programmazione Integrata, con nota Prot. AD07.2008.0008248 del 11.11.2008 ha espresso parere favorevole; ARPA Lombardia dipartimento di Brescia, con nota n 40607/09 del 26.03.2009, ha espresso parere favorevole con prescrizioni. PRESO ATTO durante l iter istruttorio relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale, non è pervenuta alcuna osservazione ai sensi dell art. 9, comma 1, del d.p.r. 12 aprile 1996. CONSIDERATO che in merito al progetto e ai suoi effetti sull ambiente - esaminata la documentazione depositata, visti i risultati del sopralluogo, acquisiti i pareri e i contributi delle Strutture componenti il Gruppo di lavoro per l esame istruttorio, nonché i pareri espressi dagli Enti locali dall istruttoria condotta è emerso quanto segue: la documentazione depositata risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e dimensioni del progetto, la tipologia delle opere previste ed il contesto territoriale e ambientale di riferimento; nel merito delle alternative progettuali hanno preso in considerazione i diversi tipi di difesa spondale, opere trasversali, consolidamento delle frane e opera di difesa della caduta dei massi, difesa delle colate detritiche cercando di utilizzare sistemi, materiali e tecnologie il meno impattanti possibili tenendo presente che gli obiettivi del progetto sono la messa in sicurezza degli insediamenti antropici che si trovano lungo i corsi dei torrenti e la messa in sicurezza della viabilità, l eventuale ripristino delle aree in frana, il mantenimento ed ampliamento, quanto più possibile, delle aree di esondazione che costituiscono casse di laminazione naturali in grado di ridurre le portate di materiale solido convogliate alla parte bassa del torrente e la preservazione, quanto più possibile, della naturalità dell asta torrentizia; lo Studio di impatto ambientale ha preso in considerazione le seguenti componenti ambientali, definendo per ciascuna di esse gli effetti generati dal progetto sia in fase di cantiere che in fase di esercizio: atmosfera, geologia, geomorfologia, idrogeologia, vegetazione, fauna, aspetti socioeconomici, rumore e vibrazioni, paesaggio; per quanto riguarda la fase di cantiere, sono stati individuati i tempi e i metodi di esecuzione (la durata complessiva dei lavori è stimata in 540 giorni con sospensione dei lavori nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio e marzo), le aree logistiche per il deposito di materiali, i mezzi impiegati, i quantitativi dei materiali provenienti da demolizioni e delle terre e rocce di scavo movimentati, nonché la relativa destinazione finale; la proposta progettuale risulta congruente sia con gli obiettivi del Piano di cui alla L. 102/1990 sia con la relativa scheda PO/04/02; nel complesso, gli interventi proposti appaiono sostanzialmente giustificati dalla necessità di garantire la sicurezza del corso d acqua a protezione delle infrastrutture presenti nonché segnatamente per gli interventi sulla strada sterrata esistente finalizzati al mantenimento di accessi alle aste torrentizie in occasione di eventi di piena e per gli interventi di manutenzione delle opere idrauliche; l'emissione dei gas di scarico delle macchine operatrici, i rumori, le polveri e le operazioni di 5

movimentazione dei materiali risultano legati alla sola fase di cantiere e tali da non generare, nel lungo periodo, effetti significativi sull'ambiente, a condizione che ogni operazione sia eseguita a regola d'arte e con utilizzo di mezzi idonei e conformi alla specifica norma di settore; il rischio di incidenti in fase di costruzione dovrà essere approfondito in fase di organizzazione dei cantieri e nella definizione del piano di sicurezza; la capacità di rigenerazione delle risorse naturali può essere ricondotta alla accuratezza delle operazioni di ripristino e sistemazione delle aree interessate dalla fase di costruzione, nonché all utilizzo di tipologie costruttive ascrivibili al Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica di cui alla D.G.R. 29 febbraio 2000, n. 6/48740; potranno verificarsi possibili disturbi della fauna presente, limitatamente alla fase di cantiere, mentre in fase di esercizio la realizzazione di scale di risalita dell ittiofauna contribuirà a salvaguardare la continuità ecologica del corso d acqua; sotto il profilo paesaggistico gli interventi proposti ove possibile utilizzano l ingegneria naturalistica per un migliore inserimento delle opere nel paesaggio e adottano principi di rinaturalizzazione come intervento di consolidamento costruttivo dell alveo. Il progetto cerca di mitigare l impatto evitando l esasperata geometrizzazione e cercando di avviare la ricostruzione di una certa diversità ambientale, mediante la rivegetazione delle sponde e opportune modificazione dei caratteri della corrente (inserimento di massi ciclopici in alveo, creazione di isolotti e sinuosità, inalvea menti delle portate di magra). Gli aspetti naturalistici hanno avuto una preminenza nelle scelte progettuali, d altro canto la proposta non rinuncia ad interventi strutturali, vista l efficacia e l importanza di alcuni manufatti.pertanto, le nuove difese spondali e le opere trasversali proposte, nuove o mediante rifacimento/consolidamento di quelle già in essere risultano assentibili sotto il profilo paesaggistico, in quanto, oltre ad essere tese ad una salvaguardia idrogeologica, risultano ben equilibrate per scelta di tipologia e dimensioni, in rapporto anche alla loro funzione di contrasto dell erosione e salvaguardia da ulteriori fenomeni calamitosi, non contrastano con le motivazioni dei vincoli, ben integrandosi nei quadri naturali e paesaggistici esistenti, determinati dai corsi d acqua in questione. RITENUTO, per quanto sopra evidenziato e considerato, che: lo s.i.a. è stato condotto secondo quanto indicato dal d.p.r. 12 aprile 1996, risultando analizzati in modo complessivamente adeguato le componenti ed i fattori ambientali coinvolti dal progetto e individuati gli impatti e le linee fondamentali per la loro mitigazione e compensazione; è possibile esprimere una pronuncia di compatibilità ambientale positiva, con le prescrizioni ed alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto. DATO ATTO che il presente provvedimento concorre all obiettivo operativo 6.5.3.5 Valutazione degli impatti ambientali generati da progetti e programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui al titolo III, capo IV, del d.lgs. 163/2006 e attività connesse alla manifestazione di volontà d'intesa" del vigente P.R.S; 6

DECRETA 1) di esprimere ai sensi dell art. 7, dell allora vigente d.p.r. 12 aprile 1996, giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale relativo all intervento di attuazione del "Piano per la difesa del suolo e il riassetto idrogeologico" della Valtellina e delle adiacenti zone delle Province di Bergamo, Brescia, Como e Lecco, previsto dall'art. 3 della l. 102/1990 - progetto di L. 102/90 II Fase - Scheda PO/04/02 - Sistemazione del Torrente Poja - Salarrno nei Comuni di Saviore dell adamello, Cedo e Cedogolo (Bs), secondo la soluzione progettuale prospettata negli elaborati depositati dall unione dei Comuni della Valsaviore, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi iter e provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto stesso: a) dovranno essere puntualmente adottate tutte le precauzioni e pienamente attuate tutte le misure di mitigazione / compensazione / monitoraggio prefigurate nel progetto e nello S.I.A., così come indicate dal Proponente nella documentazione depositata; b) la fase di realizzazione delle opere sia coordinata con quella di eventuali altri progetti di L. 102/90 previsti sul territorio comunale, al fine di ottimizzare gli interventi di mitigazione degli impatti; c) prima dell inizio dei lavori, sia valutata la possibilità, considerando le ridotte dimensioni della SP6 (3,5m) e la tortuosità della suddetta strada, dell utilizzo della SP84 (larga 6-7 m) per consentire un transito più agevole per i dumper e i mezzi pesanti in genere, discutendone con il Comune interessato; d) il trasporto dei mezzi cingolati su gomma, al fine di evitare danneggiamenti al manto stradale, avvenga secondo le disposizioni in materia di trasporti eccezionali; e) le operazioni di riempimento gasolio/benzina si dovranno effettuare lontano dal corpo idrico e ponendo particolare attenzione per evitare sversamenti accidentali; f) sia posta particolare attenzione nel trasferimento dei pesci prima dell inizio dei lavori; g) la movimentazione delle terre dovrà avvenire mantenendo una ridotta altezza di caduta; h) il trasporto non dovrà dar luogo ad emissioni di polveri, per cui dovrà essere prevista, al bisogno, una efficiente umidificazione del materiale e la copertura del carico con telo impermeabile; i) le aree di cantiere dovranno essere dotate di idonee zone di deposito/stoccaggio sia delle materie prime, che dei rifiuti decadenti dalla manutenzione dei mezzi. In particolare la presenza di oli di manutenzione mezzi od altro rifiuto contaminato, dovrà essere stoccato in appositi fusti al coperto, in bacini di contenimento impermeabilizzati; j) per le terre e rocce da scavo dovrà essere dettagliata la gestione, le caratteristiche e l ubicazione dei siti, di accumulo, prima della formazione del materiale; k) dovrà essere chiaramente riportato in planimetria il posizionamento della rete paramassi e descritta con sezioni e particolari in scala adeguata; dovranno inoltre essere puntualmente identificati i muri a secco in pessime condizioni di stabilità che possono causare pericolo e danno alle abitazioni sottostanti; l) dovrà essere vietato: 7

1. la combustione di qualsiasi prodotto durante le fasi di cantiere (carta, stracci, legname ect); 2. procedere al lavaggio o risciacquo delle betoniere di cantiere, ciò potrà avvenire esclusivamente in centri propriamente destinati; m) dovrà essere privilegiato i rifacimenti dei selciatoni mediante l uso di massi ciclopici legati tra loro con funi d acciaio, anziché quelli annegati nel calcestruzzo, che si sono dimostrati in passato fortemente soggetti a fenomeni di sifonamento e cedimento; n) le opere di difesa del suolo e di contenimento delle terre siano realizzate con utilizzo diffuso delle tecniche di ingegneria naturalistica di cui alla d.g.r. 29 febbraio 2000, n. VI/58740; o) dovrà essere sempre garantita la continuità ecologica del corso d acqua; p) sia evitata l impermeabilizzazione dell alveo del torrente, garantendo altresì l alternanza di raschi e buche e la presenza di massi di congrue dimensioni, al fine di riprodurre le caratteristiche naturali del corso d acqua; q) gli impianti tecnologici, quali compressori o macchine da cantiere di dimensioni ridotte, dovranno essere agonizzate in box fono-isolanti e, per quanto possibile, evitando l impiego di organi meccanici durante il periodo notturno; r) gli interventi sulla fauna ittica dovranno essere effettuati in accordo con le modalità che il Parco dell Adamello, riterrà più opportune; gli eventuali interventi dovranno inoltre essere in accordo con quanto previsto dal Piano Ittico Provinciale vigente; s) a titolo di risarcimento ambientale siano previsti interventi compensativi sulle aree boscate, così come previsto dalla vigente normativa di settore; t) l utilizzo di piante dovrà essere certificato ai sensi del D.Lgs. 386/03 e del D.Lgs 214/05; u) l'inserimento paesaggistico dell'intervento sia verificato in sede di relativa autorizzazione, ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n.42; v) in recepimento del parere espresso dal Parco dell Adamello, sia valutata la possibilità di una rimozione delle opere eseguite poco a monte della località Isola, ormai completamente sifonate, al fine di una ricostruzione della naturalità dell alveo o comunque di una sua migliore sistemazione; w) in recepimento del parere espresso dal Parco dell Adamello, sia valutata la possibilità di intervenire sugli scarichi a fiume che rappresentano un elemento di degrado; x) in presenza di aree franose dovranno essere disposti monitoraggi e verifiche di stabilità dei relativi versanti in condizioni dinamiche e statiche. 1.bis) Di dare atto che la competente D.G. Qualità dell ambiente ha espresso, nell ambito dell istruttoria finalizzata all emanazione della presente pronuncia ed ai sensi dell art. 6 del d.p.r. 357/1997, come modificato dal d.p.r. 120/2003, valutazione di incidenza positiva dell intervento in oggetto sui Siti di importanza comunitaria IT207004 Monte Maser -Corni di Boss. IT207007 Vallone del Forcel Rosso e IT2070401 Parco Naturale dell Adamello, formulando prescrizioni e raccomandazioni che sono comprese tra quelle elencate nel precedente punto 1. 2) Di demandare alla Provincia di Brescia la verifica di compatibilità dell opera in merito a la 8

tipologia e alle caratteristiche tecniche della scala di risalita per la fauna ittica; 3) di trasmettere copia del presente decreto: Comune di Saviore dell Adamello (BS); Comune di Cevo (BS); Comune di Cedegolo (BS); Unione dei Comuni della Valsaviore (BS); Provincia di Brescia, Settore Area innovazione e Territorio Settore Assetto Territoriale, Parchi, V.I.A.; Comunità Montana di Valle Canonica - Parco Dell Adamello (BS); Regione Lombardia, D.G. Territorio e Urbanistica, U.O. Tutela e Valorizzazione del Territorio, Struttura Programmi Speciali; 4) di provvedere alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto; 5) di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/; 6) di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale A amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del D.P.R. n. 1199/71. Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 9